Gli storm

C'erano templi e are dedicate ai Sette, effigi di uno o dell'alto presenti in case e taverne, c'era un intera isola dedicati agli Dei antichi con le loro facce scolpite sugli alberi, ma non c'era traccia di un solo predicatore del Signore della Luce.
Per questo i due si cercarono Thoros di Myr un bizzarro uomo, non un cavaliere titolato, ma un guerriero formidabile a quanto dicevano che combatteva con una spada di fuoco e che soprattutto venerava R'hllor.

Lo trovarono in una locanda nei pressi della porta Sud, si presentarono loro come Alisya Storm e la sua guardia del corpo Nathan. Aryo parlava con uno spiccato accento doriano. Volevano mettere alla prova il sacerdote e vedere se il suo dio attraverso il crepitio del fuoco avrebbe sussurrato lui la verità sul loro sangue.

Acquistarono una brocca di vino buono e con due bicchieri si accostarono al tavolo di Thoros.
"Posso sedere con voi e bere i vostra compagnia?" chiese Tofh.

L'uomo li guardò e poi con calma disse "Io non bevo e non ho mai bevuto. Forse mi scambiate per qualcun altro".

"Voi non siete forse Thoros di Myr" chiese Ayro
"Da come vi avevano descritto sembrate essere un Sacerdote del Luce e la vostra stazza ci ha fatto pensare che possiate essere il guerriero che cerchiamo." aggiunse la sorella.

"Thoros di Myr attualmente è a Volantis, o almeno credo. Sono Rehkar il rosso. Sono un sacerdote di R'hllor diretto alla Barriera, ma perdersi il torneo del secolo era un peccato.... ora è diventato probabilmente il torneo più importante della storia... ma ditemi... cosa volevate da Thoros?".

E' un piacere conoscervi Rehkar il rosso" disse Tofh accomodandosi dopo uno sguardo di intesa con il fratello.
"il mio nome è Alisya Storm e lui" disse indicando il fratello che era rimasto in piedi alle mie spalle "è la mia guardia del corpo, Nathan"
L'uomo saluto con un lieve cenno di capo senza proferire parola.
"come voi avete detto, questo sarà ricordato come il torneo più importante nella storia dei Sette Regni, almeno per qualche generazione.
Ser Morhoggo delle Cinque Lanterne ha preso parte ad un complotto che ha avuto come obbiettivo l'estinzione della casata reale.
Compito dei "segugi" un istituzione creata per l'occasione è quello di ritrovare quell'uomo.
Ho pensato," disse allungando sul tavolo la propria patente di Segugio, "che l'aiuto di tutti sia essenziale in tale ricerca e che ognuno debba offrire le proprie capacità. Se avessi voluto consolazione mi sarei recata da un Septon, ma dato che ho bisogno di informazioni ho pensato di chiedere aiuto ad sacerdote di R'hllor, Poichè so che grande è la saggezza del signore del fuoco."
Fece una pausa "ed ecco il motivo per cui mi trovo qui, per chiedere il vostro aiuto, perché il sole è quasi tramontato sulla stirpe dei Targaryen e la notte è oscura e piena di terrori, solo un segno divino potrebbe tener viva la fiammella della speranza di riuscire ad assicurare gli assassinio alla giustizia e ritrovare in vita la regina."



Le strade dei sette Regni non saranno ancora sicure per molto

Rehkar ordinò dell'acqua il più fresa possibile e guardò i due fratelli. "non fate citazioni da Prete rosso... non vi si addicono. Il fatto che non vi siete accorti che Moroggo e la casa delle cinque lanterne sono due locande di Braavos, implica che avete bisogno certamente del mio aiuto. Ma la visione... ed è a questo che pensavate... è tutta un altra cosa. Le risposte sono più fumose che altro... un accozzaglia di immagini di quello che è, è stato e sarà... senza sapere quale appartiene ad una delle tre casistiche. Da quando i draghi sono scomparsi la luce è debole. Però conosco molte altre cose e dato che il signore della luce vi ha portato da me, chi sono io per dirvi di no" e sorrise prendendo l'acqua appena portata da una servetta.

"Effettivamente la nostra speranza era che voi avreste potuto guardare nel fuoco e scoprire dove si trovasse quello che noi pensavamo fosse l'assassino del principe, ma che in realtà si è rivelato essere un luogo di incontro per ubriaconi." disse Tofh, poi sorseggiò un sorso di vino pensierosa.
"Da quello che sappiamo dunque l'assassino è un uomo che viene dall'oriente, o un uomo colto o un marinaio. Mi domando cosa possano avere di così speciale queste due locande quella di Moroggo e quella delle Cinque Lanterne? Chissà se ci sono legami tra le due e che cosa significa la parola "Moroggo", perché mai è stata scelta come nome per una locanda?" accostò il bicchiere nuovamente alle labbra, ma poi lo riabbassò senza bere.
"Forse voi potete chiarire alcuni di questi punti." disse rivolgendosi al prete rosso.
"Mia signora" la voce proveniva dall'uomo in piedi alle sue spalle "Avete dimenticato la possibilità che l'uomo sia un degli "uomini senza volto"" intervenne Aryo

Il fratello era stato impaziente, Tofh aveva pensato a quella possibilità, ma non voleva sembrare precipitosa al loro ospite e non voleva neppure giocare tutte le sue carte in una mano sola.
Il Sacerdote del Dio Rosso sembrava ben disposto nei loro confronti e lei non aveva fretta di chiudere la conversazione.

"Ho un certo appetito" disse la ragazza, "visto che non ho potuto offrirvi del vino, posso tentarla con qualcosa da mangiare"

Il prete rosso accettò di buon grado il pasto offerto e mentre faceva un ringraziamento col capo "Se si tratta di un uomo senza volto, siete fregati, potrei essere io o uno di voi due e nessuno dei tre se ne accorgerebbe... figuriamoci l'uscire da un castello che sta scoppiando come Harrenhal".

"Concordo con voi, qualora fosse un assassino degli uomini senza volto non vi nego che l'obiettivo sarebbe oltre le mie possibilità. Invece tornando alle locande di Bravos. Cosa mi sapete dire di quei posti? Del nome "Moroggo"? Perché secondo voi un cavaliere che da quanto abbiamo scoperto è legato anche ad un piccolo paese di nome Brindlewood a scelto nomi tanto esotici?" Tofh sbocconcellò del pane in attesa dell'arrivo della pietanza.
"vi arrecherebbe disturbo se anche Nathan si unisse al nostro pasto?" L'uomo era infatti rimasto ancora in piedi alle spalle della donna.

"Assolutamente" e vece cenno a Nathan di accomodarsi. "Sui nomi, sono semplici taverne sul canale della seta dal quale si ha la vista diretta sul Titano. Non saprei dirvi. Brindlewood invece è uno dei pochi nuclei abitati che siano di più di una locanda tra Approdo e qui. Direi quasi una tappa obbligata per chi arriva da Approdo... io stesso ci sono passato, per dire".

"Avete notato qualcosa di strano in città? Qualche riferimento all'oriente, a Bravos? Avete udito qualche voce particolare? Toglietemi una curiosità, come è accolto un sacerdote del Dio della Luce nei Sette Regni?" Tofh era interessata dal suo interlocutore, poi ogni storia strana e sconosciuta poteva essere usata per una nuova identità.
"Qualora dovessimo desiderare di raggiungere la città, dove ci consiglia di soggiornare? ci sono molte locande?" aggiunse invece Aryo in tono asciutto.

"Approdo è Approdo. Unica nella sua identità e nella capacità di fare suo ogni aspetto proveniente anche dall'est. Locande ce ne sono a fiumi... ma per quello che mi avete chiesto, no... nulla di nuovo o particolarmente strano da segnalare".

"E di Brindlewood cosa mi dite?" Chiede Aryro interpretando la volontà della sorella.

"Mmm... anonima... una locanda, un fabbro bravo a ferrare i cavalli, un bordello, quattro case, un pozzo buono, una stalla e una porcilaia... ci sono più maiali che residenti. Ma è comoda e a trecento piedi dalla strada del Re".

"Insomma come metà dei villaggi di questo mondo, con solo la fortuna di avere un passaggio più frequente di forestieri, anche se non sempre si può trattare di fortuna. Basti pensare allo scudiero del cavaliere misterioso," così estrasse il foglio con il disegno e indicò il ragazzo, "probabilmente è il figlio di un allevatori di maiali o di una prostituta del bordello. Quando un cavaliere misterioso gli ha offerto di diventare suo scudiero, lui ha pensato di poter dare una svolta alla sua vita. Sognava sicuramente di diventare cavaliere a sua volta, sognava le dame figli di grandi Lord, sognava che il suo nome qualunque esso sia, fosse scritto nelle leggende...."
"...e lo sarà" la interruppe il fratello "diventerò famoso come lo scudiero del cavaliere che ha messo fine alle speranze a famiglia Targaryen."
La ragazza rimase un attimo in silenzio.
"Che triste destino quel ragazzo, magari il suo corpo sarà già finito in un fosso a nutrire i cani selvatici." poi diede due colpi di tosse, "ma parliamo invece di incontri positivi con dei forestieri, se posso domandarvelo cosa vi porta ad attraversare il mare stretto per poi dirigervi all'estremo Nord del continente sino a raggiungere la Barriera?"chiese la ragazza.
"e cose pente dell'infausto destino del ragazzo?" domandò Ayro che non cedeva un passo dalla propria ricerca.

Il prete rosso fissò i due ragazzi un secondo, poi concluse"Il destino del ragazzo è affar suo, che il signore della luce vegli su di lui".

"Perdonate se insisto nel domandarvi come mai il vostro destino vi porta alla Barriera?" Sapete la curiosità è donna.

Il prete sorrise "Uno di quei sogni di cui dicevamo prima... senza certezze solo un istinto".

"Vorreste raccontarcelo?" chiese la ragazza ripensando a ciò che Robert le aveva detto quando era tornato dalla battuta di caccia sull'isola di volti. "sa, il mio mestiere è porre attenzione hai dettagli e se" poi aggiunse una lieve pausa per dare enfasi alle sue successive parole "veramente un pericolo si annida tra le lande desolate del Nord, direi che tre menti sono meglio di una sola!"

La conversazione aveva preso una piega inaspettata, dall'assassinio del principe Rhaegar si era spostata sull'imminente pericolo profetizzato da un uomo verde. Tofh poteva percepire l'impazienza del fratello, lui sicuramente avrebbe voluto andarsene per seguire qualche altra pista, ma secondo lei, un informazione era pur sempre un informazione e Rehkar con i suoi poteri la affascinava.