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nuovo articolo: I TESTIMONI DI GEOVA E GLI ABUSI SUI MINORI

Ultimo Aggiornamento: 15/02/2020 17:21
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25/06/2018 00:34
 
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Ma è la seconda raccomandazione, nella quale si propone di eliminare la regola dei due testimoni quando si verificano abusi, a rappresentare il definitivo trionfo morale per i testimoni di Geova. Ricordiamo che la regola ha relazione esclusiva con la disassociazione, alla quale fa da ostacolo nei casi che si suppongono non sufficientemente sicuri. Che è come dire che la commissione riconosce il diritto dei tdG a 'ostracizzare' i disassociati e anzi consiglia di farlo anche quando il testimone dei fatti criminosi è uno solo.

La WT ha peraltro comunicato la propria non disponibilità ad accogliere questo cambiamento [111] . Ecco cosa ha risposto a proposito della regola dei due testimoni:


“I chiari requisiti espressi nelle Scritture per stabilire il peccato non sono materia che possa essere ‘rivisitata’ o ‘abbandonata’ dai testimoni di Geova […] La libera professione della religione tutelata dall’articolo 116 della Costituzione implica che una persona è libera di possedere un credo religioso e di agire sulla base di tale credo nelle questioni che riguardano il peccato senza interferenze da parte delle autorità secolari. Travalicherebbe la sfera di competenza della Commissione il pretendere da un membro di una fede religiosa di ‘rivisitare’ o ‘abbandonare’ le sue credenze per aderire all’idea di qualcun altro di che cosa rappresenti una decisione ‘sicura’.” [112]



Sono state invece prese in carico certe indicazioni di minor rilievo, come quella di realizzare un documento consuntivo delle procedure e delle linee guida da seguire nella gestione del problema degli abusi. Il documento, pubblico, dal titolo Jehovah’s Witnesses’ Scripturally Based Position on Child Protection, è stato emesso sul sito istituzionale nel maggio del 2018. Non v’era nulla di nuovo nei suoi contenuti; la sua unica, vera novità consisteva appunto nel ricapitolare in un luogo solo una serie di informazioni che erano in precedenza reperibili in vari punti della letteratura ufficiale del gruppo.

Anche la Chiesa Cattolica australiana, cui erano state comunicate fra le altre le raccomandazioni di rivedere l’obbligo del celibato per i sacerdoti e di non applicare il segreto pontificio ai casi di abusi, ha immediatamente escluso ogni possibilità di metterle in atto [113] .


Le ‘nostre’ conclusioni. È chiaro come il caso australiano, portato con troppa facilità a esempio di atteggiamento reticente e di favoreggiamento dell’abominevole delitto di cui siamo qui costretti a dissertare, dimostri tutto il contrario: un fenomeno statisticamente irrisorio, duri provvedimenti sanzionatori e l’impressione di una gestione controllata e fin troppo rigida. A questo punto non ci resta che invocare i più banali cliché, lasciandone la scelta al lettore: dalle tempeste nei bicchieri d’acqua, alle montagne in dolce attesa di topolini, passando per lo shakespeariano “molto rumore per nulla”. Ma forse il miglior parallelo, e ci si perdonerà un riferimento sin troppo facile all’Australia, viene fuori chiamando in causa il proverbiale effetto boomerang.



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NOTE IN CALCE

[111] 9NEWS, Child abuse inquiry wants lasting changes, articolo del 15/12/2017.

[112] Citazione originale: “The evidential requirements laid down in Scripture for establishing sin are not matters that can be “revisited” or “abandoned” by Jehovah’s Witnesses; Moreover, the free exercise of religion protected by s.116 of the Constitution means that a person is free to hold a religious belief and is free to act upon that religious belief in respect of matters of sin without interference from the secular authorities. It would be beyond the scope of the Terms of Reference of the Commission to require a member of a religious faith to “revisit” or “abandon” their beliefs in order to satisfy another person’s idea of what constitutes a “safe” decision.” - Royal Commission into Institutional Responses to Child Sexual Abuse - Submissions on behalf of Watchtower Bible and Tract Society of Australia & Others, 9/11/2015, §§ 9.223, 9.224.

[113] The Guardian, Catholic church dismisses key recommendations from landmark inquiry into child abuse, edizione on-line del 15/12/2017


[Modificato da EverLastingLife 01/07/2018 17:01]
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