TERZO POSTO, CON UN TOTALE DI 75,65/100
La pietra e la bussola, di missredlights
Grammatica e Stile: 14,15/25 (0,15/10 di g. e 14/15 di s.)
La storia, in generale, non si può definire sgrammaticata, ma ho trovato ugualmente tantissimi errori e, soprattutto, veramente troppe ripetizioni; inoltre, la perdita del tempo narrativo nel finale ha portato il punteggio molto in basso.
- “Lui, vecchio lupo di mare, si era innamorato… l’avesse fatto innamorare di lei… Si era innamorato e basta” – ripetizione continua – errore generico (-0,20)
- “Le sue mani si posarono sul suo fondoschiena, prendendola in braccio e la spinse verso la riva” – Cambio di persona all’interno della stessa frase “sue, suo” (-0,15) ed errore verbale (-0,50) – “Le sue mani si posarono sul fondoschiena della dea; la prese in braccio e la spinse…” – tot. (-0,65)
- “Il vento gli scompigliava quelle ciocche” – Quali? Non ne parli precedentemente. Dovresti sostituire “quelle” con “delle” – errore di distrazione (-0,10)
- “calzoni, facendo uscire stille di sangue dalle gambe e anche le mani” – non hai chiuso l’inciso dopo “gambe” – errore di punteggiatura (-0,20)
- “Ma come poteva?” – “Ma come potevano?”, perché parli di occhi, oppure “Ma come poteva essere?” – errore di forma (-0,20)
- “Si sentiva stanco, sentiva le membra indolenzite dal freddo, tanto da non sentirsi” – ripetizione continua – errore generico (-0,20)
- “arrivando a ghiacciargli quasi il cuore” – “arrivando quasi a ghiacciargli il cuore” – inversione sintattica non giustificata – errore di forma (-0,20)
- “nipote diretta di Poseidone… scagliata da Poseidone” – ripetizione singola – errore di distrazione (-0,10)
- “La regina incontrastata dei sette mari…” – manca il verbo “sarà” da porsi a inizio frase – errore verbale (-0,50)
- “Rabbia mista a delusione si impossessarono di lui, non vedendo come la donna accanto a lui stesse sorridendo” – “Rabbia e delusione”, perché il verbo è plurale (errore di forma, -0,20); ripetizione di “lui”; errore di distrazione (-0,10) – tot. (-0,30)
- “negli occhi di lei… il nero dei suoi occhi” – ripetizione singola – errore di distrazione (-0,10)
- “Forse li cercava pure” – “Forse lo cercava pure”, perché parli di pericolo al singolare – errore di battitura (-0,10)
- “Era dovuto intervenire Demetra” – “Era dovuta”, perché Demetra è una donna – errore di forma (-0,20)
- “in quello che, marinai prima di lui, avevano chiamato Mar Mediterraneo” – la frase è da riformulare, in quanto poco chiara – nessuna sottrazione di punteggio
- “che, la mitica e leggendaria Atlantide, si trovasse” – mai inserire una virgola tra soggetto e predicato, togliere le due virgole che creano l’inciso – errore di punteggiatura (-0,20)
- “per poi diventare un boato e aprirsi sotto la nave una voragine” – “per poi diventare un boato; sotto la nave si aprì una voragine” – errore verbale (-0,50)
- “dei marinai, rimanendo meravigliati” – “che rimasero meravigliati” – errore verbale (-0,50)
- “il suo tridente dalla quale” – “dal quale”, perché tridente è maschile – errore di forma (-0,20)
- “a rallentatore” – “al rallentatore” – errore di distrazione (-0,10)
- “alla tua forma originale” – sarebbe più corretto dire “originaria”, ma non tolgo punteggio
- “ti avrà perdonata” – “perdonato”, perché in questo caso si parla di Davy – errore di forma (-0,20)
- “l’uno alla vista dell’altro” – “l’uno alla vista dell’altra” o “l’una alla vista dell’altro” – errore di forma (-0,20)
- “Si sentirono rumori e voci che urlavano, ma quando arrivarono dentro la stanza notarono solamente” – manca il soggetto (voci? Delle voci non possono notare qualcosa), che non è nemmeno sottinteso (-0,30)
- “quando meno se lo sarebbero aspettate” – “se lo aspettano”, per mantenere il tempo verbale – errore verbale (-0,50)
- “La ciurma di quella nave erano degli esseri mostruosi, metà pesce e metà uomo” – “La ciurma di quella nave era formata da essere mostruosi, metà pesci e metà uomini – errore verbale (-0,50) + doppio errore di distrazione singolare/plurale (-0,10 x 2) – tot. (-0,70)
- “ma non il suo capitano” – “ma non il capitano” – nella reggente non è presente la parola “nave”, a cui si riferisce quel “suo” – errore di distrazione (-0,10)
- “Molti sostenevano che dentro i suoi occhi si poteva vedere il mare” – “poteva” dovrebbe essere un congiuntivo, ovvero “potesse”– errore verbale (-0,50)
- “Nessuno mai sapeva cosa rispondere, perché non sapeva a chi si stesse riferendo, morendo agonizzanti per mano sua.” – quel “morendo” dovrebbe essere “e moriva agonizzante…” – errore verbale (-0,50)
- “nonostante essere cresciuti” – “nonostante siano cresciuti” – errore verbale (-0,50)
Inoltre ti ho tolto alcuni punti per il continuo intrecciarsi senza logica di passato e presente all’interno dell’ultima sequenza, quella della leggenda; non sapendo quale tempo considerare corretto e quale errato, inserisco questa penalità generica – (-2,00)
Parlando invece dello stile credo che sia decisamente migliore rispetto alla grammatica: l’ho trovato abbastanza scorrevole e soprattutto adatto al contesto e ai personaggi (soprattutto perché sei riuscita a differenziare molto bene i modi di esprimersi del pirata rispetto a quello delle divinità), in quanto risulta leggermente antico (e questa cosa mi ha fatto maggiormente immedesimare nel contesto) ma mai troppo pesante o fuori luogo; aggiungo una nota di merito anche per alcune immagini molto evocative che hai inserito, correlate da descrizioni ben particolareggiate. Tolgo solamente un punto a causa delle ripetizioni, perché ti ho già penalizzata su questo aspetto anche nel parametro grammaticale.
Originalità: 15/15
Qui meriti assolutamente il punteggio massimo per la maniera perfetta in cui sei riuscita a intrecciare la storia (missing moment) di Davy Jones e Calypso con un rivisitazione molto innovativa del mito di Atlantide e della sua correlazione alla mitologia greca. Sinceramente, avendo visto i film qualche anno fa, non ricordo esattamente cosa venisse svelato del passato dei due personaggi, ma la tua interpretazione mi ha convinto molto. Buono anche l’utilizzo dei due elementi che hai inserito anche nel titolo, la pietra azzurra e la bussola, insieme anche al libro del destino della dea della vendetta, Eris.
Utilizzo del Pacchetto Gufo: 12/25
Significato: Ho rivisto abbastanza Davy nella spiegazione del Totem, ma non so perché non riesco a inquadrarcelo al 100%... ci sono solo alcune piccole differenze, ma in generale il personaggio è centrato. 4,5/5
Prompt – Bussola: Insieme alla pietra, questo è uno dei due elementi che comporta le manovre di Calypso che porteranno alla fine del rapporto tra lei e Davy. 5/5
Citazione: Confesso di non aver trovato la citazione completamente in linea con la tua storia: essa indica infatti un viaggio fine a se stesso, alla scoperta e all’avventura, ma in realtà il viaggio che Davy compie ha uno scopo ben preciso, ovvero prima il ritrovamento e la consegna della bussola, poi il compimento della sua vendetta. Assegno due punti e mezzo perché la tematica generale è stata utilizzata. 2,5/5
Animale: Il gufo non compare nel racconto, nemmeno in una metafora o simbolicamente. 0/5
BONUS – Animale + Significato: Non essendo presente l’animale non posso assegnarti i punti bonus. 0/5
Caratterizzazione dei personaggi: 15/15
Credo che in questo parametro tu abbia meritato il massimo del punteggio, soprattutto per quanto riguarda i due protagonisti. Hai infatti costruito la loro relazione, fin dall’inizio, in un modo complesso e affatto lineare (bisogna infatti ricordarsi che lui è un uomo e lei è una dea, e questa differenza traspare anche dai piccoli dettagli che hai ben inserito lungo tutta la narrazione. Già all’inizio il loro amore non appare puro, ma è invece molto passionale e carnale e mostri proprio come si prendono con foga, è una cosa molto in linea con le loro personalità. Ma la parte migliore credo sia stata quella finale, dove l’odio e l’amore si mescolano e si legano indissolubilmente fino alla doppia maledizione che li condannerà nei secoli e li porterà fino al punto che viene mostrato nei film; ho apprezzato molto l’inizio e la costruzione di questa dinamica e credo che tu abbia fatto veramente un ottimo lavoro.
Anche le due divinità che hai deciso di presentare mi sono apparse abbastanza in linea con la caratterizzazione classica greca: Poseidone è allo stesso tempo pacato ma irremovibile, anche se ha alcuni scatti d’ira come accade anche nelle opere classiche come l’Odissea, mentre Eris è davvero perfetta, con il suo obiettivo unico di gettare rancore e suscitare vendette (molto azzeccato anche il ruolo di custode del libro e dei segreti che le hai dato, in quanto fa proprio in modo che gli avventori distolgano i propri pensieri da quegli oggetti, accecati dall’odio). In conclusione, un ottimo lavoro.
Titolo: 10/10
Perfetto. “La pietra e la bussola” sono due elementi che hanno un profondo impatto sulla trama e sul rapporto tra i due protagonisti, e questo titolo, inoltre, attira molto anche il lettore (invogliandolo a scoprire la natura di questi oggetti e creandone un’immagine nella sua mente). Suona anche molto bene, per cui meriti assolutamente un 10.
Gradimento Personale: 9,5/10
Nonostante la mia conoscenza del fandom non sia molto approfondita (più che altro me lo sono dimenticato un po’ xD) la tua storia mi ha preso fin da subito, grazie allo stile accattivante e al genere avventuroso che mi ha sempre attirato. Peccato solo per le ripetizioni e le altre imprecisioni grammaticali, che hanno disturbato un pochino alcuni tratti della lettura, ma il mio gradimento globale resta comunque molto alto.