Gli Storm

GLI STORM - Segugi -

Non fu difficile trovare l'emporio, la città era ancora più piccola di quello che avevano immaginato. Un misero villaggio cresciuto intorno ad un crocevia, una stazione di posta, un emporio, un postribolo e poco altro.
I due fratelli varcarono la soglia della bottega.
"Buongiorno" disse Ayro
"C'è nessuno?" concluse Tofh

"Buongiorno" rispose l'emporista. "In cosa posso esservi utili?".

"Siamo segugi e stiamo seguendo un pista sull' assassinio del principe" iniziò Ayro
"Sono certa che altri sarranno giunti prima di noi e che ti avranno fatto domande?" continuò la sorella
" Alcuni saranno stati gentili, altri bruschi, alcuni saranno andati dritti al sodo, altri ti avranno rimbambito di parole" riprese l'uomo.
"Alcuni saranno venuti qui per scoprire una cosa qualsiasi, altri invece cercando qualcosa di ben preciso."
La discussione rimbalzava tra l'uno e l'altro.
"Beh, noi siamo di questo tipo." riprese Ayro " noi sappiamo cosa stiamo cercando e non vogliamo farti perdere tempo." sorrise poi fece concludere la solrella.
"Kaleb di Harrenal ci ha mandato qui, eravamo andati da lui in cerca di una lancia, di una lancia particolare che il Giovane Drago in persona aveva fatto costruire, una lancia che siamo certi sia passata di qui"

"Si mi ricordo di quella lancia... beh è facile ricordarsela. Era magnificamente lavorata. Degna del Principe Raeghar".

"Potete descrivermela minuzziosamente?" chiese Ayro estraedo da una saccoccia un pezzo di pergamena e un carboncino"
"Ricordate il nome dell'uomo che l'ha portata qui, o il nome della armeria dove è stata forgiata?" chiese Tofh

"Ah è semplice. L'asta era stata cesellata ad Approdo da uno dei mastri armaioli della via dell'acciaio. Onestamente non mi ricordo i motivi cesellati".

"Beh non era poi così "facile ricordarsela"..."il pensiero di Ayro fu pungente anche se nulla trasparì dal viso.
"Chiedo scusa, ricevete spesso delle consegne di armi da quell'armaiolo? vi ricordate forse il suo nome? Avete ricevuto altro oltre la lancia durante quella cosegna?" chiese Ayro asciutto mtre riponeva pergamena e carboncino.
Prese parola la sorela. "Provate a ripensare agli intarsi, a visualizzarli nella vostra mente, non ricordate qualche particolare, qualcosa che possa essere una specie di firma, o una scritta che ci permetta di risalire a colui che la fabbricata."
"oppure il noem del uomo che ve l'ha consegnata...." concluse il fratello

L'emporista sorrise. "Ma no, cosa avete capito. Gli intarsi erano semplici spirali e motivi floreali, non erano stemmi o scritte, non si usa. Comunque non ricordo che tipo di fiori fossero o spirali... ed essendo la prima volta che ricevevo un arma da Approdo del Re non ne conosco l'artigiano. Potete provare a chiedere ad Approdo".

"Potresti aiutarmi a capire, da Approdo hanno inviato la lancia del principe qui da te e tu a tua volta l'hai inviata ad Harenhall dove Kaleb l'ha ritirata e consegnata a sua volta al cavaliere per cui era stata forgiata...." Ayro espresse il concetto con grande chiarezza.
"quello che mio fratello cerca di capire è come mai il passaggio nella vostra bottega? Perché secondo voi non l'hanno mandata direttamente con una carovana ad Harrenal risparmiando così delle spese intermedie?"
continuò Tofh
"O anche come mai non ha viaggiato con le altre armi del principe?" concluse il fratello

"Oh, semplice, perchè il fodero del manico arriva da un altro posto e io ho dovuto applicarlo".

"E questo fodero da dove proveniva se posso domandarvi?" chiese Ayro.
"Mi rendo contro che possiamo apparire insistenti e che rubandole del tempo, ma, son certa" aggiunse Tofh " che lei potrà comprende che ai nostri occhi inesperti quello che ci ha appena detto pare alquanto...." si fermò cercando una parola che il fratello trovò per lei
"...scomodo. Perché mai produrre una lancia in un posto un fodero in un altro e recapitare entrambe le cose in un terzo luogo, magari anche sulla via certo, per poterle assemblare? Poi capisco se si trattasse di un arma comune, ma la lancia per di un principe, ogni artigiano avrebbe fatto carte false per andare ad Approdo e lavorare nella fucina del Re."
"Una storia da raccontare ai nipoti non credete?" concluse la sorella con un sorriso

"Non so dirvi queste cose, ho solo sentito dire che era una sorta di patto d'amicizia tra il Principe e una seconda persona. La lancia sarebbe stata regalata a questa persona in seguito. Comunque il fodero proveniva da Braavos credo, ma non ne sono sicuro".

"Bravos?" il pensiero di Ayro corse subito all'assassino del principe.
Una strada o un'altra portavano in ogni caso ad oriente. Oltre il mare stretto.
"Posso chiedervi dove avete sentito questa storia dell' "amico del principe"?" chiese l'uomo.
"Io invece avrei una domanda un pochno più indiscreta." Tofh gli sorrise "chi ti ha pagato per questo lavoro?"

"La storia dell'amico del Principe l'ho sentita dai corrieri che mi hanno portato i pezzi mentre i soldi sono arrivati direttamente dalla gilda degli armaioli di Approdo".

Ayro rimase qualche momento in silenzio mentre la sorella cercava inutilmente di strappare informazioni a quel mercante che o non sapeva nulla o voleva qualcosa in cambio un qualcosa che loro non avevano ancora capito.
ad un certo punto il fratello interruppe la conversazione.
"se hai detto che la lancia e il fodero sono stati prodotti in posti diversi e ti sono arrivati da luoghi diversi e il fodero è arrivato via nave, probabilmente da Bravos, la mia domanda è dove ha attraccato la nave? e inoltre hai idea di come si chiamasse?"
"Beh a questo punto potresti per cortesia dirci quanto tempo fa hai ricevuto il fodero? così calcolando il tempo approssimativo in cui ha viaggiato via terra, potremo avere una stima verosimile di quando la barca è attraccata con uno scarto realistico di un paio di giorni" continuò la sorella.
"e dato che non credo che arrivino con grande frequenza delle navi dall'altro lato del mare Stretto, saremo in grado di risalire esattamente al viaggio del fodero e magari a chi ha lo ha costruito al di là del mare."

Il modo di pensare dei due fratelli era impressionante la mente dell' uno concludeva le congetture dell'altro permettendogli il più delle volte di raggiungere il proprio scopo.