| | | OFFLINE | | Post: 2.167 | Giudice***** | |
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08/01/2017 23:30 | |
Seconda classificata
"The last diva"
di MaryBlack
Grammatica: 9.6/10
Va bene, a parte una frase confusa e un tempo verbale sbagliato.
- La Sala era stata liberata dai tavoli delle quattro Casate, che vi dimoravano abitualmente e che erano stati sostituiti da un unico lungo bancone che ospitava:
"dimorare" riferito a "tavoli", quindi a oggetti inanimati, è improprio (- 0.20); "dimoravano" e "stati sostituiti" fanno entrambi riferimento a "tavoli", se "dimorare" è quindi il verbo di "tavoli", anche la virgola prima del "che" è usata impropriamente, perché così indica che sono invece le Casate a dimorare nella Sala(- 0.20). Ti propongo un'alternativa: "La Sala era stata liberata dai tavoli delle quattro Casate che vi dimoravano abitualmente, al loro posto (...verbo, es "c'era") un unico lungo bancone, ospitante [...]" (– il participio lo propongo per evitare lal ripetizione del "che").
-Il doppio senso era così chiaro che le guance mi si irrorarono all’improvviso di sangue, le sentivo scottare": hai cambiato tempo verbale, "sentii scottare". (- 0.20)
Stile: 9/10
Il primo termine che mi viene in mente per descrivere questo stile è emotivo, riesce a comunicare le sensazioni dei personaggi in maniera quasi fisica; passione, rabbia, angoscia, perdita del controllo, piacere e dolore mescolati: si riescono a percepire tutti, attraverso un lessico mirato e un'impostazione delle frasi semplice e diretta. Ho trovato l'uso delle pause incerto in alcuni punti, a volte c'era qualche virgola di troppo e la lettura scorreva in maniera meno fluida del solito, piccole sbavature per le quali non ti ho assegnato il punteggio pieno. Un altro appunto che ti faccio riguarda le descrizioni delle cinque ragazze. Sei stata accurata e precisa con tutte, ma dato che le hai inserite una dietro l'altra, la lettura è diventata progressivamente stancante; al tuo posto, anche per evitare l'effetto elenco, avrei inserito fra una descrizione e l'altra un punto di distacco. Per il resto lo stile è equilibrato, trascina con sé, immergendo perfettamente il lettore nell'atmosfera cupa di Halloween, dove sono due menti da diavolo e "streghe al Sabba" a fare da padroni, dove le parole chiave vendetta, dark e seduzione si mescolano armoniosamente. Ho amato le frasi in corsivo disseminate per il testo, fungono da presagio, sono estremamente evocative e cupe, fanno proprio pensare a un gruppo di streghe che lanciano un maleficio attorno a un calderone, oltretutto si ricollegano alla vendetta messa in atto e alla rinascita metaforica della protagonista: tanto di cappello!
Titolo: 5/5
Mi piace moltissimo come suona, e il suono gradevole di un titolo è fondamentale per attirarmi. La resa in inglese è senz'altro d'aiuto per renderlo più incisivo ed evocativo, ha un che di seducente e malizioso che ben si adatta al genere erotico e a questa Rose Weasley in versione Lolita. Persino quel che di frivolo che trasmette il suo significato non ne intacca la bellezza, anzi: accostato al genere dark e agli avvertimenti "Non-con" e "Tematiche delicate" crea un contrasto inquietante, perfetto per l'atmosfera horror della sera di Halloween, per la vendetta e la seduzione che fanno da sovrane nella storia. Bellissimo!
Introduzione: 4/5
Riassume il fulcro della storia, l'incontro metaforico tra due "diavoli" e mette suspense con la comparsa finale di un personaggio inaspettato, dove prima c'erano solo due protagonisti sul palco. In genere prediligo comunque introduzioni più brevi e incisive, ragione per la quale non mi ha conquistato del tutto.
Caratterizzazione: 13/15
A non convincermi del tutto è James. Come ha sviluppato questa natura violenta? Mi sarebbe piaciuto avere un background sulla sua storia, sulla sua psicologia, qualcosa che non lo facesse apparire solo come il classico cattivo di turno, seduttore e approfittatore. Peccato, perché i protagonisti hanno invece uno spessore rilevante.
Sia Rose che Scorpius mi sono sembrati ben delineati. Lei, come si definisce da sola, è una Grifondoro anomala. Una parte del male che ha subito l'ha contaminata, rendendola vendicativa, una strega che si trasforma da vittima in carnefice, come la definisce Scorpius. Rose si vendica senza provare rimorsi, è un'attrice che riesce a mantenere il proprio ruolo fino alla fine dei giochi, motivata dal suo fine. Ma Rose è allo stesso tempo trasparente, quando è di fronte al ragazzo che ama: se con James, pur essendo spaventata, riesce a indossare la propria maschera, con Scorpius fa crollare ogni barriera, mostrandosi per quello che è. Vediamo quindi una Rose estremamente orgogliosa, una Rose che detesta essere vittima e che si sente libera d'amare in maniera non convenzionale, senza freni inibitori, fragile e forte al contempo. Scorpius condivide con lei l'orgoglio e la fragilità: si richiude rapidamente in se stesso non appena ha l'impressione di essere preso in giro, rifiutato o usato; aggredisce Rose non appena lei lo raggiunge dopo l'episodio del Marchio Nero, pensando di essere stato solo una pedina nel suo gioco, sragiona non appena qualcosa va storto, diventando scorbutico. Scorpius è quindi simile a Rose anche nel modo in cui detesta sbagliare e, se da un lato è fragile e schivo, dall'altro riveste il ruolo del seduttore sicuro di sé, dell'anti eroe, di un ragazzo maniacalmente controllato con tutti, ma che nell'intimità libera tutto il suo impeto, la sua mancanza di delicatezza.
Entrambi i personaggi sono complici nella loro crudeltà verso James e altrettanto capaci di donarsi totalmente alla persona amata. Non sono personaggi perfetti, tutti pregi e simbolo dell'amore al tempo delle mele: sono vanitosi, competitivi, sfacciati e spregiudicati. Li ho trovati veri nella loro impulsività, non agiscono o parlano per mezzo di dialoghi impostati, bensì danno l'impressione di avere vita proprio e di sfuggire al controllo di chi scrive.
Gradimento personale: 9.5/10
La storia si è progressivamente rivelata una sorpresa, spezzando il frivolo contesto iniziale di lusso e bei abiti a favore di una trama ben studiata, contornata da un irresistibile alone dark e mossa da uno scopo ben preciso. La vendetta è difatti il motore di partenza, nella notte di Halloween non sembra esserci spazio alcuno per i sensi di colpa, ma solo per diavoli che ottengono quello che vogliono. Il primo diavolo è senz'altro Scorpius, il quale finge silenziosamente di essere ignaro del piano di Rose e poi l'asseconda, mentre il secondo è proprio Rose, che orchestra tutto con lucida determinazione. Se Rose è un diavolo è anche una strega al Sabba, assieme alle sue amiche, che con un gioco di squadra riesce a incastrare James, a lasciarsi alle spalle la ragazzina usata e a risorgere nella notte dei morti come "the last diva", vincente e forte. Salvo le descrizioni delle cinque ragazze poste in successione, la storia mi incuriosita fino alla fine. Anche la scena di sesso è stata gestita con maestria, senza scadere nel ridicolo o nell'artificioso; le descrizioni erano concatenate in maniera fluida e coinvolgente. È stata una lettura davvero piacevole.
Totale: 50.1/55
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