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Raccontami una fiaba

Ultimo Aggiornamento: 18/11/2017 19:07
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Post: 2.167
Giudice*****
18/07/2017 19:43
 
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Re:
Guido.EFP, 18/07/2017 15.59:

PS: chiedo scusa se precorro i tempi, ma alla seconda edizione potrà partecipare anche chi ha già preso parte alla prima?




Certo!

Per rimanere aggiornati sullo stato delle valutazioni potete controllare la prima pagina, dove ho aggiunto i link.





Chi torna da un viaggio non è mai la stessa persona che è partita
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Post: 64
18/07/2017 20:11
 
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Perfetto! Ho già una mezza idea...
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Post: 727
18/07/2017 23:36
 
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Chiedo infinitamente scusa..ero convinta che la data di scadenza fosse il 25..direi che mi merito la segnalazione, scusa davvero tanto Freya ma è un periodo orribile..

La notte è sempre più buia prima dell'alba

Si dice che non si può vivere senza amore...Io dico che l'ossigeno è più importante...


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Post: 2.167
Giudice*****
24/07/2017 15:50
 
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Eveine, ti capisco. Spero si risolva tutto per il meglio!





Chi torna da un viaggio non è mai la stessa persona che è partita
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Post: 2.167
Giudice*****
02/08/2017 20:51
 
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Passo per dirvi che i risultati arriveranno entro venerdì sera. Ci sto mettendo tanto perché col caldo ho faticato a trovare la concentrazione per stare al pc, ma ormai mi manca poco. Preferisco lasciarvi giudizi dettagliati e motivati piuttosto che qualche riga scarna e generica. Tenete duro ancora un po'.





Chi torna da un viaggio non è mai la stessa persona che è partita
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Post: 64
03/08/2017 12:14
 
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Anche tu vittima del caldo? Credimi, hai tutta la mia comprensione!
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Post: 2.167
Giudice*****
04/08/2017 19:32
 
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Re:
Guido.EFP, 03/08/2017 12.14:

Anche tu vittima del caldo? Credimi, hai tutta la mia comprensione!



Direi sopravvissuta, visto che ieri sono rimasta bloccata in treno per 2 ore senza aria condizionata a seguito di un incendio doloso, ma dettagli :D


Posterò i risultati a breve! [SM=g27988] (sempre che non mi squagli sulla sedia).





Chi torna da un viaggio non è mai la stessa persona che è partita
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Post: 2.167
Giudice*****
04/08/2017 19:43
 
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Discorso pre-risultati



Sarò breve, i miei metodi di valutazione li trovate nella mia pagina giudice. Vi anticipo che comunque le storie, chi più chi meno, erano tutte d'alta qualità. Prima di tutto devo ringraziarvi. Siete stati tutti e tre bravissimi con l'utilizzo della fiaba, tanto che la voglia di leggere storie di questo tipo mi è praticamente raddoppiata! Una seconda edizione del contest ci sarà senz'altro. I giudizi non sono tutti della stessa lunghezza, noterete, questo perché in alcuni casi avevo più cose da dire, in altri meno. Ricordo che il podio è stato ridimensionato, pertanto spetteranno 2 recensioni premio al primo classificato. Ho assegnato un solo premio speciale.
Fatemi sapere se volete il giudizio anche su EFP. Vi do 15 giorni di tempo per dirmi a quali storie devo lasciare le recensioni premio (vi anticipo che, qualora non dovessero essere di mio gradimento, sceglierò sulla base del mio gusto).
Passiamo alle valutazioni!







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Post: 2.167
Giudice*****
04/08/2017 19:47
 
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Terza classificata

"I legami dell'anima"

di Fiore di Cenere




Grammatica: 9/10
La grammatica va bene, ho notato perlopiù errori di distrazione e, in un solo caso, un tempo verbale sbagliato. In linea di massima, considerata la lunghezza del testo, non ci sono errori ripetuti o particolarmente gravi. Te li elenco qui di seguito.
"I suoi piani erano però andati in fumo: un male incurabile, a detta dei Medimaghi che aveva consultato, aveva iniziato per cause sconosciute a diffondersi nelle sue vene come un veleno, lento ma implacabile, e ormai con esso si contendeva il dominio del suo corpo da molte, troppe settimane.": qui non mi è ben chiaro perché hai usato "con esso", il soggetto è Hermione che si contende il dominio del proprio corpo col male incurabile? La frase andrebbe riorganizzata per risultare più chiara e scorrevole.
"quando due persone creano un legame, una parte delle rispettive anime viene ceduta spontaneamente all’altro": "altra", visto che "persone" è femminile.
Quando Hermione descrive Sirius, scrivi "incomprendibile".
"Non le importava se così facendo avrebbe accorciato la sua già breve vita, per far tornare l‘uomo che amava tra i suoi cari non avrebbe mai esitato, nemmeno se tra quelli che l’avrebbero accolto lei non ci sarebbe stata.": "fosse" al posto di "sarebbe".
"Al suo centro, solo il Velo ed Hermione. Abbassò le braccia e il fuoco si spense.": si capisce che il soggetto è Hermione, ma da un punto di vista grammaticale devi esplicitarlo ogni volta che cambia da una frase all'altra; puoi usare un sinonimo, come "ragazza", per evitare la ripetizione.
"Non seppe nemmeno che la prima parola del mago che le aveva conquistato il cuore, nella sua vita fu il suo nome": o metti "nella sua vita" tra due virgole o le togli tutte, non puoi metterne una sola che separa "cuore" da "nella".
"Harry lo stava praticamente implorarlo", altro errore di distrazione.



Stile: 8/10
Il tuo stile è piacevole e abbastanza scorrevole. Non si rivela sempre fluido, però. Ci sono casi in cui la comprensione del testo non risulta immediata (mi rifaccio ad alcuni esempi che ti ho riportato nella grammatica) e l'uso della punteggiatura non è gestito nel migliore dei modi, come qui:
"Gli affetti possiedono una magia particolare, che è solo loro: persino i babbani comprendono, seppur nei limiti delle loro conoscenze, la magia dell’amore: perché quando due persone creano un legame, una parte delle rispettive anime viene ceduta spontaneamente all’altro, senza neppure accorgersene."
Usare due volte i due punti spezza il ritmo della lettura, suggerendo l'idea di qualcosa d'impostato. Mi spiego meglio: secondo me un testo davvero ben scritto deve far dimenticare di essere stato scritto, tutto deve scorrere in maniera fluida, come se le parole si susseguissero in maniera naturale e spontanea. La punteggiatura sembra superflua, ma in tal senso ricompre un ruolo fondamentale, perché accompagna il lettore, crea suspense, dilata avvenimenti e descrizioni o le velocizza per infondere fretta, ansia, sgomento. In questo caso i due punti ripetuti, che ritengo poco eleganti e piuttosto sgradevoli in un testo narrativo, suggeriscono l'idea che chi scrive abbia fatto fatica a correlare le frasi e che per non cancellarle sia ricorso alla ripetizione, andando a penalizzare la scorrevolezza e la spontaneità del testo.
Per gusto personale non sopporto l'utilizzo di "esso/a," per indicare una persona, lo trovo cacofonico e antiquato. "l'uomo che aveva celato per tanto tempo. Il tempo sembrò immobilizzarsi": occhio alle ripetizioni, per esempio "tempo" appare tre volte in questi periodi (che non ho riportato per intero).
"Imparare? Cosa vuol dire?-
Questa volta lui quasi cadde, emettendo un grugnito dal sapore disperato e incredulo.
-Ma che cazz…? Siamo messi peggio di quanto temessi"
In questo caso il linguaggio di Sirius crea un effetto grottesco, spezza da morire l'atmosfera: Hermione è persa in un limbo ed è priva di memoria, l'uomo che ama l'ha appena ritrovata e sta cercando di riportarla indietro... e se ne esce con "Ma che cazz...?". Capisco che Sirius sia divertente, ma in un momento del genere le sue parole cozzano contro il suo stato d'animo. Ci sono invece periodi costruiti in maniera molto efficace sotto ogni punto di vista: sintassi, lessico, punteggiatura, figure retoriche. "sempre meno volti le facevano compagnia nella solitudine della sua mente, non ne sentiva più le voci, non ricordava in che modo erano stati importanti per lei. Non ricordava chi era lei. Presto sarebbe stata completamente sola ad affrontare il peso sul suo cuore: ricordi di una tortura, di urla, di dolore e pianti disperati, di sangue e morte, di perdita e lutto." Da "ricordi di una tortura", in particolare, l'effetto climax si propaga in maniera sconvolgente, anche grazie all'aumento dei sostantivi; prima appaiono "i single" ("tortura", "urla"), poi le coppie ("dolore e pianti", "sangue e morte", "perdita e lutto"). Il tutto si dilata e si condensa velocemente con queste frasi brevi che suggeriscono proprio l'idea di qualcosa in aumento, di sensazioni spiacevoli sempre più crescenti. Molto, molto efficace.



Titolo e introduzione: 9/10

Al titolo ho assegnato 4/5, all'introduzione 5/5. Parto dal primo: di solito il titolo costituisce il tasto dolente nelle mie valutazioni, perché è difficile che mi colpisca completamente. "I legami dell'anima" è abbastanza comune e generico, ma ha un bel suono, è breve e orecchiabile, di certo adatto a rispecchiare il messaggio che hai voluto dare con questa storia. In sintesi, non mi ha fatto fare faville, visto che tendo a preferire qualcosa di più particolare, ma è giustificato perché è praticamente il perno attorno al quale ruota la tua storia. Con l'introduzione ancora meglio: è intrigante questa voce narrante che parla della nascita di Hermione e di predestinazione, è originale la presenza della madre che "spiega" al lettore la sua scelta. Le immagini della luna, della neve, del sangue e del nero creano uno scenario evocativo che rimanda alla fiaba di Biancaneve con immediatezza; lo stile lineare e conciso aiuta senz'altro a renderlo nitido nella mente. Se proprio devo trovare il pelo nell'uovo cito l'ultima frase ("Perché l'amore è la magia più potente che esista"), che mi sembra piuttosto stucchevole. Non ho tolto punti, però, e per una semplice ragione: il contest è incentrato sulle fiabe e la tua storia è una Romantica. Il discorso sull'amore e la sua potenza magica calza a pennello in questo contesto, senza dimenticare che è il messaggio cardine dello stesso Harry Potter e che il mio gusto personale, qui, finisce nettamente in secondo piano.



IC: 8/15
Questo è l'unico, ma rilevante, tasto dolente della tua storia. All'inizio sei partita bene, Hermione e Sirius erano IC, ma nel momento in cui sono diventati una coppia la credibilità è andata via via scemando per i motivi che ti esporrò a breve. La tua Hermione si batte per trovare giustizia, è irremovibile, decisa, disposta a nascondere la verità sulla sua salute agli amici per non farli preoccupare, è disposta a sacrificare se stessa per salvare la vita degli altri - e fin qui ci siamo alla grande."Sirius Black era stato molte cose, la gran parte delle quali certamente poco piacevoli per tanti degli individui di cui aveva incrociato il cammino, ma nessuno avrebbe mai potuto dire che era stato insignificante.", "lei non aveva mai conosciuto un uomo dal carattere più sfaccettato, contraddittorio, paradossale, complesso e incomprendibile del suo. Aveva l’ira in corpo, ma combatteva come un leone affidandosi all’amore che ancora conservava nell’animo; di ombra e oscurità era permeata la sua mente come il suo stesso nome, ma aveva difeso la luce in cui aveva continuato a credere nonostante l’ingiustizia perpetrata contro di lui." Anche qui nulla da ridire, anzi, complimenti per la sintesi dettagliata e veritiera. Il problema di questi personaggi non è l'IC se li si prende singolarmente, è la coppia che è stata gestita male. Hermione ha raccontato le favole a Sirius e così si sono innamorati. Fine. O almeno è questo ciò che arriva al lettore, perché non hai fatto nulla per mostrargli quel Sirius e quella Hermione, accenni solo al fatto che lei lo correggeva ogni volta che lui apriva bocca e che lui la trovava irritante per questo. Trovo già di per sé abbastanza improbabile che loro due possano innamorarsi in questo modo, ma come si dice? Mai dire mai, quindi se ti fossi soffermata maggiormente sulla loro interazione il risultato sarebbe stato meno impensabile. Creando i presupposti di una conoscenza e di un confronto personale, con loro due soli, senza nessun intermediario, li avrebbe anche resi credibili. Invece è come se la vicenda partisse in medias res, sappiamo già che Sirius e Hermione si amano, come se fosse dato per scontato, come se fossero una coppia canon. Solo alla fine capiamo da questa frase: "Lei si era innamorata quando era appena una ragazzina, mentre lui ci aveva messo del tempo per capirlo e ancora di più per ammetterlo." che per Sirius è stato un processo non immediato, ma... se è morto al quinto anno di scuola di Hermione, quando l'ha capito, visto che non ha avuto molto tempo per interagire con Hermione prima di morire? Hai speso molte righe dedicate ai monologhi di ben sei personaggi al capezzale di Hermione, quando in casi come quello per creare pathos bastano poche parole, e hai trascurato l'amore cardine tra i protagonisti, i suoi presupposti e le sue dinamiche. Nello stile ho trovato inappropriata al contesto la scelta di un'espressione comica, qui l'atteggiamento di Draco. La sua amica (che poi, Draco Malfoy amico di Hermione Granger è quasi un pensiero allucinogeno) è intrappolata in un limbo, i suoi affetti più cari l'hanno raggiunta e la stanno incoraggiando e lui... le va vicino e la schiaffeggia in faccia? Già ci si chiede cosa ci faccia Draco con Harry, Ron, Ginny e i coniugi Granger nella cerchia degli affetti più cari di Hermione (Neville o Luna avrebbero potuto tranquillamente sostituirlo e salvare l'IC), in più ha questa reazione. Ti giuro che ho riso un sacco, da un lato ti devo ringraziare perché hai portato il mio umore alle stelle, ma dovendo valutare l'IC per il contest devo dire che purtroppo l'effetto comico è un tasto dolente, stona fortemente assieme al siparietto della storia di Draco. Ho avuto l'impressione che tu abbia voluto ficcare a forza un altro personaggio nella vicenda, il racconto di ciò che gli è successo dopo la guerra avviene troppo, troppo velocemente, e lo fa in questo modo: "Parliamo del meteo, ma intanto vi mostriamo il nuovo bikini di Paris Hilton". Insomma, era fuori contesto. Mi spiace, ma a livello di credibilità, sviluppo dei personaggi e della coppia non credo che la tua storia dia il massimo.



Utilizzo fiaba: 15/15
Condanna del "Veleno di Biancaneve"? L'uso del nome Biancaneve risulta forzato, non è giustificato perché non si accenna minimamente al fatto che la signorina von Erthal fosse soprannominata in questo modo. Questa è l'unica pecca, ma è davvero una piccolezza visto e considerato l'espediente che hai adottato per legare la sua figura alla famiglia Black, per non parlare del modo in cui hai gestito il resto degli elementi fiabeschi. La mela, i nani, la strega cattiva: tutto molto ben fatto. Davvero, ho amato da morire il fatto che la maledizione colpisca Hermione il giorno in cui, per citarti, "il buio vince la luce". L'hai associata sia alla fiaba che al mondo potteriano: fantastico. La maledizione entra in azione ben sette mesi dopo la Seconda Guerra Magica, dove questo sette rimanda sia ai Nani della fiaba che agli Horcrux di Voldemort, simbolo della Guerra stessa. Ottima anche le scelta di far risvegliare Hermione il giorno dell'equinozio di primavera, di sostituire il serpente con una figura benigna e decisamente originale, nonché di giocare sulla frase "nera come l'ebano" per associare Hermione ai Black. Sei stata bravissima, hai preso gli spunti della fiaba senza limitarti a citarli, gli hai dato un nuovo sapore, adattandoli al contesto potteriano e ai tuoi personaggi. Curioso che la mela offra la capacità di portare in vita i morti, visto che è proprio questo che Hermione cercava di fare con Sirius. Un po' sadica come idea, anche perché la si sarebbe potuta usare per riportare in vita Lupin, Fred &co. Visto che la suspense era nulla (tutti sappiamo che Hermione sceglierà sempre ciò che è giusto al posto del potere), almeno hai controbilanciato la sua assenza con un'offerta allettante e con una scelta sicuramente sofferta:
"Vivere con una conoscenza praticamente onnipotente, ma priva dei suoi stessi ricordi; oppure rischiare di non sopravvivere, proteggere un segreto pericoloso per tutta la vita, ma con la sua anima ancora intatta."; "potrei riportare indietro molte persone che sono morte in questa guerra, farei felici tante famiglie. Io chi sono, in confronto a così tanta gente?"
Davvero ottimo! Che dire della frase finale in stile fiaba? "Vissero per sempre felici e contenti? No. Ma qualunque cosa la vita gli mise davanti, la affrontarono insieme, forti del loro amore." Splendida.



Gradimento personale: 7/10

"Occhi d’oro e d’argento si erano fusi insieme, e non c’era più stato spazio per nessuno nelle loro menti." Bellatrix è morta in questa OS? Io dico di no, perché è risorta dentro di me non appena ho letto questa frase, il genere che più non digerisco, alla stregua di "Hai gli occhi di tua madre". Di solito la si associa alla Dramione, difatti il mio primo pensiero è stato: "Abbiamo già un pairing rovinato da questi cliché intramontabili, perché estendere il danno anche ad altri? Chiusa parentesi, la storia di per sé non è male. Scrivi bene e hai rispettato perfettamente le indicazioni del contest, portando un'introduzione interessante e una trama originale. Il problema è che i personaggi sono poco approfonditi. Peccato, perché se così non fosse stato mi avresti conquistata del tutto. Voglio tuttavia spendere ancora qualche parola su questa storia, citando alcune frasi. "Gli affetti possiedono una magia particolare, che è solo loro: [...] la magia dell’amore: perché quando due persone creano un legame, una parte delle rispettive anime viene ceduta spontaneamente all’altro, senza neppure accorgersene. Erano pochi a conoscenza di questa verità, di questa potenziale, enorme risorsa magica che molti secoli prima era stata traviata e trasformata in una magia oscura e proibita come gli Horcrux. Sapere di avere una parte di sè custodita da altri non era semplice da accettare, specie perché non accadeva in modo volontario. Nel corso di una vita, un'unica anima lascia traccia di sé in così tanti modi diversi e in così tante persone da non poterne mantenere neppure il ricordo, alle volte."
L'idea dei "legami dell'anima" può risultare carina, oppure poco originale e stucchevole, ma correlarla alla nascita degli Horcrux e all'incapacità di ricordarne l'origine l'ha senz'altro resa più affascinante ai miei occhi, anche perché in questo modo il legame tra i protagonisti risulta giustificato, ha un perché concreto, non si riduce a un mero gioco di parole. Amando i ricordi e tutti i significati simbolici ed esistenziali a essi associati, ho apprezzato altrettanto l'idea di Diane che "vive" in Hermione attraverso quest'ultimi, ma soprattutto la scelta finale di Hermione, le sue parole: "i miei ricordi [...]. Sono quelli che mi tengono ancorata alla realtà, che mi fanno stare dalla parte della giustizia." Ti consiglio, qualora in futuro volessi scrivere altre storie di questo tipo, di prestare particolare attenzione all'approfondimento dei personaggi e allo sviluppo della coppia, perché in tal caso potresti creare storie davvero pregevoli e vicine al mio gusto, visto che col resto mi sono trovata in sintonia.



Totale: 56/70






Chi torna da un viaggio non è mai la stessa persona che è partita
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Giudice*****
04/08/2017 19:47
 
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Terza classificata

"I legami dell'anima"

di Fiore di Cenere




Grammatica: 9/10
La grammatica va bene, ho notato perlopiù errori di distrazione e, in un solo caso, un tempo verbale sbagliato. In linea di massima, considerata la lunghezza del testo, non ci sono errori ripetuti o particolarmente gravi. Te li elenco qui di seguito.
"I suoi piani erano però andati in fumo: un male incurabile, a detta dei Medimaghi che aveva consultato, aveva iniziato per cause sconosciute a diffondersi nelle sue vene come un veleno, lento ma implacabile, e ormai con esso si contendeva il dominio del suo corpo da molte, troppe settimane.": qui non mi è ben chiaro perché hai usato "con esso", il soggetto è Hermione che si contende il dominio del proprio corpo col male incurabile? La frase andrebbe riorganizzata per risultare più chiara e scorrevole.
"quando due persone creano un legame, una parte delle rispettive anime viene ceduta spontaneamente all’altro": "altra", visto che "persone" è femminile.
Quando Hermione descrive Sirius, scrivi "incomprendibile".
"Non le importava se così facendo avrebbe accorciato la sua già breve vita, per far tornare l‘uomo che amava tra i suoi cari non avrebbe mai esitato, nemmeno se tra quelli che l’avrebbero accolto lei non ci sarebbe stata.": "fosse" al posto di "sarebbe".
"Al suo centro, solo il Velo ed Hermione. Abbassò le braccia e il fuoco si spense.": si capisce che il soggetto è Hermione, ma da un punto di vista grammaticale devi esplicitarlo ogni volta che cambia da una frase all'altra; puoi usare un sinonimo, come "ragazza", per evitare la ripetizione.
"Non seppe nemmeno che la prima parola del mago che le aveva conquistato il cuore, nella sua vita fu il suo nome": o metti "nella sua vita" tra due virgole o le togli tutte, non puoi metterne una sola che separa "cuore" da "nella".
"Harry lo stava praticamente implorarlo", altro errore di distrazione.



Stile: 8/10
Il tuo stile è piacevole e abbastanza scorrevole. Non si rivela sempre fluido, però. Ci sono casi in cui la comprensione del testo non risulta immediata (mi rifaccio ad alcuni esempi che ti ho riportato nella grammatica) e l'uso della punteggiatura non è gestito nel migliore dei modi, come qui:
"Gli affetti possiedono una magia particolare, che è solo loro: persino i babbani comprendono, seppur nei limiti delle loro conoscenze, la magia dell’amore: perché quando due persone creano un legame, una parte delle rispettive anime viene ceduta spontaneamente all’altro, senza neppure accorgersene."
Usare due volte i due punti spezza il ritmo della lettura, suggerendo l'idea di qualcosa d'impostato. Mi spiego meglio: secondo me un testo davvero ben scritto deve far dimenticare di essere stato scritto, tutto deve scorrere in maniera fluida, come se le parole si susseguissero in maniera naturale e spontanea. La punteggiatura sembra superflua, ma in tal senso ricompre un ruolo fondamentale, perché accompagna il lettore, crea suspense, dilata avvenimenti e descrizioni o le velocizza per infondere fretta, ansia, sgomento. In questo caso i due punti ripetuti, che ritengo poco eleganti e piuttosto sgradevoli in un testo narrativo, suggeriscono l'idea che chi scrive abbia fatto fatica a correlare le frasi e che per non cancellarle sia ricorso alla ripetizione, andando a penalizzare la scorrevolezza e la spontaneità del testo.
Per gusto personale non sopporto l'utilizzo di "esso/a," per indicare una persona, lo trovo cacofonico e antiquato. "l'uomo che aveva celato per tanto tempo. Il tempo sembrò immobilizzarsi": occhio alle ripetizioni, per esempio "tempo" appare tre volte in questi periodi (che non ho riportato per intero).
"Imparare? Cosa vuol dire?-
Questa volta lui quasi cadde, emettendo un grugnito dal sapore disperato e incredulo.
-Ma che cazz…? Siamo messi peggio di quanto temessi"
In questo caso il linguaggio di Sirius crea un effetto grottesco, spezza da morire l'atmosfera: Hermione è persa in un limbo ed è priva di memoria, l'uomo che ama l'ha appena ritrovata e sta cercando di riportarla indietro... e se ne esce con "Ma che cazz...?". Capisco che Sirius sia divertente, ma in un momento del genere le sue parole cozzano contro il suo stato d'animo. Ci sono invece periodi costruiti in maniera molto efficace sotto ogni punto di vista: sintassi, lessico, punteggiatura, figure retoriche. "sempre meno volti le facevano compagnia nella solitudine della sua mente, non ne sentiva più le voci, non ricordava in che modo erano stati importanti per lei. Non ricordava chi era lei. Presto sarebbe stata completamente sola ad affrontare il peso sul suo cuore: ricordi di una tortura, di urla, di dolore e pianti disperati, di sangue e morte, di perdita e lutto." Da "ricordi di una tortura", in particolare, l'effetto climax si propaga in maniera sconvolgente, anche grazie all'aumento dei sostantivi; prima appaiono "i single" ("tortura", "urla"), poi le coppie ("dolore e pianti", "sangue e morte", "perdita e lutto"). Il tutto si dilata e si condensa velocemente con queste frasi brevi che suggeriscono proprio l'idea di qualcosa in aumento, di sensazioni spiacevoli sempre più crescenti. Molto, molto efficace.



Titolo e introduzione: 9/10

Al titolo ho assegnato 4/5, all'introduzione 5/5. Parto dal primo: di solito il titolo costituisce il tasto dolente nelle mie valutazioni, perché è difficile che mi colpisca completamente. "I legami dell'anima" è abbastanza comune e generico, ma ha un bel suono, è breve e orecchiabile, di certo adatto a rispecchiare il messaggio che hai voluto dare con questa storia. In sintesi, non mi ha fatto fare faville, visto che tendo a preferire qualcosa di più particolare, ma è giustificato perché è praticamente il perno attorno al quale ruota la tua storia. Con l'introduzione ancora meglio: è intrigante questa voce narrante che parla della nascita di Hermione e di predestinazione, è originale la presenza della madre che "spiega" al lettore la sua scelta. Le immagini della luna, della neve, del sangue e del nero creano uno scenario evocativo che rimanda alla fiaba di Biancaneve con immediatezza; lo stile lineare e conciso aiuta senz'altro a renderlo nitido nella mente. Se proprio devo trovare il pelo nell'uovo cito l'ultima frase ("Perché l'amore è la magia più potente che esista"), che mi sembra piuttosto stucchevole. Non ho tolto punti, però, e per una semplice ragione: il contest è incentrato sulle fiabe e la tua storia è una Romantica. Il discorso sull'amore e la sua potenza magica calza a pennello in questo contesto, senza dimenticare che è il messaggio cardine dello stesso Harry Potter e che il mio gusto personale, qui, finisce nettamente in secondo piano.



IC: 8/15
Questo è l'unico, ma rilevante, tasto dolente della tua storia. All'inizio sei partita bene, Hermione e Sirius erano IC, ma nel momento in cui sono diventati una coppia la credibilità è andata via via scemando per i motivi che ti esporrò a breve. La tua Hermione si batte per trovare giustizia, è irremovibile, decisa, disposta a nascondere la verità sulla sua salute agli amici per non farli preoccupare, è disposta a sacrificare se stessa per salvare la vita degli altri - e fin qui ci siamo alla grande."Sirius Black era stato molte cose, la gran parte delle quali certamente poco piacevoli per tanti degli individui di cui aveva incrociato il cammino, ma nessuno avrebbe mai potuto dire che era stato insignificante.", "lei non aveva mai conosciuto un uomo dal carattere più sfaccettato, contraddittorio, paradossale, complesso e incomprendibile del suo. Aveva l’ira in corpo, ma combatteva come un leone affidandosi all’amore che ancora conservava nell’animo; di ombra e oscurità era permeata la sua mente come il suo stesso nome, ma aveva difeso la luce in cui aveva continuato a credere nonostante l’ingiustizia perpetrata contro di lui." Anche qui nulla da ridire, anzi, complimenti per la sintesi dettagliata e veritiera. Il problema di questi personaggi non è l'IC se li si prende singolarmente, è la coppia che è stata gestita male. Hermione ha raccontato le favole a Sirius e così si sono innamorati. Fine. O almeno è questo ciò che arriva al lettore, perché non hai fatto nulla per mostrargli quel Sirius e quella Hermione, accenni solo al fatto che lei lo correggeva ogni volta che lui apriva bocca e che lui la trovava irritante per questo. Trovo già di per sé abbastanza improbabile che loro due possano innamorarsi in questo modo, ma come si dice? Mai dire mai, quindi se ti fossi soffermata maggiormente sulla loro interazione il risultato sarebbe stato meno impensabile. Creando i presupposti di una conoscenza e di un confronto personale, con loro due soli, senza nessun intermediario, li avrebbe anche resi credibili. Invece è come se la vicenda partisse in medias res, sappiamo già che Sirius e Hermione si amano, come se fosse dato per scontato, come se fossero una coppia canon. Solo alla fine capiamo da questa frase: "Lei si era innamorata quando era appena una ragazzina, mentre lui ci aveva messo del tempo per capirlo e ancora di più per ammetterlo." che per Sirius è stato un processo non immediato, ma... se è morto al quinto anno di scuola di Hermione, quando l'ha capito, visto che non ha avuto molto tempo per interagire con Hermione prima di morire? Hai speso molte righe dedicate ai monologhi di ben sei personaggi al capezzale di Hermione, quando in casi come quello per creare pathos bastano poche parole, e hai trascurato l'amore cardine tra i protagonisti, i suoi presupposti e le sue dinamiche. Nello stile ho trovato inappropriata al contesto la scelta di un'espressione comica, qui l'atteggiamento di Draco. La sua amica (che poi, Draco Malfoy amico di Hermione Granger è quasi un pensiero allucinogeno) è intrappolata in un limbo, i suoi affetti più cari l'hanno raggiunta e la stanno incoraggiando e lui... le va vicino e la schiaffeggia in faccia? Già ci si chiede cosa ci faccia Draco con Harry, Ron, Ginny e i coniugi Granger nella cerchia degli affetti più cari di Hermione (Neville o Luna avrebbero potuto tranquillamente sostituirlo e salvare l'IC), in più ha questa reazione. Ti giuro che ho riso un sacco, da un lato ti devo ringraziare perché hai portato il mio umore alle stelle, ma dovendo valutare l'IC per il contest devo dire che purtroppo l'effetto comico è un tasto dolente, stona fortemente assieme al siparietto della storia di Draco. Ho avuto l'impressione che tu abbia voluto ficcare a forza un altro personaggio nella vicenda, il racconto di ciò che gli è successo dopo la guerra avviene troppo, troppo velocemente, e lo fa in questo modo: "Parliamo del meteo, ma intanto vi mostriamo il nuovo bikini di Paris Hilton". Insomma, era fuori contesto. Mi spiace, ma a livello di credibilità, sviluppo dei personaggi e della coppia non credo che la tua storia dia il massimo.



Utilizzo fiaba: 15/15
Condanna del "Veleno di Biancaneve"? L'uso del nome Biancaneve risulta forzato, non è giustificato perché non si accenna minimamente al fatto che la signorina von Erthal fosse soprannominata in questo modo. Questa è l'unica pecca, ma è davvero una piccolezza visto e considerato l'espediente che hai adottato per legare la sua figura alla famiglia Black, per non parlare del modo in cui hai gestito il resto degli elementi fiabeschi. La mela, i nani, la strega cattiva: tutto molto ben fatto. Davvero, ho amato da morire il fatto che la maledizione colpisca Hermione il giorno in cui, per citarti, "il buio vince la luce". L'hai associata sia alla fiaba che al mondo potteriano: fantastico. La maledizione entra in azione ben sette mesi dopo la Seconda Guerra Magica, dove questo sette rimanda sia ai Nani della fiaba che agli Horcrux di Voldemort, simbolo della Guerra stessa. Ottima anche le scelta di far risvegliare Hermione il giorno dell'equinozio di primavera, di sostituire il serpente con una figura benigna e decisamente originale, nonché di giocare sulla frase "nera come l'ebano" per associare Hermione ai Black. Sei stata bravissima, hai preso gli spunti della fiaba senza limitarti a citarli, gli hai dato un nuovo sapore, adattandoli al contesto potteriano e ai tuoi personaggi. Curioso che la mela offra la capacità di portare in vita i morti, visto che è proprio questo che Hermione cercava di fare con Sirius. Un po' sadica come idea, anche perché la si sarebbe potuta usare per riportare in vita Lupin, Fred &co. Visto che la suspense era nulla (tutti sappiamo che Hermione sceglierà sempre ciò che è giusto al posto del potere), almeno hai controbilanciato la sua assenza con un'offerta allettante e con una scelta sicuramente sofferta:
"Vivere con una conoscenza praticamente onnipotente, ma priva dei suoi stessi ricordi; oppure rischiare di non sopravvivere, proteggere un segreto pericoloso per tutta la vita, ma con la sua anima ancora intatta."; "potrei riportare indietro molte persone che sono morte in questa guerra, farei felici tante famiglie. Io chi sono, in confronto a così tanta gente?"
Davvero ottimo! Che dire della frase finale in stile fiaba? "Vissero per sempre felici e contenti? No. Ma qualunque cosa la vita gli mise davanti, la affrontarono insieme, forti del loro amore." Splendida.



Gradimento personale: 7/10

"Occhi d’oro e d’argento si erano fusi insieme, e non c’era più stato spazio per nessuno nelle loro menti." Bellatrix è morta in questa OS? Io dico di no, perché è risorta dentro di me non appena ho letto questa frase, il genere che più non digerisco, alla stregua di "Hai gli occhi di tua madre". Di solito la si associa alla Dramione, difatti il mio primo pensiero è stato: "Abbiamo già un pairing rovinato da questi cliché intramontabili, perché estendere il danno anche ad altri? Chiusa parentesi, la storia di per sé non è male. Scrivi bene e hai rispettato perfettamente le indicazioni del contest, portando un'introduzione interessante e una trama originale. Il problema è che i personaggi sono poco approfonditi. Peccato, perché se così non fosse stato mi avresti conquistata del tutto. Voglio tuttavia spendere ancora qualche parola su questa storia, citando alcune frasi. "Gli affetti possiedono una magia particolare, che è solo loro: [...] la magia dell’amore: perché quando due persone creano un legame, una parte delle rispettive anime viene ceduta spontaneamente all’altro, senza neppure accorgersene. Erano pochi a conoscenza di questa verità, di questa potenziale, enorme risorsa magica che molti secoli prima era stata traviata e trasformata in una magia oscura e proibita come gli Horcrux. Sapere di avere una parte di sè custodita da altri non era semplice da accettare, specie perché non accadeva in modo volontario. Nel corso di una vita, un'unica anima lascia traccia di sé in così tanti modi diversi e in così tante persone da non poterne mantenere neppure il ricordo, alle volte."
L'idea dei "legami dell'anima" può risultare carina, oppure poco originale e stucchevole, ma correlarla alla nascita degli Horcrux e all'incapacità di ricordarne l'origine l'ha senz'altro resa più affascinante ai miei occhi, anche perché in questo modo il legame tra i protagonisti risulta giustificato, ha un perché concreto, non si riduce a un mero gioco di parole. Amando i ricordi e tutti i significati simbolici ed esistenziali a essi associati, ho apprezzato altrettanto l'idea di Diane che "vive" in Hermione attraverso quest'ultimi, ma soprattutto la scelta finale di Hermione, le sue parole: "i miei ricordi [...]. Sono quelli che mi tengono ancorata alla realtà, che mi fanno stare dalla parte della giustizia." Ti consiglio, qualora in futuro volessi scrivere altre storie di questo tipo, di prestare particolare attenzione all'approfondimento dei personaggi e allo sviluppo della coppia, perché in tal caso potresti creare storie davvero pregevoli e vicine al mio gusto, visto che col resto mi sono trovata in sintonia.



Totale: 56/70






Chi torna da un viaggio non è mai la stessa persona che è partita
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04/08/2017 19:47
 
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Secondo classificato

"La Prigioniera e il Principe improbabile"

di Guido.EFP




Grammatica: 9.9/10
Va bene, ho notato solo qualche errore di distrazione, come ad esempio "facie" al posto di "facile", "fonito" al posto di "fornito". Nell'ultima parte della storia dimentichi di mettere alcuni punti a chiusura dei dialoghi, ma in una OS sono dettagli che per me incidono poco. Di norma se non abbiamo "ed era", "ad armi", quindi parole che iniziano con la stessa vocale della parola precedente, l'uso della "d" eufonica risulta improprio. Io non sottraggo punti per questo tipo di errori, ma "ed finisco" è inequivocabilmente sbagliato. Per il resto tutto perfetto.



Stile: 10/10
Ho apprezzato moltissimo questo stile, mi ha letteralmente catturata, spingendomi a leggere la storia tutta d'un fiato. Prima di tutto, è curato sotto ogni aspetto. Grammatica, punteggiatura, sintassi, lessico, pause, uso del corsivo: tutto ha un suo equilibrio e una ragione d'esserci. Non ci sono periodi poco scorrevoli o prolissi, né scelte lessicali ridondanti e concetti espressi in maniera ambigua. L'introspezione è senz'altro un altro punto a favore, se non il migliore. La tensione e il senso di smarrimento di Hermione si riflettono perfettamente nello stile attraverso le ripetizioni, l'uso abbondante di virgole, sostantivi e verbi: le azioni che descrive e compie lei stessa comunicano proprio un senso d'oppressione, il suo desiderio di cambiare lo stato delle cose e la sua impossibilità di agire. Se l'introspezione fosse un'immagine, quelle di Hermione e Draco sarebbero nitide e ricche di dettagli, giochi di controluce che accentuano la desolazione del paesaggio e, soprattutto nel caso di Hermione, dell'assenza di speranza, del predominio di una rassegnazione stanca. Hermione trova conforto osservando il Lago Nero, unico elemento rimasto inalterato in una Hogwarts ormai irriconoscibile, e si serve di frasi brevi, dal tono assente, come di chi non riesce più a immaginare un'altra realtà, per descrivere la distesa di tombe che riempono i prati. In particolare, ho amato questo periodo: "E così, io conosco quel gigantesco camposanto solo nel suo aspetto notturno, quando il lago mormora parole di conforto ai defunti, o forse riporta a me le loro, come sussurri inutili." È di una bellezza struggente, evocativa al massimo con questa immagine del Lago Nero che sussurra parole di conforto ai morti; è impregnato di un alone dark e malinconico al tempo stesso. Curioso, il fatto che prima il Lago rappresentasse l'area più minacciosa del parco, visto che ora sembra essere l'unica figura benigna. Lo stato d'animo di Hermione s'imprime nella mente di chi legge grazie a questo stile ricco e immediato. "Eppure, rimango attaccata alla finestra, ai ricordi, al dolore.
Forse perché è l’unica decisione che io possa ancora prendere da sola."
Frasi come queste, frasi concise e incisive, implicano più di quanto comunichi il loro senso letterale. Qui, ad esempio, capiamo come a Hermione sia stato negato anche il diritto di morire. Inutile dire che ho amato questo stile in tutto e per tutto: scorrevole, incisivo, evocativo, accurato nelle descrizioni e nell'introspezione, equilibrato, capace di creare suspense, chiaro, diretto. Che dire delle pennellate dark sparse qua e là? Sono le mie preferite e si sposano così bene con l'atmosfera e lo stato d'animo dei personaggi che mi sembra di vedere la Torre di Corvonero, la luna che illumina la superficie del Lago e la distesa delle tombe.



Titolo e introduzione: 7.5/10
Al titolo ho assegnato 2.5/5, all'introduzione 5/5. Il titolo non è di mio gusto perché lo trovo troppo lungo. Accostare l'aggettivo "improbabile" a "principe" non mi sembra una scelta efficace: ho avvertito il sentore di un'ironia fuori posto, fortemente in contrasto con lo scenario cupo e angoscioso presentato nell'introduzione. L'ironia, forse, è voluta proprio per sottolineare il fatto che il principe in questione sia un fifone che mangia pane e sarcasmo, ma la scelta di un aggettivo più conciso e incisivo avrebbe comunque reso meglio l'idea. Il lato positivo riguarda "prigioniera" e "principe", dato che spianano la strada al contesto fiabesco. L'introduzione è secondo me vincente. La trovo intrigante, dice e non dice al tempo stesso. Sappiamo che Voldemort è morto, ma che la guerra non è stata vinta, perché c'è questa misteriosa "Lei" ad averlo sostituito. L'immagine delle tombe, inoltre, aggiunge quel pizzico di dark per me sicuramente evocativo e allettante. In sintesi, il titolo non mi ha conquistata, ma l'introduzione mi ha saziata più che a sufficienza.



IC: 13.5/15
In linea generale i personaggi che hai delineato risultano convincenti, con un'introspezione coerente e curata. Bellatrix è perfetta, anche quando non è una presenza diretta in scena riesce a imprimersi a forza con la sua personalità schiacciante. Bellatrix tiene prigioniera Hermione, togliendole persino il diritto di suicidarsi o, per citarti, "lasciarsi andare": vuole che lei soffra a mente lucida, continuamente. Decisamente nel suo stile, da Mangiamorte sadica e spietata. Trovo alquanto azzeccato farle usare la Torre di Corvonero come prigione, far sì che la definisca la Casata di "quelli che si credevano furbi" e apostrofare Hermione come "quella che si credeva la più furba di tutti." Bellatrix ha disseminato il parco di Hogwarts di tombe e fa sì che Hermione, la Mezzosangue simbolo del suo trofeo, possa sempre vederle. Senza contare che la conduce ogni volta a un passo dal Velo e le fa attendere l'ennesima tortura con un sadico, inesorabile conto alla rovescia: insomma, serve aggiungere altro? Assolutamente Bellatrix da tutti i pori. Anche con Hermione non ho nulla da ridire. Citare queste frasi per me è inevitabile: "la compagnia mi manca molto meno dei libri. Nei libri, il mondo aveva un senso. E sapevo di potermi sempre rifugiare in biblioteca, quando qualcosa andava storto. Adesso, mi sono rimaste solo le pareti. Anzi, a rigore, quest’unica parete circolare, su cui ho inciso di tutto, dalle tabelline a calcoli di Aritmanzia che non so più neppure se abbiano un senso o lo dovrebbero avere." Rendono perfettamente l'idea di chi lei sia, di quanto si stia aggrappando con le unghie e con i denti a quello che era prima di diventare il "trofeo" di Bellatrix. Non è per niente facile rimanere IC di fronte a un personaggio eternamente prigioniero che ha visto morire i propri cari e ha perso la voglia di vivere, ma la tua Hermione non si discosta da quella canonica, dà sempre l'idea di essere la ragazza razionale e stoica che conosciamo dal modo in cui resiste. Resiste alle torture, al dolore della solitudine e della morte, resiste al silenzio e all'assenza. Fa di tutto per conservare un barlume di speranza, per quanto sembri non farcela, si capisce che anela a restare in vita e a rovesciare il regime anarchico, fosse anche l'ultima cosa che potrebbe fare. Se l'introspezione di Hermione è ricca e coerente al suo personaggio, lo è altrettanto quella che hai creato per Draco. Sembra quasi più incredulo del lettore quando decide di uscire dall'ombra e agire. La sua ribellione nei confronti di Bellatrix la trovo plausibile. Sua zia non è il più grande mago di tutti i tempi, la guerra è finita, ciò che resta in piedi è una vana resistenza che non ha una direzione precisa; forse non è il termine adatto, ma trovo più "facile" uscire dalla tana e provare a mettersi in gioco in una situazione del genere. Un aspetto che ho senz'altro apprezzato è che non hai cercato di renderlo un eroe senza macchia e paura, cosa che purtroppo succede spesso. Draco pensa a liberare la prigioniera senza farsi vedere, non ad affrontare Bellatrix e a sconfiggerla. Su di lui cito queste frasi: "dovrei vergognarmi di non essere un assassino.
Oh, l’ho fatto, all’inizio. Ho pianto per mesi interi, ho disprezzato me stesso, avrei perfino voluto tentare il suicidio… e a che è servito? A nulla. Agli occhi della Regina, la mia macchia è indelebile, una vergogna sotto il cui peso dovrei gemere tutta la vita. E invece, adesso, potrei solo vergognarmi di essermi vergognato." Danno l'idea di uno sviluppo che va oltre il canon e riesce a dare un'interpretazione coerente e plausibile. "Mentre mi incammino, cerco ancora l’attrezzo più importante di tutti, ma più lo cerco e più mi sfugge. Però non mi arrendo. Continuo a cercare il mio coraggio." Anche queste sono particolarmente incisive, lo stile di cui ti sei servito ti ha senz'altro aiutato in tal senso. Davvero, sembra di entrare nella testa dei personaggi, è come se gli avessi tolto le parole di bocca. Oltre ad averli trovati IC mi sono sembrati ben approfonditi e gestiti. Anche qui, per esempio, emerge l'evoluzione di Draco: "Dov’è finito il mio sogno di diventare un grande giocatore di Quidditch?
Dov’è finita l’ambizione, l’energia, tutto ciò che ho speso e sudato su questo campo? In un Marchio Nero sul braccio. Ecco dove. Bruciava come il fuoco… perché stava bruciando il mio futuro. I miei sogni, le mie speranze, il mio coraggio. Tutto. E io, stupido, credevo… cosa credevo? Neanche lo so più."
Periodi brevi, densi di significato; la risposta "In un Marchio Nero sul braccio" dice moltissimo con poche parole, rendendo esplicito il ricordo d'innumerevoli avvenimenti. La punta di auto-compatimento finale, poi, è la ciliegina sulla torta. Ritengo estremamente credibile questo atteggiamento, ho sempre immaginato un Draco nel post-guerra che nasconde a tutti di provare pentimento, ma che nella sua testa si colpevolizza continuamente e anche con un certo sarcasmo.
"C’è voluta una guerra agli ordini di un pazzo per scuotere, in me, quell’imperativo morale fino a metterne a nudo le radici, più folli del Platano Picchiatore. C’è voluta una battaglia dove quelli che disprezzavo hanno rischiato il collo per salvarmi. C’è voluta una “vittoria” che mi ha lasciato, credo, in condizioni anche peggiori di quelle che mi avrebbe riservato la sconfitta. Solo dopo tutto questo ho cominciato a riflettere veramente."
Non credo di dover aggiungere altro, i personaggi parlano da soli stroncando qualunque scetticismo. Non ti ho dato il massimo perché ci sono alcuni dettagli che non mi hanno convinta. Il Patronus di Draco mi ha fatto storcere il naso: il drago ha una simbologia vastissima, se dovessi riassumerla in tre parole sceglierei "coraggio, terribile, dimostrazione." Penso proprio che la tua scelta si rifaccia a quest'ultima, ciò al fatto che il drago rappresenti la prova che Draco deve superare per sconfiggere il suo difetto più grande, tuttavia avrei preferito che l'animale non venisse semplicemente nominato, che si facesse invece riferimento al suo significato, al legame che il suddetto Patronus ha con chi lo evoca. Purtroppo penso che a primo impatto, chiunque leggerà la storia, farà l'associazione "drago/principe invincibile e coraggioso", che a Draco s'addice come una pelliccia di castoro indossata nel Sahara. L'altro aspetto che non mi ha convinto è l'atteggiamento di Hermione dopo che viene tratta in salvo: mi aspettavo che corresse subito a chiedere aiuto per Draco che era rimasto indietro, che provasse a fare qualcosa, visto che non sapeva cosa ne fosse stato di lui, invece è andata a farsi un bagno. Insomma, sono rimasta del tutto spiazzata. Questi elementi intaccano un quadro altrimenti perfetto, peccato, ma in linea generale devo dire che sono rimasta più che soddisfatta da tutto il resto.



Utilizzo fiaba: 15/15

Mi è piaciuto da matti. Davvero, l'idea di utilizzare Bellatrix in veste di "Regina Nera" e di creare questo scenario dark attorno alla Torre di Corvonero è meravigliosa. Hai preso una fiaba che tendenzialmente non offre grandi margini di sorpresa e sei riuscito a creare suspense. L'hai saputa rivisitare, l'hai messa sotto una nuova luce senza che risultasse fuori posto nel contesto potteriano. Anzi, hai creato una trama che fa quasi domandare come mai la fiaba non appartenga a questo universo. Il castello di Hogwarts e la Torre di Corvonero si prestano bene per Raperonzolo già da un punto di vista scenico. Reputo notevole la cura rivolta all'ambientazione, la sua ricchezza di particolari rivisitati in stile dark, il modo in cui Bellatrix s'inserisce in tutto questo e riesci a imporsi come la "Regina Nera". Bellatrix rappresenta la maga adirata per un torto subito, la maga in cerca di vendetta, e in questo caso il "torto", se così lo si può chiamare, è l'omicidio di Voldemort. Hermione è lo strumento necessario ad attuare la vendetta, è Raperonzolo, ma una Raperonzolo necessariamente più sveglia dell'originale, più furba. Draco ha il ruolo del principe (improbabile) che viene accecato da Bellatrix per averla ingannata, ma si discosta dall'originale perché non agisce per amore, bensì per riscatto personale. Ho apprezzato la presenza di tutti gli elementi fiabeschi perché non si limitano a uno sterile copia-incolla, gli avvenimenti non sono identici a quelli della fiaba originale, vengono rimodellati per adattarsi al mondo potteriano e sono presentati in maniera intrigante. Bellatrix sembra nata per rivestire i panni della maga cattiva e vendicativa: chi altri, meglio di Hermione, avrebbe potuto essere la sua prigioniera dopo Harry? Ho apprezzato la tua scelta di narrare un singolo incontro tra Draco e Hermione, anziché quelli ripetuti tra i protagonisti della fiaba: trattandosi di una OS risulta più vincente da un punto di vista tecnico, fa sì che si eviti di diventare prolissi e mantiene alta la suspense. Come avviene nella fiaba originale, la presenza di Bellatrix sparisce senza che si sappia nulla di lei: il fine della storia non è raccontarne sconfitta, bensì di mostrare la prova del principe, perciò anche questa scelta è stata vincente. Che dire della Pozione Rigenerante? Amo i dettagli, amo l'inserimento di elementi magici creati ad OC: la ciliegina sulla torta ha decisamente iniziato a splendere quando ho ricollegato le lacrime curative di Raperonzolo a quelle di Hermione usate nella pozione. Sono rimasta più che soddisfatta dall'utilizzo della fiaba, ogni personaggio, descrizione e azione che vi rimanda risulta del tutto naturale, quasi appartenesse direttamente al mondo di J.K.Rowling.



Gradimento personale: 9/10
Da come avrai potuto capire sono pochi gli aspetti che non mi hanno convinta. La tua storia mi è piaciuta tanto: costituisce il giusto mix d'introspezione e azione che prediligo, con tocchi di sarcasmo qua e là che non guastano mai e un meraviglioso scenario dark. Lo stile è impeccabile, ben equilibrato, se fosse una persona la definirei "dal carattere brillante", come Hermione. Personaggi approfonditi, utilizzo della fiaba eccellente, introduzione accattivante. Il lieto fine lascia spazio all'immaginazione, crea i presupposti per un seguito e allo stesso tempo si regge in piedi da solo: è veramente azzeccato per una OS di questo tipo. Inutile dire che Shorty mi sembra un nome perfetto per un elfo domestico! Ho deciso d'assegnarti il premio "Child of Twilight" per l'elegante uso del dark. Complimenti.



Totale: 64.9/70
[Modificato da _ Freya Crescent _ 04/08/2017 19:51]





Chi torna da un viaggio non è mai la stessa persona che è partita
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Post: 2.167
Giudice*****
04/08/2017 19:53
 
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Prima classificata

"No one ever mentions fear"

di Bessie.B




Grammatica: 9.9/10
La grammatica, se non fosse per un singolo errore, sarebbe perfetta, non ho nemmeno notato errori di distrazione. L'errore in questione è però piuttosto rilevante.
"Probabilmente non si è mai accorto, né di averlo riempito, né di averne rotti otto":"si è accorto" regge "averlo riempito", non bisogna assolutamente separarli con una virgola.



Stile: 10/10
Stile impeccabile e curato sotto ogni punto di vista. Le pause numerose e le frasi brevi conferiscono a tratti un ritmo singhiozzante e monotono al testo, ma lo ritengo in linea con l'atmosfera malinconica del racconto, l'andamento molto lento e questi personaggi che si svelano delicatamente, poco alla volta, mai del tutto. Frasi di questo tipo infatti sono perfette per mantenere un alone di mistero e suscitare l'idea di una situazione in fase di stallo, di una ricerca apparentemente impossibile e priva di risposte. Mi è piaciuto come hai gestito la narrazione, il presente si dipana un passo alla volta, accompagnato dai flashback del passato. In particolare l'introduzione legata alla regina d'oro risulta estremamente nitida, sembra quasi una diapositiva viva, dove è possibile vedere la regina che balla e s'infanga le scarpe a ogni passo, la regina che ride mentre i corvi gracchiano e il sangue le gronda ai piedi. Il tutto è estremamente vivido, in netto contrasto con l'indole dei personaggi che invece resta a tratti oscura, nascosta come la neve che nasconde la stessa Hermione al mondo. Nonostante il testo sia prettamente introspettivo e malinconico, sei riuscita a creare suspense. Le metafore che si rincorrono dall'inizio alla fine sono sapientemente studiate, quella che ho apprezzato di più è quella legata alle stagioni: sembra che Hermione smetta di avere paura con l'inizio della primavera, simbolo di rinascita. Ma la primavera di Hermione non è il viaggio di ritorno dalla sua famiglia, non è qualcosa di concreto, è "c'è Draco Malfoy che, come un bambino, scrolla i piedi nella neve, forse cercando l'erba, forse per fare arrivare alle gambe di lei qualche goccia di gelo", quindi l'inverno, la Siberia, ciò che lei ormai vuole. La paura, nella tua storia, è una presenza costante che non sembra mai andarsene del tutto e che con questo stile che procede per sottintesi crea un bellissimo effetto malinconico. Il tema della dualità è un altro elemento ricorrente che si riesce a cogliere proprio grazie all'impostazione stilistica, ai continui rimandi che si verificano nel testo; ogni parola ha un suo perché, ha una ragione d'esserci e d'essere in una data riga anziché in un'altra. La regina all'inizio ha la testa tagliata e cade scomposta, in uno scenario dark con corvi gracchianti e sangue, mentre alla fine tiene la testa tra le mani "come un mazzo di fiori". In sintesi, direi che la forma con cui racconti la storia è sposa del suo contenuto, cosa che spesso si rivela molto impegnativa. I miei complimenti!



Titolo e introduzione: 8/10
Al titolo ho assegnato 3/5, all'introduzione 5/5. "No one ever mentions fear" rimanda a Anastasia e non solo: anticipa lo stato d'animo della tua Hermione alle prese con una nemica subdola, suggerendo l'idea che l'utilizzo della fiaba non si rivelerà sterile o superficiale - tuttavia preso in sé non mi dice nulla. È un titolo che non mi affascina, lo trovo muto, non mi trasmette niente. L'introduzione, invece, mi sembra bellissima: frasi secche, essenziali, dal tono distaccato, come di chi vuole farci entrare un passo alla volta e con discrezione dentro la storia. Non so perché, ma il dettaglio su cui mi sono soffermata di più è quel "tra la neve". Tutte queste sensazioni di distacco e freddezza, per assurdo, si sciolgono e sfumano in una delicatezza di fondo che controbilancia la situazione non appena si legge "neve". Credo che l'introduzione inviti a iniziare assieme a Rose la ricerca di Hermione e che essendo criptica invogli il desiderio di svelare il mistero, di rimuovere la neve strato dopo strato per vedere cosa vi si nasconda. Mi è piaciuta molto.



IC: 15/15
Astoria è una presenza lieve, eppure riesce ad avere un ruolo cruciale nella vicenda: Theo la descrive come una donna a cui manca "quel qualcosa", eppure lei sembra aver capito più di tutti sulla sparizione di Hermione. Mentre la sarta le cuce l'abito su misura, i suoi sorrisi in realtà dicono "andiamo via", così come Hermione, a mezze labbra, dice "portatemi via da qui" in una foto - e ancora, Astoria sorride come una sirena nel suo ritratto, proprio come la regina nominata nell'introduzione. Credo che le due donne rappresentino le regine gemelle, le regine che non sentono di essere nel posto giusto, le regine che continuano a cercare la loro strada - che dire poi del fatto che Rose ha avuto un parto gemellare? O di Theo che ha un dente d'oro - "c'è una regina d'oro" - a cui una puttana ha cercato di squarciare la faccia - "dicono che sia la leggenda della regina squarciata"? Insomma, analogie a tratti inquietanti. La dualità è un tema ricorrente nella tua storia, si mostra ripetutamente, non in maniera diretta, ma come un dettaglio in più da cogliere; si riflette anche nella ricerca di ognuno dei personaggi, personaggi che dicono e non dicono, personaggi che si svelano a metà. Essendo la narrazione criptica magari mi sbaglio su tutto, ma il fatto che la lettura apra le porte a diverse interpretazioni è sicuramente un punto a tuo favore: un po' di mistero, se ben sfruttato, non rende piatti i personaggi, anzi, invita a svelarli strato dopo strato. Un po' come succede con la neve nell'introduzione. Il tutto crea un effetto armonico, una coesione testuale fra stile e caratterizzazione. I tuoi Rose e Scorpius per associazione rimandano proprio alla neve stessa. Lei è fragile, lui "sbiadito" e "opaco". La fragilità esteriore di Rose contrasta però con la sua forza interiore, con la sua ostinazione e la sua perspicacia: lei aspetta sua madre per sposarsi e non dice "se", ma "quando tornerà", lei sa che Draco, colui che ai tempi di Hogwarts era nemico dei suoi genitori, può trovare Hermione. Rose ride e dall'alto delle sue convinzioni concede rivelazioni smozzicate. E la dualità si riflette anche in Rose paragonata ad Astoria, l'altra donna che sorride e sembra sapere molto - "Come si dice? Ama il tuo nemico?", l'altra donna fragile esteriormente l'altra donna però forte delle sue convinzioni. Draco, invece, il Dimitri che cerca soldi, ricorda il boia che chiede perdono alla regina dopo averla decapitata, ma in questo caso dovremmo dire: "Dopo aver cercato di decapitarla", perché nel momento in cui trova Hermione trova qualcosa di più prezioso del denaro.



Utilizzo fiaba: 15/15
Interessante e originale. La presenza del cartone si avverte costantemente, dall'inizio alla fine della storia, e non sono tanti i rimandi concreti a dimostrarlo, bensì quelli metaforici. Mi piace da morire il ruolo centrale che hai attribuito al tema della ricerca, perché è quello che mi è più caro se penso ad Anastasia. La ricerca si riflette in ognuno dei personaggi, persino in quelli che hanno un ruolo più marginale come Theo. Per Draco, proprio come per Dimitri associato ad Anastasia, Hermione in sé non è un fine. Draco parte per riportare una nonna ai suoi nipoti, perché è arenato in una vita statica e monotona e vuole riempirla con un viaggio, perché vuole essere riconosciuto del merito che nessuno è ancora riuscito ad avere: portare a casa una donna scomparsa da anni, una donna che né marito, figli e migliori amici riescono a trovare; quando parla con Theo dice che sarebbe disposto a "spacciare l'aceto per del vino", gli importa solo di sanare il danno causato dalla scomparsa di Hermione, perciò è vicino al Dimitri che cerca soldi e sosia, al Dimitri che trova la vera Anastasia e poi torna a casa avendo trovato qualcosa di più prezioso. Hermione parte e va a vivere in Siberia, tra la neve, nascosta al mondo e persino alla se stessa del passato, divenendo non tanto diversa da Anastasia che perde la memoria. Hermione difatti dà l'impressione di aver perso se stessa, o meglio, di non essersi mai "trovata". Se Anastasia cerca la sua famiglia, Hermione è proprio da questa che si allontana, e lo fa per sua scelta: le due ragazze si somigliano per indole, ma la loro storia ha dinamiche differenti. Apprezzo il fatto che tu non ti sia limitata a ricopiare pari pari i fatti del cartone, hai creato una trama tua, nuova, che prende Anastasia e la porta nel mondo di J.K.Rowling con spontaneità. A tal proposito trovo che la scelta di presentare protagonisti ormai pienamente adulti sia vincente, data la situazione delicata da trattare, le circostanze anomale e il tipo di legame che intercorre fra Draco e Hermione nel canon. Un uomo e una donna che hanno ormai superato i cinquanta e più possono avere un confronto e scoprire qualcosa di diverso dall'odio l'uno nell'altra, perché sono capaci di mettere da parte le scaramucce e il rancore passato meglio di due adolescenti. Originale e ben congegnato il ruolo di Rose, che con il suo fare discreto e a tratti apparentemente onnisciente sembra divenire parte dell'ambientazione stessa: è come la neve, non s'impone con violenza, aiuta Draco a trovare Hermione perché ha capito cosa potrebbe diventare per sua madre. Che dire poi dei riferimenti alla famiglia Romanov e dell'ambientazione in Siberia? Costituiscono un tocco in più, specie i paesaggi freddi, perché si adattano allo stile e alla malinconia di fondo che permea ogni riga.



Gradimento personale: 9/10
Questa storia è diversa da tutte quelle che ho letto, ha un'impronta tutta sua e di qualità. La trovo estremamente armoniosa, dallo stile alla caratterizzazione, dall'introspezione all'ambientazione: ogni elemento combacia con gli altri come se fossero parte di un unico corpo perfettamente coordinato. L'incipit è veramente pazzesco, evocativo e coinvolgente. I rimandi ad Anna Bolena mi sono piaciuti tantissimo, così come mi sono piaciuti l'alone di delicatezza e mistero che permeano l'intera storia. Avrei solo voluto più spazio dedicato alle ragioni della partenza di Hermione, qualche risposta in più sul perché della sua scelta, ma per il resto non ho nulla da ridire. Il modo in cui hai collegato Hermione ad Anna Bolena va quasi per immagini, come se la tua storia non fosse fatta di parole, tanto le descrizioni erano d'effetto. Non mi resta altro da fare, se non dirti complimenti per il meritatissimo primo posto!



Totale: 66.9/70










Chi torna da un viaggio non è mai la stessa persona che è partita
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Post: 2.167
Giudice*****
04/08/2017 19:58
 
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Riepilogo classifica

1. "No one ever mentions fear" di Bessie.B 66.9/70
2. "La Prigioniera e il Principe improbabile" di Guido.EFP 64.9/70
3. "I legami dell'anima" di Fiore di Cenere 56/70


Spettano 2 recensioni a Bessie per essersi classificata prima e una a Guido per aver vinto il premio "Child of Twilight".


Recensioni premio
BessieB: 2/2
Guido.EFP: 1/1


Per ora vi auguro buone vacanze, ci aggiorniamo!
EDIT: ho lasciato le recensioni premio anche a Bessie. Chiedo scusa per il rirtardo, alla prossima!
[Modificato da _ Freya Crescent _ 18/11/2017 19:07]





Chi torna da un viaggio non è mai la stessa persona che è partita
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Post: 64
05/08/2017 16:52
 
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Come potrei non volere anche su EFP un giudizio così lusinghiero? Davvero, non so come ringraziarti: è la mia prima storia nuova dopo tantissimo tempo, quindi ho vissuto la partecipazione al contest un po' alla stregua di una prova del fuoco...
Dove vorrei la recensione premio? Uhm, direi su "Metanoia", è la long-fic che ne ha meno e ci sono ben due capitoli che non ne hanno affatto. Ma mi va benissimo anche che tu scelga secondo il tuo gusto. Magari non "Vino amaro", ecco: ne ha già fin troppe. xD

P.S.: Spero che, almeno, quell'incendio doloso non sia stato appiccato al treno...!
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Post: 2.943
Giudice*****
07/08/2017 20:00
 
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TI ringrazio moltissimo per il giudizio, molto lusinghiero, così dettagliato che hai scritto.
E sono molto contenta che ti sia piaciuta la mia storia!
Per le due recensioni premio, scegli pure secondo il tuo gusto: il link del mio profilo è nella firma
[Modificato da BessieB 07/08/2017 20:01]
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Post: 2.167
Giudice*****
07/08/2017 21:51
 
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Grazie a voi per le belle letture. Vi lascerò le valutazioni il prima possibile :D

(L'incendio non era sul treno, per fortuna :/)





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Post: 1.100
Giudice*****
17/08/2017 00:23
 
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Ciao Freya!
Scusa il ritardo, ma ho avuto dei problemi con internet....
Innanzi tutto, grazie mille per la valutazione, per la velocità e la precisione che hai messo nei tuoi giudizi, che ho trovato davvero ben formulati.
Vorrei riceverla come recensione, se possibile.

Grazie dei consigli,so che devo ancora migliorare l'uso della punteggiatura e che spesso le mie frasi risultano difficili a primo impatto da comorendere, infatti ci sto lavorando... miglioreró anche grazie a questi tuoi appunti!
Sono felice che tu abbia apprezzato la mia storia, davvero! Le idee che mi sono venute per fondere Harry Potter e Biancaneve erano davvero tante, non sapevo come uscirne, ma alla fine ho fatto le ricerche necessarie e ho scelto gli elementi xhe più si accordavano al mio stile.

L'unica mia tristezza è che non hai apprezzato l.IC... capisco di non aver approfondito la coppia canon,ora capisco che dovevo maggiormente soffermarmi su di loro, ma trovavo altrettanto importante non cadere nel cliché del principe che salva la sua bella... l'idea era che non fosse solo una persona, ma tutti quelli che le vogliono bene a salvarla: il bacio del vero amore l'ho preso e trasformato, suddividendone il potere fiabesco tra più personaggi.
Ognuno di loro ha un contatto fisico con Hermione mentre le dona nuovamente i ricordi, ogni contatto è diverso e specifico per il tipo di legame.
Arriviamo a Draco: non sono per la Dramione,ma sarebbero due soggetti interessanti da approfondire insieme. L'ho inserito soprattutto perché dovevo collegare a ogni frammento di Hermione qualcosa che la caratterizza,e lei non è solo una dolce ragazza innamorata, una figlia devota o un'amica fedele... è una guerriera della giustizia,ha combattuto, vinto e ha lunghi trascorsi con Malfoy: mi è sembrato perfetto per rappresentare quella parte di lei.
Per quanto riguarda Sirius... non ho specificato bene, hai ragione:si è innamorato prima di morire, ma non l'aveva compreso. Questo è accaduto solo quando è tornato, soprattutto grazie al fatto che lei l'ha salvato (DI NUOVO) e che aveva i ricordi di lei, con cui ha vissuto per settimane prima di riuscire a salvarla.
E anche dopo,vero la fine, scrivo che ci volle comunque del tempo perché si aprisse con lei, tempo che hanno passato insieme mentre lei era convalescente.
Ora capisco che ho lasciato troppo nella mia testa di queste mie idee,dovevo renderle concrete, ma è tardi ora. Volevo spoegartrlo però!
Beh per il resto non so che dire, a parte che spero indirai altri contest così interessanti!
È stato davvero divertente e istruttivo parteciparvi, spero di ritrovare la tua firma in nuove sfide appassionanti!
Fiore di Cenere
_ Freya Crescent _
[Non Registrato]
23/08/2017 13:31
 
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Ciao Fiore di Cenere! Figurati per il ritardo, sono la prima che ultimamente ha avuto poco tempo per EFP e forum. Grazie per le ulteriori spiegazioni. Mi spiace per l'IC, ma non credo che possa ripresentarsi lo stesso problema perché sicuramente ci sarà spazio per ulteriori approfondimenti in una prossima occasione, magari senza il pensiero fisso di una scadenza a cui sottostare. La Dramione, invece è la mia OTP, sono piuttosto pignola su ogni singola interazione che comprende questi personaggi. L'idea che lui sia presente insieme a Harry & co per incoraggiare Hermione, vista la spiegazione che hai dato, funziona.
Ti ringrazio molto! Indirò a metà settembre la seconda edizione del contest, mi farebbe piacere rivederti tra i partecipanti, visto che con la fiaba te la sei cavata alla grande. Alla prossima, eventualmente!
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Post: 1.100
Giudice*****
28/08/2017 00:16
 
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_ Freya Crescent _, 23/08/2017 13.31:

Ciao Fiore di Cenere! Figurati per il ritardo, sono la prima che ultimamente ha avuto poco tempo per EFP e forum. Grazie per le ulteriori spiegazioni. Mi spiace per l'IC, ma non credo che possa ripresentarsi lo stesso problema perché sicuramente ci sarà spazio per ulteriori approfondimenti in una prossima occasione, magari senza il pensiero fisso di una scadenza a cui sottostare. La Dramione, invece è la mia OTP, sono piuttosto pignola su ogni singola interazione che comprende questi personaggi. L'idea che lui sia presente insieme a Harry & co per incoraggiare Hermione, vista la spiegazione che hai dato, funziona.
Ti ringrazio molto! Indirò a metà settembre la seconda edizione del contest, mi farebbe piacere rivederti tra i partecipanti, visto che con la fiaba te la sei cavata alla grande. Alla prossima, eventualmente!



Mi piacerebbe davvero molto partecipare, spero davvero che gli impegni non me lo impediscano!
Intanto grazie di tutto, vorrei ricevere come recensione la tua valutazione!
Fiore di Cenere
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