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Vuelta a España 2017 - 20a tappa: Corvera de Asturias - Alto de l'Angliru

Ultimo Aggiornamento: 11/09/2017 10:06
09/09/2017 11:11
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GPM



Km 79.5 - Alto de la Cobertoria - 8.1 km de subida a 8.6% - categoría 1

Km 96.4 - Alto del Cordal - 5.7 km de subida a 8.6% - categoría 1

Km 117.5 - Alto de L'Angliru - 12.5 km de subida a 9.8% - categoría H.C.







Meteo

Corvera de Asturias : temporale con pioggia consistente e schiarite (1,2 mm), 15.8°C (percepiti 9°C), vento moderato da W (29 Km/h), umidità al 87%
Udrión (Km 40): pioggia moderata e schiarite (0,4 mm), 14.8°C (percepiti 9°C), vento moderato da WNW (23-30 Km/h), umidità al 87%
Vega de Riosa - inizio salita finale (Km 104.4): pioggia modesta e schiarite (0,7 mm), 14.2°C (percepiti 8°C), vento moderato da WNW (24 Km/h), umidità al 90%
Alto de l'Angliru: previsioni non disponibili


Presentazione della tappa


È il giorno dell’extrema ratio per chi avrà la possibilità fisica di contrastare il capoclassifica e ribaltare, proprio all’ultimo momento, il destino della 72a Vuelta a España che, al penultimo giorno di gara, per la settima volta nella storia tornerà ad abbarbicarsi sulle scosese rampe dell’Angliru, una delle salite più ripide della penisola iberica, per la quale sin dal primo assalto, anno 1999, si sprecarono paragoni con il Mortirolo, per poi passare – dopo la scoperta del monte friulano – ad accostarla allo Zoncolan. Non sono solo parole perché anche i numeri parlano chiaro: per arrivare in vetta alla “Gamonal”, come talvolta è stata erronemente chiamata la verticale asturiana, bisogna percorrere 12,5 km di una strada la cui pendenza media è del 10,1% con i tratti più scoscesi in corrispondenza della famigerata “Cueña les Cabres”, dove la strada “svirgola” fino al 23,5%. Un finale decisamente intenso, così come intensa sarà questa ventesima frazione, lunga soli 117 Km e che concentrerà il suo “sale” negli ultimi 46 Km, quando si ricalcherà per filo e per segno quello che fu il finale della prima tappa terminata lassù e conquistata dal mai dimenticato José María Jiménez, affrontando prima del “monstruo” Angliru gli alti della Cobertoria (8,1 Km all’8,6%) e del Cordal (medesima pendenza media su 5,7 Km), che già da soli potrebbero bastar a far molto male.

Ultimi chilometri: 200 metri in salita, 600 metri in leggera discesa con curve dolci a destra e sinistra e 200 metri in leggera ascesa


Ultimo km



Curva a sinistra a circa 100 metri dall'arrivo



Rettilineo d'arrivo (direzione corsa)



Rettilineo d'arrivo (vista dal traguardo)


Mauro

www.ilciclismo.it/2009

09/09/2017 14:09
Post: 1.793
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L'Angliru fa paura già a vedere foto

Ha un qualcosa di tetro, non è spagnolo,
di solito è sempre grigio, piovoso, freddo,
da famiglia Addams

Anche se come probabile vince la Vuelta Froome,
dovrà comunque passare di li' e già il solo
passare di li' è un impresa
09/09/2017 14:27
Post: 2.946
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La pioggia che attualmente sta cadendo sulla corsa potrebbe complicare notevolmente le cose anche perché ci sono due discese da affrontare prima dell'angliru ed in caso di attacco potrebbero diventare determinanti
09/09/2017 18:12
Post: 17.183
Registrato il: 20/12/2004
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Vittoria di Contador. Froome 3° a 17", Nibali 6° a 51".
Froome maglia rossa con 2'15" su Nibali e 2'51" su Zakarin

Mauro

www.ilciclismo.it/2009

11/09/2017 10:06
Post: 2.947
Registrato il: 21/03/2013
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Non si può che ribadire che Contador è un grande.
Ad un giorno dalla chiusura della carriera si è sciroppato tutto l'angliru all'attacco. Non si può dire che l'abbiano lasciato andare perchè Froome e 'amico Poels hanno cercato in tutti in modi di andarlo a prendere come nello spirito cannibalistico che ha caratterizzato Froome in questa vuelta (che è andato a cercare un undicesimo posto nella passerella per togliere la maglia verde a Trentin).
Niente da fare. Contador si presenta in perfetta solitudine sul traguardo più ambito di questa vuelta, è un grande. sempre all'attacco in spregio ad ogni tatticismo ed attendismo che caratterizzano quelli che certuni chiamano ciclismo moderno volendo con questa espressione quasi giustificare numerosi spettacli indecorosi cui si assiste soprattutto al Tour de France.
Nell'era dei computer e dei ragionieri del ciclismo come Froome avremmo bisogno come il pane di uno come Contador che rompe le uova nel paniere degli automi con imprese di cuore e di fantasia anche se come l'anno scorso queste vanno a favore di chi non è in grado di orchestrarle da sé.

Grazie Pistolero! ci mancherai
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