Nuova Discussione
Rispondi
 
Stampa | Notifica email    
Autore

Le mille domande - Parte due

Ultimo Aggiornamento: 19/11/2017 19:11
19/11/2017 19:11
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 2.557
Registrato il: 31/01/2007
Sesso: Maschile
Signore della Guerra
Maestro di Intrighi e di Inganni
I falò per la notte erano stati sparpagliati in vari punti della antica fortezza del Moat Cailin, benché fossero in realtà lasciati a se stessi. Il piccolo gruppo che lì dimorava era tutto radunato attorno alle fiamme dell'unico fuoco acceso ai piedi della Torre dei Bambini. tato Lord Dustin a ordinare che se ne accendessero un pò ovunque in realtà. Ormai sapeva che al sud c'era guerra, e sapeva anche che era nelle Terre dei Fiumi che si stava svolgendo, non molto distante dai domini del Nord. Per questa ragione voleva che, di notte, a osservare il Moat Cailin, si avesse l'impressione che era fortemente presidiato. Ma in realtà era vuoto, c'erano soltanto lui e altri cinque uomini a presidiarlo, più la serva Bethany e quella bambina trovata nei boschi il secondo giorno.

Dopo quella scoperta, il clima al Moat si era fatto teso.
Certo, all'apparenza non sembrava, ma Lord Dustin era abbastanza sveglio da capirlo deducendolo dai piccoli segnali.
Stavano tutti bevendo assai più del solito, il vino scorreva veramente a fiumi ed erano tutti quasi sempre ubriachi.
Sarebbe stato ragionevole porre un freno a quel consumo smodato di alcolici, ma per ora preferiva di gran lunga uomini sbronzi che soldati a cui sarebbero potuti cedere i nervi da un momento all'altro.

La piccola Erin, forse, era l'elemento di maggiore inquietudine in quel piccolo gruppo.
Lord Dustin, dopo averla portata al Moat, non aveva avuto il coraggio di interrogarla per sapere di più di lei.
Non riusciva ancora ad elaborare lucidamente tutto quanto era successo. La sua idea su quanto avvenuto oscillava tra il massimo dello scetticismo, addebitando tutto al caso mischiato a dei vaneggiamenti dovuti all'abuso dell'alcool, al pensare che forse, nelle leggende popolari su quel posto, c'era del vero.
Forse davvero qualcosa, del popolo della foresta, ancora resisteva in quella rovina.
Era perfettamente perfettamente consapevole, comunque, che prima o dopo avrebbe dovuto parlare con quella bambina.
Non saperne niente era comunque inaccettabile.
Le domande su di lei non facevano che moltiplicarsi, anche per via del suo comportarsi.
Passava ore ed ore, Erin, aggirandosi per le torri, tra le mura, passeggiando con una naturalezza sinistra, propria di chi conosceva quel luogo perfettamente.
Era piuttosto sicuro che non fosse così, ma la sua calma era comunque qualcosa di disturbante da notare in una bambina.
Inoltre c'erano altre cose che non gli tornavano.
Non era certamente inusuale che figli indesiderati venissero scaricati ad altri o persino abbandonati.
Ma venduti? A dei delinquenti tra l'altro, in un villaggio così misero? Sembrava fatto apposta per disfarsene in segreto.
Come se la sua stessa esistenza non dovesse essere rivelata.
Se quell'idea fosse stata giusta, allora doveva esserci dell'altro. Non poteva essere la figlia di contadini o poveracci.
Forse la prova di una tresca proibita? Poteva essere.

Domande, ancora domande.
Ma per ora, affogava tutto nel vino e non ci pensava.
Beveva, dormiva, parlava di scopate e di come facesse schifo quel posto, rideva, beveva e parlava di scopate...e poi o crollava nel sonno o cercava, praticamente senza mai riuscirci, a godersi un pò la compagnia di Bethany.

Ma ormai il vino stava finendo. Il tempo di fingere che tutto andava bene stava finendo.
E fu allora che, all'alba di un mattino, con l'odore di legna bruciata, si svegliò.
Una volta tanto, si accorse, pur con la testa che gli doleva parecchio, che Bethany era decisamente una bella ragazza.
Ce l'aveva a un palmo dal naso e dormiva profondamente in una posizione abbastanza scomposta. Doveva essersi mosso nel sonno per costringerla a quella posizione pur di condividere il giaciglio.
La spinse debolmente di lato per liberarsi e sollevarsi con la schiena, massaggiandosi le tempie.
Solitamente quello era il momento in cui Bethany si svegliava per il suo mormorare maledizioni e insulti al vino che ora gli presentava il conto.
Ma quella mattina si trattenne.
Si guardò intorno, e vide che la piccola Erin era già sveglia.
In piedi in mezzo al bivacco, immobile a lasciarsi accarezzare dal vento freddo del Nord, appariva quasi spettrale.

Per qualche motivo, forse stanco di tormentarsi, Lord Dustin decise di chiudere i conti e affrontare la situazione.
Quel momento dove tutti dormivano ancora era perfetto.
Si avvicinò senza dire nulla e, quando i loro sguardi si incrociarono, fu Erin a parlare per prima.

< Vuoi chiedermi qualcosa? >
< Sì.>
< Cosa vuoi che ti dica? >

Erin non mostrava alcun timore o nervosismo in merito, anzi, sembrava che avesse messo in conto da tempo di quella chiacchierata.
< Prima direi di spostarci di qui. > suggerì lui.
Presero a camminare aggirando quel che rimaneva del muro nord e lì, costeggiandolo cominciarono a parlare.
Fu una chiacchierata breve, ma molto franca e diretta, dove Lord Dustin non girò attorno a tutti i suoi quesiti e la piccola Erin, con la sincerità tipica dei bambini, gli rispose senza mancare mai di farlo nel modo più completo possibile.

Quando emersero dal capo opposto per tornare dagli altri, erano ormai svegli e, al vederli tornare, li osservarono con attenzione.
Lord Dustin tirò un sospiro, e a differenza delle altre volte, era di sollievo.
I suoi uomini lo conoscevano abbastanza da riconoscere la differenza e tirarono anche loro un sospiro di sollievo.
Sapevano bene come ragionava il loro signore e si fidavano della sua guida. Se lui era sollevato dai dubbi che tutti avevano su quella bambina, allora lo erano anche loro.
Ma era comunque qualcosa che andava anche detto.

< Tutto a posto, farabutti. Per cui piantatela di bere e fare i lavativi. Ci sono cose sulle quali dovrò indagare, ma è tutto a posto. Per cui da oggi cominciata a regolarvi col bere, che mi siete costati un patrimonio! > disse riprendendoli bonariamente e portando a una risata liberatoria da parte di tutti.

Il resto della giornata vide un netto miglioramento dell'umore generale. Si beveva meno e si lavorava sodo.
Avevano decisamente vivacchiato per giorni ma, anche se erano una banda di indisciplinati e rumorosi omoni, non di meno sapevano fare alla grande il proprio mestiere.
E Lord Dustin ne ebbe la prova quando li mise all'opera.
Con una guerra che infuriava a sud, e neanche troppo distante, era inaccettabile dal suo punto di vista che non si facessero tutta una serie di migliorie in mezzo a quelle rovine e a quella terra più paludosa che altro.
Quattro su cinque degli uomini furono mandati a recuperare tronchi di legna dai boschetti più vicini, mentre lui e un altro si occuparono della visuale a sud.
In poche parole, Lord Dustin salì sulla sommità della Torre dei Bambini e, da lì, indicava al soldato, che camminava verso sud, quando fermarsi a piantare una serie di paletti di legno.
Andarono avanti così per praticamente tutto il giorno e poi, prima dell'imbrunire, legarono a quei pali delle torce.
Nelle intenzioni di Lord Dustin, a notte quelle torce avrebbero consentito di avvistare l'avvicinamento di qualsiasi gruppo armato.
Naturalmente non era un sistema adatto a individuare un piccolo gruppo, ma perfetto per avvistare anche solo un centinaio di uomini. O piccoli gruppi che si muovevano assieme.
Non avrebbe mai concesso a nessuno il fattore sorpresa, nè di notte nè di giorno.

A sera, gli uomini tornarono trascinando coi cavalli svariati tronchi d'albero. Non erano dei pali perfetti, ma più che ideali per i suoi scopi.
Furono sistemati ai due estremi della parete nord del Moat, così che, nei punti più fangosi, i tronchi posati nel terreno rendessero agevole l'accesso e l'uscita.
Sopratutto per permettere a carri e cavalli, nel caso, di muoversi senza rischiare di restare impantanati.
Non aveva dubbi che presto sarebbero arrivati rinforzi e la logistica era fondamentale.

Dopo il duro lavoro, erano tutti stanchi, ma soddisfatti.
Forse, più di ogni altra cosa, di essersi rimessi in moto dopo giorni di tensioni che, con la fatica e il duro lavoro, non pesavano più sulle spalle, per il semplice fatto che non c'era il tempo di pensarci.

Bevvero vino, ma per la verità neanche tanto, perchè ben presto dormire fu più attraente di una sbronza.
La povera Bethany ebbe il suo bel da fare per servirli tutti, ma se non altro, complice la stanchezza del Lord di Città delle Tombe, potè godersi anche lei un riposo senza dover scaldare un corpo agitato.

La piccola Erin, invece, dormiva dentro la torre. Per lei, pensò Lord Dustin, dormire fuori era troppo duro.Quindi le era stato approntato un giaciglio molto improvvisato al coperto.

Nel sonno profondò, Lord Dustin era sulla cima della Torre dei Bambini. Incontrò nuovamente quella donna pallida dagli occhi rossi, il suo volto gentile e raffinato, ma non era più agitato da quell'incontro, non era assalito da dubbi e domande.
Non sapendo come interpretare quegli avvenimenti, se sogno o qualcosa di più, aveva scelto semplicemente di non porsi più domande. Come accettare una cosa semplicemente prendendone atto.
In quel sogno, la vide solamente per pochi momenti. La cosa, per certi versi, gli dispiacque.

< Sei deluso? > chiese lei.
< Non proprio.Ma ho mille domande. >
< Sta a te trovare le risposte. >
< Lo so. >
La donna si strinse appena nelle spalle sottili.
< Le cose cambiano > gli disse quietamente
< Le cose non cambiano mai. > ribatté lui.
< Cambiano sempre. Te ne accorgerai. > non cedette lei, seppur con grande gentilezza.

Poi scomparve e lui tornò in un sonno profondo, di cui non aveva memoria.

Al mattino a svegliarlo fu uno dei suoi uomini.
Erano giunti due corvi dal Nord.

Uno gli diceva di tenersi pronto.

L'altro che Casa Bolton era estinta.

Non si poteva dire se le cose stessero cambiando davvero...ma sicuramente erano in moto.

Amministra Discussione: | Riapri | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi
Cerca nel forum
Tag discussione
Discussioni Simili   [vedi tutte]

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 02:07. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com