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E' Morto Stephen Hawking

Ultimo Aggiornamento: 19/03/2018 12:39
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15/03/2018 10:04
 
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Una grande perdita per la fisica moderna
E' morto il 14 Marzo 2018 Stephen Hawking. E' stato definito il secondo Einstein. Anche se Einstein è insuperabile.

"Stephen Hawking lascia una grande eredità umana, ma non scomodiamo Einstein". Intervista a Piergiorgio Odifreddi

Per il matematico italiano era "un ottimo scienziato e un grandissimo divulgatore", ma anche "un martire scientifico, esibito perché altri volevano vederlo"

14 Marzo 2018

"Riconosciamoli la sua grande eredità: la gioia per la vita. Ma non paragoniamolo ad Einstein, sarebbe davvero troppo". Piergiorgio Odifreddi – matematico, divulgatore scientifico, saggista – commenta con Huffpost la morte a 76 anni di Stephen Hawking, "un ottimo scienziato, un grandissimo divulgatore scientifico, ma forse troppo glorificato: un martire scientifico, esibito perché gli altri volevano vederlo".

Che cosa ci lascia Stephen Hawking?

"La sua eredità è la gioia per la vita. È stato in grado di combattere questa Sla che in genere porta a una morte abbastanza precoce, e lui questa morte è riuscita a evitarla per un "miracolo": aveva una grande gioia di vivere, nonostante le avversità. Chiaro, è stato aiutato a dovere da tutte le persone che gli erano accanto e solo così ha potuto vivere una vita piena".

E dal punto di vista scientifico?

"Dal punto di vista scientifico forse si esagera un pochettino a glorificare il nome di Hawking, a volte lo si paragona a Einstein o a Galileo, si dice che è stato il più grande fisico del secolo, ma credo sia esagerato, non ha vinto il premio Nobel e altri fisici hanno lasciato più di lui: Hawking era un ottimo scienziato e un grandissimo divulgatore, questo sì. Il suo libro "Dal Big Bang ai buchi neri" è stato un successo straordinario di divulgazione scientifica, ed è un libro furbo, intelligente, in cui con le frasi sulla Teoria del Tutto e su Dio sapeva attirare. Scrisse il libro quando ancora la malattia non era così devastante, poi ha scritto ancora, grazie a Lucy, contribuendo moltissimo a far conoscere la scienza a un pubblico vasto: quello che tutti sognerebbero di fare".

L'ha mai incontrato?

"Io l'ho incontrato un paio di volte, una alla Royal Society. A vederlo purtroppo metteva grande pena, aveva la testa reclinata, vedevo solo gli occhi muoversi. Mi ricordava un po' Giovanni Paolo II alla fine della sua vita quando ormai anche lui non si muoveva più, ma continuava ad essere esibito nel corpo del martire: ecco Hawking sembrava un po' un martire scientifico, esibito perché gli altri volevano vederlo. Un'altra volta a una mostra c'era Higgs, che aveva appena preso il Nobel per il bosone, eppure tutti erano intorno a Stephen: c'era una curiosità morbosa per quest'uomo che riusciva a vivere in condizioni inimmaginabili".

Un fisico divulgatore con strane coincidenze...

"Nell'ambito scientifico era considerato un ottimo fisico. Uno dei capisaldi della fisica inglese. È riuscito ad attirare l'attenzione con l'argomento dei buchi neri, con il mistero, e con la sua particolare condizione ha subito trovato un pubblico per divulgare. Ma credo sia esagerato chiamarlo il "nuovo Einstein", credo sia troppo. Però ci sono strane coincidenze: nacque 300 anni esatti dopo la morte di Galileo ed è morto il giorno della nascita di Einstein. Coincidenze che aiutano a costruire il mito"

Quale fu la sua più grande conquista?

"E' stato il più grande divulgatore dello scorso secolo insieme a Richard Feynman. Feyman era più importante e aveva una caratteristica da "giullare", suonando il bongo o con quel suo fare da pensatore "più veloce del West". Purtroppo Hawking ha invece attratto per la sua malattia, come fosse un fenomeno da circo, ma invece dovrebbe essere meditato il suo atteggiamento umano: la gioia per la vita, continuare a vivere in quelle condizioni con una vita intellettuale quasi smaterializzata. Questa è una cosa passata in secondo piano, ma credo sia la per lui la sua più grande conquista".

www.huffingtonpost.it/2018/03/14/stephen-hawking-lascia-una-grande-eredita-umana-ma-non-scomodiamo-einstein-intervista-a-piergiorgio-odifreddi_a_2...

Ciao
anto_netti
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