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SULLO SCRIVERE DI STORIA - di Rachael M. de Vienne

Ultimo Aggiornamento: 16/09/2016 18:38
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16/09/2016 13:52
 
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Scrivere storia
di Rachael M. de Vienne

Ci sono due generi di storia: al primo genere appartiene quello che in Gran Bretagna chiamano “Storia Pubblica” e in America “Storia Popolare”; al secondo genere appartiene la “Storia Accademica”. Uno snobismo ingiustificato trova casa tra quelli che scrivono storia accademica. Ma il semplice trovare documenti originali e scrivere note in calce non eleva la storia accademica al di sopra della cugina.

Benché possa colorare il vostro stile, il pubblico per il quale scrivete non deve avere importanza. Quello che conta è un onesto, razionale approccio all’argomento. Il Dottor Schulz e io scriviamo di religioni che sono oggetto di controversie. Coloro che leggono i nostri libri hanno già le loro opinioni, spesso sbagliate. Non tutti i lettori sono desiderosi di accettare una nuova evidenza. Alcuni vorrebbero scrivere il tuo libro per te. Uno dei nostri lettori riteneva che dovessimo citare libri e opuscoli di ex aderenti. Ma pressoché nessuno d’essi è rilevante. Non trattano in modo accurato il periodo storico, o addirittura per niente. Traggono le loro informazioni da fonti secondarie, qualche volta addirittura da terze fonti. Non presentano un quadro accurato. Spesso mentono.

Questo mi conduce al primo punto che voglio mettere in evidenza. Se scrivete di storia, non mentite ai vostri lettori. Alcuni storici distorcono i fatti perché la loro ricerca manca di profondità. Volete un esempio? Credo proprio che volete un esempio. Quanti di voi pensano che Juan Ponce de León cercava la Fonte della Giovinezza? È un mito diffuso nei libri di storia americani. Ma … giovanotti, non è così. E allora questo è quello che ho scritto al riguardo in un testo a diffusione limitata per la scuola:

“A causa delle mosse del figlio di Cristoforo Colombo, Ponce de León perse il suo governatorato nel 1512, ma il re di Spagna trovò un modo per aiutarlo. Re Ferdinando lo mandò a esplorare nuove terre. Ponce de León aveva avuto notizia di un’isola chiamata Bimini. La storia comunemente raccontata dice che aveva sentito che in quel luogo si trovava la favolosa Fonte della Giovinezza, e che bere dalle sue acque miracolose avrebbe significato riacquistare salute e giovinezza. Molti scrittori dicono che il motivo per cui si spinse a esplorare quelle nuove terre verso nord (la Florida, negli Stati Unit) era che cercava quella fonte dell’eterna giovinezza. Ma in realtà, questa storia fu inventata da un uomo che puntava a discreditare Ponce de León. Nessuno dei documenti risalenti all’epoca in cui avvennero i fatti parla della ricerca di una fonte miracolosa. Molti anni dopo la morte di León, Gonzalo Fernàndez de Oviedo y Valdès, un sostenitore e seguace del figlio di Cristoforo Colombo (di nome Diego), scrisse che Ponce era un credulone, un egocentrico e ottuso. Oviedo raccontò la favola della Fonte della Giovinezza nel suo libro “Historia General y Natural de las Indias”. Era un espediente letterario per far apparire Ponce uno stupido. Ma il vero motivo che aveva spinto Ponce de León all’esplorazione verso nord, era il desiderio di ricchezza. Il re Ferdinando gli aveva promesso che gli avrebbe concesso ogni diritto esclusivo sulle nuove terre scoperte e che ne sarebbe diventato il governatore.”

Perciò non mentite ai vostri lettori semplicemente ripetendo una storia che non avete modo di verificare dai testi originali. … Mai.

Quando le fonti sono in conflitto, la tendenza di alcuni scrittori è quella di accettare ciò che la maggioranza sostiene, preferendola anche a quella di un testimone oculare. Questo è “argumentum ad populum”, una delle peggiori pecche della logica. A volte il punto di vista della maggioranza è sbagliato. Perciò non rifiutate mai le considerazioni contrarie senza un solido motivo. E non tenete mai in poco conto i punti di vista contrari per ragioni infondate. Età, status sociale, e cose simili, senza una solida evidenza, non devono influire su di voi quando considerate un punto di vista alternativo. Non adottate mai una semplice speculazione come una chiara prova.

Se un personaggio dice qualcosa di diverso dagli altri, e voi non sapete perché, non vi rifugiate subito nella logica del “Non Causa Pro Causa”. Non adottate come verità la vostra personale speculazione. Se non riuscite a trovare una conferma nei documenti originali per sostenere il contrario, semplicemente prendete una nota personale. È una questione di onestà bilanciare la testimonianza di una persona con quella di un’altra. Se lo fate, fatelo solo tramite un’altra testimonianza oculare. La falsa testimonianza deriva dalla consuetudine di ripetere i commenti di una o due persone. Un esempio è l’interminabile ripetizione delle dichiarazioni di J. J. Ross contro C. T. Russell. Se solo prendete in considerazione l’accusa di Ross contro Russell e altri che furono presenti al processo, ciò che afferma Ross non regge. Però, gran parte di ciò che è stato scritto sull’argomento deriva da ciò che scrisse Ross, semplicemente perché egli disse ciò che agli oppositori piace sentire.

Non considerate ogni documento come valido, accurato e fondato sulla roccia della verità. Questo è da tenere particolarmente in considerazione quando si tratta di articoli di giornali e riviste risalenti all’epoca in cui accaddero i fatti. Date loro il peso appropriato. Se contraddicono fatti conosciuti e provati, rigettate la loro testimonianza. Prestate attenzione! Questo è importante. Se accettate un articolo di giornale o rivista, anche se contemporaneo agli eventi, semplicemente perché sostiene il vostro punto di vista siete degli sciocchi. Fermatevi. Controllate ulteriormente. Controllate la vostra verità ad oltranza. I cattivi scrittori non lo fanno. I buoni storici si.

Gli storici dovrebbero essere gli “scopritori della verità”. Se la storia si sviluppa diversamente da ciò che pensavate in precedenza siete obbligati eticamente a seguire i fatti. Vi è eticamente vietato ricorrere ai trucchi gettando fango su alcuni solo perché vi opponete a ciò che essi credono, o perché volete giustificare le vostre azioni e credenze.

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16/09/2016 14:24
 
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Ottima traduzione di un eccellente articolo.

Grazie Roberto [SM=g28002]
16/09/2016 18:38
 
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Re:
A volte si distingue anche la macrostoria dei grandi eventi dalla microstoria dell'agire quotidiano e personale.


Simon
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