Salve a te... onde evitare che qualcuno ti dia della schizzata XD , seguirò il tuo schema rispondendo ai quesiti richiesti ,di volta in volta,in senso cronologico come è stato posto, sperando che sia chiaro
Punto 1- in effetti nella parte in cui Pseyma ha scoperto di non essere figlia del padre che l'ha cresciuta, non ho parlato per nulla, aggiungerò al suo racconto un paragrafo che spiega come ha avuto quella rivelazione, modificando il precedente solo nelle ultime righe. Posto a seguito entrambi
La crescita
Lady Hawhyel non diede mai peso a quel'episodio nè lo raccontò mai, spiegandolo come un incubo dovuto all'estrema stanchezza di quella notte, sol quando partorì quella bambina qualcosa glielo fece ricordare,la piccola voglia a forma di occhio di serpe alla base della schiena, ma reputò la cosa tanto assurda da ricacciarla indietro. Pseyma dunque fu l'ultima e unica figlia di otto maschi. Nessuno diede peso a quel carattere dominante a quegli eccessi di ira quando non riusciva a piegare gli altri al suo volere alla sua predisposizione alla caccia, adducendo che fosse l'influenza di quei ragazzotti scapestrati, e la sua, solo smania di emularli. Era sua abitidine fin dalla tenera età accompagnare il padre e i fratelli nelle battute di caccia e per quanto sembrasse strano che si offrisse volentieri per eviscerare le bestie e pulirle dalle pelli, questo suo aspetto sembrava inorgoglire il padre, nel vedere quanto quella bambina dai tratti angelici, amasse il sangue e quei compiti poco graditi ai più, a dispetto dei fratelli troppo presi dai bordelli e dalle bische. Quella sua passione le creò non pochi problemi sopratutto quando sezionò il cagnolino da compagnia della madre, le lacrime di quest'ultima, il senso di colpa; da quel momento, non smise... ma cercava posti più appartati per fare le sue pratiche. Ma un giorno tutto cambiò.Uno dei fattori di suo padre ebbe un incidente e morì prorpio davanti agli occhi della ragazza. Lei si comportò da gentildonna quale era stata pazientemente educata,si offri persino di occuparsi dei funerali. Ma non era il buon cuore a spingerla ma una sete ben diversa, quella stessa notte riesumò il cadavere e cominciò a esplorarlo, la sua brama era così tanta che scordò di mascherare le luci. Lo sgomento dei parenti del fattore nel vedere quella fanciulla con le mani fra le viscere del proprio caro,fù così tanto, che tutto il villaggio si rivoltò contro Lord Hawhyel pretendendo giustizia. Lui da bravo padre elargì ingenti somme per metter a tacere la cosa, ma marturò la convinzione che quella figlia doveva sposare qualcuno e con una nidiada di marmocchi a cui badare non avrebbe più avuto tempo per quei giochi sadici.
La rivelazione
La sera prima del fatidico giorno Lady Hawhyel andò nella camera della figlia,la trovò davanti la finestra gli occhi erano gonfi di pianto per quella sorte a cui andava incontro.Si diresse a braccia aperte verso la madre cercando in lei comprensione,ma in risposta all'abbraccio della figlia la donna rimase impassibile e ferma. Pseyma si scostò lasciando ricadere le braccia lungo i fianchi, cercando gli occhi di Lady Hawhyel,non trovandoci nulla di ciò che aveva conosciuto. - Madre non capisci,come posso essere felice,io non conosco nemmeno quell'uomo,io non voglio sposarmi ,ti prego ancora siamo in tempo...parla tu a mio padre! - la fissava con quegli enormi occhi cobalto arrossati di pianto,dove traspariva ancora innocenza - Siediti Pseyma - il tono della madre non faceva presagire nulla di buono. La ragazza non obbedì era lì impettita l'espressione risoluta senza staccare gli occhi da lei,ma la madre continuò,il tono sprezzante - Lord Hawhyel ha fatto per te più di quel che doveva,ma non ti deve un bel nulla e tu piccola ingrata hai da pretendere ancora?! - La ragazza arretrò di un passo, portandosi una mano alla bocca come a coprire quello stupore cercando di ammutolire l'angoscia che che risaliva dalla gola, ma sol un cenno di diniego, rifiutando quelle parole - Io...io non...capisco - sussurrò ancora - Madre cosa dite... - Lady Hawhyel sembrò addolcirsi mentre si sedeva sul letto della ragazza, il viso stanco della donna, la schiena curva riflettava il peso di ciò che stava per dire,poi cominciò a parlare,il tono basso- Pensavo fosse stato un incubo,pensavo... impossibile ciò che accadde tanti anni fa, eppure in cuor mio lo sapevo, vedevo nei tuoi occhi i suoi- fece una pausa poggiando le mani sul letto come a reggersi, non alzava lo sguardo sulla figlia - ma quando hai squartato il piccolo Puffy... solo per vedere cosa c'era dentro! Misericordia...- sembra animarsi nuovamente di quella rabbia fredda - Lì è stato chiaro, ma speravo ci fosse ancora una speranza per te...e infine il Fattore, come hai potuto Pseyma...ho cercato di insegnarti a essere una brava donna ma sei degna figlia di quel demone di tuo padre - La ragazza fissò la madre, lo sguardo confuso,pensando che quella donna tanto dolce e delicata avesse perso il nume della ragione - Madre state esagerando,non ho fatt...- Lady Hawhyel alzo la mano interrompendola - Il suo nome è Shemail, mi ha corrotta, mi ha ingannata, mi ha ricattata; tu sei il suo premio e la mia dannazione, tu sei la prova che il male esiste, lui stesso non è un incubo...è reale. C'è nei miei sogni e nei miei incubi,alternandosi al suo viso angelico a quello più simile sua anima nera - la donna stringe il tessuto ricamato del copriletto - un anima di serpe!- quelle ultime parole pronunciate con disgusto, sol ora alzando il viso pallido sulla figlia - Mi consuma dentro ossessionandomi in tutti i modi possibili nel sonno... nella veglia, senza pace senza tregua,ogni maledetto giorno da quel giorno e continuerà fin quando non ti restituirò a lui - Si alza la donna sorride adesso,mostrando segni di insanità mentale - Pseyma se tu torni da lui,io sarò libera- s'avvicina alla ragazza che pietrificata da quella madre folle, che quando le si avvicina prendendole entrambe le mani lei mollemente la lascia fare, fissandola inebetita shockata ascoltando il racconto dettagliato di quella notte della folle corsa in carrozza del temporale,del patto - Capisco- un sussurro quello della ragazza,maturando l'idea che da quell'istante era rimasta sola - Domani andrò a cercarlo - una fugace carezza sul viso della madre come a imprimersela nella mente - Ora lasciatemi sola madre, devo prepararmi -
Un matrimonio fù preparato e mentre lo sposo attendeva all'altare, Pseyma era già imbarcata su una nave diretta verso l'Aengard.La ragazza poggiata al parapetto di quella nave fissando la terra natia che spariva dietro l'orizzonte pensava alle parole della madre,dentro di sè sentiva il lato oscuro che prepotente si faceva spazio nel suo intimo, ma in cuor suo sperava che quelle rivelazioni fossero solo il vaneggiamento di una mente debole.
Punto 2: Sperando che il punto primo sia stato chiarito passo al secondo ossia la conoscenza dell'esistenza della razza mutaforma.
Qui è difficile rispondere cercherò di evitare che on e off si intersechino. Partiamo dal presupposto che l'intervista è in un ambient prettamente off rivisitato, quindi motiverò le cose su due punti di vista on e off separati.
Punto di vista Off: il cambio razza è off e per ovvi motivi la pg non può far altro che sottostare alla volontà della player XD,che ha studiato da bg la razza e sà cosa vuole,essere una mutaforma, nell'on non riesce a dare una definizione, ma è un pò come vedere un fiore e non conoscerne il nome,sai tutto di questo colore forma sostanza profumo,ma lo chiami fiore...non orchidea iris etc.
Punto di vista on : Fin al giorno della rivelazione, Pseyma non avrebbe mai pensato che in lei ci fosse una qualche sorta di potere latente o simili, addirittura sangue demoniaco,tutte quelle cose erano per il piccolo borgo in cui era nata e cresciuta (abitato esclusivamente da umani) solo favole e leggende per spaventare i bambini,ma giunta nell'Aengard, si rende conto che le leggende non solo sono vere, ma ci interagisce, incontra elfi, goblin sirenidi, streghe...demoni e quella sua diversità presunta che l'aveva scacciata dall'unica realtà conoscita e resa uno scarto, qui assume un contesto di rinascita, è ancora convinta che la madre sia folle, ma incomincia a maturare la consapevolezza che lei può ancora far parte di qualcosa. Una tela bianca da riempire con ogni scoperta, osservando il mondo con occhi nuovi, quando incontra Lince, dapprima lei le svela i poteri del Duplice, aizzando così quel suo lato oscuro, adesso in quel mondo non è sbagliato,altrettanto resta affascinata dai suoi mutamenti di forma,l'ha vista uomo...le ha raccontato di esser insetto l'ha vista nella sua forma primordiale, le parla direttamente in testa, appare e scompare a piacimento e quello che per tutti potrebbe essere motivo di shock per lei sono risposte di un mondo che si apre, che le appartiene per eredità, la stessa eredità che l'ha scacciata che rifiutava per proteggersi ora è fonte di elitè. Il sangue non è acqua e seppur inconscio la chiama lo sente, ne sente la brama , difficile dire se è per la vicinanza a un mutaforma( lei conosce i potenziali non la definizione) o la maturazione di una consapevolezza di sè, l'unica certezza è, che quello è il suo obiettivo. Come una larva che crescendo diventa bruco poi crisalide,quando infine le spuntano le ali non si chiede il perchè, vola e basta...il semplice e normale susseguirsi degli eventi. Sta scoprendo l'ars,ne è stata testimone nella sua magneficenza, e così accetta quelle nuove abilità accostandosi con curiosità di fanciullo ma consapevolezza di saggio.
Punto 3: Un esempio di una situazione in cui Pseyma risvegliata, quindi Mutaforma, e Pseyma umana, agirebbero in maniera differente? Un evento o una reazione qualsiasi che mi aiuti a capire l'assetto psicologico che avrebbe il personaggio post cambio razza.
Pseyma umana è molto ambigua e non per via del suo credo, quel suo riscatto dal rifiuto della sua famiglia "natale" ha fatto si che sentisse il legame quasi viscerale con la famiglia che ha creata con il suo clan, quindi spesso si mostrerà quasi materna e protettiva nei confronti di chi riconosce come membro del branco (passami questo termine) ma altrettanto spietata e infida per il resto del mondo, il senso di lealtà di onore non esiste,ma solo il risultato che mira a ottenere. Al suo risveglio muterebbe in lei solo la consapevolezza di qualcosa che ha avuto il tempo di digerire,ossia "non sono umana ma qualcos'altro e ora sò esattamente cosa sono e posso attingerne". Difficilmente ne parlerà con qualcuno a meno che la situazione sia tale da non darle scelta, come fino a ora s'è guardata bene dal farlo esponendo la sua storia. La sua maschera di perbenismo non cadrà mai, anche se dentro di lei si agiterebbe tutto l'inferno insieme, quel sorrisetto sibillino la contraddistingue come un marchio. Ha vissuto sulla pelle il trauma della perdita di tutte le sue certezze non ci cascherà di nuovo svelandosi. Ovvio che, sopratutto nei primi tempi la curiosità dei limiti di quelle nuove abilità la spingerà a sperimentare a capire e che riconoscendo un suo simile cercherà strenuamente un confronto per potersi comprendere meglio,capire quella natura di cui non sà un bel niente. La differenza da un punto di vista psicologico sarà molto più sicura di sè,ma è un aspetto molto personale, visto che anche da umana di certo non la si può definire modesta o titubante.
A questo punto potrei farti decine d'esempi,ma in realtà Pseyma umana e Pseyma mutaforma agirebbero allo stesso identico modo,l'unica differenza sostanziale che Pseyma Mutaforma avendo più abilità sarebbe un tantino più spocchiosa della precedente, essendo più sicura del fatto suo.
Ora che ho scritto tutto sto pippone spero di non averti annoiato,per qualsiasi cosa o dubbio resto a disposizione^^