Tra orecchini, pergamene e beccacce

RASFER TOYNE - Balivo -

Rasfer aveva appena messo al sicuro nel cassetto la lettere indirizzate a Lord Whent e a Ser Alester dove spiegava per filo e per segno le sue azioni come balivo sino a quel momento, tralasciando ovviamente il nome di Ayro, E la sua intenzione di riprendere gli orecchini. Qualora Mark spezza gambe stesse facendo il doppio gioco, o se le guardie fossero andate a cercare Ayro, quelle lettere avrebbero potuto fare la differenza.

Lo schema era lo stesso della volta precedente fece appostare gli uomini, una decina di uomini diversi nel luogo dell' incontro, uomini che aveva mandato a bazzicare la zona del campo del torneo già il giorno precedente per creare meno sospetti possibile.
Si recò all'incontro con gli orecchini nella tasca.
Il sole sarebbe tramontato di li a poco quando arrivo il suo interlocutore.

Mark raggiunse il luogo prefissato con alcuni suoi scagnozzi. "Puoi itirare tutti i tuoi uomini prima che si facciano male, questa città è mia, mia e del Bendato! Ora Hai quello che ti ho chiesto?".

"Così ora il gioco è a tre? Devo considerare anche questo "bendato" come un contatto? Preferisci che discuta con lui? Perché magari è più informato dato che gli orecchini non erano affatto come quelli che mi hai descritto tu. L'unico paio di orecchini che c'era nella stanza erano questi"
E mostrò un'orecchino a Mark sul palmo della mano destra, poi li rimise in tasca soffermandosi con la mano un istante sull'elsa della spada.
"Se tu hai con te pergamena, beccacce, quaglie lepre e vino. possiamo fare lo scambio. Ovviamente tu avrai il primo orecchino poi io avrò modo di controllare se la pergamena e il vino sono quelli che cerco realmente e solo così avrai il secondo orecchino che in questo momento non ho qui con me, ma è stato affidato ad un mio uomo di fiducia, che indubbiamente saprebbe farne buon uso. Mi sembra uno scambio equo, come ho avuto modo di dire non siamo forse gentil'uomini"
Raster allargo le mani come volesse offrire un abbraccio e intanto arretrò la gamba destra pronto a muoversi, tutto il suo corpo era in attesa degli eventi. All'esterno appariva rilassato mentre era solo la calma apparente di una tempesta in grado di spezzare il cielo.

"Tu sei tutto matto. Non me ne frega un cazzo del bendato e io sapevo che erano fatti come ti ho descritto ma se sono veri per me sta bene. La mia merce è quella che hai chiesto". Fece un cenno ad uno dei suoi uomini che diede tutta la merce a Rasfer e prese gli orecchini, ne valutò il valore e annuì allo Spezzagambe.
"Bene affare fatto. Ora vai dove vuoi e buona fortuna. Si girò e andò via soddisfatto.

Rasfer tornò nelle cucine del palazzo a cercare Ethel.

Ethel lo accolse con un sorriso. "Hai portato le mie cose?".

Essere allargò un grande sorriso sornione:" non mi sarei mai perdonato se non fossi riuscito a rendere felice una dama!" Così dicendo da una sacca estrasse la selvaggina e la bottiglia di rosso Dorniano. Notando la faccia della donna aggiunse " mi sono permesso di aggiungere qualcosa in più, spero non spero vi faccia piacere." Le sorrise di nuovo. "E Questa dovrebbe essere la pergamena con i saluti di Mark spezzagambe." Estrasse il foglio da una tasca interna del farsetto e lo porse alla donna. senza aggiungere nulla rimanete in attesa dei commenti di lei

Ethel sorrise leggendo la pergamena. Una pelapatate che sapeva leggere? Comunque poi lei disse. "La notte della scomparsa è venuta a cercare da me dei viveri e un paio di abiti da donna di basso lignaggio. Poi mi ha chiesto quale locanda avrebbe dato meno nell'occhio a circa quattro giorni di cammino da Harrenhall.... le ho detto la Crossroad, tanta gente e nessuno bada a chi sta vicino". Poi diede il rosso dorniano e la selvaggina a Rasfer "Non me ne frega un cazzo del vinoe della selvaggina, era solo per rendere più mistica la trattativa... tieniteli". Ethel aveva uno sguardo serafico.

"Li donerò al cuoco, che i i domestici e gli attendenti per una sera mangino meglio dei signori! ah ah ah" la sua risata era cristallina, non una risata di cuore, ne una di pancia, una risata che sembrava apparire al momento giusto e suonare piacevole alle orecchie di chi la sentiva.
"Dunque verso Nord mia signora?" riprese il discorso" è lì che si sono dirette Beth e la regina, qualora avessero ascoltato il vostro saggio consiglio. La Locanda dell' Incrocio come dice il nome stesso è il luogo perfetto per prendere ogni strada, ogni direzione che desideriamo per la nostra vita. Ora.." fece due colpetti di tosse "non vorrete chiedermi delle uova di pernice, del formaggio di uro e del miele di primule in cambio di un altro vostro ricordo?"
"non è che per caso vi ricordate come erano fatti gli abiti che avete dato a Beth e se lei vi ha detto con quale nome avessero scelto lei e la regina per far perdere le loro tracce? Non credo che affittare una camera come Rhaella Targaryen le porterà molto lontano nella loro fuga? Che so magari Beth ha deciso di usare il nome di sua madre, quello della sua migliore amica, o quella della protagonista della sua storia preferita, o perchè no? forse ha deciso di chiamarsi Ethel, il vostro mia signora, è uno splendido nome..." attesa una risposta carico si speranza "..chissà secondo voi potrebbero passare per madre e figlia quelle due? mi sembra un'ottima copertura, mi potresti descrivere Beth?"

"Tra tutte le domande che hai fatto posso solo dirti dei vestiti. Semplici, logori e di colore blu scuro... com tutti quelli delle serve della cucina".

"I vestiti dunque erano per la regina che forse non era poi così "rapita" contro la sua volontà..." Il blu poi non era un colore molto usuale per la povera gente non avrebbe faticato a trovarle si augurò."
"Ethel è stato un vero piacere conoscervi, mi avete aiutato oltre lo sperato, vi auguro una lunga e felice vita ora se mi date il permesso mi congederei, devo partire il prima possibile per la locanda." così dicendo fece un baciamano alla vecchia signora e attese il permesso di lasciare la stanza

"Va e non farti ammazzare damerino" poi gli strizzò un occhio.

Rasfer tornò al suo accampamento parlò chiaro con i suoi uomini, sarebbe partito di li a qualche ora per la Locanda dell'Incrocio. Sarebbe stata la prima tappa di un viaggio duro, che non sapeva dove lo avrebbe portato, ne quanto sarebbe durato, sperava che potesse ridare gloria alla sua casata, ma avrebbe potuto screditarlo ancora di più.
Aveva con sé 5 monete d'oro, o 50 d'argento o 500 di rame,spada, balestra cavallo e armatura leggera. la sua tenda e il necessario per sopravvivere all'aperto, e una sacca con tre giorni di viveri.
"Potrei spendere grandi parole, dirvi che questo sarà il viaggio che cambierà le vostre vite, potrei far leva sul vostro orgoglio, sul vostro coraggio, ma non lo farò.
Quello che sto per intraprendere è un viaggio difficile che non so bene dove mi porterà, da solo non credo di farcela, abbiamo agito bene con Mark lo spezzagambe, perciò vi chiedo chi è con me?"

Di lì a due ore la comitiva lascio Harrenal diretti verso Nord, diretti verso la Locanda, diretti verso il loro destino.

A circa metà strada lo raggiunse una staffetta. Robert Baratheon richiamava le forze nelle sue terre. A Rasfer rimase uno scudiero e con quello proseguì verso la Crossroad Inn