Ruolata
21:26 Ellis [ Limitare Boscaglia ] La sera si disperde dietro ammassi di vegetazione su vegetazione. Le due ancora non hanno propriamente deciso di avvicinarsi al cuore della boscaglia, piuttosto hanno preferito seguire il corso dell'acqua del fiume Enor. Da giorni lontane da ogni tipo di vita urbana; quello che hanno sotto i piedi è terra, i muri sono alberi, la luce un fulcro evanescente che in questo momento viene meno. Nuvole ammassate come costruzioni grigie ed immobili. La rossa figlia dei mari, segue con occhi vacui il chiarore del fiume, e cerca di ascoltare cosa nel silenzio circostante può essere percepito. Magicamente non delibera nulla, per ora rimane concentrata su quello che i sensi normali possono rivelare. E' vicino a Rhea. Non indossa nessuna mantello, veste semplicemente con il suo solito vestito dai cui spacchi le gambe elfiche portano le spade incalzando. A quale indizio dovranno aggrapparsi non è dato ancora saperlo. Aver deciso di approfondire questa ricerca ormai è qualcosa che si sono prefissate e a cui non vogliono rinunciare, soprattutto per Rhea. L'accampamento è stato momentaneamente abbandonato: fuoco spento, e di loro nessuna traccia... Sono brave a non lasciare prove. Ogni tanto con l'altra condividerà il secondo di uno sguardo, ma senza ancora dire nulla di totalmente inutile.
due donne, una umana e l’altra elfa, si muovono con il favore del buio in una notte oscura poiché la luna è coperta da una denso strato di grigie nuvole: si trovano nel mezzo della natura dove questa, ancora, non è stata contaminata dalla misteriosa malattia che sta devastando il cuore delle Colline Ventose. Sono attente a ciò che i loro sensi, fra l’ulular del vento, possono cogliere ed ambedue potranno presto, camminando, notare una chiarore ad ovest…un chiarore che pare immediatamente ricordare la luce che, sprigionata da una lanterna, può raggiunger l’esterno grazie ad una finestra. È dunque probabile che vi sia in zona una qualche costruzione. [21:32]
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21:39 Rhea [Limite Boscaglia] Impossibile scorgere il tratto consolante della luna oltre questo alone di notte. Le sue spalle, tese a cogliere ciò che gli occhi umani possono solo intuire, si lasciano colpire dalle pieghe del mantello impregnato dal vento e dall'umidità. Avere Ellis accanto le rende questa notte meno avversa. Eppure, nonostante lei sia presente, c'è sempre qualcosa di lontano nel modo in cui la compagna si muove nella notte. Una spalla si solleva, la schiena si inarca alla necessità di piegare il collo, affilare gli occhi sulle cose intorno, sul terreno, sui tratti percepibili di boscaglia. E quando infine la realtà torna prepotentemente a farsi strada dentro questa ricerca, lo fa con il calore solo supposto di una luce ancora distante. Il volto di lei ruota, gli occhi spinti verso ovest le permettono di muovere il corpo in quella direzione, lasciando strisciare gli stivali dentro l'erba prima di imprimere ai propri passi la levità della circospezione. Un riflesso spontaneo, l'appartenenza al niente ancora in nuce, come una materia da sfibrare e distruggere. Una mano fuoriesce dal mantello, indicando ad Ellis qualcosa che, immagina, anche lei ha potuto cogliere.
21:40 Rhea usa abilità: Nascondersi
21:41 Ellis [ Limitare Boscaglia ] La sera ha una sua particolarità: laddove non c'è luce alla presenza di un piccolo miraggio quella luce è percepibile più facilmente. Ed è infatti questa la circostanza che si crea, proclamando apparentemente che oltre alcuni metri di distanza c'è qualche cosa che balugina e che spiove una luminescenza che si distacca dalla circostanza sostenuta fino a poco prima. Nel vedere quel segnale, gli altri dell'elfa dei mari cercheranno di spingere più forte, accelerando. Una mano corre sulla spalla di Rhea quasi come un incoraggiamento o un segnale che anche lei si è accorta della stessa cosa. Decide ancora di non parlare e non fare rumore. Non cercherà di perdersi nella fretta del momento, valutando se oltre alla luce vi sia un segnale comunque importante. Obiettivo prefissato. Certe volte si rende così scientifica nell'analizzare la situazione. Le due dovrebbero muoversi ancora l'una al fianco dell'altra fino a che quella che dovrebbe essere una abitazione estrapolata dalle falde possa essere visibile.
Non ha problemi Rhea a sfruttar gli alberi presenti per avvicinarsi maggiormente alla luce individuata e sebbene forse meno abile anche Ellis potrà eventualmente emular le azioni della compagna. Per l’elfa dei mari, che pare voler esaminar più attentamente la situazione, non vi sono ulteriori dettagli da cogliere, almeno in un primo momento. Differentemente potranno, avvicinandosi, notare come quanto individuato altro non sia che uno dei tanti possibili capanni utilizzati da qualche cacciatore: si tratta di una piccola struttura è totalmente in legno e presenta la porta di ingresso sul lato est e la finestra, dalla quale filtra la luce, su quello sud. La finestra naturalmente non ha le imposte chiuse e, dunque, se lo volessero potrebbero anche tentare d’avvicinarsi per sbirciarne l’interno. [21:49]
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21:59 Rhea [Limite Boscaglia] - Pressi Capanno - Le circostanze cambiano, il contesto si modifica al mutare della materia. Un rovesciarsi di luce, più chiara ora che, in penombra, la vicinanza a quello che appare poco più di un semplice capanno sembra farsi più consistente. Lei mantiene i propri atteggiamenti quieti, talvolta più lenti, il volto piegato al piegarsi lieve delle ginocchia quando i passi vogliono stemperarsi meglio dentro il suono del vento. Trattiene, persino, il mantello, più vicina al capanno. Naturale come il respiro, il niente che indossa è il tentativo di non suscitare allarmi, di essere vento. Il palmo della mano si solleva in direzione di Ellis, comunicandole qualcosa per cui non sente la necessità di parlare. Il volto ruota appena, nel guardarla, un cenno del mento che si reclina rapidamente nel tentativo di lasciarle comprendere quanto lei sia intenzionata a proseguire. Rhea non ha bisogno di pensarci troppo: la finestra e la possibilità di scorgervi all'interno restano il suo primo pensiero. Il corpo si ripiega appena, sperando di potercisi avvicinare senza ostacoli. Controlla il profilo del terreno che calca, l'eventuale presenza di rami o foglie secche che potrebbero tradirla, sperando di poterne cogliere il profilo grazie alla luce remota del capanno. In un silenzio dentro il quale vorrebbe scomparire, lenta, gli occhi aperti al tentativo di cogliere qualcosa oltre il ritaglio della finestra.
21:59 Rhea usa abilità: Nascondersi
21:59 Rhea usa abilità: Muoversi silenziosamente
22:01 Ellis [ Limitare Boscaglia ] La struttura ora è visibile, non altro che una struttura in legno di discrete dimensioni. Non sembra essere controllata, ma la prudenza non è mai troppa. Farà un cenno a Rhea per rispondere al suo gesto, sussurrandole delicatamente alle orecchie [ Ti copro le spalle ] Cercherà di rimanere più indietro iniziando a dare spazio alle loro stesse distanze. Potrebbero essere nella casa o altrimenti potrebbero essere anche attorno alla stessa struttura. Non ha idea di chi sia, di quanti siano e di che tipo di persone si trattino. Rimanere troppo attaccate non dovrebbe essere la soluzione migliore, è meglio controllare più ampi spazi. L'una sarà gli occhi dell'altra e viceversa. Tenterà di avvicinarsi ad un tronco dei tanti alberi presenti, quello che secondo lei disporrebbe l'angolazione affinché la visuale possa delinearsi catturandone il maggiore numero di metri. Le verrà quasi istintivo cogliere una delle lame che tiene lungo i fianchi, impugnandola. Una piccola precauzione, del resto Rhea si sta facendo molto più vicina di quanto possa essere realmente concepito. La prudenza? Non è mai troppa. Resta con le gambe semipiegate e con la mano che non reca nessuna arma distesa lungo il busto del tronco per cogliere maggior equilibrio durante l'attesa.
Rhea è abile nel muoversi, nel restare celata mentre si avvicina alla zona illuminata dalla luce proveniente dal capanno ed evitando le zone di terreno che potrebbero causare un eccessivo rumore sotto il suo passo. L’umana, leggiadra, potrà dunque accostarsi al capanno e sbirciar l’interno dalla finestra potendo altresì notare due figure all’interno, una maschile ed una femminile, di cui però non può coglier i tratti somatici del volto poiché entrambi, le danno praticamente le spalle; inoltre può notare come la porta d’ingresso abbia attivo una sorta di ferro morto che, dunque, mantiene la porta ben chiusa dall’interno. Ellis, più prudente, resta indietro ed impugna una delle spade monitorando la situazione: può trovar un buon punto posizionandosi dietro un albero dal quale può mantener controllati i due lati principali del capanno, ovvero quello con la porta e quello con la finestra. [22:07]
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22:20 Rhea [Limite Boscaglia] - Esterno Capanno - L'interno risulta popolato da due figure, il cui aspetto è complesso da cogliere nella posizione in cui si trova. La sicurezza dell'interno, unico particolare colto ad una rapida esplorazione dello sguardo, non le permette però di comprendere quanto quel capanno possa effettivamente essere d'interesse. Stringe le labbra, battendo le palpebre come se il dubbio fosse evidente in ogni cosa. Quindi rilascia la tensione del corpo, il silenzio del respiro e il rigore delle spalle. Il volto ruota, brevemente, in direzione di Ellis, appena scosso per rendere anche alla compagna evidente il dubbio che la smuove. E, non potendo ancora comprendere se possa essere questo capanno il luogo deputato al recupero di quanto richiesto, sceglie la via diretta della reazione. Allarga la traiettoria dei passi, allontanandosi con calma dalla finestra, il corpo ancora ripiegato dall'assenza. Solo quando raggiungerà una distanza tale da risultare meno sospetta abbandonerà la discrezione e si proverà a dirigersi, diretta, verso l'entrata. Se riuscisse a raggiungerla, solleverebbe una mano a rintocchi fermi, abbastanza rumorosi da sovrastare il vento. In attesa. Gli occhi che non guardano più ad Ellis, forse per permetterle di guardarle, ancora, le spalle.
22:23 Ellis [ Limitare Boscaglia ] Nessun segnale, nessun movimento: tutto avviene all'interno di quella dimora che cova nella sua stasi un certo tipo di affabilità nel vedersi. Si distende il corpo della rossa, alzandosi e posizionando la spada nuovamente nello stesso fodero cui era stata colta. Loro non sono li con delle cattive intenzioni, piuttosto vogliono approcciare la situazione nelle più semplici delle situazioni. Certamente il farsi vedere armate potrebbe creare solo del gratuito allarmismo. Guarda Rhea,e ne cerca di comprendere il movimento. E' facile capire che abbia deciso di abbandonare quella falsa prudenza ed affrontare la situazione direttamente. La figlia dei mari si muoverà per cercare di raggiungerla; anche lei abbandona la posizione di allerta, anche lei farà scemare quella copertura. Non ha idea di che cosa potranno trovarsi davanti. Le vesti scivolano come scivola anche lei nel gesto di accorciare le distanze. La lunga chioma rossa è un perfetto quadro di onde che serpeggeranno lungo la sua affilata figura quando tenterà di prendere posto ad un passo dietro le spalle di Rhea, che dovrebbe essere riuscita a buffare forse.
Rhea appare dubbiosa e dunque con calma si allontana dalla finestra per scambiar un cenno con Ellis ed avviarsi alla porta per così andar a bussar sulla lignea superficie del capanno mentre anche l’elfa, rinfoderata la spada, decide di seguirla. Ambedue, prima Rhea e poi anche Ellis, potranno sentir dall’interno un chiacchiericcio un poco allarmato, accompagnato anche da qualche colorita imprecazione, di chi si chiede chi possa esser giunto sin lì. Passano alcuni istanti prima che si sentano dei passi avvicinarsi alla porta che, aprendosi verso l’interno, mostra l’uomo più indietro – lui ha aperto la porta – e la donna un poco più avanti che imbraccia una balestra, ora puntata sulle due compagne “chi siete? Cosa ci fate qua e che cosa volete?” chiede appunto la donna con fare risoluto. [22:31]
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22:41 Rhea [Limite Boscaglia] - Esterno Capanno - Resta immobile, l'attesa le conferisce l'aria determinata di chi stia ancorando il proprio corpo alla terra perché il mondo non lo spazzi via. Le mani, nascoste e non sotto il mantello che si solleva a sprazzi inquieti, restano ferme lungo i fianchi. Mantiene quella sua espressione mobile, distesa, non senza una lieve tensione agli angoli della bocca. La mobilità le permette di adattarsi a qualsiasi cosa troverà oltre la porta. Il volto, sporco di leggere efelidi, tradisce una giovinezza contaminata dalla maturità degli occhi: oltre la porta la pesantezza del portamento maschile, lo scricchiolio dei passi. Attimi di silenzio, la luce: e poi il lucore oscuro della balestra e la voce della donna che, puntandole contro il quadrello, la induce a pensare in fretta. Dischiude le labbra, la linea dei denti stretti corrobora il profilo degli occhi che si spostano in entrambe le direzioni [Non abbiamo intenzione di causare guai, siamo qui solo per avvisarvi del pericolo. Siete stati compromessi.] la voce è vibrante, una peculiarità del suo tono che si trasforma attraverso una più incisiva pressione dei respiri. Deve valutare le loro reazioni per comprendere se possano essere loro le persone che cerca. Ha sollevato entrambe le mani. Abbastanza per mostrarsi innocua. Abbastanza per dare consistenza alla tensione del corpo, qualora quella balestra scattasse.
22:41 Rhea usa abilità: Osservare
22:46 Ellis [ Limitare Boscaglia ] Seguiranno imprecazioni e lamentele da parte di chi all'interno non si aspettava visita o semplicemente non gli andava di essere disturbati. Loro ancora lì, come perfette vicine di casa che sono andate a fare un saluto. Peccato che la porta quando andrà aprendosi rivelerà la presenza di un uomo ed una donna, di cui quest'ultima imbraccia una balestra come arma di difesa direttamente puntata contro loro. Indispettita l'elfa dei mari, ma dopotutto non può dare testimonianza di un atteggiamento ostile. [ Con noi potete stare tranquilli ] La mano destra scivola lungo il morbido fianco, rafforzando una postura del tutto rilassata. Gli occhi della Medusa corrono prima su di lui e poi su di lei, ad intermittenza, senza però ostacolare quello che è stato l'annuncio di Rhea nei loro confronti da volerne tastare ogni tipo di atteggiamento. Nessun passo, nessun movimento del corpo impreciso. Entrambe sono facilmente bersaglio della donna ma nonostante tutto le due compagne mantengono un certo tipo di decoro e compostezza; è chiaro che l'occhio vigile della rossa in ultimo rimarrà fisso sul meccanismo della balestra qualora dovesse scattare.
alle parole di Rhea, per un solo istante, la donna si volterà verso l’uomo scambiando con esso uno sguardo così da tornar nuovamente con l’attenzione sulle due compagne che hanno bussato alla loro porta. “non vi conosciamo ed ancora non ci avete detto chi siete” afferma sempre la donna mentre l’uomo aggiunge “e poi non sappiamo di cosa state parlando, quale pericolo?” concludendo con una domanda. Rhea può cogliere nel loro atteggiamento qualcosa di anomalo, forse nello sguardo che si sono scambiati, e dunque il sospetto di aver individuato coloro che andavano cercando potrebbe anche esser alimentato. Diversamente Ellis è attenta al meccanismo della balestra su cui la mano della donna resta presente per esser pronta a rilasciar il dardo che però, almeno per ora, non viene scagliato. [22:52]
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23:03 Rhea [Limite Boscaglia] - Esterno Capanno - Una scintilla, lo scambio di uno sguardo. Basta una scintilla, un silenzioso ruotare degli occhi nel silenzio, la consapevolezza che possa esserci qualcosa di più che semplice sospetto. Lei mantiene il proprio corpo in allerta, i piedi piantati al terreno e le gambe appena flesse. Le mani, ancora sollevate, corroborano il senso di pericolo avvertito dal semplice tendersi della balestra. Deve affondare, andare oltre, gli occhi aperti nella notte per poter scatenare reazioni spontanee e rivelatrici. [Vi prego, non abbiamo tempo per questo. Potrebbero esservi addosso da un momento all'altro e quella corrispondenza, qui, non è più al sicuro. Vi rende dei bersagli. Credeteci, quella balestra non basterà contro quella gente. E' importante che voi lasciate il capanno, ve ne prego.] una strana sincerità le invade lo sguardo. La premura di non causare danni è, evidentemente, importante per lei. La linea delle sopracciglia ha, nel frattempo, soffocato la palpebra mobile ad un espressione che, lontanamente, ha un che di supplicante. Incisa in un volto giovane è l'espressione che tenta di modellare le loro. E di cogliere quel senso di protezione che invade lo sguardo della gente, quando ha qualcosa da nascondere. Spera di vederlo nei loro occhi, chiaro. Non sa quale reazione possa scatenare, quindi ha lasciato avanzare il volto, più confidenziale, ma mantenuto il corpo in allerta, tentando di cogliere gli eventuali movimenti di Ellis. [Osservare]
23:06 Ellis [ Limitare Boscaglia ] | Esterno Capanno | Gli occhi dell'elfa non si scollano dal meccanismo dell'arma della donna, anche quando i due si scambiano uno sguardo del tutto irrisorio. Avendo avuto Rhea contatti diretti con la persona per la quale si trovano lì in questo momento lascerà per logica che sia lei a muovere i fili; apparentemente la sua presenza lì è solo per dare man forte alla compagna qualora ve ne fosse bisogno. [ Dietro di noi il passaggio è libero, poiché lo abbiamo percorso da poco. Purtroppo starvi a spiegare chi siamo e da dove veniamo sarebbe solamente tempo che verrebbe consumato inutilmente. Sapete perfettamente tutti e due che se vi avessimo voluto fare un'imboscata certamente no saremmo venute direttamente a bussare alla vostra porta ] Sincera, e con tanta sincerità al tempo stesso sottolinea un passaggio molto importante che potrebbe scagionarle da ogni qualsiasi sospetto. Se avessero voluto sarebbero potute approdare in un modo meno carino o sicuramente più scomodo per i padroni di casa.
Pare che la recita improvvisata da Rhea, e sostenuta da Ellis, inizi a dare i propri frutti poiché i due, nel dubbio e nel timore di trovarsi realmente nei guai, sembrano abbassar la guardia e con essa si abbassa anche la balestra imbracciata dalla donna, si nota ora esser una mezzelfa per la verità, che semplicemente richiama l’uomo “Rudolf” effettuando un cenno con il capo dopo il quale l’uomo retrocede all’interno del capanno per recuperare due zaini, uno lo indossa egli stesso, ed una seconda balestra. Si sofferma ancor all’interno per spegner la lanterna del capanno e quindi raggiunger la porta dove porge il secondo zaino alla mezzelfa che, in quei momenti, lascia del tutto la balestra per andar ad indossar lo zaino. Sarà dunque l’uomo in quel momento a prender la parola “bene, mostrateci il percorso sicuro” aspettandosi dunque che Rhea ed Ellis li conducano per il bosco evitando il pericolo di cui hanno riferito. [23:13]
[GDR GO - turni liberi – tempo per i post 12 min. - @Zaran@] [23:13]
[ultimi responsi] [23:14]
23:25 Rhea [Limite Boscaglia] - Esterno Capanno - La tensione si allenta, permettendole di riportare le mani lungo i fianchi, un circospetto abbandono oltre le pieghe del mantello. Non ha fretta, attende che i due si accordino in silenzio, indagandone i movimenti nel dettaglio per provare a comprenderne eventuali ripensamenti. E, anzi, il volto si abbandona ad un sorriso gentile, che le appartiene: le sopracciglia sollevate e gli occhi affilati le conferiscono l'aria consolata di chi rilasci il respiro. E, in effetti, smorza la tensione delle spalle, guardando ad Ellis per volgerle un cenno del capo [Bene, vi guideremo lungo il percorso, cerchiamo di non fare rumore. Lasciate che io recuperi la corrispondenza, devierò le tracce mentre la mia compagna vi condurrà al sicuro. Una persona sola saprà muoversi con maggiore agilità in questi luoghi impervi.] attende un loro accenno, uno qualsiasi. Già il suo corpo si è ripiegato per comunicargli la volontà di mantenere un profilo basso. E la capacità di farlo. Li osserva, cogliendone i silenzi, le traiettorie dello sguardo, i possibili sospetti. Si concede a loro spontaneamente, il volto pulito che non vuole complicazioni. Gli occhi ad Ellis, per spronarla a proteggerli nonostante, forse, siano loro stessi la causa dei propri mali. [Osservare]
Rhea $dadi100 grazie [23:26]
Rhea tira 6/100
23:31 Ellis [ Limitare Boscaglia ] | Esterno Capanno | Le loro frasi si sono intrecciate perfettamente. Convincenti, pregni di una logica in grado di distillare anche nel più scettico un certo tipo di credenza. Il corpo nella rossa elfa si rilassa quando si vede togliere dalla loro traiettoria la balestra. I due, acconsentendo, prenderanno i loro indumenti, le loro cose così da poter pellegrinare oltre ed abbandonando così la casupola indiziata. Gli osserverà racimolare le loro proprietà, sperando che ovviamente i documenti che interessano non vengono portati con se. Le braccia ciondolano vinte lungo i fianchi aspettando solo che tutti siano pronti. Ci sarà un brevissimo cenno con il capo da parte sua a seguito delle dinamiche suggerite da Rhea. Immaginava che la parte della guardia del corpo sarebbe toccata a lei [ Venite con me, vi farò vedere quale è il tragitto più sicuro da prendere. Poco distante c'è una parte da cui il fiume si dipana: basta seguire il corso dell'acqua a ritroso ] Una breve pausa, cercherà di avvantaggiarsi e per fare vedere chiaramente che l'intenzione di scortarli c'è, esiste! [ Spero che abbiate preso ogni cosa lasciandovi alle spalle solo quello che potrebbe avvelenarvi lo spirito ]
23:51 Rhea [Limite Boscaglia] - Esterno Capanno - Il sospetto della donna non le permette di scomporsi realmente. Solleva, di nuovo, le mani, il capo reclinato e un sorriso stretto, gli occhi sollevati che esprimono preoccupazione [Calma, calma. Questo significa solo che dovremo muoverci più rapidamente del normale. Come ho detto, quella corrispondenza vi rende un facile bersaglio e non possiamo permetterci che vi trovino. Non immaginate neanche quello che vi farebbero. Per cui silenzio, ora, e state attenti a dove mettete i piedi. Dovremo raggiungere Dalen, abbiamo un rifugio nei Bassifondi dove potrete confondervi più facilmente. Non rallentate il passo, sono più vicini di quanto credete.] si allontana dalla donna di qualche metro, tentando di camminarle al fianco per non allertarla con la propria vicinanza al suo zaino. Li osserva, tentando di percepirne le reazioni. Preferisce utilizzare metodi più sottile per portare a compimento la missione. Ogni sua parola è coordinata ad un respiro di preoccupazione che ne abbassa sempre più il tono ad ogni passo compiuto più silenziosamente. Indica, al fianco di Ellis, la direzione sicura che hanno promesso loro. Non vuole fargli del male: se non possono strappare dalle loro mani la corrispondenza, proveranno a portarla direttamente al Muto. [Osservare]
23:53 Ellis [ Limitare Boscaglia ] | Esterno Capanno | Cerca di mantenere un contegno per quanto arricciando la bocca sembrerebbe effettivamente contrariata dall'atteggiamento dell'uomo [ Tranquillo tesoro... tranquillo ] Gli si rivolge, continuando ad avanzare senza più degnare ne l'uno né l'altro di nessun tipo di sguardo. Il muto ha chiesto i documenti, ma non ha specificato il modo con il quale questi dovranno essere consegnati: loro condurranno i documenti con i loro rispettivi " contenitori " [ Seguiteci, lì abbiamo una piccola costruzione cui nessuno nutre un reale interesse. Ormai questa boscaglia non può ritenersi così al sicuro. Come avete notato a noi è bastato veramente poco per trovarvi. Fidatevi di me, se vi dico che per la mia stirpe un bosco talvolta può essere rovesciato con più facilità di una stanza ] Seguirà i movimenti di Rhea, la quale sicuramente avrà pensato la sua stessa cosa ed esposto un concetto che Medusa avrà arricchito maggiormente. Non so lì per fare del male a nessuno, l'importante è uscire da quella situazione pulite. La strada che cercherà di compiere è la stessa che le hanno portate alla casupola; per quanto qualsiasi tipo di tragitto che si deciderebbe di prendere non avrebbe alcun tipo di rilevanza al momento. La casupola dovrebbe farsi sempre più lontana e la luce solo un ricordo lasciato alle spalle.
Rhea mantiene la calma ed altrettanto fa Ellis ed ambedue si dimostrano piuttosto scaltre! La mezzelfa annuisce con un cenno del capo alla giustificazione dell’umana che ora le può camminare al fianco mentre l’elfa dei mari apre la strada conducendo l’intero gruppo verso Dalen, là dove i malviventi credono di trovar un rifugio sicuro ma dove, diversamente, troveranno un’amara sorpresa. Servirà certo una lunga camminata ma infine giungeranno alla dimora del Muto dove i documenti verranno presi in consegna così come anche i due furfanti i quali, una volta dentro la dimora, non potranno opporre una grande resistenza. Infine a Rhea, colei che ha preso gli accordi, verrà detto che le informazioni richieste sono in arrivo e che, dunque, potrà presto averle fra le proprie mani. [00:01]
[GDR END - continuate pure in libera se volete] [00:01]
grazie e complimenti ai partecipanti