| | | OFFLINE | | Post: 258 | Giudice***** | |
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01/11/2017 18:25 | |
Ciao a tutti!Ci siamo: dopo aver letto e riletto le vostre storie, eccovi i risultati del contest. Ci tengo a dire che ho ricevuto fanfiction di un certo livello, tutti voi scrivete molto bene e avete avuto idee davvero carine. Perciò come sempre, e soprattutto in questo caso, le vostre posizioni classifica sono dettate da differenze di punteggio piuttosto minime, specialmente per quel che riguarda secondo, terzo e quarto posto (o meglio, i secondi posti a pari merito e il terzo). A tal proposito, siccome ci sono due secondi posti, assegnerò le recensioni premio a tutti - sia al primo classificato, sia ai due secondi, sia al terzo. Sempre parlando di recensioni, la mia idea è quella di lasciarvi il "giudizio" come recensione alla storia sul sito, ma se siete contrari potete chiedermi di non farlo. Per i premi preferirei recensire storie su Harry Potter, ma se avete altro che mi ispira non ho problemi a leggere di fandom differenti. Se c'è qualche storia in particolare che vorreste venisse recensita, fatemelo sapere!Sono apertissima a confronti, spiegazioni da parte vostra, chiarimenti da parte mia, segnalazioni, tutto, perciò se qualcosa vi fa storcere il naso non esistate a comunicarlo!Mi auguro che questo contest vi abbia stimolato e che vi abbia dato qualche piccola soddisfazione o, perché no, uno spunto per migliorarvi sempre più.Un grande grazie a tutti voi e un bacio Primo classificato
Frammenti di presente di Tielyannawen
GRIGLIA DI VALUTAZIONE: · grammatica (ortografia, sintassi, punteggiatura, battitura): 14,75/15 · stile e lessico: 15/15 · coerenza e credibilità: 6,5/7 · impaginazione: 1/1 · titolo: 2/2 · originalità: 5/5 · gradimento personale: 5/5 TOTALE: 49,25/50
· Grammatica (ortografia, sintassi, punteggiatura, battitura): 14,75/15
La grammatica è pressoché perfetta! Segnalo solo un paio di sviste:
- manca la virgola prima di tutti i vocativi, ad esempio: Terry mi riconosci?, C’è stata una battaglia Terry., o Susan puoi sentirmi?;
- politrauma lo aveva definito Anthony: manca la virgola dopo la dislocazione.
· Stile e lessico: 15/15
Apprezzo molto il tuo stile, lo trovo elegante e preciso, nonché appropriato al tono drammatico della narrazione. Anche le scelte lessicali sono opportune e mantengono il registro ad un livello medio-alto, senza picchi o cadute di stile.
· Coerenza e credibilità: 6,5/7
Il testo è coerente e coeso; nonostante tu abbia dovuto lavorare di fantasia riguardo al destino dei protagonisti, sei riuscita a costruire una situazione molto verosimile e ricca di dettagli pertinenti. L'unica obiezione riguarda la riabilitazione di Terry: forse avresti potuto esplicitare o comunque evidenziare meglio il fatto che abbia ripreso a camminare, anziché lasciare il tutto sottinteso, perché leggendo si passa da "riuscirà a camminare di nuovo?" direttamente a "corse via e rallentò il passo".
· Impaginazione: 1/1
L'impaginazione è buona, approvo sia la divisione dei paragrafi in base al tempo trascorso, sia il corsivo per indicare i ricordi che affiorano ogni tanto.
· Titolo: 2/2
Il titolo è davvero adatto al modo in cui hai costruito la narrazione, dà proprio l'idea che si tratti di un susseguirsi di frammenti di vita.
· Originalità: 5/5
Potessi darti 10 punti per questo parametro, lo farei: hai scritto di personaggi più che secondari – tanto che nemmeno la Rowling si è sprecata a parlarcene – e hai creato, come ho detto prima, tutta una situazione particolare, a partire dal destino e la convalescenza di Terry e Susan, fino al rapporto inaspettato tra i due, con l'aggiunta di apparizioni di personaggi come Aberforth.
· Gradimento personale: 5/5
Ho adorato leggerti, sia per l'originalità dei personaggi e della trama, sia per lo stile, che è molto buono. La tua storia risponde a tutte le richieste del bando e soddisfa appieno lo scopo originario del contest. Brava!
Secondo classificato
Dettaglio rivelatore di Sakura Kurotsuki
GRIGLIA DI VALUTAZIONE: · grammatica (ortografia, sintassi, punteggiatura, battitura): 13,5/15 · stile e lessico: 13/15 · coerenza e credibilità: 7/7 · impaginazione: 1/1 · titolo: 0/2 · originalità: 3/5 · gradimento personale: 5/5 TOTALE: 42,5/50
· Grammatica (ortografia, sintassi, punteggiatura, battitura): 13,5/15
La grammatica è quasi del tutto corretta, solo qualche ripetizione:
- Hermione Granger picchiettava pigramente l’indice sul tavolino da bar, una mano sotto il mento in una posizione che non faceva altro che accentuare le rughe che cominciavano a formarsi attorno alle labbra, come intravide specchiandosi sul portatovaglioli; pensò che, quando si è sopravvissuti ad una guerra, certi segni sul proprio corpo dovevano essere accolti con gratitudine e rispetto. // Delle gocce di pioggia cominciarono a picchiettare la vetrata.: i due verbi si trovano in due paragrafi consecutivi e non nella stessa frase, però un verbo così “specifico” risalta molto, quindi avresti potuto usare un sinonimo per non suonare ripetitiva;
- Hermione aveva cominciato a nutrire un certo rispetto per quella donna stravagante che, dopotutto, una veggente lo era davvero, e aveva combattuto nella Battaglia di Hogwarts come una vera guerriera. Per quanto affetto avesse imparato a nutrire per la professoressa Cooman negli anni,: lo stesso succede qui con il verbo nutrire;
- Fu in una mattinata piovosa di ottobre, in una delle tante giornate dopo la Seconda Guerra, che un uomo trafelato fece il suo ingresso in una delle caffetteria nella Londra babbana.;
- La giovane cameriera che aveva preso le loro ordinazioni tornò al loro tavolo portando con sé due tazze fumanti che posizionò davanti a loro.
In un paio di casi mancano delle virgole:
- Ben ti sta, pensò Hermione con un sorriso pensando all’amico che come al solito era in ritardo.: manca la virgola prima della frase relativa;
- Hermione fissò la sua tazza – ancora piena fino all’orlo – e quella vuota lasciata da Harry in cui erano visibili i rimasugli della caffeina e dello zucchero.: anche qui, prima della relativa;
- Be’ oggi ce l’ho fatta.: serve la virgola dopo il be'
Dopodiché solo qualche errore sparso:
- pensò che, quando si è sopravvissuti ad una guerra, certi segni sul proprio corpo dovevano essere accolti con gratitudine e rispetto.: i tempi verbali non concordano;
- Che poi era la stessa del suo amico seduto di fronte a lei.: troppi pronomi: avresti potuto dire la stessa dell'amico seduto di fronte a lei o la stessa dell'amico che aveva seduto di fronte;
- le aveva sempre invidiato la sua capacità di mantenere il controllo in ogni situazione: anche qui eliminerei un pronome: aveva sempre invidiato la sua capacità;
- Harry si voltò indietro che era sulla porta, che tintinnò quando lui la aprì: sostituirei il primo che con un'altra espressione temporale, anche perché c'è già un che nella subordinata successiva;
- pulendoli alla bell’è meglio sulle vesti: alla bell'e meglio.
· Stile e lessico: 13/15
Il tuo stile è essenziale ma non scarno, un filo nostalgico ma a tratti divertente. Non sempre è del tutto lineare e a volte si ha l'impressione che le frasi si trascinino un po' troppo, ma questo non impedisce una lettura chiara. Il lessico è preciso; i termini che utilizzi non sono ricercati, ma sono adatti all'atmosfera e ai personaggi della storia.
· Coerenza e credibilità: 7/7
Ho assolutamente adorato la caratterizzazione di Hermione e Harry, l'ho trovata davvero pertinente e realistica e mi è sembrato quasi di essere trasportata negli episodi narratici dalla Rowling. Anche il rapporto di amicizia tra i due è piuttosto verosimile, compresi i riferimenti a Ron e Ginny.
· Impaginazione: 1/1
L'impaginazione è chiara e lineare, anche se ho preferito il font che hai utilizzato nel file che mi hai inviato rispetto a quello utilizzato per pubblicare.
· Titolo: 0/2
Purtroppo non ho colto il significato del titolo, non capisco a cosa potrebbe riferirsi nella storia. Spiegazioni al riguardo sono ben accette!
· Originalità: 3/5
Sappiamo che le storie sul Trio si sprecano, ma ho apprezzato l'impostazione della tua fanfiction: una slice of life su due personaggi che hanno vissuto le più svariate avventure, ora alle prese con la "banale" quotidianità. Soprattutto trovo carino l'aver collocato la narrazione in un punto di snodo nelle loro vite, quindi Harry affaccendato con il neonato e Hermione in procinto di dare il grande annuncio.
· Gradimento personale: 5/5
Sostanzialmente mi hai dato ciò che volevo: un bello scorcio di vita post Voldemort, raccontato con leggerezza – nel senso positivo del termine – e che lascia ben sperare. Tra l'altro ero super spaventata quando ho visto chi erano i personaggi, perché pensavo si trattasse di una Harmony, poi per fortuna mi hai smentita ☺
Secondo classificato
Come foglie nel vento di Guido.EFP
GRIGLIA DI VALUTAZIONE: · grammatica (ortografia, sintassi, punteggiatura, battitura): 14/15 · stile e lessico: 13/15 · coerenza e credibilità: 7/7 · impaginazione: 0,5/1 · titolo: 1/2 · originalità: 3/5 · gradimento personale: 4/5 TOTALE: 42,5/50
· Grammatica (ortografia, sintassi, punteggiatura, battitura): 14/15
La grammatica è praticamente perfetta, complimenti!
Un'inezia: E' un miracolo che la mia squadra di Quidditch accetti di rivolgermi la parola: so che bisogna fare un passaggio in più con la mappa caratteri, ma è meglio È di E'.
Poi qualche errore di battitura:
- Coosì, di colpo.
- si avvicina e mi porg la mano.
- Dopo alcuni istanti ch a me sembrano eterni,
- Ci stiamo ancora scambiando quel sorriso, quando si sent un leggero rumore.
- Ma dopo che ho visto coe hanno divorato la loro compagna...
- Draco mi sta sempre osservando, mille sentimenti in lotta sui suoi tratti delicati (manca il punto a fine frase).
Poi una ripetizione: Ad ogni buon conto, me l'ha detto e dovrò imparare a farci i conti.
E una virgola mancante: sono duri questi scalini.
· Stile e lessico: 13/15
Avendo scelto la narrazione in prima persona, il tono risulta piuttosto colloquiale, e molte occasioni lo stile è basso. Non mi fa impazzire, ma non tolgo troppi punti perché, appunto, trattandosi di una sorta di flusso di coscienza in prima persona, alla fine risulta abbastanza adeguato. Spesso però questo stona con delle scelte lessicali di registro più alto, come non ho mai pronunziato il suo nome prima.
· Coerenza e credibilità: 7/7
Il contenuto mi sembra coerente e coeso, ma soprattutto credibile: la caratterizzazione di Draco – anzi, del Draco post guerra – è molto verosimile, approfondita, dettagliata. Non sappiamo molto di Astoria, ma anche aggiungendo elementi di tua invenzione sei riuscito a creare un'identità particolareggiata e facilmente inscrivibile nell'atmosfera della Saga. Ciò che ho apprezzato di più, però, sono i continui riferimenti al mondo magico, come Neanche avessi lanciato un Evanesco su tutta la Casa! o mi sembra che mi parlino in Marino o posso ignorare il fatto che tutti gli altri giochino come troll ubriachi.
· Impaginazione: 0,5/1
Non mi convince molto il continuo andare a capo dopo quasi tutte le frasi, immagino che l'abbia fatto per enfatizzare alcuni enunciati, ma trovo che non sia sempre necessario.
· Titolo: 1/2
Penso che il titolo si riferisca in maniera metaforica a Draco e Astoria, che, come foglie nel vento, sono in balia degli eventi, ma non mi entusiasma troppo: sarei ben lieta di sentire una spiegazione al riguardo!
· Originalità: 3/5
Il personaggio di Draco è molto inflazionato, e questo non lo rende granché originale. Bella però l'idea di mostrarci come lui e Astoria sono entrati in contatto, e soprattutto ottima l'introspezione, l'indagine psicologica che hai operato sui protagonisti.
· Gradimento personale: 4/5
Draco è senza dubbio uno dei personaggi che più mi affascinano in tutta la Saga, e tu sei riuscito a dipingerlo in maniera adeguata. Non ti do punteggio pieno solo per lo stile, che, come ho già detto, non mi ha convinta del tutto.
Terzo classificato
Con cuore deciso di Madame_Padfoot
GRIGLIA DI VALUTAZIONE: · grammatica (ortografia, sintassi, punteggiatura, battitura): 10/15 · stile e lessico: 11/15 · coerenza e credibilità: 6/7 · impaginazione: 1/1 · titolo: 2/2 · originalità: 5/5 · gradimento personale: 4/5 TOTALE: 39/50
· Grammatica (ortografia, sintassi, punteggiatura, battitura): 10/15
La grammatica è generalmente corretta, ma il problema più evidente sono le tante, troppe ripetizioni: quasi ogni paragrafo ne presenta due o tre. Eccone alcune, per darti un'idea:
- allontanandosi dalla vista di quei lenzuoli bianchi che coprivano quei corpi così piccoli.: ripeti quel/quei ecc. anche nelle frasi successive (ad esempio: Sotto tutto quel bianco accecante i suoi studenti, che aveva visto crescere, arrabbiarsi, innamorarsi, giacevano adesso in un sonno da cui non si sarebbero mai più svegliati, mentre lei, che non aveva potuto avere figli suoi, era rimasta lì a piangere quei ragazzi come avrebbe fatto una madre. o Uscì, diretta a quell’immensa Sala; il leggero strusciare del suo mantello smeraldo era l’unico suono che si poteva ascoltare in quel momento, e altre);
- Riconobbe Andromeda Tonks, silenziosa e composta, che poggiava la propria mano sulle dita ancora intrecciate di Dora e Remus; una macchina fotografica era poggiata all’altezza del petto di Colin Canon;
- Le aveva mandato una lettera giorni prima, in cui le chiedeva di potersi incontrare per “un’importante questione”, e temendo che si fosse cacciato in qualche impiccio o in pericolo, si era premurata di incontrarlo al più presto.;
- Il-Bambino-Sopravvissuto, ma che adesso poteva definirsi uomo, potesse uscire una simile richiesta.;
- Pensa davvero di non essere importante per me perché non siamo imparentati? Beh, a me non importa. Lei è importante;
- «Ancora dopo due anni non riesci a dire quel nome Minerva?» la rimproverò con un sorriso Silente, avvicinandosi un po’ alla cornice. // Minerva arrossì e gli voltò le spalle. // «Oh, insomma. Vedi tu se devo farmi rimproverare da un vecchio quadro ammuffito»;
- Ah, la tua tabacchiera l’ho lasciata lì, dove l’avevi lasciata».;
- Ricordava ancora quando aveva aiutato una disperata Ginevra Weasley, prossima al matrimonio, a convincere la signora Black a staccarsi dal muro, per essere spostata in una piccolastanza a parte che lei e Harry avevano riservato per l’elfo Kreacher. Era stata un’impresa ardua convincere quella donna cocciuta;
- «Spero… davvero… che… il mio… non sia così» cercò di dire l’uomo, cercando di riprendere fiato.;
- Però quel giorno non poté fare a meno di sforzarsi di mascherarne uno che dispettoso, come quel ragazzino davanti a lei, cercava di sfuggirle dalle labbra.
Tutte queste ripetizioni appesantiscono la narrazione, ma è una cosa risolvibile con qualche rilettura accurata e un buon dizionario dei sinonimi.
Altre mancanze sparse qua e là:
- doveva vederli e salutarli, un ultima volta: manca l'apostrofo prima dell'aggettivo femminile;
- Minerva si avvicinò al ragazzo, mettendogli una mano sulla spalla; e poche righe più sotto Spostò una mano sulla spalla del ragazzo, meravigliandosi quando sentì le dita di lui stringergliela.;
- temendo che si fosse cacciato in qualche impiccio o in pericolo, in un pericolo
- Ma non credi che sia meglio chiedere a qualcun altro questo onore?: "chiedere questo onore" non mi suona, sarebbe stato meglio utilizzare un altro verbo o comunque costruire la frase in maniera diversa;
- non voglio… come dire… “rubargliela”: le virgolette non sono necessarie: indicano l'uso di una parola ritenuta poco appropriata, ma questa nota di indecisione è già data dal come dire e dai puntini di sospensione;
- se dovessi pensare a quali insegnamenti che dovrebbe impartire una madre: c'è un che di troppo;
- Spesso si era risvegliata seduta alla poltrona della scrivania: sulla;
- «Ancora dopo due anni non riesci a dire quel nome Minerva?»: manca la virgola prima del vocativo, così come qua: Che ne pensi Severus?;
- «Vecchio si, ma ammuffito no…: manca l'accento sul sì affermativo;
- sotto quella terra soffice del cimitero di Hogsmade: Hogsmeade;
- Avrebbe voluto poter condividere ancora tanto con lui molto, molto più tempo.: c'è un tanto superfluo;
- la sua morte, così improvvisa, era stata inaccettabile per lei che ancora una volta aveva dovuto rinunciare all’amore di un uomo.: manca la virgola prima della subordinata;
- «Sai… – riprese la donna – notato che la casetta opposta alla nostra era in vendita: manca l'ausiliare del verbo;
- Dici che sembrerei un’ impicciona se gliene parlo?»: parlassi;
- Erano gli inizi di Gennaio, a quel primo Novembre di ormai tanti anni fa e Erano passati diciannove anni da quel Maggio: i nomi dei mesi vanno scritti minuscoli;
- si diresse al numero 12, finalmente visibile dopo che i Potter l’avevano resa la loro dimora.: reso (il soggetto è ilNumero 12);
- tenendo in braccio il piccolo Albus che si stropicciava il viso con la manina e faceva buffe smorfie nel sonno.: manca la virgola prima della subordinata;
- Però quel giorno non poté fare a meno di sforzarsi di mascherarne uno che dispettoso, come quel ragazzino davanti a lei, cercava di sfuggirle dalle labbra.: manca la virgola prima dell'inciso (dispettoso);
- James Potter le stava di fronte, un sorriso beffardo e gli occhi puntati dritti nei suoi, in una posa un po’ strafottente rispetto al compagno accanto a lui che continuava.: forse manca il resto della frase;
- a troppi di loro aveva dovuto dire “addio”: virgolette e corsivo non sono necessari, dire addio è una frase fatta;
- *** Mi sono ispirata al primo film, anche se sul libro mi sembra che non ci sia questa parte.: Giuro, ho controllato più e più volte ma non ho capito a cosa si riferisca questa nota!
Ora invece ti riporto dei commenti di preferenza, per i casi in cui non esiste una regola fissa o comunque sono possibili più alternative.
- il leggero strusciare del suo mantello smeraldo era l’unico suono che si poteva ascoltare in quel momento: meglio sentire o udire;
- potersi incontrare: sono possibili entrambe le forme (poter incontrarsi o potersi incontrare) ma la posizione proclitica del pronome (potersi incontrare) è più vicina al parlato, quindi nello scritto suona meglio poter incontrarsi;
- Gran parte dei migliori esperti in Trasfigurazione sono fuggiti in America: è migliore l'accordo al singolare (gran parte [...] è fuggita).
· Stile e lessico: 11/15
Per quanto riguarda lo stile apprezzo la tua capacità di alzare il livello del registro anche utilizzando un lessico medio, ad esempio grazie alle inversioni tra aggettivo e sostantivo. In alcuni casi, però, rischi di sfociare nel poetico, che trovo poco adeguato:
- Un unico bisbiglio si poteva appena udire, in quel tempio votato al silenzio;
- le lettere di nero inchiostro impresse sulla pergamena.
Ad ogni modo, trovo che in linea di massima il tuo sia uno stile adatto ad personaggio di un certo spessore come Minerva, in più è ricco di aggettivi che impreziosiscono la narrazione. Ho apprezzato molto il tono drammatico che hai dato ad alcuni ricordi, ad esempio a quello della Battaglia di Hogwarts. Purtroppo il tutto è, come ho già detto, fortemente penalizzato dalle ripetizioni.
· Coerenza e credibilità: 6/7
Riguardo alla coerenza linguistica non ho notato problemi, a parte quel punto della mano sulla spalla di George. Ti ho tolto un punto perché l'IC della protagonista non mi ha convinta del tutto: ho visto una Minerva più debole rispetto a quella dei libri, più fragile, o forse semplicemente spoglia della sua corazza. Certo, la guerra e la vecchiaia hanno la loro influenza su di lei; però non ho trovato in maniera evidente quei tratti che la caratterizzano (a parte in un tratto del ricordo della proposta di Harry: è molto realistico il fatto che, un po' brusca, lo chiami Potter anziché Harry).
· Impaginazione: 1/1
L'impaginazione va bene, è chiara e lineare e la divisione tra ricordi è adeguata. Il font è semplice ed elengante (nonché il mio preferito).
· Titolo: 2/2
Trovo il titolo molto, molto bello, e in generale apprezzo l'idea di inserire un detto scozzese all'interno della storia.
· Originalità: 5/5
Punteggio pieno anche sull'originalità, perché la McGranitt è personaggio generalmente poco trattato, in più la costruzione della storia è particolare.
· Gradimento personale: 4/5
In particolare ho apprezzato, appunto, la costruzione della storia, e il fatto che tu non abbia voluto dare un ordine cronologico ai ricordi, per accentuare l'effetto casuale, proprio come se affiorassero alla mente. Non ti do punteggio pieno, come ho detto, per le ripetizioni, che purtroppo saltano proprio all'occhio e rendono faticosa la lettura.
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