Chiedete a un amico al suo primo viaggio in Giappone quale sia stata la cosa che maggiormente lo ha colpito del meraviglioso Paese del Sol Levante. Il cibo? L’architettura? I trasporti pubblici? Niente di tutto ciò. La maggior parte delle risposte riguarderanno le toilette.


Per qualche strana ragione socio-culturale, in Giappone esistono modelli di water introvabili altrove, caratterizzati da un bagaglio tecnologico solitamente riservato a oggetti di uso più “nobile”: tavolette riscaldate, bidet incorporati, getti di aria calda, in alcuni casi addirittura musica per coprire gli imbarazzanti rumorini tipici dell'espletamento delle funzioni fisiologiche. Facile intuire come questa ricca serie di operazioni abbia come contraltare un’interfaccia utente piuttosto affollata e complessa, soprattutto per un utilizzatore straniero, per il quale già lo scarico a doppio pulsante rappresenta un dilemma quotidiano difficile da sciogliere.



Niente paura: i sempre gentili giapponesi hanno deciso da oggi di semplificare la vita ai barbari d’oltremare. Anche in prospettiva delle Olimpiadi di Tokyo del 2020, che vedranno un afflusso di stranieri senza precedenti, le principali compagnie produttrici di sanitari, tra le quali figurano anche Panasonic e Toshiba, hanno varato un nuovo standard comune che codifica i simboli utilizzati sui dispositivi.


Le nuove icone, decisamente intuitive, dovrebbero cavare d’impaccio anche gli stranieri meno ricettivi. Nella foto di apertura, i sorridenti rappresentanti dei produttori mostrano con soddisfazione, da sinistra a destra, i simboli dei seguenti comandi: sollevamento e abbassamento del coperchio e dell’asse, scarico maggiore, scarico minore, spruzzino posteriore, bidet, asciugatore e stop. Chiaro, no?