Gli Storm

Il loro modus operandi era semplice. Prima entrava nella locanda, o si accostava al bancone Tofh con l'intento di fare acquisti, vestita e agghindata come una popolana o come una serva di basso rango. dompo una decina di minuti entrava Ayro, tutto in piena tenuta da cavaliere. E iniziava a fare domande.
Mostrava il disegno del cavaliere e del suo scudiero poi chiedeva se erano stati li? Se avessero mangiato lì? Se avessero comprato qualcosa? Se nell'ultima settimana qualcuno si ricordava un particolare strano, come qualcuno che aveva pagato con monete strane oppure che abbia lasciato una mancia troppo consistente.
Una volta raccolte le informazione Ayro lasciava il posto.
A quel punto Tofh lasciava passare qualche tempo e ascoltava la reazione del negoziante. Nel caso si lamentasse della situazione e del fatto di essere stato interrogato come un criminale o qualcosa di simile, lei era pronta a dargli ragion...." Si credono chi sa chi quest i cavalieri venuti da fuori. E poi Lord Whent che gli e lo permette è davvero una vergogna. Pensi che ieri un mio vicino mi ha detto che uno del nord ha cercato di infilarsi nel letto di sua moglie..dove andremo a finire ora che è morto anche il principe...è un brutto segno, mio marito dice che anche il grano quest'anno fatica a maturare, sono tutti segni che l'inverno si fa sempre più vicino... ma poi cosa voleva da voi quell'uomo?"
così facendo cercava di raccogliere altre informazioni che magari degli uomini tacciono all'autorità ma non si curano di confessare ad una donna sciocca e piena di luoghi comuni.

Era li terzo giorno ed aveva girato praticamente ogni venditore di Harrenal dal fabbro al ciabattino, dal mercante di gioielli a quello di spiedini di gatto.

Il sole era alto nel cielo. Faceva caldo.

Ayro notò un carro che dal telone colorato all'angolo della strada. il telone era stato completamente aperto e l'intelaiatura di ferro era ben visibile. Un grasso uomo dalla barba colorata era in piedi sul retro del carro e armeggiava con quella che sembrava una piccola fucina.
Il profumo che però si alzava con il fumo era molto invitante.
I due si avvicinarono, l'uomo armeggiava su una vasca piena di braci sulla quale era stata posta un griglia metallica e sopra ad essa una serie di spiedini di carne speziata.
Quando vide i sue ragazzi li salutò: "Valar Morghulis."
"Valar Dohaeris" risposero loro in contemporanea.
"Cosa state facendo?" chiese Tofh "Non ho mai visto un modo simile di cucinare la carne"
"E' da molto che siete qui ad Harrenhal?" domandò Aryo.
l'uomo sorrise alle domande dei due e si concedette una pausa sedendosi sul lato del carro con le gambe a penzoloni.
"Sono un girovago, questa carro è la mia casa e il mio lavoro." l'accento delle terre orientali era pressoché svanito dalla sua inflessione "vivo vendendo una specialità delle mie terre, Spiedini di carne speziati, ma come potete immaginare in una giornata calda e soleggiata come oggi, il piccante non va molto, anche se questa è una concezione sbagliata, mangiare piccante combatterebbe il senso di arsura. Nnon mi posso lamentare però sono venuto qui ad Harrenal per il torneo, e gli affari mi sono andati abbastanza bene. Credo che persino qualche lord abbia mangiato i miei spiedini. A proposito la prima infornata deve essere quasi pronta ne volete qualcuno? li vendo tre a tre per cinque pezzi di rame"
"Volentieri" rispose Tofh estraendo dalla sacchetta un pezzo d'argento. "ne prendiamo sei allora"
"Vogliate togliermi una curiosità," si intromise il fratello "tra le persone che si sono servite da voi vi era forse uno di questi uomini? così dicendo estrasse il disegno del cavaliere misterioso e del suo scudiero."

"Si, eccome. Non potrei dimenticare quell'imbecille" indicando il volto dello scudiero. "Ha preso 8 pezzi e li ha fatti cadere... poi mi ha chiesto se glieli cambiavo che il suo cavaliere se lo sarebbe mangiato". Visto che i due Storm lo guardavano... "...andiamo... chi è il fesso che glieli avrebbe cambiati! ...se ne è andato piagnucolando il demente!".

"Posso chiedervi se aveva un accento particolare? Se ha pagato con del conio diverso dal Rame dei Sette Regni?" disse Tofh
"O se il cielo voglia, abbia detto il suo nome o quello del suo signore?" Concluse Ayro.

L'uomo fece spallucce e con un sorriso sincero "Se anche lo avesse detto non me lo ricorderei".

Tofh diede un morso al proprio spiedino, la care era succosa, ricoperta da una salsina piccante a cui era stato aggiunto qualcosa di dolce, l'ultimo sapore che rimaneva in bocca era un sentore di fresco, forse di menta.
"Sono davvero ottimi questi spiedini, vi ringrazio per la vostra cortesia." disse Tofh e salutò come per andarsene cosciente che la pista del cibo non avrebbe dato alcun frutto, il cavaliere e il suo paggio a parte questo mercante non avevano comprato cibo e non avevano mangiato in alcuna locanda della città. Probabilmente avevano portato con loro dei viveri, così da lasciare il minor numero di indizi possibili. O cosa più probabile questo sedicente
Ser Morhoggo è il nome di copertura usato da un qualche cavaliere del continente che ha mangiato al suo campo per tutto il tempo.
"...un attimo," disse il fratello "avrà imprecato," come illuminato da una folgorazione istintiva "quando gli sono caduti gli spiedi il ragazzo avrà imprecato...."

"Certo che ha imprecato! E subito dopo ha invocato i sette per la sua sfortuna!".

La pista del cibo era da scartare, avevano visitato ogni locanda Harrenal, dalla bettola più infima sino alle sale del castello, avevano girato ogni esercente che vendesse del cibo, dal contadino con il carro di cavoli, alla vecchietta che la mattina si alzava prima dell'alba per andare nel bosco a raccogliere lamponi e mirtilli selvatici da vendere al mercato una moneta di rame alla cesta. Avevano visitato pescivendoli, verdurai, fornai, formaggiai e anche i baracchini lungo le strade mostrando a tutti il disegno e l'unico posto dove il cavaliere misterioso aveva acquistato del cibo era questo banco di spiedini, che però non aveva portato alcun indizio se non la scoperta della goffaggine dello scudiero.

L'idea di Tofh non era poi sbagliata, un cavaliere di vassallo di qualche casata importante poteva essersi mascherato per celare le proprie tracce, poteva persino essersi nascosto tra i segugi per avere una miglio possibilità di fuga e per poter seguire e depistare le indagini dall'interno. Alla fine l'oggetto meglio nascosto è quello in piena vista.

Dopo una breve consultazione i due fratelli decisero di recarsi dal ciambellano del castello per chiedere un elenco dei cavalieri di ventura e delle casate che si trovavano in quei gironi ad Harrenal, probabilmente sarebbero stati più di cinquecento nomi, poi da questi avrebbero chiesto di togliere chi si era iscritto al torne partecipando alle competizioni del mattino in cui era accaduto il misfatto, chi sedeva su dei palchi d'onore e chi era stato per certo visto quella mattina durante l'accaduto. Poi dei rimanenti ancora molti, avrebbero controllato chi si era iscritto come Segugio o come Balivo, nella speranza di restringere il campo a non più di una ventina di possibili sospetti. Poi ovviamente poteva darsi che nessuno di loro fosse il colpevole, ma seguire questa pista andava bene come seguirne un'altra nel punto morto in cui si trovavano ora. Poi l'idea di prendere una patente di segugio gli sembrava brillante come via di fuga. Se anche questa strada fosse stato un vicolo cieco si sarebbero diretti a parlare con i soldati che erano di turno alla porta quando il cavaliere era entrato, senza dubbio una figura così esotica avrebbe certo attirato attenzione e magari anche un controllo."

I due ragazzi ringraziarono il mercante e si diressero verso il maniero per chiede udienza al ciambellano di corte.

Il ciambellano di corte era un uomo basso e tarchiato, ma di intelletto vivace. capì subito dove volevano parare i due fratelli.Passarono circa 2 ore prima che riuscisse a fare una lista abbastanza corretta. Tra Balivi e Segugi senza alibi spuntavano quelli di Ser Willem Tren, di Darren Barbabianca, di Scarlet di Lungocolle... e i loro".

I fratelli Storm mandarono una staffetta perché raggiungesse Robert sulla via del ritorno chiedendogli di scrivere tre lettere per confermare chiedere conferma dell'identità dei segugi alle casate a cui avevano giurato fedeltà.
A loro volta ricevettero una staffetta da parte di Lord Caron con cui comunicava a loro e a Ser Richard Horpe il suo imminente arrivo Brindlewood e le motivazione per cui era partito verso quella meta invitandoli una volta concluse le loro indagini a seguirlo se non fossero stati raggiunti da un altra staffetta con dei nuovi aggiornamenti sugli eventi.