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Analisi comparativa d'imbasettamento - parte 1: le formazioni

Ultimo Aggiornamento: 14/06/2017 09:22
05/06/2017 08:53
 
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L’intervento di articmonkey mi ha dato lo spunto per fare un’analisi comparativa di quanto l’imbasettamento proposto nei regolamenti è aderente alle formazioni storiche. Formulando la questione in una semplice domanda: 4, 6, 8 o più «soldatini» incollati su un rettangolo di cartoncino, legno o altro materiale, nella realtà cosa sono?
Scale di riduzione, misure, numeri…
Per molti sarà ovvio, ma prima di parlare di reparti, Unità e organizzazioni, una brevissima premessa. Tra le specifiche «tecniche» del wargame ci sono le scale di rappresentazione, in pratica la corrispondenza tra l’oggetto così com’è e ciò che esso rappresenta. Queste scale sono:
1. spaziale, riferita alla grandezza fisica dell’ambiente ricreato sul tavolo di gioco (es. 1 inch=50 yards, 1cm=20m, ecc.), suddivisa in planimetrica e altimetrica (quando prescritta).
2. temporale, che fissa quanto tempo simulato trascorre tra 2 azioni (es. 1 turno = x ore, y minuti, ecc.).
3. numerica, vale a dire quanti soldati reali si rappresentano con modello. (es. 1 figurino/miniatura= 1 soldato, 10 soldati, 60 soldati; 1 modello = 2 pezzi d’artiglieria, ecc.)
Organizzazione
Corpi, Divisioni, brigate, reggimenti, battaglioni, divisioni, Compagnie, plotoni, sub-divisioni e sezioni: di cosa si parla? Si parla di organizzazione, vale a dire composizione, ripartizione e assegnazione di comandanti, soldati e specialità d’arma di un reparto. Per chi non lo sapesse, si vada a leggerehttp://napoleonistyka.atspace.com/- ne avrà per qualche ora.
Formazione
Un parola che ricorre frequentemente nei regolamenti è formazione. Per formazione dell’Unità, s’intende il metodo d’ordinamento e allineamento di un reparto di soldati, appiedati o montati, secondo le prescrizioni, i regolamenti e i manuali d’addestramento dell’epoca per l’esercito d’appartenenza (in genere sono diversi tra loro). Le Unità di fanteria e cavalleria combattevano con i propri uomini e cavalieri ordinatamente ammassati in formazione detta d’ordine formato (Unità formata) oppure, se sono idonee, in ordine non formato (Unità non formata) con i propri uomini e cavalieri adeguatamente distanziati in ordine aperto di semi schermaglia o in ordine sparso di schermaglia.
La parola semi schermaglia è usata per descrivere gli schermagliatori di certi eserciti che aderivano a regole d’ingaggio molto più vincolanti e stringenti riguardo alle loro truppe non formate. Per semplicità, questa disamina considera solo la fanteria in ordine formato dell’esercito francese del 1809-1815. Le fanterie dei 5 principali eserciti non sono confrontabili, sia a causa dei cambiamenti apportati durante il lungo corso delle guerre, sia a causa delle differenze intrinseche alla loro organizzazione; in linea di massima, gli unici eserciti somiglianti tra loro sono il russo e quello prussiano post 1806.
Compagnia. A pag. 41 di Rules and regulations for the formations. Field exercize and movement of His Majestic’s Forces – 1795 si assume che lo spazio fisico occupato da 1 fante - la sua larghezza per capirci– sia circa di 22”, cioè 0,56m ~ 0,6m. Partiamo da questo numero: un fante è largo circa 0,6m. Una Compagnia di fanteria francese è composta, a pieno organico e secondo le specifiche, di 120 fanti, che combattevano in formazione su 3 ranghi di profondità, vale a dire 40 in 1a fila, 40 in 2a fila e 40 in 3a fila. Tale Compagnia occupa una estensione di:
40 uomini x 0,6m=24m. In più, ci sono 13-14m (6,5-7m su ogni fianco) come intervallo fisso, o zona d’operazione, sul fianco del reparto, che estende l’ingombro a 24m+14m=38m. Ogni comandante sano di mente, aveva premura che questo spazio fosse lasciato sgombro, affinché la Compagnia potesse aggiustare la formazione muovendo un plotone o una sezione per volta. Riguardo alla profondità, il fante con il suo zaino occupa all’incirca lo stesso spazio della larghezza, cioè 0,6m. Tra le file degli uomini allineati era codificata una «zona di rispetto» di 0,325m(!). Perciò, la profondità di 1 Compagnia è la somma di: 0,6m x 3 + 0,325m x 2= 2,45m. Tirando le somme, 1 Compagnia è «spessa» 2,5m con i fucili portati a spalla. A fucili spianati, bisogna aggiungere l’ingombro del fucile per la Compagnia più avanzata. Fuori dai ranghi della Compagnia, cioè fuori dall’allineamento, prendono posto ufficiali, sottufficiali (NCO) che supervisionano, danno e trasmettono ordini verbali; infine i due tamburi di Compagnia.

Ovviamente l’estensione della Compagnia varia secondo gli uomini in forza al reparto. Una Compagnia prussiana di 180 uomini sarà più estesa ed una austriaca di 220-240 lo sarà ancora di più. La fanteria britannica/KGL, del Württemberg e gli alleati dei britannici, non schierava i propri soldati su 3 ranghi di profondità, ma su 2 ranghi di profondità, perché così facendo tutti i fucili potevano sparare, a differenza di quelli schierati su 3 ranghi dove solo 2/3 dei fucili poteva aprire il fuoco. Ma la tipica Compagnia britannica era costituita di 55-65 uomini, perciò aveva un’estensione di 18m invece che 24m della controparte francese. Però il battaglione aveva in forza 10 o 12 Compagnie, quindi numericamente si equivaleva con quello della controparte francese, pur essendo organizzato in modo completamente diverso. Ma per non creare confusione, concentriamoci su quella francese, presa come riferimento. Ora saliamo di 1 livello di organizzazione e prendiamo in considerazione il battaglione, Unità presa a riferimento per la comparazione.

Battaglione. Il battaglione analizzato è composto di 6 Compagnie come questa, le quali replicano e mantengono questa disposizione, ma assumono una posizione relativa l’una rispetto all’altra in modo più articolato a seconda della formazione che assume il battaglione. Tra una Compagnia e quella posta dietro, è stabilito che sia lasciata la distanza pari all’estensione della Compagnia stessa ma senza zona d’operazione, cioè 24m. Questo è logico: solo così le Compagnie poste dietro alla 1a possono muoversi e manovrare per cambiare formazione. Tale spazio però non è fisso ma variabile, perché può essere «compresso» fino a 3 passi (poco più di 2m) quando il battaglione assume la formazione della COLONNA SERRATA, formazione che sotto la minaccia della cavalleria può essere velocemente trasformata in quadrato. Perciò, sebbene sia piuttosto facile calcolare la larghezza di 1 battaglione, misurarne la profondità è un pó più complicato, perché essa era variabile. In sostanza, la profondità del battaglione è il risultato dello spazio lasciato vuoto tra le Compagnie più lo «spessore» delle Compagnie stesse e questo spazio variava in funzione del contesto. Molti avranno letto che durante i 23 anni di guerre rivoluzionarie prima e napoleoniche poi, il battaglione è l’Unità tattica operativa della fanteria. Nella pratica significa che il battaglione è il reparto non frazionabile nei suoi reparti costituenti (le Compagnie), le quali fanno tutte la stessa cosa. Non è corretto, ma per semplicità supponiamo che sia così. Queste Compagnie (4, 6, 8, 10 e 12 a seconda dell’esercito) possono essere schierate in diverse formazioni di battaglione, secondo le esigenze tattiche del combattimento, della dottrina propria di quell’esercito e della perizia di soldati e comandanti. Un aspetto fondamentale per acquisire il concetto: si parla di persone che a comando si muovono, non di blocchi immutabili di travertino. Per la cavalleria, i cambiamenti di posizione sono ancora più rapidi. Può sembrare paradossale, ma le masse sono lente a muoversi (altrimenti perderebbero l’allineamento andando fuori formazione), ma veloci a cambiare posizione quando passano da una formazione ad un’altra. Ciò perché il cambio di formazione è parecchio delicato in termini di sicurezza, perciò più è rapido, meglio è.
Un battaglione formato può schierarsi in una di queste formazioni:
COLONNA D’ATTACCO – linea frontale di 1 Compagnia. Una sola Compagnia è schierata a costituire la linea frontale del battaglione, tutte le altre sono dietro incolonnate, a distanza regolare l’una dall’altra.

COLONNA PER DIVISIONI – linea frontale di 2 Compagnie. Come sopra, ma sono 2 le Compagnie schierate frontalmente.

COLONNA SERRATA - La COLONNA SERRATA è una particolare formazione della COLONNA adottata dalla fanteria in ordine formato, particolare perché ha gli intervalli tra i ranghi dei soldati così ravvicinati che praticamente non ha nessun intervallo di spazio tra le Compagnie, dalla frontale a quella posteriore. Questa formazione era adottata perché si difendeva meglio contro la cavalleria nemica, era facilmente e rapidamente trasformata in QUADRATO.

LINEA – tutte le Compagnie sono schierate sulla linea frontale l’una a fianco dell’altra.

QUADRATO – La formazione del QUADRATO di battaglione era adottata dalla fanteria per respingere gli attacchi della cavalleria nemica. A dispetto del nome, questa formazione non era un perfetto quadrato geometrico, spesso era un rettangolo vero e proprio, chiamato QUADRATO OBLUNGO. Nella sostanza sono la stessa cosa, e si farà sempre riferimento al QUADRATO. Le Compagnie sono disposte in modo tale da formare i lati di un quadrato vuoto al centro.

In realtà, il quadrato così descritto è una semplificazione, perché c'erano diversi modi di formarlo, che dipendevano dall'organizzazione del battaglione stesso e dal suo organico.
Fine parte 1.

[Modificato da betasom 14/06/2017 09:05]
05/06/2017 19:41
 
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Ricordo che già qualcuno altro ha messo sotto esame regolamenti ,scale, tempi e spazi per una analisi approfondita del nostro hobby e di quanto simulativo possa essere, non se ne è saputo più nulla, nessuna arringa finale se non un laconico subdolo messaggio che lasciava intuire cose poco piacevoli.

Attendo con impazienza speranzoso che quanto facciamo abbia un fondo di comprovata verità storica e una utilità sociale irrinunciabile, non effimero pretesto per continuare nel gioco dei soldatini a tempo scaduto...
05/06/2017 21:55
 
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Re:
maupipi, 05/06/2017 19.41:

Ricordo che già qualcuno altro ha messo sotto esame regolamenti ,scale, tempi e spazi per una analisi approfondita del nostro hobby e di quanto simulativo possa essere, non se ne è saputo più nulla, nessuna arringa finale se non un laconico subdolo messaggio che lasciava intuire cose poco piacevoli.

Attendo con impazienza speranzoso che quanto facciamo abbia un fondo di comprovata verità storica e una utilità sociale irrinunciabile, non effimero pretesto per continuare nel gioco dei soldatini a tempo scaduto...



"Tempo"... frase che si dichiara a poker. Piano piano vediamo tutti quelli che sono riuscito a censire. Siccome è una elaborazione grafica, ci vuole un po a farla. Inoltre, io le immagini non le vedo. Spero sia solo un mio problema, perché se nessuno le vede, il tutto non ha senso.
Quanto al resto, io sono un ferreo sostenitore che uno gioca a quello che gli piace e se ne deve fregare del resto. Se proprio c'è una cosa che non da fastidio, sono persone che in privato si riuniscono attorno a un tavolo a tirare dadi, smazzare carte e muovere soldati finti.
Poi su fedeltà, realismo e storicità si può discutere all'infinito.
[Modificato da betasom 05/06/2017 21:56]
06/06/2017 10:31
 
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Ottima analisi.
Le immagino non le vedo neanche io :)
06/06/2017 13:44
 
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E' un'analisi perfetta, letta di volata ma sicuramente che la leggerò più approfonditamente. In effetti quello che mi farebbe piacere è trovare delle regole che rispecchino, nelle dimensioni delle basette, le formazioni dell'epoca. Per esempio sempre parlando di Corps D'armeé, per l'appunto non mi piacciono le mini basette, per i francesi non riuscirò mai a ricavarne tre ranghi, però pazienza. [SM=g6936] P.S. le immagini non le vedo neanche io
[Modificato da arcticmonkey97 06/06/2017 13:45]
06/06/2017 13:57
 
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Re:
betasom, 05/06/2017 08.53:

L’intervento di articmonkey mi ha dato lo spunto per fare un’analisi comparativa di quanto l’imbasettamento proposto nei regolamenti è aderente alle formazioni storiche. Formulando la questione in una semplice domanda: 4, 6, 8 o più «soldatini» incollati su un rettangolo di cartoncino, legno o altro materiale, nella realtà cosa sono?
Scale di riduzione, misure, numeri…
Per molti sarà ovvio, ma prima di parlare di reparti, Unità e organizzazioni, una brevissima premessa. Tra le specifiche «tecniche» del wargame ci sono le scale di rappresentazione, in pratica la corrispondenza tra l’oggetto così com’è e ciò che esso rappresenta. Queste scale sono:
1. spaziale, riferita alla grandezza fisica dell’ambiente ricreato sul tavolo di gioco (es. 1 inch=50 yards, 1cm=20m, ecc.), suddivisa in planimetrica e altimetrica (quando prescritta).
2. temporale, che fissa quanto tempo simulato trascorre tra 2 azioni (es. 1 turno = x ore, y minuti, ecc.).
3. numerica, vale a dire quanti soldati reali si rappresentano con modello. (es. 1 figurino/miniatura= 1 soldato, 10 soldati, 60 soldati; 1 modello = 2 pezzi d’artiglieria, ecc.)
Organizzazione
Corpi, Divisioni, brigate, reggimenti, battaglioni, divisioni, Compagnie, plotoni, sub-divisioni e sezioni: di cosa si parla? Si parla di organizzazione, vale a dire composizione, ripartizione e assegnazione di comandanti, soldati e specialità d’arma di un reparto. Per chi non lo sapesse, si vada a leggerehttp://napoleonistyka.atspace.com/- ne avrà per qualche ora.
Formazione
Un parola che ricorre frequentemente nei regolamenti è formazione. Per formazione dell’Unità, s’intende il metodo d’ordinamento e allineamento di un reparto di soldati, appiedati o montati, secondo le prescrizioni, i regolamenti e i manuali d’addestramento dell’epoca per l’esercito d’appartenenza (in genere sono diversi tra loro). Le Unità di fanteria e cavalleria combattevano con i propri uomini e cavalieri ordinatamente ammassati in formazione detta d’ordine formato (Unità formata) oppure, se sono idonee, in ordine non formato (Unità non formata) con i propri uomini e cavalieri adeguatamente distanziati in ordine aperto di semi schermaglia o in ordine sparso di schermaglia.
La parola semi schermaglia è usata per descrivere gli schermagliatori di certi eserciti che aderivano a regole d’ingaggio molto più vincolanti e stringenti riguardo alle loro truppe non formate. Per semplicità, questa disamina considera solo la fanteria in ordine formato dell’esercito francese del 1809-1815. Le fanterie dei 5 principali eserciti non sono confrontabili, sia a causa dei cambiamenti apportati durante il lungo corso delle guerre, sia a causa delle differenze intrinseche alla loro organizzazione; in linea di massima, gli unici eserciti somiglianti tra loro sono il russo e quello prussiano post 1806.
Compagnia. A pag. 41 di Rules and regulations for the formations. Field exercize and movement of His Majestic’s Forces – 1795 si assume che lo spazio fisico occupato da 1 fante - la sua larghezza per capirci– sia circa di 22”, cioè 0,56m ~ 0,6m. Partiamo da questo numero: un fante è largo circa 0,6m. Una Compagnia di fanteria francese è composta, a pieno organico e secondo le specifiche, di 120 fanti, che combattevano in formazione su 3 ranghi di profondità, vale a dire 40 in 1a fila, 40 in 2a fila e 40 in 3a fila. Tale Compagnia occupa una estensione di:
40 uomini x 0,6m=24m. In più, ci sono 13-14m (6,5-7m su ogni fianco) come intervallo fisso, o zona d’operazione, sul fianco del reparto, che estende l’ingombro a 24m+14m=38m. Ogni comandante sano di mente, aveva premura che questo spazio fosse lasciato sgombro, affinché la Compagnia potesse aggiustare la formazione muovendo un plotone o una sezione per volta. Riguardo alla profondità, il fante con il suo zaino occupa all’incirca lo stesso spazio della larghezza, cioè 0,6m. Tra le file degli uomini allineati era codificata una «zona di rispetto» di 0,325m(!). Perciò, la profondità di 1 Compagnia è la somma di: 0,6m x 3 + 0,325m x 2= 2,45m. Tirando le somme, 1 Compagnia è «spessa» 2,5m con i fucili portati a spalla. A fucili spianati, bisogna aggiungere l’ingombro del fucile per la Compagnia più avanzata. Fuori dai ranghi della Compagnia, cioè fuori dall’allineamento, prendono posto ufficiali, sottufficiali (NCO) che supervisionano, danno e trasmettono ordini verbali; infine i due tamburi di Compagnia.

Ovviamente l’estensione della Compagnia varia secondo gli uomini in forza al reparto. Una Compagnia prussiana di 180 uomini sarà più estesa ed una austriaca di 220-240 lo sarà ancora di più. La fanteria britannica/KGL, del Württemberg e gli alleati dei britannici, non schierava i propri soldati su 3 ranghi di profondità, ma su 2 ranghi di profondità, perché così facendo tutti i fucili potevano sparare, a differenza di quelli schierati su 3 ranghi dove solo 2/3 dei fucili poteva aprire il fuoco. Ma la tipica Compagnia britannica era costituita di 55-65 uomini, perciò aveva un’estensione di 18m invece che 24m della controparte francese. Però il battaglione aveva in forza 10 o 12 Compagnie, quindi numericamente si equivaleva con quello della controparte francese, pur essendo organizzato in modo completamente diverso. Ma per non creare confusione, concentriamoci su quella francese, presa come riferimento. Ora saliamo di 1 livello di organizzazione e prendiamo in considerazione il battaglione, Unità presa a riferimento per la comparazione.

Battaglione. Il battaglione analizzato è composto di 6 Compagnie come questa, le quali replicano e mantengono questa disposizione, ma assumono una posizione relativa l’una rispetto all’altra in modo più articolato a seconda della formazione che assume il battaglione. Tra una Compagnia e quella posta dietro, è stabilito che sia lasciata la distanza pari all’estensione della Compagnia stessa ma senza zona d’operazione, cioè 24m. Questo è logico: solo così le Compagnie poste dietro alla 1a possono muoversi e manovrare per cambiare formazione. Tale spazio però non è fisso ma variabile, perché può essere «compresso» fino a 3 passi (poco più di 2m) quando il battaglione assume la formazione della COLONNA SERRATA, formazione che sotto la minaccia della cavalleria può essere velocemente trasformata in quadrato. Perciò, sebbene sia piuttosto facile calcolare la larghezza di 1 battaglione, misurarne la profondità è un pó più complicato, perché essa era variabile. In sostanza, la profondità del battaglione è il risultato dello spazio lasciato vuoto tra le Compagnie più lo «spessore» delle Compagnie stesse e questo spazio variava in funzione del contesto. Molti avranno letto che durante i 23 anni di guerre rivoluzionarie prima e napoleoniche poi, il battaglione è l’Unità tattica operativa della fanteria. Nella pratica significa che il battaglione è il reparto non frazionabile nei suoi reparti costituenti (le Compagnie), le quali fanno tutte la stessa cosa. Non è corretto, ma per semplicità supponiamo che sia così. Queste Compagnie (4, 6, 8, 10 e 12 a seconda dell’esercito) possono essere schierate in diverse formazioni di battaglione, secondo le esigenze tattiche del combattimento, della dottrina propria di quell’esercito e della perizia di soldati e comandanti. Un aspetto fondamentale per acquisire il concetto: si parla di persone che a comando si muovono, non di blocchi immutabili di travertino. Per la cavalleria, i cambiamenti di posizione sono ancora più rapidi. Può sembrare paradossale, ma le masse sono lente a muoversi (altrimenti perderebbero l’allineamento andando fuori formazione), ma veloci a cambiare posizione quando passano da una formazione ad un’altra. Ciò perché il cambio di formazione è parecchio delicato in termini di sicurezza, perciò più è rapido, meglio è.
Un battaglione formato può schierarsi in una di queste formazioni:
COLONNA D’ATTACCO – linea frontale di 1 Compagnia. Una sola Compagnia è schierata a costituire la linea frontale del battaglione, tutte le altre sono dietro incolonnate, a distanza regolare l’una dall’altra.

COLONNA PER DIVISIONI – linea frontale di 2 Compagnie. Come sopra, ma sono 2 le Compagnie schierate frontalmente.

COLONNA SERRATA - La COLONNA SERRATA è una particolare formazione della COLONNA adottata dalla fanteria in ordine formato, particolare perché ha gli intervalli tra i ranghi dei soldati così ravvicinati che praticamente non ha nessun intervallo di spazio tra le Compagnie, dalla frontale a quella posteriore. Questa formazione era adottata perché si difendeva meglio contro la cavalleria nemica, era facilmente e rapidamente trasformata in QUADRATO.

LINEA – tutte le Compagnie sono schierate sulla linea frontale l’una a fianco dell’altra.

QUADRATO – La formazione del QUADRATO di battaglione era adottata dalla fanteria per respingere gli attacchi della cavalleria nemica. A dispetto del nome, questa formazione non era un perfetto quadrato geometrico, spesso era un rettangolo vero e proprio, chiamato QUADRATO OBLUNGO. Nella sostanza sono la stessa cosa, e si farà sempre riferimento al QUADRATO. Le Compagnie sono disposte in modo tale da formare i lati di un quadrato vuoto al centro.

In realtà, il quadrato così descritto è una semplificazione, perché c'erano diversi modi di formarlo, che dipendevano dall'organizzazione del battaglione stesso e dal suo organico.
Fine parte 1.




Un'altra cosetta. Dici che su tre ranghi potva sparare solo i 2/3 dei soldati. Una cosa che mi ha sempre incuriosito, è come avveniva il fuoco. Abituato a videogiochi e film ho sempre pensato che solo la prima fila sparasse, o almeno la prima in ginocchio e la seconda in piedi. Per cui la mia domanda è, è possibile che invece tutti gli uomini di un battaglione cercassero di sparare, compresi quelli delle file dietro, magari avvicinandosi? Forse le file dietro si avvicinavano o accalcavano a quelli davanti per poter sparare? E' anche un dettaglio che ho notato nel film ' Il patriota' ma al quale non ho mai fatto caso. Boh [SM=g6936]
07/06/2017 10:05
 
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Re: Re:
arcticmonkey97, 06/06/2017 13.57:



Un'altra cosetta. Dici che su tre ranghi potva sparare solo i 2/3 dei soldati. Una cosa che mi ha sempre incuriosito, è come avveniva il fuoco. Abituato a videogiochi e film ho sempre pensato che solo la prima fila sparasse, o almeno la prima in ginocchio e la seconda in piedi. Per cui la mia domanda è, è possibile che invece tutti gli uomini di un battaglione cercassero di sparare, compresi quelli delle file dietro, magari avvicinandosi? Forse le file dietro si avvicinavano o accalcavano a quelli davanti per poter sparare? E' anche un dettaglio che ho notato nel film ' Il patriota' ma al quale non ho mai fatto caso. Boh [SM=g6936]


Non c'è una risposta alla tua domanda, ma un paio di pagine di risposte che trovi a pag. 39-40 del libro Imperial Bayonets di George Nafziger nel paragrafo Types of volley.
Molto sinteticamente: ci sono numerose tecniche di fuoco e qualcuna prevedeva che i soldati si spostassero dalla propria posizione di mezzo passo, sparassero e ritornassero in posizione.
Dalla spiegazione si capisce che gli Ufficiali comandavano un tipo o una combinazione di tipi di fuoco più consona al contesto che si trovavano ad affrontare.
07/06/2017 10:13
 
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Re:
arcticmonkey97, 06/06/2017 13.44:

In effetti quello che mi farebbe piacere è trovare delle regole che rispecchino, nelle dimensioni delle basette, le formazioni dell'epoca. [SM=g6936] P.S. le immagini non le vedo neanche io


Per ricreare le formazioni bisognerebbe avere più tipi di imbasettamento per ogni reparto, il che francamente è impossibile...
Un compromesso lo trovi incollando ogni figura singolarmente, come ho scelto io, su un supporto che almeno nell'ampiezza si avvicini alle misure vere. Per la profondità invece c'è imprecisione intrinseca perché la profondità dei reparti è piuttosto mutevole.

07/06/2017 10:16
 
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Alexander.21, 06/06/2017 10.31:

Ottima analisi.
Le immagino non le vedo neanche io :)



Le immagini le ho rimesse, ma non sono ridimensionate automaticamente [SM=g6936] , non mi maledite...

08/06/2017 13:08
 
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Re: Re:
betasom, 07/06/2017 10.16:



Le immagini le ho rimesse, ma non sono ridimensionate automaticamente [SM=g6936] , non mi maledite...





Grazie mille. Tranquillo basta cambiare lo zoom del browser, e anzi messo cosi è tutto molto più chiaro!! [SM=g8956]
09/06/2017 13:04
 
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e per quanto riguarda cavalleria e artiglieria?
Grazie
09/06/2017 16:56
 
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Si può fare anche per cavalleria, artiglieria e fanteria in schermaglia; però se non si risolve la rogna delle immagini, il significato perde parecchio perché è un confronto puramente grafico.
11/06/2017 11:28
 
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Io le vedo bene
13/06/2017 16:21
 
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Ciao,
perdonami non capisco una cosa. La zona d'operazione ai fianchi di ogni compagnia è, appunto, per ogni compagnia o per la formazione?
Cioè, considerando una linea, se la zona d'operazione si applica ai fianchi di ogni compagnia e non ai fianchi dell'intera formaziona (quindi alle sole compagnie esterne) allora il fronte totale è più esteso dei circa 156m indicati (24mx6 + 2x6.5m), o sbaglio?
Grazie
Fabrizio
[Modificato da Alexander.21 13/06/2017 16:24]
13/06/2017 21:51
 
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Alexander.21, 13/06/2017 16.21:

Ciao,
perdonami non capisco una cosa. La zona d'operazione ai fianchi di ogni compagnia è, appunto, per ogni compagnia o per la formazione?
Cioè, considerando una linea, se la zona d'operazione si applica ai fianchi di ogni compagnia e non ai fianchi dell'intera formaziona (quindi alle sole compagnie esterne) allora il fronte totale è più esteso dei circa 156m indicati (24mx6 + 2x6.5m), o sbaglio?
Grazie
Fabrizio



Ma figurati, di cosa? Quando 1 battaglione schiera 1 Compagnia dietro l'altra, allora essa mantiene 2 zone d'operazione rispettivamente 1 a dx e 1 a sx. Quando 2 o più Compagnie sono schierate l'una al fianco dell'altra, allora solo quelle più esterne della formazione mantengono la zona d'operazione. Quei 6-7 metri, pur non essendo molti, sono vitali perché permettono di fare i cambi di formazione, dato che questi cambi si facevano anche per plotoni e sezioni.
14/06/2017 09:22
 
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Utente Junior
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perfetto, ti ringrazio!
Le immagino adesso sono ridimensionate bene, almeno io le vedo bene.
Per cui sarebbe poi interessante valutare gli stessi elementi per le altre armi! :D
CIao
Fabrizio
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