Penso avere letto che qualque ufficaii diventavano molti cativi quando semplice fanti rispondevano in dialetto.
Pero leggando bellissima opera « le scarpe al sole » l’ufficaio di questo reggimento d’alpini e più cordiale (e anche con condiscendenza...) Questi situazioni erano sicuramente possibile con battaglioni di zona di leva molto localizzate. Al meno al inizio della guerra.
Visto da una altra parte que il re d’Italia parlava talvolta a suoi generali Piemontesi in dialetto Piemontese. (Il dialetto non era sola cosa dei semplici cittadini... in privato pero...)
Con la mentalità di questa perioda ( Italia giovanno stato unito ) e la espessionne di fare ora di nuovi « Italiani » Con questa considerazione non penso che esisteva una organizazione per italianizare tutti vari e belli dialetti del Italia ( tempo per necessita della guerra mancava siccuro...)
Molti esempi di combattenti aiutando loro compagni meno alfabetisati a tradure ed utilizare l’italiano (anche molti « maestri di scuola » improvizzati)
Eserciti Francese e Inglese in italia scrivevano piccoli dizionari delle parole della guerra al meno per loro ufficaii presenti in Italia ( con publicita Pirelli Milano...)
Scusi moi Italiano imperfetto sono Francese e mio nonno Alpino ragazzo del 99 GG parlava dialetto e un poco italiano a casa ....
Questo soggetto e molto interessante e lascio la parola ai altri appassionati.
Bruno