Angelo.03, 21/11/2017 16.31:
E comunque il re di Petra non aveva alcuna giurisdizione a Damasco. Tanto meno uccidere Paolo.
Non la pensa come te la Treccani che riporta alla voce Areta IV:
Nel suo (di Areta IV) lunghissimo regno (9 a. C.-40 d. C.), dopo aver ottenuto il riconoscimento di Augusto ed avergli mostrato la sua riconoscenza prestandogli aiuto nella guerra giudaica scoppiata dopo la morte di Erode il Grande nel 1 a. C. (Gius. Flavio, Ant., XIV, 9, 4; 10, 9; XVII, 3, 2; 10, 9; Bell. Iud., I, 29, 3; II, 5, 1; Strabone, XVI, p. 782; Nicolò Damasceno, in Fragm. Hist. Graec., III, 351),
seppe acquistarsi una quasi assoluta indipendenza dai Romani, che volle attestare assumendo l'epiteto, di sapore nazionalistico, di rāḥem ‛ammēh ("amante del proprio popolo, Φιλόπατρις"), che accompagna il suo nome nelle iscrizioni. Aveva dato in sposa una sua figlia al tetrarca di Galilea Erode Antipa, il quale la ripudiò per sposare la cognata Erodiade, onde Areta gli intimò guerra e lo sconfisse. Il proconsole Vitellio si mosse per punirlo di aver violato la pace romana, ma alla notizia della morte di Tiberio (37 d. C.) tornò indietro (Ant., XVIII, 5, 1 e 3), e
Areta continuò a regnare indisturbato. Del suo dominio su Damasco dà prova un episodio della vita di S. Paolo, il quale riuscì a sfuggire all'inseguimento dell'etnarca (evidentemente il capo di una tribù suddita dei Nabatei) di Areta in quella città (II Corinzi, XI, 32).
Sulla stessa linea trovo anche
da http://www.iviagginellastoria.it/rubriche-2/il-medio-oriente-antico/8178-petra-e-i-nabatei.html
Sotto Areta IV Petra esercitava di fatto il monopolio quasi totale sui beni esotici e di lusso che il mondo romano aveva incominciato a importare incessantemente ed in quantità sempre maggiori:
numerose sono state le spedizioni romane verso l’Arabia Felix che hanno inutilmente tentato di rifornirsi di spezie e di profumi scavalcando l’intermediazione nabatea.
Sono tutte miseramente fallite, spesso attaccate dai Nabatei stessi, gelosi delle rotte di approvvigionamento della merci. L’astro di Petra stava per tramontare: durante gli anni del
regno di re Malichus II (40 CE – 70 CE), i Romani hanno gradualmente spostato l’epicentro di alcuni commerci (spezie e profumi) verso l’Egitto; all’incertezza economica si aggiunse la debolezza politica e
il regno perse Damasco. Toccò all’ultimo re di Petra, Rabbel II (70 CE – 106 CE), assistere impotente alla completa disfatta commerciale di Petra e al disgregamento del suo regno.
Quindi "la storia" dipende anche da chi lo ricostruisce e come lo ricostruisce.
[Modificato da Credente 21/11/2017 21:10]