Una bella storia in cerca di un lieto fine

La storia dorme per tanti e tanti anni, poi, improvvisamente, si risveglia il mese scorso.
Il nostro amico e socio Elio Parsani è impegnato a fare da cicerone alla prima uscita del 2018 della mostra “Cent’anni fa… la Grande Guerra” a Scanzorosciate, provincia di Bergamo, quando una anziana signora che si aggira tra cartelloni e reperti, gli si rivolge presentandosi con nome e cognome: Planmarina Taretto, figlia di un reduce della Grande Guerra, d’origine piemontese ma residente da molti anni in provincia di Bergamo. E questa è la storia che ha raccontato ad Elio.
Il padre Carlo, alpino del 1° reggimento, btg Mondovì, si trovava in una non meglio precisata località del fronte, in quale anno non si sa, in una notte di combattimenti e furiosi bombardamenti. Ad un certo punto riesce a trovare una buca, una valletta, forse una dolina dove ripararsi insieme al capitano (Piazza o Capra di Mondovì, la signora non ricorda bene) di cui era attendente e lì, entrambi terrorizzati dalla valanga di ferro e di fuoco che li circonda, fanno voto alla Madonna che se salverà loro la vita daranno il nome del luogo che li ha protetti al primo figlio che avranno. Il voto viene esaudito ed entrambi riescono a scamparla, per quella volta; il capitano non sarà più così fortunato perché poco tempo dopo, in un altro bombardamento, una granata scoppierà loro vicinissima, ferendo il capitano e lasciando illeso Carlo. Il ferito venne trasportato nelle retrovie, e morì all’ospedale di Porto Maurizio, Imperia, Carlo sopravvivrà alla guerra e terrà fede al voto chiamando la sua primogenita Plan Marina.
La signora vorrebbe avere notizie del luogo di cui porta il nome, questo Plan Marina che non si trova da nessuna parte, e un primo passo sarebbe almeno risalire all’epoca dei fatti, per capire dove il Mondovì si trovasse, e l’unico modo è collocare temporalmente la morte del capitano, ipotizzando che questa sia avvenuta non troppo tempo dopo il ferimento. Ma qui, in questa storia che di certezze ne ha ben poche, cominciano i misteri: ufficiali caduti con quei nomi non ve ne sono in tutto il 1° reggimento alpini, non solo nel Mondovì, che però ha un comandante di battaglione Cappa, che per assonanza ci potrebbe stare. Il problema è che il cap. Cappa è morto sul Campigoletti, e non in ospedale a Imperia, e la signora dice che il padre le raccontava di un cartello, che vedeva spesso, con scritto Pontassen, che potrebbe far pensare a Pontebba, piuttosto lontano dal Campigoletti... C’è sì un capitano Piazza nel 1° Alpini, ma nel Saccarello e non nel Mondovì, e risulta ferito ma sopravvissuto alla guerra, o almeno nell’A. d’O. non se ne trova traccia. Nel diario storico del Mondovì, quando questo si trovava in zona Rombon, si nominano le località Gozdica Planina e Goricica Planina, che ci potrebbero stare con Planmarina e non sono troppo distanti da Pontebba, in quanto il piemontese Carlo Taretto potrebbe aver capito male e interpretato a suo modo un toponimo che alle sue orecchie suonava certamente in modo ostico. Ricorda inoltre che il padre, dopo la morte del capitano, era andato a trovarne la fidanzata, che faceva la maestra a Mondovì.
Ragazzi, mi rendo conto che sto chiedendo quasi l’impossibile, ma se c’è un posto al mondo dove poter scoprire qualcosa su questa bella storia è proprio il nostro forum, perciò vi chiedo: qualcuno in zona Piemonte ha sottomano qualche pubblicazione locale in cui venga nominato questo capitano Piazza o Capra o Cappa, oppure un qualsiasi altro ufficiale deceduto nell’ospedale militare di Porto Maurizio, che sembra l’unica cosa di cui la signora sia certa? Sempre in qualche pubblicazione locale o presso storici della zona, sarebbe un colpo di fortuna pazzesco incrociare la storia di questa maestra con un fidanzato morto in guerra, che magari ha lasciato al proposito qualcosa di scritto.
Oltre alle mie ipotesi, Planmarina vi fa venire in mente qualcos’altro?
Elio si è molto appassionato a questa storia, e devo dire che ha coinvolto molto anche me, e sarebbe bello poter dare a questa anziana signora qualche spiegazione su un mistero che la accompagna da tutta la vita, e un lieto fine ad una bella storia.

Letta d'un fiato! A maggior ragione che avrei potuto incontrarla perché ho visitato proprio quella mostra! Che storia! Non ne perderò una riga!

Unico collegamento un po banale fatto con ricerca spicciola e due parole-chiave mi ha portato a Gemona del Friuli. Li' c'è un'altra persona con lo stesso nome. Magari potrebbe saperne l'origine

E se invece Plan Marina avesse a che fare con Jama Planina (zona Conca di Plezzo) dove il Mondovì si trovava alla vigilia di Caporetto?

Secondo me "Pontassen" è una lettura scorretta, magari dovuta ll'uso dell'alfabeto gotico di "Pontafen", nome tedesco di Pontebba. Ricordiamo che quella zona del Friuli era, fino al 1915, territorio imperiale.
Per quanto riguarda Planmarina, ho trovato in zona una "Forcella Pradulina". Che dite ? Troppa fantasia ?

Ciao a tutti.
Nel sito www.antenati.san.beniculturali.it/ vi è una lista di Archivi di Stato ( tra cui quello di Imperia…) nel quale è possibile visionare/ scaricare atti di nascita, morte etc.
Ho già controllato e gli atti disponibili per Porto Maurizio arrivano solo fino al 1900.
Credo comunque che sia possibile fare una ricerca previa richiesta scritta all'Archivio stesso, sempre che qualche dipendente del suddetto Archivio sia disponibile, per arrivare all'esatto nominativo del Capitano e alla data di morte.
So che è difficile ma credo che possa essere un modo per aiutare a far luce in questa vicenda.
Sentitamente, el Cremunees.

Buongiorno,
non credo di essere molto d'aiuto comunque:
conosco un pò la zona dove erano dislocate alcune compagnie del Btg.Mondovì ad inizio guerra nel Canal del Ferro vicino a Pietratagliata frazione di Pontebba (Pontafel)
Non ho mai sentito parlare nè ho trovato al momento riferimenti su un luogo chiamato Plan Marina, però esiste un toponimo friulano "Plamaline" (Plamalina in italiano) appena sopra l'abitato di Pontebba vicino al Monte Fortin allora prima linea italiana.
Plamalina viene oggi identificata sulle mappe anche come Case Pramolina.
Alcuni reparti del Mondovì erano dislocati proprio vicino a Plamalina:Plans,S.Rocco,Casere Slenza (alta e bassa), Monte Slenza.


Cordiali saluti
Mandi
Paolo Andrea

Che meraviglia! Adoro lo sciogliersi della matassa!

Btg. Gemona, 22/06/2018 13.20:

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Buongiorno,
non credo di essere molto d'aiuto comunque:

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Paolo Andrea, io invece credo che fino ad ora sei quello che c'è andato più vicino a trovare la soluzione!

@ Fabry_78

Buonasera,
purtroppo la mia è soltanto una supposizione ancora campata molto in aria visto che c'è di mezzo anche la morte di un misterioso capitano (al momento c'è solo un nome Cappa Eugenio) che farebbe ipotizzare una diversa zona di ricerca (Altopiano di Asiago Sette Comuni).
Qualcuno che conosce le zone dell'altopiano di Asiago potrebbe eventualmente confermare o meno l'esistenza di una località chiamata Plan Marina in modo da escludere una zona di fronte e poi con qualche dato in più (foglio matricolare in primis) forse si riuscirebbe a stringere di molto il cerchio.

Cordiali saluti
Mandi
Paolo Andrea

Plan Marina sull'altopiano di Asiago non esiste...

Se il capitano è morto in ospedale a Porto Maurizio di certo tra retrovie, ospedaletti ecc. ecc.. ci è voluto un po' di tempo. Almeno credo.
La cara signora si ricorda questo perchè glielo ha raccontato il padre? Se ne è molto certa allora mi sembra una buona idea quella suggerita da Marco di provare ad indagare al comune di Imperia (Porto Maurizio) nei registri di morte, almeno si saprebbe bene l'identità del capitano.

@ Kranebet

Buonasera,
grazie per l'info.
Rimangono scoperte allora ancora alcune zone dove operò il Mondovì:

M.Cukla,M.Rombon,M.Javorcek

Quelle relative al M.Kila e M.Guarda (Val Resia) assieme a quelle del M.Piccolo e casera Poccet (sopra Pietratagliata) tenderei ad escluderle al momento visto che non ho trovato riferimenti utili.

Cordiali saluti
Mandi
Paolo Andrea

Ho controllato sul monumento ai caduti di Mondovì ed il Cappa c'è, anche se non aggiunge nulla...
Ci sono anche i Capitani Tomatis Renato e Trezzani Attilio del 1° alpini (ma non so Battaglione)...

Infine c'è un capitano Gatti Agostino del 31° Battaglione M.T. morto nel 1918 a SAVONA...

Non so se può essere utile...

E su antenati Savona c'è...

Grazie a tutti!
Credo che Paolo Andrea sia arrivato alla soluzione, perché effettivamente "Plamalina" è parecchio assonante con Plan Marina, e magari, trattandosi di una piccola località, il nostro alpino Carlo non l'ha mai letta su un cartello ma solo sentita nominare, magari di seconda o terza mano, e così si spiegherebbe la leggera storpiatura.
Giusto anche ciò che dice Polesano, Pontassen e Pontafen scritto in gotico potevano essere confusi, soprattutto (ipotesi) se il nostro aveva sentito dire che la eszet si pronunciava doppia s, e leggendo il cartello l'ha confusa con la f.
Il mistero rimane per quanto riguarda l'ospedale di Imperia, ma a questo punto credo, d'accordo con Elio, che sia la signora a confondersi, oppure si confondeva il padre, perché il Cap. Cappa per il resto coincide con tutto il racconto; non dimentichiamo che Carlo dice che entrambi la scamparono quella notte, e il capitano morì successivamente.
In rete si trova qualche immagine odierna di Plamalina, ma, oso sperarlo, se qualcuno avesse una foto dell'epoca sarebbe la ciliegina sulla torta!
Grazie ancora!

Grazie Alberto!

Buongiorno,
sto cercando toponimi simili a Plan Marina nel settore Sloveno con l'aiuto di qualche cartina che ho così da poter escludere definitivamente anche questa zona del fronte.
Al momento non ho trovato nulla ma sono zone che non conosco bene e quindi non ho la certezza assoluta che Plan Marina (se è stato tradotto come Pontassen auguri....) esista o meno.

Cordiali saluti
Paolo Andrea

Abbiamo poche possibilità di individuare il capitano di cui l'alpino Taretto era attendente. Non è detto, infatti, che l'ignoto capitano fosse un ufficiale del Mondovì, nè nemmeno che fosse un alpino. Infatti i gruppi alpini, di cui i battaglioni alpini erano la componente fondamentale ma non certo l'unica avevano un organigramma molto "moderno" da questo punto di vista e molto variabile. C'erano sicuramente ufficiali mitraglieri, artiglieri, tecnici (medici, veterinari, contabili..), ma potevano esserci anche genieri delle varie specialità e addirittura ufficiali di cavalleria (per i compiti esploranti erano i più gettonati). Taretto poteva essere l'attendente di uno di costoro. Ricordo che un ufficiale, se voleva, si portava dietro il suo attendente anche quando cambiava unità: l'asso dell'aviazione Ruffo di Calabria, della 91a squadriglia caccia, aveva come attendente un ascaro eritreo.

Concludendo: cerchiamo intanto di individuare Plan Malina e lasciamo, per ora, da parte il povero capitano Cappa-Piazza-Gatti. In mancanza di informazioni più precise è come cercare il classico ago nel pagliaio.

Ciao