Salve a tutti, eccomi di ritorno dal mio viaggio nel Carso. Che dire... E' stato molto emozionante, unici due nei sono stati la chiusura del Sacrario di Redipuglia fino a data da destinarsi (non sono potuto salire sulla sommità e mi sarebbe piaciuto molto) e la vegetazione cresciuta sul S. Michele che rende molto difficile capire quali fossero le reali condizioni del luogo durante il conflitto. La sommità del monte tenuta senza vegetazione e la pregevolissima proiezione in realtà virtuale dentro al museo fanno avvicinare, per quanto possibile, alle sensazioni dell'epoca.
A Sagrado non ho trovato traccia scritta di ospedali o cimiteri, anche se mi piace immaginare che fosse esattamente sopra alla scuola materna da poco costruita, è un bel simbolo di pace e speranza nel futuro.
Curioso il fatto che i cartelli del ponte sull'Isonzo recitino da un lato "Fiume sacro alla Patria" e dall'altro "Fiume sacro all'Europa" o ai popoli europei, non ricordo con esattezza.
Alcune foto: