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Il diavolo è il diavolo o... è l'uomo?

Ultimo Aggiornamento: 28/11/2017 16:51
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24/11/2017 20:40



L'uomo ha sempre avuto accanto questa presenza invisibile, al punto da chiedersi se il maligno abbia una realtà e vita autonoma oppure sia una diretta FILIAZIONE dell'uomo, comparsa, inevitabilmente fin dalle età più lontane. Senza entrare nella teologia più rigorosa e in ambito religioso, molto lascerebbe propendere a favore della realtà e presenza del connuto fra noi. Ma tutto NON sarebbe così chiaro... il diavolo appare spesso, in modo inequivocabile, come una VARIANTE dell'archetipo dell'OMBRA, cioè dell'aspetto pericoloso e dell'oscura e IRRICONOSCIUTA metà dell'uomo.

Ma perchè questo diavolo, quest'OMBRA, sono dentro di noi? La risposta più ovvia potrebbe essere quella che fa leva sui limiti stessi della natura umana e sulla NON PERFEZIONE della stessa. Potrebbe essere anche così, nel senso che la cultura cristiana, fin dalle origini, ha provocato, in occidente, l'accentuazione di questo stato di cose, il giudizio di molti TdG, in questo senso, ne sono l'emblema.

Infatti, nel mondo occidentale, la cultura religiosa imperniata sulla figura di YHWH ha fatto slittare il significato approdando ad un Dio totalmente buono e simbolo di luce, confinando tutto il male nel diavolo. Non solo, il cristianesimo, allarmato dal dualismo manicheo, nel tentativo di di preservare il monoteismo come caratteristica principale e, nell'impossibilità di negare le tenebre e il male, ha trovato nell'uomo l'unico responsabile, costringendolo a introiettare la figura del diavolo. A questo punto era logico che ne conseguisse omne bonum a Deo, omne malum ab homine... [SM=g27992]
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25/11/2017 11:06

Non riporto più per correttezza le domande dei TdG. Le mie risposte grosso modo le contengono.
:.................

Ciao Le Bon. Mi sembra (e il mio riferimento era ben indirizzato) che l'emblema del male viene da sempre imputato all'uomo, NON a YHWH, le cui gesta di guerra vengono SI' descritte nell'A.T. ma immediatamente annacquate dalla fede. Tu però caro Le Bon, almeno in questo frangente sei stato chiaro, mettendo in rilievo ciò che ha combinato YHWH. Quando si dice l'onestà intellettuale... Mmmmh, sicuro Le Bon di essere un TdG ?...

Provo a ritornare in tema. Se guardiamo il problema del male, quello più importante è quello della sua origine e della sua GIUSTIFICAZIONE, dai punti di vista metafisico ed etico. Si può addirittura dire che se il male, che certamente esiste nel mondo, fa parte dell'ordine cosmico di Dio, allora (a questa stregua) sarebbe un BENE, perchè Dio è bene assoluto e non può aver creato il male. Ciò risponderebbe anche se imperfettamente, agli interrogativi sul male fisico e metafisico, ma rimane sempre quello drammatico sul male dal punto di vista morale. Ed è su questo che mi cadono le... braccia.

Ed è da qui, da questo punto che bisognerebbe percorrere tutta la storia del pensiero umano da 3.000 anni a questa parte per cercare invano una risposta al quesito: perchè l'uomo commette il male? E alùra? Tutc ados al diavul... la cui presenza si fa sentire nei recessi della psiche umana dove si annidano gli ancestrali timori, che hanno da sempre nutrito le ansie profonde dell'essere umano. In fondo i posseduti sono più di quanti manifestano "segni strani e paranormali". Sono coloro che portano divisione nelle famiglie, nelle comunità, nei posti di lavoro, che calunniano, che scoraggiano, che impediscono le opere buone.
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25/11/2017 11:57



Mah! la prima immagine che sorge alla mente, alla parola "diavolo", è quella di un essere funesco, mezzo umano e mezzo caprone, con una lunga coda mobile e ... prensile, con una testa bicornuta, dal volto affilato, che termina in un pizzo sottile e arricciato all'insù, dall'espressione sardonica e malvagia. E' l'immagine, cioè, che l'agiografia cristiana ci ha tramandato del diavolo, il tentatore, che si adopera, nemico invisibile per la perdizione dell'uomo. La superstizione nei secoli scorsi ha dato largo credito a tali credenze e l'essere umano si è sempre sentito facile preda di queste forze oscure e sconosciute, e ancor oggi permangono le tracce di questi antichi terrori.

Dicevano gli eretici Catari che il MALE è uno stato fisico. I piaceri, come il malessere, ne sono la manifestazione mescolati in una proporzione inestricabile che avvolge tutto il mondo sottraendolo al regno di Dio per innalzare quello del diavolo e di suo cugino... satanaSSEN. E' con questo concetto che 800 anni fa gli eretici Catari salivano sui roghi affidando alle fiamme i loro corpi la cui materia, dicevano, come tutte le cose del Creato, era la manifestazione della lotta di due principi: "il bene ed il male".

Se poi vogliamo andare nello specifico, alle origini, se per DIAVOLO si intende un Dio negativo, un essere che induce al male per "impadronirsi" dell'anima del peccatore e trascinarla all'inferno, luogo di pena e di tormento senza età e senza tempo, ebbene, questo "DIAVOLO" fu, nel Mondo Antico, del tutto sconosciuto. Non esiste religione o mitologia che accenni ad un tale "personaggio", il cui avvento è strettamente correlato a quello del Cristianesimo. Non che gli antichi Greci o gli Iranici o gli Etruschi si ritenessero immuni da colpe, ma se una punizione doveva venir loro inflitta, era in questo mondo che sapevano di dover scontare la pena, umana o divina che fosse.

La figura del diavolo nacque nel giudaismo, quando questo, attorno all'epoca Cristiana, andava strutturando i dati ereditati dalla tradizione antecedente in una teologia che aveva intuito l'esistenza di un Dio unico. PRIMA dell'esilio gli Ebrei erano POLITEISTI e/o monolatrici; questo significa che non avevano difficoltà ad ammettere lotte e contraddizioni nel mondo del divino.
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25/11/2017 14:17


Ciao Anthony.

Graaande! [SM=g28002] Come hai fatto a sapere che mi ero fermato alle prime righe? Mystero! NON l'avevo detto a nessuno...
Qui però c'è un po di confusione "diabolica"... Con la denominazione DIAVOLO (dal greco diàbolos= calunniatore), si intendono quasi sempre (fuori luogo) i demoni in generale, gli spiriti maligni seguaci e sudditi dell'angelo caduto Lucifero. QUI sta l'inghippo, mi con E senta... Una antica distinzione vuole che i demoni siano spiriti famigliari, mentre i DIAVOLI sono gli angeli del male e delle tenebre.

So bene che la teologia cattolica lo identifica (il Diavolo) con Satana e ne afferma con vigore l'esistenza e, qui, mi ricollego allo spunto iniziale: la tradizione popolare ne ha fatto una figura, o meglio, una serie di figure che simboleggiano, con il loro orribile aspetto, tutti i mali fisici e morali di cui l'uomo ha paura. Credo si fosse capito, era almeno mia intenzione affermare che troppo spesso l'uomo per cavarsela ruba la CRUSCA al diavolo... Le troppo spesso decantate "possessioni diaboliche" vanno valutate di volta in volta non perdendo mai di vista aspetti esteriori a messer satan, sottintendo cioè il punto di vista sia teologico, psichiatrico, parapsicologico e psichiatrico, altrimenti la nostra intelligenza potrebbe offendersi...

Ribadisco infine che PRIMA dell'avvento del Cristianesimo NON si parlava del Diavolo (Satana è tutt'altra questione), ma solo di DEMONI malvagi che tormentavano l'umanità originando malattie, producendo catastrofi o, semplicemente facendo morire di spavento chi aveva la sventura d'incontrarli. Molto simili alla mitologia Shintoista giapponese con i suoi esseri mostruosi, alati, con tre occhi, tre corni e tre artigli ad ogni piede, ed erano apportatori di malattie e sciagure. Da tutto questo, e fino a giungere al Diavolo la strada fu piuttosto lunga, di questo ho rimarcato il senso e l'approccio uomo-diavolo. Certo, la confusione ha volte ha il sopravvento...
Un saluto

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25/11/2017 23:02



L'argomento "Diavolo" è certamente spinoso e complesso e richiederebbe analisi esegetiche accurate. Noi qui ci limiteremo (penso) a molto meno. Prima di addentrarmi brevemente nello specifico (Diavolo), due parole sull'antagonismo uomo-diavolo, e sui suoi veri interventi (vedi possessioni) che vanno considerati estremamente rari. La cui azione è limitata perchè inserita nel contesto di una Legge Superiore alla quale rimane comunque subordinato.

Detto questo entriamo nel braciere... Barnabino posta Matteo (4: 8,11) che nomina il Diavolo. Certamente questi viene citato diverse volte nel N.T. come Giovanni (8,44) che fa parlare Gesù del Diavolo, ma non solo, se ne parla pure nel Libro di Giobbe (Cap. 1 e seguenti), oppure in Apocalisse nei capitoli 9 e 12. Questa "nomea" per "il principe di questo mondo" entra di diritto (purtroppo...) con l'avvento del cristianesimo e quindi con l'entrata in scena di Gesù e degli Apostoli. Il riferimento era ovviamente ANTERIORE a questo periodo.
NON il Diavolo, ma Satana è presente nell'A.T.

Va da sè che secondo la religione ebraica, stando ai dati dell'A.T., accettati in seguito anche dal Nuovo e quindi dalla religione cristiana, esiste una prima fondamentale distinzione fra il Diavolo e i demoni: il Diavolo è una potenza invisibile e personale, unica, a differenza dei demoni che sono invece innumerevoli. Il Diavolo (a differenza di Satana) non è neanche presentato dalla religione ebraica come un principe assoluto di male contrapposto a Dio principio di bene.

Non va altresì confusa la figura di Belial, nominato una trentina di volte nell'A.T. con il Diavolo, figura che nei manoscritti di Qumran viene considerata una raffigurazione del Diavolo, avente con questi le caratteristiche simili, un'entità contraria all'uomo, operante a capo degli "angeli di distruzione" (1Q M XIII, 11), ma pure viene indicato con termini di malvagità, cattiveria, malizia, ecc. Un vero satanaSSen dunque, ma NON il Diavolo.
Un saluto
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26/11/2017 14:10



A volte per il troppo cavillare ci si confonde, mi si conseta... Ero certo, e ancora lo sono che in Giovanni 12, 31 Gesù fosse stato chiaro riferendosi al "principe di questo mondo", cioè al diavolo, altrimenti a chi, secondo voi? Giovanni insiste pure in 14-30. Vabbè, lasciamo stare.
Siamo usciti dai binari tanto cari all'amico Barnabino, i miei passi iniziali erano incentrati sulla dualità uomo-diavolo, ovvero all'assurdo sbilanciamento di sentenze di quanto accade all'uomo e sovrapposte a PIACERE al mitico diablo...Vabbè usciamo dall'orto già seminato e andiamo a discutere di BELIAL che sembra affascinare Barnabino che, ripetendo quanto già da me detto (ovvero quando non si intende quanto detto dalla controparte...) gli ha rifatto il lifting... [SM=g27987]

BELIAL, ovvero la mysteryosa figura più volte citata negli scritti Qumranici, MA NON SOLO in questi, e generalmente considerata una delle tante raffigurazioni del diavolo, mettendo a fuoco... il problema del male. Sull'etimologia le ipotesi sono controverse: Beli'or (senza luce)- Beliya'al (senza profitto), in sostanza nelle fonti bibliche il termine distingue qualcuno estremamente malvagio, questo è certo. Dai frammenti apocalittici provenienti dalla quarta grotta, si indica precise relazioni del nostro azzeccagarbugli con Ezechiele, Daniele ed anche con alcune allusioni ad Osea.

In sostanza (e in breve...) nei manoscritti di Qunram, Belial è il nome PROPRIO di un'entità esterna, contraria all'uomo e operante a capo degli "Angeli di distruzione". Note queste, che hanno riscontro in scritti apocrifi coem nel "Testamento dei dodici patriarchi" e nel "Libro dei Giubilei". Belial è pure rintracciabile nel N. e A. Testamento, pur con interpretazioni diversificate. In sostanza, questo Belial per la maggior parte degli interpreti è assimilabile del tutto a Satana. Per S. Paolo Belial è esattamente il nemico del cristiano, nel senso che se Gesù ama la giustizia, la luce, la fedeltà, il tempio di Dio, Belial è esattamente l'opposto, ama cioè l'iniquità, le tenebre, l'infedeltà, gli idoli. Bolle in sostanza, nello stesso sugo di Satana insomma, anzi, lui stesso è Satana. [SM=g27997]

Di S. Paolo che cita Belial si può dir tutto, ma non che non sapesse girare le FRITTATE... Ad esempio, consapevole della potenza del male, avverte: "Or se faccio ciò che NON voglio, NON sono già io a farlo, ma il peccato che abita in me"... Già già, il PELATO Ponzio in alcuni frangenti e anche senza sapone fece più proseliti di quanti noi immaginiamo... [SM=x5240712]
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26/11/2017 18:17

...origini...

questo personaggio NON è "colui che avversa"... [SM=g27985]

it.wikipedia.org/wiki/Belial

ma bensì "il senza valore"...ebraico בליעל bəliyyáʻal... [SM=g27985]

va notata la commistione della radice -Baalial- con quello che fu il "dio" Baal -personaggio esistito fisicamente ed adorato come tale- in quella terra fenicia, che fu ANCHE dominio delle dinastie di GIGANTI regali della Siria, e dei quali probabilmente costui -divoratore di bambini- faceva parte e discendenza certa...poi riconosciuto come "falso dio", dopo il 14° secolo A.C., il che ci riporterebbe alla SUA DEFINIZIONE da me sopra addebitata... [SM=g27985]

it.wikipedia.org/wiki/Baal

ci sono "molti" Baal nelle varie culture del Medio Oriente e del Sud-Est asiatico nelle quali con varianti era più o meno considerato "a capo degli dei"...bisognerebbe domandarsi "quali"!?! visto l'appellativo sopra citato "senza valore"... [SM=g27990]

a questo punto diviene impossibile NON fare l'associazione con i cosidetti biblicamente "angeli caduti"!?!...saranno allora questi "gli dei", di molto longeva esistenza, che qui "precipitarono" -o se preferite atterrarono- sin dalle epoche preistoriche e furono divinizzati?.. [SM=g27991]

tanto poi -alcuni di loro- da divenire ed essere tuttora "i signori" di questo mondo?!?...dei quali proprio Belial dovrebbe essere il massimo esponente come "signore dell'Inferno"... [SM=g27990]

dove ovviamente in-fer significa "sotterraneo, "il piano di sotto"...e quindi TUTTI quelli che lo abitano?!?... [SM=g27985]

it.wikipedia.org/wiki/Inferno


sim sala bim!..signor Apprendista... [SM=x5325573]


[SM=x5241256]




Mr Spock says: it would be illogical to assume that all conditions remain stable
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27/11/2017 18:14


.....PRECISAZIONI [SM=x5240689] ........... Ovvero andaghè al maister [SM=x5240698] ......sagoma de vùn....
Ci stiamo ulteriormente ALLARGANDO vecchio mio. Ciau

:............

@ Igua, riguardo alla tua domanda, non mi sembra giusto abusare del tuo tempo e della tua intelligenza, già il TITOLO risponde a quanto chiedi, se poi vuoi pure leggermi... (vedi i miei punti di domanda pleaSSSe...).

Se poi mi è concesso, allargherei il discorso, oltre che sulle possessioni diaboliche e sul Diavolo, anche su Dio e del perchè egli consenta al cornuto una consistente autonomia. Io affronterei il senso del male per quanto si può, sul piano logico, senza per questo essere additato da alcuni TdG, che si oppongono a tali disquisizioni, come se si volesse giudicare Dio, NON è questa mia intenzione. Dio, nella misura da lui voluta, ci ha concesso la logica (soggettiva) e il discernimento, al quale mi appoggio, ovvero alla singola libertà d'espressione.

Partiamo alla lontanissima... Se nella nostra vita, dove appunto, bene e male si sovrappongono, si sostituiscono, si intrecciano in molteplici sfumature, questa NON è una visione campata in aria, NE' tantomeno un problema marginale, discuterne NON può essere un'offesa a Dio. Il problema per noi sussiste ed è di carattere religioso, secondo cui esiste Dio e il Diavolo, Satana o Belial o Lucifero o l'Angelo Ribelle. L'inghippo, da SEMPER dibattuto è che se esiste il Diavolo, esiste il Dio del male. Conseguenza questa dell'accettazione del Diavolo e che porta a tutta una serie di accettazioni gravi.

Accettando Dio come unico "Essere" in grado di creare, si desume che il Diavolo, visto come essenza del male, è stato creato dal Dio del bene, e NON può essere diversamente, nel senso che solo Dio, come senso di bene può essere in grado di creare. Su questo si erge l'ipotesi religiosa, per la quale Dio ha creato il bene. Dando però il "Libero Arbitrio" c'è stato un tempo in cui uno Spirito, o cosidetto Angelo, pur perfettissimo, si è ribellato a Dio e, per questo, fu gettato all'Inferno. Ovvio CHIEDERSI: se Dio lo ha sbattuto giù all'Inferno, questo significa che l'Inferno a sua volta, non può essere stato creato che da Dio, perchè nulla esiste se non da Lui voluto.

Questo mi (o ci ?...) porta a pensare che nell'ambito dell'esercizio della libertà, di cui quest'angelo ha usufruito, esisteva ANCHE la possibilità di fare il male, consistente come sappiamo, nella sua RIBELLIONE. Ne consegue che il ribelle per antonomasia aveva in sè i germi del male, conseguenza della sua libertà. Dove si vuole arrivare? (il punto è di domanda caro Igua... dal quale, vedi un pò tu...) Se Dio, creando questo angelo, gli aveva conferito (dentro) l'ipotesi del male. Se così è, Dio dovrebbe contenere in Sè (anche) il male... Concetti vetusti eppure sempre nuovi NON trovando MAI certezze. [SM=g28000]
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28/11/2017 11:16



Hola.
De sto passo famo note, famo... Stiamo bellamente andando ad imbottigliarci. Sui passi io non la farei tanto lunga, senza troppi fronzoli , quello si indica e quello va considerato, poi, volendo si può far volare anche una di quelle cabine che si usavano per telefonare. NON sto scherzando, uno pseudo ufologo, diversi anni fa, riuscì con una PARLANTINA non comune, con degli inconsueti ed opportuni accomodamenti verbali-scientifici, a render del tutto credibile che una cabina telefonica potesse volare, il che, se tanto mi da tanto... Che poi, per quel che vale, la mia posizione rispetto all'inferno descritto dalla religione cattolica diverga TOTALMENTE, è un altro fatto, qui semplicemente mi attenevo a quanto scritto. Vedo però che voi parlando del fuoco eterno, vi state scaldando... col freddo in arrivo può essere utile...

Per non inacidire ulteriormente il dibattito, se me lo consentite, io tornerei un attimo all'impostazione...penultima, ovvero all'ipotesi teologica del male: Dio, creando Lucifero, gli aveva già conferito l'ipotesi del male con la libertà di farne uso. Ciò starebbe a significare che in Dio esiste anche la possibilità di TRASFERIRE il male, altrimenti Lucifero non avrebbe potuto CONCEPIRLO. L'obiezione più marcata e ricorrente è: o Dio sa tutto o non lo sa. Nel senso che Dio doveva ben sapere in anticipo che l'angelo si sarebbe ribellato. Perchè se Dio NON sapeva. si va a pensare che in Lui manca la possibilità di sapere, cioè di prevedere quel popò di disastro che ha combinato Lucifero usufruendo del libero arbitrio.
Infine, se Dio sapeva che quest'angelo si sarebbe ribellato, come mai gli ha assegnato la responsabilità che, a rigore, NON poteva avere, perchè la possibilità del libero arbitrio glie l'aveva data lo stesso Dio ?

A sta stregua si deve pensare che Dio gli aveva dato (a Lucifero) una possibilità fasulla di utilizzare il bene e il male. In questo caso (QUESTA E' UN'OBIEZIONE IMPORTANTE) Dio sarebbe stato ingannevole e perfido, nel senso che PRIMA dà una libertà, POI, dal momento che viene usata, prende l'angelo e puro spirito che ne ha usufruito e lo trasferisce in permanenza all'inferno! Così facendo, Dio non avrebbe fatto altro che dare un diritto, per POI interpretare a modo suo le conseguenze dell'uso di quel diritto...
Hasta luego, ciao
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28/11/2017 16:51



Al di là delle mie tante impostazioni religiose e della sua UNICA, trovo che Barnabino sia un soggetto preparato e disponibile, purtroppo per lui con una visione ristretta (scelta legittima, ci mancherebbe) come può averla chi si appoggia ad un'unica-singola fonte teologica, tralasciando tutte le altre che, alla fin fine portano, chi più chi meno, lo stesso fieno alla stessa greppia: quella di un singolo Dio. Barnabino dice può scegliere di fare il male ed il bene. Per quanto fin'ora detto, mi sembra che sia continuamente USATO.

NON mi si fraintenda, NON sono pro satanassen. Se poi gli utenti TdG stessero più tranquilli, i vari concetti che portano a dei confronti, sarebbero meglio finalizzati e più istruttivi. Arrivo per questo a dire che sarei arrivato (se mi fosse stato dato il tempo) a dire che personalmente NON credo ad un inferno eterno di sembianze cattoliche. Ho solo citato alcune fonti, nè più nè meno.

Entriamo dunque nell'inferno.... [SM=g27997] Secondo la teologia cattolica, l'anima che ha fatto del male dovrebbe scontarlo all'inferno, e li al calduccio... dovrebbe restare per l'eternità. Quando si parla d'inferno la cautela è d'obbligo, perchè una persona per essere condannato ad una pena eterna, dovrebbe aver commesso una colpa di VALORE eterno, per un valore di logica e di giustizia. Ma non può esistere colpa in un uomo, anche se gravissima, che possa meritare una pena di valore eterno.

Pure altrettanto impensabile e improponibile che Dio, essere infinitamente buono (di Dio si dice che Egli è la giustizia infinita, che Egli è il Bene infinito, che Egli è l'Ordine infinito), prenda un'anima da Lui stesso creata e, come padre, la lasci nell'eternità dell'inferno, senza assolverla, o capirla, senza darle la possibilità di recuperare il male che ha fatto. Anche perchè se un uomo compie anche le più nefande azioni, non è mai interamente responsabile. Se ciò fosse allora mi si dovrebbe dire per quale ragione sulla Terra vengono uomini che sono predisposti al bene, e non hanno per questo alcun merito del bene che fanno, perchè sono ISTINTIVAMENTE buoni, e ve ne sono altri che che fanno il male perchè vi sono istintivamente portati.

Nascono già da bambini così, oppure nascono in famiglie che li allevano per il bene o per il male; e che colpa ne hanno queste creature se, diventate adulte, possono diventare uomini buoni o uomini malvagi, uomini saggi o uomini violenti, intelligenti o sciocchi? E di chi sarebbe la colpa se non di Dio stesso, il quale, prima li fa nascere così e poi, una volta morti, li prende e li scaglia ad arrostire... [SM=x5240712] E' del tutto illogico accettare tutto questo... Io mi rifiuterei di accettare e di onorare Dio se facesse così, non è possibile che le cose stiano in questo modo.
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