Il Cesena Siamo Noi
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I 10 (s)punti di Stefano Severi

Ultimo Aggiornamento: 18/04/2024 20:49
29/08/2018 22:49
 
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Coccarda di partecipazione schedinaincuore 2022/2023
Ti mando un vocale di dieci minuti soltanto per dirti quanto sono felice

1. Ma cosa ne sa un bambino qualsiasi, con gli occhi lucidi di felicità perché il padre gli ha appena comprato la numero 7 della Juventus di Cristiano Ronaldo, di quello che proviamo noi, tifosi di serie D, alla vista di Biondini e De Feudis nei manifesti della campagna abbonamenti con la maglia bianca e bordi neri?

2. Forse la felicità è la stessa, autentica e innocente come quella di un bambino, ma nel nostro caso si unisce anche l’orgoglio di rappresentare un territorio come la Romagna e la testardaggine, meravigliosa caratteristica del nostro popolo, di voler subito ripartire dopo la pagina più nera della nostra storia.

3. Serenità, ecco il sentimento prevalente in questi giorni che precedono l’inizio del campionato Dilettanti. Il fallimento era stato descritto come un inferno dantesco e invece stiamo scoprendo che c’è vita anche in quarta serie. E che, al contrario, per certi versi è ancora meglio di prima.

4. Finalmente abbiamo un Cesena in mano ai cesenati e non tutti hanno ancora capito l’importanza di questa cosa. Tra chi invoca l’arabo di turno (che magari paga in criptovalute, perché dire “soldi del Monopoli” suona male), il croato facoltoso (Dio ce ne scampi) o l’americano tifoso di Pantani, il fatto di essere in mano ad imprenditori locali e ben integrati da tempo nel territorio non solo è motivo di orgoglio bensì di garanzia.

5. Finalmente abbiamo dirigenti che operano senza percepire compenso e non trasformando il Cesena nella principale fonte di reddito. Se a qualcuno dovesse venire in mente di accusare questa società di dilettantismo, ricorderei che il tempo dei “team di consulenti e professionisti” è fortunatamente finito e soprattutto ricorderei anche come è finito.

6. Finalmente abbiamo una società che per qualcuno sarà anche “povera” (i conti poi li faremo alla fine), ma che non è costretta a mercificare il proprio settore giovanile e sventrare ogni anno la propria rosa lottando con le unghie per una sopravvivenza ai limiti dell’impossibile. Già questo è in un indubbio salto di qualità.

7. Sul fattore economico è bene spendere qualche parola in più. È vero che i soldi sono importanti ma, come dimostra la storia recente del Cesena, è altrettanto vero che ancora più importante è il fatto di poter disporre delle persone giuste nei ruoli chiave. Le imprese sportive del Cesena degli ultimi 20 anni sono arrivate quasi tutte a budget zero e sono attribuibili ad un manipolo di eroi: Alberto Cavasin nel 1999, Rino Foschi e Fabrizio Castori nel 2004 e nel 2018, Antonio Recchi e Pierpaolo Bisoli nel 2010 e ancora Foschi e Bisoli nel 2014.

8. Ora il Cesena è nelle mani di Alfio Pelliccioni, un diesse che in passato ha dimostrato di avere tante idee e di saperle farle fruttare al massimo. È proprio questo che Cesena chiede e che, in fondo, a Cesena si è sempre fatto: le campagne acquisti faraoniche, si pensi al Cesena di Giampaolo-Mutu-Eder o a quello di Tardelli-Fiori-Agostini, in fondo non sono mai state fortunate.

9. Certo, possiamo poi ritenere inaccettabile la decisione del sindaco Lucchi, del dg Martini e di tutta la dirigenza bianconera di essere ripartiti dal Martorano, esponendoci al ludibrio di altre società come la Savignanese che annuncia di affrontare in Coppa “il Romagna Centro Cesena”, e non il Cesena FC. Ma, penso sia facile da capire: noi tifosi siamo temprati da un lustro nel quale ci è stato fatto accettare l’inaccettabile o, ancora meglio, nel quale molti hanno evitato di parlarci dell’inaccettabile, fino alle estreme conseguenze. Una matricola ‘di seconda mano’ fa meno male del vedere un Elia Petrelli segnare 36 reti in 40 presenze nelle ultime due stagioni con la maglia della Juventus Under 17.

10. In conclusione si può affermare senza timore di essere smentiti che questo è il più bel Cesena mai creato nel post Edmeo Lugaresi. E anche se dovesse fallire l’obiettivo sportivo, lo farà comunque lottando a testa alta, perché finalmente questa squadra sta riscoprendo l’orgoglio di essere romagnoli.
tuttocesena.it



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#cesenainbolgia
30/08/2018 07:52
 
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per la prima volta in vita mia, sono pienamente d'accordo con il severi.
sono seriamente preoccupato, perchè è impossibile che alla sua età, lui sia rinsavito; quindi se ne deduce che sono io in segno -.



La situazione è grave, ma non è seria.
Dai...per me gli manca qualche rotella, tu pensa che già ai tempi *** lo voleva portare dentro, ovviamente ci fu una netta opposizione..
30/08/2018 16:09
 
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medaglina di legno schedinainbolgia 2021/2022 2022/2023
garnito uno di noi





"non vorrete fare la fine del Parma?" (giorgino - 3anni e 2 mesi di reclusione - EDIT 3anni 8mesi)
"Il Cesena lo salveremo" (urbini - 1anno e 6 mesi di reclusione)
31/08/2018 08:44
 
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8) Le campagne acquisti faraoniche [...] non sono mai state fortunate.
A mio avviso quest'anno abbiamo fatto una campagna bella tosta per il poco tempo avuto a disposizione.
Quindi seguendo il ragionamento del punto 8 (che non ho mai sopportato e ho sempre visto come una misera scusa) niente promozione quest'anno. [SM=g5715663]
[Modificato da dangi92 31/08/2018 08:47]



Celletta e Lizzano non sono Villa Silvia
03/09/2018 10:11
 
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Guida interregionale per autostoppisti

1. Mi chiamo Thom Yorke e suono nei Radiohead: posso dire o fare qualunque cretinata che tanto i miei fan mi seguiranno acriticamente come sempre. Vero, un po’ triste, ma vero. Mi chiamo Maikol Benassi e gioco nel Cesena FC: posso dire o fare qualunque cretinata che tanto batteremo la Savignanese. Falso, un po’ ingenuo come ragionamento ma tragicamente falso. Lezione numero uno: a volte il nome e il blasone non bastano per vincere le partite.

2. Lezione numero due: prima di pensare a come “asfaltare” Romagna, Marche e Abruzzi, ovvero il girone F della serie D, verificare di lavorare effettivamente per l’Anas, ovvero per l’ente effettivamente preposto a tale scopo. In caso di esito negativo della verifica moderare significativamente l’entusiasmo e prepararsi, al contrario, a tanta ma tanta sofferenza.

3. Lezione numero tre: in serie D è quasi impossibile costruire un’ammazza-campionato. Cinque titolari su undici sono under (1998, 1999 e 2000), ovvero metà squadra. È fondamentale sceglierli in maniera accurata ma, salvo fenomeni sfuggiti al richiamo delle categorie superiori, anche per una squadra con un budget più grande come il Cesena è difficile trovare ragazzi in grado di far la differenza. Si deve puntare quindi ai restanti sei ma il potenziale per far la differenza è quindi diminuito del 50% e conseguentemente il campionato è più livellato.

4. Lezione numero quattro: una squadra esordiente in D ha bisogno di tempo per rodarsi e partire con convinzione. Ne sa qualcosa il Modena, eliminato nel turno preliminare di Coppa Italia D domenica scorsa e preso a pallate dal Forlì ieri pomeriggio. Oppure il Rimini di un anno fa che, pur con una rosa tecnicamente superiore alle concorrenti, stentò per tutto il girone d’andata prima di cambiare allenatore e innestare il cambio di marcia nel ritorno.

5. Lezione numero cinque: quest’anno nessuno ci regalerà mai niente per il solo fatto di chiamarci Cesena e, al contrario, tutti daranno sempre il massimo. Troveremo squadre brutte e agguerrite, arbitri relativamente scarsi (o meglio, ancora giovani e acerbi) campi peggiori del San Vito-Marulla di Cosenza, barettini con birra cattiva, navigatori GPS più disorientati di Appiah in Cesena-Milan e insopportabili vecchietti in tribuna. Vincere in queste situazioni sarà sempre difficilissimo e molto più che in serie B conterà solo il risultato e non il bel gioco.

6. Del resto Giuseppe Angelini è stato efficace nella sua descrizione del campionato di serie D: è l’inferno. Ma per uscire dall’inferno serve un Virgilio che sappia istruire la squadra su cioè che è bene e cioè che è male – non ragioniamo di lor, ma guarda e passa – fino a riveder le stelle. E questo è il compito forse più difficile per il tecnico bianconero, ieri pomeriggio rimasto a lungo dopo la gara a colloquio con il pentapartito del Cesena Fc, ovvero il presidente Patrignani, i consiglieri Lelli e Manuzzi, l’Ad Padovani e il Ds Pelliccioni.

7. I dirigenti bianconeri sanno che non è il momento di fare drammi né processi ma, doverosamente, vogliono accertarsi che in una macchina nuova e ancora in fase di rodaggio come quella del Cesena ci sia la massima chiarezza e divisione di compiti e di ruoli. E uno dei ruoli più importanti – ogni giorno sempre di più – è quello affidato a Davide Biondini, di fatto allenatore in campo della squadra.

8. La fascia di capitano appartiene indiscutibilmente a Beppe De Feudis per il curriculum in maglia cesenate ma Biondini, rispetto al Conte, ha una personalità molto più estroversa – probabilmente la più marcata tra tutti gli elementi in rosa - che già lo aveva avviato verso la carriera di allenatore nelle giovanili del Sassuolo. Il Cesena gli ha quindi chiesto di sposare la causa romagnola e di essere una figura fortemente complementare ad Angelini nel trasmettere a tutti i compagni – specie ai più giovani – le giuste motivazioni e la giusta mentalità.

9. Non a caso nel 2010 le doti da stratega del rettangolo verde di Angelini emersero quando affiancò Bisoli per lavorare ad alcuni schemi soprattutto in fase offensiva. Potendo contare sulle indubbie capacità di motivatore del tecnico di Porretta, Angelini fu tra gli artefici di uno dei migliori Cesena di sempre, vera e propria macchina del gol, capace di andare a rete praticamente con qualsiasi giocatore.

10. Ora spetta a Biondini sostituirsi a Bisoli nel ruolo di motivatore – che fra un anno o magari due proseguirà dalla panchina o da dietro una scrivania - ma che ha già intrapreso con grande vigore. Le sue urla dagli spogliatoi al termine della sconfitta del Moretti sono una delle poche cose da salvare di questa giornata: le parole “asfalto”, “facile” e “serie C” per favore lasciamole in ghiaccio almeno fino a fine stagione.
tuttocesena.it



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#cesenainbolgia
03/09/2018 11:20
 
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Oggi, facendo la fila per il rinnovo dell'abbonamento, si sarebbe potuto ascoltare la critica di Ceccarelli ad Angelini.
Premesso che Ceccarelli capisce di calcio immensamente più di quello che capisco io, e che il fatto di essere stato inibito per 16 mesi, perchè ha patteggiato nel processo sportivo, non gli deve impedire certo di dire la sua opinione sulla squadra del cuore, che certamente ama senza riserve.
Ritengo però che 6 mesi fa, non si sarebbe mai presentato al centro coordinamento a dire che Castori l'è un indurmient perchè e fa zughi cascione, ad esempio, ma avrebbe detto le solite parole di circostanza "è durissima, stiamo uniti, ce la faremo".
Ecco tutto qui, ritengo, che questa società, non la squadra, (che avrà diverse gatte da pelare sui campi. Agelini, non è un leone, ma ha fotografato la categoria: un inferno) dicevo, questa società fa i conti con i nostalgici. I nostalgici di una gestione in cui contavano qualcosa e che in questo momento li ha estromessi.
Sono tutti quelli che avevano, per vanità o per interesse, non solo economico, ci mancherebbe, un qualche strapuntino.
Giornalisti amici amici, presentatori in disarmo, vecchia glorie, qualche commentatore tecnico. Qualcuno di questi rientrerà nei ranghi, perchè avrà qualche osso da spiluccare, altri continueranno a torto o a ragione a fare il bastian contrario (è umano e comprensibile, e magari molte volte avranno ragione).
Vorrei dire che, sicuramente la prestazione di coppa è un allarme, e angelini ha le sue colpe (poco carisma? è poi così necessario?), e la società non è impeccabile; però fino a prova contraria è tutta gente sana. Quindi chi critica a ragion veduta fa benissimo, sopratutto se ha un comportamento coerente con l'atteggiamento tenuto nel passato. Chi adesso alza la voce, mentre prima ha ingoiato, per interesse o per amore, rospi grandi come la groenlandia, potrebbe pensarci meglio prima di dar fiato alla bocca.
Quindi noi tifosi, è bene che cominciamo a ragionare con la nostra testa, hai visto mai che non delegando ad altri si riesca a restare tifosi senza vendere l'anima al diavolo??!?!?!?

Se sono OT, prego bis di spostarmi dove meglio ritiene.
[Modificato da Visigoto 03/09/2018 11:24]



La situazione è grave, ma non è seria.
Dai...per me gli manca qualche rotella, tu pensa che già ai tempi *** lo voleva portare dentro, ovviamente ci fu una netta opposizione..
03/09/2018 11:45
 
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Re:
Visigoto, 03/09/2018 11.20:

Oggi, facendo la fila per il rinnovo dell'abbonamento, si sarebbe potuto ascoltare la critica di Ceccarelli ad Angelini.
Premesso che Ceccarelli capisce di calcio immensamente più di quello che capisco io, e che il fatto di essere stato inibito per 16 mesi, perchè ha patteggiato nel processo sportivo, non gli deve impedire certo di dire la sua opinione sulla squadra del cuore, che certamente ama senza riserve.
Ritengo però che 6 mesi fa, non si sarebbe mai presentato al centro coordinamento a dire che Castori l'è un indurmient perchè e fa zughi cascione, ad esempio, ma avrebbe detto le solite parole di circostanza "è durissima, stiamo uniti, ce la faremo".
Ecco tutto qui, ritengo, che questa società, non la squadra, (che avrà diverse gatte da pelare sui campi. Agelini, non è un leone, ma ha fotografato la categoria: un inferno) dicevo, questa società fa i conti con i nostalgici. I nostalgici di una gestione in cui contavano qualcosa e che in questo momento li ha estromessi.
Sono tutti quelli che avevano, per vanità o per interesse, non solo economico, ci mancherebbe, un qualche strapuntino.
Giornalisti amici amici, presentatori in disarmo, vecchia glorie, qualche commentatore tecnico. Qualcuno di questi rientrerà nei ranghi, perchè avrà qualche osso da spiluccare, altri continueranno a torto o a ragione a fare il bastian contrario (è umano e comprensibile, e magari molte volte avranno ragione).
Vorrei dire che, sicuramente la prestazione di coppa è un allarme, e angelini ha le sue colpe (poco carisma? è poi così necessario?), e la società non è impeccabile; però fino a prova contraria è tutta gente sana. Quindi chi critica a ragion veduta fa benissimo, sopratutto se ha un comportamento coerente con l'atteggiamento tenuto nel passato. Chi adesso alza la voce, mentre prima ha ingoiato, per interesse o per amore, rospi grandi come la groenlandia, potrebbe pensarci meglio prima di dar fiato alla bocca.
Quindi noi tifosi, è bene che cominciamo a ragionare con la nostra testa, hai visto mai che non delegando ad altri si riesca a restare tifosi senza vendere l'anima al diavolo??!?!?!?

Se sono OT, prego bis di spostarmi dove meglio ritiene.




Condivido tutto quello che dici e aggiungo che sarebbe bello che tutti gli utenti del forum riuscissero a muovere critiche in maniera equilibrata e pulita come hai fatto tu adesso.
03/09/2018 16:31
 
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Visigoto, 03/09/2018 11.20:

Oggi, facendo la fila per il rinnovo dell'abbonamento, si sarebbe potuto ascoltare la critica di Ceccarelli ad Angelini.
Premesso che Ceccarelli capisce di calcio immensamente più di quello che capisco io, e che il fatto di essere stato inibito per 16 mesi, perchè ha patteggiato nel processo sportivo, non gli deve impedire certo di dire la sua opinione sulla squadra del cuore, che certamente ama senza riserve.
Ritengo però che 6 mesi fa, non si sarebbe mai presentato al centro coordinamento a dire che Castori l'è un indurmient perchè e fa zughi cascione, ad esempio, ma avrebbe detto le solite parole di circostanza "è durissima, stiamo uniti, ce la faremo".
Ecco tutto qui, ritengo, che questa società, non la squadra, (che avrà diverse gatte da pelare sui campi. Agelini, non è un leone, ma ha fotografato la categoria: un inferno) dicevo, questa società fa i conti con i nostalgici. I nostalgici di una gestione in cui contavano qualcosa e che in questo momento li ha estromessi.
Sono tutti quelli che avevano, per vanità o per interesse, non solo economico, ci mancherebbe, un qualche strapuntino.
Giornalisti amici amici, presentatori in disarmo, vecchia glorie, qualche commentatore tecnico. Qualcuno di questi rientrerà nei ranghi, perchè avrà qualche osso da spiluccare, altri continueranno a torto o a ragione a fare il bastian contrario (è umano e comprensibile, e magari molte volte avranno ragione).
Vorrei dire che, sicuramente la prestazione di coppa è un allarme, e angelini ha le sue colpe (poco carisma? è poi così necessario?), e la società non è impeccabile; però fino a prova contraria è tutta gente sana. Quindi chi critica a ragion veduta fa benissimo, sopratutto se ha un comportamento coerente con l'atteggiamento tenuto nel passato. Chi adesso alza la voce, mentre prima ha ingoiato, per interesse o per amore, rospi grandi come la groenlandia, potrebbe pensarci meglio prima di dar fiato alla bocca.
Quindi noi tifosi, è bene che cominciamo a ragionare con la nostra testa, hai visto mai che non delegando ad altri si riesca a restare tifosi senza vendere l'anima al diavolo??!?!?!?

Se sono OT, prego bis di spostarmi dove meglio ritiene.



Amen [SM=x65]




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una vita da medianoooooo......  forza...vecchio....cuoreromagnolo!
03/09/2018 16:50
 
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Re:
Visigoto, 03/09/2018 11.20:

Oggi, facendo la fila per il rinnovo dell'abbonamento, si sarebbe potuto ascoltare la critica di Ceccarelli ad Angelini.
Premesso che Ceccarelli capisce di calcio immensamente più di quello che capisco io, e che il fatto di essere stato inibito per 16 mesi, perchè ha patteggiato nel processo sportivo, non gli deve impedire certo di dire la sua opinione sulla squadra del cuore, che certamente ama senza riserve.
Ritengo però che 6 mesi fa, non si sarebbe mai presentato al centro coordinamento a dire che Castori l'è un indurmient perchè e fa zughi cascione, ad esempio, ma avrebbe detto le solite parole di circostanza "è durissima, stiamo uniti, ce la faremo".
Ecco tutto qui, ritengo, che questa società, non la squadra, (che avrà diverse gatte da pelare sui campi. Agelini, non è un leone, ma ha fotografato la categoria: un inferno) dicevo, questa società fa i conti con i nostalgici. I nostalgici di una gestione in cui contavano qualcosa e che in questo momento li ha estromessi.
Sono tutti quelli che avevano, per vanità o per interesse, non solo economico, ci mancherebbe, un qualche strapuntino.
Giornalisti amici amici, presentatori in disarmo, vecchia glorie, qualche commentatore tecnico. Qualcuno di questi rientrerà nei ranghi, perchè avrà qualche osso da spiluccare, altri continueranno a torto o a ragione a fare il bastian contrario (è umano e comprensibile, e magari molte volte avranno ragione).
Vorrei dire che, sicuramente la prestazione di coppa è un allarme, e angelini ha le sue colpe (poco carisma? è poi così necessario?), e la società non è impeccabile; però fino a prova contraria è tutta gente sana. Quindi chi critica a ragion veduta fa benissimo, sopratutto se ha un comportamento coerente con l'atteggiamento tenuto nel passato. Chi adesso alza la voce, mentre prima ha ingoiato, per interesse o per amore, rospi grandi come la groenlandia, potrebbe pensarci meglio prima di dar fiato alla bocca.
Quindi noi tifosi, è bene che cominciamo a ragionare con la nostra testa, hai visto mai che non delegando ad altri si riesca a restare tifosi senza vendere l'anima al diavolo??!?!?!?

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d'accordissimo. per altro ho impressione che dalle parti della redazione del carlino non vedano l'ora di veder qualche cadavere galleggiare sulle rive di un fiume.



tutti-fucking-frutti
03/09/2018 17:02
 
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Re: Re:
The REAL Capt.Spaulding, 03/09/2018 16.50:




d'accordissimo. per altro ho impressione che dalle parti della redazione del carlino non vedano l'ora di veder qualche cadavere galleggiare sulle rive di un fiume.



Ah non c'è dubbio alcuno. Li ben che si sentono orfani.



La situazione è grave, ma non è seria.
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03/09/2018 17:22
 
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Re:
Visigoto, 03/09/2018 11.20:

Oggi, facendo la fila per il rinnovo dell'abbonamento, si sarebbe potuto ascoltare la critica di Ceccarelli ad Angelini.
Premesso che Ceccarelli capisce di calcio immensamente più di quello che capisco io, e che il fatto di essere stato inibito per 16 mesi, perchè ha patteggiato nel processo sportivo, non gli deve impedire certo di dire la sua opinione sulla squadra del cuore, che certamente ama senza riserve.
Ritengo però che 6 mesi fa, non si sarebbe mai presentato al centro coordinamento a dire che Castori l'è un indurmient perchè e fa zughi cascione, ad esempio, ma avrebbe detto le solite parole di circostanza "è durissima, stiamo uniti, ce la faremo".
Ecco tutto qui, ritengo, che questa società, non la squadra, (che avrà diverse gatte da pelare sui campi. Agelini, non è un leone, ma ha fotografato la categoria: un inferno) dicevo, questa società fa i conti con i nostalgici. I nostalgici di una gestione in cui contavano qualcosa e che in questo momento li ha estromessi.
Sono tutti quelli che avevano, per vanità o per interesse, non solo economico, ci mancherebbe, un qualche strapuntino.
Giornalisti amici amici, presentatori in disarmo, vecchia glorie, qualche commentatore tecnico. Qualcuno di questi rientrerà nei ranghi, perchè avrà qualche osso da spiluccare, altri continueranno a torto o a ragione a fare il bastian contrario (è umano e comprensibile, e magari molte volte avranno ragione).
Vorrei dire che, sicuramente la prestazione di coppa è un allarme, e angelini ha le sue colpe (poco carisma? è poi così necessario?), e la società non è impeccabile; però fino a prova contraria è tutta gente sana. Quindi chi critica a ragion veduta fa benissimo, sopratutto se ha un comportamento coerente con l'atteggiamento tenuto nel passato. Chi adesso alza la voce, mentre prima ha ingoiato, per interesse o per amore, rospi grandi come la groenlandia, potrebbe pensarci meglio prima di dar fiato alla bocca.
Quindi noi tifosi, è bene che cominciamo a ragionare con la nostra testa, hai visto mai che non delegando ad altri si riesca a restare tifosi senza vendere l'anima al diavolo??!?!?!?

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guarda conosco Ceccarelli e anche prima non le mandava a dire sia tatticamente che tecnicamente (che Foschi non gli fosse simpatico lo sanno pure i sassi);beh su angelini la pensa esattamente come me bravo tecnicamente ma non un condottiero caratterialmente Bisolone lo usava per il versante tattico su quello motivazionale ci pensava lui....
Io non ho rospi ne simpatie pregresse ma non sono un coglione signorsì a tutti i costi adesso ; la mia libertà concettuale è imprescindibile.
03/09/2018 18:11
 
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Re: Re:
berdan, 03/09/2018 17.22:




guarda conosco Ceccarelli e anche prima non le mandava a dire sia tatticamente che tecnicamente (che Foschi non gli fosse simpatico lo sanno pure i sassi);beh su angelini la pensa esattamente come me bravo tecnicamente ma non un condottiero caratterialmente Bisolone lo usava per il versante tattico su quello motivazionale ci pensava lui....
Io non ho rospi ne simpatie pregresse ma non sono un coglione signorsì a tutti i costi adesso ; la mia libertà concettuale è imprescindibile.



Non vi è dubbio che tu possa esprimere in libertà le tue opinioni.
Non mi pare di averlo negato, anche perchè non ne avrei ne l'interesse ne la facoltà.

Se a ceccarelli non piaceva il giallo, non mi pare significativo in questo contesto, e non capisco perchè lo porti in evidenza a fronte del mio intervento. Perchè è una sorta di attenuante? ma io non sono un giudice, e il mio non è un atto di accusa, dico solamente che non ho mai sentito una sua intemerata contro, ad esempio, la svendita di qualsiasi essere senziente riuscisse a colpire il pallone, oppure il player trading, o il mancato versamento delle imposte, oppure le tante altre questioni che erano anche di sua competenza e di sua conoscenza. Non l'ho mai sentito urlare in mezzo alla strada, "questo ci porta al fallimento!!!"
Ma magari sono io che me la sono persa e lui si batteva come un leone all'interno della società per non farla finire a ramengo.

Poi mi sono allargato ad altri personaggi che in questi anni hanno ballato attorno al cesena, con vari ruoli, non da protagonista e che forse si sentono un po' orfani di quei ruoli. Quando sento certi discorsi, leggo certi tweet o ascolti certi commenti, faccio la tara.

PS i rospi li abbiamo ingoiati un po' tutti con gl adventure e i suoi sodali, mi fa piacere che tu, da tifoso, abbia vissuto serenamente la storia recente del cesena e che non abbia avuto in questi anni nessun rospo da madare giù. Io ad esempio non sono felice di aver fatto la fine del parma, però ingoiato quel rospo, sono felice di non aver più di mezzo gl adventure e la sua corte.




La situazione è grave, ma non è seria.
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03/09/2018 18:23
 
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Per l'ennesima volta ho provato a leggere i 10 spunti di Severi e mi sono fermato a metà del primo. Nessuno mi annoia più di lui e le sue citazioni per far vedere di essere colto, forse lo zio Travini quando da il peggio di sè, ma Severi resta inarrivabile.



A Bach, Anita, Merlino e il promettente Lampo.
17/09/2018 13:18
 
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Tortori, non beccacce

1. Avete presente quella sensazione che si prova quando una cosa si rivela esattamente come ve l’eravate prefigurata alla vigilia? Beh, probabilmente ieri deve essere stata comune a tanti tifosi bianconeri perché in fondo l’esordio in serie D non c’eravamo immaginato tanto diverso: brutto, sporco ma vincente.

2. Che questo campionato non fosse una passeggiata l’avevamo già capito in Coppa Italia con le due sonore, e salutari, sberle rifilateci dalla Savignanese. Ieri abbiamo constatato anche quanto sia tutto diverso dalla serie B.

3. In serie D un giocatore lanciato in solitaria in contropiede verso la porta avversaria ha il 50% di probabilità di calciare il pallone alle stelle, il 30% di esaltare i riflessi del portiere e solo un 20% (o forse anche meno) di trovare la via del gol.

4. In serie D gli errori fanno parte del gioco: quelli dell’arbitro così come quelli dei giocatori, che altrimenti non si troverebbero in questo categoria. In serie B poteva bastare un errore grave (di arbitro o giocatore) per decidere una partita: in quarta serie conta solo commetterne il minor numero possibile, perché è virtualmente impossibile non farli.

5. Si tratta di un elemento che dovremmo tenere bene a mente anche nel formulare le critiche ai ragazzi che ogni domenica scendono in campo, soprattutto nei riguardi quelli più giovani, perché nell’arco del campionato saranno loro l’ago della bilancia.

6. Trattenersi dalle critiche probabilmente è uno sport che proprio non piace al popolo cesenate – a parte quelle nei confronti della vecchia dirigenza, ma questa è un’altra storia – però bisogna capire che in serie D bisogna essere più che mai costruttivi e propositivi. Eventualmente il ritorno al professionismo sarà tutta un’altra storia.

7. Tutto va visto in chiave positiva: non cosa si è sbagliato bensì in cosa si può migliorare. Naturalmente i movimenti della fase difensiva sono passibili di decisi miglioramenti, ma questo ormai lo sanno anche i sassi.

8. L’intesa tra reparti, nelle varie zone del campo, è destinata a crescere ancora notevolmente, così come il supporto degli attaccanti in fase di non possesso palla sarà uno degli elementi sui quali insisterà maggiormente Angelini in futuro.

9. Infine la condizione atletica: prima della girandola di cambi finale il Cesena è apparso un po’ sulle gambe. In particolare non si potrà chiedere per 38 giornate di correre solo ai più anziani, ovvero De Feudis e Biondini, quando ci sono così tanti giovani in campo.

10. Bene, possiamo migliorare. Dobbiamo necessariamente crescere. Però intanto un’idea di come metterla dentro ce l’abbiamo già. E stando a quanto visto ieri la panchina è sufficientemente ben fornita per mantenere alta la qualità degli undici in campo per tutta la partita. Soffriremo ancora, è chiaro, ma il bello della D poi sarà anche questo.
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24/09/2018 10:31
 
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Cesena siamo noi

1. Sapete cosa? Vincere è sempre bello e tutto il resto non conta. L’avversario, la categoria, lo stadio o il calendario: quando si torna a casa con i tre punti tutto è sempre bellissimo.

2. Alessandro, Tortori o Ricciardo: peccato solo che in questa categoria non ci siano le maglie personalizzate, altrimenti i nostri figli sarebbero pronti per il ritorno a scuola con il bianconero giusto, alla faccia delle strisciate.

3. Il titolo di favoritissima del girone comporta oneri (molti) e onori (pochi, e per lo più inutili). Da un alto ci sarà sempre tantissima attenzione e grande seguito per le uscite dell’undici bianconero, dall’altra il minimo passo falso rischia di trasformarsi in una mezza tragedia.

4. Oltre ad una indiscussa superiorità tecnica e tattica, per vincere il campionato servirà infatti avere le spalle larghe. Giocare nel Cesena in D non significa infatti essere automaticamente forti e potersi permettere i colpi di tacco, bensì comporta (e richiede) un professionismo da categoria superiore.

5. Ieri al Morgagni abbiamo iniziato a vedere un po’ di tutto questo. Le giocate leziose e inutili sono in costante diminuzione rispetto alle ultime uscite: restano altri errori, ma quelli faranno sempre parte del gioco in questa categoria. E come già ad Avezzano abbiamo visto una squadra vogliosa di rimanere sempre sul pezzo.

6. Cresce la squadra, crescono i terzini, crescono i ragazzini: il tempo gioca a nostro favore. Il turno infrasettimanale alle porte non è esattamente il meglio che potessimo chiedere al calendario ma in fondo va bene così: la voglia di giocare, e vincere sempre, deve essere la benzina del motore bianconero.

7. Ieri infine è finalmente ricomparso il Cavalluccio sulle nostre maglie: evento assai significativo, che sottolinea come il legame dell’ippocampo con la città e con i tifosi, indipendentemente da chi governa la società o dal numero di matricola. In altre parole, il ritorno del Cavalluccio riprende lo slogan dei tifosi: Cesena siamo noi.

8. Più passa il tempo e più il grande puzzle del Cesena Calcio inizia a ricomporsi. Sia a livello tecnico-tattico – il grande lavoro estivo inizia lentamente a pagare –, che manageriale, con il tanto atteso ritorno del Dino Manuzzi Orogel Stadium.

9. Quel giorno, quando finalmente ritorneremo sui gradoni del nostro stadio e troveremo mille seggiolini colorati, sarà davvero bellissimo. Ci guarderemo intorno e troveremo tutto o quasi come l’avevamo lasciato: i nostri amici di fianco a noi, la birra in mano, gli striscioni appesi, le bandiere al vento e la squadra in campo.

10. Basterà chiudere appena un po’ gli occhi per ritornare a quella sera primaverile in cui la Cremonese s’arrendeva al Cesena e tutto lo stadio era in festa. Poi è arrivata l’estate e così com’è arrivata se n’è andata e un altro campionato è ricominciato. Come tutti gli anni, come ogni autunno, come sempre.

Non è cambiato niente. Cesena siamo noi.
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25/09/2018 19:08
 
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Eh no Severi, qualcosa è cambiato.
Il Cesena siamo di nuovo noi, senza quello sparabeccaccie!
27/09/2018 17:22
 
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Solo applausi

1. Ah, credevate davvero che fosse tutto facile?

2. Bella la serie D: andiamo in giro per campi sportivi mai visitati in precedenza, mangiamo bene vinciamo facile. Era così, in effetti, che la immaginavate questa categoria, no?

3. E invece no, succede che si perde anche in serie D, anche se ti chiami Cesena e loro si chiamano Matelica. Perché a qualsiasi latitudine e in qualsiasi categoria essere vincenti è un’attitudine e non un attributo immutabile.

4. Al Cesena ieri è mancata questa attitudine, questa voglia di vincere, questa grinta che ti fa scendere in campo sapendo che l’avversario ti vuole colpire e tu allora lo colpisci per primo e più forte. Il Cesena è stato, insomma, ancora un po’ troppo infantile.

5. I limiti di questo gruppo, che forse ancora non è del tutto squadra, sono principalmente due: la condizione fisica non è ancora ottimale e molti, non solo tra i giovani, devono ancora imparare a gestire la pressione che questo ambiente inevitabilmente imprime ai giocatori.

6. Premesso che no, la sconfitta e il bagno di umiltà non fanno affatto bene perché la medicina universale che cura tutto è solo la vittoria, va dato ancora molto tempo ad Angelini per lavorare coi suoi ragazzi.

7. Almeno tutto il mese di ottobre va concesso per raffinare quelli che potrebbero essere diamanti grezzi. Poi da novembre questa squadra dovrà mettere la freccia e iniziare a fare il vuoto, nonostante Angelini si affretti a precisare che il Cesena non sarà ammazza campionato: con il budget investito non deve esserci discussione.

8. In tutto questo però mi preme sottolineare quanto importante, direi fondamentale, sia il supporto dei tifosi. La sconfitta di Matelica è stata davvero assurda, brilla per ingenuità e stupidità, e proprio per questo merita una reazione speciale nei confronti dei giocatori domenica prossima: applausi ancor più scroscianti.

9. Quel contropiede si sarebbe potuto evitare in mille modi diversi ma dobbiamo ricordarci che siamo in D e non più in B, e i ragazzi di categoria purtroppo possono commettere questi errori. A differenza di quanto avviene in B, criticarli non li aiuta a migliorare né li stimola a dare di più. Vanno semplicemente e totalmente sostenuti, applauditi. Devono sentire quel calore unico che gli farà ricordare per tutta la vita la stagione trascorsa a Cesena.

10. Meno social, meno polemiche ma solo applausi. Questi ragazzi se li meritano e, soprattutto, ne hanno bisogno.
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27/09/2018 17:34
 
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punto 9) forse Severi dimentica che in campo ci sono anche 2 ex serieA

punto 10) forse Severi dimentica che la trasferta era proibita.
27/09/2018 18:09
 
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Punto 7 totalmente d'accordo.

Da mettetelo in testa TUTTI. Bisogna resistere fino a fine ottobre, poi se saremmo nelle prime 5-6 si mette il turbo!
27/09/2018 19:20
 
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Re:
didogia, 27/09/2018 18.09:

Punto 7 totalmente d'accordo.

Da mettetelo in testa TUTTI. Bisogna resistere fino a fine ottobre, poi se saremmo nelle prime 5-6 si mette il turbo!




se saremo nelle prime 5 o 6 si mette il turbo?

io voglio arrivare primo senza se e senza ma, siamo il CESENA non il Matelica o un'altro paesino con uno stadio da centro sportivo.

hanno pure fatto i gironi ad hoc a noi, il modena, il bari l'avellino

abbiamo un budget che sfiora i 2 dico DUE milioni di euro

quasi 7000 abbonati

si allenano come i pro a differenza di altre realtà che non possono permetterselo

un secondo posto è già un fallimento
Primi senza se e senza ma....



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