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Candidatura Sirona

Ultimo Aggiornamento: 13/10/2018 21:46
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20/09/2018 04:32
 
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Oh finalmente per grazia divina riesco a candidarmi XD

Sirona, Umana, livello 4

Background

Fino ai suoi 10 anni di età Sirona ha vissuto una vita semplice. Nella piccola fattoria con sua madre Samit, passava le giornate nella spenzieratezza, su tra le montagne del Nord.
Samit la osservava, con gli occhi di una madre, anche se non lo era, spesso si domandava perché era stata affidata proprio a lei. Non ne trovava risposta, forse perché era l'unica abitazione nel raggio di due leghe, oppure per un motivo. Molto spesso lasciava quei pensieri da parte, concentrandosi su altro. Altre volte invece si fissava per ore cercando di comprendere. Fu nella notte del nono Giblean, nel giorno del decimo compleanno di Sirona, che ebbe la sua risposta. Era notte inoltrata, faceva ancora abbastanza freddo. Stava davanti al camino, riscaldandosi e godendosi il tiepido calore che emanava, con un tomo d'erboristeria per le mani, sfogliando le pagine ingiallite e consumate che decine e decine di volte aveva letto. Tutto era tranquillo, si sentiva solo il fuoco scoppiettare e la gatta nera fare le fusa. La tranquillità venne lacerata da un urlo acuto, provenire dal piano di sopra. Con uno scatto felino la donna corse verso le scale di legno, con il cuore in gola, salendole velocemente e andando verso la stanza della figlia. Sirona era lì che si contorceva nelle coperte di cotone, mentre stringeva i denti e si dimenava come una pazza.

Presto la donna si avvicinò mettendosi al suo fianco prendendole il volto fra le mani [Ehi Tesoro, va tutto bene, va tutto bene] affermò con voce dolce cercando di svegliarla. La bambina sembrò non riprendere conoscenza, ma gli occhi si aprono di scatto.
La donna li guardò stupefatta e anche leggermente intimorita.
Occhi così li ha visti solo una volta, molto tempo prima. Si portò una mano alla bocca lentamente, osservando quegli occhi che giocavano fra luce e ombra. Il blu luminescente dell'iride cercava di inghiottire il nero della pupilla. La donna le portò una mano sulla fronte imperlata di sudore, cercando di calmarla [Va tutto bene, va tutto bene] affermò stringendole una mano, che la artigliò letteralmente, artigli neri che le penetrarono la carne. Strinse i denti e lentamente sfilò la mano dalla sua: quella dolce bambina era una Figlia maledetta della Luna, come lei. Le strinse la mano e si avvicinò a lei <<Vedrai che andrà tutto bene, lo controllerai, ci riuscirai>> disse la donna mentre cercava di calmarla.

Vegliò su di lei tutta la notte, fino alle prime luci fredde e arancioni del mattino. Da quel momento Sirona non ebbe più episodi nella notte, e tutto questo parve strano alla donna che la osservava giorno per giorno. Sirona iniziava a sentirsi strana in certi momenti; le prendevano degli improvvisi sbalzi di umore che la portavano a distruggere qualunque cosa avesse sottomano, in altri voleva solo stare sola e non parlare con nessuno. Fu proprio in quel periodo che tutto il suo mondo cadde nel vuoto.
Un pomeriggio di settembre, che pareva uno come tanti, tre figure che cavalcavano in lontananza per dirigersi alla fattoria. Sirona era tranquilla in quel momento, non percepiva nulla di strano mentre giocava con la gatta nera. Fu solo quando la madre corse fuori, alzandola di peso per entrarla dentro, che la ragazzina si riprese osservando spaesata la donna che la portava dentro la casa.

Muovendosi veloce la mise dietro una tenda mentre la guardava.
<<Adesso ascoltami tesoro, delle persone brutte verranno qui, ma tu per nessuna ragione dovrai uscire di qui chiaro?>> domandò la donna, mentre la bambina annuiva con un lieve timore sul volto mentre la lasciava lì <<E tu dove vai ?>> domandò Sirona con voce impaurita. Vide la donna chiudere gli occhi e sorridere, mentre le metteva una mano sulla guancia
<<Mi raccomando, Occhi d'Argento,non uscire>> disse un'ultima volta. Quella fu l'ultima volta in cui la vide davvero.
Quella fu l'ultima volta che Sirona vide la madre, tutto quella che ricorda dopo è solo il buio più totale: urla, ringhi e colpi di metallo, per poi cadere veramente nelle braccia del buio.

Si risvegliò molto tempo dopo sospesa a testa in giù, con i polsi e le caviglie legate, distesa sul dorso di un cavallo. Tutti i muscoli del corpo erano dolenti e la testa le girava; una nausea tremenda la colse improvvisamente, causando un rigurgito di una strana sostanza violacea.
Una sonora imprecazione si levò in cielo, prima che svenisse nuovamente.
Quando si svegliò aprì lentamente gli occhi, focalizzandosi su ciò che aveva intorno. Si era risvegliata in una cella maleodorante, fredda e umida. La prima cosa che fece istintivamente fu quella di stringersi le mani intorno al busto, mentre percorreva la cella con sguardo impaurito e spaesato.
Presto si rese conto che al collo portava qualcosa di pesante che parve bruciarle la pelle sensibile. L’unica espressione che appariva sul volto era quella di un evidente fastidio. Sirona per liberarsene portò immediatamente le mani al collo, percependo chiaramente che ciò che portava al collo era un collare chiuso con lucchetto. La paura prese il sopravvento sul suo corpo, riuscendo a far insidiare un’ emozione primaria: il panico.

<< MADRE! >> Questa l’unica parola che fuoriusciva dalla bocca della bambina impaurita. Fiato comunque sprecato per lei, dato che nessuno l’avrebbe ascoltata. Trascorse uno o forse due giorni in quella cella umida, prima che qualcuno venisse a farle visita, anche sé per lei risultò fosse trascorsa un’eternità. Chi la fece visita fu un uomo grasso e flaccido, con una barba lunga e unta, che la osservava con sguardo famelico. Non era solo, in sua compagnia vi era un altro uomo, vestito di nero e con un cappuccio, che gli nascondeva il volto. << Allora quante monete d’oro dovrò darvi per lei? >> domandò l’uomo flaccido, mentre con le mani stringeva una delle tante sbarre. Calò un lieve silenzio nell’aria, il tempo sembrava essersi fermato per un istante, ma al tutto vi pose fine la risposta dell’uomo incappucciato.

<< Abbastanza, per riempirne due forzieri! >> rispose con voce tetra. L’uomo grasso parve pensarci più del dovuto, poi allungò la mano verso l’interessato. Prima di essere portata via da quel luogo fu portata in una stanza particolare, ove venne legata ad una tavola di legno con delle cinghie di cuoio. Lei li ascoltava parlare, mentre erano intenti a scambiarsi fra di loro degli strani oggetti.Ogni uomo presente in quella stanza si fermò, quando dalla porta fece il suo ingresso un uomo che sembrava emanare autorità solo a vederlo.

<< È tutto pronto? >> domandò agli uomini, con voce fredda e scostante, mentre si avvicinava a lei, osservandola con disgusto e disprezzo. Le afferrò aggressivamente le guance con la mano destra, facendole voltare il capo nella sua direzione. << Siete sicuri che si tratti di un’altra maledetta? >> chiese l’uomo verso un giovane posto alla parte opposta del tavolo << Si mio signore, ne abbiamo la conferma! >> commentò il ragazzo, con un tono di voce alto e sicuro verso l’uomo più anziano. Sirona era confusa e terrorizzata, non riusciva a capire cosa fare o cosa dire; seppur legata non cercò di liberarsi, la paura sul corpo di lei prese il sopravvento. Cos’è che volevano da lei? Chi erano quegli uomini? E che fine aveva fatto la madre? Erano queste le domande che si poneva in quel momento.
In un attimo venne strappata dalla sfera dei suoi pensieri; un dolore soffocante la penetrò nelle ossa. Le venne fatta una profonda incisione sul labbro inferiore che proseguì fin sotto il mento. Il sangue di color rosso vivo che fuoriuscì colò dal mento fino al collo della bambina, facendo si che i suoi vestiti logori si impregnassero. Un odore metallico le penetrò nel naso e il dolore forte le scaturì uno svenimento.

Da lì iniziò un lungo calvario che durò ben cinque anni.
In quegli anni venne spostata più e più volte, passando dal Nord più estremo al Sud, in una delle peggiori bettole ove il suo ruolo era quello di una schiava per l’uomo che era riuscito a comprare il suo corpo, ma non la sua anima. In quel lasso di tempo non era mai riuscita a togliersi il collare d’argento che ormai le aveva lasciato dei profondi solchi nella pelle bianca. Era cresciuta molto in quegli anni, i tratti infantili vennero sostituiti da tratti femminili più marcati; il seno aveva ben presto iniziato la sua maturità, così come il corpo che lentamente si era trasformato in quello di una donna adulta. Non fu solo Sirona ad accorgersi di questo cambiamento, infatti anche il suo padrone ben presto lo notò, portandolo così a sfregarsi le mani con sguardo lussurioso, pronto ad adocchiare la giovane quando ne aveva occasione.

Era questo il suo destino? Era veramente così che sarebbe finita? Sarebbe diventata una delle tante concubine, pronta a soddisfare il piacere di luridi uomini che la osservavano quasi a volerla spogliare con gli occhi. La donna solitamente tendeva ad ingoiare la saliva per evitare di riversarla in faccia a quegli uomini; a sue spese aveva, col tempo, imparato a non provocare una banda di ladri e assassini. Molto spesso il suo carattere indisponente e ribelle le aveva causato ossa rotte e dolori che si dilungavano per settimane.

In una sera d’inverno cadde nel baratro più totale. Alcuni uomini la bloccarono nella locanda in cui era serva, abusando di quel corpo vergine e giovane per tutta la notte, portando così via la purità della fanciulla che aveva visto e conosciuto ancor poco di quel mondo, a volte crudele. Dopo averla violentata non fecero altro e la lasciarono lì, su quel pavimento sporco, dove l’avevano presa con la forza.

Nella notte inoltrata, quando la luna raggiunse la massima altezza in cielo e i raggi lunari, che illuminavano il buio della notte, colpirono il corpo della giovane attraverso i vetri di una finestra della locanda.
Lo sguardo spento e vuoto di Sirona si concentrò su quel raggio argenteo che le illuminava il volto. In quel momento desiderò di morire. Non voleva più vivere con quel peso sull’anima. Non voleva quella vita, desiderava ben altro per lei. Una parte assopita in un angolo remoto della mente gridava e ringhiava, per fuoriuscire. Fu come rompere il vetro di quella finestra quando la giovane posò il suo sguardo sulla luna piena in cielo. Dentro di lei diverse emozioni presero il sopravvento, mescolandosi fra di loro; fu così che Sirona ruppe la barriera che l’aveva tenuta tranquilla sino a quel momento.

Improvvisamente una rabbia cieca la pervase e la fece mettere carponi, mentre l'intero occhio si tingeva del nero più buio. Un ringhio basso e profondo fuoriuscì da dentro il corpo della giovane, che venne scosso da profondi tremori, facendole increspare la pelle diafana. Uno strato di peluria grigiastra iniziò a percorrere la spina dorsale fino alla base dell'osso sacro, le mani artigliate scavarono nelle assi come burro, mentre si issava da terra con il volto completamente cambiato. Lunghi e spessi canini bianchi uscivano dalle labbra, mentre due palle nere avevano preso il posto degli occhi. Il collare d'argento le scavava nella pelle facendola sfrigolare. Con un gesto secco portò entrambe le mani al collo e ruppe il lucchetto, togliendosi definitivamente quella costrizione. Il corpo si ricoprì di un corto pelo bianco, mentre i tratti facciali mutarono assumendo una forma selvaggia e feroce. Un massiccio e affusolato muso prese posto sul volto, mentre bassi ringhi iniziarono a provenire da quella figura grottesca. Tutto taceva, intorno a lei c’era silenzio, l’unico suono che si udiva era il respiro freddo di quella creatura, maledetta dai raggi della luna.

In quella notte la giovane si prese la sua vendetta: sgozzando, dilaniando e macchiandosi del sangue dei suoi aguzzini. In preda ad una mutazione parziale, la giovane corse per le strade, diretta verso il bosco. Correva sotto i raggi diretti della luna, cercava di nascondersi da essa, ma in fondo sapeva di non poterle sfuggire. Improvvisamente cadde a terra, scossa da violenti attacchi di brividi che le percorrevano la pelle, mentre ogni osso del suo corpo mutava forma e si risaldava in punti differenti. Tutto quello che si sentiva erano i lamenti mal celati della giovane mannara che stava subendo la sua prima trasformazione.

La pelle in linea con la spina dorsale cominciò a squarciarsi mostrando un pelo bianco e candido, che si rifletteva ai raggi lunari. Tutto il corpo mutò ingrossandosi di molto, quasi il doppio, assumendo le sembianze di un enorme lupa bianca, alta quanto un cavallo. Lunghi artigli neri le uscivano dalle zampe, il naso nero fiutava curioso l'aria e una fila di denti affilati erano pronti ad affondare nelle carni delle sue prede.

Stagliava lì immobile quando un lungo ed improvviso ululato si levò nella notte, e due occhi blu immersi nel buio si aprirono verso la luna. Sirona ricorda di quella notte, ma ciò che le sfugge è il momento in cui si è trasformata. La donna ricorda soltanto di essere scappata lontano il più possibile da quel luogo, quando si è resa conto di averne la possibilità. Certo non è mai riuscita a capire come abbia potuto liberarsi di quegli uomini o di quel collare, ma in fondo non le importa. L'importante è che sia riuscita a liberarsene. Ecco come è iniziata la sua nuova vita.


Psicologia Sirona:

Sirona fino ad ora ha agito per la Dea Morwell. Segue gli ordini dei superiori, anche se a volte è un po' testarda con i suoi pensieri e molto volubile, con attacchi di rabbia e isolamento. Fino ad ora è stata di allineamento Neutrale buono, rispettando i suoi superiori e le autorità, non causando grossi problemi.

Nell'eventuale cambio razza, la cosa sarà leggermente differente, essendo solo lei un lupo mannaro si creerà un carattere dominante, con conseguenza di agire come in un branco dove riconoscerà solo il più forte da rispettare. Vivrebbe la cosa dell'essere un mannaro come un destino? Lo vivrebbe come un nuovo cambio della sua strada, anche se in effetti lo è sempre stata. Lo vedrebbe come qualcosa si positivo, ma anche di negativo; un po' com'è il culto della dea che venera, che possiede un suo lato oscuro. In ogni caso cercherà di equilibrare la cosa.
Se nel caso doveste accettare la mia richiesta, ovviamente mi trasformerei in una lupa, tipo meta lupo di GOT.
Alta un metro e sessanta al garrese con il pelo bianco e morbido, coda lunga in proporzione al corpo, muso lungo e affusolato con mascella forte, con file di denti affilati con i due canini superiori bianchi e lucidi, molto spessi.
Il petto è ampio e possente e le zampe lunghe massicce. Il corpo per intero è snello e agile consentendo rapidi scatti.
Gli artigli delle zampe, sono tutti neri.
Il pelo intorno al collo è più lungo rispetto al corpo, e più voluminoso, quasi come la criniera di un leone.
In corrispondenza del mento avrà tre lunghe cicatrici che le deturperanno il muso.
Gli occhi sono particolari invece, la sclera è nera mentre l'iride è un blu luminescente.

Queste diciamo sono per avere un' idea chiara della mia forma mannara.

Se nel caso doveste accettare la mia richiesta, ovviamente mi trasformerei in una lupa, tipo meta lupo di GOT.

Queste diciamo sono per avere un idea chiara della mia forma mannara.


[IMG]https://thumbs.gfycat.com/CourageousDisloyalGerenuk-size_restricted.gif
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[IMG]https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcQAy8_LH-jNnjLdVdsT_iDB844z85KoX6nbAROJyEwwZ2Y1Wvlj
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h[IMG]ttps://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcR2adoYwxXoX0OVAQW_Q3dQoOQSlHOswc-Fnr9YwTAIogggLGfW
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[IMG]http://www.scrivere.info/images/users/8004/185758.jpg
[/IMG]

Questi sono gli occhi invece:

[IMG]https://i.ytimg.com/vi/AC3D05xl_AQ/hqdefault.jpg

[/IMG]

[Modificato da Sirona Rangarth 24/09/2018 16:00]
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20/09/2018 13:36
 
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Ciao! Ti ringrazio per aver mostrato interesse per questa bella razza!

Mi prenderò qualche giorno per visionare il bg, poi ti ricontatterò per le domandine di rito!

Nel frattempo, se hai dei dubbi, ti invito a chiedere così che possano venir chiariti. A presto! ;)
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20/09/2018 13:42
 
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Grazie per lì'opportunità, caso mai dovrei fare qualche modifica al testo di natura grammaticale, mi hanno fatto notare che ho fatto casino con i tempi verbali :)

Comunque, si avrei un dubbio riguardante la trasformazione. Posso far trasformare la mia pg, anche senza la necessità di un master che convalidi la trasformazione ?
Questo punto mi è sempre stato poco chiaro :) solo questo !
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20/09/2018 15:02
 
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Sfortunatamente per la trasformazione è necessaria la presenza di un master per via dell'imprevedibilità della Bestia. O meglio, il master è necessario e obbligatorio quando si gioca in una città/paese e se si è in presenza di altri pg, così che possa calcolare il danno inferto (nel caso ci siano dei danni) e convalidare quello che è, a tutti gli effetti, uno scontro.
C'è solo un caso in cui non è necessario un master, ossia quando si gioca in solitaria in zone desolate (boschi, monti, ecc.) dove la furia della bestia può essere liberata senza creare problemi ad altri player e rispettivi pg. Ma, come potrai ben immaginare, questa è una situazione isolata e, non lo nego, molto noiosa da giocare per via dell'assenza di altri pg con cui interagire. Dunque in genere lo sconsiglio a meno che proprio non si voglia giocare la mutazione a ogni costo, anche dovendo fare 6 post dove si scrive che il pg trasformato annusa in giro e va a caccia di selvaggina. ^^

Per altre domande preferirei che mi contattassi in privato così da non intasare la cartella della tua candidatura. Per qualsiasi dubbio, sai che sono a disposizione e, nel caso volessi modificare il bg, ti prego di avvisarmi via missiva prima che inizi la valutazione ufficiale con le relative domande. Grazie per la collaborazione! ;D
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23/09/2018 19:02
 
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Dunque dunquino, eccoci qua! Parto subito con le domande, ma tu prenditi tutto il tempo che vuoi per rispondere! ^^

1) Che effetto fa l'argento al mannaro in forma umanoide? E in forma bestiale?
2) Cosa cambia in un mannaro da prima a dopo il risveglio del suo sangue?
3) Come e in che circostanze avviene la prima trasformazione in forma bestiale?
4) Quando il pg si trasforma in bestia, come si comporta nei confronti di un alleato? E nei confronti di un nemico?
5) Tra le pareti di una casa (dunque dentro un edificio chiuso) ci si può trasformare?
6) Quando si è trasformata la prima volta Sirona?
7) Samit era sua madre di sangue (questa più che altro mi serve per capire meglio il tuo bg)?
8) Dici che il tuo pg è stato fino ad ora di allineamento Neutrale Buono, quindi a che allineamento pernsi si avvicinerà maggiormente dopo il cambio razza?
9) Nel caso tu fossi in presenza di un parirazza mannaro, riusciresti a riconoscerlo? Se sì, come?

Ora una piccola situazione a cui vorrei che tu rispondessi con un post, per piacere:

Questa sera il cielo è limpido e una splendida luna piena osserva tutti con quella sua espressione assorta, come una padrona annoiata che spera di assistere a uno spettacolo interessante. Sirona ha assunto la sua forma bestiale e ora, in tutta la sua maestosta potenza ferina, sta di fronte a un nemico che ha già dimostrato ostilità nei suoi confronti. Piccolo problema: il nemico brandisce una torcia in fiamme. Come reagisce Sirona? A te la prossima mossa!

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25/09/2018 21:39
 
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Allora eccomi !

1) Che effetto fa l'argento al mannaro in forma umanoide? E in forma bestiale?

Qui se mi baso sul manuale, vi è scritto che durante la forma bestiale la vulnerabilità aumentata ergo fa un doppio danno, quindi basandomi su questo mi viene da pensare che anche in forma umanoide vi è un leggero malus, anche se non vi è scritto niente nel manuale a riguardo.

2) Cosa cambia in un mannaro da prima a dopo il risveglio del suo sangue?
3) Come e in che circostanze avviene la prima trasformazione in forma bestiale?

Queste due domande, la seconda e la terza,mi hanno lasciato un pò perplessa, perche..
Nella domanda numero due, chiede cosa cambia in un mannaro, ergo la forma bestiale credo niente,dopo neanche quello che cambia in realtà è la visione in modo di agire in forma umanoide.
Sirona è sempre stata buona, ma con forti scatti di ira che non si era mai spiegata nell'effetto il perche di tale rabbia repressa e la consapevolezza di ciò che è davvero porterebbe a un dualismo interiore, ergo... il desiderio di lasciarsi andare agli istinti piu animaleschi e quello di controllare con ogni briciolo della sua forza quella rabbia e quella sua natura.
Per quello che ne viene la domanda tre, credo che ogni prima trasformazione è unica, che però sia basilare (posso errare) il fattore rabbia, che è ciò che fa scattare la mutazione, se la domanda è riferita in modo generico, se invece è un qualcosa di IN CHE CIRCOSTANZE AVVERREBBE LA PRIMA TRASFORMAZIONE DI SIRONA, beh allora così è differente..

4) Quando il pg si trasforma in bestia, come si comporta nei confronti di un alleato? E nei confronti di un nemico?

In caso di trasformazione in presenza di amici o di un alleato, la frenesia rende impossibile ragionare e avere una sorta di lucidità mentale, quindi è probabile che attacchi il suo stesso amico/parente e/o alleato essendo che la sua mente e il suo animo sono "succubi" dell'istinto animale.
Ma non sempre questa ira acceca del tutto la mente della bestia, che puo comunque riconoscere la persona che si trova difronte,anche se rimane sul filo del rasoio la stabilità mentale.

5) Tra le pareti di una casa (dunque dentro un edificio chiuso) ci si può trasformare?

Si perché un mannaro quando è preda di forti emozioni può trasformarsi. Tipo sono in locanda a bere tranquillamente, e un buzzurro viene a molestarmi, e ad attacar briga. Li l'istinto del mannaro prende il sopravvento, ovvero la rabbia scatena quel fattore che puo far mutare in bestia.

6) Quando si è trasformata la prima volta Sirona?

La prima trasformazione avvenne quando alla giovane venne portato via l'ultimo brandello della sua anima, ovvero quando ciò che credeva che non si potesse rompere è stato rotto, ciò che corse in suo aiuto è stata la luna, la rabbia e il dolore, che si impadronirono del suo corpo, della sua anima e della sua mente, portando vendetta sulla giovane Sirona,ma tale trasformazione, tale trauma è stato rimosso dalla mente della giovane, lasciando a suo posto il buio piu totale, ecco perche non ha memoria della sua vera natura.

7) Samit era sua madre di sangue (questa più che altro mi serve per capire meglio il tuo bg)?

Samit è la signora a cui viene lasciata Sirona quando ancora era in fasce, che prende e la cresce come una figlia,ma nell'effettivo tra le due non vi è nessun legame di sangue, solo uno affettivo.

8) Dici che il tuo pg è stato fino ad ora di allineamento Neutrale Buono, quindi a che allineamento pernsi si avvicinerà maggiormente dopo il cambio razza?

Passerebbe più ad un allineamento neutrale puro, in quanto dualità in se stessa i suoi desideri e quelli della besta in contrapposizione rendendola neutrale fra bene e male, facendo pendere la bilancia nel male minore, che ha scelto la mannara, che sia esso un bene o un male

9) Nel caso tu fossi in presenza di un parirazza mannaro, riusciresti a riconoscerlo? Se sì, come?

Si riuscirei a riconoscerlo, ma solo se lui/lei sono abbastanza vicini da poter sentire il loro odore.


Questo invece è il post:

Ora una piccola situazione a cui vorrei che tu rispondessi con un post, per piacere:

La possente lupa dal candido manto osserva con desiderio la sua preda, ma tale desiderio è inizialmente bloccato.
Tesa è la muscolatura della mannara con i suoi enormi occhi, blu intenso con la sclera completamente nera, che quasi vuole inghiottire l'iride. Fissa quella torcia minacciosa quello, solo quello separa la bestia dalla preda, osserva le forme delle fiamme, così come la sua colorazione e quell'odore di fumo si palesa tra le sue narici.
La bestia decide di agire, iniziando a spostarsi a destra e sinistra,sinuosa e fiera, divisa l'attenzione tra le fiamme ed il richiamo della fame, della rabbia e del sangue, osservando i movimenti della preda, quasi fosse una danza, mentre la giovane mostra i denti, denti pronti ad azzannare, è inquieta, vorrebbe attaccare ma ciò che si trova dinanzi la blocca, bloccata al volere del fuoco.
Un ruggito di rabbia misto terrore che si libera dal fondo della gola fino a manifestarsi,nello sguardo di lei vi è una maschera divisa tra la paura del fuoco e il desiderio di sangue, così la bestia decide di agire, le forti zampe entrano nel terreno,mentre il pelo di lei si fa pi§ irsuto, terrore ecco cosa vuole provocare, terrore nell'animo del nemico, vuole spingerlo a scappare, a fare una mossa falsa così che il predatore possa degustare la sua preda.
Un forte ed ennesimo ruggito esce dalle sue labbra arricciate,mentre le zampe si allargano leggermente, per far intuire, per palesare chiaramente che è pronta per fare un balzo, ora sta alla preda fare la sua mossa, perché il predatore attende solo lei spera che la paura della sua vittima prenda il sopravvento, spingendola a scappare e se ciò accadrà, non appena avrà voltato le spalle Sirona agirà.
[Modificato da Sirona Rangarth 25/09/2018 21:46]
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30/09/2018 14:22
 
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E rieccomi! Chiedo scusa per il ritardo, ma sono sotto esami universitari e negli ultimi giorni ho un po’ dato l’anima… ç_ç

Dunque… ci sono delle risposte buone e delle risposte non troppo buone.

Partiamo con il dire che no, in forma umana l’argento non fa alcun danno, perchè la forma bestiale/demoniaca è sopita ed è quello il lato del mannaro ad essere vulnerabile al suddetto metallo. Ma non preoccuparti, questo dubbio viene a tutti.

Ora vorrei citare una parte della tua risposta: “Nella domanda numero due, chiede cosa cambia in un mannaro, ergo la forma bestiale credo niente,dopo neanche quello che cambia in realtà è la visione in modo di agire in forma umanoide.”
Eh no, non solo. Il risveglio del sangue è definitivo, è una maledizione a lungo termine. Ma come tutte le razze a numero chiuso, ovviamente. I sensi diventano più fini, l’olfatto e la vista si fanno formidabili e così anche la prestanza fisica. Un mannaro, dopo la prima trasformazione, è condannato a temere l’arrivo della luna piena perchè se dovesse venire investito dai suoi raggi, con molta probabilità si trasformerebbe tra atroci sofferenze. Quindi è di fatto impossibile che la tua pg si sia trasformata prima del risveglio da convalidare in caso di ammissione in razza. Perciò sì… le domande 6 e 8 erano a trabocchetto, perchè prima della convalida di risveglio non può essere avvenuta alcuna trasformazione (altrimenti non avrebbe senso tutto il percorso On di Sirona dall’inizio fino ad ora dato che la percezione che un mannaro ha del mondo è differente da quella che ha un essere umano) e non avrebbe nemmeno troppo senso che cambiasse allineamento, dato che secondo il tuo bg lei dovrebbe essere in condizione di mannara da molto tempo. Ricollegandomi a ciò vorrei chiederti: in cosa consisterebbe, secondo te, la maledizione del Mannaro?


Altra cosa: il tuo post che hai scritto per rispondere alla situazione da me proposta ha superato i 1699 caratteri, quindi non starebbe all’interno di un post regolamentare di LoM. Badaci, per favore! E’ un problema di tutti i mannari rientrare nei limiti dei caratteri, soprattutto quando ci si trova di fronte a situazioni così complesse, quindi è essenziale fare i conti con queste limitazioni e saperle gestire. Ma non ti preoccupare, in sede di valutazione non è troppo grave dato che non ho specificato. Il contenuto è buono.
Dunque ti propongo queste due nuove situazioni e vorrei che mi rispondessi con dei post che rientrino nei 1699 caratteri, grazie!

1) Ipotizzando che Sirona si trovi all’interno di un esercito come milite, immaginiamoci che un personaggio di grado militare superiore al suo (ma meno forte fisicamente) arriva e pretende di darle degli ordini. Descrivimi come reagirebbe Sirona da umana (non razziata) e da mannara (razziata) con due post differenti.

2) Per descrivere una trasformazione in forma bestiale ci vuole un determinato numero di turni di azione. La luna piena è alta nel cielo, Sirona viene investita dai suoi raggi e la mutazione ha inizio. Descrivimi (con il numero esatto di post necessari) la trasformazione di Sirona.

Per il momento ho finito! A te la palla! ;)
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10/10/2018 15:01
 
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1) Ipotizzando che Sirona si trovi all’interno di un esercito come milite, immaginiamoci che un personaggio di grado militare superiore al suo (ma meno forte fisicamente) arriva e pretende di darle degli ordini. Descrivimi come reagirebbe Sirona da umana (non razziata) e da mannara (razziata) con due post differenti.

[Campo militare] Un forte vento tira sul campo Tutti i militi in riga mentre attendono gli ordini dai superiori. Fra di questi vi è Sirona, con l'armatura militare indosso. Lo sguardo impassibile e la mascella contratta. Si sente solo lo sfrigolio del vento contro le bandiere, il caporale che cammina lentamente scrutandoli uno ad uno con occhio critico. Sirona contrae la mascella, il mento alzato e la posa tesa mentre il caporale passa di fronte a lei. a qualche passo in avanti, il caporale, prima di bloccarsi e tornare indietro portando lo sguardo su Sirona. La giovane donna stringe la mascella nervosamente, quando l'uomo le si piazza di fronte. Un ordine esce dalle labbra fini, ordine che viene rivolto a lei. Non replica, dentro di lei sa che può tranquillamente batterlo, ma la disciplina prevale, eseguendo gli ordini.

[Campo di battaglia] Odore di sangue e morte le penetra nelle narici mentre combatte contro un soldato della schiera nemica, tutto è amplificato le lame che cozzano fra di loro il rumore delle ossa che si spezzano e la carne morbida che si lacera al passaggio della lama affilata. Con un gesto rapido porta il piede sinistro in avanti mentre ruota la spada nella mano destra dal basso verso l'alto, trafiggendo da parte a parte il corpo del nemico con un colpo secco. L'urlo della ritira le trafigge le orecchie mentre osserva tutti i suoi compagni d'arme correre indietro verso la foresta per cercare riparo. Ferma immobile osserva i nemici avanzare con rapidità, non sembra esserci più speranza per loro di combattere. Fa per girarsi ma la sua attenzione viene richiamata da un forte lamento poco distante da lei. Si muove in quella direzione rapidamente, adocchiando il Luogotenente con un enorme ferita sulla gamba destra. Le dice di andarsene via, di lasciarlo morire. Stizzita e molto arrabbiata lo afferra per la corazza avvicinandolo al suo volto [Con tutto il rispetto ma me ne sbatta altamente dei suoi ordini in questo momento tenente] afferma con sguardo rabbioso. [Se ne ho la possibilità non lascio un compagno indietro] E senza lasciarlo replicare lo alza con facilità dal terreno insanguinato caricandolo in spalla, correndo verso la foresta, lentamente.

2) Per descrivere una trasformazione in forma bestiale ci vuole un determinato numero di turni di azione. La luna piena è alta nel cielo, Sirona viene investita dai suoi raggi e la mutazione ha inizio. Descrivimi (con il numero esatto di post necessari) la trasformazione di Sirona.

Allora la trasformazione avviene in due turni, ovvero due post.
[Foresta] Una magnifica luna piena è alta nel cielo oscuro quella sera, sembra tutto tranquillo tranne per Sirona, molto nervosa e irritabile, cammina a passo svelto fra i boschi. La luna placida osserva tutto dall'alto . Sirona si ferma un attimo ad osservarla con i suoi occhi argento incantata da tanta bellezza. Tutto si ferma, un battito più rapido degli altri, poi un altro e poi un altro ancora mentre continua ad osservarla. La bocca si secca mentre un forte dolore alla testa la fa piegare, su se stessa. Tutto il corpo comincia a dolerle: sulla pelle si fa largo una patina di sudore freddo che la fa rabbrividire, da capo a piedi. Non sa cosa le sta accadendo, la faccia si contrae di dolore mentre inizia a sentire distintamente il rumore delle ossa che si spezzano e si muovono. Tutto è amplificato, gli odori i suoi, il tatto, il sapore. Cade carponi sul prato verde mentre la luna fa da testimone in quella notte. Il corpo comincia a deformarsi, e i vestiti a lacerarsi, mentre Il corpo di ingrossa. Dalla pelle comincia a farsi largo una fitta peluria bianca, muso e artigli si allungano, e lungi canini aguzzi si formano. La coda si allunga dalla spina dorsale.

[Foresta] Le ossa finiscono di assestarsi e la peluria bianca termina la sua uscita. I lunghi artigli neri si piantano nel terreno, e la lupa bianca cresce di qualche decina di centimetri. Il manto bianco rispende sotto raggi della luna che osserva tutto. Due occhi rabbiosi si aprono la sclera nera che avvolge l'iride blu luminescente, una basso ringhio si fa largo da dentro al petto della mannara. Tutto è amplificato il doppio di prima, il dolore lentamente comincia a svanire ma ciò la irrita parecchio. Un lungo ululato le esce dal petto ampio, forte che si sente molto chiaramente da lontano.
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13/10/2018 21:46
 
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Candidatura Sirona (11 messaggi, agg.: 01/08/2021 23:02)

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