Pubblicato il 21/09/2018
Ultima modifica il 21/09/2018 alle ore 07:36
Flavia Amabile
Cara Amabile,
il laureato oggi è un po’ come la macchina, ogni famiglia ne ha almeno uno per casa, si possono vantare dottori in ingegneria aereo spaziale, in scienza della pace, in scienze dell’educazione primaria, poco importa cosa tu abbia studiato, l’importante è avere una laurea.
Quindi finito il liceo ci si iscrive tutti all’università, considerata l’unica strada per la carriera. Ma a 18 anni sono in pochi ad avere le idee chiare, ed è giusto così. Io non so perché tutti o quasi scelgono di andare all’università, fatto sta che una volta terminati gli studi l’entusiasmo passa, perché ci si rende conto di essere stati beffati. Considerando i soldi spesi tra affitto, libri, dispense e quelli per vivere, ci si rende conto che difficilmente si potranno recuperare tali cifre. A ciò si aggiunge la frustrazione di non trovare un lavoro, di non riuscire a costruirsi un futuro. E anche i più fortunati che si sistemano grazie alla laurea spesso non saltano di gioia perché si rendono conto in fretta che ciò che fanno non era quello che volevano.
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[Risposta]
Gentile Andrea Giacalone,
la laurea oggi è una delle possibilità per entrare nel mondo del lavoro ma di sicuro ne esistono molte altre. Potrei dirle, anzi, che ne esistono molte di più rispetto al passato. Il web e la new economy rappresentano un’opportunità straordinaria in ogni campo per chiunque abbia un’idea.
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