Litfibopolis: la comunità virtuale dedicata ai Litfiba, band nata nel 1980.
 
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Voti alle canzoni di Eutopia

Ultimo Aggiornamento: 20/01/2022 21:50
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09/12/2016 14:10

Dio del tuono 6,5 incompleta
L'impossibile 6,5 migliorabile (specie alcune frasi)
Maria Coraggio 8 triste
Santi di periferia 6,5 ballabile
Gorilla go 5,5 simpatica
In nome di Dio 8 metal
Straniero 8 magica
Intossicato 5,5 ripetitiva
Oltre 7,5 ispanica
Eutopa 8,5 prog
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Post: 292
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03/01/2017 13:50

Dio del tuono: 6
Punkettone apripista, carino ma nulla di trascendentale.

L’impossibile: 4
Pezzo che aveva delle ottime potenzialità (la danza di minerva lo conferma), ma arrangiato e cantato in modo troppo commerciale. Così lo trovo pessimo.

Maria coraggio: 8
Le tastiere rievocano le atmosfere di litfiba 3, musicalmente è molto coinvolgente ed il testo molto toccante (per chi sà a cosa si riferisce). Bella interpretazione di Piero.

Santi di periferia: 4
Io in questo pezzo ci sento i tempi di UDS, non riesco a farmelo piacere.

Gorilla go: 8
Hard rock di grandissima fattura, sembra di ascoltare gli AC/DC.

In nome di Dio: 8
Testimone della ritrovata sintonia fra Piero e Ghigo. Fonde alla perfezione atmosfere di Terremoto e Mondi Sommersi. Grandi riff che a tratti ricordano quelli di Offspring e Marilyn Manson. Splendida interpretazione di Piero.

Straniero: 7
Bella.

Intossicato: 6
Parte benissimo, peccato per il ritornello un pò troppo buttato in caciara, non in linea con lo stile graffiante della intro.

Oltre: 7
Tornano le atmosfere di Siamo umani e Tex. Bel pezzo.

Eutopia: 8
Pezzo magico, nonostante il ritornello un pò sdolcinato. Eccezionale lo strumentale dal min 3.30 in poi.


VOTO ALBUM: 7
Nonostante alcune scivolate, nel complesso si avverte la ritrovata sintonia fra Ghigo e Piero. E' un disco genuino, sanguigno, con riff di grande fattura, assoli importanti, e un interpretazione di Piero finalmente all'altezza. Sono scomparse quasi del tutto quelle forzature melodiche presenti nel disco precedente. Finalmente si avverte una band, che fonde alla perfezione i vari stili, dagli 80, passando dai 90, fino ai 2000. Un disco che, pur non essendo ai livelli dei migliori anni 90, suona litfibiano e riesce ad emozionare.
[Modificato da ILuk3I 04/01/2017 13:28]
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Post: 784
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21/01/2017 12:05

Dio del tuono 7 opener ideale - perfetta in "terremoto"
L'impossibile 6,5 ingenua ma gran chorus - classico trademark litfiba dal '94 in poi
Maria Coraggio 8 profonda - degna di un album della "trilogia"
Santi di periferia 6 tamarra, ma per una volta simpaticamente - roba da "grande nazione"
Gorilla go 7 gran sound - perfetta in "terremoto"
In nome di Dio 8,5 heavy - perfetta in "insidia" o "terremoto"
Straniero 8 poetica - perfetta in "spirito"
Intossicato 6.5 incompiuta - ci poteva stare in un "mondi sommersi"
Oltre 7 tex mex - perfetta in "el diablo"
Eutopia 8.5 ariosa e suonata - perfetta in "spirito" o avrebbe reso un mezzo capolavoro persino "mondi sommersi"

voto al disco 7.5: si nota una voglia di ben figurare e un songwriting piu' approfondito. mi piace la summa del suond che ripesca elementi un po' da tutti gli album. produzione finalmente da band e non da duo.
----EX NICK: TEX WILLER---
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26/01/2017 22:53

Dio del Tuono: 6
L'Impossibile: 6,5
Maria Coraggio: 7,5
Santi di Periferia: 5,5
Gorilla Go: 7
In Nome di Dio: 7+
Straniero: 7,5
Intossicato: 7
Oltre: 6+
Eutòpia: 7,5
[Modificato da Chameleon. 26/01/2017 23:48]
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Post: 697
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21/02/2017 15:04

Dopo averlo assimilato e digerito, rivalutate alcune cose, posso esprimermi così:

Dio del Tuono: 5,5
Brano un po' autoreferenziale e autocelebrativo, che come intenzione ricalca "Lo Spettacolo", senza avere però nemmeno un decimo della forza "anthemica" del brano sopracitato.


L'Impossibile: 6,5
Buon singolo, peccato per qualche solito svarione di Piero a livello di testo. Uno dei brani del disco che ascolto più volentieri.

Maria Coraggio: 7
Il pezzo migliore dell'album senza ombra di dubbio. Coinvolgente, epico, ben strutturato e ragionato.

Santi di Periferia: 5
Ritmicamente intrigante, ma fa muovere il piedino e niente più. Eccessivamente gigionesco fra il "Ramones" maccheronico, la mafia già alle porte e i gatti ineducati che "ti tirano fuori le unghie"(?).


Gorilla Go: 5,5
Brano inspiegabilmente prodotto malissimo, con la batteria ancora più indietro e chiusa nel mix rispetto al resto del disco, che ne sgonfia la potenza.


In Nome di Dio: 6
Godibile sfuriata metallara. Vocalmente molto impostata, ma credibile. Il brano ha un grande potenziale, musicalmente parlando, ed era candidato a essere uno dei pezzi di punta del disco. Tuttavia le varie mutande e ricotte, che per alcuni rappresentano perle d'ironia affilata e intelligente, io le trovo solo stilisticamente molto brutte. Peccato.


Straniero: 5,5
Brano che è stato ipercelebrato come il migliore dell'album, ma nonostante ripetuti innumerevoli ascolti... continua a non comunicarmi nulla. Se fosse stato sviluppato più sul versante ambient, come l'originale "Tu Non C'Eri", invece che farne una scialba power ballad, avrei gradito di più.


Intossicato: 3,5
Il punto più basso del disco, nonché brano da top 5 delle canzoni peggiori dei Litfiba, oltre che uno dei ritornelli più brutti e fastidiosi che abbiano mai concepito. In generale noiosa, ripetitiva e banale.


Oltre: 6
Canzone che raggiunge la sufficienza solamente per il fatto di essere irresistibilmente orecchiabile. A livello lirico, stiamo dalle parte di U.D.S. (Raga'n'Roll Bueno, A La Vida... lo spirito e lo stile è quello), l'arrangiamento e il sound, invece, strizzano l'occhio ai primi anni '90. Nostalgica.

Eutopia: 6,5
Buon brano con una bella coda strumentale finale. Candidata a essere il nuovo inno del M5S.


[Modificato da Ozzy90 21/02/2017 15:04]
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Post: 76
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08/04/2017 15:49

Voti Eutopia live:
Dio del tuono: 6+ dal vivo rende di più, ma conrtinua a non colpirmi.
L'Impossibile: 6,5 molto coinvolgente, a Firenze è piaciuta molto.
Maria Coraggio: 8 La vera sorpresa della serata, può diventare un classicone!
In nome di Dio: 6,5 Subito dopo Dimmi il nome, non sfigura!
Straniero: 7- una ottima ballad
Intossicato: S.v. La vogliamo ascoltare in versione originale
Eutopia: 6,5 Ottima per chiudere il concerto, non l'ho apprezzata appieno, forse l'acustica non era tra le migliori.

In generale, tutte tengono botta ai classiconi del concerto giudizio positivo!
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Post: 1.673
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09/04/2017 14:26

Dopo mesi aggiorno i voti (che avevo messo in un altro topic)

Dio del tuono 7,5
L'impossibile 7
Maria Coraggio 8
Santi di Periferia 7
Gorilla Go 6,5
In nome di Dio 8,5
Straniero 7
Intossicato 6
Oltre 7,5
Eutopia 8
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2000 - ELETTROMACUMBA
2001 - (live) LIVE ON LINE
2001 - INSIDIA
2003 - (compilation) PLATINUM COLLECTION
2003 - (singolo) LARASONG
2005 - (dvd live) CENTO GIORNI VERSO EST...
2005 - ESSERE O SEMBRARE
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06/03/2019 08:03

Dio del tuono 7
L'impossibile 6
Maria coraggio 9
Santi di periferia 4
Gorilla go 6
In nome di Dio 8
Straniero 10
Intossicato 6
Oltre 7
Eutopia 10

Bonus Track
La danza di Minerva 10
Tu non c'eri 7,5
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Registrato il: 16/01/2006
20/01/2022 21:49

Ecco una breve analisi traccia per traccia

1) Dio del tuono (Pelù/Renzulli-Pelù): classica opener stile Fiesta Tosta o Lo spettacolo che serve a catturare l'attenzione dell'ascoltatore. Tiro ottimo, forse non molto originale, ma ascoltabilissima: 7

2) L'impossibile (Pelù/Renzulli-Pelù): primo singolo, a differenza del famigerato "Lo squalo" di Grande Nazione ha un mood che stanca meno dopo numerosi ascolti, sentendo l'originale "La danza di Minerva" si sente che Gigo ha provato anche a fare qualcosa di nuovo, poi vabbè ci mette le mani Piero e va tutto in vacca. Il tallone d'Achille del brano è il testo: a tratti banale e ridicolo. Una rilettura e magari una limatina a certe rime non sarebbe stata una cattiva idea. :6

3) Maria Coraggio (Pelù/Renzulli-Pelù): terzo brano e prima gemma dell'album. Clamorosa come un salto di un paralitico, per certi versi riporta alle atmosfere gitane o arabeggianti di Transea e Desaparecido. Dedicata a Lea Garofalo, testimone contro la mafia ed assassinata dalla sua stessa famiglia, è ipnotica e trascinante allo stesso tempo. Il testo non è un capolavoro, ma per certi versi Piero rispolvera la sua poetica per immagini che aveva fatto la fortuna dei primi dischi del gruppo, quelli della trilogia. In ogni caso credo che questa sia una canzone destinata ad entrare nel loro repertorio live. Particolare non trascurabile: le tastiere sono ad opera di Aiazzi.: 8

4) Santi di periferia (Pelù/Renzulli-Pelù): brano discreto, nulla di più. Testo non certo sublime, ma lontano da certi scempi cui siamo purtroppo abituati: 6.5

5) Gorilla go (Pelù/Renzulli-Pelù): la canzone più brutta del disco, poco da salvare, sopraytutto per il cantato di Piero. Temo che, visto il rimo e il ritornello "go go go gorilla go" diventi un brano da repertorio live, come accaduto per Barcollo.: 4

6) Il nome di Dio (Pelù/Renzulli-Pelù): altra gemma, canzone violentissima, credo tra le più forti dai tempi di Dimmi il nome e Luce che trema. Ghigo fa un ottimo lavoro, con anche alcuni arpeggi che richiamano il Medio oriente e le sue sonorità, ma stupisce anche il cantato di Piero, non più strascicato, ma violento, a tratti quasi growl. Brano che potrebbe piacere a qualche metallaro.: 7.75

7) Straniero (Pelù/Renzulli-Pelù): Altra vetta di questo album. Una specie di Ragazzo ma con un testo che, miracolo, non scade nella retorica o nella banalità.: 7.5

8) Intossicato (Pelù/Renzulli-Pelù): brano penalizzato da un ritornello non proprio accattivante, e dall'essere schiacciato tra straniero ed altre due canzoni belle o notevoli. Non che sia da buttare, però è un piccolo calo (oh, anche Terremoto aveva la sua Firenze Sogna). Sembra una canzone venuta a metà, forse il tema ecologista porta sfiga, anche Peste non venne benissimo in Litfiba 3 : 5.5

9) Oltre (Pelù/Renzulli-Pelù): Brano ruffiano, ma con un bel suono di chitarre (chitarre sculettanti direbbe qualcuno). Diciamo che è una canzone che acquisisce punti con gli ascolti, una specie di Siamo Umani anno 2016 (parlo dello stile musicale). Non un capolavoro, ma è una canzone che non avrebbe sfigurato in altri album.: 6.5

10) Eutopia (Pelù/Renzulli-Pelù): altra gemma a concludere il disco. Meravigliosa, al netto di qualche scivolone sui testi ("piste ciclabili e rifiuti zero" ma cos'è? il programma elettorale di Piero? :lol: ), ma la title track merita. Una mini suite che a tratti ci riporta ai gloriosi anni Ottanta.: 6.5

http://rockemetal.forumfree.it/
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20/01/2022 21:50

Ecco una breve analisi traccia per traccia

1) Dio del tuono (Pelù/Renzulli-Pelù): classica opener stile Fiesta Tosta o Lo spettacolo che serve a catturare l'attenzione dell'ascoltatore. Tiro ottimo, forse non molto originale, ma ascoltabilissima: 7

2) L'impossibile (Pelù/Renzulli-Pelù): primo singolo, a differenza del famigerato "Lo squalo" di Grande Nazione ha un mood che stanca meno dopo numerosi ascolti, sentendo l'originale "La danza di Minerva" si sente che Gigo ha provato anche a fare qualcosa di nuovo, poi vabbè ci mette le mani Piero e va tutto in vacca. Il tallone d'Achille del brano è il testo: a tratti banale e ridicolo. Una rilettura e magari una limatina a certe rime non sarebbe stata una cattiva idea. :6

3) Maria Coraggio (Pelù/Renzulli-Pelù): terzo brano e prima gemma dell'album. Clamorosa come un salto di un paralitico, per certi versi riporta alle atmosfere gitane o arabeggianti di Transea e Desaparecido. Dedicata a Lea Garofalo, testimone contro la mafia ed assassinata dalla sua stessa famiglia, è ipnotica e trascinante allo stesso tempo. Il testo non è un capolavoro, ma per certi versi Piero rispolvera la sua poetica per immagini che aveva fatto la fortuna dei primi dischi del gruppo, quelli della trilogia. In ogni caso credo che questa sia una canzone destinata ad entrare nel loro repertorio live. Particolare non trascurabile: le tastiere sono ad opera di Aiazzi.: 8

4) Santi di periferia (Pelù/Renzulli-Pelù): brano discreto, nulla di più. Testo non certo sublime, ma lontano da certi scempi cui siamo purtroppo abituati: 6.5

5) Gorilla go (Pelù/Renzulli-Pelù): la canzone più brutta del disco, poco da salvare, sopraytutto per il cantato di Piero. Temo che, visto il rimo e il ritornello "go go go gorilla go" diventi un brano da repertorio live, come accaduto per Barcollo.: 4

6) Il nome di Dio (Pelù/Renzulli-Pelù): altra gemma, canzone violentissima, credo tra le più forti dai tempi di Dimmi il nome e Luce che trema. Ghigo fa un ottimo lavoro, con anche alcuni arpeggi che richiamano il Medio oriente e le sue sonorità, ma stupisce anche il cantato di Piero, non più strascicato, ma violento, a tratti quasi growl. Brano che potrebbe piacere a qualche metallaro.: 7.75

7) Straniero (Pelù/Renzulli-Pelù): Altra vetta di questo album. Una specie di Ragazzo ma con un testo che, miracolo, non scade nella retorica o nella banalità.: 7.5

8) Intossicato (Pelù/Renzulli-Pelù): brano penalizzato da un ritornello non proprio accattivante, e dall'essere schiacciato tra straniero ed altre due canzoni belle o notevoli. Non che sia da buttare, però è un piccolo calo (oh, anche Terremoto aveva la sua Firenze Sogna). Sembra una canzone venuta a metà, forse il tema ecologista porta sfiga, anche Peste non venne benissimo in Litfiba 3 : 5.5

9) Oltre (Pelù/Renzulli-Pelù): Brano ruffiano, ma con un bel suono di chitarre (chitarre sculettanti direbbe qualcuno). Diciamo che è una canzone che acquisisce punti con gli ascolti, una specie di Siamo Umani anno 2016 (parlo dello stile musicale). Non un capolavoro, ma è una canzone che non avrebbe sfigurato in altri album.: 6.5

10) Eutopia (Pelù/Renzulli-Pelù): altra gemma a concludere il disco. Meravigliosa, al netto di qualche scivolone sui testi ("piste ciclabili e rifiuti zero" ma cos'è? il programma elettorale di Piero? :lol: ), ma la title track merita. Una mini suite che a tratti ci riporta ai gloriosi anni Ottanta.: 6.5

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