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Dark chest of wonders

Ultimo Aggiornamento: 08/01/2018 20:32
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02/12/2017 00:42
 
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Spero che non deluderà le tue aspettative. Fino all'ultimo ho temuto di non consegnare...
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Post: 1.563
Giudice*****
02/12/2017 10:18
 
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Dichiaro il contest ufficialmente scaduto!
Ed eccoci alla fine, finalmente!
Ringrazio tutti voi per aver partecipato a questo mio primo contest sulla sezione Originali (spero di indirne ancora).

Qui di seguito vi allego la scaletta con i concorrenti e le storie. La aggiornerò a mano a mano che valuterò le vostre storie ^^

- Nirvana_04 ♦ Fantasy/Autunno ------> letta ------> valutata
- OldFashioned ♦ Noir/Odio ------> letta ------> valutata
- Nina Ninetta ♦ Sentimentale/Estate ------> letta ------> valutata
- Piperilla ♦ Romantico/Inverno ------> letta ------> valutata
[Modificato da missredlights 07/12/2017 10:56]
02/12/2017 12:01
 
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Ecco il link della storia pubblicata^^

efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3724901
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Post: 1.563
Giudice*****
07/12/2017 10:47
 
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Se tutto va bene, entro le dieci pubblico i risultati ^^
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Post: 1.563
Giudice*****
07/12/2017 11:00
 
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Discorso pre-risultati
Che dire? Intanto vi ringrazio dal profondo del cuore per aver partecipato a questo contest e avermi fatto leggere delle storie davvero belle. Avete una fantasia che vi invidio davvero tanto.
In secondo luogo non è stato per niente facile valutare le storie, ho dovuto cercare il cosiddetto pelo nell'uovo.
Sono pronta a qualsiasi chiarimento o spiegazione qualora ce ne sia bisogno. I confronti non fanno mai male.
Detto ciò, cominciamo!

Lo scrivo qui in modo tale da non dimenticarlo. Ditemi se volete le valutazioni come recensione alla storia e quali storie volete recensite.
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Post: 1.563
Giudice*****
07/12/2017 11:02
 
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3° posto
La neve se ne frega – Piperilla 36/41


Grammatica e stile di scrittura: 9/10
Questa è la prima volta che leggo qualcosa di tuo. Devo dire che hai uno stile niente male, vai dritta al sodo e non ti perdi dietro inutili giri di parole. Anche il lessico usato non è per niente banale. Ti faccio i miei complimenti.
Per quanto riguarda la grammatica, ho trovato qualche errore che ti riporto qui di seguito:

• si era messa al lavoro di buona lena, da sola, sorridendo del proprio respiro che si levava nell'aria fredda in nuvolette di condensa e le ricordava quanto avesse sempre amato l'inverno, e quell'esercizio all'apparenza tedioso l'aveva fatta sentire come se l'ultimo anno non fosse trascorso. (avesse sempre amato l'inverno; quell'esercizio all'apparenza tedioso l'aveva fatta sentire come se l'ultimo anno non fosse trascorso.);
• «Senza quasi rendermene conto le sue chiamate, e i messaggi, sono diventati una costante nelle mie giornate – una bella costante; e poi è stato quasi... naturale, organizzarci per prendere i giorni di licenza insieme, così abbiamo iniziato a vederci una volta a Milano e una volta a Palermo, e anche se è complicato, e faticoso, perché del pochissimo tempo insieme che riusciamo a ritagliarci una buona parte lo spendiamo in viaggio, tutto quello che riesco a pensare è che per lui ne vale la pena». («Senza quasi rendermene conto le sue chiamate, e i messaggi, sono diventati una costante nelle mie giornate – una bella costante - e poi è stato quasi... naturale organizzarci per prendere i giorni di licenza insieme; così abbiamo iniziato a vederci una volta a Milano e una volta a Palermo, e anche se è complicato, e faticoso, perché del pochissimo tempo insieme che riusciamo a ritagliarci una buona parte lo spendiamo in viaggio, tutto quello che riesco a pensare è che per lui ne vale la pena.»);
• «È un poliziotto: è nella DIA (uno spazio di troppo fra è e nella).

Caratterizzazione dei personaggi: 8/10
Qui sei stata un po’ penalizzata, lo ammetto, ma questo è dovuto alla brevità del racconto e dal fatto che, anche se hai cercato di descrivere i personaggi e la loro introspezione, a mio avviso non gli hai saputo dare il giusto spazio. Per esempio avrei voluto anche l’introspezione di Renato, vedere con i suoi occhi l’evolversi della storia con Camilla e non solo l’introspezione e il racconto di quest’ultima. Personaggio cardine, a mio avviso, è la cugina Teresa. È lei che fa partire il tutto, facendo parlare la cugina e facendosi raccontare il tutto. Per le poche pagine che mi hai mandato e che hai scritto, hai fatto un ottimo lavoro, ma mi aspettavo qualcosa di più, forse più corposità ai personaggi.

Utilizzo del pacchetto/genere letterario: 10/10
L’utilizzo del pacchetto è la parte che più di tutti mi è piaciuta. Hai raccontato questo sprazzo di vita quotidiana, la sera di Natale, e due cugine che sono anche amiche e che si raccontano non dico tutto ma buona parte di quello che gli succede loro. Molto romantica è stata la parte di quando Renato manda a Camilla il video con la frase del pacchetto e inaspettata quando Renato gli scrive che la neve non era tanto male, regalandole la tazza. Brava, brava davvero che sei riuscita a sorprendermi e stupirmi. Ottimo l’utilizzo del genere letterario.

Gradimento personale: 4/5
Nella sua brevità questo racconto mi è piaciuto molto. Non sapevo che cosa aspettarmi in cinque pagine, anche perché il tuo racconto è stato il più breve della gara. Però, nonostante la brevità, è stato d’impatto. Hai parlato di uno sprazzo di vita quotidiana che può avere chiunque sulla faccia del pianeta, raccontando con gli occhi di Camilla l’inizio della storia con Renato. Davvero un bel racconto breve, complimenti.

Titolo e impaginazione: 4/5
Il titolo della storia era molto attinente con la trama del racconto (anche se hai preso spunto dalla canzone di Ligabue). Forse avrei preferito un titolo che stimolasse un po’ di più la mia fantasia. Per quanto riguarda invece l’impaginazione andava molto bene. Impaginazione di come si trova nei libri (tranne che per il carattere 12 che è leggermente troppo grande). Unico appunto avrei preferito che ci fosse una suddivisione fra i vari paragrafi, in modo tale da non appesantire la lettura.

Punto bonus: 1/1
Ti sei meritata il punto bonus per aver utilizzato tutti i punti del pacchetto.

Totale: 36/41
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Post: 1.563
Giudice*****
07/12/2017 11:04
 
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2° posto
I passi dell’ombra – nirvana_04 – 36,5/41


Grammatica e stile di scrittura: 9/10
Partiamo con lo stile di scrittura. Come già sai mi piace molto. Scorre fluido, pulito. Non è banale ma non è nemmeno così ricercato da aver bisogno costantemente di un vocabolario. La cosa stupenda di questo racconto è stata la ricerca che hai fatto nei nomi dei luoghi, dei personaggi. Si vede benissimo che ci hai messo impegno, si vede benissimo che avevi chiaro in mente ogni cosa. Per lo stile di scrittura ti meriti punteggio pieno.
Per quanto riguarda invece la grammatica ho riscontrato qualche piccolo errore (qualcuno grave, qualcuno meno) che ti hanno un po’ penalizzata. Te li riporto qui di seguito:

• L’isola di Bri era formata da un’unica montagna con tante creste e piccole cime, che si elevava più di milleottocento braccia sopra il livello del Mara Mòr (che si elevava a più di);
• Per i suoi tredici anni, era un ragazzo forte, dalle braccia sottili ma con un abbozzo di muscoli che li davano forma (che gli davano forma);
• Non li era permesso partecipare ai riti del Raccolto. (non gli era permesso);
• Due donne con i seni scoperti si avvicinarono al saggio Aengus e li si avvinghiarono, trascinandolo verso calde pellicce; una terza lo fece boccheggiare, calandoli nella gola il contenuto di un’intera botte di vino. (Due donne con i seni scoperti si avvicinarono al saggio Aengus e gli si avvinghiarono […] calandogli nella gola il contenuto di un’intera botte di vino);
• I suoi artigli retrattigli accarezzavano il terreno, la lingua penzolava, affannata. (artigli retrattili);
• Mosse un passo verso la musica del villaggio, soffusa quanto luci e ombre intorno a loro; poi si volto di nuovo verso di lui. (poi si voltò di nuovo verso di lui).


Caratterizzazione dei personaggi: 8,5/10
Forse ti starai chiedendo perché in questo campo non ti abbia dato un punteggio pieno, ma partiamo con ordine. I personaggi principali a mio dire erano tre, ovvero nonno, padre e figlio. Tre generazioni diverse accomunate da un ceppo reciso (da parte del padre) che poi il figlio risana e riporta all’origine. La caratterizzazione dei personaggi è stata strabiliante, davvero. Hai saputo dare e valorizzare i personaggi e anche quelli secondari, hai dato loro vita e forma, soprattutto con l’introspezione. Ed ecco che arriva la pecca in questa storia che, a mio dire, è un vero peccato. Purtroppo ho notato che ti sei soffermata tanto – forse troppo – su Hywel, non dando modo e spazio agli altri due personaggi - Ruadh e Vaughan -. È come se a loro avessi dato una parte marginale, avendo del potenziale non indifferente. Ecco, questo a mio dire è una pecca enorme, quindi adesso mi aspetto dei capitoli extra per poter rimediare!

Utilizzo del pacchetto/genere letterario: 10/10
Sono molto colpita per l’utilizzo che ne hai fatto del pacchetto, senza contare che questa storia partecipava a ben tre contest e non era per niente semplice far coincidere tutti i pacchetti e scrivere una storia. Tu ci sei riuscita e ti faccio i miei complimenti. Per quanto riguarda il genere l’ho riscontrato in parecchie occasioni e sono molto contenta che tu abbia scelto questo genere. Penso sia il tuo cavallo di battaglia.

Gradimento personale: 3/5
Come spiegato sopra nella caratterizzazione dei personaggi, un’altra cosa che mi ha lasciata con l’amaro in bocca è stato il finale. Ormai me l’aspettavo la morte di Hywel, troppo soggiogato dal suo orgoglio e dal suo pensare di potercela fare, ma la fine non mi ha trasmesso nulla. Ti faccio un esempio. Quando ho valutato “La spirale di pietra” come giudice sostitutivo, quella storia mi ha lasciata traumatizzata, come se mi avesse dato un pugno nello stomaco. Mi ha trasmesso emozioni, sentimenti, ero parte integrante della storia. Ho amato alla follia quella storia. Questa invece, pur avendomi presa ed essermi letta la storia d’un fiato, non mi ha lasciato nulla, come se quella non fosse la vera fine della storia. È come se mancasse qualcosa. Ti prego, non pensare che la tua storia non mi sia piaciuta, perché non è così! È solo che avrei voluto trovare qualcosa in più visto il tuo potenziale nelle tue storie che leggo.

Titolo e impaginazione: 5/5
In questo campo ti meriti il punteggio pieno. Il titolo è un chiaro riferimento all’ombra di Hywel, al suo lento e incessante avanzare e diventare sempre più forte, prendendo alla fine il sopravvento su di lui. Il titolo stesso, inoltre, invoglia il lettore a leggere la storia, a capire quali siano questi famosi passi e soprattutto verso dove portino.
L’impaginazione è praticamente perfetta, sia come carattere utilizzato che come andata a capo ogni fine paragrafo. Complimenti.

Punto bonus: 1/1
Avendo utilizzato tutti i punti del pacchetto hai diritto al punto bonus.

Totale: 36,5/41
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Giudice*****
07/12/2017 11:06
 
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1° posto parimerito
Il giorno dell’addio – Nina Ninetta – 38/41


Grammatica e stile di scrittura: 8,5/10
Mi piace il tuo stile di scrittura. Limpido, pulito. Mi cattura ogni volta da subito con il tuo stile. Hai questo modo di partire, fin dall’inizio, con qualcosa che attira l’attenzione del lettore, cercando di capire che cosa stia succedendo e perché si stiano trovando in quella situazione.
Per quanto riguarda la grammatica ho riscontrato qualche errore che ti riporto qui di seguito:

• Non è la persona che questa notte mi ha avvicinato in discoteca, (che quella notte mi ha avvicinato);
• «Ho ho, sei scontrosa» (oh oh, sei scontrosa);
• Sento che se continuasse così potrei anche picchiarlo a sangue. (sento che se continua così potrei anche picchiarlo a sangue);
• Il suo collego gli parla (il suo collega);
• «Ti sei già cotta» (tu sei già cotta);
• «SI? COSA SIGNIFICA "SI"?» (Sì? Cosa significa “Sì”?).

Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Mi piace il fatto che i due personaggi siano così diversi eppure così simili tra loro. Li hai caratterizzati al massimo, dando lo giusto spessore, il giusto carattere. Parliamo anche dell’introspezione che ne hai dato? Mi è piaciuta tantissimo, specie Liliana alla fine, quando decide di tagliare i ponti con Sergio e andarsene via (non per sua volontà), ricominciare di nuovo dall’inizio e raggiungere finalmente qualche traguardo. Sergio, invece, non me lo aspettavo proprio che tornasse in Spagna, da suo figlio, cosa che ha suscitato in me tantissime domande. La figura di Antonio, personaggio secondario, ha fatto sì che i due si conoscessero, mentre Claudio e Mirko erano la “coscienza” di Sergio. Davvero un ottimo lavoro.

Utilizzo del pacchetto/genere letterario: 10/10
Mi devo mettere in testa che il genere sentimentale può anche finire male. Proprio è una cosa che non mi entra in testa. Ma non è questo il succo di questa parte della valutazione. L’utilizzo che hai fatto del pacchetto mi ha molto colpita. Già dalle prime pagine avevo riscontrato quasi tutti i punti e hai creato una storia, in pochi capitoli, davvero niente male. Hai dato, inoltre, risalto al Ferragosto, dandogli un significato ben preciso: l’addio fra i due personaggi. Ti faccio i miei complimenti quindi, per aver rispettato il genere letterario (e avermi stupita) e l’utilizzo del pacchetto.

Gradimento personale: 4,5/5
Tu devi avere un’ossessione per i Latini o per le persone latinoamericane. Sia in questa storia che in quella dove ho fatto da giudice sostitutivo mi sono ritrovata il protagonista che parlava spagnolo! Ma non è stata questa la cosa che mi ha lasciata di stucco, bensì il finale. Io ero convintissima che alla fine si sarebbero rimessi insieme Liliana e Sergio. Invece mi spedisci lei in terra natia e lui in Spagna e non si sentiranno più. Direi che mi hai lasciato di sasso col prologo. Unica nota dolente: avrei voluto sapere anche di Sergio, sapere che cosa ha fatto in quell’anno lontano da lei e da Milano, presumo.

Titolo e impaginazione: 4/5
Non sono una fan del Book Antiqua come carattere (anche se è migliore rispetto a tanti altri), forse per la mia ossessione al Times. Il testo si leggeva bene e ho apprezzato il fatto che tu abbia fatto capire, tramite corsivo, di chi fosse il pov. Anche le suddivisioni andavano molto bene. Per quanto riguarda il titolo mi hai spiazzato. Io pensavo che si riferisse alla trama, non alla fine!

Punto bonus: 1/1
Ti sei meritata il punto bonus per aver utilizzato tutti gli oggetti del pacchetto.

Totale: 38/41







Un inverno a Chicago – OldFashioned – 38/41

Grammatica e stile di scrittura: 9/10
Te lo avrò detto un centinaio di volte che adoro il tuo modo di scrivere. Mi catapulti ogni volta dentro la storia, lasciandomi incollata allo schermo fino a quando non finisco l’ultima parola dell’ultima pagina. Ti dico solo che questa storia l’ho letta in due giorni (causa lavoro che non mi lascia vivere in questo periodo). Stile pulito, semplice ma non troppo, riesci a essere un camaleonte in ogni genere, riuscendo a destreggiarti egregiamente.
Per quanto riguarda la grammatica, ho riscontrato alcuni errori che ti riporto qui di seguito:

• “altrimenti sei capace si stare a spiare dove metto i soldi.” (di stare a spiare);
• Il ragazzo si spostò dietro il camion. l’autista nel frattempo (dietro il camion. L’autista nel frattempo);
• Vieni a casa mia. Non posso certo scaricarti ubriaco nel tuo quartiere, la gente si farebbe un po' troppe domande.” (un po’ troppe domande mi stona leggermente. Io avrei usato o si farebbe troppe domande, o si farebbe un po’ di domande);
• “Che?...” (“che…?”);
• “Non ho mai avuto niente di bello in vita mia, e adesso che ho così tanto, chissà, forse ho paura di perdere tutto.” (doppio spazio fra perdere e tutto);
• e solo facendo molta attenzione di coglieva in alcune vocali una lievissima inflessione straniera. (si coglieva);
• L’altro per si limitò a fumare in silenzio (il “per” è di troppo);
• “Cosa prende, signor kearney?” s’informò. (Kearney).

Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Brendan che viene chiamato “bel faccino” mi ha fatto ricordare troppo il serial killer “faccia d’angelo”. L’introspezione di Brendan e l’evoluzione di questo personaggio sono state analizzate con cura, nei minimi particolari, rispettando i tempi e analizzandoli con cura. Vediamo come dal principio faccia il garzone da Cohen nella drogheria, il suo iniziare a fare soldi extra con piccoli lavoretti. Vediamo addirittura come il vecchio Brendan sia rimasto anche nel nuovo Brendan in alcuni aspetti o gesti. A farlo cambiare, penso non sia stato il vecchio Harry che lo ha “iniziato” al lavoro di gangster quanto Lester. C’è un punto ben preciso in cui Brendan dice proprio a quest’ultimo che lui si è sempre fidato di lui, che ha fatto determinate cose perché lui gli ha detto di fidarsi. Lester è uno dei personaggi cardine di questa storia. Possiamo tranquillamente dire che Lester è stato parecchie “prime volte” di Brendan. Non parlo solo a livello fisico, ma anche a livello di sentimenti e determinate cose che non avrebbe mai fatto senza lui che gli diceva di fidarsi. Il fatto che Lester si sia tirato indietro e abbia iniziato una relazione con Connie (che ho odiato quando ha detto quelle determinate cose la notte di capodanno a Brendan) ne è la dimostrazione più lampante. L’opinione altrui vale molto di più della propria felicità. Non di meno ha fatto la stessa cosa anche Tony, solo che, a differenza di Lester, ha messo fin dal principio le cose in chiaro. Che dire? Hai saputo analizzare e creare tre personaggi completamente diversi fra loro, rendendogli giustizia.

Utilizzo del pacchetto/genere letterario: 10/10
Non potevi non meritarti il massimo in questo paragrafo. Ho una specie di predilezione per il genere noir e thriller, sono i miei preferiti in assoluto sebbene io legga di tutto. Quando mi hai detto che volevi questo genere quasi urlai dalla gioia e avevo grandi aspettative, che sono state colmate. Il genere letterario è stato rispettato ampiamente e l’utilizzo del pacchetto è stato progettato a regola d’arte. Mi hai fatto penare fino alla fine per sapere come avresti utilizzato la frase, ma alla fine ne è valsa la pena. Ne sono molto soddisfatta.

Gradimento personale: 5/5
Ecco, ci siamo. Ti devo fare i miei complimenti per una cosa: mi hai portata totalmente fuori strada con Brendan. Convintissima che alla fine avesse detto la verità a Lester su Tony e sui progetti di quest’ultimo e della sua banda di gangster, invece non solo gli mente ma lo manda a morte certa. Ero leggermente sconvolta e ho dovuto leggere più di una volta quella parte per capire che sì, lo aveva mandato a morire per essere stato rifiutato, tradito. La gelosia è una brutta bestia, specie se portata al limite come ha fatto Connie. La parte finale, con lui che ammazza lei mi ha lasciata di stucco ma ne sono stata contenta. Non per la morte in sé di Connie quanto per il fatto che Brendan si sia voluto vendicare anche con lei per il torto subito al Lola. Della serie: certe cose vanno lavate col sangue. Contenta di aver letto questa storia, che tu abbia scritto questa storia ispirata ad un mio pacchetto. Adesso vorrei solo uno spin-off di come vanno le cose dopo con Tony, giusto per capire fino a che punto si spinge la pazzia di Brendan.

Titolo e impaginazione: 3/5
C’è un motivo ben preciso per la quale non ti ho dato il massimo in questo paragrafo. Non tanto per il titolo (perché con quello hai preso il massimo) quanto per l’impaginazione. Purtroppo leggendo mi sono ritrovata a leggere prima con il carattere Times new Roman e poi in Liberation serif, un continuo alternarsi fra i due caratteri che mi ha fatto storcere il naso. Forse ti sarà saltato il carattere, può essere se si utilizza un pc con linux e libre e poi word. Purtroppo ti ho dovuto penalizzare, il che è stato un vero peccato.

Punto bonus: 1/1
Per aver utilizzato tutti i punti del pacchetto ti meriti il punto bonus.

Totale: 38/41
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Post: 1.563
Giudice*****
07/12/2017 11:09
 
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I premi speciali non sono stati consegnati per il semplice fatto che ho ricevuto una storia per ogni pacchetto.
Qui di seguito lascio lo specchio per le recensioni:

OldFashioned: 0/3
Nina Ninetta: 0/3
nirvana_04: 0/2
Piperilla: 0/1


Valutazione come recensione: 2/4
[Modificato da missredlights 07/12/2017 15:19]
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Post: 567
07/12/2017 11:53
 
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Re: 1° posto parimerito
missredlights, 07/12/2017 11.06:

Il giorno dell’addio – Nina Ninetta – 38/41


Grammatica e stile di scrittura: 8,5/10
Mi piace il tuo stile di scrittura. Limpido, pulito. Mi cattura ogni volta da subito con il tuo stile. Hai questo modo di partire, fin dall’inizio, con qualcosa che attira l’attenzione del lettore, cercando di capire che cosa stia succedendo e perché si stiano trovando in quella situazione.
Per quanto riguarda la grammatica ho riscontrato qualche errore che ti riporto qui di seguito:

• Non è la persona che questa notte mi ha avvicinato in discoteca, (che quella notte mi ha avvicinato);
• «Ho ho, sei scontrosa» (oh oh, sei scontrosa);
• Sento che se continuasse così potrei anche picchiarlo a sangue. (sento che se continua così potrei anche picchiarlo a sangue);
• Il suo collego gli parla (il suo collega);
• «Ti sei già cotta» (tu sei già cotta);
• «SI? COSA SIGNIFICA "SI"?» (Sì? Cosa significa “Sì”?).

Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Mi piace il fatto che i due personaggi siano così diversi eppure così simili tra loro. Li hai caratterizzati al massimo, dando lo giusto spessore, il giusto carattere. Parliamo anche dell’introspezione che ne hai dato? Mi è piaciuta tantissimo, specie Liliana alla fine, quando decide di tagliare i ponti con Sergio e andarsene via (non per sua volontà), ricominciare di nuovo dall’inizio e raggiungere finalmente qualche traguardo. Sergio, invece, non me lo aspettavo proprio che tornasse in Spagna, da suo figlio, cosa che ha suscitato in me tantissime domande. La figura di Antonio, personaggio secondario, ha fatto sì che i due si conoscessero, mentre Claudio e Mirko erano la “coscienza” di Sergio. Davvero un ottimo lavoro.

Utilizzo del pacchetto/genere letterario: 10/10
Mi devo mettere in testa che il genere sentimentale può anche finire male. Proprio è una cosa che non mi entra in testa. Ma non è questo il succo di questa parte della valutazione. L’utilizzo che hai fatto del pacchetto mi ha molto colpita. Già dalle prime pagine avevo riscontrato quasi tutti i punti e hai creato una storia, in pochi capitoli, davvero niente male. Hai dato, inoltre, risalto al Ferragosto, dandogli un significato ben preciso: l’addio fra i due personaggi. Ti faccio i miei complimenti quindi, per aver rispettato il genere letterario (e avermi stupita) e l’utilizzo del pacchetto.

Gradimento personale: 4,5/5
Tu devi avere un’ossessione per i Latini o per le persone latinoamericane. Sia in questa storia che in quella dove ho fatto da giudice sostitutivo mi sono ritrovata il protagonista che parlava spagnolo! Ma non è stata questa la cosa che mi ha lasciata di stucco, bensì il finale. Io ero convintissima che alla fine si sarebbero rimessi insieme Liliana e Sergio. Invece mi spedisci lei in terra natia e lui in Spagna e non si sentiranno più. Direi che mi hai lasciato di sasso col prologo. Unica nota dolente: avrei voluto sapere anche di Sergio, sapere che cosa ha fatto in quell’anno lontano da lei e da Milano, presumo.

Titolo e impaginazione: 4/5
Non sono una fan del Book Antiqua come carattere (anche se è migliore rispetto a tanti altri), forse per la mia ossessione al Times. Il testo si leggeva bene e ho apprezzato il fatto che tu abbia fatto capire, tramite corsivo, di chi fosse il pov. Anche le suddivisioni andavano molto bene. Per quanto riguarda il titolo mi hai spiazzato. Io pensavo che si riferisse alla trama, non alla fine!

Punto bonus: 1/1
Ti sei meritata il punto bonus per aver utilizzato tutti gli oggetti del pacchetto.

Totale: 38/41





Sai cosa mi brucia? Il fatto che io usi SEMPRE il carattere Times per scrivere (SEMPRE!!!) e questa volta ho deciso di cambiarlo per fare qualcosa di diverso... è vero, mai cambiare la strada vecchia per la nuova :D
Scherzi a parte, sono super contenta di essere arrivata prima (a pari punti con Old, che stimo tantissimo per il suo modo di scrivere).
Neanche a dirlo, cara missredlights, hai valutato due mie storie in un certo senso simili: entrambe con un doppio punto di vista ed entrambe con il personaggio maschile latino. Giuro che le altre non hanno queste caratteristiche ahhahaahah
Non mi rimane altro che ringraziarti dunque, per essere stata così veloce e precisa nelle consegne delle valutazioni e per i complimenti che mi hai scritto. Per me la parte più importante di una storia rimane la caratterizzazione dei personaggi, ancor prima della trama (e dopo la grammatica, ovvio!).
Spero davvero di partecipare quanto prima ad un tuo nuovo contest ^_^

Per quanto riguarda le recensioni, sentiti libera di scegliere ciò che preferisci dalla mia pagina EFP, mentre ti chiedo gentilmente di lasciare la valutazione come commento alla storia "Il giorno dell'addio".
Grazie ancora,
Nina

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Post: 1.563
Giudice*****
07/12/2017 12:31
 
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Re: Re: 1° posto parimerito
Nina Ninetta, 07/12/2017 11.53:

missredlights, 07/12/2017 11.06:

Il giorno dell’addio – Nina Ninetta – 38/41


Grammatica e stile di scrittura: 8,5/10
Mi piace il tuo stile di scrittura. Limpido, pulito. Mi cattura ogni volta da subito con il tuo stile. Hai questo modo di partire, fin dall’inizio, con qualcosa che attira l’attenzione del lettore, cercando di capire che cosa stia succedendo e perché si stiano trovando in quella situazione.
Per quanto riguarda la grammatica ho riscontrato qualche errore che ti riporto qui di seguito:

• Non è la persona che questa notte mi ha avvicinato in discoteca, (che quella notte mi ha avvicinato);
• «Ho ho, sei scontrosa» (oh oh, sei scontrosa);
• Sento che se continuasse così potrei anche picchiarlo a sangue. (sento che se continua così potrei anche picchiarlo a sangue);
• Il suo collego gli parla (il suo collega);
• «Ti sei già cotta» (tu sei già cotta);
• «SI? COSA SIGNIFICA "SI"?» (Sì? Cosa significa “Sì”?).

Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Mi piace il fatto che i due personaggi siano così diversi eppure così simili tra loro. Li hai caratterizzati al massimo, dando lo giusto spessore, il giusto carattere. Parliamo anche dell’introspezione che ne hai dato? Mi è piaciuta tantissimo, specie Liliana alla fine, quando decide di tagliare i ponti con Sergio e andarsene via (non per sua volontà), ricominciare di nuovo dall’inizio e raggiungere finalmente qualche traguardo. Sergio, invece, non me lo aspettavo proprio che tornasse in Spagna, da suo figlio, cosa che ha suscitato in me tantissime domande. La figura di Antonio, personaggio secondario, ha fatto sì che i due si conoscessero, mentre Claudio e Mirko erano la “coscienza” di Sergio. Davvero un ottimo lavoro.

Utilizzo del pacchetto/genere letterario: 10/10
Mi devo mettere in testa che il genere sentimentale può anche finire male. Proprio è una cosa che non mi entra in testa. Ma non è questo il succo di questa parte della valutazione. L’utilizzo che hai fatto del pacchetto mi ha molto colpita. Già dalle prime pagine avevo riscontrato quasi tutti i punti e hai creato una storia, in pochi capitoli, davvero niente male. Hai dato, inoltre, risalto al Ferragosto, dandogli un significato ben preciso: l’addio fra i due personaggi. Ti faccio i miei complimenti quindi, per aver rispettato il genere letterario (e avermi stupita) e l’utilizzo del pacchetto.

Gradimento personale: 4,5/5
Tu devi avere un’ossessione per i Latini o per le persone latinoamericane. Sia in questa storia che in quella dove ho fatto da giudice sostitutivo mi sono ritrovata il protagonista che parlava spagnolo! Ma non è stata questa la cosa che mi ha lasciata di stucco, bensì il finale. Io ero convintissima che alla fine si sarebbero rimessi insieme Liliana e Sergio. Invece mi spedisci lei in terra natia e lui in Spagna e non si sentiranno più. Direi che mi hai lasciato di sasso col prologo. Unica nota dolente: avrei voluto sapere anche di Sergio, sapere che cosa ha fatto in quell’anno lontano da lei e da Milano, presumo.

Titolo e impaginazione: 4/5
Non sono una fan del Book Antiqua come carattere (anche se è migliore rispetto a tanti altri), forse per la mia ossessione al Times. Il testo si leggeva bene e ho apprezzato il fatto che tu abbia fatto capire, tramite corsivo, di chi fosse il pov. Anche le suddivisioni andavano molto bene. Per quanto riguarda il titolo mi hai spiazzato. Io pensavo che si riferisse alla trama, non alla fine!

Punto bonus: 1/1
Ti sei meritata il punto bonus per aver utilizzato tutti gli oggetti del pacchetto.

Totale: 38/41





Sai cosa mi brucia? Il fatto che io usi SEMPRE il carattere Times per scrivere (SEMPRE!!!) e questa volta ho deciso di cambiarlo per fare qualcosa di diverso... è vero, mai cambiare la strada vecchia per la nuova :D
Scherzi a parte, sono super contenta di essere arrivata prima (a pari punti con Old, che stimo tantissimo per il suo modo di scrivere).
Neanche a dirlo, cara missredlights, hai valutato due mie storie in un certo senso simili: entrambe con un doppio punto di vista ed entrambe con il personaggio maschile latino. Giuro che le altre non hanno queste caratteristiche ahhahaahah
Non mi rimane altro che ringraziarti dunque, per essere stata così veloce e precisa nelle consegne delle valutazioni e per i complimenti che mi hai scritto. Per me la parte più importante di una storia rimane la caratterizzazione dei personaggi, ancor prima della trama (e dopo la grammatica, ovvio!).
Spero davvero di partecipare quanto prima ad un tuo nuovo contest ^_^

Per quanto riguarda le recensioni, sentiti libera di scegliere ciò che preferisci dalla mia pagina EFP, mentre ti chiedo gentilmente di lasciare la valutazione come commento alla storia "Il giorno dell'addio".
Grazie ancora,
Nina





Va bene, allora appena ho tempo passo a lasciare le recensioni che ti spettano.
Per quanto riguarda il carattere Times ti vale da lezione per la prossima volta :P.
Scherzi a parte grazie mille per le splendide parole. Al prossimo contest!
07/12/2017 14:21
 
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Re: 1° posto parimerito
missredlights, 07/12/2017 11.06:




Un inverno a Chicago – OldFashioned – 38/41

Grammatica e stile di scrittura: 9/10
Te lo avrò detto un centinaio di volte che adoro il tuo modo di scrivere. Mi catapulti ogni volta dentro la storia, lasciandomi incollata allo schermo fino a quando non finisco l’ultima parola dell’ultima pagina. Ti dico solo che questa storia l’ho letta in due giorni (causa lavoro che non mi lascia vivere in questo periodo). Stile pulito, semplice ma non troppo, riesci a essere un camaleonte in ogni genere, riuscendo a destreggiarti egregiamente.
Per quanto riguarda la grammatica, ho riscontrato alcuni errori che ti riporto qui di seguito:

• “altrimenti sei capace si stare a spiare dove metto i soldi.” (di stare a spiare);
• Il ragazzo si spostò dietro il camion. l’autista nel frattempo (dietro il camion. L’autista nel frattempo);
• Vieni a casa mia. Non posso certo scaricarti ubriaco nel tuo quartiere, la gente si farebbe un po' troppe domande.” (un po’ troppe domande mi stona leggermente. Io avrei usato o si farebbe troppe domande, o si farebbe un po’ di domande);
• “Che?...” (“che…?”);
• “Non ho mai avuto niente di bello in vita mia, e adesso che ho così tanto, chissà, forse ho paura di perdere tutto.” (doppio spazio fra perdere e tutto);
• e solo facendo molta attenzione di coglieva in alcune vocali una lievissima inflessione straniera. (si coglieva);
• L’altro per si limitò a fumare in silenzio (il “per” è di troppo);
• “Cosa prende, signor kearney?” s’informò. (Kearney).

Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Brendan che viene chiamato “bel faccino” mi ha fatto ricordare troppo il serial killer “faccia d’angelo”. L’introspezione di Brendan e l’evoluzione di questo personaggio sono state analizzate con cura, nei minimi particolari, rispettando i tempi e analizzandoli con cura. Vediamo come dal principio faccia il garzone da Cohen nella drogheria, il suo iniziare a fare soldi extra con piccoli lavoretti. Vediamo addirittura come il vecchio Brendan sia rimasto anche nel nuovo Brendan in alcuni aspetti o gesti. A farlo cambiare, penso non sia stato il vecchio Harry che lo ha “iniziato” al lavoro di gangster quanto Lester. C’è un punto ben preciso in cui Brendan dice proprio a quest’ultimo che lui si è sempre fidato di lui, che ha fatto determinate cose perché lui gli ha detto di fidarsi. Lester è uno dei personaggi cardine di questa storia. Possiamo tranquillamente dire che Lester è stato parecchie “prime volte” di Brendan. Non parlo solo a livello fisico, ma anche a livello di sentimenti e determinate cose che non avrebbe mai fatto senza lui che gli diceva di fidarsi. Il fatto che Lester si sia tirato indietro e abbia iniziato una relazione con Connie (che ho odiato quando ha detto quelle determinate cose la notte di capodanno a Brendan) ne è la dimostrazione più lampante. L’opinione altrui vale molto di più della propria felicità. Non di meno ha fatto la stessa cosa anche Tony, solo che, a differenza di Lester, ha messo fin dal principio le cose in chiaro. Che dire? Hai saputo analizzare e creare tre personaggi completamente diversi fra loro, rendendogli giustizia.

Utilizzo del pacchetto/genere letterario: 10/10
Non potevi non meritarti il massimo in questo paragrafo. Ho una specie di predilezione per il genere noir e thriller, sono i miei preferiti in assoluto sebbene io legga di tutto. Quando mi hai detto che volevi questo genere quasi urlai dalla gioia e avevo grandi aspettative, che sono state colmate. Il genere letterario è stato rispettato ampiamente e l’utilizzo del pacchetto è stato progettato a regola d’arte. Mi hai fatto penare fino alla fine per sapere come avresti utilizzato la frase, ma alla fine ne è valsa la pena. Ne sono molto soddisfatta.

Gradimento personale: 5/5
Ecco, ci siamo. Ti devo fare i miei complimenti per una cosa: mi hai portata totalmente fuori strada con Brendan. Convintissima che alla fine avesse detto la verità a Lester su Tony e sui progetti di quest’ultimo e della sua banda di gangster, invece non solo gli mente ma lo manda a morte certa. Ero leggermente sconvolta e ho dovuto leggere più di una volta quella parte per capire che sì, lo aveva mandato a morire per essere stato rifiutato, tradito. La gelosia è una brutta bestia, specie se portata al limite come ha fatto Connie. La parte finale, con lui che ammazza lei mi ha lasciata di stucco ma ne sono stata contenta. Non per la morte in sé di Connie quanto per il fatto che Brendan si sia voluto vendicare anche con lei per il torto subito al Lola. Della serie: certe cose vanno lavate col sangue. Contenta di aver letto questa storia, che tu abbia scritto questa storia ispirata ad un mio pacchetto. Adesso vorrei solo uno spin-off di come vanno le cose dopo con Tony, giusto per capire fino a che punto si spinge la pazzia di Brendan.

Titolo e impaginazione: 3/5
C’è un motivo ben preciso per la quale non ti ho dato il massimo in questo paragrafo. Non tanto per il titolo (perché con quello hai preso il massimo) quanto per l’impaginazione. Purtroppo leggendo mi sono ritrovata a leggere prima con il carattere Times new Roman e poi in Liberation serif, un continuo alternarsi fra i due caratteri che mi ha fatto storcere il naso. Forse ti sarà saltato il carattere, può essere se si utilizza un pc con linux e libre e poi word. Purtroppo ti ho dovuto penalizzare, il che è stato un vero peccato.

Punto bonus: 1/1
Per aver utilizzato tutti i punti del pacchetto ti meriti il punto bonus.

Totale: 38/41





Carissima,
sono proprio un cialtrone, hai fatto bene a "sanzionarmi" per il font della storia. Pensa che non me n'ero neanche accorto. Ma si può??
Così la prossima volta, prima di consegnare, uniformerò tutta la faccenda.
Per gli errori di battitura idem, sono un cialtrone. Ma in questo caso almeno ho una scusante: se guardi l'orario della mia mail, vedi che ho mandato il malloppo tre ore prima della scadenza del contest. Il che non giustifica nulla, ovviamente, ma era solo per farti capire.
Per il resto, sono felicissimo che la storia ti sia piaciuta, ero molto in apprensione...
Mi piacerebbe molto avere la tua valutazione come recensione alla storia, così ne approfitterò per risponderti in modo più adeguato.
Per le altre recensioni, scegli tu a tua totale discrezione, non vorrei mai che ti trovassi a leggere qualcosa che magari non ti piace.
Grazie ancora per questo bellissimo contest, è stato un piacere scrivere sugli spunti che mi hai fornito, ed è stato un piacere e una fonte di miglioramento averti come giudice.

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07/12/2017 14:48
 
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Re: 2° posto
missredlights, 07/12/2017 11.04:

I passi dell’ombra – nirvana_04 – 36,5/41


Grammatica e stile di scrittura: 9/10
Partiamo con lo stile di scrittura. Come già sai mi piace molto. Scorre fluido, pulito. Non è banale ma non è nemmeno così ricercato da aver bisogno costantemente di un vocabolario. La cosa stupenda di questo racconto è stata la ricerca che hai fatto nei nomi dei luoghi, dei personaggi. Si vede benissimo che ci hai messo impegno, si vede benissimo che avevi chiaro in mente ogni cosa. Per lo stile di scrittura ti meriti punteggio pieno.
Per quanto riguarda invece la grammatica ho riscontrato qualche piccolo errore (qualcuno grave, qualcuno meno) che ti hanno un po’ penalizzata. Te li riporto qui di seguito:

• L’isola di Bri era formata da un’unica montagna con tante creste e piccole cime, che si elevava più di milleottocento braccia sopra il livello del Mara Mòr (che si elevava a più di);
• Per i suoi tredici anni, era un ragazzo forte, dalle braccia sottili ma con un abbozzo di muscoli che li davano forma (che gli davano forma);
• Non li era permesso partecipare ai riti del Raccolto. (non gli era permesso);
• Due donne con i seni scoperti si avvicinarono al saggio Aengus e li si avvinghiarono, trascinandolo verso calde pellicce; una terza lo fece boccheggiare, calandoli nella gola il contenuto di un’intera botte di vino. (Due donne con i seni scoperti si avvicinarono al saggio Aengus e gli si avvinghiarono […] calandogli nella gola il contenuto di un’intera botte di vino);
• I suoi artigli retrattigli accarezzavano il terreno, la lingua penzolava, affannata. (artigli retrattili);
• Mosse un passo verso la musica del villaggio, soffusa quanto luci e ombre intorno a loro; poi si volto di nuovo verso di lui. (poi si voltò di nuovo verso di lui).


Caratterizzazione dei personaggi: 8,5/10
Forse ti starai chiedendo perché in questo campo non ti abbia dato un punteggio pieno, ma partiamo con ordine. I personaggi principali a mio dire erano tre, ovvero nonno, padre e figlio. Tre generazioni diverse accomunate da un ceppo reciso (da parte del padre) che poi il figlio risana e riporta all’origine. La caratterizzazione dei personaggi è stata strabiliante, davvero. Hai saputo dare e valorizzare i personaggi e anche quelli secondari, hai dato loro vita e forma, soprattutto con l’introspezione. Ed ecco che arriva la pecca in questa storia che, a mio dire, è un vero peccato. Purtroppo ho notato che ti sei soffermata tanto – forse troppo – su Hywel, non dando modo e spazio agli altri due personaggi - Ruadh e Vaughan -. È come se a loro avessi dato una parte marginale, avendo del potenziale non indifferente. Ecco, questo a mio dire è una pecca enorme, quindi adesso mi aspetto dei capitoli extra per poter rimediare!

Utilizzo del pacchetto/genere letterario: 10/10
Sono molto colpita per l’utilizzo che ne hai fatto del pacchetto, senza contare che questa storia partecipava a ben tre contest e non era per niente semplice far coincidere tutti i pacchetti e scrivere una storia. Tu ci sei riuscita e ti faccio i miei complimenti. Per quanto riguarda il genere l’ho riscontrato in parecchie occasioni e sono molto contenta che tu abbia scelto questo genere. Penso sia il tuo cavallo di battaglia.

Gradimento personale: 3/5
Come spiegato sopra nella caratterizzazione dei personaggi, un’altra cosa che mi ha lasciata con l’amaro in bocca è stato il finale. Ormai me l’aspettavo la morte di Hywel, troppo soggiogato dal suo orgoglio e dal suo pensare di potercela fare, ma la fine non mi ha trasmesso nulla. Ti faccio un esempio. Quando ho valutato “La spirale di pietra” come giudice sostitutivo, quella storia mi ha lasciata traumatizzata, come se mi avesse dato un pugno nello stomaco. Mi ha trasmesso emozioni, sentimenti, ero parte integrante della storia. Ho amato alla follia quella storia. Questa invece, pur avendomi presa ed essermi letta la storia d’un fiato, non mi ha lasciato nulla, come se quella non fosse la vera fine della storia. È come se mancasse qualcosa. Ti prego, non pensare che la tua storia non mi sia piaciuta, perché non è così! È solo che avrei voluto trovare qualcosa in più visto il tuo potenziale nelle tue storie che leggo.

Titolo e impaginazione: 5/5
In questo campo ti meriti il punteggio pieno. Il titolo è un chiaro riferimento all’ombra di Hywel, al suo lento e incessante avanzare e diventare sempre più forte, prendendo alla fine il sopravvento su di lui. Il titolo stesso, inoltre, invoglia il lettore a leggere la storia, a capire quali siano questi famosi passi e soprattutto verso dove portino.
L’impaginazione è praticamente perfetta, sia come carattere utilizzato che come andata a capo ogni fine paragrafo. Complimenti.

Punto bonus: 1/1
Avendo utilizzato tutti i punti del pacchetto hai diritto al punto bonus.

Totale: 36,5/41




Ciao!
Innanzitutto grazie per aver postato così in fretta le valutazioni. E' stata una vera sorpresa, più che gradita. Complimenti per la velocità.
Se non ti dispiace, però, avrei più di un punto da portare alla tua attenzione, e partirei da quello grammaticale, perché è più semplice (dovrebbe essere) da discutere.

Il verbo "elevare" viene seguito da un complemento che risponde alla domanda "quanto?" Quindi "quanto si eleva?" più di... Non ha bisogno della preposizione "a". Ti basterà controllare nel dizionario online della "Treccani".
Anche la seconda frase me l'hai corretta in modo errato, però non importa perché ai fini del punteggio è sbagliata comunque. In ogni caso, faccio presente che "li davano forma" si riferisce a "braccia" e non a "ragazzo". La correzione corretta è "davano loro forma".
Non li era permesso partecipare ai riti del Raccolto -> "li" si riferisce a bambini... quindi plurale. Perché dovrei mettere "gli"?
Per il resto, grazie per le correzioni. Appena mi sarà possibile mettere mano alla storia (non posso toccarla prima della fine dell'ultimo contest) aggiusterò. Grazie!


Detto questo mi ha molto basito la spiegazione che mi dai nella caratterizzazione dei personaggi. Sai, mi dicessi "hai caratterizzato in modo incoerente o hai sbagliato in questo punto" potrei capire. Ma tu mi dici "La caratterizzazione dei personaggi è stata strabiliante, davvero. Hai saputo dare e valorizzare i personaggi e anche quelli secondari, hai dato loro vita e forma, soprattutto con l’introspezione." Ne deduco che non c'è né incoerenza né tanto meno mancanza a livello di caratterizzazione.
Nel momento in cui dici "Purtroppo ho notato che ti sei soffermata tanto – forse troppo – su Hywel, non dando modo e spazio agli altri due personaggi - Ruadh e Vaughan -. È come se a loro avessi dato una parte marginale, avendo del potenziale non indifferente. Ecco, questo a mio dire è una pecca enorme, quindi adesso mi aspetto dei capitoli extra per poter rimediare!" Questo è un gusto personale, c'è una voce a parte dove andarlo a esprimere. E' come se tu mi avessi penalizzato due volte per tua interpretazione. Hywel è il protagonista, Ruadh e Vaughan sono personaggi secondari che danno spessore al suo mondo e alla sua storia, storia di Hywel.
Nella voce "caratterizzazione dei personaggi" devi valutare la caratterizzazione, la quale tu stessa affermi essere "strabiliante" (parola tua). Perché allora devo avere questa penalizzazione per i tuoi gusti?

Mi dispiace esprimere un'obiezione tanto amara, ma vorrei capire l'obiettività di tale giudizio, se è possibile.
Per quanto riguarda il gradimento personale, posso solo dispiacermi di non averti dato emozioni, comunque grazie per aver apprezzato il mio lavoro.

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07/12/2017 14:49
 
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Re: Re: 1° posto parimerito
OldFashioned, 07/12/2017 14.21:





Carissima,
sono proprio un cialtrone, hai fatto bene a "sanzionarmi" per il font della storia. Pensa che non me n'ero neanche accorto. Ma si può??
Così la prossima volta, prima di consegnare, uniformerò tutta la faccenda.
Per gli errori di battitura idem, sono un cialtrone. Ma in questo caso almeno ho una scusante: se guardi l'orario della mia mail, vedi che ho mandato il malloppo tre ore prima della scadenza del contest. Il che non giustifica nulla, ovviamente, ma era solo per farti capire.
Per il resto, sono felicissimo che la storia ti sia piaciuta, ero molto in apprensione...
Mi piacerebbe molto avere la tua valutazione come recensione alla storia, così ne approfitterò per risponderti in modo più adeguato.
Per le altre recensioni, scegli tu a tua totale discrezione, non vorrei mai che ti trovassi a leggere qualcosa che magari non ti piace.
Grazie ancora per questo bellissimo contest, è stato un piacere scrivere sugli spunti che mi hai fornito, ed è stato un piacere e una fonte di miglioramento averti come giudice.





Ma scherzi? Per me è stato un piacere leggere le vostre storie! Per quanto riguarda errori e font, tranquillo, capitano pure a me, e ti ringrazio tantissimo per le belle parole spese per me e per il mio contest. Spero di vederti al mio prossimo contest che indirò penso fra qualche settimana ^^
Appena avrò tempo passerò a lasciare le recensioni premio :)
07/12/2017 15:12
 
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Un altro contest? Che meraviglia! Spero di poterci "infilare dentro" una storia che mi sta frullando in testa da anni, visto che i contest sono l'unica motivazione che spinge la mia neghittosa ispirazione a produrre...
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07/12/2017 15:18
 
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Re: Re: 2° posto
Nirvana_04, 07/12/2017 14.48:




Ciao!
Innanzitutto grazie per aver postato così in fretta le valutazioni. E' stata una vera sorpresa, più che gradita. Complimenti per la velocità.
Se non ti dispiace, però, avrei più di un punto da portare alla tua attenzione, e partirei da quello grammaticale, perché è più semplice (dovrebbe essere) da discutere.

Il verbo "elevare" viene seguito da un complemento che risponde alla domanda "quanto?" Quindi "quanto si eleva?" più di... Non ha bisogno della preposizione "a". Ti basterà controllare nel dizionario online della "Treccani".
Anche la seconda frase me l'hai corretta in modo errato, però non importa perché ai fini del punteggio è sbagliata comunque. In ogni caso, faccio presente che "li davano forma" si riferisce a "braccia" e non a "ragazzo". La correzione corretta è "davano loro forma".
Non li era permesso partecipare ai riti del Raccolto -> "li" si riferisce a bambini... quindi plurale. Perché dovrei mettere "gli"?
Per il resto, grazie per le correzioni. Appena mi sarà possibile mettere mano alla storia (non posso toccarla prima della fine dell'ultimo contest) aggiusterò. Grazie!


Detto questo mi ha molto basito la spiegazione che mi dai nella caratterizzazione dei personaggi. Sai, mi dicessi "hai caratterizzato in modo incoerente o hai sbagliato in questo punto" potrei capire. Ma tu mi dici "La caratterizzazione dei personaggi è stata strabiliante, davvero. Hai saputo dare e valorizzare i personaggi e anche quelli secondari, hai dato loro vita e forma, soprattutto con l’introspezione." Ne deduco che non c'è né incoerenza né tanto meno mancanza a livello di caratterizzazione.
Nel momento in cui dici "Purtroppo ho notato che ti sei soffermata tanto – forse troppo – su Hywel, non dando modo e spazio agli altri due personaggi - Ruadh e Vaughan -. È come se a loro avessi dato una parte marginale, avendo del potenziale non indifferente. Ecco, questo a mio dire è una pecca enorme, quindi adesso mi aspetto dei capitoli extra per poter rimediare!" Questo è un gusto personale, c'è una voce a parte dove andarlo a esprimere. E' come se tu mi avessi penalizzato due volte per tua interpretazione. Hywel è il protagonista, Ruadh e Vaughan sono personaggi secondari che danno spessore al suo mondo e alla sua storia, storia di Hywel.
Nella voce "caratterizzazione dei personaggi" devi valutare la caratterizzazione, la quale tu stessa affermi essere "strabiliante" (parola tua). Perché allora devo avere questa penalizzazione per i tuoi gusti?

Mi dispiace esprimere un'obiezione tanto amara, ma vorrei capire l'obiettività di tale giudizio, se è possibile.
Per quanto riguarda il gradimento personale, posso solo dispiacermi di non averti dato emozioni, comunque grazie per aver apprezzato il mio lavoro.




Più che legittimo che tu abbia delle obiezioni da fare e come spiegato nel discorso pre-risultati sono qui per parlarne.
Partiamo dalla grammatica.

Per quanto riguarda il punto di elevarsi, io ho sempre letto e sentito "a più di", mai senza la preposizione a. Mi hai fatto notare che il dizionario Treccani dice che non ne ha bisogno. Si vede che avrò letto/sentito sempre male io.
Per gli altri punti per me il "li" era sbagliato. Per quanto riguarda il punto che davano loro forma hai ragione tu, e ti chiedo umilmente scusa, ma per quanto riguarda questo punto "Non li era permesso partecipare ai riti del Raccolto" sarebbe stato meglio mettere "Non era permesso loro di partecipare ai riti del Raccolto".

Veniamo alla nota dolente, adesso.
So benissimo cosa ho scritto e ne sono ancora convinta di quello che ho scritto. Se pensi che ti abbia penalizzato due volte sbagli tantissimo. Per come me li hai posti per me i personaggi principali rimangono nonno-padre-figlio (sono un essere umano, quindi se ho capito una cosa che è sbagliata è bene farmela notare, perché posso anche sbagliare) e non solo il figlio. Per quanto possano essere stati fatti bene i personaggi, per me i primi due hanno avuto poco spazio rispetto al terzo. Avrei voluto avere più pensieri o azioni dei primi due. Per esempio, perché il padre ha tenuto così segreta la faccenda del suo ceppo natale? Cosa è successa nella vita precedente? Quando Hywel ha visto l'ombra, a suo padre cosa ha suscitato? Cosa ha pensato?
Se pensi che il giudizio che ti abbia dato non vada bene o che ti abbia levato punti due volte, possiamo far presente la questione a Suinogiallo e vedere di risolvere la questione.
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07/12/2017 15:52
 
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Re: Re: Re: 2° posto
missredlights, 07/12/2017 15.18:




Più che legittimo che tu abbia delle obiezioni da fare e come spiegato nel discorso pre-risultati sono qui per parlarne.
Partiamo dalla grammatica.

Per quanto riguarda il punto di elevarsi, io ho sempre letto e sentito "a più di", mai senza la preposizione a. Mi hai fatto notare che il dizionario Treccani dice che non ne ha bisogno. Si vede che avrò letto/sentito sempre male io.
Per gli altri punti per me il "li" era sbagliato. Per quanto riguarda il punto che davano loro forma hai ragione tu, e ti chiedo umilmente scusa, ma per quanto riguarda questo punto "Non li era permesso partecipare ai riti del Raccolto" sarebbe stato meglio mettere "Non era permesso loro di partecipare ai riti del Raccolto".

Veniamo alla nota dolente, adesso.
So benissimo cosa ho scritto e ne sono ancora convinta di quello che ho scritto. Se pensi che ti abbia penalizzato due volte sbagli tantissimo. Per come me li hai posti per me i personaggi principali rimangono nonno-padre-figlio (sono un essere umano, quindi se ho capito una cosa che è sbagliata è bene farmela notare, perché posso anche sbagliare) e non solo il figlio. Per quanto possano essere stati fatti bene i personaggi, per me i primi due hanno avuto poco spazio rispetto al terzo. Avrei voluto avere più pensieri o azioni dei primi due. Per esempio, perché il padre ha tenuto così segreta la faccenda del suo ceppo natale? Cosa è successa nella vita precedente? Quando Hywel ha visto l'ombra, a suo padre cosa ha suscitato? Cosa ha pensato?
Se pensi che il giudizio che ti abbia dato non vada bene o che ti abbia levato punti due volte, possiamo far presente la questione a Suinogiallo e vedere di risolvere la questione.




Quindi il primo non è errore. Giusto? Elevarsi, intendo.
"Non era permesso loro..." e "non li era permesso" in questo caso è la stessa cosa, quindi non vedo l'errore grammaticale.
"Li" è forma atona del pronome in funzione oggetto, quindi è corretto. Anche per questo, vedi la treccani.
Inoltre "non era permesso loro di partecipare" è sbagliato.

Per quanto riguarda " Per quanto possano essere stati fatti bene i personaggi, per me i primi due hanno avuto poco spazio rispetto al terzo."... Scusa, stai valutando la caratterizzazione o la trama? Perché per le domande che mi rivolgi dopo, io capisco che il problema è la trama e non la caratterizzazione. Sono due cose differenti.
Sinceramente vorrei capire il metro di giudizio che hai usato e se è corretto. Dopotutto tu stai valutando la caratterizzazione e non la trama. Personalmente trovo le tue domande più inerenti alla trama che alla caratterizzazione, caratterizzazione in cui tu finora non mi hai fatto notare difetti.

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07/12/2017 16:01
 
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Re: Re: Re: Re: 2° posto
Nirvana_04, 07/12/2017 15.52:




Quindi il primo non è errore. Giusto? Elevarsi, intendo.
"Non era permesso loro..." e "non li era permesso" in questo caso è la stessa cosa, quindi non vedo l'errore grammaticale.
"Li" è forma atona del pronome in funzione oggetto, quindi è corretto. Anche per questo, vedi la treccani.
Inoltre "non era permesso loro di partecipare" è sbagliato.

Per quanto riguarda " Per quanto possano essere stati fatti bene i personaggi, per me i primi due hanno avuto poco spazio rispetto al terzo."... Scusa, stai valutando la caratterizzazione o la trama? Perché per le domande che mi rivolgi dopo, io capisco che il problema è la trama e non la caratterizzazione. Sono due cose differenti.
Sinceramente vorrei capire il metro di giudizio che hai usato e se è corretto. Dopotutto tu stai valutando la caratterizzazione e non la trama. Personalmente trovo le tue domande più inerenti alla trama che alla caratterizzazione, caratterizzazione in cui tu finora non mi hai fatto notare difetti.



Sto valutando la caratterizzazione, tant'è che le ultime due domande che ti ho posto sono state: Quando Hywel ha visto l'ombra, a suo padre cosa ha suscitato? Cosa ha pensato?
Più che legittimo pensare che suo padre avrà pensato qualcosa e quel qualcosa non c'è stato, come anche la sua morte e il fatto che suo nonno abbia visto la scena. In quelle parti ho visto solo l'introspezione di Hywel, non degli altri.
Se non ti dispiace, visto che mi sembra che non riusciamo a comunicare, chiedo l'intervento dell'amministrazione per venirne a capo.
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07/12/2017 16:05
 
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Re: Re: Re: Re: Re: 2° posto
missredlights, 07/12/2017 16.01:



Sto valutando la caratterizzazione, tant'è che le ultime due domande che ti ho posto sono state: Quando Hywel ha visto l'ombra, a suo padre cosa ha suscitato? Cosa ha pensato?
Più che legittimo pensare che suo padre avrà pensato qualcosa e quel qualcosa non c'è stato, come anche la sua morte e il fatto che suo nonno abbia visto la scena. In quelle parti ho visto solo l'introspezione di Hywel, non degli altri.
Se non ti dispiace, visto che mi sembra che non riusciamo a comunicare, chiedo l'intervento dell'amministrazione per venirne a capo.




Mi dispiace che tu pensi che non riusciamo a comunicare, forse vediamo le due cose in modo differente. Va bene per il terzo parere dell'amministrazione, servirà anche a me per capire meglio.

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08/12/2017 00:20
 
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I risultati del contest sono messi sub iudice, dato che il giudice ha richiesto l'intervento dell'Amministrazione in merito a una controversia con Nirvana_04.
Se le due parti vogliono aggiungere altro, oltre a quanto già detto in questa discussione, aprano pure un topic in Contattate l'amministrazione.
Per quanto riguarda te, missredlights, usa pure quello già presente, ho già provveduto a supermoderarlo in modo che sia accessibile solo a te, a me e a suinogiallo.
Valuterò il caso quanto prima.

Mary Black

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Post: 6.492
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10/12/2017 15:19
 
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Decisione dell'amministrazione sulle valutazioni di questo contest

Per quanto riguarda il contest Dark chest of wonders, è stato contestato il giudizio del giudice missredlights da parte di Nirvana_04 alla sua storia "I passi dell'Ombra".
La controversia riguardava principalmente la grammatica e la caratterizzazione dei personaggi.
Per quanto riguardo la grammatica, riporto la valutazione del giudice:


Grammatica e stile di scrittura: 9/10
• L’isola di Bri era formata da un’unica montagna con tante creste e piccole cime, che si elevava più di milleottocento braccia sopra il livello del Mara Mòr (che si elevava a più di);
• Per i suoi tredici anni, era un ragazzo forte, dalle braccia sottili ma con un abbozzo di muscoli che li davano forma (che gli davano forma);
• Non li era permesso partecipare ai riti del Raccolto. (non gli era permesso);
• Due donne con i seni scoperti si avvicinarono al saggio Aengus e li si avvinghiarono, trascinandolo verso calde pellicce; una terza lo fece boccheggiare, calandoli nella gola il contenuto di un’intera botte di vino. (Due donne con i seni scoperti si avvicinarono al saggio Aengus e gli si avvinghiarono […] calandogli nella gola il contenuto di un’intera botte di vino);
• I suoi artigli retrattigli accarezzavano il terreno, la lingua penzolava, affannata. (artigli retrattili);
• Mosse un passo verso la musica del villaggio, soffusa quanto luci e ombre intorno a loro; poi si volto di nuovo verso di lui. (poi si voltò di nuovo verso di lui).



Le correzioni su cui l'utente Nirvana_04 non si trova d'accordo sono le seguenti:

- L’isola di Bri era formata da un’unica montagna con tante creste e piccole cime, che si elevava più di milleottocento braccia sopra il livello del Mara Mòr (che si elevava a più di);
- Per i suoi tredici anni, era un ragazzo forte, dalle braccia sottili ma con un abbozzo di muscoli che li davano forma (che gli davano forma);
- Non li era permesso partecipare ai riti del Raccolto. (non gli era permesso);


"L’isola di Bri era formata da un’unica montagna con tante creste e piccole cime, che si elevava più di milleottocento braccia sopra il livello del Mara Mòr" --> (che si elevava a più di)



La correzione del giudice è errata. La forma corretta è "si elevava più di".
Trovo tuttavia che la virgola o si toglie oppure se ne deve aggiungere un'altra per creare un inciso in questa maniera: "L’isola di Bri era formata da un’unica montagna, con tante creste e piccole cime, che si elevava più di milleottocento braccia sopra il livello del Mara Mòr"


"Per i suoi tredici anni, era un ragazzo forte, dalle braccia sottili ma con un abbozzo di muscoli che li davano forma" --> "che gli davano forma"



Non è corretta la correzione del giudice, ma la forma usata da Nirvana_04, pur essendo accettata, si può considerare caduta in disuso nell'uso comune, per questo suscita questa sensazione di straniamento che il giudice ha il dovere di sottolineare.
Sarebbe preferibile venisse sostituita con la forma forte del pronome e quindi: "Per i suoi tredici anni, era un ragazzo forte, dalle braccia sottili ma con un abbozzo di muscoli che davano loro forma"


"I pargoli dei sauin erano a letto, tutti accampati in un villaggio lì vicino. Non li era permesso partecipare ai riti del Raccolto." --> "non gli era permesso"



Non è corretta né la forma di Nirvana_04 né quella proposta dal giudice.
La forma corretta è: "I pargoli dei sauin erano a letto, tutti accampati in un villaggio lì vicino. Non era permesso loro partecipare ai riti del Raccolto".
In questo caso va usata la forma forte "loro" per un fatto di comprensione del periodo. Le due frasi sono separate da un punto quindi da una pausa forte, il rimando "li/loro" all'antecedente "I pargoli dei sauin" deve essere perciò forte, se no la struttura sintattica ne risente.

Sono però presenti diversi altri errori, di cui soltanto i primi tre sono stati segnalati dal giudice.


"Due donne con i seni scoperti si avvicinarono al saggio Aengus e li si avvinghiarono, trascinandolo verso calde pellicce; una terza lo fece boccheggiare, calandoli nella gola il contenuto di un’intera botte di vino" --> Due donne con i seni scoperti si avvicinarono al saggio Aengus e gli si avvinghiarono […] calandogli nella gola il contenuto di un’intera botte di vino



La correzione del giudice è appropriata. "Li" è un pronome maschile plurale, ma Aengus è uno solo, quindi ci va la forma singolare "gli".
Stessa cosa per "calandoli", si riferisce sempre ad Aengus quindi ci vuole "calandogli".
Devo dire, inoltre, che il verbo "calare" non mi sembra la scelta migliore. Poteva certamente essere sostituito con "versare" o, se Nirvana_04 voleva un concetto più forte, "rovesciare".


"I suoi artigli retrattigli accarezzavano il terreno, la lingua penzolava, affannata." --> artigli retrattili



Come segnalato dal giudice, è "retrattili".


"Mosse un passo verso la musica del villaggio, soffusa quanto luci e ombre intorno a loro; poi si volto di nuovo verso di lui" --> poi si voltò di nuovo verso di lui



Come segnalato dal giudice, c'è un errore di battitura: "voltò".

Gli errori che seguono sono invece stati trovati da me e suinogiallo.


"Le sue unghie erano spezzate e sporche, e stavano per abbassare l’ascia sull’ennesimo ceppo quando la vide"



La figura retorica di usare una parte ("unghie") per indicare il tutto ("mani") non è a mio parere vincente (anzi, fa pensare a una creatura non umana in questo contesto fantasy) e anche la virgola spezza troppo il ritmo della narrazione.


"Un ringhio, e finalmente l’Ombra ebbe un volto: una fiera dei boschi, dal malto caramellato e le zanne superiori prominenti; gli occhi di felino erano insanguinati e le orecchie a punta tese a percepire ogni minimo suono. I suoi artigli retrattigli accarezzavano il terreno, la lingua penzolava, affannata."



"Malto caramellato" suppongo sia un errore di battitura per "manto caramellato", che comunque mi sembra una scelta infelice. Poteva essere più efficace "manto maculato" o "manto bruno/bronzeo".


"una scarica di tuoni rollava come tamburi di guerra che discendevano i pendii della zona Calante."



"Rollare" è usato a sproposito, visto che significa oscillare sul suo asse (una nave o un aereo che rolla) o arrotolare su se stesso un qualcosa (una cartina per fare una sigaretta, o altro).
Suppongo Nirvana_04 intendesse "rullava".


"ancora con le palpebre socchiuse e le pupille lacrimanti"



Come precisa suinogiallo: "Gli occhi lacrimano - per la precisione le lacrime escono dalle ghiandole lacrimali che si trovano in posizione laterosuperiore nell’orbita - e non le pupille". Anche qui trovo un uso a sproposito della sineddoche.


"La foresta era sempre un baratro d’oscurità: nei suoi recessi più impenetrabili, tra i rovi che si annidavano ai tronchi più interni, egli rifletteva i suoi tarli più infidi e scorgeva i desideri più reconditi"



Questa frase la trovo abbastanza ostica da capire.
A me sembrerebbe più appropriato "rifletteva sui suoi tarli più infidi", visto che l'azione che Nirvana_04 sta cercando di esprimere è "riflettere riguardo a" e quasi tutti i verbi di pensiero si riferiscono "a qualcosa" ("pensare a", "meditare su"). A meno che non intendesse "riflettere" nel senso di "rimandare" o "specchiare", ma non credo.
Se invece si voleva sottolineare che è la foresta che permette a Hywel di "riflettere" e "scorgere" andava specificato meglio, con un'altra struttura.


"Il vecchio bazzicò ancora un po’ con le fiamme e poi si avvicinò al ferito."



"Bazzicare" significa frequentare, riferito a persone o luoghi poco raccomandabili, oppure presentarsi frequentemente in un posto. E in nessuno dei due casi regge "+ con".
Anche fosse un modo per descrivere il rapporto che il vecchio saggio ha con le fiamme o l'idea di "aggirarsi nei pressi delle fiamme", non è corretto. Penso Nirvana_04 intendesse "ravvivare", "attizzare", oppure se intendeva "aggirarsi attorno alle fiamme" la forma corretta è "bazzicò ancora un po' presso le fiamme", la struttura "bazzicare + con" è sbagliata.


"Captò alcune voce veementi, che si incitavano l’un l’altro, in vista di una grande caccia."



Errore di battitura, è: "voci".
Tra l'altro, essendo "voci" femminili va "l'un l'altra".


"le urla gemevano di piacere, appartate tra le radici più grandi o provenienti da dietro tronchi abbattuti"



Frase dal significato curioso. Come possono delle urla "gemere di piacere"? Immagine che non si regge in piedi dal punto di vista logico.


"i due occhi tondi catturavano nella loro scurità il baluginio verdognolo della lanterna che conduceva seco dinanzi a lui"



"Scurità" e "seco" sono termini arcaici letterari, rendono la narrazione ampollosa. Consiglio di svecchiare il vocabolario.


"tutte le congreghe si ritrovavano sopra le pendici di Etrana, in una valle nascosta tra rupi rocciose e profonde fenditure, e tagliata dalle rapidi del fiume"
"Sotto di lui le rapidi del Teif grugnivano, fameliche"



Il plurale di "rapida" è "rapide". "Rapidi" è l'aggettivo maschile plurale.


"e una volta conosciuti avevano perso anche l’aurea di mistero in cui li avevano avvolti i racconti del droghiere"
"L’oscurità spirò intorno a lui come un’aurea di fumo nero, ondate di veleno e odio."



"Aurea" è un aggettivo femminile che significa "fatto d'oro". In questo contesto il termine corretto è "aura".


"Gli uomini avevano una sola moglie, ma nulla gli impediva di accoppiarsi con altre donne durante il Raccolto"



La forma corretta è "impediva loro", visto che "uomini" è maschile.


"La terra dei villaggi con i vitelli sgozzati erano stati donati al falò più grande, e questi li aveva inceneriti"



Questa frase, scritta in questa maniera, è quasi incomprensibile. Sembra non esserci concordanza col verbo, anche se immagino che il soggetto sia "la terra dei villaggi con i vitelli sgozzati" - con "con" inteso come "insieme a".
Consiglio di rivederla totalmente per renderla comprensibile.
Inoltre, di solito gettare terra in un falò lo spegne. Fa eccezione se la pira è eccezionalmente grande, ma in ogni caso la terra non si incenerisce, al massimo può scaldarsi, annerirsi o liquefarsi.

Anche lo stile, in linea di massima, poteva essere migliorato. Ci sono frasi poco chiare ("Giunsero anche i cacciatori, il fiato corto e i visi contratti, ancora a caccia della loro preda. Il saggio li affrontò: «Chi osa profanare la zona Calante di Gealaich nel giorno che non esiste deve prepararsi ad affrontare i suoi demoni.» E a quelle grevi parole, neanche Mastro Donn trovò l’ardire di ribattere. «Portate via l’uomo e il ragazzo» li ingiunse, indicando il morto e il ferito.") e rimandi altrettanto poco chiari perché presentano elementi mai specificati prima nel testo ("«Aengus, sono figli miei!» lo fermò Vaughan.", che in un primo momento fa pensare che siano entrambi figli suoi e non permette di capire subito che "figli miei" è inteso nel senso più ampio di "discendenti").
Alla luce di tutto ciò, direi che il punteggio di 9/10 in Grammatica e stile è troppo alto. Invito il giudice a rivedere questo parametro, considerando gli errori indicati, sia in termini di valutazione che di voto numerico, in base al suo metro di giudizio.

Per quanto riguarda il secondo punto contestato da Nirvana_04:


Caratterizzazione dei personaggi: 8,5/10
Forse ti starai chiedendo perché in questo campo non ti abbia dato un punteggio pieno, ma partiamo con ordine. I personaggi principali a mio dire erano tre, ovvero nonno, padre e figlio. Tre generazioni diverse accomunate da un ceppo reciso (da parte del padre) che poi il figlio risana e riporta all’origine. La caratterizzazione dei personaggi è stata strabiliante, davvero. Hai saputo dare e valorizzare i personaggi e anche quelli secondari, hai dato loro vita e forma, soprattutto con l’introspezione. Ed ecco che arriva la pecca in questa storia che, a mio dire, è un vero peccato. Purtroppo ho notato che ti sei soffermata tanto – forse troppo – su Hywel, non dando modo e spazio agli altri due personaggi - Ruadh e Vaughan -. È come se a loro avessi dato una parte marginale, avendo del potenziale non indifferente. Ecco, questo a mio dire è una pecca enorme, quindi adesso mi aspetto dei capitoli extra per poter rimediare!



In base all'affermazione del giudice "la caratterizzazione dei personaggi è stata strabiliante, davvero", legittimamente Nirvana_04 protesta sulla sottrazione dei punti, giustificata con la presenza poco sentita dei personaggi secondari a favore del protagonista, Hywel.
Ritengo che il fatto che la storia sia incentrata principalmente su Hywel non sia da penalizzare: è una scelta dell'autrice e va rispettata.
Criticare la poca presenza in scena dei personaggi secondari è opportuno soltanto se, a causa di questa scarsa presenza, questi risultino non caratterizzati bene, ma il giudice osserva che "hai saputo dare e valorizzare i personaggi e anche quelli secondari", quindi l'obiezione non è valida.
Tuttavia, la storia presenta secondo me altri problemi.
In primo luogo, manca il superfluo - credo fosse a questo che il giudice intendeva riferirsi.
Mancano tutti quei particolari che rendono godibile una storia: dettagli, approfondimenti (per esempio, sui personaggi secondari o sulla ragazza uccisa nel finale), rifiniture.
Inoltre, quest'assenza del "superfluo" fa sorgere, in alcuni punti della storia, dei dubbi riguardo la trama (come nella già citata frase: "«Aengus, sono figli miei!» lo fermò Vaughan." o "Se avesse messo da parte la sua ritrosia a tornare nei luoghi natali, forse sarebbe giunto prima che gli occhi del figlio incontrassero quelli della sua nemesi", non essendo mai stato specificato prima da dove provenisse il padre, si creano problemi di comprensione). Sono tutte incomprensioni che vengono fugate a una seconda lettura, ma dovrebbe essere sufficiente la prima.
Inoltre, dal mio punto di vista, l'autrice tende a non valorizzare al meglio certe scene, il che si ripercuote negativamente anche sulla caratterizzazione dei personaggi.
Faccio un esempio: fin dall'inizio il padre di Hywel viene presentato come un abile cacciatore, ma, dopo poche righe di una scena "di caccia", muore. Ora, è quantomeno ironico, ma dubito l'autrice volesse suscitare una sensazione di ridicolo o di confusione riguardo la caratterizzazione (il lettore si chiederà: "Ma come, non era un abile cacciatore?").
Tuttavia, il problema non sta nella scelta di rappresentare un certo tipo di scena, ma nella descrizione della stessa. Nirvana_04 avrebbe dovuto sottolineare meglio quanto vedere il figlio in pericolo avesse destabilizzato il padre (qualcosa in più dello scarno "Ruadh tentò di allontanare la fiera dal figlio, ma la preoccupazione aveva accecato l’accorato cacciatore"), così tutto avrebbe avuto più senso e la narrazione sarebbe risultata armoniosa.
Alla luce di queste considerazioni, ritengo che il voto di 8.5/10 che il giudice ha assegnato a Nirvana_04 nel parametro della caratterizzazione sia corretto. Invito però il giudice a rimettere mano anche qui alla valutazione, per spiegare meglio i motivi dei punti sottratti, perché, scritta com'è ora, si presta ad ambiguità.

Attendo quindi la conferma da parte del giudice, con un topic in Contattate l'amministrazione, dell'avvenuta modifica del giudizio e, eventualmente, della classifica.
Ringrazio suinogiallo per l'incomparabile aiuto prestato nella valutazione di questa segnalazione.

P.S.: eventuali risposte a questa decisione potranno essere postate qui.

Mary Black


[Modificato da Mary Black 10/12/2017 17:44]

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Post: 2.256
Giudice*****
10/12/2017 21:31
 
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Innanzitutto, ringrazio Mary Black e Suinogiallo per la velocità dell'intervento. Ho solo piccoli appunti da fare, ma premetto sin da ora che la loro valutazione è più soddisfacente.

"L’isola di Bri era formata da un’unica montagna, con tante creste e piccole cime, che si elevava più di milleottocento braccia sopra il livello del Mara Mòr"

L'inciso non è necessario. Creare questo inciso è come dire che la frase è "L'isola di Bri era formata da un'unica montagna che si elevava più di..." Quel "che" è sostituibile da "la quale". Ergo, anche se non ci fosse il cosiddetto "inciso" la forma "L'isola di Bri era formata da un'unica montagna, che si elevava più d..." risulta corretta.
Ricordo che il motivo per cui non si separa con virgola una relativa da una principale è una questione di "deduzione".
Faccio un esempio:

Il serpente, che non ha né mani né piedi, è costretto a strisciare
Il serpente che non ha né mani né piedi è costretto a strisciare.

Nella prima frase, si deduce che nessun serpente ha mani e piedi; nella seconda si lascia presumere che esistano serpenti muniti di mani e piedi.
Non so se si è capito cosa voglio dire, ma comunque non è necessario creare un inciso, perché la relativa può benissimo essere separata dalla principale.


Non è corretta la correzione del giudice, ma la forma usata da Nirvana_04, pur essendo accettata, si può considerare caduta in disuso nell'uso comune,



Questo non la rende scorretta grammaticalmente.


In questo caso va usata la forma forte "loro" per un fatto di comprensione del periodo. Le due frasi sono separate da un punto quindi da una pausa forte, il rimando "li/loro" all'antecedente "I pargoli dei sauin" deve essere perciò forte, se no la struttura sintattica ne risente.



La Treccani dice soltanto:


Se il pronome svolge la funzione di complemento oggetto o di complemento di termine, la scelta tra la forma forte e quella debole dipende dallo scopo di chi parla o scrive.



Tra l'altro, la forma atona può essere usata anche in frasi dipendenti in funzione di complemento oggetto o di termine che si riferiscono a soggetti di frasi precedenti. E' un uso non solo non riconosciuto scorretto a livello grammaticale, ma usato nella letteratura. Se metto un punto fermo è per esaltare stilisticamente il concetto, ma non influisce su comprensione o sintassi. Tra l'altro vicino a quella frase non c'erano altri soggetti, quindi l'incomprensione è "impossibile". Se c'è una regola che non conosco, è un altro discorso.

Per la questione "sineddoche" non mi risulta sia errore grammaticale usarla in una prosa. Lo stesso per l'uso di termini "antiquati". Comprendo, però, che entrambe le scelte possano non piacere stilisticamente a chi legge. Parere soggettivo, ma lo accetto volentieri.

Per il resto, sono più che felice degli errori che hai portato alla mia attenzione. Tragici in alcuni casi, sopratutto l'ultima frase che mi hai sottolineato. Per questo, grazie mille.

Riguardo alla caratterizzazione, io rimango un po' così. E non perché io non abbia compreso le motivazioni mosse da Mary Black (accetto il poco approfondimento dei personaggi "marginali" pur volendo precisare che la ragazza nella parte finale è volutamente senza caratterizzazione poiché non solo è da considerare "comparsa" [al posto suo, poteva esserci qualunque altra ragazza] ma è l'azione di Hywel il punto cardine della scena, ma non sono d'accordo sul

Nirvana_04 avrebbe dovuto sottolineare meglio quanto vedere il figlio in pericolo avesse destabilizzato il padre (qualcosa in più dello scarno "Ruadh tentò di allontanare la fiera dal figlio, ma la preoccupazione aveva accecato l’accorato cacciatore"



poiché quella frase dice per l'appunto che la preoccupazione per il figlio aveva fatto mettere da parte all'uomo senno e concentrazione. Quindi non c'è niente di ridicolo o incoerente in questa scena con quello che ho detto prima, quella frase è, se così vuoi chiamarla, la chiave di lettura. Se la storia fosse stata più lunga avrei "diluito" i vari concetti, ma il poco spazio mi ha costretto "forma parlando" a rendere i diversi concetti nel modo più immediato e breve possibile. Questo può incidere sullo stile, e qui ti do ragione, ma questo non vuol dire che i concetti diventino meno chiari o la caratterizzazione meno curata. Molti autori sono "sintetici" e diretti nelle caratterizzazioni, ma non per questo quest'ultima risulta incoerente. Anche qui, spero si capisca quale sia la mia "obiezione"), ma perché non erano quelle mosse dal giudice, il quale ha detto che per lui la caratterizzazione era "strabiliante". Se il giudice, con la sua valutazione e i suoi messaggi, intendeva questo per difetto in "caratterizzazione"... io non lo avevo capito, né riesco a intuirlo adesso con il senno di poi. Per il giudice, "Hai saputo dare e valorizzare i personaggi e anche quelli secondari, hai dato loro vita e forma, soprattutto con l’introspezione." Quelle che mi hai mosso sono le tue critiche, secondo le tue capacità e la tua interpretazione, non le sue. E questo mi dispiace moltissimo, perché se lui trova la caratterizzazione perfetta e l'unica critica che mi muove è la poca importanza di Ruadh e Vaughan perché ne vuole sapere di più, io rimango dell'idea che lei, secondo il suo giudizio sui personaggi, mi penalizza per qualcosa che con la caratterizzazione non ha nulla a che fare. In altre parole, io ho il tuo giudizio mentre gli altri partecipanti hanno il suo. Un po'... instabile come equità di metro di giudizio.

Finisco concludendo con i ringraziamenti per il vostro lavoro. Mi è stato di grandissimo aiuto a livello personale, e questo è il valore più grande che poteva avere. Ribadisco ancora una volta che, pur non essendo totalmente d'accordo, io capisco il vostro parere e di conseguenza lo accetto.
[Modificato da Nirvana_04 11/12/2017 11:00]

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Post: 1.563
Giudice*****
10/12/2017 22:23
 
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Re:
Mary Black, 10/12/2017 15.19:

Decisione dell'amministrazione sulle valutazioni di questo contest

Per quanto riguarda il contest Dark chest of wonders, è stato contestato il giudizio del giudice missredlights da parte di Nirvana_04 alla sua storia "I passi dell'Ombra".
La controversia riguardava principalmente la grammatica e la caratterizzazione dei personaggi.
Per quanto riguardo la grammatica, riporto la valutazione del giudice:


Grammatica e stile di scrittura: 9/10
• L’isola di Bri era formata da un’unica montagna con tante creste e piccole cime, che si elevava più di milleottocento braccia sopra il livello del Mara Mòr (che si elevava a più di);
• Per i suoi tredici anni, era un ragazzo forte, dalle braccia sottili ma con un abbozzo di muscoli che li davano forma (che gli davano forma);
• Non li era permesso partecipare ai riti del Raccolto. (non gli era permesso);
• Due donne con i seni scoperti si avvicinarono al saggio Aengus e li si avvinghiarono, trascinandolo verso calde pellicce; una terza lo fece boccheggiare, calandoli nella gola il contenuto di un’intera botte di vino. (Due donne con i seni scoperti si avvicinarono al saggio Aengus e gli si avvinghiarono […] calandogli nella gola il contenuto di un’intera botte di vino);
• I suoi artigli retrattigli accarezzavano il terreno, la lingua penzolava, affannata. (artigli retrattili);
• Mosse un passo verso la musica del villaggio, soffusa quanto luci e ombre intorno a loro; poi si volto di nuovo verso di lui. (poi si voltò di nuovo verso di lui).



Le correzioni su cui l'utente Nirvana_04 non si trova d'accordo sono le seguenti:

- L’isola di Bri era formata da un’unica montagna con tante creste e piccole cime, che si elevava più di milleottocento braccia sopra il livello del Mara Mòr (che si elevava a più di);
- Per i suoi tredici anni, era un ragazzo forte, dalle braccia sottili ma con un abbozzo di muscoli che li davano forma (che gli davano forma);
- Non li era permesso partecipare ai riti del Raccolto. (non gli era permesso);


"L’isola di Bri era formata da un’unica montagna con tante creste e piccole cime, che si elevava più di milleottocento braccia sopra il livello del Mara Mòr" --> (che si elevava a più di)



La correzione del giudice è errata. La forma corretta è "si elevava più di".
Trovo tuttavia che la virgola o si toglie oppure se ne deve aggiungere un'altra per creare un inciso in questa maniera: "L’isola di Bri era formata da un’unica montagna, con tante creste e piccole cime, che si elevava più di milleottocento braccia sopra il livello del Mara Mòr"


"Per i suoi tredici anni, era un ragazzo forte, dalle braccia sottili ma con un abbozzo di muscoli che li davano forma" --> "che gli davano forma"



Non è corretta la correzione del giudice, ma la forma usata da Nirvana_04, pur essendo accettata, si può considerare caduta in disuso nell'uso comune, per questo suscita questa sensazione di straniamento che il giudice ha il dovere di sottolineare.
Sarebbe preferibile venisse sostituita con la forma forte del pronome e quindi: "Per i suoi tredici anni, era un ragazzo forte, dalle braccia sottili ma con un abbozzo di muscoli che davano loro forma"


"I pargoli dei sauin erano a letto, tutti accampati in un villaggio lì vicino. Non li era permesso partecipare ai riti del Raccolto." --> "non gli era permesso"



Non è corretta né la forma di Nirvana_04 né quella proposta dal giudice.
La forma corretta è: "I pargoli dei sauin erano a letto, tutti accampati in un villaggio lì vicino. Non era permesso loro partecipare ai riti del Raccolto".
In questo caso va usata la forma forte "loro" per un fatto di comprensione del periodo. Le due frasi sono separate da un punto quindi da una pausa forte, il rimando "li/loro" all'antecedente "I pargoli dei sauin" deve essere perciò forte, se no la struttura sintattica ne risente.

Sono però presenti diversi altri errori, di cui soltanto i primi tre sono stati segnalati dal giudice.


"Due donne con i seni scoperti si avvicinarono al saggio Aengus e li si avvinghiarono, trascinandolo verso calde pellicce; una terza lo fece boccheggiare, calandoli nella gola il contenuto di un’intera botte di vino" --> Due donne con i seni scoperti si avvicinarono al saggio Aengus e gli si avvinghiarono […] calandogli nella gola il contenuto di un’intera botte di vino



La correzione del giudice è appropriata. "Li" è un pronome maschile plurale, ma Aengus è uno solo, quindi ci va la forma singolare "gli".
Stessa cosa per "calandoli", si riferisce sempre ad Aengus quindi ci vuole "calandogli".
Devo dire, inoltre, che il verbo "calare" non mi sembra la scelta migliore. Poteva certamente essere sostituito con "versare" o, se Nirvana_04 voleva un concetto più forte, "rovesciare".


"I suoi artigli retrattigli accarezzavano il terreno, la lingua penzolava, affannata." --> artigli retrattili



Come segnalato dal giudice, è "retrattili".


"Mosse un passo verso la musica del villaggio, soffusa quanto luci e ombre intorno a loro; poi si volto di nuovo verso di lui" --> poi si voltò di nuovo verso di lui



Come segnalato dal giudice, c'è un errore di battitura: "voltò".

Gli errori che seguono sono invece stati trovati da me e suinogiallo.


"Le sue unghie erano spezzate e sporche, e stavano per abbassare l’ascia sull’ennesimo ceppo quando la vide"



La figura retorica di usare una parte ("unghie") per indicare il tutto ("mani") non è a mio parere vincente (anzi, fa pensare a una creatura non umana in questo contesto fantasy) e anche la virgola spezza troppo il ritmo della narrazione.


"Un ringhio, e finalmente l’Ombra ebbe un volto: una fiera dei boschi, dal malto caramellato e le zanne superiori prominenti; gli occhi di felino erano insanguinati e le orecchie a punta tese a percepire ogni minimo suono. I suoi artigli retrattigli accarezzavano il terreno, la lingua penzolava, affannata."



"Malto caramellato" suppongo sia un errore di battitura per "manto caramellato", che comunque mi sembra una scelta infelice. Poteva essere più efficace "manto maculato" o "manto bruno/bronzeo".


"una scarica di tuoni rollava come tamburi di guerra che discendevano i pendii della zona Calante."



"Rollare" è usato a sproposito, visto che significa oscillare sul suo asse (una nave o un aereo che rolla) o arrotolare su se stesso un qualcosa (una cartina per fare una sigaretta, o altro).
Suppongo Nirvana_04 intendesse "rullava".


"ancora con le palpebre socchiuse e le pupille lacrimanti"



Come precisa suinogiallo: "Gli occhi lacrimano - per la precisione le lacrime escono dalle ghiandole lacrimali che si trovano in posizione laterosuperiore nell’orbita - e non le pupille". Anche qui trovo un uso a sproposito della sineddoche.


"La foresta era sempre un baratro d’oscurità: nei suoi recessi più impenetrabili, tra i rovi che si annidavano ai tronchi più interni, egli rifletteva i suoi tarli più infidi e scorgeva i desideri più reconditi"



Questa frase la trovo abbastanza ostica da capire.
A me sembrerebbe più appropriato "rifletteva sui suoi tarli più infidi", visto che l'azione che Nirvana_04 sta cercando di esprimere è "riflettere riguardo a" e quasi tutti i verbi di pensiero si riferiscono "a qualcosa" ("pensare a", "meditare su"). A meno che non intendesse "riflettere" nel senso di "rimandare" o "specchiare", ma non credo.
Se invece si voleva sottolineare che è la foresta che permette a Hywel di "riflettere" e "scorgere" andava specificato meglio, con un'altra struttura.


"Il vecchio bazzicò ancora un po’ con le fiamme e poi si avvicinò al ferito."



"Bazzicare" significa frequentare, riferito a persone o luoghi poco raccomandabili, oppure presentarsi frequentemente in un posto. E in nessuno dei due casi regge "+ con".
Anche fosse un modo per descrivere il rapporto che il vecchio saggio ha con le fiamme o l'idea di "aggirarsi nei pressi delle fiamme", non è corretto. Penso Nirvana_04 intendesse "ravvivare", "attizzare", oppure se intendeva "aggirarsi attorno alle fiamme" la forma corretta è "bazzicò ancora un po' presso le fiamme", la struttura "bazzicare + con" è sbagliata.


"Captò alcune voce veementi, che si incitavano l’un l’altro, in vista di una grande caccia."



Errore di battitura, è: "voci".
Tra l'altro, essendo "voci" femminili va "l'un l'altra".


"le urla gemevano di piacere, appartate tra le radici più grandi o provenienti da dietro tronchi abbattuti"



Frase dal significato curioso. Come possono delle urla "gemere di piacere"? Immagine che non si regge in piedi dal punto di vista logico.


"i due occhi tondi catturavano nella loro scurità il baluginio verdognolo della lanterna che conduceva seco dinanzi a lui"



"Scurità" e "seco" sono termini arcaici letterari, rendono la narrazione ampollosa. Consiglio di svecchiare il vocabolario.


"tutte le congreghe si ritrovavano sopra le pendici di Etrana, in una valle nascosta tra rupi rocciose e profonde fenditure, e tagliata dalle rapidi del fiume"
"Sotto di lui le rapidi del Teif grugnivano, fameliche"



Il plurale di "rapida" è "rapide". "Rapidi" è l'aggettivo maschile plurale.


"e una volta conosciuti avevano perso anche l’aurea di mistero in cui li avevano avvolti i racconti del droghiere"
"L’oscurità spirò intorno a lui come un’aurea di fumo nero, ondate di veleno e odio."



"Aurea" è un aggettivo femminile che significa "fatto d'oro". In questo contesto il termine corretto è "aura".


"Gli uomini avevano una sola moglie, ma nulla gli impediva di accoppiarsi con altre donne durante il Raccolto"



La forma corretta è "impediva loro", visto che "uomini" è maschile.


"La terra dei villaggi con i vitelli sgozzati erano stati donati al falò più grande, e questi li aveva inceneriti"



Questa frase, scritta in questa maniera, è quasi incomprensibile. Sembra non esserci concordanza col verbo, anche se immagino che il soggetto sia "la terra dei villaggi con i vitelli sgozzati" - con "con" inteso come "insieme a".
Consiglio di rivederla totalmente per renderla comprensibile.
Inoltre, di solito gettare terra in un falò lo spegne. Fa eccezione se la pira è eccezionalmente grande, ma in ogni caso la terra non si incenerisce, al massimo può scaldarsi, annerirsi o liquefarsi.

Anche lo stile, in linea di massima, poteva essere migliorato. Ci sono frasi poco chiare ("Giunsero anche i cacciatori, il fiato corto e i visi contratti, ancora a caccia della loro preda. Il saggio li affrontò: «Chi osa profanare la zona Calante di Gealaich nel giorno che non esiste deve prepararsi ad affrontare i suoi demoni.» E a quelle grevi parole, neanche Mastro Donn trovò l’ardire di ribattere. «Portate via l’uomo e il ragazzo» li ingiunse, indicando il morto e il ferito.") e rimandi altrettanto poco chiari perché presentano elementi mai specificati prima nel testo ("«Aengus, sono figli miei!» lo fermò Vaughan.", che in un primo momento fa pensare che siano entrambi figli suoi e non permette di capire subito che "figli miei" è inteso nel senso più ampio di "discendenti").
Alla luce di tutto ciò, direi che il punteggio di 9/10 in Grammatica e stile è troppo alto. Invito il giudice a rivedere questo parametro, considerando gli errori indicati, sia in termini di valutazione che di voto numerico, in base al suo metro di giudizio.

Per quanto riguarda il secondo punto contestato da Nirvana_04:


Caratterizzazione dei personaggi: 8,5/10
Forse ti starai chiedendo perché in questo campo non ti abbia dato un punteggio pieno, ma partiamo con ordine. I personaggi principali a mio dire erano tre, ovvero nonno, padre e figlio. Tre generazioni diverse accomunate da un ceppo reciso (da parte del padre) che poi il figlio risana e riporta all’origine. La caratterizzazione dei personaggi è stata strabiliante, davvero. Hai saputo dare e valorizzare i personaggi e anche quelli secondari, hai dato loro vita e forma, soprattutto con l’introspezione. Ed ecco che arriva la pecca in questa storia che, a mio dire, è un vero peccato. Purtroppo ho notato che ti sei soffermata tanto – forse troppo – su Hywel, non dando modo e spazio agli altri due personaggi - Ruadh e Vaughan -. È come se a loro avessi dato una parte marginale, avendo del potenziale non indifferente. Ecco, questo a mio dire è una pecca enorme, quindi adesso mi aspetto dei capitoli extra per poter rimediare!



In base all'affermazione del giudice "la caratterizzazione dei personaggi è stata strabiliante, davvero", legittimamente Nirvana_04 protesta sulla sottrazione dei punti, giustificata con la presenza poco sentita dei personaggi secondari a favore del protagonista, Hywel.
Ritengo che il fatto che la storia sia incentrata principalmente su Hywel non sia da penalizzare: è una scelta dell'autrice e va rispettata.
Criticare la poca presenza in scena dei personaggi secondari è opportuno soltanto se, a causa di questa scarsa presenza, questi risultino non caratterizzati bene, ma il giudice osserva che "hai saputo dare e valorizzare i personaggi e anche quelli secondari", quindi l'obiezione non è valida.
Tuttavia, la storia presenta secondo me altri problemi.
In primo luogo, manca il superfluo - credo fosse a questo che il giudice intendeva riferirsi.
Mancano tutti quei particolari che rendono godibile una storia: dettagli, approfondimenti (per esempio, sui personaggi secondari o sulla ragazza uccisa nel finale), rifiniture.
Inoltre, quest'assenza del "superfluo" fa sorgere, in alcuni punti della storia, dei dubbi riguardo la trama (come nella già citata frase: "«Aengus, sono figli miei!» lo fermò Vaughan." o "Se avesse messo da parte la sua ritrosia a tornare nei luoghi natali, forse sarebbe giunto prima che gli occhi del figlio incontrassero quelli della sua nemesi", non essendo mai stato specificato prima da dove provenisse il padre, si creano problemi di comprensione). Sono tutte incomprensioni che vengono fugate a una seconda lettura, ma dovrebbe essere sufficiente la prima.
Inoltre, dal mio punto di vista, l'autrice tende a non valorizzare al meglio certe scene, il che si ripercuote negativamente anche sulla caratterizzazione dei personaggi.
Faccio un esempio: fin dall'inizio il padre di Hywel viene presentato come un abile cacciatore, ma, dopo poche righe di una scena "di caccia", muore. Ora, è quantomeno ironico, ma dubito l'autrice volesse suscitare una sensazione di ridicolo o di confusione riguardo la caratterizzazione (il lettore si chiederà: "Ma come, non era un abile cacciatore?").
Tuttavia, il problema non sta nella scelta di rappresentare un certo tipo di scena, ma nella descrizione della stessa. Nirvana_04 avrebbe dovuto sottolineare meglio quanto vedere il figlio in pericolo avesse destabilizzato il padre (qualcosa in più dello scarno "Ruadh tentò di allontanare la fiera dal figlio, ma la preoccupazione aveva accecato l’accorato cacciatore"), così tutto avrebbe avuto più senso e la narrazione sarebbe risultata armoniosa.
Alla luce di queste considerazioni, ritengo che il voto di 8.5/10 che il giudice ha assegnato a Nirvana_04 nel parametro della caratterizzazione sia corretto. Invito però il giudice a rimettere mano anche qui alla valutazione, per spiegare meglio i motivi dei punti sottratti, perché, scritta com'è ora, si presta ad ambiguità.

Attendo quindi la conferma da parte del giudice, con un topic in Contattate l'amministrazione, dell'avvenuta modifica del giudizio e, eventualmente, della classifica.
Ringrazio suinogiallo per l'incomparabile aiuto prestato nella valutazione di questa segnalazione.

P.S.: eventuali risposte a questa decisione potranno essere postate qui.

Mary Black






Ringrazio tantissimo Mary Black e Suinogiallo per la celerità con la quale hanno analizzato il caso. Domani mattina, dal mio pc, provvederò a stilare la nuova classifica e a sistemare la valutazione della concorrente.
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11/12/2017 20:13
 
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3° posto
Riporto la valutazione precedente con modificate solo la grammatica e la caratterizzazione dei personaggi.


I passi dell’ombra – nirvana_04 – 35,5/41


Grammatica e stile di scrittura: 8/10
Partiamo con lo stile di scrittura. Come già sai mi piace molto. Scorre fluido, pulito. Non è banale ma non è nemmeno così ricercato da aver bisogno costantemente di un vocabolario. La cosa stupenda di questo racconto è stata la ricerca che hai fatto nei nomi dei luoghi, dei personaggi. Si vede benissimo che ci hai messo impegno, si vede benissimo che avevi chiaro in mente ogni cosa. Per lo stile di scrittura ti meriti punteggio pieno.
Per quanto riguarda invece la grammatica ho riscontrato qualche piccolo errore (qualcuno grave, qualcuno meno) che ti hanno un po’ penalizzata. Alla luce dell'analisi accurata che l'amministrazione ha effettuato, ti riporto qui di seguito gli errori riscontrati da me e dall'amministrazione:

• L’isola di Bri era formata da un’unica montagna con tante creste e piccole cime, che si elevava più di milleottocento braccia sopra il livello del Mara Mòr ("L’isola di Bri era formata da un’unica montagna, con tante creste e piccole cime, che si elevava più di milleottocento braccia sopra il livello del Mara Mòr");
• Per i suoi tredici anni, era un ragazzo forte, dalle braccia sottili ma con un abbozzo di muscoli che li davano forma ("Per i suoi tredici anni, era un ragazzo forte, dalle braccia sottili ma con un abbozzo di muscoli che davano loro forma");
• I pargoli dei sauin erano a letto, tutti accampati in un villaggio lì vicino. Non li era permesso partecipare ai riti del Raccolto. ("I pargoli dei sauin erano a letto, tutti accampati in un villaggio lì vicino. Non era permesso loro partecipare ai riti del Raccolto".);
• Due donne con i seni scoperti si avvicinarono al saggio Aengus e li si avvinghiarono, trascinandolo verso calde pellicce; una terza lo fece boccheggiare, calandoli nella gola il contenuto di un’intera botte di vino. (Due donne con i seni scoperti si avvicinarono al saggio Aengus e gli si avvinghiarono […] calandogli nella gola il contenuto di un’intera botte di vino);
• I suoi artigli retrattigli accarezzavano il terreno, la lingua penzolava, affannata. (artigli retrattili);
• Mosse un passo verso la musica del villaggio, soffusa quanto luci e ombre intorno a loro; poi si volto di nuovo verso di lui. (poi si voltò di nuovo verso di lui);
• "Le sue unghie erano spezzate e sporche, e stavano per abbassare l’ascia sull'ennesimo ceppo quando la vide" (Le sue unghie erano spezzate, le mani sporche, e stavano per abbassare l'ascia sull'ennesimo ceppo quando la vide);
• "Un ringhio, e finalmente l’Ombra ebbe un volto: una fiera dei boschi, dal malto caramellato e le zanne superiori prominenti; gli occhi di felino erano insanguinati e le orecchie a punta tese a percepire ogni minimo suono. I suoi artigli retrattigli accarezzavano il terreno, la lingua penzolava, affannata." (manto maculato);
• "una scarica di tuoni rollava come tamburi di guerra che discendevano i pendii della zona Calante." (rullava come tamburi);
• "ancora con le palpebre socchiuse e le pupille lacrimanti" (e gli occhi lacrimanti);
• "La foresta era sempre un baratro d’oscurità: nei suoi recessi più impenetrabili, tra i rovi che si annidavano ai tronchi più interni, egli rifletteva i suoi tarli più infidi e scorgeva i desideri più reconditi" (rifletteva sui suoi tarli più infidi);
• "Il vecchio bazzicò ancora un po’ con le fiamme e poi si avvicinò al ferito." (bazzicò ancora un po' presso le fiamme);
• "Captò alcune voce veementi, che si incitavano l’un l’altro, in vista di una grande caccia." (alcune voci veementi, che si incitavano l'un l'altra);
• "le urla gemevano di piacere, appartate tra le radici più grandi o provenienti da dietro tronchi abbattuti" (le voci gemevano di piacere);
• "tutte le congreghe si ritrovavano sopra le pendici di Etrana, in una valle nascosta tra rupi rocciose e profonde fenditure, e tagliata dalle rapidi del fiume"
"Sotto di lui le rapidi del Teif grugnivano, fameliche" ("dalle rapide del fiume" in tutti e due le frasi);
• "e una volta conosciuti avevano perso anche l’aurea di mistero in cui li avevano avvolti i racconti del droghiere"
"L’oscurità spirò intorno a lui come un’aurea di fumo nero, ondate di veleno e odio." ("aura" in tutti e due i casi);
• "Gli uomini avevano una sola moglie, ma nulla gli impediva di accoppiarsi con altre donne durante il Raccolto" (impediva loro);
"i due occhi tondi catturavano nella loro scurità il baluginio verdognolo della lanterna che conduceva seco dinanzi a lui" -> questa frase non te l'ho riportata come errore. Anche se hai usato termini ormai in disuso, per me non è errore.
"La terra dei villaggi con i vitelli sgozzati erano stati donati al falò più grande, e questi li aveva inceneriti" -> questa frase ti lascio la possibilità di cambiarla e di dirmi, per favore, come l'hai ristrutturata.



Caratterizzazione dei personaggi: 8,5/10
Questo è stato il punto di maggior incomprensione fra le due. Mi rendo conto dopo, con un parere esterno, quanto la mia valutazione possa esserti sembrata strana e ambigua. Ti chiedo umilmente scusa se non sono riuscita a spiegarmi prima e cercherò di spiegarti il mio punto di vista con questa nuova valutazione in questo campo.
Per Hywel non ho nulla da aggiungere. Hai saputo caratterizzarlo molto bene sia in ambito introspettivo che in quello fisico/caratteriale. Abbiamo costantemente sotto gli occhi la sua evoluzione, il suo modo di porsi agli eventi, il suo modo di agire e di pensare. Il personaggio rimane coerente dall'inizio alla fine.Ti faccio i miei complimenti per questo.
Ruadh e Vaughan, invece, hanno avuto minor spazio rispetto a Hywel, specie in alcune scene dove si riporta solo il punto di vista di Hywel e non dei due uomini. Non si hanno pensieri, non si legge nulla del loro stato d'animo se non con gli occhi di Hywel, il che è un vero peccato. Di Ruadh, per esempio, mi sarebbe piaciuto leggere il suo punto di vista, le sue emozioni, i suoi sentimenti quando il figlio vede l'ombra, sapere cosa ha suscitato in lui questa cosa, tipo un ritorno al passato. Vaughan stesso, cosa ha pensato/provato quando suo nipote va con lui o quando vede che suo nipote viene divorato dall'Ombra? A mio dire è un peccato, perché sono quelle piccole cose che avrebbero arricchito il racconto, rendendolo più corposo e non tralasciando nessun particolare al caso.
Forse ti starai chiedendo perché in questo campo non ti abbia dato un punteggio pieno, ma partiamo con ordine. I personaggi principali a mio dire erano tre, ovvero nonno, padre e figlio. Tre generazioni diverse accomunate da un ceppo reciso (da parte del padre) che poi il figlio risana e riporta all’origine. La caratterizzazione dei personaggi è stata strabiliante, davvero. Hai saputo dare e valorizzare i personaggi e anche quelli secondari, hai dato loro vita e forma, soprattutto con l’introspezione. Ed ecco che arriva la pecca in questa storia che, a mio dire, è un vero peccato. Purtroppo ho notato che ti sei soffermata tanto – forse troppo – su Hywel, non dando modo e spazio agli altri due personaggi - Ruadh e Vaughan -. È come se a loro avessi dato una parte marginale, avendo del potenziale non indifferente. Ecco, questo a mio dire è una pecca enorme, quindi adesso mi aspetto dei capitoli extra per poter rimediare!

Utilizzo del pacchetto/genere letterario: 10/10
Sono molto colpita per l’utilizzo che ne hai fatto del pacchetto, senza contare che questa storia partecipava a ben tre contest e non era per niente semplice far coincidere tutti i pacchetti e scrivere una storia. Tu ci sei riuscita e ti faccio i miei complimenti. Per quanto riguarda il genere l’ho riscontrato in parecchie occasioni e sono molto contenta che tu abbia scelto questo genere. Penso sia il tuo cavallo di battaglia.

Gradimento personale: 3/5
Come spiegato sopra nella caratterizzazione dei personaggi, un’altra cosa che mi ha lasciata con l’amaro in bocca è stato il finale. Ormai me l’aspettavo la morte di Hywel, troppo soggiogato dal suo orgoglio e dal suo pensare di potercela fare, ma la fine non mi ha trasmesso nulla. Ti faccio un esempio. Quando ho valutato “La spirale di pietra” come giudice sostitutivo, quella storia mi ha lasciata traumatizzata, come se mi avesse dato un pugno nello stomaco. Mi ha trasmesso emozioni, sentimenti, ero parte integrante della storia. Ho amato alla follia quella storia. Questa invece, pur avendomi presa ed essermi letta la storia d’un fiato, non mi ha lasciato nulla, come se quella non fosse la vera fine della storia. È come se mancasse qualcosa. Ti prego, non pensare che la tua storia non mi sia piaciuta, perché non è così! È solo che avrei voluto trovare qualcosa in più visto il tuo potenziale nelle tue storie che leggo.

Titolo e impaginazione: 5/5
In questo campo ti meriti il punteggio pieno. Il titolo è un chiaro riferimento all’ombra di Hywel, al suo lento e incessante avanzare e diventare sempre più forte, prendendo alla fine il sopravvento su di lui. Il titolo stesso, inoltre, invoglia il lettore a leggere la storia, a capire quali siano questi famosi passi e soprattutto verso dove portino.
L’impaginazione è praticamente perfetta, sia come carattere utilizzato che come andata a capo ogni fine paragrafo. Complimenti.

Punto bonus: 1/1
Avendo utilizzato tutti i punti del pacchetto hai diritto al punto bonus.

Totale: 35,5/41
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11/12/2017 20:13
 
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2° posto
La neve se ne frega – Piperilla 36/41


Grammatica e stile di scrittura: 9/10
Questa è la prima volta che leggo qualcosa di tuo. Devo dire che hai uno stile niente male, vai dritta al sodo e non ti perdi dietro inutili giri di parole. Anche il lessico usato non è per niente banale. Ti faccio i miei complimenti.
Per quanto riguarda la grammatica, ho trovato qualche errore che ti riporto qui di seguito:

• si era messa al lavoro di buona lena, da sola, sorridendo del proprio respiro che si levava nell'aria fredda in nuvolette di condensa e le ricordava quanto avesse sempre amato l'inverno, e quell'esercizio all'apparenza tedioso l'aveva fatta sentire come se l'ultimo anno non fosse trascorso. (avesse sempre amato l'inverno; quell'esercizio all'apparenza tedioso l'aveva fatta sentire come se l'ultimo anno non fosse trascorso.);
• «Senza quasi rendermene conto le sue chiamate, e i messaggi, sono diventati una costante nelle mie giornate – una bella costante; e poi è stato quasi... naturale, organizzarci per prendere i giorni di licenza insieme, così abbiamo iniziato a vederci una volta a Milano e una volta a Palermo, e anche se è complicato, e faticoso, perché del pochissimo tempo insieme che riusciamo a ritagliarci una buona parte lo spendiamo in viaggio, tutto quello che riesco a pensare è che per lui ne vale la pena». («Senza quasi rendermene conto le sue chiamate, e i messaggi, sono diventati una costante nelle mie giornate – una bella costante - e poi è stato quasi... naturale organizzarci per prendere i giorni di licenza insieme; così abbiamo iniziato a vederci una volta a Milano e una volta a Palermo, e anche se è complicato, e faticoso, perché del pochissimo tempo insieme che riusciamo a ritagliarci una buona parte lo spendiamo in viaggio, tutto quello che riesco a pensare è che per lui ne vale la pena.»);
• «È un poliziotto: è nella DIA (uno spazio di troppo fra è e nella).

Caratterizzazione dei personaggi: 8/10
Qui sei stata un po’ penalizzata, lo ammetto, ma questo è dovuto alla brevità del racconto e dal fatto che, anche se hai cercato di descrivere i personaggi e la loro introspezione, a mio avviso non gli hai saputo dare il giusto spazio. Per esempio avrei voluto anche l’introspezione di Renato, vedere con i suoi occhi l’evolversi della storia con Camilla e non solo l’introspezione e il racconto di quest’ultima. Personaggio cardine, a mio avviso, è la cugina Teresa. È lei che fa partire il tutto, facendo parlare la cugina e facendosi raccontare il tutto. Per le poche pagine che mi hai mandato e che hai scritto, hai fatto un ottimo lavoro, ma mi aspettavo qualcosa di più, forse più corposità ai personaggi.

Utilizzo del pacchetto/genere letterario: 10/10
L’utilizzo del pacchetto è la parte che più di tutti mi è piaciuta. Hai raccontato questo sprazzo di vita quotidiana, la sera di Natale, e due cugine che sono anche amiche e che si raccontano non dico tutto ma buona parte di quello che gli succede loro. Molto romantica è stata la parte di quando Renato manda a Camilla il video con la frase del pacchetto e inaspettata quando Renato gli scrive che la neve non era tanto male, regalandole la tazza. Brava, brava davvero che sei riuscita a sorprendermi e stupirmi. Ottimo l’utilizzo del genere letterario.

Gradimento personale: 4/5
Nella sua brevità questo racconto mi è piaciuto molto. Non sapevo che cosa aspettarmi in cinque pagine, anche perché il tuo racconto è stato il più breve della gara. Però, nonostante la brevità, è stato d’impatto. Hai parlato di uno sprazzo di vita quotidiana che può avere chiunque sulla faccia del pianeta, raccontando con gli occhi di Camilla l’inizio della storia con Renato. Davvero un bel racconto breve, complimenti.

Titolo e impaginazione: 4/5
Il titolo della storia era molto attinente con la trama del racconto (anche se hai preso spunto dalla canzone di Ligabue). Forse avrei preferito un titolo che stimolasse un po’ di più la mia fantasia. Per quanto riguarda invece l’impaginazione andava molto bene. Impaginazione di come si trova nei libri (tranne che per il carattere 12 che è leggermente troppo grande). Unico appunto avrei preferito che ci fosse una suddivisione fra i vari paragrafi, in modo tale da non appesantire la lettura.

Punto bonus: 1/1
Ti sei meritata il punto bonus per aver utilizzato tutti i punti del pacchetto.

Totale: 36/41
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11/12/2017 20:14
 
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1° posto parimerito
Il giorno dell’addio – Nina Ninetta – 38/41


Grammatica e stile di scrittura: 8,5/10
Mi piace il tuo stile di scrittura. Limpido, pulito. Mi cattura ogni volta da subito con il tuo stile. Hai questo modo di partire, fin dall’inizio, con qualcosa che attira l’attenzione del lettore, cercando di capire che cosa stia succedendo e perché si stiano trovando in quella situazione.
Per quanto riguarda la grammatica ho riscontrato qualche errore che ti riporto qui di seguito:

• Non è la persona che questa notte mi ha avvicinato in discoteca, (che quella notte mi ha avvicinato);
• «Ho ho, sei scontrosa» (oh oh, sei scontrosa);
• Sento che se continuasse così potrei anche picchiarlo a sangue. (sento che se continua così potrei anche picchiarlo a sangue);
• Il suo collego gli parla (il suo collega);
• «Ti sei già cotta» (tu sei già cotta);
• «SI? COSA SIGNIFICA "SI"?» (Sì? Cosa significa “Sì”?).

Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Mi piace il fatto che i due personaggi siano così diversi eppure così simili tra loro. Li hai caratterizzati al massimo, dando lo giusto spessore, il giusto carattere. Parliamo anche dell’introspezione che ne hai dato? Mi è piaciuta tantissimo, specie Liliana alla fine, quando decide di tagliare i ponti con Sergio e andarsene via (non per sua volontà), ricominciare di nuovo dall’inizio e raggiungere finalmente qualche traguardo. Sergio, invece, non me lo aspettavo proprio che tornasse in Spagna, da suo figlio, cosa che ha suscitato in me tantissime domande. La figura di Antonio, personaggio secondario, ha fatto sì che i due si conoscessero, mentre Claudio e Mirko erano la “coscienza” di Sergio. Davvero un ottimo lavoro.

Utilizzo del pacchetto/genere letterario: 10/10
Mi devo mettere in testa che il genere sentimentale può anche finire male. Proprio è una cosa che non mi entra in testa. Ma non è questo il succo di questa parte della valutazione. L’utilizzo che hai fatto del pacchetto mi ha molto colpita. Già dalle prime pagine avevo riscontrato quasi tutti i punti e hai creato una storia, in pochi capitoli, davvero niente male. Hai dato, inoltre, risalto al Ferragosto, dandogli un significato ben preciso: l’addio fra i due personaggi. Ti faccio i miei complimenti quindi, per aver rispettato il genere letterario (e avermi stupita) e l’utilizzo del pacchetto.

Gradimento personale: 4,5/5
Tu devi avere un’ossessione per i Latini o per le persone latinoamericane. Sia in questa storia che in quella dove ho fatto da giudice sostitutivo mi sono ritrovata il protagonista che parlava spagnolo! Ma non è stata questa la cosa che mi ha lasciata di stucco, bensì il finale. Io ero convintissima che alla fine si sarebbero rimessi insieme Liliana e Sergio. Invece mi spedisci lei in terra natia e lui in Spagna e non si sentiranno più. Direi che mi hai lasciato di sasso col prologo. Unica nota dolente: avrei voluto sapere anche di Sergio, sapere che cosa ha fatto in quell’anno lontano da lei e da Milano, presumo.

Titolo e impaginazione: 4/5
Non sono una fan del Book Antiqua come carattere (anche se è migliore rispetto a tanti altri), forse per la mia ossessione al Times. Il testo si leggeva bene e ho apprezzato il fatto che tu abbia fatto capire, tramite corsivo, di chi fosse il pov. Anche le suddivisioni andavano molto bene. Per quanto riguarda il titolo mi hai spiazzato. Io pensavo che si riferisse alla trama, non alla fine!

Punto bonus: 1/1
Ti sei meritata il punto bonus per aver utilizzato tutti gli oggetti del pacchetto.

Totale: 38/41







Un inverno a Chicago – OldFashioned – 38/41

Grammatica e stile di scrittura: 9/10
Te lo avrò detto un centinaio di volte che adoro il tuo modo di scrivere. Mi catapulti ogni volta dentro la storia, lasciandomi incollata allo schermo fino a quando non finisco l’ultima parola dell’ultima pagina. Ti dico solo che questa storia l’ho letta in due giorni (causa lavoro che non mi lascia vivere in questo periodo). Stile pulito, semplice ma non troppo, riesci a essere un camaleonte in ogni genere, riuscendo a destreggiarti egregiamente.
Per quanto riguarda la grammatica, ho riscontrato alcuni errori che ti riporto qui di seguito:

• “altrimenti sei capace si stare a spiare dove metto i soldi.” (di stare a spiare);
• Il ragazzo si spostò dietro il camion. l’autista nel frattempo (dietro il camion. L’autista nel frattempo);
• Vieni a casa mia. Non posso certo scaricarti ubriaco nel tuo quartiere, la gente si farebbe un po' troppe domande.” (un po’ troppe domande mi stona leggermente. Io avrei usato o si farebbe troppe domande, o si farebbe un po’ di domande);
• “Che?...” (“che…?”);
• “Non ho mai avuto niente di bello in vita mia, e adesso che ho così tanto, chissà, forse ho paura di perdere tutto.” (doppio spazio fra perdere e tutto);
• e solo facendo molta attenzione di coglieva in alcune vocali una lievissima inflessione straniera. (si coglieva);
• L’altro per si limitò a fumare in silenzio (il “per” è di troppo);
• “Cosa prende, signor kearney?” s’informò. (Kearney).

Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Brendan che viene chiamato “bel faccino” mi ha fatto ricordare troppo il serial killer “faccia d’angelo”. L’introspezione di Brendan e l’evoluzione di questo personaggio sono state analizzate con cura, nei minimi particolari, rispettando i tempi e analizzandoli con cura. Vediamo come dal principio faccia il garzone da Cohen nella drogheria, il suo iniziare a fare soldi extra con piccoli lavoretti. Vediamo addirittura come il vecchio Brendan sia rimasto anche nel nuovo Brendan in alcuni aspetti o gesti. A farlo cambiare, penso non sia stato il vecchio Harry che lo ha “iniziato” al lavoro di gangster quanto Lester. C’è un punto ben preciso in cui Brendan dice proprio a quest’ultimo che lui si è sempre fidato di lui, che ha fatto determinate cose perché lui gli ha detto di fidarsi. Lester è uno dei personaggi cardine di questa storia. Possiamo tranquillamente dire che Lester è stato parecchie “prime volte” di Brendan. Non parlo solo a livello fisico, ma anche a livello di sentimenti e determinate cose che non avrebbe mai fatto senza lui che gli diceva di fidarsi. Il fatto che Lester si sia tirato indietro e abbia iniziato una relazione con Connie (che ho odiato quando ha detto quelle determinate cose la notte di capodanno a Brendan) ne è la dimostrazione più lampante. L’opinione altrui vale molto di più della propria felicità. Non di meno ha fatto la stessa cosa anche Tony, solo che, a differenza di Lester, ha messo fin dal principio le cose in chiaro. Che dire? Hai saputo analizzare e creare tre personaggi completamente diversi fra loro, rendendogli giustizia.

Utilizzo del pacchetto/genere letterario: 10/10
Non potevi non meritarti il massimo in questo paragrafo. Ho una specie di predilezione per il genere noir e thriller, sono i miei preferiti in assoluto sebbene io legga di tutto. Quando mi hai detto che volevi questo genere quasi urlai dalla gioia e avevo grandi aspettative, che sono state colmate. Il genere letterario è stato rispettato ampiamente e l’utilizzo del pacchetto è stato progettato a regola d’arte. Mi hai fatto penare fino alla fine per sapere come avresti utilizzato la frase, ma alla fine ne è valsa la pena. Ne sono molto soddisfatta.

Gradimento personale: 5/5
Ecco, ci siamo. Ti devo fare i miei complimenti per una cosa: mi hai portata totalmente fuori strada con Brendan. Convintissima che alla fine avesse detto la verità a Lester su Tony e sui progetti di quest’ultimo e della sua banda di gangster, invece non solo gli mente ma lo manda a morte certa. Ero leggermente sconvolta e ho dovuto leggere più di una volta quella parte per capire che sì, lo aveva mandato a morire per essere stato rifiutato, tradito. La gelosia è una brutta bestia, specie se portata al limite come ha fatto Connie. La parte finale, con lui che ammazza lei mi ha lasciata di stucco ma ne sono stata contenta. Non per la morte in sé di Connie quanto per il fatto che Brendan si sia voluto vendicare anche con lei per il torto subito al Lola. Della serie: certe cose vanno lavate col sangue. Contenta di aver letto questa storia, che tu abbia scritto questa storia ispirata ad un mio pacchetto. Adesso vorrei solo uno spin-off di come vanno le cose dopo con Tony, giusto per capire fino a che punto si spinge la pazzia di Brendan.

Titolo e impaginazione: 3/5
C’è un motivo ben preciso per la quale non ti ho dato il massimo in questo paragrafo. Non tanto per il titolo (perché con quello hai preso il massimo) quanto per l’impaginazione. Purtroppo leggendo mi sono ritrovata a leggere prima con il carattere Times new Roman e poi in Liberation serif, un continuo alternarsi fra i due caratteri che mi ha fatto storcere il naso. Forse ti sarà saltato il carattere, può essere se si utilizza un pc con linux e libre e poi word. Purtroppo ti ho dovuto penalizzare, il che è stato un vero peccato.

Punto bonus: 1/1
Per aver utilizzato tutti i punti del pacchetto ti meriti il punto bonus.

Totale: 38/41
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Post: 1.563
Giudice*****
11/12/2017 20:15
 
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I premi speciali non sono stati consegnati per il semplice fatto che ho ricevuto una storia per ogni pacchetto.
Qui di seguito lascio lo specchio per le recensioni:

OldFashioned: 3/3
Nina Ninetta: 3/3
Piperilla: 2/2
nirvana_04: 1/1


Valutazione come recensione: 3/4
[Modificato da missredlights 08/01/2018 19:58]
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Post: 6.492
Giudice*****
12/12/2017 10:50
 
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Nirvana_04, tutte le correzioni di ordine non grammaticale che ti ho fatto - per esempio, l'uso non riuscito della sineddoche o termini arcaici che andrebbero tolti - le ho riportate in virtù del fatto che il giudice di questo contest valutava insieme la grammatica e lo stile.
Per quanto riguarda il fatto che anche un autore sintetico possa essere estremamente espressivo a livello emotivo, mi trovi d'accordo. Le mie osservazioni si riferivano esclusivamente alla tua storia e non alla mia opinione generale: se ho scritto che la frase "Ruadh tentò di allontanare la fiera dal figlio, ma la preoccupazione aveva accecato l’accorato cacciatore" non è efficace nel trasmettere a pieno il livello di ansia di un genitore che vede il figlio in pericolo di morte, è perché evidentemente trovo che non sia sufficiente per far arrivare al lettore un messaggio così forte.
Per il fatto che così sei stata valutata secondo il mio metro di giudizio - e quello di suinogiallo - invece che con quello del giudice, è inevitabile quando interviene l'amministrazione. Ho comunque cercato di interpretare il parere del giudice a riguardo, prendendo in considerazione direttamente le sue risposte alle tue obiezioni, e credo di aver semplicemente approfondito meglio le sue opinioni.
Spero di aver fugato tutti i tuoi dubbi.

Mary Black

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Post: 2.256
Giudice*****
13/12/2017 12:10
 
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Questo è stato il punto di maggior incomprensione fra le due. Mi rendo conto dopo, con un parere esterno, quanto la mia valutazione possa esserti sembrata strana e ambigua. Ti chiedo umilmente scusa se non sono riuscita a spiegarmi prima e cercherò di spiegarti il mio punto di vista con questa nuova valutazione in questo campo.
Per Hywel non ho nulla da aggiungere. Hai saputo caratterizzarlo molto bene sia in ambito introspettivo che in quello fisico/caratteriale. Abbiamo costantemente sotto gli occhi la sua evoluzione, il suo modo di porsi agli eventi, il suo modo di agire e di pensare. Il personaggio rimane coerente dall'inizio alla fine.Ti faccio i miei complimenti per questo.
Ruadh e Vaughan, invece, hanno avuto minor spazio rispetto a Hywel, specie in alcune scene dove si riporta solo il punto di vista di Hywel e non dei due uomini. Non si hanno pensieri, non si legge nulla del loro stato d'animo se non con gli occhi di Hywel, il che è un vero peccato. Di Ruadh, per esempio, mi sarebbe piaciuto leggere il suo punto di vista, le sue emozioni, i suoi sentimenti quando il figlio vede l'ombra, sapere cosa ha suscitato in lui questa cosa, tipo un ritorno al passato. Vaughan stesso, cosa ha pensato/provato quando suo nipote va con lui o quando vede che suo nipote viene divorato dall'Ombra? A mio dire è un peccato, perché sono quelle piccole cose che avrebbero arricchito il racconto, rendendolo più corposo e non tralasciando nessun particolare al caso.
Forse ti starai chiedendo perché in questo campo non ti abbia dato un punteggio pieno, ma partiamo con ordine. I personaggi principali a mio dire erano tre, ovvero nonno, padre e figlio. Tre generazioni diverse accomunate da un ceppo reciso (da parte del padre) che poi il figlio risana e riporta all’origine. La caratterizzazione dei personaggi è stata strabiliante, davvero. Hai saputo dare e valorizzare i personaggi e anche quelli secondari, hai dato loro vita e forma, soprattutto con l’introspezione. Ed ecco che arriva la pecca in questa storia che, a mio dire, è un vero peccato. Purtroppo ho notato che ti sei soffermata tanto – forse troppo – su Hywel, non dando modo e spazio agli altri due personaggi - Ruadh e Vaughan -. È come se a loro avessi dato una parte marginale, avendo del potenziale non indifferente. Ecco, questo a mio dire è una pecca enorme, quindi adesso mi aspetto dei capitoli extra per poter rimediare!




Se la prima versione mi aveva dato perplessità e dispiacere, questa mi dà rassegnazione mista a divertimento.
Mi sembra di capire che non distingui tra personaggi principali e secondari né tra caratterizzazione dei personaggi e introspezione. Se fosse stata la storia delle tre generazioni, ovvero fossero stati tutti e tre personaggi principali, avrei trattato vita morte e miracoli della loro famiglia, avrei usato tre punti di vista per mettere in contrapposizione le tre generazioni e avrei trattato dei problemi famigliari che avevano spinto Ruadh a lasciare i sauin, Vaughan a non cercare rapporti con il nipote in via diretta e Hywel in mezzo, concentrandomi sul suo non sapere niente e quant'altro. La storia, invece, tratta di Hywel e di come le sue brame e desideri più "egocentrici e vanagloriosi" abbiano preso il sopravvento sulla sua natura, divorandolo da dentro e "fantasticamente" da fuori. L'Ombra è il riflesso del lato oscuro del personaggio, e quindi di tutti noi. La sottotrama de "ho eredità sauin" era secondaria e da tale l'ho trattata.
Tra l'altro mi fa ridere la prima frase in grassetto che ti ho segnalato: tu leggi degli stati d'animo degli altri personaggi attraverso gli occhi di Hywel (quindi ci sono, li leggi?! Non c'è qualcosa di incomprensibile o incoerente?) ma la storia ha un narratore esterno onniscente, non punti di vista. Il distacco emotivo che tu senti è dato da questa scelta: il narratore onnisciente è una voce obiettiva che narra da fuori; entra nella testa del personaggio in misura di quello che deve spiegare ai fini di azione e comportamento. Per esempio, Ruadh che arriva in aiuto del figlio: il paragrafo spiega che egli è stato ritroso a tornare nei luoghi natii (ostinandosi a credere che il fascino dell'Ombra non lo avesse catturato) e poi con i cacciatori che erano a caccia. Nel paragrafo successivo, egli fa di tutto per tenere la fiera lontano dal figlio e proteggerlo, cercando di raggiungerlo. Hywel, cercando di uccidere egli stesso la fiera, con l'arroganza e l'orgoglio che lo caratterizzano, si fa ferire; e questo destabilizza il padre che, cercando di raggiungerlo mettendo da parte concentrazione e accortezza, viene ucciso. Quindi la scena, e sopratutto il narratore, di ti dice chiaramente che Ruadh è preoccupato, vedere il figlio ferito e in pericolo di vita lo distrae e gli fa commettere degli sbagli. Il fatto che è ritroso a tornare nei luoghi natii e a volere che il figlio si invischi in quelle faccende dovrebbe farti capire quanto desideri tenere Hywel lontano dai sauin e dalle Ombre. Ti ricordo che Ruadh è un uomo burbero e solitario, soffre per la morte della moglie e Hywel rappresenta l'unico suo affetto emotivo; e questo mi sembra di averlo sottolineato lungo la narrazione. "Cosa prova Vaughan quando il nipote viene divorato dalla sua Ombra?" Sente di aver fallito, di non averlo salvato, ma stiamo parlando di un sauin che ha a che fare ogni giorno con le parti più abiette del mondo, che lotta con la sua e che vi convive, quindi il suo dolore è caratterizzato dalla sua conoscenza. Mi sembra di aver detto che era sofferente e di aver spiegato il suo senso di fallimento. Il suo protendere la mano verso il nipote, il dolore e la serietà con cui è egli stesso a fermare Hywel-Ombra.
O questo non si capisce? Perché, se non si capisce questo, è tutto un altro paio di maniche. Però tu mi dici che ho saputo valorizzare i personaggi, quindi questo si capisce, giusto?
Mi hai citato "La spirale di pietra", giusto? Bene. Lì non c'era né introspezione né punti di vista di altri personaggi all'infuori di quelli di Kira. Il narratore era esterno con focalizzazione interna, il tempo portante della storia era il presente... perché? Perché il fine de "La spirale di pietra" era sorprendere il narratore, far provare in prima persona al lettore le sue emozioni e la sua voglia di riscattare il torto subito, costruendo in ambiguità il potere crescente del demone. Quindi è attraverso gli occhi di Kira che si comprendono e caratterizzano i personaggi della storia. Il suo punto di vista è la lente di comprensione dell'intero mondo, tanto che la chiarezza arriva solo quando anch'egli comprende, mentre per tutta la trama il lettore è tratto in inganno, pensandolo davvero come ragazzo abile e carismatico. Mai una volta si esce fuori dalla sua mente e mai i personaggi secondari mostrano, attraverso i propri occhi, il loro stato d'animo. Tutto è visto attraverso gli occhi di Kira. Mi hai dato dieci quella volta... ma lì, a maggior ragione, i personaggi non hanno introspezione né punti di vista. Perché allora non mi hai chiesto di darti più introspezione, per esempio, di Demera, non mi hai domandato cosa ella prova quando rivede Kira? O Vanyis: perché non mi hai domandato cosa prova nei confronti di Kira o cosa si nasconde nel suo passato e cosa lo spinge emotivamente ad aiutarlo? Deduco che non è necessario usare i POV di ogni singolo personaggio o di dire "Tizio è triste e Caio è preoccupato" per far capire cosa provano i personaggi. Così come le azioni di Demera fanno capire che lo ama e che spera di poter salvare Kira, così Ruadh che diventa incosciente per salvare Hywel fa capire che è preoccupato per il figlio o Ruadh che è ritroso a tornare nei luoghi natii e non ne parla con il figlio spiega quando non vuole che il figlio si invischi in quelle faccende. Come ne "La spirale di pietra" la storia trattata era quella di Kira che libera i demoni, qui la storia è quella dell'ombra di Hywel che diventa sempre più forte, fino a prendere il controllo sui lati buoni del giovane. Il tuo ripetermi che volevi punti di vista di Ruadh e Vaughan in questa storia, per me, è incoerente e insensato, considerato il narratore e il fulcro della trama.
Poi rimane quella frase che stona con tutto il resto, sempre evidenziata in grassetto: o li ho saputi valorizzare e dare forma o essi ti appaiono incomprensibili e incoerenti.
1. C'è la descrizione fisica?
2. Hanno ognuno di loro un tipo di carattere? Sono scontrosi, riflessivi, impulsivi, arroganti, cupi, tristi, saggi, sciocchi?
3. Hanno un obiettivo? Vaughan che tiene lontano le Ombre e che serve il suo ruolo di custode della lanterna, Ruadh che non vuole averne a che fare e tenere il figlio lontano dal suo lato sauin, e Hywel che vuole essere il migliore, entrare a far parte di quel mondo misterioso e distinguersi e fare grandi imprese?
4. Hanno un modo di comportarsi? Ruadh silenzioso e sempre per le sue, modi bruschi? Vaughan che parla a mezze parole e in modo misterioso, centellinando le informazioni che dà a Hywel? Hywel che è sempre pronto all'azione e fa domande su domande?
5. Hanno delle debolezze? Vaughan che, pur di non uccidere subito il nipote, cerca di fargli combattere le sue Ombre? Ruadh che diventa incosciente davanti al figlio ferito e in pericolo? Hywel che non accetta rifiuti e non sopporta l'essere guardato come ragazzino o indesiderato?
6. Che ruolo ricoprono nella società? Vaughan è un sauin, Ruadh un cacciatore che rinnega la sua natura di sauin e Hywel un leth? Hanno un campo di conoscenza ognuno personale?
Questa è la caratterizzazione di un personaggio: fisica, caratteriale, comportamentale, psicologica, culturale. Tutte queste cose sono presenti nella mia storia? C'è qualcosa che entra in contrasto con qualcos'altro, rendendo il personaggio incoerente e contraddittorio?
Con tutta la spiegazione che mi dai, io non ho ancora capito niente.
E' inutile, però, che ti faccio perdere altro tempo. Quindi: non voglio la valutazione come recensione.
Per il premio, questa è la storia da recensire: efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3716126&i=1

Grazie comunque.

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Giudice*****
13/12/2017 13:16
 
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Re:
Mary Black, 12/12/2017 10.50:

Nirvana_04, tutte le correzioni di ordine non grammaticale che ti ho fatto - per esempio, l'uso non riuscito della sineddoche o termini arcaici che andrebbero tolti - le ho riportate in virtù del fatto che il giudice di questo contest valutava insieme la grammatica e lo stile.
Per quanto riguarda il fatto che anche un autore sintetico possa essere estremamente espressivo a livello emotivo, mi trovi d'accordo. Le mie osservazioni si riferivano esclusivamente alla tua storia e non alla mia opinione generale: se ho scritto che la frase "Ruadh tentò di allontanare la fiera dal figlio, ma la preoccupazione aveva accecato l’accorato cacciatore" non è efficace nel trasmettere a pieno il livello di ansia di un genitore che vede il figlio in pericolo di morte, è perché evidentemente trovo che non sia sufficiente per far arrivare al lettore un messaggio così forte.
Per il fatto che così sei stata valutata secondo il mio metro di giudizio - e quello di suinogiallo - invece che con quello del giudice, è inevitabile quando interviene l'amministrazione. Ho comunque cercato di interpretare il parere del giudice a riguardo, prendendo in considerazione direttamente le sue risposte alle tue obiezioni, e credo di aver semplicemente approfondito meglio le sue opinioni.
Spero di aver fugato tutti i tuoi dubbi.

Mary Black




Sì, adesso ho capito. Avevo pensato che le frasi riportate nella prima parte riguardassero la grammatica, e non anche lo stile, il quale avevo capito lo analizzassi subito dopo.
Per il livello di ansia, va bene.
Per il metro di valutazione, io mi riferivo a due cose: al fatto che tre quarti degli errori che hai riportato, il giudice non li ha visti(non vede i miei, potrebbero esserli sfuggiti anche quelli degli altri); al fatto che nella tua valutazione di caratterizzazione tu dici che "ci sono dei problemi di coerenza del personaggio di Ruadh e che personaggi come la fanciulla finale non siano stati caratterizzati al meglio", mentre il giudice dice che "persino i personaggi secondari hanno preso vita e forma" e non accenna neanche una volta a incoerenze nei personaggi. Come fa una frase simile a significare quella tua? Ancora una volta: o hanno preso vita e forma o risultano incompleti; o la caratterizzazione è strabiliante o è incoerente. Come al solito, io mi impunto troppo sulle parole che vengono utilizzate, ma ho solo quelle per capire quello che la gente mi dice. Non leggo nella mente. Ma, davvero, non capisco come si può dedurre da "Per come me li hai posti per me i personaggi principali rimangono nonno-padre-figlio (sono un essere umano, quindi se ho capito una cosa che è sbagliata è bene farmela notare, perché posso anche sbagliare) e non solo il figlio. Per quanto possano essere stati fatti bene i personaggi, per me i primi due hanno avuto poco spazio rispetto al terzo. " che, per il giudice, i personaggi "secondari" (Ruadh e Vaughan) presentano incoerenza. Persino nei messaggi che mi rivolge in seguito e che tu hai preso in considerazione, il giudice rimarca il fatto che i personaggi sono stati fatti bene e che il problema è la poca presenza degli altri due "protagonisti".

Quindi, nel momento in cui tu mi scrivi:


Ritengo che il fatto che la storia sia incentrata principalmente su Hywel non sia da penalizzare: è una scelta dell'autrice e va rispettata.
Criticare la poca presenza in scena dei personaggi secondari è opportuno soltanto se, a causa di questa scarsa presenza, questi risultino non caratterizzati bene, ma il giudice osserva che "hai saputo dare e valorizzare i personaggi e anche quelli secondari", quindi l'obiezione non è valida.



Io capisco che le penalizzazioni che vede il giudice, e che riguardano solamente "la presenza" dei personaggi nella storia, non devono influire sulla valutazione della caratterizzazione. Tu, poi, continui la tua valutazione dicendo che, per te, i personaggi secondari non sono approfonditi e che il personaggio di Ruadh risulta ridicolo in quella scena. Ma questo entra in contrasto con la valutazione del giudice che dice:


La caratterizzazione dei personaggi è stata strabiliante, davvero. Hai saputo dare e valorizzare i personaggi e anche quelli secondari, hai dato loro vita e forma, soprattutto con l’introspezione.



Quindi, quanto meno, il giudice si deve rimangiare quanto espresso in questo pezzo di valutazione per rendere coerente il tuo pensiero con il suo, cosa che non fa neanche nella seconda versione della valutazione. Alla fine, il giudice cosa pensa veramente?
I vostri pareri mi dicono due cose diverse.

Come ho già detto al giudice, però, non importa più. Partecipo a un contest per avere un parere completo e approfondito su ciò che scrivo: quando quel parere è contraddittorio e incoerente e confuso, lo faccio presente e cerco spiegazioni, quanto meno per capire cosa veramente non vada secondo tale parere; ma se le spiegazioni che vengono date continuano a battere sempre su contraddizioni, allora diventa inutile. Tu hai argomentato con coerenza e seguendo una logica di valutazione, il giudice continua a usare frasi ambigue, che mi fanno pensare che le sue idee siano confuse (personaggi principali e secondari, caratterizzazione e introspezione, POV). Credo di non potermi esprimere meglio di così.

Grazie per l'attenzione!

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