L’intervento di articmonkey mi ha dato lo spunto per fare un’analisi comparativa di quanto l’imbasettamento proposto nei regolamenti è aderente alle formazioni storiche. Formulando la questione in una semplice domanda: 4, 6, 8 o più «soldatini» incollati su un rettangolo di cartoncino, legno o altro materiale, nella realtà cosa sono?
Scale di riduzione, misure, numeri…
Per molti sarà ovvio, ma prima di parlare di reparti, Unità e organizzazioni, una brevissima premessa. Tra le specifiche «tecniche» del wargame ci sono le
scale di rappresentazione, in pratica la corrispondenza tra l’oggetto così com’è e ciò che esso rappresenta. Queste scale sono:
1.
spaziale, riferita alla grandezza fisica dell’ambiente ricreato sul tavolo di gioco (es. 1 inch=50 yards, 1cm=20m, ecc.), suddivisa in planimetrica e altimetrica (quando prescritta).
2.
temporale, che fissa quanto tempo simulato trascorre tra 2 azioni (es. 1 turno = x ore, y minuti, ecc.).
3.
numerica, vale a dire quanti soldati reali si rappresentano con modello. (es. 1 figurino/miniatura= 1 soldato, 10 soldati, 60 soldati; 1 modello = 2 pezzi d’artiglieria, ecc.)
Organizzazione
Corpi, Divisioni, brigate, reggimenti, battaglioni, divisioni, Compagnie, plotoni, sub-divisioni e sezioni: di cosa si parla? Si parla di organizzazione, vale a dire composizione, ripartizione e assegnazione di comandanti, soldati e specialità d’arma di un reparto. Per chi non lo sapesse, si vada a leggere
http://napoleonistyka.atspace.com/- ne avrà per qualche ora.
Formazione
Un parola che ricorre frequentemente nei regolamenti è formazione. Per formazione dell’Unità, s’intende il metodo d’ordinamento e allineamento di un reparto di soldati, appiedati o montati, secondo le prescrizioni, i regolamenti e i manuali d’addestramento dell’epoca per l’esercito d’appartenenza (in genere sono diversi tra loro). Le Unità di fanteria e cavalleria combattevano con i propri uomini e cavalieri ordinatamente ammassati in formazione detta d’ordine formato (Unità formata) oppure, se sono idonee, in ordine non formato (Unità non formata) con i propri uomini e cavalieri adeguatamente distanziati in ordine aperto di semi schermaglia o in ordine sparso di schermaglia.
La parola semi schermaglia è usata per descrivere gli schermagliatori di certi eserciti che aderivano a regole d’ingaggio molto più vincolanti e stringenti riguardo alle loro truppe non formate. Per semplicità, questa disamina considera solo la fanteria in ordine formato dell’esercito francese del 1809-1815. Le fanterie dei 5 principali eserciti non sono confrontabili, sia a causa dei cambiamenti apportati durante il lungo corso delle guerre, sia a causa delle differenze intrinseche alla loro organizzazione; in linea di massima, gli unici eserciti somiglianti tra loro sono il russo e quello prussiano post 1806.
Compagnia. A pag. 41 di
Rules and regulations for the formations. Field exercize and movement of His Majestic’s Forces – 1795 si assume che lo spazio fisico occupato da 1 fante - la sua larghezza per capirci– sia circa di 22”, cioè 0,56m ~
0,6m. Partiamo da questo numero: un fante è largo circa 0,6m. Una Compagnia di fanteria francese è composta, a pieno organico e secondo le specifiche, di
120 fanti, che combattevano in formazione su 3 ranghi di profondità, vale a dire 40 in 1a fila, 40 in 2a fila e 40 in 3a fila. Tale Compagnia occupa una estensione di:
40 uomini x 0,6m=
24m. In più, ci sono
13-14m (6,5-7m su ogni fianco) come intervallo fisso, o zona d’operazione, sul fianco del reparto, che estende l’ingombro a 24m+14m=
38m. Ogni comandante sano di mente, aveva premura che questo spazio fosse lasciato sgombro, affinché la Compagnia potesse aggiustare la formazione muovendo un plotone o una sezione per volta. Riguardo alla profondità, il fante con il suo zaino occupa all’incirca lo stesso spazio della larghezza, cioè 0,6m. Tra le file degli uomini allineati era codificata una «zona di rispetto» di
0,325m(!). Perciò, la profondità di 1 Compagnia è la somma di: 0,6m x 3 + 0,325m x 2= 2,45m. Tirando le somme, 1 Compagnia è «spessa»
2,5m con i fucili portati a spalla. A fucili spianati, bisogna aggiungere l’ingombro del fucile per la Compagnia più avanzata. Fuori dai ranghi della Compagnia, cioè fuori dall’allineamento, prendono posto ufficiali, sottufficiali (NCO) che supervisionano, danno e trasmettono ordini verbali; infine i due tamburi di Compagnia.
Ovviamente l’estensione della Compagnia varia secondo gli uomini in forza al reparto. Una Compagnia prussiana di 180 uomini sarà più estesa ed una austriaca di 220-240 lo sarà ancora di più. La fanteria britannica/KGL, del Württemberg e gli alleati dei britannici, non schierava i propri soldati su 3 ranghi di profondità, ma su 2 ranghi di profondità, perché così facendo tutti i fucili potevano sparare, a differenza di quelli schierati su 3 ranghi dove solo 2/3 dei fucili poteva aprire il fuoco. Ma la tipica Compagnia britannica era costituita di 55-65 uomini, perciò aveva un’estensione di 18m invece che 24m della controparte francese. Però il battaglione aveva in forza 10 o 12 Compagnie, quindi numericamente si equivaleva con quello della controparte francese, pur essendo organizzato in modo completamente diverso. Ma per non creare confusione, concentriamoci su quella francese, presa come riferimento. Ora saliamo di 1 livello di organizzazione e prendiamo in considerazione il battaglione, Unità presa a riferimento per la comparazione.
Battaglione. Il battaglione analizzato è composto di
6 Compagnie come questa, le quali replicano e mantengono questa disposizione, ma assumono una posizione relativa l’una rispetto all’altra in modo più articolato a seconda della formazione che assume il battaglione. Tra una Compagnia e quella posta dietro, è stabilito che sia lasciata la distanza pari all’estensione della Compagnia stessa ma senza zona d’operazione, cioè
24m. Questo è logico: solo così le Compagnie poste dietro alla 1a possono muoversi e manovrare per cambiare formazione. Tale spazio però non è fisso ma variabile, perché può essere «compresso» fino a
3 passi (poco più di
2m) quando il battaglione assume la formazione della COLONNA SERRATA, formazione che sotto la minaccia della cavalleria può essere velocemente trasformata in quadrato. Perciò, sebbene sia piuttosto facile calcolare la larghezza di 1 battaglione, misurarne la profondità è un pó più complicato, perché essa era variabile. In sostanza, la profondità del battaglione è il risultato dello spazio lasciato vuoto tra le Compagnie più lo «spessore» delle Compagnie stesse e questo spazio variava in funzione del contesto. Molti avranno letto che durante i 23 anni di guerre rivoluzionarie prima e napoleoniche poi, il battaglione è l’Unità tattica operativa della fanteria. Nella pratica significa che il battaglione è il reparto non frazionabile nei suoi reparti costituenti (le Compagnie), le quali fanno tutte la stessa cosa. Non è corretto, ma per semplicità supponiamo che sia così. Queste Compagnie (4, 6, 8, 10 e 12 a seconda dell’esercito) possono essere schierate in diverse formazioni di battaglione, secondo le esigenze tattiche del combattimento, della dottrina propria di quell’esercito e della perizia di soldati e comandanti. Un aspetto fondamentale per acquisire il concetto: si parla di persone che a comando si muovono, non di blocchi immutabili di travertino. Per la cavalleria, i cambiamenti di posizione sono ancora più rapidi. Può sembrare paradossale, ma le masse sono lente a muoversi (altrimenti perderebbero l’allineamento andando fuori formazione), ma veloci a cambiare posizione quando passano da una formazione ad un’altra. Ciò perché il cambio di formazione è parecchio delicato in termini di sicurezza, perciò più è rapido, meglio è.
Un battaglione formato può schierarsi in una di queste formazioni:
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COLONNA D’ATTACCO – linea frontale di 1 Compagnia. Una sola Compagnia è schierata a costituire la linea frontale del battaglione, tutte le altre sono dietro incolonnate, a distanza regolare l’una dall’altra.
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COLONNA PER DIVISIONI – linea frontale di 2 Compagnie. Come sopra, ma sono 2 le Compagnie schierate frontalmente.
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COLONNA SERRATA - La COLONNA SERRATA è una particolare formazione della COLONNA adottata dalla fanteria in ordine formato, particolare perché ha gli intervalli tra i ranghi dei soldati così ravvicinati che praticamente non ha nessun intervallo di spazio tra le Compagnie, dalla frontale a quella posteriore. Questa formazione era adottata perché si difendeva meglio contro la cavalleria nemica, era facilmente e rapidamente trasformata in QUADRATO.
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LINEA – tutte le Compagnie sono schierate sulla linea frontale l’una a fianco dell’altra.
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QUADRATO – La formazione del QUADRATO di battaglione era adottata dalla fanteria per respingere gli attacchi della cavalleria nemica. A dispetto del nome, questa formazione non era un perfetto quadrato geometrico, spesso era un rettangolo vero e proprio, chiamato QUADRATO OBLUNGO. Nella sostanza sono la stessa cosa, e si farà sempre riferimento al QUADRATO. Le Compagnie sono disposte in modo tale da formare i lati di un quadrato vuoto al centro.
In realtà, il quadrato così descritto è una semplificazione, perché c'erano diversi modi di formarlo, che dipendevano dall'organizzazione del battaglione stesso e dal suo organico.
Fine parte 1.
[Modificato da betasom 14/06/2017 09:05]