La Morte di Rhaegar e i Segugi di Lord Manfred

Dopo il tremendo cozzo con lord Stark che aveva segnato la fine del del suo breve torneo, lord Paxter si era fatto portare dal suo scudiero Mors alla fontana più vicina per riprendere pienamente coscienza di sé.
E credeva di essere colto da una allucinazione dovuta al poderoso urto quando d'un tratto il clamore che veniva dall'arena della danza si quietò. Fu l'urlo della regina Rhaella a far tornare tutto alla realtà, una realtà che nessuno avrebbe mai voluto vedere.

Quando ser Manfred chiamò a raccolta tutti i presenti al torneo per dare giustizia al re e a tutto il regno lord Paxter non si era ancora del tutto ripreso, ma non sapeva nemmeno lui se il colpo più grande gli era stato indetto da Lei Stark oppure da quella notizia terribile. Ma sapeva che doveva reagire. Fece un passo malfermo per candidarsi come segugio, ma il fedele Mors lo trattenne deciso.

"Mio signore non vi siete ancora ristabilito del tutto per cominciare una nuova impresa, permettere che sia io in vostra vece a dare dare la caccia ai nemici del regno!"

Lord Paxter era felice delle parole del suo scudiero. Quel ragazzo dormiamo trovato su una zattera alla deriva in alto mare era stato un arduo ma proficuo investimento.
"Che sia così allora!" Esclamò sorridendo lord Paxter.

Con l'approvazione del suo signore il giovane Mors fece un passo avanti: "Anche il dominio di Arbor parteciperà alla caccia!"

Lord Manfred consegnò lettere e rame a Scarlet di Lungo colle e a ser Ilyn Payne. "Che gli dei vi guidino" disse congedandoli.

"...e anche casa Redwine con Mors di Arbor, si impegna nella Caccia!" È consegnò lettera di viaggio e monete di rame.

Lord Quellon stava armeggiando con il suo equipaggiamento per i la giostra, quando udì il tonfo di Raeghar e le urla della regina.

Appena si accorse dell'accaduto, il suo sguardo cercò Aperta, che versava in uno stato catatonico.

Quellon poteva udire vento di guerra, e annusare odore di sangue nell'aria.

Appena si disperse la folla, anch'egli fu pronto ad offrire il proprio aiuto nella ricerca del cavaliere errante.

"Non sono il segugio di nessuno, ma desidero mettere a disposizione Darren "Barba Bianca". È un marinaio d'altri tempi, uomo di mondo e di esperienza."

"Che Darren Barba bianca sia il segugio di Quellon Greyjoy" sancì Lord Manfred consegnando lettera di viaggio e monete di rame.

Un uomo e una donna si avvicinarono al banco di Lord Manfred.
"Siamo qui per partecipare alla caccia" disse l'uomo.
"Veniamo in nome di casata Baratheon se questo può avere un significato" aggiunse la donna.
"Avremmo bisogno del lasciapassare da segugio." continuò lui
"siamo nel posto giusto vero?" concluse lei.

Lord Manfred li guardò attentamente, poi compilò una sola carta di viaggio... "Una per due può bastare".

"Come più vi compiace" rispose l'uomo.
"Vi auguriamo una buona giornata concluse lei"

Ascendo dalla tenda lontano da occhi e orecchie indiscrete i due aprirono la missiva.
L'uomo la osservò con molta attenzione, passando le dita sulla carta, sul timbro, studiando la forma delle lettere, il colore dell' inchiostro, la sintattica e la semantica all'interno delle frasi, poi quando si ritenne soddisfatto riavvolse la pergamena e la rimise in tasca.
"allora?" chiese lei
"Quante copie ne vuoi? chiese lui sorridendo. poi prese per mano la donna e si allontanarono per iniziare la caccia.

Jon, dopo aver udito le parole di Lord Manfred, pose un ginocchio a terra di fronte al proprio scudiero, gli prese la testa tra le sue mani e l'abbasso in modo che stesse a meno di un palmo dal proprio viso. Non voleva che altri udissero quelle parole, anche se con quel vociare probabilmente era una precauzione eccessiva. Pareva che tutti stessero valutando se diventare o meno dei segugi.

"Ben, tu eri con me sul campo del torneo, mi stavi aiutando a togliere l'armatura dopo la misera figura fatta alla giostra e come me hai visto tutto." Continuò a fissarlo negli occhi, la sua voce poco più di un sibilo, ma il ragazzo non se ne perdeva una parola.
"Tuo padre quando ti ha affidato a noi Umber per mostrarti un altro aspetto del nord voleva che t'insegnassimo ad essere un uomo ancor più forte e coraggioso. Ora sei diventato quell'uomo. Sei abile con la spada e svelto con la mente.
Vorrei prendere io parte a questa missione, ma temo che darei troppo nell'occhio con la mia mole, tu invece ragazzo saresti perfetto per questo compito, ed avrei già una pista da farti seguire... ma solo se te la senti. Sarà un'impresa ardua, che metterà alla prova il tuo corpo e la tua mente e nella quale potresti rischiare anche la vita. Se non te la sentissi non te ne farei di certo una colpa."
Benedict scrutò per qualche istante il volto di Jon.
"Mio signore per me sarebbe un grande onore condurre questa ricerca per voi e per la casa reale."
Gli occhi del Lord di Ultimo focolare si riempirono di orgoglio.
"Bravo ragazzo, son sicuro che sarai un ottimo cavaliere un giorno. Forza, non attendere oltre, presenta le tue intenzioni a Lord Manfred."
Si alzò di nuovo in piedi tornando a torreggiare sul ragazzo, che si avviò con passo svelto tra la folla.
"Vorrei prendere parte a questa caccia all'uomo, mio signore. Sono Benedict, della casa Cassel, scudiero di Jon Umber."

"Bene, un uomo del Nord. Figliolo il Nord non dimentica, ma quanto farai non verrà dimenticato nemmeno a sud. Ecco la tua carta di viaggio Benedict Cassel".

Detto questo fece scrivere da uno scrivano i nomi dei segugi su di una bacheca e la fece erigere.
"Io ora mi assento ma resterà qui uno scrivano, giorno e notte per redigere i documenti di viaggio, elargire il rame e tenere aggiornata la bacheca. Auguro a voi tutta la fortuna possibile" e si alzò.
Poco dopo giunse un servo Martell che portava la notizia dell'abbandono alla caccia da parte di Oberyn Martell.



Bacheca

Nord
Benedict Cassel

Fiumi
Stevron Frey

Ovest
Ser Ilyn Payne

Valle
Tyrel Egen
Lord Yhon Royce

Isole di ferro
Darren Barba bianca

Altopiano
Will Flower
Quentin Tyrell
Loras Flower
Scarlet di Lungo colle
Mors di Arbor

Tempesta
Bryen Caron
Gli Storm

Dorne
Ulrick Sand

Lyanna

La morte di Rhaegar l'aveva scioccata. Un attimo prima si era ritrovata a pensare a quanto nobile e fiero fosse quel Cavaliere capace di colpire al tempo stesso con colpi letali il suo avversario, e il suo cuore ancora ingenuo, tanto da farla arrossire. Per un momento, l'immagine di Rhaegar e di Robert si sovrapposero nella sua mente confusa. Fino a quel momento non aveva mai pensato agli uomini, ed ora i due più ambiti scapoli dei Sette Regni sembravano interessarsi a lei... Doveva stare sognando.
Eppure, la vita è crudele e meschina. Un attimo dopo, quel Cavaliere bellissimo e carismatico era riverso in terra, in mezzo a un lago di sangue, le gambe contorte l'una sull'altra nell'innaturale posizione della morte.
Qualcuno doveva rispondere a quell'ingiustizia. Qualcuno, doveva dimostrare che neanche una donna si sarebbe arresa all'ineluttabilità della morte senza combattere.

ERIC RONARD

Eric Ronard ne aveva viste tante di cose in vita sua, e altre ne aveva dovute patire, non ultima quella di doversi presentare al cospetto di Manfred camminando con un'andatura un pò incerta data dalla sua leggera zoppia, che di certo gli impediva di avere un portamento fiero o elegante, ma al contrario piuttosto sgraziato e pesante.

Avrebbe fatto volentieri a meno di partecipare a quella caccia all'uomo, ma non di meno non si potè sottrarre nel momento in cui Lord Dustin, che si fece serio per un momento alla notizia della morte di Rhaegar, non si strinse nelle spalle e gli ordinò di farlo.

La cosa, segretamente, gli aveva fatto piacere. Tra uomini come querce, aveva scelto proprio lui, avanti con gli anni e malandato.
Anche se con ordini precisi.
Ricordava ancora bene cosa gli aveva detto : " Mah...non che me ne freghi molto in realtà. Questa è roba per grandi Lord. E puzza. Và e cercalo, se puoi trovalo. Personalmente mi frega solo di sapere dove è diretto."

Tenendo bene a mente quelle parole, cercando di essere il più serio possibile, Eric si presentò al cospetto di Lord Manfred.

< Sono Eric Ronard, vengo come segugio per conto di Casa Dustin del Nord. Se mi date i permessi e le monete, mi metto in cerca. > disse solamente quello, la voce un pò rauca.

Lo scrivano compilò le carte, elargì le monete e aggiornò la bacheca.

Bacheca

Nord
Benedict Cassel
Eric Ronard

Fiumi
Stevron Frey

Ovest
Ser Ilyn Payne

Valle
Tyrel Egen
Lord Yhon Royce

Isole di ferro
Darren Barba bianca

Altopiano
Will Flower
Quentin Tyrell
Loras Flower
Scarlet di Lungo colle
Mors di Arbor

Tempesta
Bryen Caron
Gli Storm

Dorne
Ulrick Sand

Lo scrivano sistemò la bacheca fuori dalla torre di guardia della porta centrale. La foga del momento era ormai passata ma lui doveva comunque presenziare per la registrazione.

Bacheca

Nord
Benedict Cassel
Eric Ronard

Fiumi
Stevron Frey

Ovest
Ser Ilyn Payne

Valle
Tyrel Egen
Lord Yhon Royce

Isole di ferro
Darren Barba bianca

Altopiano
Will Flower
Quentin Tyrell
Loras Flower
Scarlet di Lungo colle
Mors di Arbor

Tempesta
Bryen Caron
Gli Storm

Dorne
Ulrick Sand

La notizia dello scoppio della guerra ebbe un solo effetto in Lodrig lo scrivano. Appese la bacheca fuori dalla porta chiusa a chiave e partì immediatamente per Approdo.