Il Bello a Ivy Inn

Christopher giunse verso ora di pranzo, affamato e arrabbiato per non essere ad Highgarden a godersi le meraviglie delle corte.
Consegnò il ronzino alle stalle e si fermò a fare qualche domanda allo stalliere.
Chiese in particolare se avesse notato ultimamente dei cavalli palesemente pregiati.
"Non da guerra eh che quelli ne avrai visti sicuramente in questi giorni, più bestie da dame dal culo pregiato, raffinati, eleganti... Cose così... Qualsiasi informazione mi sarebbe veramente utile."

Lo stalliere fece capire che tra mercanti, con le loro signore, nobili in viaggio per il torneo di Harrenhal e altra gente del genere era facile che tutte le bestie viste appartenessero alla categoria da lui descritta.

"Anche la mamma tua corrisponde alla categoria" pensò Chris, ma disse "Vi ringrazio lo stesso buon uomo, che i sette siano con voi" e si recò all'interno della locanda con il suo solito modo di fare giusto un poco eccentrico.
"Buongiorno!" gridò a tutti i presenti, per poi recarsi verso il bancone dove ipotizzò ci fosse la responsabile.
"Bellissima signora, siete voi che gestite le stanze in queste posto?"

La ragazza, lusingata per il bellissima, un po meno per la signora fece un sorriso di circostanza poi si voltò indicando un uomo ben vestito ma con un grembiule "E' Gerrard il locandiere, io sono solo una cameriera".

"Solo?! Siete anche un dono degli dei mia cara." Se non fosse in veste di Balivo del Re le avrebbe dato una pacca sul culo, ma il Bello sapeva essere inopportuno il giusto. Con un mezzo inchino si congedò da lei e si diresse verso il tale indicato.
"Lord Gerrard!" gridò avvicinandosi. "Io sono Christopher detto Chris detto il Bello (ogni tanto bellissimo) e sono qui come Balivo del Re per conto di Lord Mace Tyrell di Highgarden, protettore dell'Altopiano." affermò mostrando la lettera di incarico.
Si fece improvvisamente serio e, con tono grave, disse:" La nostra regina è stata rapita ad Harrenhal e le tracce che ho seguito mi hanno portato qui. Vi chiedo di aiutarmi nell'impresa che sto portando avanti facendomi consultare il registro delle visite. So che era in compagnia di una certa Beth, sua rapitrice. Magari questa si è registrata con un nome falso, però vorrei comunque controllare. Inoltre vi chiederei di riferirmi se avete notato una dama incapucciata o col volto coperto. I lineamenti Targaryen sono difficili da camuffare."

Il locandiere lo guardò preoccupato. "Ser, non ho capito molto di quello che avete detto ma posso assicurarvi 2 cose... la prima è che nessuna di nome Beth ha mai alloggiato qui nelle ultime settimane È la seconda è che voi non guarderete mai i miei registri. Chiaro?

"In sostanza mi state dicendo che intendete agevolare il rapitore della regina! Colui che forse è pure coinvolto nell'omicidio del principe Rhaegar! Aye... Così sia, farò a meno del vostro aiuto, ma voi siete un traditore. Coprite chi ha fatto del male alla nostra regina e ostacolate chi cerca di trovarla. Voi siete un traditore. Ma sia chiaro, la fedeltà di Chris il Bello alla sua regina va oltre la vostra malevolenza." Chirs si guardò intorno e alzò la voce per farsi udire. "In nome del mio Lord Mace Tyrell, in nome del mio defunto Re Aerys Targaryen, secondo del suo nome, in nome del principe Rhaegar assassinato, in nome della nostra regina Rhaella, privata della sua famiglia e della sua casa, in nome mio, Chris il Bello, Balivo del Re vi esorto a non intralciare la ricerca della verità e della giustizia." Tornò quindi ad un tono di voce meno plateale. "Mio Lord, non intendo alcun modo intralciare, rovinare o ledere in alcun modo i vostri affari o i vostri clienti. Sto solo cercando di trovare la nostra regina e voi potete essere di grande aiuto e sono certo che Rhaella ve ne sarà grata, anche economicamente parlando. Io sto solo cercando delle tracce da seguire."

Il locandiere appoggiò i pugni sul banco. "In sostanza ti dico che non ho visto chi cazzo stai cercando ma i libri dei registri non te li faccio vedere perchè non ho motivo di farteli vedere e perchè non so nemmeno chi cazzo sei tu se non un damerino di Mace Tyrell. Perciò, bello o non bello, o consumi e spendi o te ne vai fuori dai coglioni.

"A quanto pare non sai nemmeno leggere allora." disse sventolando la lettera di incarico firmata dal reggente. "Va bene, non importa, risponderai del tuo tradimento a tempo debito. Ora segna il mio fottutissimo nome su quel libro" disse tirando fuori il corrispettivo di tre pasti e una notte. Osservò le monete. "Toh, tieni" disse aggiungendo una mancia non eccelsa, ma neanche irrisoria. "Per comprarti un po' di fedeltà e onore." Poi si diresse verso la sala da pranzo.

Il locandiere prese onorario e mancia, poi osservò le mosse del Bello.

Chris divorò il pasto in men che non si dica, quindi chiese di essere scortato nella sua stanza.

La stanza era pulita ma piccola. Aveva un bacile e una vasca, un pagliericcio pulito e una spalliera per le armi. Uno scrittoio era fornito di pergamena e calamaio.

La tentazione di scrivere a Lord Mace era tanta, vedere quel figlio di puttana che non gli aveva dato accesso ai registri sulla forca per tradimento non sarebbe stato male, ma, poco importava. Il tempo fugge si suol dire.
Chris si avvicinò allo scrittoio e tirò fuori dalla tasca una pietra molto friabile e cominciò a strofinarla contro la pergamena. Se qualcuno vi si era poggiato sopra per scrivere più comodamente su d'un altro foglio, egli avrebbe saputo il contenuto di tali parole.

L'idea era stata buona ma quello che ne venne fuori era incompleto. Probabilmente lo scrivente era stato interrotto da qualcosa o qualcuno. Alzò il foglio.

"Mio carissimo Lord, sono arrivata là dove mi avete detto e mi accingo a lasciare la Locanda per guadagnare il"

O aveva cambiato modo di scrivere o aveva smesso.

"maledetto lo Sconosciuto! Ti pare che l'unica cazzo di parola che mi serve non ci sia! E nemmeno il cazzo di destinatario. Brutta troia di una serva, perché mi complichi la vita?!"
Chris, spazientito, scese e urlò a squarcia gola per tutta la locanda
"In nome del defunto Re e del mio Lord Mace, io, in quanto Balivo del Re, invito tutti coloro che sapessero qualcosa sulla donna o sulle donne che hanno alloggiato prima di me nella mia camera" e indicò il numero della stanza "questa sera, al calar del sole, fuori dalla locanda."

Aspettò bevendo e mangiando a sbaffo di Lord Mace e, allora fissata, si recò sperando di veder qualcuno.