Martedì 20 febbraio
Ti mostrerò il giudizio della grande meretrice che siede su molte acque (Riv. 17:1)
Gli Studenti Biblici compresero che non bastava spiegare la loro posizione riguardo alla falsa religione a parenti, amici e membri della stessa chiesa. Il mondo intero doveva vedere Babilonia la Grande per ciò che era realmente: una simbolica prostituta! Ecco perché tra il dicembre 1917 e l’inizio del 1918 gli Studenti Biblici, pur essendo poche migliaia, distribuirono con zelo 10 milioni di copie di un volantino che trattava il tema “La caduta di Babilonia” e conteneva una sferzante accusa nei confronti della cristianità. Naturalmente il clero si infuriò, ma gli Studenti Biblici continuarono a portare avanti quest’opera importante senza farsi intimidire. Erano decisi a “ubbidire a Dio come governante anziché agli uomini” (Atti 5:29). A quale conclusione possiamo giungere? Quei cristiani non divennero prigionieri di Babilonia la Grande durante la guerra; piuttosto in quel periodo si stavano liberando dalla sua influenza e stavano aiutando altri a fare lo stesso. w16.11 5:2, 4