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Assortimento di balle su minori e trasfusioni di sangue

Ultimo Aggiornamento: 27/04/2019 20:18
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24/04/2019 15:51
 
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Re: Re:
Seabiscuit, 24/04/2019 15.06:



Non è così. L'emotrasfusione è una terapia sanitaria e il paziente è libero se sceglierla o no. I TdG si avvalgono di terapie alternative all'emotrasfusione.



Infatti ho parlato di:
trattamenti, nutrizione, idratazione e cure... ovvero terapia sanitaria.
La sospensione o il rifiuto di una terapia sanitaria necessaria alla sopravvivenza DI SE STESSI (accettata dalle normative italiane ancora prima di questa legge) si configura formalmente come "suicidio".
Se la stessa cosa avviene nei confronti di una terza persona siamo di fronte ad eutanasia passiva.

La legge di cui stavamo parlando introduce novità su quest'ultimo aspetto autorizzando la sospensione delle cure nei confronti di una terza persona (o terapie sanitarie o accanimento terapeutico.... chiamiamolo come qual si voglia ma il concetto rimane lo stesso).
Il punto è che se queste cure sono solo dei palliativi probabilmente si accelera un "finale" inevitabile (anche se per alcuni la speranza è l'ultima a morire) ma se queste cure servono a risolvere il problema io tolgo la possibilità di vivere ad una persona che fino al suo ultimo respiro avrebbe il diritto di cambiare idea su qualcosa che prima aveva sottoscritto. In fondo noi siamo esseri umani con i nostri difetti e i nostri fallimenti, comprese le scelte religiose che in un certo momento della nostra vita potrebbero apparirci le uniche giuste per poi accorgerci di esserci sbagliati... lo hanno fatto tanti cattolici (o di altre fedi) che ad un certo punto della loro vita si sono ravveduti e convertiti alla verità dei TdG. Addirittura ci sono ex preti che hanno abbandonato... Dio ci può illuminare fino alla fine dei nostri giorni.

E comunque lasciamo decidere a chi ha fatto anni di studi e a chi ha anni di esperienza se esistono o no terapie alternative all'emotrasfusione. Se anche ci sono episodi che hanno visto l'utilizzo con successo di terapie alternative dobbiamo ricordarci che ogni caso clinico è un caso a se e quando, di fronte alle ferme convinzioni di non volere il sangue, un medico insiste a dire che è l'unica strada percorribile bisognerebbe fidarsi. Se non ci si fida è inutile rivolgersi ad un medico.


Grazie del confronto



[Modificato da domeci 24/04/2019 15:54]
24/04/2019 16:22
 
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Re: Re: Re:

La sospensione o il rifiuto di una terapia sanitaria necessaria alla sopravvivenza DI SE STESSI (accettata dalle normative italiane ancora prima di questa legge) si configura formalmente come "suicidio".



Il fatto è che le emotrasfusioni, di questo parliamo, spesso non sono la miglior terapia, spesso non sono necessarie e spesso dannose, le direttive dell' Organizzazione Mondiale della Sanità infatti sono di ridurle il più possibile,nell' articolo che poi riporto viene detto:

A proposito di alternative alle trasfusioni il dottor Beverina aggiunge: “Noi medici abbiamo a disposizione molti mezzi per evitare la trasfusione di sangue, in particolare in ambito chirurgico, ma non solo. Ciò che di interessante è emerso dagli studi – prosegue Beverina- è che in molte situazioni la trasfusione non migliora la, prognosi ma la stessa rimane invariata o anzi in alcuni casi peggiora”.


E comunque lasciamo decidere a chi ha fatto anni di studi e a chi ha anni di esperienza se esistono o no terapie alternative all'emotrasfusione.



Esatto,tali terapie esistono e sono efficaci e chi le utilizza evita i problemi che le trasfusioni comportano.


Puoi leggere questo articolo che ho citato:

www.la-notizia.net/2019/04/16/non-solo-per-i-testimoni-d...


Se anche ci sono episodi che hanno visto l'utilizzo con successo di terapie alternative



Non sono solo episodi,migliaia di TDG e non solo ne fanno uso ogni anno, stanno divenendo la prassi anche perchè sempre più persone che NON sono TdG rifiutano le trasfusioni per ragioni sanitarie.


dobbiamo ricordarci che ogni caso clinico è un caso a se e quando, di fronte alle ferme convinzioni di non volere il sangue, un medico insiste a dire che è l'unica strada percorribile bisognerebbe fidarsi. Se non ci si fida è inutile rivolgersi ad un medico.



Spesso quello che per un medico è l' unica strada percorribile per altri non lo è, non tutti hanno lo stesso grado di preparazione e competenza.

Comunque a mio avviso spesso si ha un' idea fuori dalla realtà delle emotrasfusioni quasi siano il fluido magico che tutto sana e guarisce, studi clinici invece hanno riscontrato che maggior uso di emotrasfusioni corrisponde a maggior numero di decessi non viceversa.

Contariamente a ciò che si pensa, nell' articolo che ti ho riportato prima, viene detto ad es. quanto segue:

La letteratura pubblica da anni lavori in cui si evidenzia che la mortalità dei pazienti JW (Testimoni di Geova, ndr) in urgenza in centri qualificati è alta tanto quella dei pazienti sottoposti a trasfusione, anche nei politraumatizzati”.









24/04/2019 17:02
 
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Re:

quindi il rifiuto delle emotrasfusioni per se o per un minore, seppur rispondente ad un comando biblico, è eutanasia passiva (chiamiamola con il suo nome scientifico).



Scusami,a questo punto ti faccio un esempio da me vissuto:

Mia madre TDG, viene ricoverata d'urgenza con una forte emmoraggia , livelli emoglobina bassissimi i medici insistono perchè riceva una trasfusione ritenuta, viste le condizioni, indispensabile. Mia madre rifiuta, alla fine viene operata, senza far uso di trasfusioni guarisce ed è ancora oggi viva e vegeta.

Altro caso: il padre di un mio amico NON TDG più o meno in quel periodo riceve una trasfusione di sangue, dopo poco si scopre che ha preso una infezione e dopo qualche anno muore a causa di quell' infezione e non ti sto a raccontare in che condizioni era poco prima di morire.

E' vero sono solo casi personali, ma a questo punto,usando le tue parole, mi chiedo chi dei due è stato vittima di eutanasia passiva?

Altra domanda: un mio conoscente ha dovuto stipulare una poliza sulla vita, la compagnia assicuratrice tra le domande che gli ha posto prima di stipulare questa poliza è stata se aveva mai ricevuto emotrasfusioni. Perchè?

[Modificato da Pino2019 24/04/2019 17:06]
24/04/2019 17:31
 
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Noi accettiamo le leggi per come arrivano e se mai le sfruttiamo per quanto in coscienza possiamo condividere, ma non mi pare che esaltiamo una legge che, a mio parere, non ha comunque nulla a che vedere con l'eutanasia, quella dell'eutanasia passiva chevsollevi è un altro problema bioetico, molto complesso e delicato, e francamente mi dispiace vederlo trattato da te in modo tanto gretto e superficiale. Qui un bel documento del CBN

bioetica.governo.it/media/3436/5-rifiuto-e-rinuncia-consapevole-al-trattamento-sanitario-nella-relazione-paziente-me...

Shalom
[Modificato da barnabino 26/04/2019 08:19]
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26/04/2019 03:49
 
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Re: Re: Re:
domeci, 4/24/2019 3:51 PM:




La sospensione o il rifiuto di una terapia sanitaria necessaria alla sopravvivenza DI SE STESSI (accettata dalle normative italiane ancora prima di questa legge) si configura formalmente come "suicidio".





errato.
se viene scelta una terapia alternativa anche se ostica vanifica qualsiasi tentativo di definire tale azione "suicidio".
i testimoni rifiutano il sangue ma accettano terapie e metodi alternativi.

per fare un esempio pratico...
quanto affermi sarebbe come dire:
chi non prende la strada principale non sta guidando

volendo quindi screditare a priori le strade secondarie, anche se queste se pur difficili e più lunghe portano comunque alla meta.

quindi non puoi assolutamente associare l astenersi dal sangue al suicidio e neanche alla eutanasia.
26/04/2019 10:43
 
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Re: Re: Re: Re:
Pino2019, 24/04/2019 16.22:


La sospensione o il rifiuto di una terapia sanitaria necessaria alla sopravvivenza DI SE STESSI (accettata dalle normative italiane ancora prima di questa legge) si configura formalmente come "suicidio".



....le direttive dell' Organizzazione Mondiale della Sanità infatti sono di ridurle il più possibile,nell' articolo che poi riporto viene detto...

...Puoi leggere questo articolo che ho citato:

www.la-notizia.net/2019/04/16/non-solo-per-i-testimoni-d...



Articolo letto.
Illustra i passi avanti fatti negli interventi senza sangue ma non dice ovviamente che, ad oggi, si possano considerare superflua e superata la trasfusione.

Anthony.Sidra, 26/04/2019 03.49:

domeci, 4/24/2019 3:51 PM:




La sospensione o il rifiuto di una terapia sanitaria necessaria alla sopravvivenza DI SE STESSI (accettata dalle normative italiane ancora prima di questa legge) si configura formalmente come "suicidio".





errato.
se viene scelta una terapia alternativa anche se ostica vanifica qualsiasi tentativo di definire tale azione "suicidio".
i testimoni rifiutano il sangue ma accettano terapie e metodi alternativi.

per fare un esempio pratico...
quanto affermi sarebbe come dire:
chi non prende la strada principale non sta guidando

volendo quindi screditare a priori le strade secondarie, anche se queste se pur difficili e più lunghe portano comunque alla meta.

quindi non puoi assolutamente associare l astenersi dal sangue al suicidio e neanche alla eutanasia.



Esempio assolutamente banale e non calzante!!!
La decisione se prendere o meno una strada secondaria la posso prendere io perchè ne ho le competenze o perchè basta chiedere ad un passante!

La decisione se, per lo specifico caso clinico, esistano o no strade alternative spetta esclusivamente ai medici che in quel momento hanno il paziente in mano e mi pare assurdo screditare le loro competenze!!! E' molto presuntuoso credere che basti leggere qualche articoletto a destra e sinistra per diventare esperti in medicina e sovrastare le decisioni di un medico che ha studiato oltre 10 anni.
Se lui dice che "PER QUEL PARTICOLARE CASO CLINICO" non esistono purtroppo terapie alternative, o mi fido o mi rivolgo ad altri medici se ne ho il tempo e le possibilità.
E' vero, rimane sempre la libertà di rifiutare la terapia proposta qualora non avessi modo e tempo di rivolgermi ad altri medici ma, in questo caso, accetto l'eventuale morte! Questo di chiama SUICIDIO!

Attenzione! Io non giudico chi è fermamente convinto di lasciarsi morire in nome di Dio ma chiamiamo le cose col suo nome.... in quel caso è fermamente convinto di SUICIDARSI in nome di Dio rifiutando le cure!

Attenzione ancora! Quasi tutti i medici cercano di evitare sempre le emotrasfusioni, il sangue è un bene prezioso per tutti. Non facciamo passare il messaggio che si spreca con leggerezza (fatti salvi i pochi casi di medici incompetenti).
26/04/2019 10:48
 
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Re: Re: Re: Re: Re:
domeci, 26/04/2019 10.43:





E' vero, rimane sempre la libertà di rifiutare la terapia proposta qualora non avessi modo e tempo di rivolgermi ad altri medici ma, in questo caso, accetto l'eventuale morte! Questo di chiama SUICIDIO!





NO, non si chiama "suicidio" rispettare un comando biblico, così come non si chiamava suicidio il martirio dei primi cristiani che rifiutavano di idolatrare l' imperatore romano e preferivano piuttosto morire.
Gesù disse che non serve a nulla salvare la propria vita in questo mondo e poi perdere la vita eterna, mi capisci?

[Modificato da Aquila-58 26/04/2019 10:49]
26/04/2019 12:41
 
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Re: Re: Re:
domeci, 24/04/2019 15.51:




La sospensione o il rifiuto di una terapia sanitaria necessaria alla sopravvivenza DI SE STESSI (accettata dalle normative italiane ancora prima di questa legge) si configura formalmente come "suicidio".
Se la stessa cosa avviene nei confronti di una terza persona siamo di fronte ad eutanasia passiva.





Direi proprio di no, dato che l'istigazione al suicidio e l'eutanasia sono (attualmente) contro la legge in Italia. Se fosse come dici tu, i tdG che rifiutano il sangue o che lo rifiutano per un parente di primo grado dovrebbero essere condannati, e la loro Organizzazione dovrebbe essere bandita dato che, come tutti sanno, essa vieta l'uso terapeutico del sangue. Non solo ciò non avviene assolutamente, ma al contrario nel nostro paese i tdG sono regolarmente riconosciuti e autorizzati a fare proselitismo. Lo stesso avviene in tutto il mondo occidentale.

[Modificato da EverLastingLife 26/04/2019 12:43]
26/04/2019 15:31
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Aquila-58, 26/04/2019 10.48:




NO, non si chiama "suicidio" rispettare un comando biblico, così come non si chiamava suicidio il martirio dei primi cristiani che rifiutavano di idolatrare l' imperatore romano e preferivano piuttosto morire.
Gesù disse che non serve a nulla salvare la propria vita in questo mondo e poi perdere la vita eterna, mi capisci?





Suicidio no... Eutanasia no...
Come chiamareste l'azione di lasciarsi morire rifiutando possibili cure?
Comunque leggendo il dibattito dall'inizio lo stiamo spostando su argomenti diversi, il post iniziale si riferiva al caso di una bambina per la quale è dovuto intervenire il giudice per imporre la trasfusione.

Ma questo richiederebbe un dibattito lungo e "agguerrito" sulle origini del rifiuto delle trasfusioni e del grave tentativo di inculcare ciò ad un figlio sin dalla più tenera età.
Rispettabile la volontà di una persona adulta ma condannabile (a mio modestissimo parere) inculcare mentalità che mettono a rischio la vita su un bambino. Diamogli la possibilità di crescere sereno e quando diventerà adulto lo metteremo di fronte alla decisione informandolo. Diamogli la possibilità di arrivare all'età adulta, non mettiamolo a rischio di vita prima. Se non ci fossero in Italia leggi a protezione dei minori probabilmente quella bimba di Lamezia sarebbe morta.

Il mio concetto: rispetto per le decisioni convinte quand'anche queste comportino la propria morte... ma solo la propria!!!
26/04/2019 15:52
 
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Re:
domeci, 26/04/2019 15:31:




Suicidio no... Eutanasia no...
Come chiamareste l'azione di lasciarsi morire rifiutando possibili cure?
Comunque leggendo il dibattito dall'inizio lo stiamo spostando su argomenti diversi, il post iniziale si riferiva al caso di una bambina per la quale è dovuto intervenire il giudice per imporre la trasfusione.



E' una libera scelta, che adesso è garantita dalla legge italiana.
Tu non sei d'accordo con la legge italiana?

domeci, 26/04/2019 15:31:


Ma questo richiederebbe un dibattito lungo e "agguerrito" sulle origini del rifiuto delle trasfusioni e del grave tentativo di inculcare ciò ad un figlio sin dalla più tenera età.
Rispettabile la volontà di una persona adulta ma condannabile (a mio modestissimo parere) inculcare mentalità che mettono a rischio la vita su un bambino. Diamogli la possibilità di crescere sereno e quando diventerà adulto lo metteremo di fronte alla decisione informandolo. Diamogli la possibilità di arrivare all'età adulta, non mettiamolo a rischio di vita prima. Se non ci fossero in Italia leggi a protezione dei minori probabilmente quella bimba di Lamezia sarebbe morta.

Il mio concetto: rispetto per le decisioni convinte quand'anche queste comportino la propria morte... ma solo la propria!!!



Non si "inculca" ma di "educa" un figlio, che poi ovviamente sceglierà lui, nel migliore dei casi.

La questione pero' non è banale.
Un padre o una madre fumatori "inculcano" l'uso della nicotina fin dalla tenerà età? Cosa facciamo, togliamo i figli ai fumatori?

Simon
26/04/2019 16:01
 
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Caro Domeci,


Come chiamareste l'azione di lasciarsi morire rifiutando possibili cure?



Il legislatore laico la chiamerebbe autodeterminazione, il cristiano invece sceglierà tutte le possibili alternative considerando la vita sacra, ma di fronte all'accanimento terapeutico potrebbe in piena coscienza cristiana fare considerazioni etiche differenti, evitare l'accanimento terapeutico non è eutanasia.


Il mio concetto: rispetto per le decisioni convinte quand'anche queste comportino la propria morte... ma solo la propria!



La questione è eticamente complicata, ad esempio un convito antivax potrebbe in coscienza non vaccinare i figli, per una convinzine propria mettendo in pericolo la loro vita. E' nel diritto di farlo come genitore o no? La questione non è facile, ci sono ragioni eticamente importanti per entrambe le posizioni. Se io sono convinto che qualcosa sia essenzialmente giusto ed eticamente irrinunciabile (anche a costo della vita) ovviamente non posso venire meno a questa mia posizione etica per i miei figli. D'altra parte i genitori prendono quitidianamente decisioni che nel bene e nel male influiranno sui figli, anche a lungo termine.

L'idea che in uno Stato laico per i minori in circostanze particolare a valutare caso per caso sia un giudice non mi pare uno scandalo.

Shalom

[Modificato da barnabino 26/04/2019 16:01]
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26/04/2019 17:16
 
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Re: Re:
(SimonLeBon), 26/04/2019 15.52:

domeci, 26/04/2019 15:31:




Suicidio no... Eutanasia no...
Come chiamareste l'azione di lasciarsi morire rifiutando possibili cure?
Comunque leggendo il dibattito dall'inizio lo stiamo spostando su argomenti diversi, il post iniziale si riferiva al caso di una bambina per la quale è dovuto intervenire il giudice per imporre la trasfusione.



E' una libera scelta, che adesso è garantita dalla legge italiana.
Tu non sei d'accordo con la legge italiana?....

..... Non si "inculca" ma di "educa" un figlio, che poi ovviamente sceglierà lui, nel migliore dei casi.

La questione pero' non è banale.
Un padre o una madre fumatori "inculcano" l'uso della nicotina fin dalla tenerà età? Cosa facciamo, togliamo i figli ai fumatori?

Simon



Non sempre sono d'accordo con la legge italiana ma ovviamente la rispetto. Ovviamente fin tanto che essa rispetti i principi fondamentali dell'uomo e, ad oggi, in Italia mi pare che non abbiamo grossi problemi in tal senso.


Riguardo all'educare o all'inclulcare... Un figlio non è in grado di scegliere ragionevmente in età infantile o adolescenziale, non ha né la maturità né l'esperienza né un adeguato bagaglio culturale e conoscitivo. Potrebbe prendere una decisione senza piena consapevolezza e solo per non dare dispiacere ai genitori... Da qui il mio termine inculcare. Comunque questo problema non esiste perché per fortuna esiste una legge a tutela dei minori.

Per quanto riguarda i fumatori... Distinguiamo tra fumatori "coscienziosi" e fumatori "scellerati".
Se un genitore fumatore insegna al figlio che dovrà anche lui fumare è uno squilibrato. Se invece, pur fumando, spiega che il fumo fa male ma che lui purtroppo ancora non è riuscito a togliersi il vizio, allora sta comunque cercando di dargli un'educazione per non fargli commettere il suo stesso errore, rafforzando magari la cosa andando a fumare lontano dal figlio per risparmiargli il fumo passivo. Invece, ad un genitore che fuma vicino al figlioletto facendogli subire fumo passivo e che magari gli fa capire anche che questo è giusto io penserei seriamente di toglierli la patria potestà in quanto genitore pericoloso.
[Modificato da domeci 26/04/2019 17:24]
26/04/2019 17:18
 
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Re:
barnabino, 26/04/2019 16.01:

Caro Domeci,


Come chiamareste l'azione di lasciarsi morire rifiutando possibili cure?



Il legislatore laico la chiamerebbe autodeterminazione, il cristiano invece sceglierà tutte le possibili alternative considerando la vita sacra, ma di fronte all'accanimento terapeutico potrebbe in piena coscienza cristiana fare considerazioni etiche differenti, evitare l'accanimento terapeutico non è eutanasia.


Il mio concetto: rispetto per le decisioni convinte quand'anche queste comportino la propria morte... ma solo la propria!



La questione è eticamente complicata, ad esempio un convito antivax potrebbe in coscienza non vaccinare i figli, per una convinzine propria mettendo in pericolo la loro vita. E' nel diritto di farlo come genitore o no? La questione non è facile, ci sono ragioni eticamente importanti per entrambe le posizioni. Se io sono convinto che qualcosa sia essenzialmente giusto ed eticamente irrinunciabile (anche a costo della vita) ovviamente non posso venire meno a questa mia posizione etica per i miei figli. D'altra parte i genitori prendono quitidianamente decisioni che nel bene e nel male influiranno sui figli, anche a lungo termine.

L'idea che in uno Stato laico per i minori in circostanze particolare a valutare caso per caso sia un giudice non mi pare uno scandalo.

Shalom



Barnabino, da cristiani, perché non applicate nel caso del sangue il criterio del male minore, tra due scelte alternative comunque con risvolti negativi?
Nel contesto biblico astenersi dal sangue significava fondamentalmente non alimentarsi con esso e il rifiuto non comportava certo la morte per fame.
Visto che nella Bibbia ci sono diversi esempi di come tra due divieti divini, può essere violato quello minore, perché non avere lo stesso atteggiamento assumendo le trasfusioni di sangue quando è in pericolo la vita, che è sicuramente più sacra del sangue stesso, dato che questo simboleggia la vita?
Per fare un esempio, se un terrorista mi da la possibilità di scegliere se bruciare una bandiera che rappresenta la nazione o far saltare in aria il parlamento con tutte le persone dentro, penso che sia chiaro a tutti che la scelta ricada sulla bandiera dato che la sua perdita sarebbe il male minore.
26/04/2019 17:21
 
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Re:
barnabino, 26/04/2019 16.01:



L'idea che in uno Stato laico per i minori in circostanze particolare a valutare caso per caso sia un giudice non mi pare uno scandalo.

Shalom




Neanche a me, anzi!!! Concordo in pieno.
Lasciamo le scelte complesse agli adulti.
Un genitore deve proteggere i figli e dar loro la possibilità di crescere fino ad essere maturi ed autonomi per certe scelte dalle quali non si può più tornare indietro.


26/04/2019 17:54
 
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Re: Re:
VVRL, 26/04/2019 17.18:


Barnabino, da cristiani, perché non applicate nel caso del sangue il criterio del male minore, tra due scelte alternative comunque con risvolti negativi?
Nel contesto biblico astenersi dal sangue significava fondamentalmente non alimentarsi con esso e il rifiuto non comportava certo la morte per fame.
Visto che nella Bibbia ci sono diversi esempi di come tra due divieti divini, può essere violato quello minore, perché non avere lo stesso atteggiamento assumendo le trasfusioni di sangue quando è in pericolo la vita, che è sicuramente più sacra del sangue stesso, dato che questo simboleggia la vita?
Per fare un esempio, se un terrorista mi da la possibilità di scegliere se bruciare una bandiera che rappresenta la nazione o far saltare in aria il parlamento con tutte le persone dentro, penso che sia chiaro a tutti che la scelta ricada sulla bandiera dato che la sua perdita sarebbe il male minore.

Caro VVRL,

Come sai il cristiano non fa calcoli e non vive per sé e per questa vita ma per quella futura che è nelle mani di Dio. Questo in linea di principio valida anche per i cattolici che preferiscono morire che rinnegare la fede. Che poi vi siano circostanze dove siamo portati a fare la scelta umanamente più semplice è comprensibile e Dio ne terrà conto, come nel caso dei soldati di Saul, ma sempre in linea di principio ogni cristiano è chiamato al martirio cioè all'estrema testimonianza della fede. Questo è il cristianesimo, una fede che è più importante della vita terrena in vista di quella futura. Non c'è un male nel martirio per Gesù na sempre una vittoria.

Ma questo è un tema di fondo più generale che ci manda OT.

Shalom
[Modificato da barnabino 26/04/2019 18:03]
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26/04/2019 18:03
 
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26/04/2019 18:16
 
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VVRL, beh... se dico che sei OT apri un altro thread, l'argomento che poni, il compromesso come minore dei mali, è molto generale e ci porterebbe lontano dal tema di questa discussione.

Shalom
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26/04/2019 18:18
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
domeci, 26/04/2019 15.31:




Suicidio no... Eutanasia no...
Come chiamareste l'azione di lasciarsi morire rifiutando possibili cure?





te l' ho spiegato mi pare: rispetto dei comandi divini. Mi pare di averti detto che i primi cristiani anteponevano l' ubbidienza al comando divino relativo all' idolatria alla loro stessa vita…..suicidio anche quello?


domeci, 26/04/2019 15.31:




Comunque leggendo il dibattito dall'inizio lo stiamo spostando su argomenti diversi, il post iniziale si riferiva al caso di una bambina per la quale è dovuto intervenire il giudice per imporre la trasfusione.

Ma questo richiederebbe un dibattito lungo e "agguerrito" sulle origini del rifiuto delle trasfusioni e del grave tentativo di inculcare ciò ad un figlio sin dalla più tenera età.




"agguerrito"?
Ma guarda, se ti hai l' indole del "guerriero", noi grazie al cielo no.
Noi difendiamo la nostra fede e le nostre convinzioni e la Scrittura di impone di educare i figli nelle norme divine (Efesini 6:4)….c' è poco da fare la "guerra! [SM=g27987]

domeci, 26/04/2019 15.31:



Rispettabile la volontà di una persona adulta ma condannabile (a mio modestissimo parere) inculcare mentalità che mettono a rischio la vita su un bambino. Diamogli la possibilità di crescere sereno e quando diventerà adulto lo metteremo di fronte alla decisione informandolo. Diamogli la possibilità di arrivare all'età adulta, non mettiamolo a rischio di vita prima. Se non ci fossero in Italia leggi a protezione dei minori probabilmente quella bimba di Lamezia sarebbe morta.




La legge italiana consente ad un giudice di intervenire e noi, come sai, siamo sottoposti alla Legge...ma prima di tutti alla legge divina che ci impone, come ti ho detto sopra, di educare i nostri figli alle norme divine..


domeci, 26/04/2019 15.31:




Il mio concetto: rispetto per le decisioni convinte quand'anche queste comportino la propria morte... ma solo la propria!!!



sai quanti testimoni di Geova sono morti per aver rifiutato le trasfusioni di sangue?
Le sai quantificare?
Perché sennò, come sempre, parliamo di aria fritta.

Intanto io ti so quantificare quanti morti per colpa delle trasfusioni ci sono stati solo in Italia e queste solo cifre ufficiali:


www.ilfattoquotidiano.it/2010/10/01/sangue-infetto-le-vittime-sono-80mila-ma-sui-risarcimenti-pesa-lincubo-della-prescrizion...



Ora portami i tuoi dati con relative fonti dei morti testimoni di Geova per mancata trasfusione di sangue, grazie…



[SM=g1871112]




[Modificato da Aquila-58 26/04/2019 18:30]
26/04/2019 18:31
 
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Caro domeci,


Un genitore deve proteggere i figli e dar loro la possibilità di crescere fino ad essere maturi ed autonomi per certe scelte dalle quali non si può più tornare indietro



Questo in linea di principio è corretto, ma non lo è del tutto per il cristiano, o un altro fedele o militante di qualche movimento religioso, politico o filosofico, che vive in una dimensione di valori differente da quella secolare e laica. Inevitabilmente dimensione spirituale e secolare entreranno in frizione prima o poi proprio per il diverso orizzonte filosofico di valori fondanti, lo dimostrano (in senso negativo per noi occidentali) la distanza tra le teocrazie di certi paesi e quelle che per noi sono diritti fondamentali dell'uomo.

Questo non toglie che lo Stato laico deve tutelare sia il diritto dei genitori di agire in quello che essi credono essere il bene per il figlio (bene che in coscienza ritenuto assoluto perché discendente da una convinzione religiosa) e il diritto del figlio di ricevere delle cure ritenute adeguate dal personale sanitario. Non mi scandalizza questo, lo Stato fa il suo dovere come il genitore agisce in coscienza. A ciascuno il suo ruolo, tieni conto che vi sono molte scelte irreversibili che i genitori possono essere chiamati a prendere, e non è neppure pensabile che sempre lo Stato si sostituisca al genitore, come se possedesse la chiave del bene assoluto per delega popolare, altrimenti andiamo verso le democrature in stile russo, dove è lo Stato a decidere quale educazione dare o non dare ai figli.

Shalom
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Sijmadicandhapajiee, gente per cui le arti stan nei musei - Paolo Conte

FORUM TESTIMONI DI GEOVA
26/04/2019 18:40
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Aquila-58, 26/04/2019 18.18:



sai quanti testimoni di Geova sono morti per aver rifiutato le trasfusioni di sangue?
Le sai quantificare?
Perché sennò, come sempre, parliamo di aria fritta.

Intanto io ti so quantificare quanti morti per colpa delle trasfusioni ci sono stati solo in Italia e queste solo cifre ufficiali:


www.ilfattoquotidiano.it/2010/10/01/sangue-infetto-le-vittime-sono-80mila-ma-sui-risarcimenti-pesa-lincubo-della-prescrizion...



Ora portami i tuoi dati con relative fonti dei morti pe mancata trasfusione di sangue, grazie…



[SM=g1871112]







Agguerrito... È un modo di dire ... Nel senso che sarebbe un susseguirsi di botte e risposte estenuanti prima che qualcuno si "arrenda". A me piace confrontarmi con chi la pensa diversamente da me per capire fino in fondo dove sbaglio o dove ho fortemente ragione.
Naturlamente odio la guerra in ogni sua forma

Alcuni comandi biblici sono soggetti a diverse interpretazioni, altrimenti non si spiegherebbe tutta questa differenzazione nelle fedi di mafrice cristiana, per cui vorrei dare la possibilità a mio figlio di vivere e crescere per poter decidere in modo maturo e consapevole.

Basterebbe anche un solo morto per far rabbrividire ma purtroppo ce ne sono più di uno e vengono pubblicati articoli a riguardo do anche su "svegliatevi" a mo di sprono per non cedere.

Magari qualche volta apriamo un dibattito serio ed approfindito sui comandi biblici che stanno alla base di tale convinzione, chissà che non riesca a capire meglio.





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