Lezioni di danza

Roebert ormai era di casa all'accampamento Stark. Gli uomini del Nord non parevano più stupiti della sua presenza e dopo un lieve cenno di inchino al suo passaggio tornavano a fare ciò che stavano facendo.
Robert procedeva verso la tenda di Lord Stark, oggi era venuto a trovare Lyanna. Dopo quello che era successo qualche giorno prima apprezzava ancora di più la ragazza. Proprio una giovane lupa, aveva mostrato di avere carattere e zanne.
Rober non avrebbe mai sopportato una sposa tutta uncinetto e tortine al limone, ma non aveva neppure sperato di incontrare una donna interessata più alla spada che ai ferri da maglia.
Così quel giorno aveva deciso di invitare Lyanna ad una passeggiata e poi, lontano da occhi indiscreti, magari le avrebbe dato qualche lezione di scherma.
Avrebbero condiviso un pomeriggio spensierato prima dell'inizio delle sfide del torneo.
Un pomeriggio che forse lo avrebbe avvicinato di più al cuore di lei.
Con questi sentimenti e questi pensieri Robert si fece annunciare attendendo una risposta sulla soglia della tenda grigia di Lord Rickard.

Lyanna

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Da quando suo padre aveva dovuto abbandonare l'accampamento per dar seguito a degli importanti colloqui diplomatici, a Lyanna era stato proibito di uscire dai suoi appartamenti. Vi era confinata, in attesa di conoscere la punizione che il padre le avrebbe comminato.
Non sapeva dire se fosse più afflitta per aver disobbedito ad un genitore che amava svisceratamente, o più eccitata per la straordinaria avventura che stava vivendo da quando si era lasciata Grande Inverno alle spalle.
Certo, per il momento aveva deciso di obbedire al padre e rimanere buona e tranquilla nella sua tenda, per far sì che le acque e l'umore del Lord suo padre si calmassero. Tuttavia la noia la stava distruggendo, e non sapeva come altro passare il suo tempo che misurandosi varie parti d'armatura che mandava a chiedere a chiunque le capitasse a tiro, perché quella con cui era partita da Grande Inverno si era rivelata pesante, troppo larga e goffa per le sue dimensioni minute.
Non che volesse essere una guerriera nella sua vita, non aveva mai avuto tale ambizione, ma da quando aveva impugnato la spada... Sembrava che ci avesse preso gusto. E poi, in quel mondo di maschi, una ragazza avrebbe pur dovuto difendersi in qualche modo.
Fu così che quando Lord Robert si presentò per l'ennesima volta al suo accampamento, Lyanna non era nelle condizioni proprie in cui una lady si sarebbe potuta dire "presentabile".
Uscì dalla tenda, rispondendo alla chiamata del Signore della Tempesta.

"Milord, cosa ci fate qui? Mio padre non apprezzerebbe che voi mi cerchiate, si vergogna troppo di quel che è successo."

"Non ha di che vergognarsi per quanto mi riguarda. Non è certo un'onta avere una figlia diciamo....intraprendente. E non temete per la punizione che vi infliggerà, sarà in ogni caso il suo cuore a prevalere sulla sua mente." le fece un sorriso "Se le punizioni fossero dei tutori alle marachelle dei ragazzi fossero davvero dure come dicono io a quest'ora dovrei essermi rotto le ossa o spelato il sedere a vergate migliaia di volte. ah ah ah"
Poi estrasse un tulipano da sotto il mantello e lo porse alla sua dama.
"Ne avevo colto un'alto per omaggiare la vostra bellezza qualche giorno fa, ma temo sia andato perduto nel parapiglia." Le sorrise nuovamente, "quest'oggi mia signora non sono qui per lasciarmi sfidare a duello, ma per chiedevi di trascorre il pomeriggio in mio compagnia. Ciò che vi offro è una passeggiata in riva al fiume, dove potremmo tranquillamente parlare tra noi, vorrei per esempio che mi raccontaste di Ned" spesso quando erano cresciuti insieme a nido dell' aquila si era trovato a fare la stessa richiesta a ragazzo nei riguardi della sorella "e poi..."aggiunse con imbarazzo "dato che probabilmente si terra un ballo al castello" alzò un filo la voce così che le serve e che i cavalieri al piantone potessero sentire "a che desidererei invitarvi a danzare...vorrei chiedervi di darmi una piccola lezione di danza, perché devo ammetterlo sono piuttosto goffo" poi per un momento fisso la ragazza negli occhi "allora Lady Lyanna vorreste danzare con me?" a queste parole fece seguire un movimento fulmineo, scostò il mantello per mostrare l'elsa della spada che portava al fianco.
Dall'espressione della ragazza capì che il messaggio celato era stato ben compreso.
"Ovviamente potrete, anzi dovrete essere accompagnata da una scorta che abbia la fiducia di vostro padre.." poi aggiunse in tono perentorio "e la vostra!"

Lyanna

A Lyanna i modi cortesi e al contempo impacciati di Robert Baratheon facevano simpatia. Un energumeno così grande e grosso, così bello anche, c'era da ammetterlo, che si dimostrava così impacciato di fronte a una ragazza le faceva tenerezza. Ma al tempo stesso la inorgogliva, in fondo quella ragazza era lei.
Odiava l'idea di disobbedire nuovamente a suo padre, eppure... La proposta di Robert la solleticava. Non solo sarebbe stata l'invidia di tutte le lady presente ad Harrenhal, per essere riuscita a fare una passeggiata romantica niente di meno che con il Lord della Tempesta, ma avrebbe anche potuto ricevere qualche rudimento di scherma da uno dei più grandi e valorosi cavalieri del suo tempo.

"Va bene..." disse, con una strizzatina d'occhio "Ci sto!"

Qui non siamo a Grande Inverno, le regole di mio padre sono sospese!, pensò.

Si portò al fianco di Robert e lo prese per un braccio, incamminandosi verso la radura.

"Le guardie non ci servono, mi fido di voi. E se sgarrate, farò di voi un eunuco, lo giuro sugli Antichi Dei!"

All'esterno del tenda c'era un uomo con un incolta barba scura, che reggeva le redini di due cavalli.
"Questo è Derron un dei miei..." fece una pausa guardandosi in giro e strizzando l'occhio a Lyanna "...sarti, dato che l'ultima volta che abbiamo...emh danzato...mi siete sembrata poco a vostro agio nella vostra veste, se vi compiace lui vi prenderà le misure per forgi...cucire.. un nuovo vestito di cui vorrei farvi dono, un abito che possa mettere in risalto la vostra bellezza e tutte le vostre qualità"

"Siete molto cortese, Lord Robert" disse Lyanna strizzando l'occhio al possente guerriero che le stava accanto.

Avrebbe senz'altro approfittato di quel "dono", per farsi forgiare un'armatura adatta a lei.

"Vi porto i saluti di Ned, gli mancate molto, ma lo conoscete... E' sempre stato troppo ubbidiente per fare un colpo di testa come quello che ho fatto io. Lui non contravverrebbe mai a un ordine di nostro padre. Ma si rammarica molto di non avervi potuto reincontrare, vi considera un fratello."

Frattanto i due si dirigevano cavalcando al passo verso un'ampia ed assolata radura.

Raggiunsero un piccolo ombroso tra un piccolo bosco di betulle, Robert scese da cavallo e porse la mano alla ragazza per aiutarla. Poi dalla sacca del cavallo estrasse due spade da allenamento in tutto e per tutto simili a spade vere, ma non ancora affilate.
Ne porse una a Lyanna.
"Queste sono spade da allenamento, ma non credo ci sia bisogno di spigartelo. Non andrai a casa con dei tagli, ma stai sicura che avrai dei lividi e ti faranno male muscoli e ossa domattina.
Secondo me una spada lunga è troppo grande e pesante per le tue braccia, nel caso tu volessi fare sul serio ti consiglio di farti forgiare una spada tutta tua sa un buon fabbro. la cosa più importante per una spada è la bilanciatura, devi sentirla come parte del braccio, devi muoverla con naturalezza, come se muovessi una mano. Su ora mostrami la tua guardia."

La ragazza si mise in posizione di guardia. Il cavaliere le girò attorno un paio di volte con fare pensieroso, poi le si accostò da dietro. il profumo dei suoi capelli era inebriante.
Infilò dolcemente una gamba tra le sue poi accostando il piede a quello della dama lo spinse leggermente all'esterno. "Le gambe più divaricate."
Tenendole le mani sui fianchi la fece ruotare leggermente, "mai stare frontale, devi offrire sempre un fianco, mostra il minor spazio possibile al nemico , sei tu che devi scegliere dove ti colpirà"
Dalla spalla fece scorrere la sua grossa mano lungo tutto il braccio sino alla mano che stringeva l'elsa. "inclina la spada in questo modo, così sarai pronta a difenderti dai colpi che arrivano dall'alto quanto da quelli che arrivano dal basso."
Fece scivolare l'altra mano sull'altro braccio di Lyanna, fino a poggiare la mano sotto la sua, poi sollevò leggermente il bracci inarcandolo. "Questo braccio, quando non hai uno scudo ti serve per mantenere l'equilibrio."

I due, per un momento, rimasero fermi in quell'abbraccio senza dire nulla.

Lyanna

Lyanna si abbandonò alla voce dolce e ai modi gentili del suo insegnante, e qualcosa nella dolcezza di quell'uomo inaspettatamente così delicato e tenero nonostante la sua fama di guerriero inarrestabile la colpì.
Sentì le braccia di lui stringersi intorno al suo corpo, calde e forti, e provò una sensazione di protezione e sicurezza che la fece avvampare.
Imbarazzata, istintivamente abbassò il capo e si scostò da quell'abbraccio.

"Ho capito, Milord. Lasciatemi provare ora."

Si portò a qualche passo di distanza da Robert, la spada sfilata davanti a sé. Portò avanti la gamba destra e indietro la sinistra, allineando il busto di lato in modo da lasciare all'avversario il minor bersaglio possibile per colpire.

"In guardia!" disse, lanciandosi in avanti con un fendente.

Robert fu colto alla sprovvista, non si aspettava un attacco così repentino quasi dal nulla. era ancora focalizzato sulla pelle di lei stretta tra le sue braccia. Sul suo cuore che batteva oltre il limite, sul profumo dei capelli di lei... il suo corpo però reagì di istinto, si mosse da solo come un meccanismo ben oliato. La ragazza era destra, così Robert scartò sulla sinistra, con lo slancio iniziale Lyanna quasi lo superò, ma lui le afferrò il polso e allargate le gambe e facendo perno su una solida base, roteò su se sterro scagliano la ragazza in una corsa sfrenata dopo aver curvato forzatamente di novanta gradi rispetto alla sua intenzione.
"Brava, per poco non mi coglievi di sorpresa, non ti sarà così facile però riuscirci di nuovo."
Dopo un momento in cui con qualche difficoltà riuscì a rimanere in equilibrio la ragazza sì voltò trovando che l'avversario aveva estratto la propria arma e si era posto in un posizione di guardia quasi perfetta. sembrava il bastione di una fortezza, un colosso impenetrabile.

Non l'avrebbe mai neanche sfiorato con la tecnica, Robert era un guerriero invincibile e lei una semplice ragazza che si era messa in testa di tirare di scherma.
Ma non sempre in un duello prevaleva il più forte, a volte era il più furbo ad adoperare ogni arma a sua disposizione, anche quelle meno convenzionali, per trovare un varco nella guardia del suo avversario...
Abbassò l'arma e, assunto uno sguardo mesto e malinconico, posò i begli occhi azzurri come il cielo terso d'Inverno su Robert.

"Non riuscirò mai a battervi, neanche se ci provassi per mille vite... Siete così incredibilmente forte, basta guardarvi per capirlo. Un uomo invincibile... Eppure così dolce e gentile... Come può mai essere?"

Disse, avvicinandosi a Robert mentre i suoi occhi, piantati sul Lord della Tempesta, da malinconici si facevano suadenti...

"Io... Vi ho molto pensato, in questi giorni. Non è da tutte ricevere gli apprezzamenti di un cavaliere come Lord Robert Baratheon... Addirittura ottenere da lui la cortesia di far da Maestro, mi chiedo il perché di tutte queste attenzioni, Milord."

Mentre si avvicinava sempre di più a Robert, con la sinistra arrivò a sfiorare la mano di lui, poi a prenderla, accarezzandola dolcemente.

"Mi trovate davvero così interessante?"

Ormai era a un palmo dal viso di Robert, che si era fatto visibilmente paonazzo.
Persa la concentrazione, abbassata la sua guardia, per Lyanna fu facile a quel punto aprirsi un varco in un bastione che aveva abbassato ogni sua difesa.
La sua presa carezzevole sulla mano sinistra di Robert si fece dura, ed ella lo tirò a sé con tutta la sua forza, mentre al contempo infilava la sua gamba destra in mezzo fra quelle due colonne che erano le gambe di Robert, per sgambettarlo.
Con una torsione del busto, con l'inganno di una mossa improvvisa e maliziosa, e con quel poco di istintiva aggressività che apparteneva a lei come a suo padre e a suo fratello Brandon, riuscì quasi miracolosamente a gettare Robert a terra.
A quel punto gli fu sopra, con l'idea di bloccarlo, anche se, qualora avesse voluto, Robert l'avrebbe gettata via come una piuma al vento.
Prese la spada e simbolicamente l'appoggiò perpendicolarmente all'altezza del cuore dell'uomo, tenendola con entrambe le mani ed elargendo al suo compagno di giochi un sorriso che lo ripagava di ogni smacco.

"Ecco, vedete? Alla fine vi ho trafitto."