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[ALL] Dragon Quest Builders

Ultimo Aggiornamento: 22/05/2018 11:22
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21/05/2018 21:58
 
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Raga gioco stupendo e consigliatissimo per tutti quelli che amano e hanno amato zelda ocarina e il mondo squadrettato di minecraft..






Data di uscita: 9 Febbraio 2018
Piattaforme: PS3, PS4, PSVITA, Nintendo Switch
Tipologia di gioco: Gioco di Ruolo, Simulazione
Sviluppato: Square Enix
Pubblicato: Square Enix
Distribuito: Koch Media, Nintendo
Giocatori: 1
Lingua: Ita (testi/manuale)
PEGI: 7+
Supporto: Blu-Ray, Digital Download, Cartuccia












[Modificato da li4m 22/05/2018 10:35]







Barabba..barabba..barabba.barabba..barabba...
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22/05/2018 10:25
 
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Dragon Quest Builders Recensione
IGN






Di Dragon Quest Builders sappiamo ormai vita, morte e miracoli visto che sono passati due anni dalla sua uscita su PlayStation 4 e PS Vita e che i fan di Minecraft e di Dragon Quest lo hanno sicuramente già spolpato a dovere. La sua uscita su Switch, attesa venerdì 9 febbraio al prezzo di 49,99 euro (10 euro in meno della versione per PS4 e 10 in più di quella per PS Vita), è però molto sentita, anche perché è la prima volta che il pubblico occidentale può mettere le mani su un Dragon Quest (seppur un po' particolare) in versione Switch.

Non crediate però che Dragon Quest Builders sia il classico JRPG “puccettoso” di Square Enix con solo una spruzzata di Minecraft. Anzi, qui il modello del bestseller di Mojang è di gran lunga centrale nell’economia del gameplay, che pur mantenendo elementi ruolistici di grande importanza, alla fine è molto più un “builder-gestionale” con tantissima enfasi sul crafting che non la classica sequela di combattimenti tipica della serie principale.

Dopotutto l’eroe di turno è un “maker”, un creatore di oggetti chiamato a ricostruire un mondo in rovina (l’Alefgard del primo Dragon Quest) proprio grazie a questa sua capacità costruttiva che lo porta a essere considerato una sorta di messia dagli abitanti del luogo. Il mondo di gioco inoltre è fatto a cubetti e diventa un gigantesco blocco di argilla da modellare a proprio piacimento proprio come in Minecraft.

Distruggere qualsiasi elemento a schermo, sia esso un nemico, un pezzo di terra, una roccia o un fungo, fa ottenere risorse. Le risorse a loro volta possono essere combinate per avere materiali (ma anche armi e equipaggiamenti) più complessi e resistenti, che a loro volta permettono di distruggere altre cose che fanno accedere a materiali ancora più rari.

Fin qui nulla di molto diverso da Minecraft (o da Terraria), ma un primo elemento che caratterizza Dragon Quest Builders è l’aggiunta di una struttura narrativa ruolistica che rende il tutto meno dispersivo (ma sempre molto libero) e più “guidato” attraverso quest primarie e secondarie. La grandezza delle costruzioni create, così come gli oggetti che le riempiono, determina quanti punti si possono ottenere per far salire di livello l'insediamento e sbloccare così nuove ricette e personaggi.

Personaggi che, spinti dalla fama crescente del nostro eroe, si moltiplicano nel corso del gioco e forniscono idee, suggerimenti e aiuti per creare nuovi progetti e utilizzare nuovi oggetti ed elementi. E che dire dell’impianto gestionale? Non solo il protagonista del gioco deve nutrirsi se non vuole rimanere senza più energia, ma anche la gestione dell’inventario (a vista e non) e delle risorse riveste un ruolo fondamentale nel gameplay.

Il fatto poi che praticamente qualsiasi cosa nel mondo di gioco si possa rompere e raccogliere dona al gameplay un forte senso di libertà che però non diventa mai eccessivo, allontanando così il rischio di far perdere al giocatore il vero obiettivo (le regole per costruire stanze ed edifici ad esempio sono piuttosto ferree).

Interessante anche l’elemento esplorativo, necessario per trovare materiali rari e pregiati e capace di dare al combattimento un ruolo di grande importanza. Se infatti il combat-system (rigorosamente in tempo reale) rimane piuttosto basilare tra i pochi attacchi disponibili e la schivata, costruire armi e armature sempre migliori è fondamentale per avere la meglio sui nemici e per difendersi da essi nei frequenti raid notturni contro gli insediamenti. Proprio il combat-system così concepito fa capire la vera natura di Dragon Quest Bluiders.

Un gioco che non vuole mai mettervi in situazioni frustranti o troppo complesse, ma che cresce con un ritmo perfetto e con un senso di sfida tarato in modo ideale e senza scossoni o impennate improvvise di difficoltà. Il tutto inserito in una lore tipicamente in stile Dragon Quest sia come ambientazioni, sia come character e monster design e, per fortuna, il lavoro di conversione per Switch è andato liscio come l’olio.

Già su PlayStation 4 il gioco, seppur di buona fattura, non era certo un capolavoro grafico e questa nuova versione è molto simile a quanto visto due anni fa, con solo qualche dettaglio in meno rispetto a PS4 ma con un quadro molto più compatto e solido rispetto a PS Vita. In modalità docked il gioco gira a 720p e 60 fps, che diventano 30 fps (piuttosto stabili) in modalità portatile.

Rimane giusto qualche limite nella gestione della telecamera (soprattutto negli ambienti interni più piccoli), l’inventario rischia di diventare a volte un po’ confusionario e, se alla fine proprio non digerite il modello di Minecraft, difficilmente vi appassionerete a Dragon Quest Builders. Piccole ombre in un gioco che rimane comunque validissimo anche a due anni di distanza nel suo mix di generi e che in questa sua seconda incarnazione portatile non ha perso un briciolo di brillantezza e divertimento.

MODUS OPERANDI

Ho scaricato Dragon Quest Bluilders dall’eShop di Switch grazie a un codice review fornito da Nintendo Italia (il download è di circa 800 MB). Avendolo già finito due anni fa su PlayStation 4, l’ho giocato per circa 15 ore senza portarlo a termine una seconda volta, passandoci molto più tempo in modalità portatile che non in quella docked, che a parte il frame-rate più elevato si segnala per miglioramenti grafici quasi impercettibili a un occhio poco allenato. Il gioco, sottotitolato interamente in italiano, sarà disponibile da venerdì 9 febbraio anche in versione retail.

Verdetto

Fermo restando che se proprio odiate Minecraft con tutte le vostre forze Dragon Quest Builders non vi farà cambiare idea, difficilmente si può rimanere inermi di fronte al fascino di questo gioco. Che alla fine è un mix riuscitissimo di action-GdR, gestionale e “creazione” minecraftiana, arricchito da una componente narrativa piacevolissima, da una curva di difficoltà molto dolce e adatta a tutti e dalla sensazione di un amalgama quasi perfetto di tutti questi elementi. Giocarlo poi su Switch in modalità portatile è un motivo in più per farlo vostro se ancora non lo avete giocato su PlayStation 4 o PS Vita.



8.8

Buono

Dragon Quest Builders si conferma anche su Switch un’esperienza solida e divertente per gli amanti degli action-GdR così come per i fan di Minecraft.

+ Mix di generi vincente
+ Calibrazione perfetta della difficoltà
+ Può creare assuefazione

- Qualche piccolo limite tecnico



[Modificato da li4m 22/05/2018 10:26]







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22/05/2018 10:28
 
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Dragon Quest Builders, il sandbox di Square-Enix conquista Switch
spaziogames

Costruttori alle armi

A distanza di un anno dall'uscita e recensione del titolo è tempo di ritornare su Dragon Quest Builders, stavolta in una veste nuova, su una console diversa. Dopo aver testato la versione PlayStation 4 della release che era arrivata anche su PlayStation Vita, il sandbox di Square-Enix approda anche su Nintendo Switch: un porting che era nell'aria già un anno fa, quando qualcuno anelò la possibilità di vedere declinato Builders su quella che all'epoca ancora si chiamava NX e che di lì a poco avrebbe avuto il nome che tutti oggi conosciamo. In questa recensione eviteremo di ripetere pedissequamente tutto ciò che il titolo offre, perché ci troviamo dinanzi a un porting che non ha innovato l'offerta di un anno fa, che permane quindi la medesima: per una più approfondita analisi dei meccanismi di gioco, quindi, vi rimandiamo alla recensione del Builders per PlayStation 4. 


Dragon Quest Builders, il sandbox di Square-Enix conquista Switch

Benvenuto al Costruttore

Alefgard, regno caro ai combattenti di Dragon Quest. In una realtà parallela a quella nota a chiunque abbia sconfitto il malvagio Dragonlord, le forze del male hanno provato a sedurre il nostro eroe, proponendo una spartizione del regno: piuttosto che vincere la battaglia, la proposta è quella di cedere e condividere il potere con le forze del male. Una seduzione che non può lasciare inerme il nostro eroe, nonostante le tantissime battaglie compiute, e la possibilità di annusare una forza ancora sconosciuta lo conduce dritto nella trappola che, ad armi riposte, lo annienta sotto gli occhi del Dragonlord. Lasciato oramai indisturbato, il nostro antagonista ha la possibilità di dominare sul regno e assoggettarlo come meglio crede nel futuro.

Gli anni passano e un nuovo eroe si risveglia accanto a un focolare, pronto a ridare vita a un mondo oramai desolato, con un grande marchio sulla fronte: si tratta del Costruttore, l'eroe che potrà ridare vita a tutto ciò che le forze del male e i mostri disseminati nel territorio di Alefgard hanno distrutto. Per ridare vita e linfa alle terre disgraziate.

La trama di Builders è un palliativo, sappiatelo, perché non c'è la volontà di raccontare un'epica avventura, ma soltanto quella di trovare un pretesto per spingervi a determinate azioni: ricostruire ciò che è stato distrutto. Attraverso, quindi, dei dialoghi non eccelsi e delle non sempre credibili manifestazioni di affetto e di profonda gratitudine nei confronti del Costruttore - un ragazzino sconosciuto munito inizialmente di arnesi improvvisati - non vi ritroverete a leggere niente di particolarmente intenso, ma in ogni caso sarete messi dinanzi a un prodotto che fa il suo dovere.


Dragon Quest Builders, il sandbox di Square-Enix conquista Switch

Open world su binari

Dragon Quest Builders, come ci era già capitato di dire nella recensione della versione PlayStation 4, rappresenta un sandbox sui generis, che strizza l'occhio a una maggior linearità piuttosto che a una dispersività che non sempre viene apprezzata dalla platea composta dai videogiocatori: è chiaro, quindi, che il titolo di Square-Enix non si apre a chiunque e non sarà apprezzato da tutti, ma per quei giocatori che perseguono le fantasie della costruzione - che in questo caso diventa una ri-costruzione - e vogliono farlo seguendo una traccia ben delineata qui c'è pane per i loro denti. Builders, d'altronde, ci mette dinanzi a delle missioni ben strutturate, con delle richieste da soddisfare e delle città da ripopolare convocando a noi dei personaggi diversi, adeguatamente caratterizzati e con delle necessità specifiche: ogni isola avrà il suo obiettivo e, confermando uno dei principali difetti denotati nella versione di un anno fa, proprio in questa divisione delle isole ci siamo trovati nuovamente a storcere il naso.

Dragon Quest Builders, infatti, ha una scissione in capitoli che equivale a una suddivisione in compartimenti stagni, quindi pur offrendo una grande varietà tra le varie ambientazioni proposte, vi costringerà a deporre sempre tutta la vostra conoscenza e tutte le opere compiute nella precedente isola ogni volta che vi ritroverete ad andare in una nuova. Una limitazione che purtroppo vi costringe a sapere, una volta scoperto l'arcano, che tutto ciò che avete meticolosamente costruito finirà nel dimenticatoio. A venirvi incontro ci sarà, però, una modalità aperta, una sorta di multiplayer, che vi aprirà le porte del mondo esterno e vi permetterà di costruire qualunque cosa vogliate: il fascino della linearità e della traccia da seguire viene completamente vanificato, ma Dragon Quest Builders acquisisce l'altro lato della medaglia che è il sandbox, ossia il mare magnum di opportunità che vi viene adeguatamente concesso, in piena libertà.

Tornando a parlare della spina dorsale dell'esperienza, però, ci ritroveremo a dover ricostruire delle città cadute oramai in rovina, come accennato poc'anzi, seguendo determinati incarichi e andando a recuperare determinati oggetti disseminati nelle zone antistanti la nostra cittadina, tutte raggiungibili grazie a dei portali che impareremo a costruire grazie ai nostri fedeli sudditi, o compagni di sventura se preferite. Il progresso è strettamente legato ai punti che fanno riferimento alla bontà e all'adornamento della vostra città, che dovrà quindi non solo essere arricchita con degli upgrade tecnici, ma anche con delle decorazioni che la rendano ancora più bella alla vista. A volte tale meccanica vi costringerà a uno sfrenato collocamento di oggetti per lo più inutili in giro per la vostra piccola cittadina, ma sarà in ogni caso funzionale all'upgrade e al conseguente sviluppo della vostra base operativa. 


Dragon Quest Builders, il sandbox di Square-Enix conquista Switch


Dragon Quest Builders
, in ogni caso, così come la sua versione pubblicata un anno fa su console Sony, non è soltanto costruzione, ma anche combattimento: lo dimostrano le battaglie che dovrete affrontare nel corso delle varie missioni e che, inevitabilmente, dovrete fronteggiare quando la vostra città si ritroverà a essere assaltata da alcuni mostri.

Non solo questi proveranno a distruggere tutto ciò che avete costruito, ma attenteranno anche alla vostra salute, che - come d'altronde è logico che sia in un gestionale di questo tipo - dovrà essere sempre tenuta a bada. Non solo gli attacchi dei nemici, ma anche la fame farà calare sempre di più i vostri punti salute, che potranno essere aumentati grazie al progredire della vostra avventura: per completare quei cinque indicatori rappresentati da altrettante cinque pagnotte, dovrete avere sempre del cibo dalla vostra, cucinandolo o procacciandolo all'inizio, il che va a formare un circolo vizioso più che naturale che parte dalla costruzione di un barbecue e di una cucina e termina con la produzione di cibo che dovrete conservare fino al momento opportuno, per rifocillarvi dopo una battaglia.

Queste, oltre alle basilari scorrazzate muniti di spade e di magli scientemente realizzati presso la fucina o il banco del costruttore, spesso vi chiameranno anche a organizzare delle mura come se foste in un vero tower defence: intorno alla metà del primo capitolo avremo modo di approcciare tale modo di concepire la difesa della nostra città, andando ad apprendere le ricette per costruire muraglie di pietra e recuperando anche degli idoli spara-fiamme da un dungeon poco raccomandabile, dal quale siamo prontamente fuggiti. Builders, d'altronde, è anche questo: reperimento e ricollocamento di oggetti unici, che spesso non saranno riproducibili, se non in fasi molto avanzate del gioco. Andare alla scoperta, esplorare, diventa quindi fondamentale e utile per arrivare là dove le ricette non vi condurranno praticamente mai.


Dragon Quest Builders, il sandbox di Square-Enix conquista Switch


La differenza tra la versione per PlayStation 4 e quella per Nintendo Switch, insomma, è più che altro visibile nella realizzazione tecnica. La versione di cui vi stiamo parlando è bloccata sui 720p, sia nella sua versione portatile che inserita nella dock, mentre la versione PlayStation 4 arrivava a 1080p. In modalità portatile, poi, Switch mantiene i 30fps, mentre nella sua versione da console fissa arrivava ai 60fps supportati anche dalla PlayStation 4 (la versione per console Sony non aveva differenze con la PlayStation 4 Pro).

Per il resto la visuale, sia quella normale che quella dall'alto per avere un'idea più sommaria di quanto avete costruito, è rimasta la stessa e nel dettaglio soltanto la resa delle ombre sembra meno raffinata di quanto realizzato per il Dragon Quest Builders pubblicato un anno fa. L'aspetto più soddisfacente, però, è dato dalla telecamera che su PlayStation 4 era abbastanza fastidiosa, soprattutto nell'esplorazione dei dungeon: su Nintendo Switch la visuale ci accompagnerà in maniera saggia, facendoci entrare nei vari cunicoli senza eccessivi problemi e donandoci una vista quasi un prima persona, soprattutto all'ingresso di eventuali prigioni. 


+ In mobilità guadagna molto
+ Un sandbox lineare e non dispersivo

- Downgrade grafico rispetto alla versione PlayStation 4
- Un porting e nulla più
 
7,5

Ciò che perde tecnicamente Dragon Quest Builders su Switch lo recupera nel suo declinarsi ottimamente nella sua versione portatile: come già ampiamente detto durante l'articolo di prova, il sandbox di Square-Enix trova la sua massima espressione in quella possibilità di essere giocato ovunque e di poter donare l'immediatezza che è tale di una console che riesce a coniugarsi in diverse condizioni di gioco. Confidiamo nel fatto che il sequel di Builders possa arrivare in una forma molto più bella da vedere anche su Switch e che, forti degli insegnamenti ricevuti con il primo capitolo, gli sviluppatori possano regalarci un sandbox che a oggi rappresenta un'alternativa validissima a Minecraft, il mostro sacro del genere.










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22/05/2018 11:22
 
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Grazie come al solito Li4m,come ho già detto prendetelo perchè ne vale è il classico diamante grezzo che poi con il secondo episodio migliorerà ancora,ah un altra cosa uscirà il 2° in Giappone avrà altre migliorie(si potrà andare sott'acqua e avere una vela(simil paracadute) tipo zelda (breath) per scendere dalle cime delle montagne in men che non si dica..Insomma per chi ha amato zelda e altri game della memoria simili recuperatelo questo gioco ne godrete alla grande!
[Modificato da bistrascio 22/05/2018 11:23]







Barabba..barabba..barabba.barabba..barabba...
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