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Krasus 2

Ultimo Aggiornamento: 27/04/2018 11:03
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In seguito all'autorizzazione di procedere per la ricandidatura procedo con l'esposizione del BG, nel precedente post non era un blocco unico, per eventuali approfondimenti si prega o di visitare il post precedente o di porre eventuali domande di chiarimento. Nella speranza di una comunicazione efficace ^^ procedo.




BG:

Tereseth:
si dice che nell’angolo più buio e remoto del mondo, dove la stessa grande musica ha perso la sua purezza originale, proliferino gli esseri più efferati, astuti e corrotti conosciuti più comunemente come demoni mutaforma. Forse pochi sanno che solo i più abili manipolatori e i più astuti calcolatori sono riusciti a trovare un modo per varcare la discrepanza per giungere nelle terre dei mortali. Molti si lasciano abbandonare alla banale violenza, altri più astuti si divertono nel tessere fitte trame per ingannare le malleabili menti dei mortali,infine c’è chi non si accontenta di questi bassi intrattenimenti per trascorrere la loro interminabile permanenza su queste terre. Un nome in particolare farebbe rabbrividire chiunque tra le estreme terre del nord, un demone che non ha saputo accontentarsi di veder scorrere il sangue mortali sulle proprie mani, ma al contrario ha voluto elevarsi al di sopra delle infime razze dell’Aengard come una sorta di simbolo portatore di morte e caos... Nel corso degli anni le persone più disparate hanno assecondato il suo volere, era noto per mostrarsi in mille forme diverse per soggiogare le menti dei mortali e modellarle a suo piacimento per diffondere il suo verbo e far scorrere sangue in suo nome. Una folata di vento gelido che portava la follia sui villaggi, il culto della morte in ogni suo effrenato aspetto, l’innocenza soggiogata passionevolmente alle sue promesse melliflue che in cambio chiedevano solo carne e violenza.... il suo nome era un sussurro tra le bocche dei mortali, il suo nome era morte, il suo nome era perdizione, il suo nome era Tereseth.



L'incontro:
Nulla allietava Tereseth più di vedere interi villaggi bagnati dal sangue dei delitti compiuti dalle persone più innocenti e insospettabili, si curava personalmente di scegliere i suoi "adepti", nella sua mente si sovrapponevano trame su trame incrociando il debole sguardo dei mortali, fantasticava spesso sulla potenzialità di ogni soggetto che testava. Amava spasmodicamente osservare le menti sane dei paesani divenire progressivamente sempre più sanguinarie, perdere ogni pudore davanti la carne nella speranza di una vita migliore, i mortali vendevano loro stessi pur di ottenere un misero premio. Di solito il processo non era molto travagliato, bastavano pochi giorni per devastare il raziocinio di un qualunque villano privo d'intelletto, con gli anni le sue tecniche diventavano sempre più subdole, sempre più macabre... tutto procedeva regolarmente senza intralci, Tereseth era un'ombra portatrice di morte tra i mansueti villaggi nelle montagne, e il sangue che scorreva allietava ogni sua giornata nel silenzio più assoluto. La noia dopo tanti anni lo assalì nuovamente, le aride menti degli agricoltori e braccianti erano troppo facili da manipolare, però non disdegnava affatto continuare a vedere la morte spargersi tra di loro, la sua insoddisfazione lo portò a cercare qualcosa di nuovo, qualcosa di più intrigante... fu proprio questo che lo condusse nelle estreme terre del nord dell'Aengard, regno degli elfi dei ghiacci, razza pura e inflessibile, difficile da soggiogare allo squallore della morte. E' così che per la prima volta il demone incrociò lo sguardo puro e innocente di Arieth, un'elfa dei ghiacci dai lunghi e candidi capelli color neve, le iridi profonde di un puro color ghiaccio con un corpo dalle forme gentili... forse fu proprio vedere tanta innocenza in una donna che spinse il demone a prenderla di mira. Una lenta discesa tra il sangue e la perversione fu quella dei due, un susseguirsi di torture psicologiche ai limiti dell’immaginazione, un trionfo del dolore e dell’odio tra le sue parole affilate, la coronazione dello squallore e del viscidume nei suoi gelidi trattamenti, tutto unito in uno spillo affilato che recideva ogni freno cercando di far fuoriuscire le passioni più proibite. La mente dell’elfa nonostante tutto non dava segni di cedimento, la determinazione e il profumo della libertà non l’avevano abbandonata, e le sue pure iridi di ghiaccio non accennavano a darla vinta ai due pozzi scuri senza fine del demone. L'orgoglio e la pazienza di Tereseth iniziò fastidiosamente a vacillare, nulla si poteva opporre al suo volere… specie se si trattava di una fragile donna, ma quella non sembrava avere intenzione nemmeno di impugnare un pugnale per salvarsi versando il sangue di un altro. I mesi passavano e le stagioni iniziavano ad alternarsi nel silenzio di una semplice casa in legno della catena montuosa delle Scaglie di Drago, la situazione non cambiava ormai da tempo e un giorno la pazienza imperuta del demone si incrinò, lui che non si era mai sporcato di una goccia di sangue da secoli iniziò a far giocare l’elfa con il dolore fisico, le membra mortali possono anche sopportare… ma per quanto? dopotutto sono così fragili e delicate se sottoposte alle giuste cure… è così che l’elfa fu ridotta più volte in punto di morte, sfregiata in ogni maniera possibile si trascinava in avanti perdendo il conto dei giorni, i ricordi delle sue candide terre, esistevano solo le assi insanguinate della casa e il suo aguzzino. Il volto di Arieth divenne solo un ricordo della giovane sorridente tra le nevi, la sua pelle liscia ricoperta da ogni genere di cicatrice, le ossa fragili dalle numerose fratture e il volto coperto per occultare alla vista gli sfregi. Il suo corpo sembrava muoversi alimentato solo dal desiderio di non provare altra sofferenza e presto il volere del demone fu soddisfatto, la ammirava nei suoi gesti secchi e senza sentimento che laceravano le carni degli innocenti, il vermiglio sangue che ne sgorgava. Un essere privo di una volontà propria che si divertiva ad umiliarla, a sporcarla dell’ennesimo delitto e cancellare ogni traccia della sua innocenza.... le violenze erano molteplici e non ne tralasciava in alcuna maniera nessun genere, presto divenne serva e custode del suo seme, portatrice di un essere pregno allo stesso tempo del puro sangue dei ghiacci e della corrotta stirpe demoniaca. l’essere che avrebbe continuato a portare l'orrore su queste terre . La gravidanza fu l’estremo passo che fece toccare il fondo ad Arieth, non poteva fare nulla per cambiare il suo triste destino, solo le sue pene fisiche si allietarono per permettere a Krasus di nascere sano e forte. Forse fu la forza di volontà dell’elfa o più semplicemente l'astensione prolungata dal dolore a far affiorare nuovamente la lucidità di Arieth, le forze erano poche e i tempi stringevano ad ogni giorno che passava, lentamente qualcosa avanzava silenzioso ma forse non abbastanza. Il giorno della nascita del mezzodemone, poco dopo il parto che paragonato alle torture subite era una carezza, sul baratro della follia e sull’orlo della lucidità, una scintilla, debole, si mosse tra le sue stanche membra. un gesto forse scoordinato, istintivo, troppo lento ma liberatorio anche se il pugnale non andò pienamente a segno…. le innocenti iridi di Arieth erano devastante ma nel profondo era ancora visibile il suo spirito puro, si spense lentamente alla prima pugnalata di Tereseth, tra le gentili membra squartate rimaneva ancora un bagliore... l'onore di essere morta libera.







Il ritrovamento e l'infanzia:
il sangue ancora caldo scivolava sulle assi di legno del pavimento, Arieth giaceva al suolo lacerata in più punti, le labbra increspate in un leggero sorriso e la mano stesa verso il giovane Krasus, come fosse la sua unica speranza... un messaggio muto davanti gli occhi di Degnar, la provenienza del vagito dell'infante ora gli era più chiara vedendolo accanto al ventre squarciato dell'elfa, il sangue della madre era sparso in più punti della camera e si trascinava fino all'ingresso svanendo lentamente, vicino la porta erano rimaste ancora delle tracce fresche che dopo qualche passo si arrestavano inspiegabilmente. Il vecchio cacciatore con l'arco ancora in spalla non riusciva a spiegarsi un orrore del genere, nel silenzio delle nevi avvolse tra le

sue braccia il minuto e infreddolito corpicino di Krasus, è così che il mezzodemone conobbe per la prima volta il suo salvatore, stretto al suo petto caldo tra le nevi delle montagne vicino Heliriel. L'ombra scura del suo passato per molto tempo passò in secondo piano, conserva vaghi ricordi del capannone di legno di Degnar, non era altro che l'abitazione di un cacciatore adornata di un semplice mobilio e qualche arma, nel retro era collocata una piccola forgia casalinga ed un telaio dove Degnar di tanto in tanto costruiva qualcosa, per il resto c'era solo lo stretto necessario per vivere. Il vecchio cacciatore non era un semplice eremita delle montagne del nord, rammenta bene la sua impeccabile destrezza nella scherma e nel tiro dell'arco, si muoveva lesto tra la taiga seguendo meticolosamente le impronte degli altri animali, dopotutto in quel clima gelido sopravvivevano solo i più abili. Ma Degnar non era nemmeno un semplice cacciatore, sulla sua bifilare infatti era ancora impresso il marchio dell'esercito elfico, è con la medesima lega che Krasus è stato cresciuto, abituato alla fatica e alla pazienza, fulmineo con la spada ed impeccabile con l'arco dopo anni di allenamenti intensi con quello che ormai chiamava "padre". Il giovane crebbe tra quelle foreste in compagnia di qualche raro cacciatore, il silenzio delle montagne accompagnò la maggior parte della sua infanzia e con gli insegnamenti del padre imparò ad amare la natura e tutta la creazione della dea Morwell, imparò a rispettare la vita e le armi, apprese la storia e i costumi dell'Aengard grazie alle storie che Degnar gli raccontava davanti il piccolo camino del capannone, quell'uomo forse fu più che un padre per lui.


Il primo Sangue e l'adolescenza:
il tempo sembrava scorrere lento tra le montagne del nord, ma in pochi anni il mezzodemone ormai era diventato un adolescente capace di difendersi e badare a se stesso, i tratti infantili ormai lasciavano posto a una prima barba e il fisico di un guerriero, un giovane silenzioso dai capelli argentei e le iridi glaciali come quelle della madre, i giorni si susseguivano uguali tra le nevi, passava il suo tempo tra le foreste come fossero la sua seconda casa, l'arco del padre ormai era divenuto il suo compagno più fedele e la natura il suo rifugio. Un giorno le cose cambiarono, non ci fu nessun avvertimento ma solo tanto sangue, ricorda bene il momento in cui la sua vita prese una piega irreversibile, ricorda la casa inondata dal sangue, il rantolo che usciva dalle labbra di Degnar steso a terra lacerato in più punti del corpo come se qualcuno si fosse divertito a squarciare lentamente la sua pelle. Il suo respiro era debole, non abbastanza forza per sopravvivere, l'unica cosa che uscì dalle sue labbra fu la verità, la verità su tutto il suo passato... o almeno quello che sapeva, non ci fu tempo per altro se non per un estremo saluto, dopo solo il peso delle membra senza alcuna scintilla di vita. Dietro di lui solo un'enorme scia di sangue e una manciata di passi che si interrompevano senza una spiegazione plausibile. Ed è così che l'Aengard accolse un ragazzo di 16 anni tra le sue terre, la sua mente iniziò a riempirsi di nuove sensazioni, nuove immagini, i suoi passi senza direzione si perdevano tra boschi e montagne fino all'imenso mare dell'ovest. Solitario in terre sconosciute continuò a cacciare per sopravvivere, inizialmente schivo verso gli estranei passò qualche anno tra le foreste del Maevathan fino a quando un gruppo di cacciatori e mercenari lo prese sotto la sua ala, è con loro che vagò per anni per l'Aengard aiutando i paesani con gli animali selvatici feroci e altri pericoli in cambio di qualche soldo o vendendo pelli e provviste alle città locali, la sua vita scorreva mansueta al fianco di una mezzelfa che lo riuscì a far sentire amato un'altra volta dopo la perdita di Degnar, Elanor. Così passarono altri anni tra il lavoro e la sua nuova compagna, il mezzo non era più il ragazzo solitario che camminava tra le nevi, il suo volto è indurito dal tempo e il suo corpo già segnato da numerose cicatrici, i ricordi ormai si sovrappongono numerosi nella mente del mezzodemone ancora incoscente della sua vera natura. nuovamente come se la sorte l'abbia preso in antipatia un altro fulmine a ciel sereno si abbattè sulla vita di Krasus, perse durante un lavoro leggermente più pericoloso del solito Elanor e molti dei suoi compagni che finirono per essere prima torturati nei modi più brutali e poi uccisi senza pietà da quelli che sembravano dei fedeli di Shanaas (chiedere per i dettagli). E' così che Krasus si ritrovò un'altra volta solo nell'Aengard accompagnato con la bifilare del padre al suo fianco, alle spalle una distesa di morte e dolore che non lo abbandonò mai più nelle notti, come se la sua mente provasse piacere a tormentarlo e fargli rivivere ogni volta le stesse scene allo stesso modo....



Qualunque richiesta sono felice di aiutare !
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25/01/2018 15:44
 
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Ciao,

ti ringrazio intanto per la domanda. Questa è una ri-candidatura ma l'esame è EX novo. Quindi preferirei che il vecchio post non fossi io a doverlo andare a consultare.

Come ti ho spiegato la candidatura parte dal BG completo che era stato approvato dal precedente caporazza. Se mi confermi che quello sopra è il BG completo post revisione inizio a leggerlo, altrimenti procedi con le aggiunte che devi fare.

*~*~*~*
Keiko
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Precisazioni
Aggiungo anche una parte off per chiarire i dubbi già trattati nel precedente post, spero ci sia tutto: (una specie di riassunto)

-nel testo anche se non esplicito si intende che la morte della madre, del padre adottivo e di Elanor sono dovute al medesimo assassino, ovvero Tereseth. La prima è stata uccisa dopo la procreazione, morta nel vano tentativo di cogliere il mutaforma di sorpresa, infatti ha pagato con la vita dato che lei lo annoiava ormai e aveva dato alla luce suo figlio. Il secondo è stato quasi un’incitazione all’odio, il demone ha strappato qualcuno caro a Krasus per alimentare il suo odio, anche se Tereseth non poteva prevedere che l’insegnamento di Degnar rimanesse tanto impresso. Infine Elanor, una tappa fondamentale della sua vita, un’esperienza che ha alimentato la totale sfiducia nel creare rapporti intimi, infatti tende a gestirli particolarmente male e ascoltando impulsi abbastanza irrazionali. Krasus non ha capito minimamente che dietro la morte dei suoi cari c’è la mano di Tereseth. Per quanto riguarda Elanor pensa sia colpa di una setta di devoti a Shanaas e niente di più (anche se ricorda una figura nera incappucciata che ancora abita i suoi pensieri).

-Un altro dubbio che è sorto è stata la presenza di barba in Krasus, si ricorda che può perfettamente ereditarla dal padre.

-i luoghi dei delitti del demone sono limitati all’estremo nord (esterno all’Aengard) e Arieth è una delle prime vittime nei pressi di Heliriel.

-riporto anche una parte che descrive meglio il padre adottivo:

CHI è DEGNAR?:

Il vecchio cacciatore con l'arco ancora in spalla non riusciva a spiegarsi un orrore del genere, ultimamente giravano voci su sparizioni improvvise di persone nei dintorni, molte volte si concludevano nello stesso modo…. nemmeno una bestia avrebbe potuto ridurre in quello stato un corpo, molte ferite sembravano inferte per il semplice fine di creare altro dolore, erano mesi ormai che stava con il fiato sul collo in collaborazione con altri membri dell’esercito elfico ma senza troppi successi, dopotutto erano casi isolati e ancora privi di senso per il momento.

sulla sua bifilare infatti era ancora impresso il marchio dell'esercito elfico, prova del suo fedele servizio durato innumerevoli anni, ormai troppo vecchio e malconcio per continuare a servire la sua razza. Dopo aver dedicato un’intera vita alla carriera militare non avendo altro per cui vivere si è ritirato in una vita solitaria per ricongiungersi con la natura, abbandonato a sé stesso poiché considerato non in grado di combattere anche se ogni tanto collaborava ancora con i soldati, per Krasus fu la sua famiglia mancata in qualche senso.

LE ULTIME PAROLE DI DEGNAR:

il rantolo che usciva dalle labbra di Degnar steso a terra lacerato in più punti del corpo come se qualcuno si fosse divertito a squarciare lentamente la sua pelle. Il suo respiro era debole, non abbastanza forza per sopravvivere, l'unica cosa che uscì dalle sue labbra fu la verità, la verità su tutto il suo passato... o almeno quello che sapeva. fu attraverso le parole di Degnar che conobbe la sua presunta madre, venne a conoscenza di quella notte tanto tragica e allo stesso tempo guidata dal fato , non ci fu tempo per altro se non per un estremo saluto, dopo solo il peso delle membra senza alcuna scintilla di vita. Dietro di lui solo un'enorme scia di sangue e una manciata di passi che si interrompevano senza una spiegazione plausibile

Si sottolinea che Degnar ha spiegato il ritrovamento di Krasus, di come sua madre fosse un’elfa dei ghiacci trovata morta con lui in grembo e i dettagli della scena, quello che sa Degnar insomma, niente di più niente di meno.

Si ricorda che il gruppo di “mercenari” che frequenta dopo la morte del padre non commette crimini, ma caccia, prende contratti per bestie e briganti ed aiuta i paesani sotto pagamento. Non sono assolutamente briganti.
[Modificato da Krasus99 25/01/2018 18:12]
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25/01/2018 19:02
 
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Bene, ri-grazie. Cominciamo!



si dice che nell’angolo più buio e remoto del mondo, dove la stessa grande musica ha perso la sua purezza originale, proliferino gli esseri più efferati, astuti e corrotti conosciuti più comunemente come demoni mutaforma.



Eviterei di citare codesti demoni come demoni Mutaforma, il Mutaforma è il risultato dell'unione tra un demone e un essere mortale, ed è sterile (se non c'è la specifica verrà aggiunta comunque è risaputo da tempo). Un demone è un demone. Capisco che quello che intendi è che il demone potesse cambiare la sua forma ma è prerogativa di molti demoni farlo e non l'unica. Suggerisco che si cambi il nome di tale discendenza, trovo ambiguo l'utilizzo della specifica parola usata per i mezzodemoni.

A parte questo il BG è piuttosto scorrevole mi prendo tempo se mi sorgeranno altre domande su questa parte e nel contempo ti faccio ulteriori domande, non c'è fretta quindi fai con calma, anche in più post se necessario numerando le risposte in base alla domanda così saprò quando hai finito:
1) Qual è l'attuale consapevolezza di Krasus nei confronti del suo sangue?
2) In base a tale consapevolezza quali sono le sue intenzioni?
3) Cosa farebbe Krasus se si risvegliasse nuovamente? Cosa cambierà nella sua vita e nei suoi rapporti con gli altri e con sé stesso?
4) Puoi farmi un esempio in cui Krasus come Mezzelfo si comporterebbe in maniera differente da Krasus come Mutaforma? Ti chiedo quindi di illustrare la situazione di partenza e simulare almeno 1/2 post nelle diverse situazioni di razza, prima e dopo un eventuale risveglio.

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25/01/2018 21:46
 
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grazie per la presa visione, inizio a risolvere le questioni principali:

-per la citazione alla discrepanza basta omettere quella parte quindi? in questa maniera scorre bene?

“si dice che nell’angolo più buio e remoto del mondo, dove la stessa grande musica ha perso la sua purezza originale, proliferino gli esseri più efferati, astuti e corrotti. Forse pochi sanno che solo i più abili manipolatori e i più astuti calcolatori sono riusciti a trovare un modo per varcare la discrepanza per giungere nelle terre dei mortali. Molti si lasciano abbandonare alla banale violenza, altri più astuti si divertono nel tessere fitte trame per ingannare le malleabili menti dei mortali,infine c’è chi non si accontenta di questi bassi intrattenimenti per trascorrere la loro interminabile permanenza su queste terre.”

detto questo posso passare anche alle altre questioni più importanti ^^ allora....

1) Per il momento il sangue corrotto ha avuto un ruolo in 3 quest, la prima in cui c’eri anche tu ha semplicemente compreso che il suo corpo può mutare, che ha il controllo delle cellule del suo corpo e può imparare a controllarle. Poi c’è stata una piccola finestra sul suo passato, la quest era sempre moderata dallo stesso master e ha praticamente messo a confronto krasus con la sua parte demoniaca (un riflesso davanti allo specchio). Un vero e proprio dialogo che ha svelato qualche dettaglio, comprende che c’è una parte del suo sangue che ha qualcosa di particolare, nello specifico dalla parte del padre e sa che non può estirparlo ma solo imparare a conviverci. Nell’ultima con un master differente ha convalidato il ruaki, un’esperienza abbastanza forte dove ha sentito qualcosa di invitante/ appagante nell’uccidere quello che doveva essere una sorta di stupratore/ladro. Non importa tanto l’estrazione sociale ma piuttosto il sangue versato in sé, ha sentito il ribrezzo verso sé stesso ed ha avuto il terrore di non poter controllare davvero il suo istinto demoniaco. Io vorrei solo una delucidazione in particolare, so bene e benissimo che non si tratta di possessione, ma nel momento in cui il sangue si risveglia è come se i geni del padre avessero un’influenza profonda, quindi anche tutto quello che può essere legato all’istinto demoniaco no? quindi con il risveglio del sangue è possibile o previsto che ci sia una parte che provi piacere nel fare alcune cose che la parte buono-neutrale (nel caso mio) non amava fare prima, quindi c’è un conflitto interiore. Voglio accertarmene perché una falla ha avuto conseguenze non poco pesanti l’ultima volta quindi voglio essere sicuro ^^


2)3) Sicuramente cercare di capire il suo passato con precisione, iniziare a ricomporre ogni pezzetto della sua vita anche se gli servirebbe una spinta esterna, sarebbe alquanto doloroso per lui ripercorrere volontariamente tutte le sue tappe di vita. Inoltre calcolando ancora la sua conoscenza superficiale del suo sangue deve ancora compiere un percorso di crescita verso sé stesso. Essere mutaforma o meno non influenza le ambizioni, l’idea principale è riuscire a convivere con i suo sangue senza commettere qualche atto spregevole, rimanere sempre lo stesso nonostante ci sia una zona di istinti che preme per esprimersi. Potrebbe addirittura cercare di non usare affatto il suo sangue demoniaco, anche se in caso di necessità o forti emozioni probabilmente il controllo sulla parte demoniaca verrebbe meno. Per come la vedo io all’inizio cercherebbe di rinnegare la sua natura, è quello che arriverà dall’esterno che determinerà poi la sua crescita rispetto ai suoi poteri, da solo rimarrebbe molto prudente e diffidente verso sé stesso ma anche verso gli altri, la consapevolezza di essere un “mostro” potrebbe persino aumentare la sua sfiducia verso sé stesso, totalmente l’opposto della sensazione di onnipotenza che magari i poteri di un mutaforma potrebbero dare ad una persona ambiziosa. Per non contare che è un fedele di Morwell, non nel senso stretto della fede ossessiva, ma più adottata come una filosofia di vita “preserva la vita” principalmente ed anche “il rispetto per la vita e la morte”, oppure “ogni cosa ha il suo ciclo vitale” cose di questo genere. Per lui è una prova non indifferente stare davanti la sua divinità sapendo che il suo sangue verrebbe disprezzato, inoltre ha una credenza non ferratissima che le sue azioni siano guidate dalla sua dea, ha un vago sospetto la sua vita sia così impervia a causa del suo sangue disprezzato anche se rimane sempre un’altra parte che cerca di lottare nonostante sappia benissimo che il sangue demoniaco è totalmente ripudiato da Morwell. Un’altra lotta di fede dalla quale cerca di resistere ogni giorno.

Chiedo perdono ma non sono proprio riuscito a differenziare correttamente la seconda e la terza risposta.

La differenza sostanziale tra un Krasus senza l’influenza del sangue demoniaco ed un altro irrorato totalmente da esso sta nell’istinto. Il mezzosangue è sempre stato una persona molto paziente e fredda dall’esterno, riesce a controllare alla perfezione le sensazioni più forti, in special modo la paura e l’ansia (per un combattimento). Se il sangue demoniaco influenzasse il suo corpo cambierebbe totalmente il suo rapporto con il sangue e la morte, ci sarebbe una parte di lui che non avrebbe alcun sentimento nel passare a filo di lama una persona, sarebbe molto meno riflessivo nelle scelte e agirebbe molto di istinto (es. una persona cara è in pericolo, non mi faccio problemi ad uccidere e usare la violenza) o almeno ci sarebbe una parte di lui che spingerebbe per quello. Naturalmente tutte gli istinti demoniaci verrebbero filtrati dalla parte di sangue elfico. Lato molto importante è quello degli affetti, se una cosa lo fa arrabbiare oppure stare male potrebbe avere dei comportamenti impulsivi che mirano a far passare il disagio con una soluzione avventata invece di riflettere e pensare agli altri. Ma senza perdermi troppo in dettagli penso sia meglio provare con qualche post, giusto per rendere l’idea che comunque tutto questo conflitto non sfoci in azioni estreme ma che comunque c’è sempre la parte elfica legata alla tradizione di suo padre che lo porta sulla solita strada.


Preferisco prendere una situazione non troppo elaborata per rendere chiaro il concetto, supponiamo che ci sia un villaggio di qualche casa, un gruppo di banditi passa per razziare i contadini e i loro averi. Si trova nella zona con qualche compagno d’arme (possa anche essere qualche freccia) e sentono le urla degli abitanti, accorrono in soccorso sfoderando le spade e affrontano i banditi. il primo post sarà Krasus normale, l’altro con il sangue risvegliato.


1 m.f.[Villaggio/Viale Centrale] Accorre alle urla con delle falcate che non sembrano umane, rimane a basso profilo nonostante tutto, non vuole trovarsi in una situazione scomoda, la monofilare elfica dalle forme ondulate scintilla già tra le sue mani, le iridi color ghiaccio sono circondate da una fitta ramificazione di capillari che rendono rende inquietante la normale calma che li domina. Pianta i piedi per terra ed aspetta che i suoi compagni lo raggiungano, non ci vuole molto prima che i banditi inizino ad organizzarsi per respingerli [mettete giù quelle dannate armi, a meno che non vogliate essere riconosciuti nemmeno dalle vostre madri] verbia con una calma innaturale che trema ad ogni parola, la mano che stringe l’elsa della monofilare con impazienza. Rivolge il profilo verso i suoi avversari, la mano disarmata subito dietro il busto e le gambe leggermente piegate, un animale pronto a balzare sulla sua preda. Lo sente l’odore del sangue, c’è una parte di lui che lo chiama a sé ma la sua mente lotta per rimanere lucida e mettere a fuoco le lame degli avversari, una frenesia che cresce dentro il petto e che brucia [lo sai che sarebbe saggio non versare sangue, non vorrei attirare troppo l’attenzione] sentenzia con uno sforzo estremo verso il compagno ma riuscendo a rimanere freddo, sa benissimo che quei banditi armati con equipaggiamenti di fortuna non sono altro che carne da macello per la sua lama e per il potere del suo marchio, ci vorrebbe un attimo a spazzarli via.


1[Villaggio/Viale Centrale] Le urla dei paesani straziano il cielo azzurro, si muove agile e cercando di valutare bene la situazione non appena le fronde permettono di intravedere il villaggio, tiene il respiro regolare e la sua mente inizia ad isolare le percezioni superflue, il cuore aumenta i battiti e pompa l’adrenalina nel sangue. Estrae la monofilare con un gesto secco e preciso e si affianca ai suoi compagni, non ci vuole molto prima che i banditi organizzino una linea difensiva, gli scruta con le sue iridi color ghiaccio fisse come le stelle in cielo, decise, pronte allo scontro [posate le armi se volete sopravvivere, sapete benissimo di non aver alcuna speranza… lasciate le armi a terra] verbia con fermezza e sguardo sicuro, in effetti gli avversari lasciano a desiderare per preparazione, il loro equipaggiamento è un assemblaggio di fortuna che lascia davvero a desiderare. Quelli non sembrano voler indietreggiare [indietro.. ho detto, se volete vivere] ripete ma nulla sembra funzionare, stringe salda la monofilare e focalizza i nemici che ha davanti, attende la loro prima mossa per abbatterli [sai che girare i villaggi ad uccidere ladri è davvero eccellente per farsi conoscere, dobbiamo nascondere tutti i corpi dopo… o sicuramente verranno a cercarci] verbia al compagno senza distogliere l’attenzione dai banditi, con un gesto della mano ruota la monofilare con scioltezza, pronto a combattere, un respiro profondo e lo scontro inizia.

2 m.f[Villaggio/Capanno] l’odore del sangue ormai impregna l’aria, sente il petto fremere e il marchio infondere vigore in tutto il corpo, lo stomaco si contrae in quella sensazione di piacere che si mischia con la sua solita freddezza, è difficile da gestire, soprattutto quando deve seguire la traiettoria della lama e i movimenti dell’avversario. Combatte senza nessun timore, importa solo abbattere il nemico in quel momento, il respiro è intenso e i muscoli non si fermano nemmeno un attimo, gesti precisi e mortali partono dalle gambe per infondersi sulla lama che fende l’aria. Alla fine riesce, l’avversario sbilanciato dall’ultimo scambio non favorevole descrive uno sgualembro troppo lento, il mutaforma gioca di gambe, si sposta sul lato sinistro con una velocità impressionante e congiungendo entrambe le mani sull’elsa colpisce la parte interna della coscia che inizia a sanguinare copiosamente. Non batte ciglio all’urlo agghiacciante che emette, rimane per qualche secondo in quella posizione e poi scruta il suo nemico ferito che cerca di fermare il sangue, sente come il suo sangue scorre copioso nelle vene a quella visione. Avanza di qualche passo in sua direzione, congiunge entrambe le mani sull’elsa con la lama rivolta verso il basso e quando ormai sembra aver compiuto il gesto si blocca, deglutisce e sente un conato di vomito risalire, pianta la spada nel terreno come sostegno e prende un bel respiro per contenersi, è ancora difficile convivere con il suo sangue.



Spero sia piuttosto scorrevole, qualunque osservazione sono felice di ascoltare, grazie per il tuo tempo ^^.
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Ok per la rimozione della parola Mutaforma, e attento perchè è riutilizzata almeno un'altra volta nelle specifiche.


Riguardo alla domanda 1, la domanda era principalmente sulla consapevolezza attuale di Krasus, sa, non sa, di essere un mezzodemone. E visto che mi citi personalmente in quella quest non è mai stato dato per assodato che non fosse un evento spurio. Considero che la risposta sia questa:


, comprende che c’è una parte del suo sangue che ha qualcosa di particolare, nello specifico dalla parte del padre e sa che non può estirparlo ma solo imparare a conviverci.



La parte successiva esula dalla risposta ma non posso far finta di non aver letto.



ha sentito qualcosa di invitante/ appagante nell’uccidere quello che doveva essere una sorta di stupratore/ladro.


Non importa tanto l’estrazione sociale ma piuttosto il sangue versato in sé,


ha sentito il ribrezzo verso sé stesso ed ha avuto il terrore di non poter controllare davvero il suo istinto demoniaco.




Io vorrei solo una delucidazione in particolare,

Non era questa in realtà la sede delle delucidazioni, le ragioni per cui la razza è stata sospesa ti sono state spiegate, in accordo del Moderatore e non solo, se ancora non le hai comprese ti consiglio di chiedere delucidazioni in altra sede prima di proseguire un esame per una razza chiusa che dovresti aver compreso ormai.


so bene e benissimo che non si tratta di possessione, ma nel momento in cui il sangue si risveglia è come se i geni del padre avessero un’influenza profonda, quindi anche tutto quello che può essere legato all’istinto demoniaco no? quindi con il risveglio del sangue è possibile o previsto che ci sia una parte che provi piacere nel fare alcune cose che la parte buono-neutrale (nel caso mio) non amava fare prima, quindi c’è un conflitto interiore. Voglio accertarmene perché una falla ha avuto conseguenze non poco pesanti l’ultima volta quindi voglio essere sicuro ^^





Detto cio' prima di proseguire:
1-a quindi il risveglio del sangue ha una coscienza a sè stante? La parte demoniaca ha una sua psiche cosi' forte che, se non vogliamo parlare di possessione parliamo di bipolarismo, si mostra opposta alla psiche di Krasus e addirittura puo' prendere il controllo.
1-bQual è la differenza tra un Mutaforma (o almeno uno cosi' descritto) e un mannaro? Una parte da controllare, con istinti propri, desideri prori, che esulano persino le volontà del personaggio.
1-c In luce a parte di quanto detto nel tuo punto 2 come puo' la coscienza di Krasus come "neutrale buono" minimamente aver sfiducia in sè stesso, o colpevolizzarsi, di un dominio mentale da parte del sangue di cui a quanto pare non ha alcun controllo?


Vorrei capirlo prima di proseguire con gli altri due punti.

[Modificato da Keiko 26/01/2018 11:25]

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rieccomi ^^ ammetto di aver fatto un paio di danni, ma principalmente mi son espresso male, iniziamo:


-ti chiedo perdono, se mi citi la parte dove l’ho scritto che mi si incrociano gli occhi e non lo trovo davvero;

-ho decisamente espresso male il concetto, nella prima quest era abbastanza chiaro che il suo corpo avesse qualcosa di speciale, è nella seconda quest che con parole che non cito proprio fedelmente [devi ringraziare tuo padre se hai questi poteri] e poi [puoi scegliere di convivere con il tuo sangue o di perire] qualcosa del genere, ma di fatto è come dici tu, nella prima quest è stato tutto molto confuso. Mi sono completamente dimenticato di aver fatto anche una convalida per provare la mutazione, quindi Krasus ha provato a ripetere la mutazione che ha visto in prima persona Kaderin con successo e meno dolore. infine ha anche provato ad usare anche il ruaki in un’altra quest/convalida.


-allora, cerco di chiarire un paio di punti:

con “estrazione sociale” intendo un bandito che ha commesso crimini, Krasus ha sempre avuto molta avversione contro questi soggetti, ma non è mai stata una ragione per uccidere.

le ragioni di sospensione razza sono state spiegate in maniera parziale a causa dei problemi off dell’ex capo razza, io tutt’ora conosco per metà la problematica. inoltre lei non aveva alcun problema a chiarificare i dubbi anche in candidatura, elemento che condivido pienamente dato che per missiva, sul forum o un’altra sezione del forum non cambia tanto, prima di possedere la razza è sano e buono chiedere delucidazioni per non creare eventuali danni futuri. Poi se la tua richiesta è di non trattare l’argomento qui va benissimo, non ho problemi, ma avendo solo una verità parziale dei problemi di qualche mese fa avevo piacere ad assicurarmi che tutto fosse al suo posto.



1) Non si parla in nessun modo di coscienza a sé stante, si tratta di una semplicissima mescolanza di geni, ma solo nel momento in cui il sangue si risveglia crea una vera e propria influenza. La convivenza con questi geni dipende molto dalla crescita del personaggio, deve imparare a dominare la sua parte più “aspra” che è in netta contrapposizione con il suo allineamento. Parlare di bipolarismo è alquanto esagerato, rimarrei più nel campo mentale e non quello fisico, mi spiego meglio: dal momento che il sangue si risveglia Krasus avrebbe un sottile piacere nel fare alcune cose che prima gli creavano ribrezzo, sarebbe duro per lui sapere che alcune cose ora lo allietano, si sentirebbe un mostro. Considerando che i geni madre e padre sono 50 e 50, una parte considerevole anche se si deve ricordare tutto l’insegnamento del padre e l’esperienza vissuta finora, in alcuni momenti “forti” che possono creare sentimenti difficilmente controllabili è possibile che la parte demoniaca prenda la tangenziale ed agisca velocemente. L’esempio del post è ferire l’avversario e per eliminare il pericolo totalmente, lo finisce affinché non rappresenti più una minaccia, Krasus normale non farebbe mai una cosa del genere, ogni vita ha un valore ma per la parte demoniaca la vita umana vale quanto quella di una mosca se intralcia il suo cammino.


2) Capisco perfettamente il tuo punto di vista, ho scritto davvero poche volta da mutaforma e in effetti la domanda è più che lecita. Ho usato espressioni troppo sensoriali per descrivere l’influenza sul sangue demoniaco, il mannaro è una bestia e sono puri istinti a guidarlo, l’odore del sangue lo eccita, correre dietro una preda, addentare un pezzo di carne etc… etc… Per il mutaforma si parla di una parte demoniaca, quello che piace ad un demone è sentirsi superiore, essere temuto dal prossimo, la violenza ma in maniera più sopraffine di quella di un mannaro, ingannare per ottenere qualcosa, usare i propri poteri, una logica fredda e pragmatica. Poi se parliamo di un demone arrabbiato il suo comportamento potrebbe essere non proprio delicato, non prendermi in nessuna maniera alla lettera, IN NESSUN MODO ma la parte demoniaca somiglia a quella di un vampiro…. in alcuni aspetti, è quello che si avvicina di più a mio parere (senza la parte dell’istinto). Secondo me ripeto, la parte demoniaca può emergere in alcuni momenti di tensione, per il resto è come un alone scuro che si porta dietro ogni giorno che influiscono in maniera non consapevole sull’individuo, ma in maniera decisamente meno forte.


3) immagina una scelta cruciale presa sotto pressione, ha poco tempo per ragionare e non è in grado di prendere una scelta calibrata, secondo te non avrebbe paura lui in primis vedendo che deve fare attenzione alla parte demoniaca per questo genere di cose? anche solo il pensiero che provi piacere nel fare determinate cose potrebbe scuoterlo, ma sapere che ci sia qualcosa che prima non c’era che influisce sulla sua mente è molto disturbante per lui. Vorrei sottolineare che il controllo sulle sue azioni ci sia, non è che è in preda al volere della parte demoniaca e basta, deve solo imparare a comprenderla e dominarla per rimanere buono neutrale, poi chissà quale equilibrio trova andando avanti.


Spero di essere stato esaustivo e di aver chiarito bene tutti i punti, sempre un piacere ^^.
[Modificato da Krasus99 26/01/2018 13:46]
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-ti chiedo perdono, se mi citi la parte dove l’ho scritto che mi si incrociano gli occhi e non lo trovo davvero; el testo anche se non esplicito si intende che la morte della madre, del padre adottivo e di Elanor sono dovute al medesimo assassino, ovvero Tereseth. La prima è stata uccisa dopo la procreazione, morta nel vano tentativo di cogliere il mutaforma di sorpres

passa il dolore.





con “estrazione sociale” intendo un bandito che ha commesso crimini, Krasus ha sempre avuto molta avversione contro questi soggetti, ma non è mai stata una ragione per uccidere.



Poco importa l'estrazione sociale credo sia una frase ben diversa, ma comunque il sunto non cambia.



le ragioni di sospensione razza sono state spiegate in maniera parziale a causa dei problemi off dell’ex capo razza, io tutt’ora conosco per metà la problematica. inoltre lei non aveva alcun problema a chiarificare i dubbi anche in candidatura, elemento che condivido pienamente dato che per missiva, sul forum o un’altra sezione del forum non cambia tanto, prima di possedere la razza è sano e buono chiedere delucidazioni per non creare eventuali danni futuri. Poi se la tua richiesta è di non trattare l’argomento qui va benissimo, non ho problemi, ma avendo solo una verità parziale dei problemi di qualche mese fa avevo piacere ad assicurarmi che tutto fosse al suo posto.




L'esame era ex novo, non ho alcun problema a parlarne come non ho alcun problema a fare ulteriori delucidazioni in fase di candidatura, ma se ne parliamo allora debbo tenerne conto, quindi se devo tenere conto anche della precedente estromissione potro' anche io chiedere delucidazioni? L'ex caporazza è comunque stata presente per mesi, ha chiuso un tuo post di polemica ancora presente in questo forum, e mi sembra molto difficile che non ti abbia dato risposte in tutto questo tempo se delle domande fossero state fatte. Sia perchè ne ho conosciuto il fare, oltre che la presenza, non mi sembra opportuno questo scaricabarile come se lei si fosse dimostrata indisponibile nei limiti del suo tempo, se ritenevi che non stavi avendo il giusto supporto potevi parlarne con qualcuno, Gestione di gioco inclusa.


Passando oltre:


]è possibile che la parte demoniaca prenda la tangenziale ed agisca velocemente.






Per il mutaforma si parla di una parte demoniaca, quello che piace ad un demone è sentirsi superiore, essere temuto dal prossimo, la violenza ma in maniera più sopraffine di quella di un mannaro, ingannare per ottenere qualcosa, usare i propri poteri, una logica fredda e pragmatica.



Ti sentiresti di legare queste due frasi?In che modo una fredda e pragmatica logica puo' "prendere la tangenziale" (o più comunemente partire per la tangente)?



Poi se parliamo di un demone arrabbiato il suo comportamento potrebbe essere non proprio delicato, non prendermi in nessuna maniera alla lettera, IN NESSUN MODO ma la parte demoniaca somiglia a quella di un vampiro…. in alcuni aspetti, è quello che si avvicina di più a mio parere (senza la parte dell’istinto). Secondo me ripeto, la parte demoniaca può emergere in alcuni momenti di tensione, per il resto è come un alone scuro che si porta dietro ogni giorno che influiscono in maniera non consapevole sull’individuo, ma in maniera decisamente meno forte.



Ho bisogno di definizioni oggettive che mostrino la differenza a tuo parere tra
-essere mezzodemoni
-essere posseduti
-essere mentalmente disturbati (in senso medico ovviamente, quindi affetti da bipolarimo o personalità multipla)
-essere non morti che possono provare sentimenti esulando qualche istante dal manuale LOM, quindi supponiamo i Vampiri come Louis di intervista col Vampiro, o se hai altri esempi puoi considerare quelli.
-essere maledetti secondo manuale di LOM di razza Mannari.

Non voglio un trattato sulle tue opinioni ovviamente, riesci a spiegarmi in maniera concisa le differenze PRATICHE? Vorrei anche che evitassi di dire cose che entrano in contraddizione, o dire cose che non devo prendere alla lettera, io ti sto leggendo, non puoi scrivere che la parte demoniaca è come se fosse un revenant, poi dire che non ha una sua coscienza e volontà a sè stante, i revenant sono esseri che non provano sentimenti ma senzienti, quella che tu chiami semplice unioni di geni non puo' essere senziente. I geni sono 50% della madre, 50% del padre, ma il cervello che ne risulta in un mutaforma non è diviso a metà. Per farla pratica e spicciola l'emisfero sinistro di una persona non pensa come farebbe un genitore, e quello destro come farebbe l'altro genitore, perchè per un mutaforma c'è una simile dualità?

Ti faccio anche una domanda personale, che è una mia curiosità. Se il sangue Mutaforma puo' permettere alla mente mutaforma di "andare in tangenziale", perchè non esistono skill speculari a "Trattenere la Bestia [Mannari]" che siano Controllare il sangue mutaforma? pensic he sia una esplicita gambizzazione di PG come il tuo che vorrebbero mantenere una dualità di "neutrale buono" vs "demone malvagio", o pensi che sia una carenza nelle skill che dovrebbe essere aggiunta?




anche solo il pensiero che provi piacere nel fare determinate cose potrebbe scuoterlo, ma sapere che ci sia qualcosa che prima non c’era che influisce sulla sua mente è molto disturbante per lui. Vorrei sottolineare che il controllo sulle sue azioni ci sia, non è che è in preda al volere della parte demoniaca e basta, deve solo imparare a comprenderla e dominarla per rimanere buono neutrale, poi chissà quale equilibrio trova andando avanti.



Ed è questa la parte che non capisco, questo provi piacere a fare determinate cose. Come possono essere cose totalmente opposte alla psiche del Mutaforma?Mi spiego meglio, è ovvio che fisicamente provi piacere nel percepire la tua stessa aura, ma come puoi provare piacere ad ammazzare un innocente a caso, solo perchè ti piace il sangue, se va totalmente fuori dalla concezione che Krasus ha del mondo, della vita e del rispetto della stessa?

Ok la parte non ha controllo sulle azioni, come puo' partire per la tangente senza il controllo? Diventa una cosa facoltativa lasciarsi andare a questo alone oscuro?

Ti pregherei più che di essere esaustivo, per chiarire i punti di essere conciso, perchè sembra che molti punti entrino in contraddizione ed io personalmente continuo a non capire, ad esempio tu stesso parli di influenza profonda dei geni, istinto demoniaco, poi dici che il mannaro è diverso perchè ha istinti mentre il demone è fredda logica, che pero' puo' perdere improvvisamente la bussola, che non prova nulla, di nulla, alla stregua di un Revenant un po' particolare (solo la parte demoniaca), che pero' non ha controllo sulle azioni ma che si scopre puo' provare piacere a fare determinate cose.

Mi sembra, perdonami se lo dico, tutto troppo confusionario.
Detto questo, prendo anche le passate risposte cosi' possiamo completare il discorso.




Essere mutaforma o meno non influenza le ambizioni, l’idea principale è riuscire a convivere con i suo sangue senza commettere qualche atto spregevole, rimanere sempre lo stesso nonostante ci sia una zona di istinti che preme per esprimersi. Potrebbe addirittura cercare di non usare affatto il suo sangue demoniaco, anche se in caso di necessità o forti emozioni probabilmente il controllo sulla parte demoniaca verrebbe meno.



La differenza sostanziale è: se il sangue non si risvegliasse, a questo contrasto psicologico che Krasus vive cosa resta?
Anche qui, la perdita del controllo, fino a che punto puo' spingersi?
Uccidere un innocente, tradire un amico... Qual è la soglia?
E se trovasse un modo di repressione?
Supponiamoc he un mago ti offra un medaglione che non consente al sangue demoniaco di affiorare, cosa ne farebbe Krasus? Lo getterebbe?


Riguardo alla fede in Morwell mi pare ormai chiaro che il desiderio di mantenersi ferrei sulla positività del PG sia indubbia, il che vuol dire che è Krasus stesso a dover cercare di evitare possibili tentazioni che possano allontanarlo da Morwell. In che modo intende farlo? Mi spiego meglio, da quello che avevi detto Krasus aveva riprovato a trasformarsi, volontariamente, con convalida, ma perchè Krasus che si disprezza prova volontariamente a usare un sangue che da come è inteso "teme" nelle volontà? Cosa porta Krasus, fedele in Morwell, a rifiutare la sua natura ma allo stesso tempo a volerla conoscere? Qui la risposta puo' sembrare un po' contorta ma lo sarebbe meno nelle giuste condizioni in cui, sangue demoniaco o meno, Krasus è cosciente di quello che fa. Ma dal momento che sa che puo' perderne coscienza e fare qualcosa che disprezza ma che alla parte demoniaca piace, perchè concederebbe spazio alla parte demoniaca?



La differenza sostanziale tra un Krasus senza l’influenza del sangue demoniaco ed un altro irrorato totalmente da esso sta nell’istinto.


Questa un'altra parte in cui si torna al punto sopra, le differenze tra istinto mannaro ed istinto demoniaco. Poco dopo parli del fatto che Krasus sarebbe più propenso a soluzioni rapide e maggiormente avventate, che non sono quindi calcolatrici o misurate ma un vero e proprio cedimento.

Passo quindi ai post nello specifico.
Innanzitutto il pensiero in azione è un'arma a doppio taglio, se proprio va messo dev'essere coerente con quanto si evince della psiche del personaggio:


sa benissimo che quei banditi armati con equipaggiamenti di fortuna non sono altro che carne da macello per la sua lama e per il potere del suo marchio, ci vorrebbe un attimo a spazzarli via.



Questa non è la psiche di un personaggio in conflitto, che ha paura di usare il suo sangue, al massimo è il conflitto di un Mutaforma già anziano, che non vuole sporcarsi le mani e rischiare di affidarsi al sangue potendosi far scoprire, per qualche bandito di esimia importanza; è un mutaforma che conosce il suo sangue e le sue capacità, e che al massimo se ne alletta. Cosa che mi sta anche benissimo se non ci fosse un'insistenza a tutti i costi del voler mantenere un asse positivo.

Puoi farmi un post di esempio di conflitto del mutaforma "giovane"? non mi serve che sia chissà quale situazione complicata puoi anche fare la stessa e supponiamo che Krasus si risvegli stanotte e questa situazione si presenti tra una settimana.








l’odore del sangue ormai impregna l’aria, sente il petto fremere e il marchio infondere vigore in tutto il corpo, lo stomaco si contrae in quella sensazione di piacere che si mischia con la sua solita freddezza, è difficile da gestire, soprattutto quando deve seguire la traiettoria della lama e i movimenti dell’avversario



Perchè l'odore del sangue ha un potere cosi' forte? Nel senso, perchè addirittura se questa parte demoniaca prendesse il controllo, l'odore del sangue la farebbe contrarre di piacere? C'è un legame biologico quindi valido in modo generale?
C'è anche un pezzo (nel seguito), che a me ricorda più una fame revenant, quindi vorrei che mi aiutassi a capirne le ragioni, inoltre la conclusione è significativa e si lega al discorso precedentemente fatto: in un certo momento Krasus si "risveglia" o almeno cosi' sembrerebbe, consapevole delle sue azioni/pensieri che schifa definendo un senso di nausea, quindi il sangue è effettivamente in grado di spingerlo verso qualcosa che aberra?


che cerca di fermare il sangue, sente come il suo sangue scorre copioso nelle vene a quella visione




Avanza di qualche passo in sua direzione, congiunge entrambe le mani sull’elsa con la lama rivolta verso il basso e quando ormai sembra aver compiuto il gesto si blocca, deglutisce e sente un conato di vomito risalire, pianta la spada nel terreno come sostegno e prende un bel respiro per contenersi, è ancora difficile convivere con il suo sangue.




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Chiedo perdono per il lungo silenzio ma il wi-fi casalingo ha i suoi periodi ed è peggio di una lampadina fulminata che si illumina ad intermittenza. Detto questo procedo a chiarire tutti i punti evidenziati. Ammetto di aver avuto una prospettiva contraddittoria, per questo cerco di fare una piccola tabula rasa di quanto precedentemente detto per creare una figura con un baricentro più stabile e meno tormentata. Grazie per l’attenzione ^^


Vorrei solo scusarmi se ho usato toni a tuo parere “polemici” o lasciato intendere ipotetici “scaricabarile”, mi sono espresso sicuramente male e spero di non aver rovinato l’ambiente. La mia intenzione era solo quella di portare alla luce una collaborazione “da ambo le parti” inconclusa, per motivi di mancanza di tempo da entrambe le parti per imprevisti di ogni genere, assolutamente nulla a che vedere con incompetenza o simili nella più assoluta maniera, semplicemente un lavoro ancora da finire.


Per la questione del “sangue freddo”+”azioni impulsive” cerco di spiegare il più chiaramente possibile:
ipotizzando un Krasus mutaforma si deve tenere conto dei geni demoniaci, essi sono legati ad una tradizione di pensiero totalmente diversa da quella di Morwell. Esempio più classico il valore totalmente diverso di una vita, l’uso della violenza o metodi poco onorevoli per risolvere una sitazione etc… etc… . Questo nella vita ordinaria di tutti i giorni sarebbe meno lampante, magari avrebbe a livello freudiano lo stesso impatto dell’inconscio (come se questo fosse impregnato dei geni demoniaci). Quindi non si parla di nulla di così influente se non quello che potrebbe avere un comune umano nel sognare qualcosa di perverso durante la notte ma sapere che fa parte del tuo essere. Questo cambia in maniera lieve il comportamento del mutaforma, ma è più evidente magari duranti stati d’animo alterati e sensazioni forti, lui sa razionalmente quale sia la cosa giusta da fare (in linea generale) ma a volte l’istinto lo spinge in un’altra direzione, in maniera più o meno forte a seconda del caso e di quanto sia abituato a questo nuovo cambiamento.

DEFINIZIONI:

-essere un mezzodemone significa fare i conti con dei geni elfici, umani etc.. etc.. e un’altra parte demoniaca, il legame tra queste due parti può avere risultati variabili che dipendono principalmente dalla base non demoniaca che viene modellata da questa.

-essere posseduti significa avere una parte ben distinta, non di natura genetica ma una vera e propria presenza estranea che ha un'influenza di vario genere a seconda della sua natura.

-essere affetti da disturbi mentali trascende direttamente la natura del soggetto, non importa quale sia la sua razionalità o ideologia ma la sua stessa salute può condizionarlo in maniera involontaria e questo è costretto a conviverci con la sola speranza di avere un’esistenza più pacifica possibile con essa.

-purtroppo non conosco direttamente la figura di cui parli, ma il paragone più vicino se lo conosci è Dettlaff di The Witcher 3, ma è decisamente estremo come confronto, preferirei metterlo nell’angolo se vogliamo essere precisi.

-la maledizione dei mannari, senza divagare troppo si lega molto all’istinto bestiale, si tratta più di un Es (parlando in termini freudiani) ovvero la parte più istintiva della mente che ha un’influenza più profonda. Senza contare anche tutta la sfera sensuale che comunica direttamente con il corpo.



Devo ammettere che tra le spiegazione elencate quello dei “disturbi mentali” ha qualche analogia con il mutaforma, almeno con quello che immagino io. Senza mettere in mezzo drammi esistenziali e far diventare il pg un paziente di clinica psichiatrica, è pur sempre vero che la mente umana ha le sue zone oscure, quello che intendo io (parlando strettamente del mio pg) è una battaglia “silenziosa” che traspare di tanto in tanto nei piccoli gesti, di sicuro non è facile per Krasus accettare questa nuova parte di sé ma non è un matto da legare che prende la spada e trafigge il primo che passa perché (quanto è bello uccidere!). Poi per la parte del piacere in effetti ho sbagliato a rimarcarlo così nettamente, forse è più l’indifferenza a livello di sensazioni che lo mette a disagio, magari è meno restio a spezzare una vita o commettere qualcosa contro sua morale ma nel piano razionale sa benissimo che è sbagliato, quindi penso sia meglio parlare di “mancate” sensazioni. Scarterei completamente la teoria del piacere nel commettere alcuni atti, anche se sentire la propria aura è plausibile che lo metta a suo agio (NON TOTALE MANCANZA DI EMOZIONI).


Altro discorso comunque rimane quando Krasus è infuriato, in questo caso è più probabile che la parte demoniaca possa creare una spinta verso qualcosa che va contro la sua stessa ragione, ma deve essere proprio forte come sensazione, tanto da abbattere la barriera razionale. Penso che non ci sia nessuna skill in merito dato che prima di tutto la maggioranza dei mutaforma non hanno nulla a che vedere con un allineamento “buono”, inoltre i mannari hanno sbalzi di umore che non dipendono solo da sentimenti ma anche sensazioni, questo aumenta il range di possibilità di avere meno il controllo di sé stessi. Se la domanda dovesse essere “ne proporresti una per i mutaforma?” sinceramente non sarei troppo entusiasmato, dato che intanto dovrebbe essere un incantesimo che non prende energia dal marchio, inoltre penso sia la parte della crescita stessa a dover terminare il rapporto che il soggetto ha con il sangue demoniaco.


DOMANDE:
1) se il sangue non si risvegliasse Krasus rimarrebbe con tante domande senza risposta, in qualche maniera la sua natura è l’unica finestra aperta nel suo passato, l’unica che gli possa permettere di comprendere di più di sé stesso ed è un’attrazione non indifferente per lui per quanto non voglia ammetterlo.

2) ripetendo la correzione effettuata sarebbe solo in caso di estrema rabbia, naturalmente la portata dell’azione corrisponde all’affronto perpetuato, anche se tradire un amico è fuori discussione.

3)se trovasse un modo per reprimere la sua natura sarebbe rassicurante, anche se tratterebbe il tutto come una medicina, assunta solo nei casi di bisogno. Sarebbe quasi umiliante dover reprimere sé stessi per non commettere qualcosa di involontario.

4)un medaglione che abbia il potere di trattenere il suo sangue sarebbe una vera battaglia, da una parte rinnegare il suo vero “io”, dall’altra continuare come ha sempre fatto. Difficile un pronostico a nudo, si deve ammettere che Krasus è un tipo curioso anche se il suo sangue lo spaventerebbe in parte.

5) Krasus finora ha scelto di usare i poteri del mutaforma solo per conoscere sé stesso, teme la verità ma in cuor suo sa che senza di essa non smetterebbe di tormentarsi. Inoltre è smanioso di sapere se i mutaforma siano davvero l’aberrazione della natura o semplicemente degli esseri stereotipati e forgiati dalle dicerie crudeli che aleggiano intorno ai demoni. Non meno importante è la sicurezza di avere il suo corpo sotto controllo, l’unico mezzo per accertarsene è conoscere completamente le proprie potenzialità. Tutto questo naturalmente non esclude una buona parte di paura e angoscia.


[Villaggio/Viale Centrale] le urla dei paesani straziano il cielo azzurro, il sole alto nel cielo illumina la foresta penetrando tra le fronde con fasci di luce che spezzano la penombra. Tra i rami degli alberi si scorgono le capanne di legno, scivola silenzioso per il sottobosco come un predatore, la monofilare ben salda nella mancina scintilla sotto i raggi del sole e lo sguardo color ghiaccio penetra la vegetazione. Presto intercetta il viale principale del povero villaggio, gruppi di banditi si affrettano tra le case con le lame insanguinate, per le mani sacchi di iuta e qualche oggetto di vago valore, in qualche attimo si forma una schiera di uomini armati che li blocca con aria poco amichevole. Un paio di banditi sprovveduti con qualche lama d’acciaio di fortuna [lasciate in pace gli abitanti] verbia freddo congelando con lo sguardo il bandito in testa al gruppo, i suoi occhi rimangono immobili su di lui senza alcuna apparente compassione [è povera gente, non ha nulla da darvi… spargete sangue solo per divertimento] aggiunge subito dopo sprezzante. Accarezza l’impugnatura della monofilare come fosse in leggera tensione [non vogliamo spargere altro sangue] spiega con tono tutto serio anche se le risate dei nemici non tardano ad arrivare. Digrigna i denti e tiene le labbra strette, uno sguardo al compagno che non lascia spazio all’immaginazione e senza preavviso si ritrova a schivare la lama di un bandito, nulla che alteri più di tanto il suo animo, con un gesto secco evade sul lato sinistro per e ruota le gambe per menare un tondo che squarcia di netto il ventre dell’avversario. Contrae leggermente i lineamenti macchiati dal sangue, un’altra lama sibila al suo fianco, il tempo di schivarla e i suoi occhi finiscono sull’espressione pallida del nemico appena abbattuto, privo di vita, un istante che sembra non aver avuto quasi consistenza, non aver avuto valore nemmeno per lui.


So che le riflessione in post andrebbero evitate ma penso diano un minimo di spessore al pg se non intaccano la descrizione stessa e non si dilungano più di tanto, spero sia esaustivo come post ^^
Grazie per l’attenzione!
[Modificato da Krasus99 07/02/2018 22:49]
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Buongiorno, se questi sono gli effetti della tua lunga assenza non chiedere perdono, assentati più spesso :) Scherzi a parte, apprezzo che si sia fatto un po’ d’ordine e che finalmente si stia parlando in una direzione, quella del Mutaforma, e non di un miscuglio di razze tra mannari, revenant, mezzidemoni e mezzidei.

Detto cio’ passo all’esame in sè, tieni pero’ conto che una razza andrebbe compresa prima di fare un esame, farlo in corso d’opera rende il processo più lungo e parte del mio avviso resta, per il tipo di gioco che mi è sembrato tu possa desiderare, che sia più conforme alla razza mannara, quindi ti chiedo anche piuttosto intimamente di prendere in considerazione un cambio direzionale più consono a quello che è un tuo desiderio, perchè giocare deve essere un piacere va ricordato, non è che se spazzi tutto via e ricominciamo daccapo deve essere solo una bella facciata per l’esame di razza, questi cambiamenti dovranno poi esser visti in gioco altrimenti siamo punto e d’accapo. Io proseguo in base ai nuovi cambiamenti d’ottica ma tu al contempo rifletti bene sulle varie possibilità che possano essere conformi al tuo piacere di gioco. Faccio finta di non aver nemmeno letto molte cose e di certo non voglio più leggere che il « sangue demoniaco parte per la tangente » ed altre contraddizioni che mettono il Mutaforma, essere senziente ed unico, al pari di un bipolare con fasi up&down. Mi sembra ormai chiarito almeno questo punto fondamentale della razza Mutaforma che la rende per tale ragione unica nel suo genere :
-A differenza di un mannaro il Mutaforma non ha istinti prevaricanti, puo’ avere sensazioni amplificate e contraddittorie ma non esiste una presa di controllo cosi esacerbante del sangue come se fosse una possessione, una malattia o una maledizione
-A differenza del Revenant il Mutaforma proprio perchè consapevole e senziente è capace di provare sentimenti, tra questi subentrano anche sentimenti di pentimento, di conflitto e anche contraddittori, è questo il bello della razza, non basta dire il sangue prende il controllo, ciao spegniamo il cuore e ci si vede domani, e giocare momenti da revenant in pace e gloria.

Questo lo ribadisco affinchè sia ben chiaro.

Riguardo alle definizioni ho citato una figura particolare di Revenant perchè tu hai buttato in mezzo questa razza, ma visto che mi sembra si sia eseguito un totale cambio di direzione mi va più che bene accantonare questa figura, anche per rispetto dei revenant attuali che si vedrebbero messi in becco senza una ragione. Sempre mantenendomi su tale parte preferirei approfondire una questione che trovo più importante.

Krasus99, 07/02/2018 22:47:


Altro discorso comunque rimane quando Krasus è infuriato, in questo caso è più probabile che la parte demoniaca possa creare una spinta verso qualcosa che va contro la sua stessa ragione, ma deve essere proprio forte come sensazione, tanto da abbattere la barriera razionale. Penso che non ci sia nessuna skill in merito dato che prima di tutto la maggioranza dei mutaforma non hanno nulla a che vedere con un allineamento “buono”, inoltre i mannari hanno sbalzi di umore che non dipendono solo da sentimenti ma anche sensazioni, questo aumenta il range di possibilità di avere meno il controllo di sé stessi. Se la domanda dovesse essere “ne proporresti una per i mutaforma?” sinceramente non sarei troppo entusiasmato, dato che intanto dovrebbe essere un incantesimo che non prende energia dal marchio, inoltre penso sia la parte della crescita stessa a dover terminare il rapporto che il soggetto ha con il sangue demoniaco.



I motivi per cui una skill di controllo che rifletta quella mannara non esiste li ho già specificati sopra. I Mutaforma nascono come razza di allineamento NEUTRALE, il fatto che la maggioranza attuale non sia di allineamento buono non è un’attenuante al massimo è una casualità, il fatto che per un PG di allineamento buono la coscenziosa lotta interiore sia più complessa invece è un mero punto di vista, è una contraddizione che tutti i mutaforma vivono, in quanto genetica, non obbligatoriamente basata sulla fede o l’allineamento, altrimenti chiuderemmo le candidature agli allineamenti positivi, non è pertanto più difficile è semplicemente differente. Per questo nel post precedente ti ho scritto chiaramente che certe scelte possono anche andarmi bene se vestono un altro Mutaforma, non uno devoto a Morwell.

Il marchio è complesso da giocare, non è un catalizzatore, non prende e non dà energia quindi tratta la cosa piuttosto oculatamente. Il marchio è una mappatura genetica, rappresenta l’unica visibile testimonianza genetica trasmessa dal genitore demone ed il motivo per cui reagisce a degli stimoli più o meno diretti è perchè costituisce la parte più sensibilmente legata alla natura del Mutaforma, non perchè sia un epicentro energetico, il mutaforma non prende energia dal marchio, è fatto e lo ripetero’ all’infinito di carne e sangue, con le sue forze e le sue debolezze fisiche nell’insieme totale della struttura non del (e per il) marchio.

Ora supponendo questo percorso di crescita e le ragioni della passata estromissione che quindi possiamo approfondire, quanto è probabile un nuovo cambio repentino di allineamento e modus operandi di Krasus ? Questo percorso di crescita (ribadendo che in ON puo’ succedere di tutto e si segue la coerenza del caso) se volessimo farne un’analisi a priori a cosa vuole portare ? Parte della passata estromissione, se vogliamo riassumerla in due parole esigue, è stato anche un cambiamento troppo repentino, dall’oggi al domani Krasus prova il ruaki e bam, si sente maledetto da Morwell, cambio fede e via. Ora, se un percorso lungo e complesso mi porta Krasus a diventare il campione di Shaanas posso accettarlo, ma se questo esame richiede vicendevole tempo, comprensione, colloquio e fatica quel che viene approvato è un percorso quindi riassumendo quel che è stato considerato inaccettabile è vedere approvato un determinato gioco, stile, che poi non è nemmeno stato giocato rendendo futile qualsiasi campo di colloquio. Riprendendo tali punti questa crescita e consapevolezza a cosa porterà Krasus supponendo che non ci saranno nuovi agenti esterni ad influenzare il suo « libero pensiero » ? (A)




Passo alle altre domande riallacciandomi man mano.


3)se trovasse un modo per reprimere la sua natura sarebbe rassicurante, anche se tratterebbe il tutto come una medicina, assunta solo nei casi di bisogno. Sarebbe quasi umiliante dover reprimere sé stessi per non commettere qualcosa di involontario.



Come detto sopra, non c’è alcuna mancanza di volontà, posso accettare un’influenza, posso accettare un pentimento postumo, posso accettare che un Mutaforma abbia eccessi di rabbia che lo portano ad azioni sconsiderate (succede agli uomini figuriamoci ai mezzi demoni), ma non che si parli di qualcosa di involontario, mi serve adesso capire se sia chiaro il concetto che un Mutaforma non ha perdite di coscienza, se agisce in un determinato modo è perchè IN QUEL MOMENTO VUOLE farlo, e qui si riprendono le ragioni per cui non ha senso una skill equivalente a controllare la bestia, molto più semplicemente e pragmaticamente.


5) Krasus finora ha scelto di usare i poteri del mutaforma solo per conoscere sé stesso, teme la verità ma in cuor suo sa che senza di essa non smetterebbe di tormentarsi. Inoltre è smanioso di sapere se i mutaforma siano davvero l’aberrazione della natura o semplicemente degli esseri stereotipati e forgiati dalle dicerie crudeli che aleggiano intorno ai demoni. Non meno importante è la sicurezza di avere il suo corpo sotto controllo, l’unico mezzo per accertarsene è conoscere completamente le proprie potenzialità. Tutto questo naturalmente non esclude una buona parte di paura e angoscia.



(B)Riallacciandomi à quanto detto quali sono le condizioni per cui Krasus dovrebbe ritenere sé stesso ed i mutaforma in générale un abominio della natura? Quale è la conoscenza di cui è in possesso Krasus su questa razza e come ne è entrato in possesso? Quale è la sua conoscenza globale degli esseri umanoidi esistenti e delle attuali razze chiuse?

(C)Quale sarà l'intimo approccio di Krasus con la propria natura? Quanto sarà per lui riservata o meno? In base a quali eventi metterà in luce la sua natura con altri pg? 

(D)Inutile scrivere il "se scoprisse" visto che Krasus sa della loro esistenza. Che tipo di legame pensi il tuo pg possa avere con i suoi simili? (vorrei una risposta il più generale possibile e non basata solo sul pg Kaderin data la loro conoscenza ongame) 


Riguardo all'azione è autoconclusiva ma credo sia una scelta apposita per gestire la reazione all'uccisione e se paragonata alle precedenti vedo una maggiore coerenza, e non uno psicopatico a piede libero con manie da serial killer giustificate da una erronea interpretazione della razza, quindi ti ringrazio per la rettifica mi sembra di capire che tu abbia colto il nocciolo quindi passo a qualcosa di più complesso se me lo concedi. 


Un'altra ragione della passata estromissione è stato un uso spasmodico ed esacerbante delle skill di razza, in particolare il Ruaki. Mi riallaccio alla domanda del medaglione perché conoscere intimamente la propria natura vuol dire anche giungere a un livello in cui si può metabolizzare l'astuzia del doverla contenere e vengo alla domanda sul piano tecnico e decido di farlo proprio per la skill citata.


(E) Quali sono le condizioni a tuo parere che intravedono un emanarsi dell’aura ? Volontarie, involontarie, entrambe ? In queste condizioni supponendo una crescita del PG, quindi una corrispondente crescita dell’aura nel raggio e del suo controllo queste condizioni cambieranno rispetto ad un Mutaforma che ancora è nuovo a queste sensazioni ? Se si perchè ? Se no perchè ?

(F) Sempre parlando del Ruaki e della sua interpretazione, supponiamo che Krasus liberi al sua aura, a priori non puo’ sapere che raggio ha ma supponiamo che sia circondato da presenti all’interno di una zona a lui nota come efficace. Come puo’ Krasus, eventualmente, capire se su alcuni il ruaki non ha avuto effetto ? Cosa puo’ dedurre da cio ? Oltre all’interpretazione ongame del personaggio sapresti elencarmi le condizioni di immunità al ruaki ? (tralasciando skill eventuali di difesa mentale che subentrerebbero in un discorso più complesso, troppo per un esame di cambiorazza)


Nel frattempo ti invito fortemente a prendere visione delle modifiche effettuate alla razza ed a contattarmi in caso tu abbia dei dubbi.


Ti ringrazio in anticipo per la fluidità piacevole e l’impegno. ^_^

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eccomi qui, prima di tutto grazie per la comprensione e il tempo che dedichi a questo sviluppo di gioco, in realtà creare post in alcune situazioni particolari con il mutaforma è ancora un problemino, avevo bisogno di centrare un paio di argomenti e sono felice di essere arrivato ad un modello abbastanza definito.

prendo visione del corretto ruolo del marchio, ho decisamente mal interpretato. Vorrei solo sapere qualche consiglio per descrivere la fase legata ai poteri del mutaforma, skill correlate al ruaki e simili, si parla di un potere che scorre nel sangue, tra le cellule del corpo…. o non saprei insomma, come sarebbe corretto definirlo?

Intendevo quello che avevi detto tu a proposito della skill di contenimento, il fatto la popolazione dei mutaforma a livello di censimento tenda verso un allineamento negativo potrebbe far passare questa skill in secondo piano, ma in effetti è pur sempre vero che un mezzodemone è in grado di gestirsi senza perdere completamente il controllo. Forse sbaglio ma non mi pare troppo inverosimile qualche “svampata di furore” (non spargimenti di sangue ma anche solo una frase fuori posto o qualche espressione poco amichevole) sinceramente non saprei come chiamarla, da parte del soggetto, o anche l’impulso che passa per la mente di fare qualcosa. A tuo parere è corretto o è ancora meno influente?

intendo questa tua citazione (per vedere se ho capito bene insomma) “Come detto sopra, non c’è alcuna mancanza di volontà, posso accettare un’influenza, posso accettare un pentimento postumo, posso accettare che un Mutaforma abbia eccessi di rabbia che lo portano ad azioni sconsiderate (succede agli uomini figuriamoci ai mezzi demoni)”

pensando a Krasus nel bel mezzo del gioco on lo vedo più propenso a mantenere un allineamento positivo, dipende molto secondo me dal rapporto che potrebbe avere con un suo eventuale parirazza che lo aiuta a comprendere la sua natura. Anche se ci fosse un cambiamento che tende al negativo sarebbe graduale e tormentato, pieno di dubbi e domande, molto improbabile a mio parere considerando il carattere di Krasus.

Supponendo un ambiente senza “agenti esterni” è complicato, penso che sia l’ambiente esterno a convincerlo, mi piace molto il concetto di una natura ambigua che viene definita buona o cattiva solo dai giudizi esterni. Spiego: l’esempio più vicino sono le credenze popolari medioevali, immagina che una donna sia definita una strega, le streghe sono cattive dell’immaginario comune e questa povera donna si convince di esserlo solo a causa dei giudizi degli altri, come viene trattata etc… etc…

cercando di rispondere per davvero… immagino un Krasus che prova a conoscersi con il terrore che lo pervade, un potere che non ha minimamente idea di quali potenzialità abbia, se possa essere controllato o meno. Un corpo che cambia nei sentimenti e si trascina solo ai razionali insegnamenti del padre (Degnar) e Morwell, sempre nella disperata ricerca di qualche approvazione che nonostante il suo cambiamento possa essere sempre la persona che desidera essere.


B) richiamando la quest masterata da Oryer Krasus ha ottenuto info in merito alla sua natura, non è stato usato il termine “mutaforma” ma, cito a grandi linee [devi ringraziare tuo padre, con il suo sangue ti ha dato un grande dono… in te scorre un sangue potente, un dono che potrebbe ucciderti o renderti davvero potente]. Ricollegando anche la mutazione di certo non ha avuto una buona impressione, aggiungendo anche il riflesso “spiritato” che gli si è parato davanti allo specchio

spiegazione: Krasus ha parlato con il suo riflesso allo specchio, questo aveva volontà propria e ha portato un vero dialogo con lui, aveva il controllo del suo corpo (mutazioni) e si è divertito a fargli comprendere il fardello che porta sulle spalle senza entrare troppo nello specifico.

di certo la sua natura non si trova in quella “”””celestiale”””” insomma. Senza calcolare anche il parallelismo con il suo ruaki e quello di Kaderin, anche se può solo essere un dubbio e non completa certezza, anche se lei sembrava sapere tutto alla sua prima mutazione, la tua quest dove ha soccorso la donna/uccello precipitata, ma ripeto, io lo considererei più un DUBBIO di identità di nature Essendo credente di Morwell indottrinato da Degnar conosce A GRANDI LINEE quello che Morwell combatte, identificato un po’ come l’incarnazione del male molto generica. La sostanza è che teme la sua stessa natura ma vorrebbe provare a sé stesso che è sempre lui, di non essere cambiato di una virgola.



C) il rapporto con la sua natura deve rimanere assolutamente segreto, vorrebbe che le sue conoscenze non notino alcun cambiamento in lui, solo a chi affida una fiducia solida potrebbe conoscere il suo segreto. Le persone più strette devono saperlo poiché sarebbe un grande impedimento tenere la sua natura segreta, scomodo per alcuni punti di vista, ma avrebbe bisogno anche di qualcuno con cui confidarsi e non sentirsi rinchiuso nel suo mondo. Potrebbe accadere che in eventi estremi dove è in ballo la vita di qualcuno o un obbiettivo importante possa usare i suoi poteri senza troppe attenzioni, soprattutto se si tratta di salvare qualcuno o uccidere qualche Criminale/assassino o bestia pericolosa.

D) con Kaderin naturalmente è molto aperto, anche se è cosciente di non conoscerla appieno e in qualche maniera teme anche quello che potrebbe scoprire. Con un altro mutaforma inizialmente non saprebbe davvero cosa aspettarsi, dopo la quest di Oryer sarebbe abbastanza scettico dato che potrebbe figurarsi un altro nella sua medesima situazione. Potrebbe semplicemente pensare che qualcuno smanioso di potere possa usarli nella maniera pià bassa e crudele che esista, quindi sarebbe molto distaccato inizialmente dato che gli occorre tempo di approfondire la conoscienza. Di base non sarebbe molto entusiasmato dall’incontro, sarebbe più la curiosità a spingerlo per conoscere altri dettagli, ma immaginando un Krasus già più consapevole del suo potenziale sarebbe diffidente e cauto.

E+F) La prima volta che è stata usata la skill “ruaki” è stata in maniera involontaria, due figuri che hanno provato a derubare/violentare una ragazza hanno smosso particolarmente il suo animo, bisogna ammettere che la reazione sia stata troppo forte dalla parte di Krasus. All’inizio potrebbe esserci qualche sporadico episodio involontario, ma immagino più un’attivazione che appena accenna i suoi primi effetti susciti un forte spavento (almeno le prime volte) in Krasus che proverebbe in ogni modo a interromperlo (poi dipende anche dalla situazione…). Dopo qualche tempo tenderebbero ad essere azioni volontarie nel caso in cui nessuno sia entro portata (naturalmente dovrà prima comprendere il range e il fatto che un pg “particolarmente forte di mente” o non vivente non ne è affetto). Per capire le caratteristiche dei suoi poteri vorrebbe fare affidamento su Kaderin (anche se lei non è in grado di mostrargli tutto), lei sarebbe a suo avviso una buona candidata per esaminare effetti e elementi vari delle sue abilità, vorrebbe evitare di andare alla cieca. Per sperimentare completamente occorre tempo, non tutto sarà immediato, cadrà in varie ipotesi e sicuramente con il tempo incastrerà i tasselli, naturalmente le deduzioni sono in funzione alle situazioni in cui le skill vengono lanciate.

Per subire l’effetto del ruaki se non erro si parla di essere nel range prestabilito dalla skill, avere punti mente inferiori e non possedere nessuna skill ulteriore che limiti il controllo mentale, si deve essere biologicamente “vivi” (es. i revenant non ne sarebbero minimamente toccati) e non credo di aver dimenticato nulla…. spero.

In on game il ruaki si propaga attraverso un’aura demoniaca, sarebbe opportuno descrivere la canalizzazione del potere, tratti del viso come lo sguardo dato che si tratta di una skill che incute timore, qualche dettaglio della natura demoniaca che in quel momento si evidenzia (aspetto e anche modo di porsi), infine non giudico dannoso anche lasciare che qualche sentimento pungente sia la scintilla che innesca la reazione.

unica cosa se non ho risposto a questo ti chiedo di riformularla che mi perdo elementi “Un'altra ragione della passata estromissione è stato un uso spasmodico ed esacerbante delle skill di razza, in particolare il Ruaki. Mi riallaccio alla domanda del medaglione perché conoscere intimamente la propria natura vuol dire anche giungere a un livello in cui si può metabolizzare l'astuzia del doverla contenere e vengo alla domanda sul piano tecnico e decido di farlo proprio per la skill citata. “


penso sia… tutto? lo spero bene ^^ qualunque chiarimento lo sai che sono qui, grazie dell’attenzione e spero di sentirti presto, sempre un piacere!
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Supponendo un ambiente senza “agenti esterni” è complicato, penso che sia l’ambiente esterno a convincerlo, mi piace molto il concetto di una natura ambigua che viene definita buona o cattiva solo dai giudizi esterni. Spiego: l’esempio più vicino sono le credenze popolari medioevali, immagina che una donna sia definita una strega, le streghe sono cattive dell’immaginario comune e questa povera donna si convince di esserlo solo a causa dei giudizi degli altri, come viene trattata etc… etc…



Rispondendo al punto A, per quanto sia complicato supporre l'assenza di agenti esterni, rendo la domanda più spicciola. Stiamo facendo un lungo esame, ne hai fatto uno anche più lungo di questo, per trattare e vedere insieme i vari aspetti psicologici di un PG che per tipo di gioco si muove su aspetti contraddittori e per questo interessanti come può essere una ferrea fede in Morwell. Ora se questa fede tanto ferrea non è, se basta una quest e ciao Morwy, la sede per dirlo è esattamente questa, non in gioco alla prima occasione. Avere una fede ferrea vuol dire che anche se il Dio ti spuntasse davanti e ti dice che non hai il suo favore e ti abbandona prima di perdere la fede, le proprie idee così ferrate sulla vita, volsi che passi tempo e coerenza. A liberarsi già personalmente di una maturata conoscenza della vita e del rispetto per la stessa ci vuole tempo ed eventi scatenanti, se così non è queste convinzioni non sono così radicate nel cuore e nella mente di un individuo.
Forse sto estremizzando io l’allineamento di Krasus?


Mi riallaccio conseguentemente al punto D) cosa accadrebbe se una conoscenza intima di Krasus, un amore, o una amicizia profonda, scoperta la sua natura ne provi ribrezzo. Come la prenderebbe Krasus? Che tipo di comportamento cercherebbe di assumere ad un simile rifiuto?

Per il marchio no problem, è una malinterpretazione che può succedere. Ribadisco solo che in generale la cute umana ha delle zone più sensibili, l'attivazione mediante sensazioni prima (che poi si spandono in tutto il corpo) dal marchio è perchè quella zona di cute è la più sensibile a stimoli di natura demoniaca. Il marchio corrisponde quindi, più che ad una fonte a sè stante, ad una avvisaglia immediatamente pregressa a quel che poi sta per succedere in via generale. Il fatto che pur muovendosi nella stessa zona sia un elemento mobile sulla pelle è dovuto al suo essere rappresentazione estetica della mutabilità dell'animo e del corpo di un mezzodemone. Riassumendo molti dei passaggi che vengono giustamente riassunti tramite stimolazione percettiva dal marchio passano per questa zona perchè è la parte più ricettiva a tali stimoli.


Riguardo alle tue perplessità sul Ruaki mi spiego meglio ma l'unico modo che mi viene è apportando esempi un po' più pratici quindi perdonami se ad un certo punto citerò il mio stesso personaggio, ovviamente non è la linea guida del TODO solo perchè è Kaderin ma mi serve a farti capire cosa intendo. Il ruaki è a priori l'unica skill con sfaccettature prettamente legate alla natura del demone e che ne rappresentano l'animo inquieto. Il Ruaki è tra le poche skill alle quali (e mi ricollego anche alle tue risposte al riguardo) è concesso un uso assolutamente involontario, come detto può essere reazione dell'animo stesso (dell'animo eh? non del sangue che non è senziente) a lasciarsi andare per tutelare una sensazione non contenuta. Il Ruaki ha tuttavia in questo iniziale set coerente d'uso delle conseguenze anche sul Mutaforma stesso, non l'ho mai visto lanciare due o tre volte (per questo ho detto spasmodico forse esagerando con i termini) di fila ed il fatto che non sia esplicitato nella skill un limite non vuol dire che non esista in maniera più naturale. Immaginiamo il corpo di un Mutaforma, giovane come un Krasus, che cede alla rabbia di fronte a certi avvenimenti che vanno contro il senso della vita e della giustizia di Krasus. Il corpo viene attraversato dalla sua stessa aura, questa si libera tramite ruaki all'interno di un'area circoscritta. Credi davvero che non abbia conseguenze nell'animo del Mutaforma stesso? L'aura è demoniaca, non miscelata, è qualcosa di terribilmente malevolo che si libera dalle carni del Mutaforma stesso e lascia come ovvio sia degli strascichi in questo suo passaggio sia perchè il Mutaforma ne prova un piacere strano, quasi macabro, per natura, sia per le conseguenze della skill stessa
-Innanzittutto c'è la consapevolezza interiore di aver (volontariamente o meno) lasciato andare qualcosa di malvagio verso l'esterno
-Le reazioni di chi ne viene colpito lasciano al Mutaforma la chiara percezione che la sua malvagità è stata percepita, che arriva a qualcun altro che riconosca nel Mutaforma un essere malevolo e ricordiamo che il Mutaforma è già di base un essere in conflitto per metà umano quindi lo capisce perfettamente quando viene guardato come un abominio, questo in talune condizioni DEVE portare con sè una profonda tristezza, soprattutto quando involontario e agisce su target che non volevano essere epicentro di una tale concentrazione d'odio, oppure una profonda apatia, l'apatia porta anche una certa riflessione. Il ruaki è in sè la sola vera skill di rappresentazione della parte demoniaca a cui viene lasciato il sopravvento, non è una caria d'odio che può essere involontaria così, un'azione ogni due, perchè l'onda d'urto fa figo, il corpo e la mente del Mutaforma ne hanno delle conseguenze e sinceramente a maggior ragione se involontaria, una volta lanciata è improbabile che il Mutaforma la liberi volontariamente una seconda volta, ancora meno involontariamente perchè consapevole della propria aura e delle sensazioni che si porta dietro, le percezioni anche sentimentali del Mutaforma a quanto sta accadendo variano, la perdita di ragionevolezza è assai improbabile in un lasso di tempo così breve.
-Una volta intrapreso un percorso di conoscenza con sè stesso, una volta presa confidenza con la sua aura il Mutaforma, seppur questa traccia involontaria del ruaki permanga assumendone un controllo a reazioni via via sempre più eccessivo diviene anche controllabile, il Mutaforma inizia a prendere consapevolezza di chi lo subisce, in che modo, si rapporta a sè stesso e possono esserci una miriade di eventi chiave legate a questa skill che ho sempre trovato personalmente molto bella nella sua rappresentazione più intima e sentimentale del Mutaforma stesso, piuttosto che di chi la va a subire.

Per spiegarti meglio queste parole, oltre al fatto he suppongo tu abbia ormai capito a quale uso incauto io mi sia riferita, cerco di essere più dettagliata possibile. I sentimenti che avrebbero portato Kaderin ad una perdita involontaria del controllo della sua aura tramite Ruaki allo stato attuale non possono essere gli stessi di 6/7 mesi fa, Kaderin è ormai cresciuta, tali sentimenti devono essere sempre più estremi anche perchè ormai ha imparato a controllarla e a richiamarla e paradossalmente lo fa sempre meno perchè ormai Kaderin si ritrova nella sua natura di Mutaforma consapevole del fatto che la sua aura ha raggiunto un'area ragionevole, che non guarda in faccia nessuno in quell'area e che la espone al rischio che se ne scopra la natura, il richiamo dell'aura diviene quindi sempre più oculato, risultato di reazioni emotive FORTISSIME o di situazioni di palese minoranza, svantaggio numerico, e pericolo in cui il Mutaforma si espone così tanto per proteggersi. Questo, ed è valido anche per Krasus, vuol dire fondamentalmente crescere nella conoscenza del proprio animo mezzodemone e delle proprie possibilità. -Scusa il pippone ma magari sarà utile anche ad altri e la skill forse meritava che se ne spendesse qualche parola in più-

Spero di aver approfondito l'argomento abbastanza per quanto riguarda i tuoi dubbi e le tue perplessità.

Salvo quelle due domande per il momento mi ritiro nel caso me ne venga qualcun’altra, ci penso un po’ e ti seguo nel gioco (potrei assentarmi quindi allertami le giocate se giochi) :)

Per ulteriori chiarimenti resto qui come sempre ;)

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Eccomi di nuovo, chiedo perdono per i tempi lunghi che mi prendo.


Non hai per nulla estremizzato la psicologia di Krasus, di fatto lui è legato a Morwell non solo in termini di fede, ma perlopiù per il suo passato, ovvero tutta l’educazione che gli ha tramandato il suo pseudo-padre. Poi facendo riferimento all’episodio della quest dove ha usato il ruaki io l’avevo vista solo come una “cancellazione” da parte di Morwell e non tanto sua, naturalmente ho abusato di questa funzione e me ne sono accorto. L’obbiettivo era quello di cercare una via di riconciliazione dopo gli ultimi accadimenti, i suoi principi restano ancora ferrei nonostante siano stati attraversati da varie vicissitudini e tutto, quindi sottolineo che la volontà sia quella di rimanere sulla stessa strada bene o male per quanto l’on possa concederlo (ma si tratta di situazioni davvero estreme.

Passando alla domanda successiva è difficile dare una risposta uniforme e universale, sarebbe davvero pesante se una sua conoscenza intima lo allontani solo per la sua natura, principalmente tenterebbe di provare che non è la sua natura a formare la sua personalità e nonostante tutto sia la medesima persona che quel tale ha incontrato qualche tempo prima. Questo nella situazione in cui lui tenga davvero a questo individuo, sennò potrebbe anche semplicemente allontanarsi volontariamente e mantenere un rapporto distaccato. Sarebbe pesante per lui sapere che la sua natura sia un ostacolo in una qualunque relazione, il bisogno di doversi celare ed avere sempre qualcosa da nascondere… potrebbe anche costringerlo a ridurre i suoi rapporti per “salvare” solo quelli più stretti per crearsi un ambiente sicuro dove non senta sempre il peso della sua natura sulle spalle.


Per il marchio riassumendo è una specie di “sensore” che percepisce tutto ciò che è demoniaco? (sia del suo corpo che di quello di un altro eventuale demone).


Prendo visione per quanto riguarda il ruaki e confermo sia tutto perfettamente chiaro, grazie per le parole che hai speso a riguardo ^^. Detto questo penso che oltre l’ultima domandina al volo (non disturbarti a scrivere un poema eh!), ti ringrazio e mi tengo pronto in caso di qualsiasi aggiornamento e spero di risentirti presto!.
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Esito Candidatura
Buongiorno, no, non percepisce tutto cio' che è demoniaco. Ha maggiore recettività agli stimoli della parte Demoniaca del Mutaforma stesso. Il corpo umano ha pezzi di cute più sensibili, al contatto, alla temperatura, eccetera. Il marchio è più sensibile per quanto riguarda le prerogative della natura stessa del Mutaforma. Tutto cio' che è demoniaco è troppo generalizzante, peraltro ci sono alcune percezioni che adesso nella nuova revisione è strettamente specificato vadano a rendere suscettibile questa parte.


Supponiamo che la parte demoniaca di un Mutaforma sia costituita da elettroni (sangue, "istinti", capacità, tendenze), gli elettroni nel loro moto libero hanno delle velocità altissime ma traiettorie caotiche, salvo scontro forzato (applicazioni nucleari, laser) malgrado velocità esponenziali il moto non ordinato e folle di elettroni non interagirebbe con la natura. Supponiamo quindi il corpo del Mutaforma come questo ecosistema in cui gli elettroni si muovono caoticamente, quando questi elettroni vengono ordinati a divenire corrente alternata iniziano ad avere uno scopo, la corrente elettrica ha delle velocità cosi' lente da non essere confrontabili al moto precedente ma avendo dato all'allineamento degli elettroni uno scopo nel corpo conduttore permette di ricreare energia. All'interno dei circuiti elettrici per casa la corrente elettrica non sparisce (tendenzialmente) resta sedimentata, altrimenti quando schiacciamo l'interruttore data la lentezza della corrente alternata dovremmo attendere un considerevole lag prima di vedere la lampadina accendersi, la corrente sedimentata fa si che noi vediamo quasi immediatamente la stanza illuminata mentre la nuova corrente elettrica liberata dall'interruttore viene spinta nel corpo conduttore.

Tutto questo per dire che il marchio non è l'interruttore, il marchio è la corrente sedimentata, il mutaforma è l'interruttore.

-------------------------


Ti comunico l'esito della tua candidatura.

I dubbi mostrati sull'interpretazione della razza, malgrado siano stati poi correttamente rivisti in questa sede, ridimensionati e persino rinnegati, non permettono di accettare la tua candidatura senza alcuna remora cosi' per come è stata proposta e per come si è svolto l'esame.

È stato rilevato nell'interesse comune, sia per la revisione graduale di alcuni eccessi, che rigettare la candidatura per rivederla tra tre mesi non sia costruttivo, soprattutto poichè emerso che il passato cambio razza e la sua improvvisa estromissione hanno ancora strascichi non indifferenti sul tuo gioco che si troverebbero in questo modo in un limbo tutt'altro che stimolante.

In luce a queste due prime osservazioni, appurato in sede d'esame che vi è l'intenzione di sviluppare da ora un approccio coerente alla Razza per cui si è proposta candidtura, la tua domanda viene accettata con riserbo d'un periodo d'osservazione.


Tutti siamo soggetti a periodi d’assenza quindi innanzitutto la preoccupazione primaria è vedere un ritorno in gioco dallo stato attuale fino al momento del risveglio, nell’augurio che il gioco non sia spinto da un simbolo e che verrà portato avanti fino ad opportuno momento.

È stato considerato nella sede d’esame più opportuno un adattamento graduale alle sfaccettature di razza poco chiare, il risveglio avverrà pertanto attraverso due periodi di cui il primo quello d’osservazione sopracitato.

-Nel primo periodo il sangue sarà risvegliato in forma debole, il Mutaforma inizia ad avere percezione di sè e della sua natura. Questo periodo oltre a farti prendere confidenza con le abilità innate che ancora ti invito a revisionare, ti permetterà di affrontare l’evoluzione psicologica del personaggio con una maggiore concentrazione rispetto a quella passata. Potrai quindi prendere confidenza con le mutazioni e con la forma, prenderti tempo per affinare il tuo profilo di gioco ed ovviamente giocare le innovazioni che la recente revisione ha apportato alla razza. Le skill NON innate sono da considerarsi bloccate ed inutilizzabili. Questo per far si che la confusione mostrata sia in sede d’esame che nella precedente interpretazione del personaggio non sia avallata da troppi elementi giuntamente. Ogni razza chiusa, ed il Mutaforma in particolar modo, ha degli scogli interpretativi, solo una volta confermati ed appurati gli stessi si reputa possibile un uso coerente delle skill razziali. Allo stato attuale il tipo di gioco e di interpretazione non è stato considerato maturo a questo fine tuttavia negli ampi margini di miglioramento visti si predilige una ricostruzione naturale degli stessi che permetterà quindi al tuo gioco ON di avere una maggiore valenza anche in senso di crescita, personale, come razza, rolistica e del personaggio.
Il simbolo razziale verrà attribuito già a questa fase di risveglio.

-Superato il periodo d’osservazione verrà comunicato lo sblocco delle skill da interpretarsi ONGAME come una presa di confidenza con il proprio sangue ed il proprio potenziale avvenuta durante il primo periodo rendendo completo lo status di Mutaforma (e si spera duraturo).


Non ho stabilito un periodo di giorni o settimane perchè mi prendo in carico il controllo del tuo gioco ON quindi sarà basato sul vissuto del personaggio visibile.


In attesa che l’ONGAME faccia quindi il suo decorso più naturale e coerente possibile non esitare a contattarmi per qualsiasi dubbio in merito.



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Keiko
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Rendez-vous rendez-vous, rendez-vous au prochain règlement,
rendez-vous rendez-vous, rendez-vous sûrement aux prochaines règles
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27/04/2018 11:03
 
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La candidatura di cambio razza viene rigettata.

Le ragioni sono state spiegate al player via missiva.


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Keiko
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