Una lunga domenica di passioni (Un long dimanche de fiançailles) è un film del 2004 diretto da Jean-Pierre Jeunet, tratto dal libro omonimo dello scrittore francese Sébastien Japrisot.
Nelle trincee francesi durante la prima guerra mondiale, cinque soldati vengono accusati di auto-mutilazione per ottenere il congedo. Condannati a morte da una corte marziale, vengono condotti fino ad un avamposto chiamato «Bingo Crepuscolo» e abbandonati al loro destino nella terra di nessuno tra le trincee tedesche e quelle francesi. Tra i rei c'è Bastoche, un falegname parigino di mezza età; Six-Sous, un padre di famiglia e attivista socialista; Ange Bassignano, un corso; il contadino Notre-Dame, infine il giovane pescatore bretone Manech.
A fine guerra la fidanzata di Manech, una ragazza di nome Mathilde rimasta zoppa per la poliomielite, viene contattata da un ex sergente ricoverato in un ospedale a causa dell'influenza spagnola. L'uomo, Daniel Esperanza, le rivela che Manech non è caduto in combattimento come le è stato comunicato, ma è stato gettato fuori dalle trincee insieme a altri quattro condannati. I cinque soldati sono tutti morti. Eppure Mathilde nutre la speranza che il suo fidanzato sia sopravvissuto, e che non si sia messo in contatto con lei perché ha perduto la memoria per un trauma subito prima dei fatti. Comincia a fare indagini presso le famiglie degli altri quattro condannati; si avvale anche di un investigatore privato, Germain Pire, il quale si reca fino in Corsica per le sue indagini, senza molto successo.