FrancescaGalvani, 04/12/2016 15.32:
nella mia Chiesa c'è un parroco più due collaboratori del parroco (entrambi preti) poi c'è un quarto prete che segue prevalentemente i giovani e gli universitari, più una serie di adulti laici che seguono i vari gruppi:
il gruppo biblico gestito da persone laureate in scienze religiose, il gruppo famiglie, il gruppo liturgico, il gruppo cucina, il coro, il gruppo feste, il consiglio pastorale più una quindicina di catechisti e altri gruppi che mi sfuggono.
E' una parrocchia molto frequentata.
Ogni primo venerdì del mese i tre preti si dedicano alle confessioni dalle 8 del mattino fino alla sera, ma se c'è l'urgenza di confessarsi basta fare una telefonata e ci si incontra.
Cara Francesca, è davvero lodevole il tuo zelo ma al di là della tua esperienza, tutto questo impegno di gruppi diversi con attività tanto articolate non è affatto la realtà che si osserva nelle chiese: esperienza per esperienza, nel mio Paese, invece, un solo prete si divide tra due differenti Comuni ed alterna le funzioni e deve correre come un ferrarista quando matrimoni e funerali tendono a sovrapporsi.
Devi ammettere che la “La carenza di preti” è una “malattia” che sta colpendo un gran numero di parrocchie, sia in Italia che nel mondo.
Continua a diminuire, in Europa, il numero dei preti.
Un calo evidenziato da studi e ricerche che, da qualche anno a questa parte, si sono moltiplicati.
Ciò che accade nella chiesa che tu frequenti è qualcosa di straordinario, credimi, ma appare come una rondine che cerchi una sua primavera.