Il problema dei 3 corpi: Attraverso continenti e decadi, cinque amici geniali fanno scoperte sconvolgenti mentre le leggi della scienza si sgretolano ed emerge una minaccia esistenziale. Vieni a parlarne su TopManga.
efp news 2021
EFP | Il tuo Account | Ultime Storie | Storie scelte del sito | Storie scelte del Forum | Siti Consigliati - Top Manga

EFP News
Contattate l'amministrazione - Contest - Regolamento Contest - Staff
Harry Potter - Anime e Manga - Originali - Film, Telefilm, Videogiochi - Multifandom
 
Pagina precedente | 1 2 | Pagina successiva

[Multifandom e originali – Flash contest] To be the one to rip your soul from you

Ultimo Aggiornamento: 17/12/2016 17:43
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 3.284
Giudice*****
29/10/2016 20:09
 
Quota

Re:
Stareem, 26/10/2016 22.31:

Ragazze, io vi chiedo scusa infinite volte
Le storie sono poche e corte e non ci metto mai, mai così tanto tempo, neanche col triplo delle storie
Ma ho avuto un imprevisto dopo l'altro e ultimamente era già un miracolo riuscire a mettermi al computer un giorno a settimana
Mi manca una storia, ma domani parto e non riesco fisicamente a concludere i risultati entro il 29, tornando il 30
Per questo, sono costretta a chiedervi la proroga per la consegna dei risultati
Li avrete sicuramente settimana prossima, appena tornata mi metto disperatamente al lavoro ogni momento libero
Vi chiedo scusa, ma non doveva essere un periodo così pieno, è successo tutto all'improvviso, o mi sarei organizzata meglio



Nessun problema per quel che mi riguarda, prenditi pure il tempo che ti serve senza preoccuparti [SM=g27988]

A presto!
rhys89

La mia pagina EFP
La mia pagina giudice

Tratto da "Cara Mathilda" di Susanna Tamaro

OFFLINE
Post: 887
Giudice*****
30/10/2016 19:28
 
Quota

Faccio una breve comparsa per ringraziarvi per la comprensione e annunciare che sono appena tornata e mi sto rimettendo al lavoro!

Can you imagine worlds so many miles away from here?




Classificata quarta al contest Petali di Lacrime con Aftershock
02/11/2016 20:23
 
Quota

Re:
Stareem, 30/10/2016 19.28:

Faccio una breve comparsa per ringraziarvi per la comprensione e annunciare che sono appena tornata e mi sto rimettendo al lavoro!



Mi fa piacere che tu sia riuscita, nonostante gli imprevisti, a riprendere in mano la situazione. Spero che non sia successo nulla di grave e che le cose vadano meglio :)

OFFLINE
Post: 887
Giudice*****
03/11/2016 19:07
 
Quota

Re: Re:
Saga.S, 02/11/2016 20.23:

Stareem, 30/10/2016 19.28:

Faccio una breve comparsa per ringraziarvi per la comprensione e annunciare che sono appena tornata e mi sto rimettendo al lavoro!



Mi fa piacere che tu sia riuscita, nonostante gli imprevisti, a riprendere in mano la situazione. Spero che non sia successo nulla di grave e che le cose vadano meglio :)



Ti ringrazio tantissimo per l'interessamento *^* È che letteralmente nell'ultimo periodo ci sono state settimane in cui non potevo fisicamente rientrare in casa per giorni di fila per motivi universitari/famigliari, e quindi non avevo accesso al computer D: Maaaa ora la situazione è tornata ad essere gestibile, e infatti sono a metà dell'ultima valutazione! Chiedo ancora scusa per questo terribile ritardo, di solito non sono così lenta D:

Can you imagine worlds so many miles away from here?




Classificata quarta al contest Petali di Lacrime con Aftershock
04/11/2016 15:22
 
Quota

Re: Re: Re:
Stareem, 03/11/2016 19.07:


Ti ringrazio tantissimo per l'interessamento *^* È che letteralmente nell'ultimo periodo ci sono state settimane in cui non potevo fisicamente rientrare in casa per giorni di fila per motivi universitari/famigliari, e quindi non avevo accesso al computer D: Maaaa ora la situazione è tornata ad essere gestibile, e infatti sono a metà dell'ultima valutazione! Chiedo ancora scusa per questo terribile ritardo, di solito non sono così lenta D:



I problemi familiari uniti a quelli di studio sono il peggio, capisco sia stato un momento difficile :(
Non preoccuparti per il ritardo, gli imprevisti possono succedere a tutti, tu sei stata gentile e corretta ad avvisare in tempo, nonostante i problemi (più tempo sto su questo sito, più mi rendo conto di non poterlo dare per scontato...), quindi tranquilla <3
OFFLINE
Post: 887
Giudice*****
05/11/2016 17:11
 
Quota

Annuncio
Ragazze, ci siamo quasi! Fra oggi e domani avrete tutto! :D

Can you imagine worlds so many miles away from here?




Classificata quarta al contest Petali di Lacrime con Aftershock
OFFLINE
Post: 887
Giudice*****
05/11/2016 20:11
 
Quota

Signore e signori, annuncio la conclusione della stesura dei risultati! Rileggo, stilo la classifica e in serata dovrei postare tutto.
Mi scuso profondamente per il ritardo. Ho avuto pochissima scelta a riguardo, ma mi dispiace comunque avervi fatto aspettare. Spero che i risultati compensino un po' l'attesa. Ho cercato di essere il più precisa e chiara possibile, e spero davvero che i giudizi vi soddisfino.
Per qualunque dubbio o chiarimento, non esitate a scrivermi!
Innanzitutto, voglio ringraziarvi per la partecipazione. Era un tema che mi stava molto a cuore e un periodo un po' particolare, con la fine dell'estate, e vi sono davvero grata per esservi cimentate in questa sfida. Ho ricevuto storie ottime, tutte quante, e ognuna aveva qualcosa di veramente prezioso. Per me è stato davvero un piacere leggerle, e come al solito mi dispiace dover stilare una classifica, perché per me ogni storia ha qualcosa di davvero unico che spero di essere riuscita a valorizzare nelle valutazioni.
Vi ringrazio di cuore per avermi seguita in questo contest, e spero davvero di poter ritrovare ciascuno di voi in un'eventuale futura occasione.

Can you imagine worlds so many miles away from here?




Classificata quarta al contest Petali di Lacrime con Aftershock
OFFLINE
Post: 887
Giudice*****
05/11/2016 20:26
 
Quota

Classifica
Quarta classificata
Fantasia, di BandBFun
Grammatica e sintassi: 13/15
Stile e lessico: 14/15
Sviluppo della trama/originalità/gradimento personale: 8,5/10
Rispetto del tema/uso della frase scelta: 8,5/10
Caratterizzazione dei personaggi/IC/Attinenza al fandom: 10/10
Totale: 54/60
Grammatica e sintassi
Grammatica e sintassi sono generalmente ben curate. Non sono presenti errori gravi, né grossi difetti che rendano difficoltosa la lettura. Ci sono tuttavia alcune sviste qua e là che rallentano un pochino la lettura. Te le segnalo una per una, spiegandole.
-
anche se non ci voleva chissà che doti per diventarlo

Qui la concordanza soggetto-verbo andrebbe rivista: la forma corretta sarebbe “anche se non ci volevano chissà quali doti per diventarlo”: essendo “doti” plurale, infatti, anche il pronome e il verbo andrebbero al plurale.
-
Era vero che la sua sicurezza e la sua voglia di fare era fastidiosa
Qui, la frase non suona totalmente corretta a causa della concordanza. In particolare, suonerebbe meglio “ … erano fastidiose”, poiché stai elencando due tratti che “compiono l’azione” di essere fastidiosi.
-
Si, insomma, preoccupato.
Qui, come negli altri punti nella storia in cui compare la parola, manca l’accento sul “sì”. La particella “sì”, quando ha valore di affermazione, dev’essere accentata.
-
"Si, si, ogni tanto ho un calo di pressione e ho bisogno di un giorno di pausa." - mi ha detto, per poi ringraziarmi per l'interessamento.

Qui i tempi verbali andrebbero sistemati: utilizzi il passato prossimo, quando per tutta la storia hai usato imperfetto e passato remoto. Questo stride, perché sposta “avanti”, più vicino al presente, la vicenda, per poi tornare di nuovo “indietro”.
-
Abbiamo guardato il cielo azzurro e giocato a indovinare la forma di quelle poche nuvole bianche che di tanto in tanto transitavano sopra le nostre teste.

Anche qui, come sopra, I tempi verbali si “spostano”, passano dal trapassato/imperfetto/passato remote al passato prossimo, creando un po’ di confusion.
-
E forse il reciproco imbarazzo era dovuto per la stessa ragione
Qui c’è un piccolo errore nella costruzione della frase: dovrebbe essere “era dovuto alla stessa ragione.
-Avevo avvertito una sorta di imbarazzo da parte sua e forse lui ha notato lo stesso da
parte mia.
Anche qui, come accennato qualche riga più sopra, il verbo al passato remoto non dovrebbe essere accostato ai verbi utilizzati nel resto della storia. Qui, in particolare, è evidente perché passi dal trapassato prossimo al passato prossimo nella stessa frase, e questo “stona” nella lettura.
-
E immaginavo che mi avrai considerato il classico secchione
Anche qui i verbi non sono corretti. In particolare, bisognerebbe sistemare il modo verbale di “avere”: dato che lui lo “immaginava” nel passato, la frase dovrebbe essere “immaginavo mi avresti considerato…”.
Stile e lessico
Lo stile è davvero ottimo. È generalmente molto scorrevole, fluido, piacevole da leggere. Non ti soffermi mai troppo a lungo su dettagli superflui, ma sai selezionare con criterio su cosa dilungarti e cosa omettere. È uno stile che si legge davvero volentieri, mai troppo pesante e ridondante. È diretto, chiaro, semplice ma sufficientemente elaborato. Qua e là risulta forse un pochino affrettato, dove sintetizzi, ma considerando il pochissimo spazio a disposizione è assolutamente comprensibile.
Ci sono giusto un paio di casi qua e là il cui lo stile forse si “inceppa” un pochino, cioè in cui bisogna leggere la frase un paio di volte per capirla fino in fondo, ma sono casi isolati.
Anche il lessico è davvero buono: è chiaro, preciso, adatto. Utilizzi il registro giusto al momento giusto, caratterizzando in modo semplice e diretto ciascun dialogo e ciascuna descrizione.
Sviluppo della trama/originalità/gradimento personale
La storia si apre in modo chiaro ed eloquente.
Dall’inizio, definisci in modo perfettamente chiaro ambientazione, situazione e protagonisti, trasportando all’istante il lettore nel mondo che hai creato.
Si tratta di un mondo ben definito e piuttosto dettagliato, soprattutto in relazione al limite di parole che avevate a disposizione. In quest’ottica, infatti, hai saputo sfruttare pienamente lo spazio che avevi a disposizione.
La costruzione vera e propria della storia, tuttavia, risulta all’inizio non totalmente lineare e non totalmente bilanciata. Mi spiego: la storia parte introducendo come Edoardo e Giovanni sono entrati a contatto, e in generale fa una breve “storia” dell’evoluzione del loro rapporto.
Tuttavia, questa sintesi non risulta completamente bilanciata, risulta un po’ confusa a tratti.
In particolare, non mi convince pienamente il modo in cui viene affrontato il cambio di opinione di Giovanni nei confronti di Edoardo.
In primo luogo, introduci l’argomento con la frase “Ci avevo messo molto tempo, ma una sera avevo capito che si era trattato di semplice invidia. E di tanta, troppa stupidità., che però viene seguita dal racconto di come Giovanni arriva a alla sua conclusione su Edoardo, per poi tornare a spiegare, come nella frase introduttiva, che Giovanni scopre di essere stato invidioso.
Il passaggio non è del tutto lineare, perché ci sono un po’ di salti. Personalmente, avrei evitato di anticipare che Giovanni scopre di essere invidioso all’inizio, perché il passaggio risulta non completamente necessaria e incrina un po’ la coesione della storia.
In generale, avrei omesso la frase introduttiva, per passare subito a raccontare l’episodio dell’assenza e dopo, solo dopo, arrivare alle conclusioni dell’invidia.
Questo passaggio, infatti, ti “ruba” anche dello spazio che, visto il limite di parole, avresti potuto dedicare ad approfondire un pochino di più la riflessione di Giovanni, la quale, così com’è, risulta un po’ affrettata, poco approfondita.
Del ragionamento di Giovanni, infatti, “citi” solo alcuni passaggi, senza fare un vero e proprio discorso. Questo rende il cambio di opinione non completamente spiegato, anche se si capisce dove la storia voglia arrivare e si capisce cosa gli abbia fatto cambiare idea. Tuttavia, sembra che Giovanni accolga un po’ troppo “tranquillamente” la novità, cioè il provare simpatia per qualcuno che aveva sempre disprezzato. È un cambiamento importante, che deve causare sicuramente un momento di smarrimento. Giovanni risulta infatti un pochino troppo “docile” quando cambia idea su Edoardo, e in generale il momento di riflessione è un pochino trascurato. Tuttavia, si tratta del passaggio chiave della storia, oltre che di uno dei pilastri del tema del contest, e a mio parere sarebbe stato più efficace privilegiare quel passaggio a discapito di altri (delle considerazione sul rendimento scolastico di Giovanni, ad esempio, o il paragrafo sulle ripetizioni, oppure di quella frase introduttiva, o semplicemente decidere o di riportare come citazione tutto il ragionamento, invece che alcuni “pezzettino”, o decidere di non citarne alcun passaggio, facendo una sintesi completa dei punti chiave dei pensieri di Giovanni, senza dialogo – anzi, pensiero – diretto).
Per il passaggio alla seconda parte, con cambio di punto di vista, inizio dicendo che mi piace molto l’idea di variare la voce narrante. È una bella novità, intrigante e ben gestita.
L’unica cosa che non mi convince del tutto è la divisione “grafica”, che poi incide sulla leggibilità: le due parti solo separate solo da un piccolo “a capo”. Forse mettendone almeno un paio, o un “a capo – asterisco (o i tre asterischi, a seconda della preferenza) – a capo”, sarebbe stato più immediato capire che qualcosa stava per cambiare, di stare, insomma, attenti a una variazione nella storia. Detto questo, approvo tantissimo l’idea di precisare nelle note il cambio di pov piuttosto che scriverlo sopra il paragrafo.
Per quanto riguarda la trama nel suo insieme, mi piace come hai deciso di sviluppare l’idea. La situazione presentata dal tema del contest era volutamente cliché: era questa la sfida, la vera sfida, cercare di trattare l’argomento in modo personale e originale.
Trovo che tu ci sia riuscito in pieno.
La storia, pur partendo da una situazione stereotipata, si sviluppa in modo originale, approfondito. I personaggi, come spiegherò meglio nell’ultima sezione della valutazione, sono molto spontanei e credibili, e questo fa sì che la storia si plasmi tutta attorno a loro, che sia la loro storia. Questo la rende unica, e davvero ben gestita.
L’idea di base è semplice ma gestita davvero bene, in modo intelligente e molto coinvolgente. La storia è delicata, mai volgare, ma sensuale e intrigante, oltre ad accennare ad argomenti difficili da trattare che qui sono molto ben gestiti (in pratica, tutti quegli argomenti che si riferiscono allo sviluppo delle personalità dei due protagonisti).
In particolare, la seconda parte della storia è quella più riuscita. La prima risulta forse un po’ sottotono, un po’ nebulosa, ma si riprende abbondantemente nella seconda parte.
Rispetto del tema/uso della frase scelta
Per quanto riguarda il rispetto del tema, l’argomento è indubbiamente presente e molto evidente nella storia. Come richiesto dal contest, i due personaggi passano da un certo grado di disprezzo all’attrazione, e questo sviluppo viene trattato chiaramente nel corso della storia, è uno dei punti cardine della storia.
Tuttavia, come accennavo nella sezione sopra, il momento in cui Giovanni rivaluta Edoardo è un po’ troppo “soft”, un pochino “sacrificato” rispetto alla storia.
Tagliando su qualche altro “pezzettino”, o con una gestione diversa del momento senza cambiarne la lunghezza effettiva ma solo le “scelte” con cui viene narrato, il momento sarebbe stato ancor più in risalto, e il passaggio dal disprezzo all’amicizia all’amore sarebbe stato ancor più nitido e chiaro.
Per quanto riguarda la frase, sei riuscito a inserirla in modo molto scorrevole.
Ho trovato davvero, davvero azzeccati il momento e il modo in cui la incorpori nella storia: la metti proprio al momento giusto, in modo “naturale” e scorrevole. L’idea di riprenderla anche in un secondo momento, poi, rende la fusione ancor più completa.
Un inserimento ottimo, davvero ben gestito. Ben fatto!
Caratterizzazione dei personaggi/IC/Attinenza al fandom
I personaggi sono davvero ben caratterizzati. Sono molto dettagliati, molto spontanei. Non sono mai stereotipati (cosa che era molto facile accadesse visto la difficoltà di creare in così poco spazio personaggi completamente inventati), sono umani, realistici, “vivi”. Sono personaggi a tuttotondo, che si muovono in modo coerente e comprensibile. Hanno una storia personale interessante, ben costruita, che risulta coerente con il loro modo di essere, con le loro scelte. Sono personaggi molto intriganti, originali e davvero interessanti. Hanno una serie di caratteristiche che li definisce, un modo personale di agire che li identifica immediatamente. Sono molto ben gestiti, e anche l’atmosfera che li circonda è precisa, coinvolgente.

Terza classificata
Tu non sei lei, di rhys89
Grammatica e sintassi: 15/15
Stile e lessico: 14/15
Sviluppo della trama/originalità/gradimento personale: 8,5/10
Rispetto del tema/uso della frase scelta: 9/10
Caratterizzazione dei personaggi/IC/Attinenza al fandom: 10/10
Totale: 56,5/60
Grammatica e sintassi
Grammatica e sintassi sono letteralmente perfette. Sono impeccabile, senza alcun difetto.
Non sono presenti sviste di alcun genere, né grammaticali né ortografiche, e la costruzione delle frasi, dal punto di vista sintattico, è perfetta nel vero senso della parola.
Hai fatto un lavoro di revisione davvero eccellente, e questo fa in modo che la tua storia, già al primo impatto, si presenti molto bene. Precisa e chiara, fa un’ottima impressione iniziale.
Anche la punteggiatura è davvero eccellente: è curata e precisa, tecnicamente impeccabile.
Un lavoro magnifico, davvero ottimo.
Stile e lessico
Hai uno stile unico.
È unico perché non può essere definito, “categorizzato”: è flessibile, versatile. Si adatta alla storia, si adatta a ogni singola frase. Ogni concetto è espresso in modo particolare, unico, e ogni passaggio della storia è connotato in modo irripetibile da un tono particolare, da un’atmosfera che appartiene solo a quel momento.
Il tuo stile sa essere crudo dove descrive la rabbia e la disperazione, malinconico e cinico dove descrive la rassegnazione, quasi dolce dove descrive il passato.
È uno stile che fa eco ai pensieri di Logan, che si evolve con l’evolversi di questi nella sua mente, che cambia con il cambiare delle sue emozioni.
È uno stile che sa come cambiare, come accompagnare la narrazione in modo preciso ed evocativo, coinvolgente.
È sempre chiaro, sempre incredibilmente scorrevole e fluido, e al contempo è emozionante e “forte”, lascia il segno.
L’unica parte che non mi convince fino in fondo, anche dal punto di vista stilistico, è la conclusione. Perde un po’ di “forza” rispetto al resto della storia, dal punto di vista della narrazione. Lo stile, proprio sulla parte finale, sembra leggermente sottotono, senza quella forza evocativa che lo caratterizza nel resto del racconto.
Non è tanto il tono (lo stile sembra addolcirsi volutamente, e questo è assolutamente adatto allo stato d’animo che vuoi evocare sul finale, quindi da questo punto di vista è perfetto), ma proprio una questione di “intensità”. Mentre nel resto della storia ogni frase ha letteralmente vita propria, con una propria atmosfera precisa e una forza evocativa incredibile, sul finale lo stile sembra perdere un po’ di quell’originalità e versatilità che lo contraddistinguono. Perde il tratto “sperimentale” che lo rendeva unico, diventando più “tranquillo”, più standard in un certo senso. Per questo la conclusione, stilisticamente, risulta un po’ piatta, non colpisce come avrebbe potuto.
Per il resto, la storia è davvero eccellente dal punto di vista stilistico, un ottimo lavoro!
Anche dal punto di vista lessicale, è ottima: sai scegliere i vocaboli con grandissima cura, sapendo perfettamente quali scelte compiere per dare il giusto tono a ogni parte della storia.
Utilizzi un vocabolario ampio e perfettamente adatto al racconto, che non è mai troppo ricercato o troppo colloquiale.
Sviluppo della trama/originalità/gradimento personale
L’idea di base della storia è semplice e chiara, sviluppata in modo davvero impeccabile.
Parti da un tema ben preciso e lo sviluppi in modo assolutamente esauriente e soddisfacente.
Parli di un momento, o meglio, una serie di momenti che si susseguono, formando un periodo della vita di Logan. Parli di una (ipotetica) fase ben precisa del loro rapporto, e la analizzi in modo coinvolgente, emozionante. Svisceri i sentimenti di Logan, guardi attraverso le sue azioni e le sue parole. Ne fai un’analisi attenta e precisa, che è al contempo davvero coinvolgente, con una fortissima carica emotiva. Mi piace tantissimo come hai sviluppato il tema di base della tua storia, il rapporto morboso fra Scott e Logan, due uomini che hanno perso colei che entrambi amavano.
Il modo in cui si attraggono e si respingono, si cercano e si allontanano, è espresso in modo estremamente originale.
La storia non ha una vera e propria trama, più un’evoluzione. Ha un percorso, una crescita. È un climax, una serie di istanti che si susseguono e sembrano diventare via via più reali.
Prima la consapevolezza di ciò che è il loro rapporto, che si trasforma poi nella consapevolezza (faticosa) delle loro emozioni, della loro disperazione. Sono danneggiati, Logan e Scott, e si usano l’un l’altro per proteggersi dalla verità e dalla solitudine. Usano il disprezzo e il piacere come scudo, come barriera dalla devastante crudeltà della realtà. Affogano il dolore l’uno nell’altro, sapendo di non fare altro che continuare a ferirsi. Cercano di fuggire senza mai allontanarsi, di ignorare la realtà contro cui però continuano a scontrarsi – quasi per scelta, quasi apposta.
Amo il modo in cui è descritta la parte “rossa”. È descritta in modo pulito ed elegante, mai volgare e mai goffa. Riesci a esprimere perfettamente la scena, concentrandoti sulla componente emotiva e psicologica, ma senza tralasciare quella che è la scena in sé. L’equilibrio fra descrizione “fisica” e parte introspettiva è davvero perfetto, e per questo la parte esplicita di fonde alla perfezione nella narrazione. La scena non è mai volgare, mai frettolosa, e utilizzi un lessico e uno stile assolutamente appropriati, che non sono mai impacciati.
Quello che non mi convince, tuttavia, è il finale. Come accennavo, il finale non mi convince del tutto dal punto di vista stilistico. Questo vale anche per quanto riguarda la costruzione vera e propria del finale, la conclusione in sé.
Le righe finali, infatti, si discostano completamente dal tono della storia, con una virata brusca che le fa stonare rispetto all’insieme. Non è tanto il cambiamento di per sé a stonare, ma la rapidità con cui esso avviene. Il cambio (che è un cambio di tono, di atmosfera, di emozioni percepite e trasmette) è totale, e avviene molto rapidamente. Non è graduale, ma brusco, improvviso.
Se la “discesa” fosse stata graduale, se avessimo visto “in tempo reale” come Logan si rende conto di quelle che prova per Scott, del momento in cui ha fatto il confronto fra Scott e Jean e ha scoperto la sconvolgente, terribile (per lui) nuova verità, allora il finale sarebbe stato perfetto. Ma la storia prende una svolta improvvisa, che non ha niente a che fare con le premesse. Il rapporto tormentato fra Scott e Logan, in questo finale, viene accettato in modo un po’ troppo docile, a mio parere, un po’ troppo tranquillo. La rivelazione di come sono cambiati i sentimenti di Logan non dovrebbe essere una serena accettazione, ma un pugno in faccia, una pugnalata, perché è così che funziona la mente di Logan: violentemente
Rispetto del tema/uso della frase scelta
Trovo eccellente il modo in cui hai inserito la frase nella storia.
È ottima come premessa, perché si adatta perfettamente al tono. È eccellente per entrare nell’atmosfera, per calarsi nella storia, perché anticipa perfettamente quello che sarà la storia vera è propria. Anticipa il tema, il tono, fa calare il lettore nella storia ancora prima di iniziare a leggere.
Il tema, che va di pari passo con la frase, è trattato in modo esauriente e davvero originale: la storia è un continuo paragone, un parallelismo fra attrazione e repulsione. Scott e Logan si cercano, si respingono, si trovano, si allontanano, si attraggono.
In ogni gesto, in ogni riga, si percepisce il bisogno morboso che hanno l’uno dell’altro, il desiderio di stare lontani ma la necessità di essere vicini. Si detestano (e non è vero), si desiderano, perché entrambi sanno che solo l’altro può comprendere e condividere quel dolore che hanno provato, che solo loro conoscono.
Proprio per questo avrei concluso la storia diversamente, perché il finale sembra “banalizzare” questo rapporto incredibilmente complesso che hanno instaurato, sembra smussarne gli angoli, renderlo meno violento, meno aggressivo. E questo è possibile con il tempo, con la perdita, ma qui non si percepisce il tempo che passa (anche se si intuisce, visto che nel frattempo Logan perde anche Scott). Non si percepisce la perdita, dolorosa, illuminante (che è accennata, descritta, ma non “indagata”, non analizzata, almeno non dal punto di vista emotivo, come invece lo è il resto della storia.)
Caratterizzazione dei personaggi/IC/Attinenza al fandom
La difficoltà principale nel gestire la caratterizzazione in questa storia era legata alle tempistiche: in pochissime righe copri un arco di tempo molto ampio, durante il quale avvengono cambiamenti drastici nella vita di Logan. Riuscire a seguire lo sviluppo del personaggio, in spazi così ridotti, era estremamente difficile, una sfida. Tu sei stata in grado di ottenere un risultato eccellente.
In pochissime righe, si percepisce proprio l’evoluzione di Logan. Non è descritta, è mostrata. Nei gesti, nei sentimenti, ci si cala perfettamente nello sviluppo del suo personaggio, e in parallelo del rapporto con Scott.
La caratterizzazione è dinamica, molto approfondita. È sempre precisa, sempre molto accurata. Senza descrizione esplicite, sai far percepire perfettamente cosa accade nella mente di Logan, porti il lettore a sbirciare nella sua mente, lo rendi partecipe di questo rapporto così complicato che ha con Scott.
Il loro legame, in particolare, mette magnificamente in risalto la caratterizzazione di Logan, perché c’è tutto il suo personaggio, tutta la sua essenza in questo rapporto. Perché sei mostrare ciò che lui è attraverso l’evoluzione di questo legame, e non rimani ferma su un solo aspetto di questa relazione o di Logan. Sai spaziare, indagare in modo profondo ogni aspetto, sai leggere a fondo nella sua mente e nei suoi sentimenti. Un lavoro davvero eccellente, con una caratterizzazione molto realistica e intensa.


Seconda classificata
Somehow through the storm, di idkrugens
Grammatica e sintassi: 15/15
Stile e lessico: 14/15
Sviluppo della trama/originalità/gradimento personale: 8,7/10
Rispetto del tema/uso della frase scelta: 10/10
Caratterizzazione dei personaggi/IC/Attinenza al fandom: 9,3/10
Totale: 57/60
Grammatica e sintassi
Grammatica e sintassi sono eccellenti, letteralmente impeccabili. Hai fatto un magnifico lavoro di revisione: la storia è assolutamente perfetta dal punto di vista tecnico.
Non ho trovato alcun errore grammaticale o ortografico, così come non ci sono errori di battitura di alcun genere.
La costruzione delle frasi è impeccabile: i periodi sono costruiti alla perfezione, assolutamente corretti.
Anche la punteggiatura è precisissima: non hai fatto alcun errore nell’uso dei segni di interpunzione, e la loro distribuzione è assolutamente efficace.
Stile e lessico
Lo stile è indubbiamente chiaro, preciso, scorrevole in ogni punto.
La storia si legge con vero piacere, perché la lettura non si inceppa mai.
Tuttavia, non è presente un vero e proprio “ritmo” definito nella storia, e questo la fa sembrare un pochino meno coesa, meno fluida di quello che avrebbe potuto essere. Mi spiego: la storia tende ad avere alcuni “picchi” di tensione, che però vengono smorzati, sia dal punto di vista concettuale sia dal punto di vista stilistico.
L’impostazione della storia è abbastanza drastica, nel senso che i temi sono molto forti e alcune scelte espressive sono altrettanto “aggressive”: queste solo le parti più riuscite, quelle che rimangono più impresse.
Tuttavia, è come se tu non andassi fino in fondo con questa “violenza”, e questo fa perdere un po’ di forza alla storia.
Mi spiego meglio. I primissimi paragrafi della storia risultano un pochino sottotono, soprattutto dal punto di vista delle scelte espressive. Non perché lo stile non sia efficace, ma perché la sintesi risulta un pochino troppo compatta: gli elementi che presenti (l’apatia di Paul, Alison e Beth, il tradimento, la scoperta del tradimento) sono elencati uno dopo l’altro, si mischiano, si sovrappongono un po’. E questo fa sì che siano raccontati in modo più smorzato, più “tranquillo” di quello che avrebbero potuto essere. Questo perché a tratti, nei due paragrafi più lunghi, la storia è un pochino troppo descrittiva, e questo fa passare un pochino in secondo piano la parte introspettiva, e perché a tratti “inizi” con scelte espressive molto ardite (frasi costruite in modo inusuale, parole estremamente crude), ma poi le smorzi, facendo perdere allo stile quel tocco personale, unico, che lo connota.
In generale, è come se nella storia ci fossero un po’ troppi elementi (le diverse citazioni, gli elementi che ho elencato sopra che presenti nel primo paragrafo, i richiami agli ultimissimi momenti di Beth, le riflessioni “separate”, isolate). Sono tutti elementi eccellenti, ma tendono a oscurarsi un po’ a vicenda, a rubarsi un po’ la scena.
Tuttavia, lo stile risulta comunque molto efficace, perché la storia è chiarissima e ha un grande impatto emotivo.
In particolare, i paragrafi brevi, costruiti quasi fossero pensieri che si susseguono, spezzati, incompleti, fortissimi, sono eccezionali.
Sono estremamente coinvolgenti, estremamente efficaci. In quei passaggi si percepisce proprio la mente di Beth, si percepiscono proprio le sue emozioni, i suoi pensieri.
Beth diventa viva, diventa reale attraverso quelle righe.
Menzione speciale per l’idea di esprimere i passaggi più forti con le parole attaccate: è geniale. Geniale, la adoro. Perché le frasi si trasformano in pensieri veri, così. Perché si riesce proprio a leggerle come se fossero nella mente di Beth, e perché non abusi di questa tecnica, la usi solo al momento giusto e nella giusta quantità. Un’idea eccellente, molto efficace.
Il lessico è eccellente, vario e mai banale, sempre molto personale. A tratti suona un pochino troppo colloquiale per i miei gusti, ma si tratta proprio di gusto personale.
In generale, hai un vocabolario ampio e vario e sai utilizzare le parole in modo intelligente e curato.
Sviluppo della trama/originalità/gradimento personale
L’idea di base della storia è estremamente efficace: è un eccellente punto di partenza, una base molto solita su cui sviluppare il racconto. Il filo conduttore è indubbiamente il rapporto, estremamente complesso, fra Beth e Paul, e uno dei punti di forza assoluti della storia è la forza, la crudezza, con cui racconti questo rapporto. Lo metti a nudo, lo racconti per com’è. Non lo addolcisci, non ci giri intorno. È così, è terribile – è questo che lo rende incredibilmente affascinante.
Racconti questi due personaggi per come sono, senza mezzi termini.
Non hai paura di nominare la dipendenza di Beth, o di mostrare la codardia di Paul. Non smussi le loro imperfezioni, le evidenzi. Il loro rapporto è una continua collisione, uno scontro – è doloroso e contorto.
Eppure Beth lo ama.
Lo ama perché non lo uccide, lo ama perché resta fino alla fine.
E lo odia, perché amare senza essere amati, amare sapendo di essere ingannati è una tortura senza fine.
Il modo in cui Beth lo allontana, lo respinge, ma non lo lascia andare, è estremamente significativo.
In generale, la storia è chiara e molto, molto coinvolgente.
Come accennavo sopra, ci sono forse un po’ troppi elementi rispetto alla lunghezza della storia, che risulta così un pochino sovraccaricata e non ti permette di esaltare fino in fondo ciascun elemento, ma a parte questo i temi principali sono trattati in modo profondamente accurato e intenso.
L’unica cosa che non mi convince fino in fondo è la frase finale, l’ultimissima riga: personalmente, trovo che la penultima frase sia molto più forte, molto più di impatto.
La penultima frase è la vera fine (un passo avanti e finisce tutto, non c’è tempo per nient’altro), e per questo personalmente avrei scambiato le ultime due frasi. La frase che tu scegli come conclusione smorza un po’ l’altra, attenua un po’ l’effetto drastico, drammatico.
Rispetto del tema/uso della frase scelta
La frase è inserita in modo eccezionale. Personalmente, trovo che questa sia la storia nella quale la frase è utilizzata nel modo più efficace. Perché è letteralmente fusa con la narrazione, e al contempo è estremamente significativa nella storia. Non si perde nel flusso, non passa inosservata, e nello stesso tempo non viene percepita come elemento “estraneo”. Non sembra un obbligo, non sembra inserita nella storia. È parte della storia, e ne è un elemento fondamentale. Si adatta magnificamente al tono della storia, ed è tradotta con enorme precisione. La storia rispecchia magnificamente l’atmosfera della frase, che risulta inoltre inserita proprio al momento giusto, dove è messa in risalto, in evidenza, senza stonare.
Anche il tema è trattato con grandissima cura: il gioco di contrasti e contraddizioni su cui si regge la storia riprende perfettamente l’idea alla base del contest, e lo fa in modo personale e originale. Il conflitto interiore di Beth è reale, tangibile, profondo. Non ricadi mai nel cliché, perché approfondisci ogni aspetto del rapporto problematico fra i due in modo intelligente, accurato, crudo.
Il tema è alla base della storia, è fondamentale per la narrazione.
È ciò su cui si regge il racconto, ed è trattato in modo davvero profondo, maturo, personale. L’interpretazione, la sintesi che fai del loro rapporto è unica, e questo la rende profondamente affascinante.
Caratterizzazione dei personaggi/IC/Attinenza al fandom
La cosa che salta immediatamente all’occhio è il lavoro straordinario che hai fatto con la caratterizzazione di Paul.
Nonostante Paul non sia il protagonista della storia, è impossibile rimanere indifferenti alla sua caratterizzazione: è estremamente precisa, dettagliatissima. La descrizione del tradimento mi è piaciuta da morire, perché fa vedere il vero Paul.
Anche il suo modo di affrontare il post tradimento è estremamente accurato, plausibile: rispecchia quello che scopriamo di lui, rispecchia la sua personalità contorta e, in molti sensi, codarda.
Paul è complicato.
Difficile da leggere, difficile da decifrare. Inganna, mente, si nasconde.
Non è puramente cattivo, non è buono. È così umano da risultare disumano, perché nella sua umanità è capace di fare del male, di mettersi al primo posto, di calpestare chi lo circonda, di scendere a compromessi con la propria dignità. Mente, tradisce, manipola. È incredibilmente umano, e proprio per questo non è neanche solo cattivo. Perché ci prova, a salvare Beth. Anche se non gli importa di lei, anche se non la ama.
E si contraddice, come se non sapesse neanche lui chi è davvero. Anche in questo, è estremamente umano, molto realistico, molto vivo.
Anche Beth risulta molto vera, viva. È caratterizzata in modo molto intenso, e anche la sua caratterizzazione è molto personale. Non è banale, non è stereotipata. Vai oltre quello che si vede nella serie, scavi, approfondisci, arricchisci.
L’unica cosa che non mi convince del tutto è il suo “coinvolgimento fisico” nei confronti di Paul, che stride un po’ con quello che lui racconta nella prima serie. Lui la descrive come fredda dal punto di vista fisico, mentre qui è un po’ troppo coinvolta rispetto a quello che sappiamo di lei, un pochino troppo accecata dall’odio e dall’amore rispetto a quello che si può dedurre dai racconti di Paul. A parte questo, la sua caratterizzazione, soprattutto nei pensieri nei confronti delle sorelle e negli istanti finali (nel coraggio, nella determinazione, nella sicurezza) è davvero accurata, davvero precisa. Soprattutto negli ultimi momenti della sua vita, la tua Beth rispecchia magnificamente quella che vediamo – brevemente – sullo schermo. In generale, la tua storia fa un approfondimento molto intelligente sia sui due personaggi sia sulla natura umana (o almeno su uno scorcio di essa, una fettina), dando come risultato una storia molto matura che rimane impressa.

Prima classificata
Dark necessities, di Saga.S
Grammatica e sintassi: 14,8/15
Stile e lessico: 14/15
Sviluppo della trama/originalità/gradimento personale: 9,5/10
Rispetto del tema/uso della frase scelta: 10/10
Caratterizzazione dei personaggi/IC/Attinenza al fandom: 10/10
Totale: 58,3/60
Grammatica e sintassi
Grammatica e sintassi sono veramente eccellenti. Non ho trovato alcun errore grammaticale o ortografico. La storia è letteralmente impeccabile, incredibilmente ben curata. Hai fatto un lavoro di revisione veramente eccellente, precisissimo. Questo fa in modo che la storia si presenti molto bene, che faccia un’ottima impressione già a primo impatto.
L’unica cosa che non condivido è l’uso del punto fermo alla fine dei dialoghi quando fuori dalle virgolette segue una didascalia: in quel caso, il punto dovrebbe essere omesso e la didascalia iniziare con la lettera minuscola. Ma è un dettaglio, una convenzione, che non incide minimamente su quanto la storia sia piacevole da leggere.
Ti segnalo, giusto per completezza, un piccolissimo errore di battitura. Lo segnalo solo perché tu possa eventualmente correggerlo, se lo vorrai. Nella frase: “Vedere suo figlio uccidersi lentamente non le ha lasciato molte opzione” c’è “opzione” invece di “opzioni”.
Anche la punteggiatura è molto buona. È corretta e crea un buon ritmo.
Stile e lessico
Lo stile è senza alcun dubbio chiaro e preciso. Non usi giri di parole, non usi perifirasi. Dici le cose direttamente, in modo conciso e diretto. È uno stile assolutamente efficace per la storia e per i personaggi, che si adatta magnificamente alla narrazione e che contribuisce a creare l’atmosfera. Uno stile troppo poetico avrebbe “incrinato” il tono della storia, o come minimo distolto l’attenzione dalla storia in sé. Invece il tuo stile è abbastanza fluido da permettere al lettore di concentrarsi sulla storia e sui protagonisti, non “ruba” l’attenzione.
Risulta tuttavia un pochino scarno, a mio parere, all’inizio. L’incipit, infatti, dal punto di vista stilistico non mi convince fino in fondo: risulta un po’ affrettato, un po’ “a elenco”, e questo fa perdere un po’ di impatto e di forza alle prime righe della storia.
Tuttavia, proseguendo con la narrazione lo stile si “risolleva”, comincia ad avere un proprio tono, un proprio modo di evolversi unico. Generalmente è uno stile semplice e chiaro, con qualche arricchimento, il che lo rende piuttosto scorrevole. In alcuni punti tende a rallentare un po’ – sempre nella prima parte della storia -, ad appiattirsi un pochino, ma nei momenti di maggior tensione si rivela in tutta la propria forza e diventa davvero potente.
Il lessico è vario e ampio, sai attingere a una vasta gamma di vocaboli e riesci, generalmente, a utilizzare la parola giusta al momento giusto. Forse le scelte lessicali – tranne pe quanto riguarda i dialoghi, che invece sono caratterizzati dal punto di vista lessicale in modo straordinario – sono un pochino troppo neutre, nel senso che ci sono pochi vocaboli “forti”, personali, poche variazioni che attirino l’attenzione del lettore su un momento particolare. Tuttavia, utilizzi sempre i termini con pertinenza e con intelligenza, sapendo selezionare alla perfezione i vocaboli da scegliere.
Sviluppo della trama/originalità/gradimento personale
Comincio questa sezione con una menzione speciale: l’incipit della storia. Lo metto in evidenza da subito, perché è uno dei punti di forza della tua storia.
L’incipit, dal punto di vista concettuale, è eccellente.
Sebbene dal punto di vista stilistico non mi abbia convinto fino in fondo, come spiegavo sopra, per le ragioni elencate, in quanto a idea e efficacia è ottimo. È ottimo il “quando” inizia la storia, il momento da cui inizi a narrare e la piega che prende la narrazione da quel punto.
Inizi, infatti, in medias res ma in modo particolare. Inizi in un momento che è in parte di quotidianità e in parte particolare, significativo, unico. Unico anche se è un episodio di una serie di episodi, serie che ci è suggerita, accennata, ma non raccontata nei dettagli; il lettore la immagina, ipotizza altre giornate, altre conversazioni, altre interazioni, ma non le “vede”. Questa libertà che viene lasciata all’immaginazione di chi legge è assolutamente efficace, aiuta a far calare il lettore nella storia. Lo fa diventare parte del racconto, perché gli permette di porsi domande, di fare ipotesi.
Questo episodio dà inoltre un senso di continuità, fa capire che c’è di più di quello che si legge, c’è stato altro. Questo rende la storia più realistica, le dà spessore.
Il momento da cui parti, poi, getta basi davvero solide per lo sviluppo della storia. È un momento ricco di spunti, di suggestioni, perché inizia a inquadrare il protagonista, il ruolo di Yras, la situazione (a grandi linee). Incuriosisce il lettore, gli svela abbastanza da tenerlo legato alla storia ma lascia abbastanza dettagli in sospeso da spingerlo ad andare avanti, a domandarsi cosa sia successo e cosa stia per succedere.
Poi c’è il momento in cui le cose “precipitano”, nel senso buono. C’è la svolta, quella in cui il lettore osava sperare timidamente. E non pensava stesse per succedere finché succede, al che il lettore dice “sì, è giusto, doveva succedere ora, era questo l’unico momento possibile, è questo il momento giusto”. È la svolta nel rapporto fra Quentin e Yras, il momento in cui le cose si spezzano.
Parte quando Yras colpisce Quentin, e da lì l’evoluzione si sviluppa in modo assolutamente naturale. È una svolta che viene al momento perfetto, in modo davvero fluido. Il loro rapporto cambia all’improvviso, ma in realtà la “corsa” verso questo momento è stata graduale. C’erano i segnali, gli indizi, che facevano presagire che dovesse accadere. E quando accade, non può accadere se non così. Il tempismo è perfetto, la narrazione assolutamente eccellente. È difficilissimo raccontare il passaggio dal disprezzo all’attrazione senza ricadere nei cliché e, soprattutto, senza farlo sembrare “innaturale”, forzato. Qui accade in modo incredibilmente realistico, naturale. Non è forzato, non è affrettato.
Dal momento in cui Yras colpisce Quentin al momento in cui si baciano, l’evoluzione è semplicemente inevitabile. Si percepisce che qualcosa è cambiato, che qualcosa si è spezzato e non tornerà più come prima. Che il sentimento che li lega è contorto, e infinitamente più complicato di quanto sembri.
Il finale è all’altezza dell’incipit e dello svolgimento. È incisivo, perfettamente chiaro. Si racconta da solo.
È naturale, fluido, come gli altri momenti della narrazione. È l’intevitabile continuazione di quello che è stato iniziato, l’unico modo in cui poteva finire; è il lettore lo sa nel momento in cui lo legge, in cui arriva alla fine e dice: “sì, è giusto, doveva finire così”. Questa storia, in generale, è una successione di episodi giusti al momento giusto, che si susseguono in modo incredibilmente coerente, naturale, scorrevole. È come vedere una scena muoversi in modo perfettamente nitido e senza “scatti”, senza interruzioni.
Personalmente, trovo l’idea di base eccellente: è misteriosa, rivelata solo parzialmente, ma la mancanza di una spiegazione approfondita non rende la storia meno apprezzabile.
Ecco, forse la mancanza di almeno qualche indizio in più sul “progetto” (o almeno sul mondo in cui è ambientata, in modo da poter ricostruire, da esso, almeno un’ipotesi sul progetto di Quentin) rende la storia fin troppo nebulosa, alla fine. Ma è un dettaglio, che non rende meno piacevole la narrazione, che è talmente coinvolgente da reggersi da sola, anche senza contesto. Il rapporto fra due personaggi è così intenso da cancellare qualunque “buco” che circondi la loro storia.
Rispetto del tema/uso della frase scelta
Il tema è presente in modo evidente e chiaro dall’inizio alla fine.
Il disprezzo – la violenza addirittura – fra i due è delineato in modo estremamente realistico e credibile. Da una parte c’è Quentin, che vede Yras come l’ostacolo che si frappone fra lui e il suo obiettivo, la sua libertà – non riesco a riflettere lucidamente sul fatto che Yras stia semplicemente svolgendo il proprio lavoro. Dall’altra Yras, che cerca di mantenere il distacco, che si nasconde dietro all’autorevolezza, all’obbligo di adempiere al proprio dovere, alla distanza.
Ed è quella distanza che lo frega, perché quando si trova di nuovo vicino a Quentin dopo il periodo di isolamento di quest’ultimo perde il controllo.
E Quentin ha anche la giustificazione “fisica” – i postumi della dipendenza – che rendono ancora più realistica la scena in cui consumano la loro attrazione.
Il passaggio dal disprezzo a quell’attrazione inarrestabile è estremamente fluido; è graduale, non accade all’improvviso, e per questo è assolutamente giustificato. Non è neanche affrettato, perché accade proprio col tempismo giusto: quando il lettore inizia a sospettare che qualcosa stia per accadere, ma prima che cominci a chiedersi “ma quando succede?”.
Non solo i sentimenti sono presenti: sono presenti ed estremamente intensi. Sono violenti, catturano completamente l’attenzione del lettore, facendo passare in secondo piano qualunque cosa. Il rapporto fra i due è un rapporto aggressivo, denso di sentimenti violenti, che esplodono all’improvviso.
Il tema non solo è rispettato in pieno, non solo è il protagonista indiscusso della storia, ma è anche trattato in modo esauriente, mai affrettato, con le giuste tempistiche, con il giusto approfondimento.
La frase, poi, è reinterpretata, adattata e fusa in modo assolutamente scorrevole alla storia. È resa in un modo che si adatta magnificamente al tono della storia, perfettamente “incastrata” nel flusso della narrazione. È assolutamente adatta al momento di frustrazione e disperazione di Quentin in cui il legame fra storia e frase è espresso nel modo più evidente, ma i richiami non sono presenti solo in quel punto: in generale, l’atmosfera della frase e i suo significato, le sue implicazioni, sono richiamati in modo implicito più e più volte nella storia, rendendo il legame saldissimo ed evidente.
Un lavoro eccellente!
Caratterizzazione dei personaggi/IC/Attinenza al fandom
I due personaggi sono letteralmente vivi. Sembrano lottare per affermare la propria esistenza, con una forza incredibile. Sono terribilmente intensi, intensi in ogni sentimento. Sono intensi nella rabbia, nella tristezza, nell’aggressività, nella sottomissione.
E si evolvono, cambiano idea, si contraddicono, crescono, tornano indietro, pensano, scelgono. Sono vivi, si muovono in modo realistico, in quel modo imperfetto e affascinante in cui si muovono le persone vere. Interagiscono in modo incredibilmente vivido – i dialoghi sono spettacolari, realistici al punto da mettere i brividi. Hanno una loro voce, un loro modo di esprimersi, un loro modo di esistere. Sembra quasi di sentirli parlare, senza averli mai sentiti, leggendo i loro scambi. Il loro linguaggio è crudo, vero, ma mai eccessivamente volgare, mai esagerato. Parlano in modo colloquiale e sboccato a sufficienza, quel tanto che basta da rendere i dialoghi forti, intensi, spontanei.
Hai fatto un lavoro di caratterizzazione straordinario: Yras e Quentin rimangono impressi, non vengono dimenticati facilmente. Dal nulla, hai costruito due personaggi veri, vivi, che rimangono con il lettore anche dopo la conclusione. Avevi pochissimo spazio a disposizione, e l’hai sfruttato nel miglior modo possibile.

Can you imagine worlds so many miles away from here?




Classificata quarta al contest Petali di Lacrime con Aftershock
OFFLINE
Post: 219
05/11/2016 23:17
 
Quota

Questo sì ch'è un giudizio con la G maiuscola! È perfetto, chiaro e completo, su cui non ho nulla da ridire, perché in effetti sia sui alcuni tempi verbali qua e là e un po' sulla struttura in generale qualche dubbio l'ho avuto e ora so che l'istinto non si stava sbagliando. In ogni caso, se avessi avuto quei giudizi sulla grammatica e sullo stile al liceo, cavolo se avrei avuto voti molto più alti nei temi d'italiano, al posto del classico nonché fisso 9/15! Sarò arrivato ultimo, anche se a pochissima distanza dal primo classificato, ma solo per quei 13/15 e 14/15 sono più che soddisfatto, forse più di quanto lo sarei stato se avessi vinto. E nulla più, grazie mille per il giudizio così attento e accurato e se puoi lasciarlo come recensione sarò ancora più contento. Ultima cosa: mi fa piacere che ti sia piaciuto il mio piccolo racconto. (Y) ;-) :-)

Congratulazioni ai podisti e al vincitore e se l'anno prossimo organizzerai un altro contest di questo tipo, allora considerami un partecipante già ora. ;-) :-)
06/11/2016 15:20
 
Quota

Ciao!
Non puoi avere idea di quanto sia felice, più che per aver vinto per la fantastica valutazione che hai fatto!
Sei stata estremamente accurata e precisa. Si vede che la storia ti è piaciuta e che i personaggi ti hanno presa, e di questo non posso che sentirmi onorata <3
Dopo la pubblicazione su efp la mancanza di riscontro da parte del pubblico mi aveva un po' depressa, ti dirò la verità xD
Ho immaginato che essendo uno stralcio di una situazione più grande avesse potuto generare confusione in chi leggeva e che per questo motivo non avesse molto riscontro, mentre tu hai colto subito lo spirito della storia!

La frase per me è stata una grandissima ispirazione, quando l'ho letta ho pensato 'Ommiodio è perfetta per Quentin e Yras' e da qui è nato tutto :)
Devo ringraziarti per questo contest, la storia che vede Quentin ed Yras come protagonisti è tutt'ora in fase di lavorazione ma è ambientata qualche anno dopo gli avvenimenti di Dark Necessities, quindi grazie per avermi dato l'ispirazione e la possibilità di scrivere l'inizio del loro intricato rapporto, senza questo contest non sarebbe stato possibile!

Per quello che riguarda l'incipit della storia capisco perfettamente le tue perplessità, ma spero che nonostante tu lo abbia trovato un po' sottotono rispetto al resto della storia sia risultato godibile comunque e ti abbia dato un'idea del delirio che Quentin vive nella sua testa xD (grazie per avermi segnalato quell'errore di battitura, nonostante le riletture me lo ero perso per strada).

Per il contesto in cui la storia si svolge in realtà è tutto già 'creato', così come il passato dei personaggi, ma purtroppo per via del poco spazio disponibile c'era il rischio che integrare informazioni non fondamentali per lo sviluppo della trama risultasse dispersivo o confusionario (è la stesso universo fantascientifico di 'Cieli senza tempo', dove vigono regole e situazioni difficili da contestualizzare in una storia breve), quindi ho preferito tenere una narrazione scarna e concentrarmi sul rapporto tra i personaggi.
In ogni caso sono contenta che la storia ti sia piaciuta! :)


ps. Volevo farti una domanda per i premi. Le recensioni premio sono per storie che scelgo io oppure le scegli tu?
[Modificato da Saga.S 06/11/2016 15:22]
17/12/2016 17:43
 
Quota

Ciao :3
Scusami se ti disturbo, ho visto che non rispondi da un po' alla discussione e non hai ancora distribuito le recensioni premio. Spero vada tutto bene e che la situazione a casa sia un po' migliorata! <3
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 2 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 16:48. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com