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My wish came true.... il mio viaggio a Memphis, Agosto 2017.

Ultimo Aggiornamento: 20/04/2019 23:42
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Sono trascorsi appena otto giorni dal mio rientro dagli states, e ancora stento a credere che quanto mi accingo a scrivere in questo racconto sia realmente l'avventura vissuta in prima persona dal sottoscritto.
Dopo una vita passata a sognare Memphis, Graceland e tutto ciò che rappresenta il mondo di Elvis, viene davvero difficile credere che, in un lampo, si è realizzato quell'"Impossible dream" di una vita intera.

Giovedì 10 Agosto 2017, 03:30 del mattino, la sveglia rompe il silenzio di una notte insonne e ci ricorda che è l'ora di partire in direzione aeroporto di Alghero, prendere un aereo per Milano e da li un altro volo, intercontinentale stavolta, per una destinazione che ancora stento a credere: Atlanta, Georgia, USA. Città di approdo in terra americana per quella che sarà la mia destinazione principale: Memphis Tennessee, Graceland... Elvis!!!!! Il mio sogno, la mia vita.
Come potete immaginare, l'eccitazione è talmente alta che nelle 12 interminabili ore di volo (con scalo ad Istanbul!!!) non chiudo occhio nonostante la stanchezza, tenendo fisso lo sguardo sullo schermo di fronte a me, scrutando ansiosamente tutte le porzioni di territorio sorvolate: Italia, Turchia, Inghilterra, Irlanda, Groenlandia, isole Far Oer, Canada, Quebec...e poi giù, finalmente gli Stati Uniti!!!!
Atterriamo ad Atlanta alle 20:30 circa ora locale, il tempo di ritirare i bagagli e di fare i controlli di routine (non pochi, per la verità!) e prendiamo per un taxi per il nostro albergo in downtown. Ora la stanchezza è veramente tanta, per ora dell'America non abbiamo visto ancora nulla...ma già i grattacieli che si vedono dalla finestra dell'Hotel non lasciano dubbi all'immaginazione: sono proprio in USA!!!!!

L'indomani mattina, vuoi per l'eccitazione, vuoi per il jet leg che ha letteralmente sballato il nostro orologio biologico, alle 06:30 del mattino siamo già pronti per il nostro giro turistico nella capitale della Georgia, prima di prendere l'auto a noleggio che ci accompagnerà per le oltre 1300 miglia di questa avventura!

Atlanta a prima vista è una città accogliente, ordinata e pulita con una downtown veramente carina e ricca di attrazioni per tutte le età: la fabrica/museo della coca-cola, l'acquario più grande del mondo, il museo dei diritti civili, la casa natale e la tomba di Martin Luther King, una fantastica zona extraurbana e, per me fan di Elvis, una città nella quale Elvis diede tra i migliori concerti in carriera e nella quale egli si sentiva "a casa"... e ciò traspare nei godibilissimi concerti tenuti al The Omni center negli anni 70 che, ovviamente, non manco di visitare (o meglio, ciò che ha preso il posto del vecchio omni coliseum), nonchè il fox theatre, dove si esibì nei 50's ben 6 volte. Per quanto concerne il Paramount theatre, dove si esibì addirittura in 10 shows, c'è da dire che questi sorgeva in Peacthree street (dove alloggio!) ma è stato demolito, e ora al posto del teatro c'è la stazione del metro.

sorridenti prima della partenza......





The king will never die....Elvis forever!!
31/08/2017 00:07
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USA, arrivati nella terra promessa!!!

nella seconda foto, dietro il palazzo CNN, la struttura sorta al posto dello storico OMNI COLISEUM, dove si esibì Elvis nei 70's.


Non chiedetemi perché ma, nonostante fossi in un albergo a pochi metri... non ho nemmeno una foto del fox theatre!!! per la verità, non aspettavo altro che passassero in fretta le ore per andare finalmente a Memphis!!!!!

ecco poi altri scorci di Atlanta: Martin Luther King center, CNN, coca cola, acquario.



[Modificato da reggae..79 31/08/2017 00:31]
The king will never die....Elvis forever!!
31/08/2017 00:27
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Grandissimo Davide.Gia'in questo
"aperitivo" del tuo viaggio nella
Terra Promessa sei riuscito a farmi venire i brividi.Seguiro'
questo tuo post avidamente. [SM=g8146] [SM=g8431]

31/08/2017 09:38
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Il 13 Agosto finalmente ritiriamo l'auto dal Rent a car. Una bella hyundai sonata con cambio automatico....una cosa nuova per me...strana, abituato al classico cambio a marce...ma che nelle lunghissime interstate americane risulta comodissima! Non posso credere a quanto le mie dita digitano sul navigatore: T-U-P-E-L-O.
Le mie prime 280 miglia in terra americana attraverso gli stati della Georgia, Alabama e Mississipi scorrono a 70 miglia/h tra un infinito paesaggio di boschi e laghi. Qualche sosta lungo il tragitto ci ricorda che l'alimentazione in USA non è precisamente come la nostra, ma dopo qualche imbarazzante dubbio tra "regular coffee", "spring water" or "just water", "rest rooms" invece di "toilette", la nostra eccitazione aumenta di pari passo alle miglia macinate. La musica delle stazioni radio locali è fantastica, blues e country autentici...e addirittura qualche volta sentiamo nominare "Elvis Presley" o "Elvis week"...ma in un Inglese talmente stretto che fatichiamo a capire.
Ecco verso le 12.00 il nostro primo sussulto, il cartello stradale che ci augura "Welcome in Mississipi", e subito dopo un'altro che ci indica che siamo entrati nella "Elvis Presley landmark". Tupelo è a poche miglia, il mio cuore ormai mixa i battiti peggio di DJ SPankox...e noi ci fermiamo al Mississipi welcome center, a ridosso della interstate, giusto per rifiatare un po.
La prima cosa cui penso appena metto piede nel Mississipi è: "Che caldo infernale!!!" Al visitor center troviamo del personale gentilissimo che ci offre un caffè e ci da materiale informativo sul mississipi, nonchè tutte le indicazioni utili per Tupelo. Manifesti di Elvis ovunque...e io con orgoglio, alla domanda "where are you from"? rispondo a chiunque "we're from Italy, i'm here just for Elvis, we're going to the Elvis week"...per la verità, la prima volta che ho detto questa frase mi sono commosso davanti al mio interlocutore.

Alcune foto:


The king will never die....Elvis forever!!
31/08/2017 13:04
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E VAI!!!! Un buon inizio per il reportage di viaggio...Sogno ancora di ritornare a Memphis,magari in un periodo dell'anno con temperature più miti per non sopportare i 13 gradi sotto zero (per Elvis questo ed altro) dell'8 gennaio 2015,un sacrificio che è valso la pena affrontare.
Capisco la tua eccitazione per questo viaggio,anche se hai avuto qualche delusione sulla gestione del "Baraccone Graceland". Anch'io ho avuto qualche perplessità sulla gestione dell'apparato. E' chiaro, prevalgono gli interessi finanziari, ma in questo contesto dobbiamo scegliere il male minore: O ci adattiamo a questo tipo di gestione,che pur in maniera errata mantiene vivo l'interesse nei confronti del nostro beniamino,oppure optiamo per una gestione più consona ed onesta, che corrisponda ai nostri canoni, rischiando però, che l'interesse nei confronti della figura di Elvis vada a decrescere
a scapito della popolarità del Mito... [SM=g8146] [SM=g8146]
31/08/2017 13:56
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Complimenti, Davide! Che bene scrivi!
Bellissima idea il viaggio in macchina da Atlanta a Memphis. [SM=g8147] [SM=g8147] [SM=g8147] [SM=g8146] [SM=g8146] [SM=g8146]
31/08/2017 14:19
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Complimenti Davide! Sono bellissimi ricordi che rimarranno indelebili nella tua mente per molto molto tempo!
01/09/2017 21:59
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Sotto un caldo infernale, ma con un aria condizionata talmente fredda da gelare in auto, ci rimettiamo in viaggio per la città di TUPELO, la città natale di Elvis!
Grazie al nostro fido navigatore, impostato su Elvis Presley's birthplace, arriviamo in città intorno alle 12.00 e subito vengo colpito da una location molto particolare sulla sinistra,all'ingresso della città.... Il parco in cui si teneva la Mississipi Alabama Fair nella quale l'elvis bambino partecipò alla competizione canora classificandosi terzo e nella quale ritornò nel 1956 ormai famoso! Pochi metri più avanti, all'incrocio con E.main street ecco spuntare un'altro edificio che non mi è nuovo: il Tupelo Hardware&co., negozio nel quale venne acquistata la primissima chitarra di Elvis!!!!
Non c'è dubbio, sono nei luoghi di Elvis, e mentre una lacrima di emozione bussa per sgorgare sul mio viso, rimando a dopo le visite a quanto appena visto per andare alla casetta natale di Elvis.
Arrivo in un parcheggio pieno zeppo di auto, "la tua destinazione è raggiunta" mi comunica il navigatore...e con gambe tremanti scendo dall'auto...il caldo infernale sembra non scalfire minimamente il battito del mio cuore....e il tonfo non appena scorgo la vecchia auto con la quale Vernon, Gladys e il piccolo Elvis si trasferirono a Memphis alla ricerca di un futuro migliore. Intorno alla macchina è un delirio: è il 13 Agosto, ed è pieno di turisti festanti, ma io sono solo con Elvis, con quel bambino seduto nel sedile posteriore in viaggio verso la storia.
Giusto il tempo di riprendermi...ed eccola li, piccola, piccolissima, di legno bianco....la casa in cui la famiglia Presley viveva e nella quale vide la luce Elvis. Che dire... il rifacimento dell'area circostante ai fini turistici non da la giusta idea di quanto povero fosse all'epoca quel sobborgo, ora ornato ora da graziose aiuole e tanto verde ben curato...ma una volta entrati dentro la "casa" ci si rende conto della povertà di mezzi, ma della enorme ricchezza di spirito e di amore che pervadeva la fam. Presley.
Non appena fuori dalla casa ecco la chiesetta frequentata dai Presley, trasportata vicino alla casa natale qualche tempo fa per facilitare le visite dei turisti, all'interno della quale una guida ci spiega gli anni dei Presley a Tupelo e la presenza del piccolo Elvis alle prediche della Domenica, con tanto di filmato molto piacevole.
Una cosa che non sapevo assolutamente dell'area della birthplace è della presenza di una cappella costruita all'indomani della morte di Elvis con i fondi donati da amici, colleghi e fans, in sua memoria. All'interno, in ogni banco, una targhetta col nome del donatore: troviamo nomi a noi noti come Charlie Hodge e tanti altri della cerchia di Elvis...ma poi noto un banco con la targhetta danneggiata volutamente da qualcuno...mi avvicino per leggerne il nome... Col. Tom Parker!
Quante emozioni!! sembra un sogno...e invece è tutto vero! la priva tangibile dell'esistenza di nomi, luoghi e personaggi che potevo solo leggere e sognare sino a qualche tempo fa.
Con la testa letteralmente stordita da troppi input in così poco tempo, Arriva comunque l'ora di mettere qualcosa sotto i denti, e grazie ai consigli del mio carissimo amico Ivan Pusterla, vero cicerone del mio viaggio, il quale non smetterò mai di ringraziare per il prezioso aiuto e incoraggiamento per intraprendere questo viaggio (e lui sa il perché....) , mi accingo a visitare il Johnny's drive inn, ristorantino nel quale il giovane Elvis era solito fermarsi a mangiare qualcosa....purtroppo però la domenica è chiuso...pertanto foto di rito e via, si pranza in un localino più in la, proprio di fianco al Tupelo Hardware, chiuso anche questo la domenica! Visitina digestiva al parco della Mississipi alabama fair di cui vi ho già parlato prima ritorno in auto.... mano al navigatore... ora la cosa si fa veramente seria...e intanto digito:

MEMPHIS TENNESSEE, ELVIS PRESLEY BOULEVARD.

Mio Dio amici, Nohemi di fianco a me capisce e non si pronuncia...le mie mani tremano e i miei occhi sono bagnati da lacrime di gioia, di emozione, di impazienza...di nervosismo. Sto andando a Memphis, sto entrando nel mio sogno. Un'altro po... e sarà tutto vero.

[Modificato da reggae..79 02/09/2017 15:40]
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02/09/2017 15:39
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Alcune foto di Tupelo. Vi chiedo scusa in anticipo ma di alcune location non ci sono foto, in particolare del Tupelo Hardware e del parco del mississipi alabama fair in quanto presi dall'emozione e reduci da un viaggio lunghissimo...siamo rimasti a corto di batteria nella macchina fotografica e nei cellulari!

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02/09/2017 16:12
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Bellissimo resoconto.
02/09/2017 20:16
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Sei veramente forte ragazzo mio!Il tuo racconto suscita molta emozione. Sono rapita dalle tue descrizioni particolareggiate e piene d'amore per questi luoghi da tutti noi sognati e finalmente scoperti...
02/09/2017 20:28
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Verissimo [SM=g8431] [SM=g8149] [SM=g8149] [SM=g8149]
02/09/2017 20:30
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Re:
carolina.ELVIS, 02/09/2017 20.28:

Sei veramente forte ragazzo mio!Il tuo racconto suscita molta emozione. Sono rapita dalle tue descrizioni particolareggiate e piene d'amore per questi luoghi da tutti noi sognati e finalmente scoperti...




ritengo che questo viaggio sia stato il giusto premio per il tanto amore e passione con la quale tu Davide (con sacrifici non indifferenti) ti sei auto regalato.

Ti assicuro che ho capito benissimo le emozioni che hai provato e ti posso dire che non finiranno mai...credimi.
02/09/2017 21:20
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La strada che mi separa da Memphis sembra non finire mai, e ogni cartello stradale è una botta al cuore: Memphis 150 miles.... Memphis 100 miles ....Memphis 45 miles.... MEMPHIS, ELVIS PRESLEY BOULEVARD. Alle porte della città Nohemi mi chiede se son sicuro di VOLER continuare a guidare ...forse pensa che non sia emotivamente in grado di reggere tutto ciò...o forse teme che a furia di guardare estasiato la cartellonistica prima o poi finisco per tamponare qualche auto...fatto sta che non credo di averle dato risposta...

"Svolta a destra su Winchester rd....prosegui su winchester rd per tot...svolta a sinistra su Elvis Presley blvd... prosegui su Elvis presley blvd per 50 piedi...la tua destinazione è sulla sinistra."

La fredda voce del navigatore non lascia più spazio all'immaginazione, spazza via qualsiasi impaziente, ansiosa attesa:
SONO ARRIVATO IN ELVIS PRESLEY BLVD.... e non ci sto capendo più niente.

Svolto a destra, dove un cartello mi indica "graceland parking"... pago 10 dollari... sono le 19:15...mi ricordo i consigli di Ivan...tra un quarto d'ora ci sarà il "meditation garden walks up", ovvero, un'ora nella quale permettono libero accesso al meditation garden. Scendo dall'auto...non dico una parola...la mia ragazza mi osserva, rispettosa delle mie emozioni, e mi segue mentre a lunghi passi esco dal parcheggio... vedo per la prima volta il muro e tanta gente intorno che si accinge ad attraversare i cancelli... mi fermo sul marciapiede in attesa che scatti il verde per i pedoni...e intanto con lo sguardo, nella tenue luce di una fine serata di Agosto, cerco di vedere il più possibile...tra gli alberi la intravedo...scatta il verde...nella mia testa tuonano emozioni silenziosamente custodite da una vita intera....cammino....cammino con lo sguardo fisso in avanti...e una voce mi interrompe: "Davide...non fai la foto nel cancello ?" ah si, il gate di Graceland... eccolo qua... foto velocissima...c'è tempo per il cancello...ora sono solo con la mia vita, il mio destino, i miei sogni... sono il ragazzetto sognante della 1^ media....sono solo con tutto il sentimento che ho...e salgo su per il viale senza distogliere lo sguardo dalla mansion....così bella nella sua semplicità...la casa dei nostri sogni.... e torno bambino davanti a quel luogo fatato...ancora pochi passi...ed ecco che intravedo una fontanella a noi familiare...le colonne...una statua del Cristo...e poi .....la vista si appanna di lacrime, lacrime e ancora lacrime.....io che dopo aver conosciuto il dolore più crudo che in vita si possa provare...io che quasi un anno fa ho dovuto versare le lacrime più dolorose che possano esistere...sento il viso che si riga copiosamente ...ma stavolta è anche gioia, è emozione...è la mia vita che mi passa davanti.

ELVIS... ELVIS... ECCOMI... SONO QUA. SONO ARRIVATO. CE L'HO FATTA. SONO DA TE.

[Modificato da reggae..79 07/09/2017 00:10]
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07/09/2017 00:02
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07/09/2017 00:04
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Che emozione Davide , ho letto tutto d'un fiato il tuo viaggio , mi sono immaginato tutto , perchè nel 97 l'ho vissuto anche io , noi atterrammo a Cincinnati Ohio e poi giu per Memphis passando anche da Tupelo Mississippi quanta gente quanta terra quante emozioni , da allora non ci sono più andato , non è un viaggio che puoi fare tutti i momenti e poi a quel tempo ero molto più giovane e spensierato oggi sarebbe più problematico organizzare una cosa cosi articolata , ma vivo ho vissuto le tue stesse emozioni anche leggendoti qui sul sito , complimenti per il tuo sogno che è un po anche il nostro , anche io mi sono emozionato al Meditation Garden ma sopratutto durante la Candle light ecco li ho pianto come un ragazzino , non dimenticherò mai quel viaggio anche per altri motivi personali ma sopratutto per le grandi emozioni provate , momenti irripetibili ed unici......ciao Davide e grazie per il tuo graditissimo passaggio.......
07/09/2017 09:13
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Davideeee!!!

Leggendo mi hai fatto piangere.
Mi sono ritrovato a Graceland.
Stupendo come ci stai facendo
partecipi di questo. Grazie Amico mio [SM=g8149]

07/09/2017 10:22
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Grazie per lo spettacolare resoconto del tuo viaggio,è stato come essere al tuo fianco e vivere le tue stesse emozioni! Grazie ancora.
07/09/2017 18:29
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Davide ho letto con emozione tutto il tuo reportage, ma l'arrivo a Memphis e l'ingresso a Graceland mi hanno fatto super emozionare e mi hanno fatto tornare indietro nel tempo a 10 anni fa quando per la prima volta anche io ho varcato quei cancelli e posso assicurarti che per quante volte tu dovessi tornarci le emozioni non cambieranno, il batticuore ci sarà sempre e gli occhi pieni di lacrime anche.....così è stato per me quando sono tornata in gennaio del 2015.
Solo chi le ha provate può capirle queste emozioni.
Sono felice che tu abbia esaudito il tuo grande sogno di una vita.



08/09/2017 14:14
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...fa buio...è ora di andare in albergo per fare il check in, una bella doccia e mangiare qualcosa. La stanchezza che per tutto il giorno è stata soffocata dall'eccitazione ora prepotente si impossessa di noi. Lascio il meditation garden con gli occhi gonfi di lacrime e ancora increduli. La stanchezza e le ombre della sera che adornano le soffuse luci di Graceland fanno sembrare il tutto, ancora di più, un sogno.
Guadagniamo l'uscita per raggiungere la nostra fida auto e dirigerci verso l'hotel, in downtown, sito a poche decine di metri dalla centralissima Beale street, in Union Avenue...un momento...la stessa via della Sun Records!!! Dopo il check in e la doccia ristoratrice, un barlume di forza ci consente di raggiungere la famosissima beale alla ricerca di un panino (impresa per niente difficile direi!) e a godere di un assaggio di quella magica atmosfera che pervade la street. Un veloce giretto e poi a nanna...sono distrutto....e domani sarà un gran giorno per me... è il 14 Agosto e farò il mio "Vip Tour" a Graceland!.

Dopo aver dormito come sassi per almeno 7-8 ore, i nostri occhi anticipano la sveglia. Wow! sono a Memphis e sto per andare a Graceland! vedrò la jungle room! vedrò il mondo privato e intimo di Elvis...vedrò la Elvis week!
Andiamo a fare colazione e con mio grande piacere misto a sorpresa mi rendo conto di una cosa: ci sono t-shirt di Elvis ovunque...tatuaggi, capellini...e qualsiasi altra cosa... tutto e tutti celebrano il proprio amore per Elvis... che bello...sono nel mio mondo....sono un fan di Elvis, sono fan del più grande di tutti...e sono qui con gente accorsa da tutto il mondo per la stessa ragione.. IL MIO ELVIS!

Percorro Union Avenue (senza accorgermi della sun records!) in direzione Elvis Presley blvd...in poco più di 15/20 minuti ritorno nel parcheggio di fronte alla mansion...e capisco ora da dove proveniva quella musica di Elvis che sentivo ieri al mio arrivo: prima di Entrare all'interno di una mega area di padiglioni, negozi, soundstages musei e biglietterie, in una capiente tensostruttura allestita per la Elvis week nell'area adiacente ai parcheggi, si alternano per tutto il giorno tantissimi cantanti amatoriali, alcuni bravi e altri meno, che si cimentano nel repertorio di Elvis.

Sulle note di una mal interpretata "Devil in disguise", eseguita da un mal pettinato personaggio, mi accingo ad entrare di tutta fretta nell'area "Elvis Presley's Memphis", l'universo EPE costruito per ottimizzare al meglio il flusso turistico correlato ad Elvis: padiglioni espositivi, negozi di merchandising tematico che si focalizza sulle varie fasi e sfaccettature della carriera di Elvis, bar e ristoranti a tema e,naturalmente, la biglietteria per gli eventi in programma (concerti e dibattiti) e per accedere a graceland, per la quale partono proprio da questa area i pulman che accompagnano i visitatori all'interno della mansion.

Il mio VIP TOUR, opzione che propone degli extra rispetto al tour normale, è in programma per le 13:30. Sono appena le 10:00 e dunque ho tutto il tempo di visitare quanto il mio ticket permette come esposizioni varie e visita agli aeroplani.

Una volta all'interno della struttura è strabiliante il modo in cui sia possibile rivivere la vita e le fasi della carriera di Elvis attraverso la materialità delle cose: Dal padiglione dedicato ai primi passi alla SUN RECORDS all'ascesa nell'olimpo del rock, il golden Lamè e la partenza per il servizio militare, il ritorno alla vita civile, gli anni hollywoodiani e i vestiti indossati nei films, lo storico ritorno alla musica "vera" con il 68 comeback special e infine gli anni '70 con i suoi fantastici costumi da scena. Per ogni padiglione una quantità infinita di oggetti: vestiti, chitarre, dischi e altre cose appartenute ad Elvis. Inutile dire che per vedere bene il tutto non basterebbero giorni interi. Personalmente ho provato un brivido dentro quando mi sono trovato dinnanzi ai 45 giri originali della SUN (e che peccato che non ci sia l'acetato di My happyness!) ...ma sopratutto quando, nella sezione anni 70, ho visto dal vivo i costumi da scena dell' Aloha from Hawaii e sopratutto il mio preferito: Il Sundial, l'ultimo costume indossato in scena da Elvis. Incredibile ragazzi...per anni ho sognato un giorno di vederlo da vicino...ed eccolo li, dentro la sua teca (abbastanza "consumato")...magia pura. Devo confessare che tutto quanto esposto mi da grande emozione anche se, vedere certi abiti tristemente inanimati mi lascia un pò attonito... ma davanti al Sundial mi sento quasi un astante dinnanzi alla sacra reliquia.
Un padiglione che riscuote successo e che meraviglia tutti è sicuramente quello dedicato ai motori, ovvero, alle incredibili auto e moto appartenute ad Elvis.
Tra le tante, di sicuro effetto è la celebre Cadillac rosa... ma le auto che più mi colpiscono sono la "black stutz" (ultima auto guidata da Elvis all'alba del 16.8.77) e la "de pantera tomaso" gialla, macchina alla quale Elvis sparò un bel giorno in cui la piccola e potente auto non volle saperne di mettersi in moto.
A questo punto è tempo di visitare gli aeroplani di Elvis, "parcheggiati" in un area esterna.
Beh, che dire...se c'è una cosa che mi meraviglia e diverte è proprio il Lisa Marie...è incredibile quello che Elvis è riuscito a fare nel 1976 (mica oggi!) con questo aeroplano. E' fantastico sognare ad ochi aperti e immaginarlo seduto al tavolo delle conferenze o a specchiarsi nella sua stanza da letto volante prima di scendere in qualche città sede di un nuovo concerto. Una sensazione strana mi pervade durante questa visita al Lisa Marie: Se durante il mio giro tra abiti da scena ed effetti personali ho avuto modo di ammirare estasiato qualcosa di personale, di "suo", magari vista centinaia di volte sulla copertina di un disco, ora all'interno del jet mi trovo in uno spazio realmente vissuto, realmente "respirato" da Elvis.. . che strano...sembra quasi che lui sia appena andato via...sembra che qualcosa di lui a leggi in quella ristretta dimensione....stranamente familiare e confortevole.
Lascio l'aereo e quella sensazione che mi pervade a malincuore. Non mi so spiegare cosa sia... ma sento che la riproverò a breve.
Intanto si avvicinano le 13:30, ora del nostro ingresso alla mansion. Mangiamo della carne suina esageratamente affumicata presso la "vernon smoke house", prendiamo un american cofee (ma da buoni italiani!) al Glady's dinner...e, pass al collo, ci incamminiamo verso gli imbarchi per la mansion.
The king will never die....Elvis forever!!
13/09/2017 01:50
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13/09/2017 02:35
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Splendido reportage!

E' ironica la frase «prendiamo un american cofee (ma da buoni italiani!)» ?
Il caffè, all'estero, è un'immonda brodaglia!!! [SM=g7560]
13/09/2017 20:13
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Complimenti, Davide! [SM=g8147] [SM=g8147] [SM=g8147]

Tenevi un diario durante il viaggio?
13/09/2017 22:05
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[SM=g8431] [SM=g8431]
14/09/2017 06:30
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grazie a tutti amici! Marco, il regoular cofee americano è si una brodaglia annacquata, ma per me, caffeina-dipendente, è stato una salvezza, sopratutto durante i lunghi viaggi in auto!!! Noi, da buoni Italiani, lo abbiamo sorseggiato anche dopo pranzo...come qua si fa con il nostro caro espresso!

Non tenevo un diario ma prima della partenza grazie all'aiuto del mio caro amico Ivan Pusterla ho stilato un crono-programma generico che ho rispettato al 99%... ora ripercorro quei giorni grazie alle foto che, catalogate per data, mi aiutano tantissimo...anche se, in realtà, non ce ne sarebbe bisogno!

GRAZIE a tutti, sono felice che il mio resoconto vi stia piacendo; vi chiedo solo un po di pazienza per la lentezza dei miei inserimenti, ma scrivo solo nei ritagli di tempo,spesso a notte fonda con una stanchezza incredibile! pertanto, scusate eventuali ripetizioni ed errori!

bene, e ora riprendiamo.....

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The king will never die....Elvis forever!!
14/09/2017 14:26
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Re:
marco31768, 13/09/2017 20.13:

Splendido reportage!

E' ironica la frase «prendiamo un american cofee (ma da buoni italiani!)» ?
Il caffè, all'estero, è un'immonda brodaglia!!! [SM=g7560]



Io, la brodaglia immonda, la bevvi per "disperazione" a Gracelan durante la celebrazione dell'anniversario degli 80 anni di Elvis, per cercare un po di conforto e tepore per sopperire al freddo glaciale (13 gradi sotto zero) che mi attanagliava...
Comunque confermo...brodaglia calda! [SM=j7568] [SM=g8146]


14/09/2017 14:37
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Davide,ti faccio i complimenti!Sei veramente bravo a scrivere,riesci a coinvolgermi emotivamente e con il tuo racconto ripercorro tutte le tappe del mio viaggio del 2015.... e mi viene tanta voglia di ripartire per Memphis! [SM=g8146] [SM=g8146]
14/09/2017 14:45
Post: 8.455
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Utente Master
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Impaziente e composto, attendo il mio turno per l'imbarco su uno dei caratteristici mini bus che conducono all'interno della mansion. Che emozione, è stra colmo di gente ma per me è come che sia completamente solo in attesa di salire su quel pulmino che ho sognato chissà quante volte nella mia vita!
Arriva finalmente il nostro momento, incolonnati e accaldati prendiamo posto all'interno dei Bus. Chiedo a Nohemi di farmi sedere nella fila di destra, lato finestrino. Lei, rassegnata a queste mie "apparentemente inspiegabili" richieste, acconsente senza fare domande (ormai ci ha fatto l'abitudine!) . Il motivo di questa mia richiesta è semplice: ho sempre immaginato di attraversare i cancelli di Graceland propria in quella posizione sul bus!
Si chiudono le portiere del mezzo e intanto alcune gocce piovono sui vetri. Pochi metri e siamo sulla Elvis Presley boulevard, attraversiamo la trafficatissima strada e finalmente entriamo nel vialetto di accesso. La pioggia diventa sempre più insistente e rende ancora più intimo e suggestivo il tutto. Ci fermiamo. La guida ci ricorda che noi, possessori del ticket "Vip", faremo un tour leggermente diverso rispetto al resto dei visitatori: si parte dal retro della villa!!! Scendiamo dal bus e in tutta fretta, vista la pioggia diventata ora un vero e proprio acquazzone, raggiungiamo quelli che una volta furono i parcheggi delle auto, proprio sul retro, lato destro della villa. Un'attimo mi soffermo però a guardare estasiato le colonne e la facciata: non la stratosferica reggia che ci aspetterebbe dal più grande e idolatrato artista sulla faccia della terra, ma una elegante villa in stile coloniale come tante viste i giorni scorsi nei dintorni di Atlanta (addirittura molto, ma molto più grandi e sfarzose!). La primissima impressione è quella di una villa "casetta" , calda e accogliente, a conferma della prima sensazione che ebbi al primissimo impatto, la sera prima.
Entriamo in una sala sul retro e ci soffermiamo a guardare un video riassuntivo della vita di Elvis, chiaramente studiato appositamente per dare una infarinatura ai neofiti e visitatori occasionali non addetti ai lavori. Circa 10-15 minuti di musica e immagini, veramente accattivanti (come potrebbe essere altrimenti?)che ci introducono al tour vero e proprio. Noto da subito che le musiche usate presentano gli arrangiamenti degli ultimi album con la royal philamonic orchestra. Segno evidente che, nella stanza dei bottoni, è ferma la convinzione che Elvis necessiti di una rinfrescata per attirare le nuove generazioni. Ad ogni modo, scaccio dalla mia mente ipotesi e teorizzazioni...sono a Graceland e sto esplodendo di gioia!!!

Terminato il video si torna nel retro, il "backyard", per ascoltare la nostra guida personale che ci racconta la storia di Graceland.

"let's go!", a piccoli passi torniamo nel piazzale antistante la villa. A momenti si entra. Ecco i Leoni di Marmo a guardia della casa, ecco le panchinette, eccola da vicino...la facciata, le colonne...le finestre della camera di Elvis, in alto sulla destra! Incredulo e assolutamente assorto salgo i gradini...con la mano sfioro i leoni, sfioro le colonne....con fare delicato, come per non voler turbare e inquinare questo luogo del mio cuore...

La porta di ingresso si apre...prima ancora di entrare il mio sguardo indugia e anticipando il mio corpo entra in una dimensione familiare, vista e vissuta migliaia di volte nonostante gli oceani di distanza, assaporata col senso più forte che abbiamo: il tatto del cuore.

Entro in casa.....

The king will never die....Elvis forever!!
21/09/2017 23:20
Post: 8.456
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Utente Master
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21/09/2017 23:41
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Registrato il: 08/05/2014
Utente Junior
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Sempre stupendo e emozionante! Grazie
22/09/2017 19:01
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