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[PS4] [XBO] UFC 3

Ultimo Aggiornamento: 06/02/2018 14:37
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Data di uscita: 2 Febbraio 2018
Tipologia di gioco: Picchiaduro, Sportivo
Sviluppato: EA Canada
Pubblicato: Electronic Arts
Distribuito: Sony
Giocatori: 2
Lingua: Eng (audio) / Ita (testi)
Manuale: Ita
PEGI: 16+
Supporto: Blu-Ray/Digitale





















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06/02/2018 14:28
 
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EA ci riporta sul ring e mette a segno una bella vittoria
multiplayer

Riflettori pronti, pubblico in delirio. L'ottagono è circondato dai sostenitori e dai cameramen.

Nel giro di pochi secondi il nostro campo visivo si riduce: ci concentriamo su un uppercut, su un gancio. Cerchiamo in tutti i modi di buttare giù Tony Ferguson, mentre facciamo scattare qua e là quel colosso irlandese di Conor McGregor come se fosse un grillo, per evitare i colpi. Al momento della sudatissima vittoria, fama, successo e soprattutto nuovi contratti sono nostri.

Chi ha detto che per menare le mani c'è soltanto Dragon Ball FighterZ a disposizione, in questi giorni? EA Vancouver ha terminato lo sviluppo di UFC 3, terzo capitolo di un franchise relativamente recente ma che ad ogni nuova edizione migliora in qualcosa. La sua ultima incarnazione su console recupera tutti i pregi della precedente, insistendo su alcune novità degne di nota. Il risultato è probabilmente il miglior MMA fighting game attualmente in commercio.




Ti picchio anche sui social

Tra poco vi racconteremo delle tantissime modalità di gioco offerte da UFC 3, ma prima bisogna insistere sulla novità principale di questa terza edizione, su cui tra l'altro ha scommesso molto la stessa EA, mostrandola a più riprese nel corso degli ultimi mesi. È la Modalità Carriera, quella nuova: rivista, potenziata e arricchita di nuove funzionalità che la avvicinano, in alcuni momenti, a un piccolo gestionale delle risorse dei nostri professionisti.

Il titolo mostra chiaramente di rivolgersi a un pubblico specializzato, che celebra una specifica tipologia di sport, quella delle arti marziali miste. E che quindi si aspetta di trovare in UFC 3 una riproduzione fedele in ogni minimo dettaglio, dentro e fuori dal ring. EA ha accontentato tutti. Si comincia con lo scegliere tra i classici livelli di difficoltà, mentre "leggenda" sarà disponibile dopo aver completato la Carriera almeno una volta, e aver conquistato il titolo di campione. Si passa poi a selezionare la classe di peso per il proprio atleta, e subito dopo lo stile di lotta: striker, brawler, bilanciato, grappler o specialista in sottomissioni.

La fedeltà nei dettagli della tipologia sportiva in questione si accompagna ad un editor davvero profondo, dove potremo creare da zero il nostro lottatore personalizzandolo in ogni minimo aspetto. Tatuaggi compresi, suddivisi per ogni parte del corpo. Si può modificare a piacimento anche la personalità, la musica d'entrata sul ring, la postura, le provocazioni e la guardia.

Ma soprattutto, accanto al nome, il titolo ci chiede di inserire il nostro nickname sui social media. Questo dettaglio ci introduce alla nuova meccanica di base: la promozione degli incontri. La modalità carriera ci vede sostanzialmente affrontare una sfida dopo l'altra, partendo dalle leghe minori della World Fighting Alliance (WFA) per arrivare naturalmente alla UFC. Ma tra i combattimenti passano settimane virtuali, che andranno spese per allenarci, potenziarci e, appunto, eccitare il pubblico in vista della prossima sfida. Per farlo dovremo postare sui social network (o meglio, "fingere" di postare sui social network) delle provocazioni ai nostri avversari. "Sono prontissimo, sarà uno scontro a senso unico!".




L'avversario ci risponderà di rimando, sempre sui social: "Sparisci, torna in palestra ad allenarti". Il clamore pre-incontro arricchisce le perfomance con parametri inediti, che possono andare a nostro vantaggio oppure favorire gli avversari (se avremo trascurato i social network, qualche sberla in più la prenderemo sicuramente).

Ovviamente è importante anche allenarsi in palestra, per potenziarci fisicamente ed essere pronti alla lotta. Ma dedicarsi soltanto al nostro corpo non è la scelta migliore. UFC 3 punta invece ad una sapiente gestione tra l'una e l'altra cosa, ed è qui che affiorano le meccaniche gestionali. Dopo ogni incontro guadagniamo infatti denaro, fan e punti settimana. I punti settimana vanno spesi per gestire l'allenamento in palestra e i post sui social newtork: non possiamo fare entrambe le cose assieme, e nessuna di esse è gratuita. Con perfomance sempre migliori avremo possibilità in più di aggiudicarci lo scontro, e in questo modo firmeremo contratti sempre più importanti. Il denaro ci servirà per sbloccare nuove palestre, da affittare per gli allenamenti, e così via in una spirale che (si spera) ci porterà alla gloria.

 


Trofei PlayStation 4

I trofei di UFC 3 abbracciano tutte le possibilità offerte dal titolo EA. L'ambito platino ci imporrà di giocare anche online, mentre cerchiamo di realizzare alcune azioni che non verrebbero conteggiate durante gli scontri liberi. Molti trofei si sbloccheranno però automaticamente, giocando un incontro dopo l'altro. I trofei che richiederanno più tempo riguardano l'ottenere il contratto più importante in assoluto in difficoltà Leggenda, e raggiungere il livello 150 nell'UFC Ultimate Team. Armatevi di pazienza: un vero campione non si tira mai indietro.







 

Ai confini della realtà

UFC 3 non fa sconti di nessun tipo ai giocatori: non è un picchiaduro in cui basta premere tasti a caso per vincere. Anzi, non è un picchiaduro, punto. È un simulatore sportivo, che richiede una perfetta padronanza di tutte le complesse meccaniche di gioco presenti. Prima di riuscire a padroneggiare la situazione serviranno giorni di allenamento, e la presenza dei tutorial sempre a portata di mano la dicono lunga sula curva di apprendimento. I comandi sono stati aggiornati, e ci vorrà qualche momento per i vecchi fan di UFC 2 per sentirsi a casa. Il sistema di parata, per esempio, ora gestisce con R2 la guardia alta, e con la pressione simultanea di R2 e L2 quella bassa.

Il sistema delle prese e delle sottomissioni è stato reso più intuitivo, ma non troppo: queste ultime restano la meccanica ancora più scomoda da gestire, soprattutto durante gli scontri online dove la reattività diventa ancora più importante. Molto spesso si passa dal tatticismo alla confusione generale; tutto il resto funziona però alla grande, favorendo un grado di immersività altissimo, che trova la sua coronazione nell'incontro con il comparto grafico.

Perché è inutile girarci intorno, UFC 3 è uno spettacolo da vedere.
Siamo arrivati al fotorealismo puro, di punto in bianco durante la presentazione di gioco siamo passati dal gameplay a un filmato televisivo vero e proprio, e non ci siamo neppure accorti della transizione. La fluidità in campo è altrettanto eccellente, e si vede subito l'effetto della nuova tecnologia Real Player Motion, in grado di rendere tutto più realistico e credibile con 5000 nuove animazioni.

Abbiamo riscontrato giusto qualche incertezza solo durante gli scontri online.
Non è nulla di troppo fastidioso, comunque, tra l'altro non abbiamo avuto modo di testare a fondo la componente in rete perché i server sono ancora deserti, quindi la situazione potrebbe migliorare rapidamente nei prossimi giorni. Una nota di merito anche per le modalità di gioco proposte.

Variare una formula sostanzialmente identica non è mai un compito facile, e mentiremmo se vi dicessimo che di punto in bianco UFC 3, per cambiare un po', vi porta a pescare. Tuttavia ci sono davvero tante cose da fare, e la Carriera è soltanto una delle opzioni a disposizione.

C'è la Modalità Incontro, per sfidare al volo l'intelligenza artificiale o un amico in locale. Ci sono i Tornei e i Campionati a Graduatoria.

C'è persino una nuova modalità Knockout, in cui saremo noi a dettare le condizioni di vittoria, stabilendo che tipo di colpo bisognerà eseguire o altre limitazioni. Sulla UFC Ultimate Team, poi, si potrebbe scrivere un libro a parte, al pari di quella di FIFA (il cui funzionamento, peraltro, è assai simile). Per chi non riesce a padroneggiare ancora adeguatamente le meccaniche più complesse, EA ha pensato anche ad "Alzati e colpisci" e "Duello di sottomissioni", per giocare partite incentrate solo su quegli aspetti. La personalizzazione è il fiore all'occhiello di UFC 3, se non l'avete ancora capito: il giocatore deve sentirsi libero di provare un po' tutto, quando vuole, secondo i suoi ritmi. Fino a sentirsi pronto per andare a prendere a pugni qualcuno sull'ottagono. Qualcuno molto importante.



8.5

UFC 3 rappresenta l'apice della serie, propone un simulatore sportivo delle MMA completo, appagante, visivamente esaltante. Sì, ci vuole un po' per apprendere le meccaniche, soprattutto per chi non ha mai provato i capitoli precedenti. E sì, all'inizio si finirà al tappeto ogni tre per due, con un certo senso di frustrazione. Ma allenandosi, diventando più forti, ripassando i tutorial, cominceremo a prendere anche noi a sberle gli avversari, a metterli al tappetto, a impedire loro di rialzarsi sfruttando appieno le prese. A quel punto UFC 3 ci aprirà un mondo di possibilità, online e offline. In ogni momento risuonano le parole del filmato di apertura con Conor McGregor. Ogni lottatore deve avere una meta. La tua è quella di diventare il migliore. Fuori, e dentro la UFC.

PRO

  • Visivamente impressionante
  • Tantissimi atleti famosi
  • La nuova Modalità Carriera funziona bene

CONTRO

  • Prese e scontri a terra un po' confusionari
  • Qualche incertezza online
  • Indicatori a schermo non sempre chiarissimi


[Modificato da li4m 06/02/2018 14:30]







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EA Sports UFC 3 - Recensione
console tribe



Real Player Motion

Per cercare di offrire l’esperienza di gioco più realistica di sempre, EA Sports è andata a lavorare tantissimo sulle animazioni con il Real Player Motion Tech, una tecnologia che ha permesso al team di sviluppo di catturare tutti i movimenti dei lottatori con il motion capture. Questa novità restituisce un feeling pad alla mano autentico e naturale rendendo il gameplay decisamente più realistico rispetto al passato.

Chi ha già giocato i precedenti capitoli targati EA Sports si troverà comunque immediatamente a casa con la possibilità di sferrare semplici pugni e calci con i tasti frontali che in combinazione con i tasti dorsali e i grilletti permettono di sferrare colpi più potenti come ganci, calci alla testa e altre mosse più ‘esotiche’ e spettacolari. La parata invece è stata affidata al grilletto e al tasto dorsale destro, i takedown e le prese invece alla combinazione di levetta analogica, tasto dorsale e grilletto sinistro. Lo scontro a terra è stato sensibilmente migliorato e adesso rappresenta sicuramente una validissima alternativa al combattimento in piedi permettendo a ogni giocatori di approcciarsi a un match con lo stile che più preferisce. Takedown, transizioni a terra, pugni e calci consumano la stamina del proprio lottatore che va gestita con grandissima attenzione per non rischiare di arrivare all’ultimo round col fiato corto, anche in questo caso il proprio stile di lotta comunque può fare la differenza: colpire spesso al corpo l’avversario porta la barra della resistenza sempre più giù e nei match composti da cinque round è un elemento che può fare la differenza; colpire la testa invece rende sempre più vulnerabile l’avversario ai KO.

Invariate, purtroppo, le sottomissioni con il mini gioco già visto negli scorsi anni che risulta ancora troppo macchinoso. I passi in avanti fatti da UFC 3 sono comunque evidenti, mai come quest’anno ci troviamo dinanzi a un titolo profondo e gratificante che restituisce proprio la sensazione di stare sull’octagon: a volte un colpo fortuito può cambiare le sorti di un match, altre volte invece è richiesta una tattica precisa e attenta per avere la meglio sull’avversario. La complessità è abbastanza elevata, ma per fortuna l’interfaccia su schermo è sempre abbastanza esaustiva e chiara rendendo il gameplay abbastanza accessibile ai neofiti che col passare delle partite capiranno tutti i segreti del gioco.

Da un punto di vista tecnico, i ragazzi di EA Sports hanno utilizzato ancora una volta l’Ignite Engine (chissà se a partire dal quarto capitolo anche UFC passerà a Frostbite come già avvenuto a FIFA e Madden NFL). Il risultato è comunque ancora sorprendente: la sensazione è che questo motore riesca a dare il meglio di sé proprio in questa tipologia di giochi con pochi personaggi su schermo. I modelli poligonali dei lottatori sono realistici con i rivoli di sudore o i danni sul corpo veramente impressionanti tra lividi, tagli e sangue. Ottimo anche il comparto audio con una piacevole soundtrack nei menù, e una telecronaca in inglese di buon livello che vanta tra l’altro la partecipazione di Snoop Dogg nella Knockout Mode.

G.O.A.T.

Dal punto di vista dei contenuti, UFC 3 è sicuramente un titolo degno di nota con oltre 250 lottatori (purtroppo mancano i nostri italiani) e un buon numero di modalità. Oltre al classico incontro, troviamo la modalità Knockout che trasforma il gioco in un picchiaduro con tanto di barra della salute e senza la possibilità di effettuare prese, takedown e sottomissioni; opposta invece la modalità Sottomissioni in cui l’unico modo per battere l’avversario è fargli battere le mani al tappeto.

Completamente rivista la modalità Carriera: il primo passo è la creazione del proprio lottatore tramite un ottimo editor che permette di modificare non solo l’aspetto ma anche i movimenti e lo stile di lotta (grappler, brawler, ecc.). L’obiettivo della modalità carriera di UFC 3 è diventare il G.O.A.T. (Greatest of all Time), per farlo bisognerà gestire attentamente non solo l’allenamento del proprio avatar ma anche il suo rapporto col pubblico mediante i social e la promozione. Si inizia in una piccola federazione indipendente per poi passare dopo qualche incontro alla corte di Dana White in UFC dove dovremo farci un nome a suon di vittorie e auto promozione.

Tra un incontro e l’altro dobbiamo innanzitutto decidere in quale palestra allenarci (ognuna ha un suo costo e una propria specializzazione) e quante settimane passare per prepararci allo scontro. Fatta la scelta abbiamo a disposizione un massimo di 100 punti ogni settimana da spendere non solo nell’allenamento (e quindi nella progressione delle proprie statistiche), ma anche nell’apprendimento di nuove mosse (che variano a seconda del grado e delle tipologia della palestra) e nel self-marketing tramite i propri social. Quest’ultimo aspetto vi permette di alzare il grado d’interesse di ogni incontro e quindi di aumentare il proprio numero di follower.

A un certo punto arriva anche lo scontro con il proprio rivale che se battuto vi permette di passare alla fase successiva della carriera e farvi avvicinare così al titolo. La strada per diventare “il più grande di tutti i tempi” passa quindi da un buon bilanciamento tra auto promozione e allenamento. Il problema della modalità Carriera è che il tutto si rivela un semplice passare da uno scontro all’altro, mancando quindi a lungo andare di quella verve che hanno invece altri titoli sportivi come FIFA e NBA 2K in grado di proporre anche una trama coinvolgente e piacevole da seguire.

Ultimate Team

La componente online di UFC 3 vede in primo piano Ultimate Team, modalità già apparsa in altri videogiochi EA Sports. Ultimate Team vi permette di creare la propria squadra di quattro lottatori suddivisi in pesi leggeri, medi, massimi e gallo femminile tra quelli reali e altri che potrete creare, ognuno ha un diverso grado di rarità: più è raro e più è forte. Ma all’interno dei pacchetti non troviamo solo i lottatori, ma anche mosse e bonus passivi da equipaggiare ai lottatori che altrimenti in versione base si trovano praticamente limitati senza la possibilità di effettuare calci alla testa, takedown e molto altro. Nella personalizzazione dei lottatori è presente anche un sistema di intesa che permette di migliorare le statistiche dei lottatori.

Passando oltre al sistema di personalizzazione, Ultimate Team permette di affrontare match offline e online con in entrambi i casi la presenza di una graduatoria che permette di passare da un semplice rookie, a un aspirante al titolo e un campione che deve poi difendere la propria cintura dall’assalto degli avversari. Presenti inoltre una serie di sfide per ottenere soldi e pacchetti extra, o un sistema che ricorda le Creazioni Rosa di FIFA Ultimate Team tramite il quale sacrificare carte che non utilizzate per ottenerne di nuove. Sicuramente qualcuno si starà preoccupando per il rischio pay-to-win dato che senza l’acquisto di pacchetti di carte non si può andare molto avanti. Preoccupazioni lecite, eppure abbiamo notato come bastino poche partite per ottenere i crediti necessari per acquistare nuovi pacchetti. Inoltre il matchmaking in questi giorni ci ha restituito buone sensazioni nel mettere insieme i giocatori dello stesso livello, di conseguenza non vi capiterà mai di trovarvi contro giocatori che spendono soldi nelle microtransazioni.

Oltre ad Ultimate Team è presente anche un comparto multiplayer più tradizionale con il medesimo sistema di graduatorie che vi abbiamo descritto qualche riga più sopra.


Commento finale

85

EA Sports alla fine ha mantenuto le sue promesse, UFC 3 raggiunge nuove vette di realismo e di profondità dimostrandosi un titolo imprescindibile per i fan di questa disciplina. Contenutisticamente ci troviamo dinanzi un pacchetto molto ricco e per tutti i gusti di giocatori, sia gli amanti del multiplayer che i fan del singleplayer. Peccato solo per un sistema di sottomissione macchinoso, e una Carriera alla lunga poco coinvolgente. Se EA Sports dovesse riuscire a migliorare questi aspetti nei futuri capitoli, ci troveremmo dinanzi a un titolo perfetto.

  • Gameplay realistico,tecnico e profondo

  • Graficamente eccezionale

  • Buon numero di contenuti

  • Sistema di sottomissioni macchinoso

  • La Carriera alla lunga può stancare


 

[Modificato da li4m 06/02/2018 14:37]







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