4° Classificato
Esarcan
Totale: 44/50
Stile: 8/10
Comincio dagli errori, che non sono pochissimi, ma la maggior parte dei quali sono semplici refusi.
- “Nicolas cominciò osservare il paesaggio dalla cima di una modesta collina brulla, che svettava di tra gli alberi.” → “Cominciò a osservare” oppure togliendo direttamente quel “cominciò” che è superfluo puoi scrivere direttamente: “osservò”. “Che svettava tra gli alberi” un “di” da togliere.
- “…un pugnale runico, le cui origini misteriose erano perdute nel tempo, ma indubbiamente
intrise di malvagità…” → “Intriso” perché il soggetto è il pugnale e non le rune.
- “Mi trovavo nei paraggi a passeggiare nei boschi, come faccio sovente e devo essermi perduto.” → Non correggo le virgole, ma in questo caso ti segnalo che non hai chiuso l’inciso: “…nei boschi, come faccio sovente, e devo…”.
- “Un’espressione crudeltà aveva sostituito l’inquietante sorriso, su di un volto che lentamente stava perdendo ogni traccia d’umanità.” → Manca un “di” in “un’espressione di crudeltà” oppure “crudeltà” diventa “crudele”.
- “…che coltivò la rabbia del ragazzo e gli insegno tutto ciò che sapeva.” → “Insegnò”.
- “Aprì il portone della chiesa con ben poca furtività, gettando luce su una scena a dir poco raccapricciante:…” → Ripetizione di poco, potresti rendere “con ben poca furtività” in maniera diversa, come: “senza fare attenzione al rumore” o direttamente “con fragore”.
- “…con un paletto ironicamente conficcato dove sarebbe stato il cuore.” → Trovo molto pensante se non addirittura errato: “dove sarebbe stato il cuore”; lo sostituirei con: “all’altezza del cuore” o “tra le costole nello spazio prima occupato dal cuore”.
- “Percepì una presenza dietro di se, e si voltò di scatto, ma solo il buio nulla lo accolse.” → “Sé” perché si tratta del pronome personale riflessivo e non della congiunzione “se”. Sulla seconda parte della frase sono in dubbio, intendi che fu accolto da un buio nulla? In quel caso la frase sarebbe giusta altrimenti forse c’è un errore e c’è da togliere o “buio” o “nulla”.
- “…ma non sembrava il grado d’individuare il demonio…” → “In grado” e non “il”.
- “La creatura sembrava calma e sicura di se, ma il cacciatore continuò ad avanzare.” → “Sé” pronome e non congiunzione.
- “…togliendogli il fiato da polmoni.” → “Dai polmoni”.
- “…per vedere il cacciatore ,che svuotava…” → Uno spazio di troppo e uno in meno prima del “che”.
- “Un intenso raggio di luce si fece strada nella coltre grigia e attirò a sé Nicolas e la creatura, e li trasportò al centro della piazza del villaggio.” → La ripetizione di “e” rende la frase sgraziata e un po’ pesante. Potrebbe diventare così: “Un intenso raggio di luce si fece strada nella coltre grigia attirando a sé Nicolas e la creatura, trasportandoli al centro della piazza del villaggio.” Per esempio.
Il tuo stile mi piace, è rapido, immediato e l’azione è sempre ben delineata, difficile che si rimanga confusi su come si svolgono gli avvenimenti anche nelle fasi più concitate. Le descrizioni punteggiano il racconto bilanciando le scese d’azione e di narrazione. I dialoghi sono pochissimi, ma perfetti per questo tipo di storia in cui, fin da subito, troviamo il protagonista deciso e lanciato verso l’azione.
Il lessico è ottimo, adeguato alla narrazione e attento, in particolare nelle descrizioni paesaggistiche.
Hai curato l’impaginazione e la grafica, l’unica pecca è quando il racconto si perde nel passato, uno stacco più significativo avrebbe aiutato il lettore a comprendere che si trattava del giovane Nicolas e non più di quello adulto dei primi paragrafi. Un corsivo, per esempio, avrebbe funzionato molto bene.
Il titolo, infine, lo trovo adeguato, oltre a funzionare benissimo per il contest, ci parla subito sia del protagonista sia di ciò che lo tormenta e che lo ha portato alla situazione di cui stiamo leggendo.
Trama: 17,5/20
La trama è semplice e questa è di certo una forza della tua storia (credo di avertelo già detto nel precedente contest), non ti perdi, ma ti concentri su un unico obbiettivo, dare a Nicolas la sua vendetta. A parte il piccolo flashback tutto gira su lui che arriva al villaggio della sua infanzia e affronta il demone che lo ha privato della fanciullezza. In realtà anche il flashback è “sul pezzo”.
Non posso parlare di un vero e proprio buco di trama, ma trovo che hai sorvolato un po’ troppo facilmente su come Nicolas sia riuscito a ottenere le due reliquie con cui combatte. Dotando di oggetti tanto potenti il tuo protagonista senza dare spiegazioni o legittimare Nicolas del loro possesso, rischi di far storcere il naso al lettore.
L’anziano prete, figura non centrale alla storia, ma di cui, comunque, si intravede abbastanza da farsi apprezzare è, forse, il personaggio più intrigante e originale della storia. Il vampiro è classico, in tutto e per tutto, in questo tipo di storie probabilmente è quello che ci vuole, ma non sarebbe stato male aggiungervi qualche tocco per dargli un carattere a sé. Nicolas… anche lui, come il vampiro è un tipico cacciatore, forte, sicuro di sé e dei propri mezzi oltre che coraggioso e, ovviamente, dal passato tormentato. Anche per lui mi sarebbe piaciuto leggere qualche spunto nuovo e magari innovativo.
Il finale forse è l’aspetto più originale della storia, di certo non mi aspettavo che l’intervento divino fosse così letterale e definitivo.
Gradimento Personale: 8,5/10
La tua storia mi è piaciuta, il ritmo è serrato e la trama avvincente. Il finale, come ti ho già detto, mi ha colpito. Il che non succede spesso e soprattutto non in senso positivo.
Leggere Nicolas che si alza e se ne va, così, senza patemi d’animo, mi è piaciuto. (Forse doveva solo spolverarsi il soprabito per essere perfetto.) È anche vero però che quello non era un “lavoro” qualsiasi, quella era la sua casa, la sua vendetta, ciò che lo aveva forgiato e fatto diventare l’uomo che è ora, forse una piccola introspezione su quello che prova il personaggio non avrebbe guastato. All’inizio parli di una rabbia repressa da tutta una vita, ma questa rabbia non si vede durante il racconto.
Ti faccio i complimenti per le scene di lotta, non sono facili da gestire in maniera chiara e di certo tu hai saputo fare un buon lavoro.
Uso dell’Immagine: 10/10
Punteggio pieno meritatissimo. L’immagine, oltre a essere fisicamente inserita nella storia, è presente fin da subito, grazie al titolo. Nel flashback ne scopriamo l’importanza e la centralità nella vita di Nicolas, è proprio quel cancello che segna il suo grande errore. Davanti a quella porta ha visto per la prima volta il vampiro e alla sua suadente voce ha ceduto.
Ottimo lavoro.