Due parole veloci, ma doverose.
Mi riferisco a Fantozzi, perchè il dottor Krantz e Fracchia non li conosco.
Nei racconti di Fantozzi ho sempre percepito una tristezza di fondo, un senso di nichilismo. Li considero, nel loro complesso, un manifesto al pessimismo della ragione, nascosto dietro a quella comicità semplice che era tipica di altri film di quell'epoca privi di un significato più profondo (il trash italiano di Banfi e co.).
E' un tratto comune ai migliori film di un'epoca, gli anni '70, di grande crisi e riflessione per il nostro paese.
Questo manto di pessimismo, che non lascia spiragli, non mi ha mai consentito di amare i personaggi e le storie di Fantozzi nel loro complesso, al di là di alcune scene straordinariamente comiche.
Però rende sicuramente onore alla mente ispiratrice e all'artista che incarnava quel modo di vedere il mondo. Un artista che è stato talmente coerente a quel pessimismo, da trasformarsi progressivamente in un vecchio obeso burbero e misantropo, che andava in giro vestito in modo improbabile e in ciabattone.
Sarà ricordato.
[Modificato da wholly 04/07/2017 12:29]