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IL CD sta morendo... Viva il CD?

Ultimo Aggiornamento: 24/03/2018 08:42
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Ma sarà poi vero?

In questi giorni si leggono sul WEB vari articoli (che poi sono molto simili fra loro) sulla presunta "morte" del CD.
Nel senso che, secondo qualcuno, a breve, andrà a defungere...

Ne inserisco uno:
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Una rivoluzione che è già passato. Quando negli Anni 80 il compact disc apparve improvvisamente sul mercato musicale, molti lanciarono un grido di allarme: il vinile e le musicassette inevitabilmente avrebbero dovuto lasciare il passo a questo nuovo dispositivo, più sicuro, quasi indistruttibile. Un cambiamento epocale voluto dalla Philips, insieme alla Sony, che prese il posto della dubbiosa DuPont che aveva ritenuto il progetto troppo costoso. La produzione dei primi cd fu avviata in Germania, il 17 agosto del 1982 fu messo in commercio ‘The Visitors’ degli Abba, già pubblicato il 30 novembre del 1981, anche se la prima stampa di un cd fu la registrazione della ‘sinfonia Alpina’ di Richard Strauss, con la conduzione di Herbert von Karajan. Una rivoluzione nel mondo della musica, ormai ad un passo dal diventare passato. Di questi giorni, è infatti la notizia che chiuderà l’ultima fabbrica di cd negli Stati Uniti.

Proprio la Sony, infatti, ha deciso di mettere la parola fine sul suo stabilimento di Terre Haute, nell’Indiana, che nel 1984 divenne il primo a produrre questi diffusissimi supporti audio: 375 dipendenti sono stati licenziati, 300 resteranno per produrre supporti la Playstation. Troppo forte la concorrenza del download e dallo streaming musicale da parte di aziende come Amazon, Apple e Spotify, tra gli altri. In un periodo in cui la Gibson, lo storico marchio di chitarre, è ad un passo dal fallimento, la notizia dei cd che stanno per sparire a causa del crollo delle vendite è indicativo di un momento forse complicato per il mondo della musica. Almeno incerto. Secondo gli ultimi dati, negli Stati Uniti le vendite sono diminuite del 18%, mentre la vendita di musica digitale ha superato quella su cd, che genera 40 milioni di dollari l’anno. Nel mondo, invece, i dati sono inequivocabili: se fino al 2007 i cd venduti nel mondo hanno raggiunto i 200 miliardi di unità, nel 2010 il dato si è dimezzato rispetto al 2000, considerato il picco in tema di vendite.

Un calo che ha raggiunto la media del 5% annuo e di questo passo si prevede la scomparsa dei cd nel 2022. “Siamo in un momento di transazione per la musica che ormai dura da circa 20 anni. La musica è la più importante piattaforma che ha subito le maggiori mutazioni. Ormai ogni 2-3 anni c’è un cambio epocale”. Giordano Sangiorgi è il patron del Mei, il Meeting delle etichette indipendenti, manifestazione giunta alla ventitreesima edizione, nata nel 1995 come Festival delle Autoproduzioni e diventata Mei nel 1997, che si svolge ogni anno nell’ultimo fine settimana di settembre a Faenza e che raduna le principali produzioni discografiche indipendenti italiane. C’è quindi un crollo dei cd e il ritorno del vinile, soppiantato negli Anni 80, “anche se parliamo di fatturati ancora molto diversi”, spiega Sangiorgi. “A Londra l’anno scorso c’è stata la fiera dell’mp3 usato, mentre 15 anni fa l’mp3 era un elemento di divulgazione maggiore. Ora capiamo quanto è tutto cambiato. Siamo in un momento di transizione continuo. Non tanto nella produzione, anche se con gli stessi costi”. Presto “sicuramente vedremo altri modelli che oggi non conosciamo”. Per quanto riguarda l’Italia, “tenendo conto del fatturato della vendita di supporti fisici musicali è calata dell’80%”, abbiamo però “oggi un piccolo segno positivo. Si stanno conquistando lievemente i mercati, abbiamo un ‘più’ sugli strumenti musicali e sulla raccolta dei diritti”. Per quanto riguarda la distribuzione, Sangiorgi, parlando delle piattaforme, ha sottolineato che ad esempio “il grande fatturato di Youtube non arriva alla filiera creativa. Una volta, il distributore fisico teneva il 30%, oggi chi distribuisce musica, come appunto Youtube, che non ha concorrenti, detta legge. E pagano poco la filiera creativa. E la inaridiscono”.

Per il patron del Mei, da salutare positivamente la politica attuale del ministero dei Beni Culturali, grazie al cui intervento “c’è una maggiore raccolta di diritti e investimenti”. E poi “Mibact e Siae hanno lanciato la campagna S’Illumina” e hanno finanziato “oltre 200 progetti, in un’epoca in cui c’è una inversione di tendenza. Sono stati tanti gli altri interventi a favore del made in italy musicale. Ma prima c’era stata una cosa del genere da alcun altro ministro”. E poi per lo spettacolo dal vivo “sono state rinnovate norme come non succedeva da anni, pensiamo anche all’iva al 10% sui concerti, ai bonus sugli strumenti musicali, oppure a quello per i giovani”. Quando il cd iniziò a prendere il posto del vinile “quelli più grandi di me piangevano dicendo che i cd sarebbero scomparsi. Per me ogni generazione deve avere il suo modello: senza il mangiadischi non avremmo conosciuto la beat generation, oggi senza i social, senza il web, non conosceremmo tanti altri bravissimi artisti. Per cui, bene così”.


Attenzione che nemmeno due anni fa, parlavano dell'esatto contrario...
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Personalmente ritengo che il CD sia comodo, non certo bello. E' davvero pratico da conservare e da ascoltare ma è sempre stato poco attrattivo: la bellezza di un vinile non ha eguali ed anche l'occhio vuole la sua parte !
Fino ad oggi tutti i produttori non si sono certo sforzati nel creare emissioni su questo supporto con un packaging che possa davvero attirare potenziali nuovi acquirenti...
La stragrande maggioranza degli album in CD sono essenziali dal punto di vista dell'artwork... Ma di soldi ne hanno fatti fare, eccome!
Ricordo i costi iniziali: parlo di fine anni '80/primi anni '90... Oltre 30000 lire un CD... L'audio era semplicemente ignobile nella maggior parte dei casi (parlo di quelli di Elvis), eccezion fatta per i made in Japan che si sono sempre contraddistinti per la cura dell'artwork e per l'audio ottimo (ma era difficile reperirli ed erano ancora più cari: sfioravano le 50000 lire cadauno!).

Insomma, sono d'accordo che il WEB con il download e i suoi annessi e connessi abbia contributo non poco a falcidiare le vendite dei CD ma ritengo anche che parte dela colpa sia dei produttori discografici, per i motivi esposti in precedenza.

Ad ogni modo, per me, il CD lo vedremo ancora per un bel po' di tempo...

Questa cosa, però, mi spinge a riflettere su come la nostra, sia la società "del nulla"... Il download digitale è davvero come non avere nulla ma aver speso 2 euro... In mano non hai NIENTE.
Il mio è feticismo? Forse... Sarò vecchio? Senz'altro.
Ma piuttosto che spendere 1 cent per un download, preferisco spendere 50 euro per un vecchio vinile.
[Modificato da marco31768 25/02/2018 19:55]
25/02/2018 19:55
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Non amo "piangermi" addosso ma mi rattrista molto vedere la scarsissima partecipazione che i forum hanno oggi. Tutti i forum.
Quella cacchiata di Facebook li ha falcidiati...
Preferisco non esprimermi ulteriormente sul più famoso social network di oggi, altrimenti potrei urtare la sensibilità di chi ci sta 24 ore su 24.

Personalmente continuerò, a costo di essere l'unico che scrive, ad inserire cose riguardanti Elvis sul forum.
Le amenità ed affini le lascio alla creatura di Zuckenberg e ai suoi seguaci.
[Modificato da marco31768 26/02/2018 21:48]
26/02/2018 20:10
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io credo che il CD avrà ancora lunga vita, non con i numeri di qualche anno fa, ma diciamo che avrà un suo status un po come quello del vinile oggi: prodotto per veri amanti della musica...magari quelli come me, venuti dopo l'era vinile e cresciuti col supporto di plastica. Musica da ascoltare...ma anche da vedere e toccare.

Questione forum:

è triste vedere la fine che questo strumento sta facendo (praticamente sono quasi tutti scomparsi) a causa del dominio dei social. Anche noi stiamo cercando di far si che su facebook ci sia una vetrina eicc per traghettare ed attirare nuovi visitatori al forum e al sito....ma non vedo grandi spiragli...i social sono marasma, sono miscuglio del tutto e niente. Il forum è invece come un libro...con i suoi tempi consoni ad approfondire, leggere e far tesoro delle cose.

The king will never die....Elvis forever!!
26/02/2018 23:23
Post: 10.605
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La differenza tra un forum come il nostro e la stragrande presenza dei social è esattamente quella citata da Marco..

La mia visione del cd attuale..dei social ..e dei DOWNLOAD dal web è questa:

Un bel vinile di Elvis magari in versione rara dal chile o da altre decine di paesi altrettanto rare per la loro diversità nelle loro affascinanti e diverse copertine e dai titoli..originali nelle lingue di questi paesi ora spagnoli,brasiliani,chileni,cubani,messicani e tanti altri,sempre unici.

Oggi a distanza di tanti anni..ci sono vinili quotati oltre 1000-2000 euro e più.. e ci sono talmente tante rarità che hanno regalato e continuano a dare tanta gioia ai loro innumerevoli possessori sparsi in tutto il mondo e continueranno a dare sopravvivendo a tutte le mode

Tra 50 anni..o più troveranno il loro posto nella storia presso i musei e le grandi collezioni private.. di arte.

Chiudo il confronto citato all'inizio...i social e la musica scaricata dal web..cosa mai potranno lasciare ai posteri se non altro che la tristezza del nulla.
27/02/2018 11:43
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concordo. Tra un Disco in vinile (o un bel box in cd, per esempio) e Itunes... beh...è chiaro chi è che "da" qualcosa e chi lascia il nulla usa e getta.

The king will never die....Elvis forever!!
27/02/2018 12:35
Post: 86
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Concordo anch'io,il gusto di avere qualcosa di materiale tra le mani vinile o cd che sia e' impareggiabile.Spero che le varie etichette abbiano fatto una buona scorta di cd da poter mettere sul mercato anche dopo la fine produzione.
27/02/2018 13:11
Post: 2.138
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Re:
marco31768, 26/02/2018 20.10:

Non amo "piangermi" addosso ma mi rattrista molto vedere la scarsissima partecipazione che i forum hanno oggi. Tutti i forum.
Quella cacchiata di Facebook li ha falcidiati...
Preferisco non esprimermi ulteriormente sul più famoso social network di oggi, altrimenti potrei urtare la sensibilità di chi ci sta 24 ore su 24.

Personalmente continuerò, a costo di essere l'unico che scrive, ad inserire cose riguardanti Elvis sul forum.
Le amenità ed affini le lascio alla creatura di Zuckenberg e ai suoi seguaci.



Grande Marco!Hai pienamente ragione..Ed io seguirò le tue orme! [SM=g8149] [SM=g8149] [SM=g8149]


27/02/2018 20:17
Post: 23.301
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Tanto per smentirsi (i giornalisti sono specializzati nel contraddirsi)...
La rinascita del CD
[Modificato da marco31768 23/03/2018 22:57]
23/03/2018 22:56
Post: 10.638
Registrato il: 13/05/2005
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Se il cd..sta andando male..i bootlegs & c..stanno benissimo
le uscite di materiale non ufficiale non è mai andato così a gonfie vele
non faranno grandissimi numeri ma in questione di uscite sono inarrestabili e sono sempre più belli e affascinanti..CD con Books Vinili con books & CD..eccetera.

Se ci sono tante news significa che il mondo del collezionismo è molto vivo e vegeto.

Allego alcune delle ultimissime uscite....
24/03/2018 08:36
Post: 10.639
Registrato il: 13/05/2005
Utente Gold
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24/03/2018 08:42
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