Prima classificata: Brucerò in te, di _Freya Crescent_
Titolo: 3,5/4 Incisivo il titolo e coerente ed elaborata la spiegazione che hai esplicato in nota. Non ti do punteggio pieno solo perché a primo impatto non rende tutti gli altri ambiti del “bruciare” di Draco, ma solo quello puramente fisico.
Introduzione 3/3 Introduzione pertinente, concisa, riassuntiva e assolutamente invitante che rispecchia alla perfezione in un'ottima sintesi il contenuto della storia (chapeau, io non ci riesco mai!)
Grammatica e ortografia 8,5/10 temo sospetti in una nostra tresca... di una nostra tresca
vivere di presente... del presente.
Dò il via alla prova. La prima persona singolare del verbo dare non è accentata, lo è solo la terza (egli dà).
“Augamenti”... Aguamenti, errore di distrazione che ripeti un paio di volte.
Draco credè che avrebbe vomitato. Credette.
poi le radici si materializzarono dappertutto – sulle gambe, nelle braccia... sulle braccia
Non ci sarebbero più state notti serene, quando l'avrebbe varcata. Avesse; è come dire: non ci sarebbero più state notti serene, dal momento in cui l'avessero varcata. Il quando trae in inganno e porta a mettere il congiuntivo invece del condizionale.
che gli impregnava la bocca... le, riferito a Hermione.
ma la sue bocca tremava : sua, errore di battitura.
in modo che quella la tua ex suocera entrasse in azione: da togliersi quella
Appena avrà trovato un modo. Avrò, errore di battitura.
si era l'asciata andare a quel senso di vuoto. Lasciata, errore di battitura.
Sporti e giochi magici: sport, errore di battitura.
Il ghiaccio cedé il posto a un fuoco: cedette, come sopra.
N.B. In paragone con gli altri testi partecipanti al contest, in questa sezione per quanto riguarda gli errori gli ho valutati anche considerando la lunghezza del tuo testo (sei o sette volte superiore a quelli degli altri partecipanti), risultando quindi estremamente diluiti nelle 69 pagine.
Formattazione del testo 5/5 Ottima formattazione del testo e uso del corsivo.
Doverosa la spiegazione introduttiva sull'uso dei colori, che risulta man mano nella lettura perfettamente integrata.
Caratterizzazione dei personaggi 10/10 Ho apprezzato molto lo sforzo che hai fatto nel rendere la caratterizzazione dei personaggi. Gli errori sintattici nell'espressione di Hagrid, per esempio, o la durezza di Draco e l'asprezza di Hermione che non perdono la loro introspezione, né la loro psicologia caratterizzante nemmeno quando i due personaggi si avvicinano alla fine del testo.
Assolutamente pregevole a mio parere il quadretto Theodor-Blaise-Draco, reso alla perfezione, con la giusta arroganza e sbruffonaggine tipica di un terzetto di ventiduenni serpeverdi, che hanno sì visto la guerra, ma restano inevitabilmente giovani.
Stile, lessico e coerenza testuale 8,5/10 condire discorsi vuoti e fini a se stessi di sarcasmo . Si capisce cosa vuoi dire, ma è espresso in modo un po' confuso.
All'esplosione di un mobile si sommò quella di un odore nauseante. Forse dovresti dire “all'esplosione si sommò un odore nauseante”, se specifichi “quella”, si deve sottintendere esplosione anche in riferimento a odore.
Un lembo di ragione: più propriamente un barlume di ragione.
Fu un lampo, di quando stava affogando nel suo stesso sangue e lui gli si era avvicinato con espressione spaventata. Più propriamente “un lampo del ricordo di quando”. Si intuisce cosa vuoi dire, ma non puoi sottintendere ricordo.
Sei o non sei un Cacciatore? Draco è un cercatore.
specie se ce l'hai te... Te è colloquiale e poco corretto nello scritto: tu.
si stavano già preoccupando di Travers. Occupando di
"Athena vale dieci te, Malfoy: vale quanto dieci te, oppure vale dieci volte te.
a ridere fino a piangere o sarebbe corso da un esorcista piangendo – in un modo o nell'altro, sarebbe sempre finita allo stesso modo. Attenzione alla ripetizione di modo e di piangere/piangendo!
ce l'aveva tatuato su quelle iridi fredde e pungenti. In quelle iridi
Quel fuoco che hai dentro te lo porti dentro ogni volta che mi guardi." Ripetizione dentro/dentro
Utilizzi un lessico che se fosse una persona lo definirei bipolare: passi da una struttura sintattica articolata, un uso delle parole molto poetico e ricercato (specialmente quando tratti il p.o.v di Draco), a un uso invece molto semplice e scorrevole in altri punti della storia.
I flashblack di Draco sono quelli che ho preferito, oltre ad alcuni passaggi introspettivi che hai trattato, assolutamente efficaci nel rendere ciò che prova.
Mi ha fatto impazzire il dialogo tra lui e Hermione al Manor, ma anche tutti gli altri dibattiti tra loro del resto. Credo di aver quasi pianto dal ridere leggendo i commenti di Blaise e Theodor.
Ottimo il cambio di lessico nel momento in cui riporti gli articoli di giornale, e lo stile in generale è molto coinvolgente e complessivamente, come già accennato qualche riga più sopra, incredibilmente vario e accurato.
Notevoli le scene d'azione, non è facile legare tra loro gli eventi in rapida successione senza scadere nella consueta lista della spesa (lui fa, lei disse, lui si mosse, schivò, saltò, eccetera).
Estremamente curata l'ambientazione in cui hai collocato i personaggi, la cura incredibile che hai messo nei dettagli, sembra davvero di leggere la Rowling per quanto tutto questo si adatta al mondo Harry Potter- quasi fosse canon, per davvero!
Attinenza al tema e alle richieste del contest 10/10 Uso stupendo del prompt di Shelley, così come dei bonus. Prevale specialmente l'aspetto “dark”, che permane lungo tutto il corso della storia.
Gradimento personale 8/8 Non saprei definire una sola cosa che mi sia piaciuta di più rispetto a tutto il resto. Un testo incredibilmente lungo per essere una oneshot, ma non per questo difficoltoso nella lettura, mai noioso e mai banale (talvolta leggo storie di tre o quattro pagine che annoiano dopo poche righe). Forse ho amato in particolare la microstoria di Shelley e Adonais, l'ho trovata incredibilmente dolce, una piccola perla in mezzo al testo, lì dove non ce la si aspetta. E naturalmente la scena di amore tra loro due: soffusa, delicata ma non per questo passionale, senza mai cadere nel volgare -il che non è mai facile, in questo ambito.
Non mi stanco di ripeterti quanto io abbia apprezzato la caratterizzazione che hai mantenuto dei personaggi: mi sono apparsi fin da subito incredibilmente veri e reali, senza mai cadere nella banalità.
Ho apprezzato particolarmente i pochi e vaghi cenni a Ron che hai fatto: generalmente chi scrive di pairing non canonici tende ad eliminare tutte le altre possibilità, mentre tu sei partita dal canon, l'hai considerato e rielaborato con una continuità logica degli eventi.
Così incredibilmente gotiche e dannatamente “da Serpeverde” i p.o.v. di Draco, così da Grifondoro quelli di Hermione, rimanendo sempre ben distinti a rendere la psicologia propria dei personaggi, che si mantiene anche quando questi si fondono.
Hai ragione, Draco non è un eroe: è una cosa che ho sempre pensato. Non è un eroe e, semplicemente, non lo sarà mai. Deve imparare a convivere con questa parte di sé e accettarla.
Mi sfuggono le parole, ci sarebbe ancora tanto che vorrei dire!
Complimenti davvero.
Bonus: 1/1 Tot. 57,5/61