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Terremoti - I terremoti dell'Appennino

Ultimo Aggiornamento: 11/05/2020 12:55
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27/08/2017 15:55
 
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VERYGOODFLOWER, 26/08/2017 20.24:



Ciao Anto-netti.
E'proprio vero,i terremoti si stanno intensificando.
Anche vero che le case condonate e sanate sono state costruite senza sicurezza.
Se applicassero le norme antisismiche come si dovrebbe ci sarebbero meno disastri,anche se i terremoti tendono ad aumentare.
Non tanto la magnitudo quanto l'abusivismo edilizio porta a disastri prevedibili.
Bastano poche magnitudo che le case italiane crollano.
[SM=g10765] [SM=g1944981]




Si! I Terremoti si stanno intensificando, al pari degli sconvolgimenti climatici. Anzi sembra che ci sia anche una relazione con gli sconvolgimenti climatici.

Scienziati di tutto il mondo stanno constatando che i terremoti sono in aumento.

In Italia le case crollano anche con poca magnitudo. Non è solo il caso di Ischia, ma è anche il caso del Gargano, che con una magnitudo 3.6 della scala Richter è crollato un solaio. Per fortuna sensa vittime. Eppure il Gargano è altamente sismico. Esiste un terremoto storico molto intenso con tanto di maremoto.

In Giappone le case invece resistono a terremoti di magnitudo 9.0. E ironia della sorte, sembra che alcune case siano state progettate da ingegneri italiani. A dimostrazione che le tecnologie ci sono. E gli ingegneri italiani sono tra i migliori. Ma in Italia prevale la corruzione. E' una questione politica.

[SM=g27989] [SM=g10765]

Ciao
anto_netti
28/08/2017 09:21
 
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Re:
giusyforever, 27/08/2017 15.55:







L'immediata e triste conseguenza di questo peccato è che esso porta effetti malefici e maledizioni sui discendenti fino alla terza e quarta generazione.



Interessante articolo!

Però. Credo che le maledizioni siano una conseguenza delle scelte degli esseri umani. E' il nostro libero arbitrio che può essere usato male. E in quel caso se ne paga le conseguenze. Non credo che sia Dio a punire con le calamità naturali. Come specificato anche nelle nostre riviste. In fin dei conti Geova aveva avvisato gli esseri umani, dicendo: "Ho posto davanti a voi la benedizione e la maledizione". Chi fa la volontà di Dio avrà solo benedizioni. Chi non fa la volontà di Dio avrà solo maledizioni. Le nazioni stanno usando male il loro libero arbitrio e ne pagano le conseguenze.

Riguardo l'ambiente l'inquinamento prodotto dall'avidità umana ha generato sconvolgimenti climatici che seminano vittime in ogni luogo. Sono le opere malvage dell'uomo che hanno provocato gli sconvolgimenti climatici. Gli sconvolgimenti climatici influiscono anche sull'equilibrio del pianeta Terra, intensificando i terremoti. Ma a sua volta i terremoti si sono intensificati anche a causa di altre opere malvage dell'uomo. Come trivellazioni. Come onde elettromagnetiche (Ma non quelle domestiche che usiamo per vedere la televisione, per usare PC, per usare dispositivi elettronici, ecc. Ma quelle usate in ambito militare, di gran lunga più potenti). Come le esplosioni dei test nucleari.

Ciao
anto_netti
[Modificato da anto_netti 28/08/2017 09:24]
04/09/2017 12:14
 
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Da alcuni giorni scosse strumentali in Emilia Romagna. Il giorno 4 Settembre 2017, alle ore 6:32, scossa di terremoto a Castel del Rio, vicino Bologna. Magnitudo 2.7 scala Richter. Ipocentro a 27 km di profondità.

Per quanto riguarda il sisma del Centro Italia, ancora scosse più concentrate nel Maceratese. Anche se ci sono ancora scosse lungo tutto il Centro Italia. Sembra comunque che l'attività stia gradatamente diminuendo. Ma chi può dirlo?

Ciao
anto_netti
11/09/2017 09:02
 
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Terremoto, scossa 3,9 nel Centro Italia. Trema anche il Piacentino

Epicentro a Scurcola Marsicana, in provincia de L'Aquila, a una profondità di 8 chilometri

10 Settembre 2017

Tanta paura nell'Aquilano, per gli abitanti di Scurcola Marsicana e dei comuni della Marsica, a seguito della scossa di terremoto di magnitudo 3.7 (aggiornata al ribasso da 3.9) delle 21:58 di domenica. Al momento non si sono registrati danni a cose o a persone.

Per precauzione alcuni abitanti sono scesi in strada. Qualcuno ha anche deciso di trascorrere la notte fuori casa. Molte sono state le telefonate registrate dal centralino dei Vigili del fuoco che tengono la situazione sotto controllo.
E per precauzione in alcuni comuni, come Avezzano, Tagliacozzo e la stessa Scurcola Marsicana, zona dell'epicentro, le scuole oggi restano chiuse. In questi comuni slitterà quindi il primo giorno del nuovo anno scolastico.

Intanto dall'Istituto di geofisica e vulcanologia (Ingv) fanno sapere che si tratta dell' "attivazione di una nuova struttura". I comuni più vicini all'epicentro sono Scurcola Marsicana a 3 km, Magliano dè Marsi a 4 e Tagliacozzo a 6. La scossa è stata avvertita all'Aquila ma anche nel Reatino, in alcune periferie di Roma e del suo circondario.

Parla di situazione "regolare in paese" il sindaco di Scurcola Marsicana, Maria Olimpia Morgante. "Per motivi precauzionali abbiamo deciso di posticipare l'apertura delle scuole, la cui agibilità è stata verificata nei giorni scorsi", afferma il sindaco sottolineando che "le scuole sono sicure perché sono di nuova costruzione". Ad Avezzano, il sindaco, Gabriele De Angelis, su Facebook comunica di aver firmato un'ordinanza "a scopo precauzionale, per la sospensione delle attività didattiche delle scuole di ogni ordine e grado per lunedì 11 settembre, al fine di poter effettuare una immediata verifica degli edifici".

Stessa decisione è stata presa dal sindaco di Tagliacozzo, Vincenzo Giovagnorio, "sentiti i tecnici comunali e la dirigente scolastica al solo scopo di permettere un'agevole ricognizione delle strutture".

Secondo gli esperti, il terremoto di Scurcola Marsicana non ha alcun legame né con la sequenza che si è attivata il 24 agosto 2016 né con la struttura relativa al sisma de L'Aquila del 6 aprile 2009: "Sicuramente si è attivata un'altra struttura", ha detto all'Ansa il presidente dell'Ingv, Carlo Doglioni. "Questo terremoto - ha proseguito - è avvenuto in una zona a sud di Campotosto e vicinissima ad Avezzano, sede del terremoto del 1915: una delle zona più sismiche d'Italia". "Nei prossimi giorni seguiremo la situazione con la massima attenzione per capire se si tratta di una sequenza oppure di un evento isolato", ha concluso il presidente dell'Ingv.

Due ore prima una scossa sismica di magnitudo 3.7 aveva interessato (alle ore 20), il Piacentino, con epicentro sei chilometri a nord di Mortasso, a una profondità di 10 chilometri. I due terremoti sono stati registrati dalle stazioni della rete sismica dell'Istituto nazionale di Geofisica (Invg). Non sono giunte finora segnalazioni di danni.

Nella giornata sono state registrate dall'Invg in tutto sei scosse, ma quattro sono state di intensità inferiore: di magnitudo 2.3 a San Massimo (Cb), 2.2 a Fiastra (Mc), 2.0 a Montieri (Gr), e 2.0 a Ussita (Mc).


www.repubblica.it/cronaca/2017/09/10/news/terremoto_scossa_4_4_nel_centro_italia_trema_anche_il_piacentino-17...

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anto_netti
11/09/2017 09:29
 
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Il 10 Settembre 2017, alle ore 20:00, scossa di terremoto a Morfasso nel piacentino. Magnitudo 3.7 della scala Richter. Ipocentro a 10 km di profondità.

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13/09/2017 09:27
 
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Terremoto, tante scosse sull’Italia: trema l’Appennino. Dall’INGV preoccupazione per la scossa di Tagliacozzo: “si è attivata una nuova struttura”

Terremoto, torna la paura sull'Italia per le forti scosse delle ultime ore sull'Appennino: magnitudo 3.7 tra Emilia e Liguria, poi magnitudo 3.9 tra Lazio e Abruzzo. Tutti i dettagli

di Peppe Caridi

10 Settembre 2017

Balla l’Italia, soprattutto al Centro/Nord: nelle ultime ore si sono verificate due forti scosse sismiche sull’Appennino, prima alle 20:00 di magnitudo 3.7 con epicentro sulle colline di Parma in Emilia Romagna, avvertita in gran parte del Nord, e poi alle 21:58 tra Lazio e Abruzzo, a Tagliacozzo, di magnitudo 3.9 avvertita in tutto il Lazio fino a Roma. E ieri sera s’era verificata una scossa di magnitudo 3.0 in Romagna, alle valli di Comacchio, avvertita a Ravenna, dopo i terremoti di mercoledì 6 settembre sulle Dolomiti, vicino Belluno. Tutte scosse distintamente avvertite dalla popolazione, di magnitudo superiore a 3.0.

Il presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Carlo Doglioni, stasera ha spiegato che il terremoto di magnitudo 3.9 sull’Appennino centrale evidenzia che “si è attivata un’altra struttura, perché questo sisma è avvenuto in una zona a Sud di Campotosto e vicinissima ad Avezzano, sede del terremoto del 1915: una delle zona più sismiche d’Italia“. Al momento è stata registrata una sola replica di magnitudo 1.8 e “nei prossimi giorni seguiremo la situazione con la massima attenzione per capire se si tratta di una sequenza oppure di due 2 eventi isolati“.

Intanto domani ad Avezzano, Capistrello, Celano, Castellafiume, Scurcola Marsicana e Tagliacozzo le scuole rimarranno chiuse per consentire un’immediata verifica degli edifici dopo la scossa di questa sera.


www.meteoweb.eu/foto/terremoto-tante-scosse-sullitalia-trema-lappennino-dallingv-preoccupazione-per-la-scossa-di-tagliacozzo-si-e-attivata-una-nuova-struttura/id/9...

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anto_netti
13/09/2017 09:41
 
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Se si è attivata una nuova faglia nella Marsica, la cosa è veramente preoccupante perché in quella zona, altamente sismica, i terremoti possono raggiungere e superare il 7.0 della scala Richter.

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anto_netti
[Modificato da anto_netti 13/09/2017 09:47]
18/09/2017 15:34
 
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IL 16 Settembre 2017, alle ore 13:28, scossa di terremoto a Spoleto. Magnitudo 3.1 della scala Richter. Ipocentro a 7 km di profondità.

Il 17 Settembre 2017, alle ore 9:40, scossa di terremoto a Fossato di Vico nelle vicinanze di Gualdo Tadino, Tra Fabriano e Gubbio. Magnitudo 2.4 della scala Richter. Ipocentro a 10 km di profondità.

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anto_netti
20/09/2017 10:32
 
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Il giorno 20 Settembre 2017, alle ore 8:07, scossa di terremoto a San Giuliano del Sannio (Campobasso). Magnitudo 2.7 della scala Richter. Ipocentro a 17 km di profondità.

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[Modificato da anto_netti 20/09/2017 10:35]
27/09/2017 09:31
 
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Il giorno 26 Settembre 2017, alle ore 13:33, scossa di terremoto a Sestola in provincia di Modena. Magnitudo 2.9 della scala Richter. Ipocentro a 10 km di profondità.

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29/09/2017 08:59
 
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Il giorno 26 Settembre 2017, alle ore 18:33, scossa di terremoto a Sant'Ambrogio sul Garigliano in provincia di Frosinone. Magnitudo 2.6 della scala Richter. Ipocentro a 10 km di profondità.

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03/10/2017 09:47
 
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Il giorno 29 Settembre 2017, sequenza sismica sul Gran Sasso in Abruzzo. Località Pietracamela in provincia di Teramo. Magnitudo superiore a 2.0 della scala Richter.

Il giorno 30 Settembre 2017, alle ore 19:38, scossa di terremoto a Pietracamela in provincia di Teramo. Magnitudo 2.6 della scala Richter. Ipocentro a 16 km di profondità.

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03/10/2017 10:06
 
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Il giorno 1 Ottobre 2017, alle ore 1:58, scossa di terremoto a Mignano Monte Lungo in provincia di Caserta. Magnitudo 2.7 della scala Richter. Ipocentro a 5 km di profondità.

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[Modificato da anto_netti 03/10/2017 10:36]
03/10/2017 10:15
 
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Re:
giusyforever, 27/08/2017 15.55:





Parafrasando l'architetto Melandri: E Dio, per farti capire che l'idolatira è sbagliata, distrugge mezza italia?"
03/10/2017 10:23
 
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Il terremoto di Colfiorito del 1997

Terremoti del ‘900, la sequenza sismica Umbria-Marche del 1997: migliaia di scosse attivarono un sistema di faglie esteso 45 km lungo l’Appennino

La sequenza sismica del 1997 al confine tra Umbria e Marche rappresenta uno spartiacque per la sismologia italiana

di Filomena Fotia

26 Settembre 2017

Il 26 settembre 1997 due eventi sismici di magnitudo Mw 5.7 e 6.0 colpirono l’area di Colfiorito (al confine tra Umbria e Marche) a distanza di nove ore l’uno dall’altro (alle 2:33 e alle 11:40 ore italiane).

La sequenza sismica del 1997 al confine tra Umbria e Marche rappresenta uno spartiacque per la sismologia italiana. Si è trattato del primo terremoto nel nostro Paese per il quale furono disponibili dati di alta qualità rilevati dalle reti di monitoraggio a terra e dai satelliti. Il quadro che questi dati fornirono permise di delineare con una precisione mai raggiunta prima le caratteristiche delle faglie che si erano attivate e dei meccanismi di generazione dei terremoti appenninici. Gli eventi sismici degli anni successivi, quelli del 2009 all’Aquila e la recente sequenza del 2016-2017, hanno confermato molte delle interpretazioni tratte dagli studi sui terremoti del 1997, evidenziando ulteriori elementi caratteristici. La Rete Sismica Mobile dell’ING (Istituto Nazionale di Geofisica, poi confluito nell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), installata nelle prime ore dopo i terremoti del 26 settembre, ha rappresentato uno degli strumenti più importanti per la ricerca sismologica, nonché un punto di riferimento informativo molto importante per la comunità locale colpita dal terremoto nel 1997.

Un tratto molto importante emerso dagli studi sulla sequenza del 1997 è la tendenza dei terremoti appenninici a manifestarsi con la migrazione dell’attività tra segmenti di faglia vicini, come accadde proprio il 26 settembre 1997. Al primo terremoto di magnitudo Mw 5.7, avvenuto nella notte alle ore 02:33 italiane, seguì un secondo evento più forte nove ore dopo, di magnitudo Mw 6.0, alle ore 11:40 italiane, che provocò ulteriori crolli e vittime. Studi successivi permisero di comprendere le cause di questa migrazione di sismicità (Cocco et al., 2000; Miller et al., 2004; Antonioli et al., 2005), anche se un unico modello in grado di spiegare la variegata casistica registrata in tutti i successivi terremoti appenninici (per es. L’Aquila, 2009, Amatrice-Norcia-Visso, 2016; Campotosto, 2017) non è ancora stato definito.

La sequenza si manifestò con sette terremoti principali di magnitudo momento Mw compresa tra 5.0 e 6.0 nel primo mese di attività e migliaia di terremoti di magnitudo minore che in 40 giorni attivarono un sistema di faglie esteso per circa 45 chilometri lungo l’Appennino.

I due eventi principali della sequenza (Mw 5.7 e 6.0) colpirono l’area di Colfiorito, rompendo due faglie con meccanismo distensivo (faglie normali) con opposta direttività. Uno degli elementi più significativi della sequenza fu la migrazione della sismicità da Nord-Ovest a Sud-Est e la conseguente attivazione di segmenti di faglia adiacenti, un meccanismo poi ritrovato in altri terremoti appenninici. Altri due eventi di magnitudo maggiore di 5.0 si verificarono il 3 e il 6 ottobre 1997: magnitudo Mw 5.2 e 5.5, rispettivamente.

Successivamente, l’attività interessò il settore meridionale, verso Sellano e Preci (PG), e culminò con due forti eventi il 12 ottobre di magnitudo Mw 5.2 e il 14 ottobre, magnitudo 5.6. Nel mese di aprile del 1998 un altro terremoto di magnitudo Mw 5.1 interessò l’area di Gualdo Tadino, estendendo così l’area attiva ancora più a Nord.

I terremoti della sequenza hanno interessato faglie normali (o estensionali) che dislocarono la porzione più superficiale della crosta fino a 8 km di profondità, con pendenza verso Sud-Ovest. Queste caratteristiche furono individuate grazie ai dati delle reti sismiche, in particolare della Rete Sismica Mobile che fu installata lo stesso 26 settembre 1997 nell’area epicentrale. Nella figura sotto, tratta da un articolo pubblicato nel 1998 sul GRL (Geophysical Research Letters), si vede, in mappa e in una sezione verticale attraverso l’area di Colfiorito, la distribuzione spaziale degli eventi sismici che delineano la faglia responsabile del terremoto, con un andamento parallelo alla catena e immersione di circa 40° da Nord-Est a Sud-Ovest.

L’analisi delle migliaia di eventi sismici registrati dalle reti sismiche portò poi a delineare in modo dettagliato la notevole complessità del sistema di faglie che si erano attivate nella regione, come evidente nella figura sotto.

I terremoti del 1997 inaugurarono anche l’era della “sismologia spaziale” in Italia. Gli eventi del 26 settembre sono stati infatti i primi terremoti italiani per i quali i satelliti permisero di evidenziare gli spostamenti della superficie e realizzare così un modello di faglia (Stramondo et al., 1999). Anche i dati GPS furono molto utili per la caratterizzazione delle sorgenti sismiche interessate (Anzidei et al., 1999).

Gli interferogrammi mostrati sopra, unitamente ai dati GPS misurati prima e dopo i terremoti principali, furono molto utili per calcolare lo spostamento cosismico del terreno e ricavare quindi un modello di faglia per gli eventi principali della sequenza del 1997. Altri modelli di faglia vennero proposti da Capuano et al. (2000) e Hernandez et al. (2004).

Nel 1997 la Rete Sismica Nazionale non era ancora stata aggiornata agli standard internazionali più elevati (come accadde a partire dal 2001), ma le reti sismiche digitali euro-mediterranee (come la Rete MedNet dell’ING) e quelle globali cominciavano a fornire dati di elevata qualità per calcolare i meccanismi focali dei terremoti più forti della sequenza. I dati mostrarono inequivocabilmente, per la prima volta in maniera così chiara e diffusa, la predominanza che rivestono le faglie normali nella deformazione della penisola italiana (Ekstrom et al., 1998).

I terremoti del 26 settembre 1997 aprirono una nuova fase anche per la geologia del terremoto in Italia. Dopo il forte evento sismico del 1980 in Irpinia, infatti, quello dell’Umbria-Marche fu il primo terremoto a lasciare una traccia evidente, sebbene molto labile, di fagliazione superficiale. Le tracce della faglia furono seguite e studiate dai geologi con grande attenzione e nei minimi dettagli, aprendo nuove ipotesi sul rapporto tra faglie geologiche note, faglie cosismiche e fagliazione superficiale (si vedano tra gli altri Basili et al., 1998; Cinti et al., 1999).

Altri studi molto importanti riguardarono gli effetti di amplificazione delle onde sismiche al variare della geologia di superficie (es. Gaffet et al., 2000). Nell’esempio riportato sotto si vede la differenza tra una registrazione effettuata sui rilievi calcarei al bordo del bacino e da un array di sismometri ubicato nel bacino stesso; si nota la forte amplificazione, sia come ampiezza che come durata, rilevata da questi ultimi a causa della spessa coltre di sedimenti lacustri presenti nell’area.

Molte attività di studio dei terremoti vennero avviate o sistematizzate dopo i terremoti del 1997. Tra queste, una novità importante è stata la nascita del Gruppo “QUEST” (QUick Earthquake Survey Team), in collaborazione tra ING (Istituto Nazionale di Geofisica, poi confluito nell’INGV), GNDT (Gruppo Nazionale per la Difesa dai Terremoti, le cui funzioni rientrarono poi nell’INGV), SSN (Servizio Sismico Nazionale, confluito poi nel Dipartimento Nazionale della Protezione Civile) e alcune università.


www.meteoweb.eu/2017/09/terremoti-del-900-la-sequenza-sismica-umbria-marche-del-1997-migliaia-di-scosse-attivarono-un-sistema-di-faglie-esteso-45-km-lungo-lappennino...

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11/10/2017 13:15
 
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In questo ultimo periodo abbiamo nel sud dell’Appennino un incremento dell’attività sismica a partire dall’Abruzzo nei pressi dell’Aquila e Avezzano, nel Molise e nella Campania.

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Il giorno 7 Ottobre 2017, alle ore 13:36, scossa di terremoto a Pomarance in provincia di Pistoia. Magnitudo 3.0 della scala Richter. Ipocentro a 8 km di profondità.

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anto_netti
16/10/2017 10:47
 
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Sembra che decisamente, le scosse di terremoto, dal centro Italia, si stiano spostando di più verso sud. Soprattutto in Sicilia in questi ultimi giorni l'attività è molto intensa.

Il giorno 16 Ottobre 2017, alle ore 05:45, scossa di terremoto ad Ateleta in provincia dell'Aquila. Tra Sulmona, Roccaraso e Castel di Sangro. Siamo sempre nelle vicinanze di Avezzano. Dove si trova una delle faglie più pericolose dell'Appennino. Magnitudo 2.7 della scala Richter. Ipocentro a 16 km di profondità.

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19/10/2017 09:02
 
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Pur essendo diminuita l'attività sismica nel Centro Italia, abbiamo sempre i soliti picchi che si verificano ogni due o tre mesi. Ma anche questi picchi sono in calando. Non generando le forti scosse dall'inizio del fenomeno sismico. Forse il fenomeno deve esaurirsi in questo modo. Il problema è che il fenomeno ha rilasciato tanta di quell'energia che potrebbe risvegliare altre zone sismiche. C'è quindi da aspettarsi altri forti terremoti lungo la dorsale appenninica. Che potrebbero avvenire o a nord del cratere del Centro Italia o a sud.

Il giorno 14 Ottobre 2017, alle ore 4:02, scossa di terremoto a Norcia. Magnitudo 3.2 della Scala Richter. Ipocentro a 9 km di profondità.

Il giorno 15 Ottobre 2017, alle ore 18:43, scossa di terremoto a Norcia. Magnitudo 3.2 della scala Richter. Ipocentro a 8 km di profondità.

Il giorno 19 Ottobre 2017, alle ore 7:34, scossa di terremoto a Castelsantangelo sul Nera. Magnitudo 3.3 della scala Richter. Ipocentro a 9 km di profondità.

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