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È una storia sai…

Ultimo Aggiornamento: 15/06/2017 17:00
Autore
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Post: 68
06/02/2017 22:57
 
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Re:
Najara87, 06/02/2017 19.14:

Eccomi qua, finalmente!
Perdonatemi se mi sono presa quasi l'intero mese prima di darvi i risultati e di aver aggiornato lo schema un po' a singhiozzo, ma ho tentato un nuovo metodo di valutazione e mi ha preso un po' più tempo del solito.
Il risultato per voi non cambia, quindi non preoccupatevi troppo! [SM=g27988]
Domani dovrei avere il tempo di rileggere tutto e di verificare di non aver scritto nulla di sbagliato e poi, se tutto va bene, in serata pubblicherò i risultati.
Grazie di aver partecipato e di aver consegnato storie che ho letto con grande piacere. A presto e ciao ciao.




Non preoccuparti! È giusto che tu ti sia presa tutto il tempo di cui necessitavi; anzi, dovremmo solo ringraziarti per l'impegno che stai impiegando nello stilare le valutazioni.
Comunque sono curiosissima!^^ A domani! [SM=g27987]
[Modificato da Sophja99 06/02/2017 22:58]
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Post: 899
Giudice*****
07/02/2017 00:40
 
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Re: Re:
Sophja99, 06/02/2017 22.57:




Non preoccuparti! È giusto che tu ti sia presa tutto il tempo di cui necessitavi; anzi, dovremmo solo ringraziarti per l'impegno che stai impiegando nello stilare le valutazioni.
Comunque sono curiosissima!^^ A domani! [SM=g27987]




Grazie, è un impegno che mi sobbarco volentieri, è sempre bello leggere storie originali e nel valutarle si imparano molte cose sulle proprie, quindi di certo sono io a ringraziare voi per aver partecipato. [SM=g27985]
A domani, ciao ciao.

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Post: 899
Giudice*****
07/02/2017 21:53
 
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Mi ero dimenticata i banner! Ma, dopo aver lavorato alacremente [SM=g27989] , sono pronta a darvi i risultati. [SM=g27987]

Faccio la piccola premessa che faccio sempre: ricordatevi che giudicare è molto, ma molto, più facile che creare.
Le vostre storie sono tutte belle e mi ha fatto piacere leggerle, anche in quelle più in basso nella classifica c'è dell'ottimo potenziale, quindi non abbattetevi mai e continuate a provare, facendo tesoro dei miei consigli oppure lasciandoveli alle spalle senza battere ciglio.

Ora, finalmente i risultati, per favore aspettate che io abbia finito prima di commentare.

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Post: 899
Giudice*****
07/02/2017 21:58
 
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8° Classificata


Elettra.C

Totale: 31,5/50



Stile: 8,5/10
La storia contiene solo un errore:
- “Aprì e rimasi fulminata.” → Credo sia un refuso o una distrazione, aprì è terza persona qua volevi mettere aprii.
Una piccola ripetizione:
- “Percorro il vialetto di casa e inizio a percorrere il marciapiede che conduce al centro.” → Due volte il verbo percorrere, basta sostituire il secondo con, per esempio: “seguire” o “camminare lungo”.
Infine questa frase manca di un pezzo:
- “Mi cinge la vita e mi posa un travolgente bacio.” → Aggiungerei: “sulle labbra” o “sulla bocca”, oppure bisogna cambiare il verbo “posa” e mettere qualcosa come: “mi cattura in un travolgente bacio” o più semplicemente “da”.

La storia ha un taglio poetico, frasi molto brevi, introspettive che danno un ritmo ben preciso alla narrazione. Questa semplicità di certo è vincente, il lettore è incalzato e spinto ad avanzare scoprendo, a mano a mano che va avanti la trama, la situazione fino a giungere al finale. Il lessico segue il racconto, le tue frasi brevi e secche non necessitano di gran paroloni.
Il titolo è quello della canzone che hai scelto, quindi ti “perdono” l’inglese, anche se normalmente lo reputo inopportuno in una storia scritta in italiano. L’idea di lasciarsi andare che da il titolo è pertinente mentre non lo sarebbe stato il titolo della canzone in italiano, o quanto meno lo sarebbe stato molto meno. Niente albe nella tua storia, sono un liberarsi dalle catene del passato.
Nel complesso quindi la storia è gradevole da leggere, nessun tentennamento o ingarbugliarsi tra le frasi, che, anzi, come dicevo, risuonano in maniera quasi poetica.

Uso della canzone: 8/10
Sì, il titolo è quello dell’originale Disney e sì, c’è quest’idea di liberazione, dal proprio passato, da catene che la protagonista si è costruita da sola: l’idea di una profezia e di un nemico giurato, l’idea di non poter dimenticare il proprio essere malvagia. E, mano a mano che la storia va avanti, ecco che si ha quel senso di liberazione e di accettazione.
Però avevo chiesto di specificare nelle note l’interpretazione che avreste dato alla canzone, proprio perché dovevo capire a cosa pensavate ascoltandola. Per esempio ora mi devo chiedere se hai usato la versione inglese o quella italiana, perché, saremo d’accordo, hanno differenze interpretative abbastanza forti. Nella tua storia per esempio l’idea di Elsa che accetta la solitudine pur di essere libera viene completamente ribaltata nell’idea di accettare di non poter più vivere soli. Stessa cosa con l’idea di Elsa che è stufa di essere la brava ragazza, qua la tua protagonista decide di smetterla con la malvagità per amore.
Insomma avrei voluto sapere qualcosa di più per poter valutare meglio quella che era la tua interpretazione e poterla approvare invece di portare la mia e dunque doverla confrontare con il tuo risultato…
Comunque, in linea di massima ritrovo nella storia le emozioni della canzone e non voglio penalizzarti troppo per questa dimenticanza.

Uso dell'Immagine: 2/5
L’immagine, purtroppo non ha un ruolo marcato nella trama, viene appena accennata, ma non marca in nessun modo la trama, avrebbe potuto rappresentare un qualsiasi tipo d’incontro e andare bene lo stesso, non riprendi nessun dettaglio, non è neppure legata alla profezia… nulla, mi spiace ma non posso darti che un punteggio molto basso in questo parametro.

Trama: 13/15
La trama è senza dubbio lineare. La protagonista racconta ogni cosa, rivelandoci il suo dibattito interiore fino a quando non prende una decisione. Nel raccontarci di questo sua interna disputa ci dai degli sprazzi del mondo in cui agiscono i personaggi, permettendoci di cogliere un pochino meglio l’insieme della trama.
Vi sono però degli aspetti che lasciano perplessi perché solo accennati, come il riferimento alla sorella scomparsa che cade completamente nel vuoto, di lei non sappiamo perché era scappata né se è mai tornata, o l’idea del sortilegio creato dalla protagonista: di cosa si tratta? Cos’è questa storia della profezia e del salvatore?

Gradimento Personale: 0/10
E qui, arrivo al vero problema della storia: non è originale. Mi spiace dirlo, ma i riferimenti alla serie tv “Once Upon A Time” sono troppi e troppo evidenti per non essere colti. Regina è la protagonista ed Emma, in versione maschile, è il salvatore di cui lei si innamora. La sorella scappata è Harry. File è Storybrooke, poi c’è il sortilegio, il riferimento al Principe Azzurro e a Biancaneve, agli abiti sempre neri di Regina e al maggiolino giallo (non importa che scrivi che è rosso… il riferimento è ovvio). Insomma… ho valutato la storia per rispetto al tuo lavoro, ma in questo punto non posso che darti 0.
Quando si richiede una storia originale non si può pescare a piene mani in una storia già scritta, cambiare qualche dettaglio e fingere che sia farina del proprio sacco. Avresti potuto con facilità adattare l’idea se proprio volevi, partendo dal concetto di una protagonista malvagia che si ritrovava ad innamorarsi di colui che dovrebbe essere il suo acerrimo nemico e per costui decide di liberarsi dal passato e vivere una vita nuova, nel tentativo di redimersi. Non sarebbe stato il massimo dell’originalità, ma almeno non sarebbe stato un lavoro copiato e mascherato da originale.

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Post: 899
Giudice*****
07/02/2017 22:01
 
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7° Classificata


Biancarcano

Totale: 35/50



Stile: 9/10
Non ho trovato errori nella tua storia, complimenti. Ti segnalo i qualche refusi:
- “Jorgg-London da marina…” → Immagino ti riferissi alla Jorge London.
- “Quando Isabelle rimise piede a Potsmouth…” → Portsmouth.
- “L'altro occhio, spalancato, a guardare al cielo, quello cavo vuoto come una caverna.” → Questa frase presenta un problema, non sono sicura dell’occhio a cui ti riferisci dicendo “L’altro”. Sembra che stai descrivendo entrambi, il primo spalancato a guardare il cielo, il secondo un vuoto cratere, ma allora perché dire l’altro? Forse il problema è nelle virgole, ti consiglio di rivedere l’intera frase.
- “…disposero a guardare la scena come meri spettatori .Victoria sputò sangue dalla bocca.” → Uno spazio di troppo “spettatori. Victoria”.
- “…portando con sé lo specchio,e salutò…” → Manco uno spazio “specchio, e”.
Questa è una piccola ripetizione:
- “…un contenitore di cose rotte, morte, poteva contare solo su quello specchio ricomposto, ma costellato da una ragnatela che ne segnava le parti rotte.” → “Rotte” è ripetuto due volte a breve distanza, hai usato spesso l’escamotage della ripetizione del dare enfasi a un concetto e funziona, ma questa volta non mi sembra essere il caso, ti consiglio quindi di usare un sinonimo, magari “spezzate” o “frantumate”.

La storia risulta piacevole alla lettura, le frasi sono brevi e spazzate e danno alla narrazione un tono incalzante, ma non esiti a inserire anche frasi più lunghe che ci danno il tono del paesaggio, in particolare all’inizio, dandoci l’impressione di vastità del mare e della nebbia.
Ben curato il lessico, inserisci il giusto numero di vocaboli marinareschi che permettono al lettore di percepire l’epoca e il mondo in cui la tua protagonista si muove.

Il titolo inglese mi fa sempre storcere il naso visto che il testo è scritto in italiano e che potevi ottenere lo stesso risultato con un vocabolo nella lingua in cui scrivi, ma posso capire che hai voluto fare un omaggio alla lingua del paese in cui nasce e cresce la tua protagonista e, visto che sul finale Isabelle da alla nave quel nome, apprezzo la correlazione.
Stesso discorso riguarda le due frasi che hai inserito in lingua inglese, non hanno una grande correlazione con la storia, poiché la tua protagonista le sente dire nella sua lingua, mentre, al lettore risultano estranee. L’effetto è quindi sbagliato, perché improvvisamente non siamo più legati alla protagonista e non possiamo immedesimarci con lei.
Nulla da dire riguardo all’impaginazione, tranne che manca il titolo all’inizio della storia. Esso è presente solo nello specchietto e quello è un artificio del contest, perde quindi la giusta rilevanza e appare come un inutile di più. Ti consiglio di aggiungerlo.

Uso della canzone: 8/10
Hai spiegato molto bene quello che hai estrapolato e poi usato nella storia. Non avrei nulla da dirti se non di aver apprezzato il tuo uso se si fosse sentito di più la prima parte del concetto e cioè il sentimento di inadeguatezza verso la propria famiglia. Non sappiamo mai che la madre disapprovava le sue letture notturne, anzi, avendole la donna regalato un libro possiamo presupporre che approvasse. Oltretutto sua madre va al mercato da sola, senza neanche tentare di svegliarla, sembra che tra di loro vi sia un tranquillo accordo che funziona per entrambe. Solo quando la madre muore si sente un poco del senso di colpa di Isabelle per non essere stata presente, ma non mi sembra che in esso vi sia lo stesso accento che si percepisce nella canzone.

Uso dell'Immagine: 3/5
Nell’immagine da te scelta, vi è questa magnifica nave che si addentra tra le mangrovie, paesaggio che in nessun modo tu descrivi e ben diverso da qualsiasi costa italiana o porto inglese. Inoltre la nave non ha tutta questa rilevanza nella storia. La descrivi un poco durante la partenza, ma potrebbe essere un peschereccio qualunque e non il bel veliero che vediamo. L’immagine risulta, quindi, non ben sfruttata.

Trama: 9/15
La tua storia ha un problema di base e ciò il tentativo di calare la trama nella Storia, quella con la s maiuscola. Da questo fatto risultano poi non accettabili certe libertà e certe situazioni.
Vi sono, lungo la storia, piccoli dettagli che risultano inesatti. Portsmouth non ha fiumi, ma si specchia su di un canale marino. Anne e Bonny sono la stessa persona, immagino volessi dire Anne Bonny e Mary Read. La Jorge London è una pistola del 1600 ed è difficile che a fine settecento qualcuno la usasse ancora, soprattutto però, è una pistola a colpo singolo e ad avancarica, nella tua storia il capitano la usa come se non dovesse poi metterci diversi minuti per ricaricare. E, per ultimo, ma più grave, dici di basare la storia sull’ammutinamento di Spithead che, sì, avvenne nel 1797 nel canale di fronte a Portsmouth, ma coinvolse solo la marina militare, fu una specie di sciopero organizzato e non vide nessun tipo di scontro a terra oltre al fatto che fu indetto per motivi diversi da quelli da te illustrati. Questo almeno è quello che ho appreso dopo una brevissima ricerca online.
Passando agli avvenimenti funziona tutto fino a quando Isabelle non torna a casa e spacca lo specchio, da questo punto in poi la trama perde il contato con la realtà, la protagonista prende delle decisioni che non capiamo e si svelano retroscena di cui non sapevamo nulla e che cadono dal cielo come fulmini a ciel sereno.
La rivelazione finale che Isabella si è auto imprigionata nello specchio lasciando libera una parte di sé che teneva nascosta (?) non basta a spiegare la situazione. Il fatto poi che il capitano della nave sia suo padre risulta una forzatura che non funziona, così come il rituale nel tempio. Ancora non capisco come abbia fatto Isabelle a tornare nel suo corpo e a vivere visto che era stata colpita al ventre da un proiettile.
Insomma tante e troppe incongruenze in una storia che era incominciata davvero nel migliore dei modi, ma che si è persa lungo la strada e si è inabissata nel finale.

Gradimento Personale: 6/10
Il mio gradimento, purtroppo, è influenzato dalla trama. Ho avuto l’impressione di leggere due storie fuse assieme, la prima è una storia basata sulla realtà e sulla Storia e la seconda è un fantasy. Le due parti con collimano e quindi perdono entrambe, la prima non finisce e la seconda non inizia.
Se posso permettermi ti suggerisco di riprendere la storia e trasformarla interamente in un fantasy, se nella prima parte si avesse avuto un sentore degli aspetti mistici della seconda tutto avrebbe funzionato meglio.
Un esempio su tutto la doppia anima di Isabelle, deve risaltare fin da subito affinché poi nel comparire di Victoria si possa apprezzare. Lo stesso vale per la storia del padre, bisogna darle più profondità e così alla morte della madre, basterebbe aggiungere un litigio tra le due per le candele consumate o per la fatica della donna di dover andare al mercato a vendere il pesce da sola al mattino, momento più pesante per un venditore.
Insomma, un peccato, perché scrivi bene e hai posto tanto cura nella grammatica e nel lessico.

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Post: 899
Giudice*****
07/02/2017 22:03
 
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6° Classificata


Sophja99

Totale: 37,5/50



Stile: 7/10
La tua storia è, da un punto di vista grammaticale, molto ben scritta, non ho rivelato nessun errore grave, solo qualche imprecisione come un uso un po’ eccessivo della d eufonica, che comunque non entrava in contrasto con il tono del testo, e un paio di ripetizioni.
Iniziamo con l’errorino:
- “Sperò con tutta sé stessa,…” → Se stessa non vuole l’accento.
Ora le ripetizioni, non pesanti, ma te le segnalo lo stesso, poi vedi tu:
- “…rischiò di essere colpita dall'arma di un nemico che aveva appena sterminato un'intera famiglia, ora immersa in una pozza di sangue, e che ora l'aveva puntata.” → “Ora” ripetuto due volte appesantisce la frase, potresti usare un sinonimo, come: “adesso”.
- “Il respiro della guerriera si fece pesante, non tanto per lo sforzo, quanto per la paura per cosa potesse essere accaduto a Kyria, mentre aumentava il passo per arrivare prima.” → Questa frase è da alleggerire, in particolare ci sono troppi “per”. Posso proporti di spezzarla o di rigirarla, per esempio: “Il respiro della guerriera si fece pesante, non tanto per lo sforzo quanto per la paura. Anys aumentò il passo per arrivare prima, temendo quello che era potuto succedere a Kyria.”
Vi sono poi alcune frasi in cui è chiaro il significato, ma che probabilmente a causa di qualche variazioni in corso d’opera non risultano corrette.
- “Si sedette ai piedi del letto e sorrise, come un dolce pensiero la avvolse.” → In questa frase qualcosa non va. Fossi in te per prima cosa toglierei il “come”, poi “avvolse” non so se sia il verbo giusto parlando di pensieri, può andare, per carità, ma in questo caso sceglierei qualcos’altro, magari: colse.
- “Anys spinse la lama nella pelle e questa la lacerò come il manico si avvicinava al corpo dell'uomo…” → Di nuovo la frase presenta dei problemi. Il significato è ovvio, ma c’è un problema di soggetti nella prima parte. Anys, il soggetto, spinge la lama nella pelle, questa, cioè la lama, la lacerò, chi? Ora è ovvio che intendi la pelle, ma la frase porta a credere che sia Anys ad essere lacerata. Nella seconda parte invece il problema è lo stesso di prima, quel “come” è da togliere, al posto può andare un “mentre”. Comunque, fossi in te, riscriverei la frase, anche perché quel manico da un punto di vista lessicale non è molto adeguato. Mi permetto di suggerirti un’opzione: “Anys spinse la lama nella pelle lacerandola, spingendo sull’elsa, avvicinandosi all’uomo, il cui sguardo ora era attraversato da un’espressione di puro terrore.”
- “…proprio quando la bocca di Kyria si aprì in un'espressione di stupore e terrore.” → Al posto di “aprì” io metterei “apriva”.

Parlando del lessico non ho notato niente di particolarmente incongruo, però la storia pecca un po’ per quanto riguarda la parte “tecnica”, intendo la descrizione dell’abbigliamento militare di Anys e della sua arma. Per fare un esempio, così descrivi il suo abbigliamento: “…pantaloni e corsetti di cuoio, mentre l'unica parte del corpo protetta dal metallo era il petto.”; c’era spazio per una descrizione rapida, ma lessicalmente più adeguata. Anche parlando della sua spada dici, in due occasioni: manico. Trattandosi di una spada e non di un’ascia, manico non è il termine più appropriato, meglio elsa o impugnatura.

Riguardo al titolo comincio col dire che i titoli in inglese non li capisco, visto che scriviamo in italiano e che esiste una parola altrettanto incisiva e quasi identica: “Soldato”. Ma è l’autore che sceglie, quindi la mia è solo un’osservazione.
Riguardo alla sua pertinenza non ho nulla da dire, Anys è un soldato e tutta la sua vita ruota attorno a questo, scoprire che esiste un mondo diverso, in cui la gente vive senza uccidere o rischiare di morire in ogni istante cambia il suo modo di vedere ciò che la circonda e modifica anche lo sguardo che porta su se stessa.

Tirando le somme la storia è curata e piacevole da leggere, forse le parti di ricordo appesantiscono un po’ l’inizio, ma nell’insieme il lettore viene catturato e portato velocemente verso la fine, senza che ci siano intoppi. Il finale in particolare è elegante ed emotivamente forte, spezzare la narrazione con la canzone è un’ottima scelte che crea pathos e funziona perfettamente.


Uso della canzone: 7/10
La canzone è usata bene, inserirla nel finale, come ho già scritto, è un’ottima cosa. Quello che manca, secondo me è l’iniziale idea di resa. Nella canzone, quel: “suona il corno dai”, ha un significato all’inizio che poi cambia, prima resa e poi sfida, secondo me nella tua storia questo aspetto manca. Sì, mi hai spiegato cosa intendevi e trovo assolutamente ben sviluppato, ma, come ho detto manca qualcosa. Un peccato, perché sarebbe stato abbastanza facile mostrare Anys distrutta dal fronte, ferita che si ritrova nel villaggio e qui riscopre il piacere di combattere per difendere quello che ama. Per questo non ottieni il punteggio pieno.

Uso dell'Immagine: 3,5/5

Di nuovo ben usata, ma, purtroppo, hai “sbagliato” alcuni dettagli. Ti faccio alcuni esempi.
Affermi che Anys non ha portato con sé lo scudo, ma nell’immagine è accanto al corpo della ragazza oppure dici che viene uccisa da un colpo al torace, ma la ragazza dell’immagine ha una netta ferita al collo. Un peccato, di nuovo, perché su altri dettagli sei stata attentissima, come nel dire come si è procurata il graffio sullo zigomo e nel fare un accenno al suo abbigliamento oltre che nel descrivere Kyria.
Il punteggio, dunque, ne risente un poco.

Trama: 13/15
La trama è semplice, hai delineato un mondo di cui sappiamo molto poco, ma ciò non disturba, perché è la storia di Anys che interessa, dal suo punto di vista il mondo è guerra e sangue. Il villaggio è una boccata d’aria fresca per lei e ci permette di vedere che forse, quel regno insediato dai Wetàri ha anche altre realtà più pacifiche e normali. Non ci sono particolari colpi di scena, ma neanche buchi di trama, solo un’imprecisione riguardo a questo momento: “Non l'aveva mai vista uccidere un'altra persona prima d'ora…” in realtà Anys aveva ucciso l’assassino del padre di Kyria, forse la ragazza era voltata, ma insomma, una testa che rotola, non è proprio qualcosa su cui si può sorvolare.
Altro piccolo intoppo questo: “Caricò e lo colpì nell'unico punto che l'armatura lasciava scoperto, l'addome.” Difficile immaginare un’armatura, di qualsiasi tipo essa sia, che non protegga uno dei punti più vulnerabili: l’addome.
Detto questo mi piacciono sia Anys che Kyria, la prima con la sua indole guerriera e la seconda con la sua dolcezza. Non concedi molto tempo ad una crescita tra di loro, ma ci sono alcuni sprazzi che ci danno un’idea della naturalezza con la quale si avvicinano e si innamorano.
Il finale drammatico, con il villaggio in fiamme, arriva e scuote il lettore, ponendolo davanti al dramma finale: la morte di Anys che si batte per la donna che ama e muore salvandola. Il culmine della vita di un soldato: morire per salvare quello che ama, sia esso lontano e idealizzato o vicino e concreto, come in questo caso.
Come ho già detto la canzone corona la scena perfettamente, dandoci quel tono drammatico, ma anche consolatorio e facendoci provare ciò che la protagonista sente.

Gradimento Personale: 7/10
La storia mi è piaciuta e mi ha anche un po’ commosso sul finale, il femslash ha sempre un posto particolare nel mio cuore quindi di certo questo aspetto gioca a tuo favore. Però, avrei amato di più vedere la storia maggiormente sviluppata, vedere i personaggi agire e muoversi nel tuo mondo. Il finale mi è piaciuto, non solo perché è pregno d’azione e di emozioni, ma anche perché il racconto è finalmente diretto e non mediato dalla narrazione della protagonista.
Una storia che, per esempio, fosse incominciata con l’arrivo di Anys ferita al villaggio e che avesse visto lei abbattuta scoprire che vi è una vita oltre al confine in cui combatte, che il mondo che difende è reale e vero e fatto di persone e di vite avrebbe, secondo me, funzionato meglio. Mi sarebbe piaciuto seguire più direttamente il suo innamorarsi di Kyria… insomma, una buona storia, che mi è piaciuta nel suo insieme, ma che avrei apprezzato di più sviluppata diversamente.

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Post: 899
Giudice*****
07/02/2017 22:06
 
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5° Classificata


_only_ hope_

Totale: 38,5/50



Stile: 7/10
La storia presenta un solo errore che ti segnalo:
- “…tutti le erano stati grati e le avevano chiesto di insegnarle a costruirne altre;” → “Insegnare loro” e non insegnarle, perché è riferito ad un gruppo di persone e non a un singolare femminile.
Vi sono poi due ripetizioni:
- “…ad eccezione di Maximilian e pochi altri, così Marta si era ritrovata più sola di prima. Senza contare che, eccezion fatta per Lux…” → “Ad eccezione” e “eccezion fatta” appesantiscono la frase messi così vicini, ti consiglio di eliminare uno dei due riformulando il concetto.
- “…Lux si ritrasse all'istante e subito il forte rumore, che era cessato per alcuni secondi, riprese più forte di prima.” → “Forte” ripetuto due volte, basterebbe sostituire uno dei due con un sinonimo qualcosa come: “intenso” o “deciso”, visto che si tratta del pianto di un bambino andrebbe bene anche “energico”.
Questo, invece, è chiaramente un refuso:
- “…l'eco delle parole di Sara non fu che un lonano ricordo…” → “un lontano ricordo”.
Questo non è un errore, ma credo sia un dialettismo, te lo segnalo e poi starà a te decidere al riguardo:
- “A dire la verità, non era usata neppure a parlare così a lungo con sua madre…” → “usata” andrebbe a mio parere cambiato in “abituata” o “avvezza”. Leggendo pensavo fosse un errore, poi mi è venuto in mente che poteva essere un dialettismo, un modo antico di dirlo oppure una derivazione dello spagnolo. In qualsiasi caso non lo reputo adatto al tono del racconto e te lo segnalo.

In generale la tua storia risulta quindi corretta però ha qualche problema nella struttura delle frasi che, alla lettura, risultano ingarbugliate. Non è colpa del tuo stile di scrittura, ma, credo, dipenda dalla massa di informazioni che hai tentato di inserire in così poche pagine. I tanti dettagli, necessari alla storia, hanno però reso la lettura complessa, non in un modo positivo.
Il lettore si ritrova con troppe informazioni in uno spazio ridotto e si perde l’azione e le descrizioni del paesaggio. Avresti dovuto dare più respiro alla narrazione, inserendo i concetti chiave a mano a mano, senza forzare.

L’impaginazione è semplice e quindi non presenta nessun problema, ti suggerisco solo di inserire il titolo all’inizio del racconto, esso è presente solo nello specchietto e quello è una pura formalità del contest.
Parlando del titolo, l’albero di Luce non è il vero protagonista del racconto, anzi, non si ha la più pallida idea del perché sia arrivato lì, carina l’idea che esso si nutra della felicità attorno a lui e ne è quindi un simbolo forte e ben visibile, una metafora interessante: la vera luce è l’amore. Però questo concetto avrebbe dovuto trovare più spazio nella storia se poi doveva risuonare nel titolo.

Uso della canzone: 10/10
Ho apprezzato il modo in cui hai usato la canzone, hai cancellato l’idea romantica, ma hai mantenuto il messaggio di fondo: tutto può sparire, ogni cosa può essere tetra e vuota, ma l’amore saprà sempre trionfare e riportare la luce. La tua storia riadatta molto bene l’originale, complimenti.

Uso dell'Immagine: 5/5

L’immagine è usata bene, l’idea dell’albero di luce e della città in rovina c’è tutta, possiamo immaginare che essa rappresenti proprio la fine della storia, con l’albero che ormai illumina la cittadina grazie al prosperare di questa nuova famiglia.

Trama: 10/15
Questo aspetto risente un po’ degli stessi problemi che ti ho già segnalato nel punto “stile”. Il problema essenziale è che si corre troppo, le informazioni si accavallano e risultano persino contraddittorie a volte. Per esempio bellissima l’idea di Lux che non sa cosa le succede al volto quando le sue labbra si inarcano verso l’alto, ma poi poco oltre scopriamo che conosce perfettamente l’idea di sorriso. Oppure quando capiamo che la madre è vittima di una grave depressione che si scuote di dosso in poco più di un paragrafo senza che ne sia dato un reale motivo. Vi è poi la bambina, che compare dal nulla, quando gli abitanti sono appena più di cinquecento com’è possibile che nessuno sappia di chi sia una neonata? Per non parlare della fuga degli uomini che hanno lasciato indietro mogli, figli e genitori, strano, no? Ci parli di una catastrofe, ma di essa non sappiamo nulla, potrebbe anche andare bene, ma nel caso della tua storia sembra più un espediente senza reali radici.
Altro aspetto che non va è il concetto di Buio che ottiene addirittura la maiuscola e che ci fa quindi pensare a una vera e propria entità, oppure a una forza, invece risulta essere semplicemente l’assenza di luce… e questo stona tra l’inizio e la fine della storia. Lux era la figlia del Buio, ma questa sua particolarità non porta a nulla. E infine il semino… da dove viene, perché è lì? Non sarebbe stato importante dagli un senso oltre che puramente metaforico anche reale, dopo tutto nella tua storia ha un vero e proprio senso fisico. Forse sarebbe stato interessante spiegare la sua provenienza in qualche modo e integrarlo nella storia.
Anche la personalità dei personaggi è un po’ troppo affrettata, in particolare la madre di Lux che, come ho già detto, esce dalla depressione troppo in fretta, depressione che cogliamo a fatica all’inizio da riferimenti rapidi e sui quali forse sarebbe stato bene soffermarsi di più, essendo esso un aspetto fondamentale della trama oltre che molto intrigante in questo genere di storie visto che non così usuale.
Interessante la figura di Marta e quella de Vecchio la loro chiacchierata finale è bella e ben scritta, però sono altri due personaggi di cui non ci capisce bene la profondità e il carattere. Sembrano burberi, ma in realtà lo mostri molto poco, soprattutto sembrano esterni alla vicenda, forse Lux avrebbe dovuto interagire di più con loro per permetterci di conoscerli.
Tirando le somme, come dicevo, la storia risente dell’eccessiva brevità e non permette al lettore di apprezzare lo sforzo che hai fatto nel creare un mondo originale e dei personaggi interessanti.

Gradimento Personale: 6,5/10
Il mio gradimento risente degli aspetti che ti ho evidenziato nella punto “trama”, troppe volte ho notato un rapido cambio di situazione per esempio quando serviva del latte, momento di disperazione che sembra farci credere che non ci sono possibilità e due frasi dopo risoluzione del problema.
La storia presentava delle ottime potenzialità, come la depressione della madre di Lux, aspetto originale e profondo, che sarebbe stato molto interessante approfondire, ma sono potenzialità inespresse.
Il finale mi è piaciuto, la luce che torna grazie all’amore è una bella metafora che ho apprezzato.
Se posso permettermi un consiglio riprendi la storia ampliandola e dandole un maggior respiro. Magari analizzando meglio l’idea della Catastrofe e spiegando da dove viene questa bambina oltre che il seme.

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Post: 899
Giudice*****
07/02/2017 22:08
 
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4° Classificata


M.Namie

Totale: 44/50



Stile: 9/10
Senza dubbio un ottimo testo in cui non ho trovato errori, solo qualche normale refuso che ti segnalo così che tu possa correggerli se ti va:
- “Sulle spalle aveva un lungo mantello scucito e strappato verso fondo.” → “…verso il fondo.”
- “…culture di piante aliene a basso stelo, stavamo lasciando gradualmente il posto a zone sempre più brulicanti di abitazioni.” → “Stavano lasciando gradualmente il posto…”
- “La stoffa retivish(2) è indicata per i lutti.” → Hai inserito una nota che poi non ho trovato nel testo.
- “La notizia che abbia subìto un attentato…” → In italiano l’uso dell’accento all’interno delle parole è molto raro, si può usare nei casi di difficoltà di senso, nella tua frase non ci sono dubbi tra il verbo subire e l’avverbio di tempo.
- “Si pregano gentilente i viaggiatori presenti di attende fermi sul posto.” → “…attendere fermi sul posto.”
- “Però mio padre e mia madre non vogliono io che pensi a quelle cose…” → Hai invertito io e che.
- “…si era resa conto che era preoccupata per lui, che provava effetto nei suoi confronti…” → “…che provava affetto…”
- “…non ti dispiacerà sapare che ho già iniziato la stesura del tuo percorso formativo», disse con certo tono autocommiserativo.” → Due refusi, il primo: “… non ti dispiacerà sapere che…”; il secondo invece è la mancanza di un: “…disse con un certo tono…”
- “La prospettiva passare la notte tra le braccia…” → Questa volta manca un di: “La prospettiva di passare…”

Come dicevo la storia è scritta molto bene, oltre aciò sei attenta alle descrizioni che arricchiscono il testo senza appesantire e alterni bene dialoghi, narrazione e, appunto, descrizioni.
Il lessico è ottimo, hai saputo dare il giusto tono alla storia oltre ad aggiungere piccoli termini inventati da te, che rendono il tuo racconto molto più ricco e unico. L’uso delle note impreziosisce anche se i termini potevano sostenersi da soli, il loro senso era infatti facilmente intuibile. Posso consigliarti di usare il sistema di note di word, che permette al lettore di passare il mouse sul numerino della nota e leggerla senza aspettare di arrivare in fondo al capitolo.
Il titolo non è molto accattivante, certo ci parla della storia e anticipa l’interazione tra i due personaggi, forse, però, è proprio questo a non convincermi, elimina la sorpresa. Capisco però la volontà di riferirsi ai classici.
Nell’insieme una storia assolutamente gradevole da leggere, con il giusto ritmo e particolarmente corretta.

Uso della canzone: 10/10
Hai spiegato bene l’idea che ti sei fatta della canzone e l’hai infusa nella storia.
La storia parla di persone che ti tengono legate al palo e di qualcuno invece che ti vede per quello che sei, ma parla anche di una rotta da percorrere riprendendo quindi l’idea di seguire il proprio destino e la propria indole. Nel testo, insomma, c’è assolutamente tutto quello che risuona nelle parole della canzone. Sei riuscita persino ad inserirne il titolo, in maniera naturale e dandole la giusta rilevanza.
Punteggio pieno meritatissimo.

Uso dell'Immagine: 5/5

Hai dato all’immagine un’idea molto diversa da quella che le davo io e questo è il bello di avere punti di vista differenti sulle cose. Detto questo la tua versione è assolutamente calzante, sei stata attenta ai dettagli e hai dato al momento una notevole importanza all’interno della trama. Non solo essa è la visione di Dannick, ma è anche un momento fondamentale per i tuoi protagonisti visto che è la prima volta che si vedono ed è rilevante per noi lettori, perché ci da la misura del problema di Fenna, rinchiusa e soffocata in un mondo che le sta stretto.
Di nuovo punteggio pieno.

Trama: 12,5/15
Hai fatto un buon lavoro anche parlando di trama. La storia ha una sua consequenzialità e non presenta buchi o incongruenze.
Una piccola nota posso farla riguardo ai personaggi, mi sono sembrati un po’ forzati i genitori: sono solo persone che tengono al proprio regno e cercano di inculcare nei figli l’importanza del ruolo che avranno o sono crudeli e senza cuore?
Un po’ di fatica l’ho fatta anche a capire Fenna, da un lato ho apprezzato che fosse un personaggio diverso da quello che ci si poteva aspettare, il suo spirito imbrigliato la spinge ad avere sbalzi d’umore, ad essere “strana” però non ha reagito come ci si aspetterebbe nemmeno alla morte del fratello (mi chiedo: la sua idea che non fosse morto per davvero era vera? Consapevolezza ispirata dal suo dono?) e non le è importato nulla sapere che il popolo la ritiene responsabile dell’assassinio. Al funerale del fratello l’hanno bersagliata di frutta e di insulti, ma questo non ha avuto nessuna ripercussione né su di lei né sui reali che l’istante dopo erano pronti a uccidere un sensitivo perché ha fatto loro la proposta di addestrare la figlia... Altro aspetto quanto meno strano è che abbiano accettato che la figlia ventenne stesse ore e ore sola con un giovane all’incirca della stessa età, che tra loro succedesse qualcosa era prevedibile anche da chi non possiede nessun dono! ;-) Insomma, non sono riuscita a sentirli veri, qualche spunto in più avrebbe permesso, forse, di dar loro più profondità e di permettere al lettore di capirli.
Dannick funziona meglio, mi è piaciuto molto il suo dono ed è un peccato che tu non abbia approfondito, così come, di nuovo, mi è piaciuto il fatto che non sia, neanche lui, il perfetto personaggio, ma anzi, riesce spesso a dire o fare la cosa sbagliata.
Un discorso a parte lo merita il mondo in cui hai ambientato la storia: molto, molto carino, ricco di dettagli e particolarità, il mix di scienza e antico l’ho apprezzato moltissimo, non per niente amo lo steampunk.
Ultimo dubbio: perché, dopo che il sogno è stato trasferito nel diario-specchio Fenna non lo ha più trovato? È stato correttamente archiviato, non avrebbe dovuto essere tra le ultime cose registrate?

Gradimento Personale: 7,5/10
La storia mi è piaciuta e, soprattutto, mi è piaciuto il mondo che hai creato, fin dal primo istante, quando Fenna si sveglia, si mette allo specchio per poi attivare la registrazione e si beve la pozione ho amato il mix di scienza, tecnologia, alchimia e antichità.
La trama mi ha lasciato un po’ di perplessità che ti ho già esposto, ma il finale è quello che mi ha fatto storcere di più il naso, per un semplice motivo, quando è arrivato mi è sembrato che la storia fosse stata troncata. Speravo che Fenna avesse la forza di mostrarsi per quello che era ai suoi genitori, di dimostrare a tutti che era una persona vera invece così, sì insegue i suoi sogni, ma in realtà mi sembra più una fuga, pura e semplice, un evitare i suoi problemi. Dopo tutto lei era l’erede al regno, ora chi si prenderà l’onere?
Comunque è stata una lettura piacevole con ottimi spunti e con un’atmosfera steampuck che ho adorato.

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07/02/2017 22:11
 
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3° Classificata


esmoi_pride

Totale: 46,5/50





Stile: 8,5/10
La tua storia è generalmente corretta, tendi a mettere la virgola accanto alla e, non voglio sindacare sulla punteggiatura, ho deciso che ognuno se la gestisce come preferisce, ma spesso, nel tuo caso, virgola ed e hanno lo stesso valore, ci si ritrova quindi con un doppione.
Questa frase invece presenta un errore di verbi:
- “Non solo l’aveva dimostrato con le sue imprese, ma era evidente da come si muovesse, da come portasse l’armatura. → “Muovesse” e “portasse” andrebbero sostituiti: “…da come si muoveva, da come portava l’armatura.”
Infine, un refuso:
- “La principessa tirò l’ennesimo sospiro e zittì,…” → Manca un “si”: “La principessa tirò l’ennesimo sospiro e si zittì,…” a meno che non mi sia sfuggito qualcosa.
E un imprecisione:
- “Ogni giorno, verso il pomeriggio, ripeteva quel rito.” → “Verso il pomeriggio” non è esattamente un errore, ma pomeriggio è già di per sé generico, quindi toglierei quel “verso” e metterei “nel” o “durante”.

Il tuo stile è fluido e la storia è piacevole da leggere, non ci sono intoppi e hai bilanciato bene le descrizioni e la narrazione. Il linguaggio è perfetto per il tipo di racconto, in particolare la profezia della fata madrina che riecheggia dei toni classici delle favole, con la lista di pericoli da affrontare e superare.

Il titolo è classico che più classico non si può, mi sembra adeguato alla storia, però forse non è proprio al centro della narrazione, forse avrebbe potuto concentrarsi più sull’attesa o sulla sorpresa finale. Ma il titolo ha il ruoto di parlarci della storia e di invogliarci a leggerla e il tuo, nella sua classicità fa entrambe le cose quindi, va bene così.
Sull’impaginazione posso solo consigliarti di giustificare il testo, risulta tutto più ordinato.

Uso della canzone: 10/10
Non c’è niente da dire: hai usato la canzone perfettamente. Il senso di attesa, ma anche di sicurezza che l’amore arriverà, l’idea di pensiero costante, consolatorio e pieno di aspettativa. Ogni aspetto della canzone è stato ripreso nel tuo racconto e ho particolarmente apprezzato il fatto che hai anche aggiunto il dettaglio dell’improvviso duetto, la sorpresa di Aurora è la sorpresa della tua principessa, l’arrivo del principe è l’arrivo della guerriera. Ottimo lavoro, punteggio pieno meritatissimo.

Uso dell'Immagine: 5/5
Anche in questo caso hai adattato bene l’immagine alla tua storia, in particolare ho apprezzato il modo in cui hai inserito i dettagli mettendoli come ostacoli sul percorso del guerriero: la nuvola che diventa un drago e le macchioline nere della torre più alta che diventano pipistrelli. Anche i diecimila scalini danno quel senso di altezza che si misura nell’immagine così come l’idea della stanza più alta della torre più alta. Perfetto.

Trama: 13,5/15
Storia semplicissima, che trova la sua forza nella classicità e nel colpo di scena finale, ma non solo, anche la principessa è un personaggio interessante. Mi piacciono molto le sue elucubrazioni sul principe che la salverà. Parte con i canoni classici: bello, forte e innamorato di lei e poi, piano piano inizia a “ricredersi” andrebbe bene anche astuto ma non forte, oppure forte, ma non troppo intelligente. Eccetera, mi è piaciuto molto questo aspetto, dava un tono un po’ comico al racconto e al contempo rendeva la principessa più simpatica, in poche frasi abbiamo imparato molto di lei e non era facile.
La guerriera infine, bel colpo di scena, forse, però, un piccolo flashback sul come lei si sia perdutamente innamorata della principessa prigioniera avrebbe completato la storia e spiegato il perché lei abbia affrontato tanti pericoli.
Originale anche il mostrare solo l’attesa, non vediamo nulla dell’eroico salvataggio, sentiamo solo qualche urlo, niente di più.
Insomma, ripeto, storia semplice, ma che colpisce nel modo migliore.

Gradimento Personale: 9,5/10
Qua vai sul sicuro! Speravo proprio che fosse una fanciulla a salvarla, ma non ci contavo e invece eccola lì, senza fiato, bella ed emozionata. E la principessa, sorpresa sulle prime, non esita poi a concederle il suo amore. Cosa posso chiedere di più?
Come ho già detto la principessa ha tutta la mia simpatia, il suo monologo interiore è stato simpatico e originale: quando mai una principessa che aspetta il principe abbassa così tanto le sue aspettative?
L’unica piccola pecca riguarda la guerriera, mi sarebbe piaciuto sapere come si è innamorata…
Comunque un’ottima storia che mi ha fatto sorridere e che merita un punteggio decisamente alto in questo parametro.

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07/02/2017 22:13
 
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2° Classificata


Nirvana_04

Totale: 47,5/50





Stile: 9,5/10
Iniziamo con i pochi errori che ho trovato nel testo:
- “All’inizio li avevano creati per servirli, e per un po’ di tempo lo avevano fatto anche bene. Poi una strana luce si accese nei loro occhi; la malvagità, simbolo della razza umana, si riversò…” → Il primo paragrafo presenta un errore di concordanza dei tempi verbali. Se scegli di dire “avevano creato” e “avevano fatto” allora poi devi continuare con “si era accesa”, “si era riversata” e via discorrendo. Ti consiglio, per praticità, di modificare la prima frase cambiando il trapassato prossimo in passato remoto.
- “Una volta a ogni adunata ci ritroveremo qui.” → Capisco cosa intendi con questa frase, ma toglierei quel “una volta” perché in realtà l’idea è di ritrovarsi sulla terrazza tutte le volte che ci sia un’adunata.
- “Le sue strade erano un labirinto che nella maggior parte dei casi non avevano vie d’uscita” → “Non avevano vie d’uscita” è logicamente riferito alle strade, ma nella frase risulta attribuito al labirinto e deve quindi essere messo al singolare, oppure la frase va cambiata.
- “La visibilità era ridotta al minimo, dei giganti non c’era neanche l’ombra. Poi comparvero delle ombre nel mezzo della tormenta…” → Ripetizione di “ombra” potresti mettere: “dei giganti non c’era traccia.”
- “Sono stata punita ogni anno per credere alle tue parole.” → Non so se è proprio errata questa formulazione, ma posso suggerirti: “Per aver creduto” o “perché ho creduto”…
- “Gli uomini le hanno costruite per combattere a loro posto…” → Refuso: “per combattere al loro posto”.
- “…che condivideva con altre due camerate…” → Immagino che con “camerate” intendessi dire due compagne di stanza, ma nella frase risulta confuso e si immaginano le camerate come grandi stanze, ti consiglio di cambiare con un sinonimo: “compagne” per esempio.
- “Quelle nudi a ovest si avvicinano in fretta.” → Refuso: “nubi”.
- “…i quartieri erano fatti da abitazioni a pianta quadrata e, per la maggior parte, circolare…” → Questa frase mette in difficoltà la mia fantasia. Dalla tua descrizione successiva è chiaro che dobbiamo immaginare la città come un organo e quindi con strutture a pianta circolare, non capisco quindi perché qui parli di una pianta quadrata. Probabilmente sono io che non colgo, ma forse è bene rivedere il pezzo.
- “…pareva ancora avere tutte le estremità ancora attaccate a esso.” → Ripetizione di “ancora”. Potresti semplicemente eliminare il primo.

In un testo piuttosto lungo, come il tuo, trovare così pochi errori è un ottimo risultato, complimenti.
Complimenti anche per l’estrema scorrevolezza del testo, non solo, ma anche per l’ottimo bilanciamento tra descrizioni, azione e dialoghi. Non ho di certo nulla da suggerirti per migliorare il tuo scritto.
Il lessico è poi estremamente curato e più volte mi sono trovata ad ammirare parole di uso non comune, che non appesantivano la storia, ma la impreziosivano, arricchendola. So che è punto a cui tieni e di certo non hai mancato.

L’impaginazione è semplice, anche se la lettura non è molto lineare a causa delle due pagine affiancate, ma di certo non protesterò per un dettaglio simile. Invece ti consiglio di cambiare la grafica dei dialoghi, così risulta, credo, sbagliata. Poi usare il trattino, le virgolette alte e le virgolette basse, ma il segno grafico maggiore e minore ripetuto, penso sia un vero e proprio errore grafico. A volte risulta anche mancante il secondo segno perdendo quindi ancora di più il senso.

Il titolo è accattivante e di certo ho apprezzato che non ve n’è solo uno, ma ogni capitolo ha il proprio. Uno sforzo che ammiro sempre e che trovo arricchisca la storia. In tutti i casi li ho apprezzati perché ben interpretativi della storia e della trama.

Uso della canzone: 10/10
Un uso da punteggio pieno, non c’è dubbio. Hai spiegato molto bene come hai adattato la canzone e i riferimenti sono presenti lungo tutto il testo. Vi è poi qualcosa di più e cioè l’idea che è proprio l’amore che deve essere portato ai robot androidi, quel sentimento che a loro manca e che Kamul può insegnare loro. Dunque, dopo tutta la distruzione e la guerra, resterà l’amor.

Uso dell'Immagine: 5/5
Ammetto che all’inizio pensavo avessi usato la scena non in maniera ottima, pensando che fosse nel momento in cui Aisha viene catturata assieme ai compagni e trasportata a Nurthia, ma poi il finale mi ha rassicurata: eccola lì la scena, piena d’importanza e densa dello stesso pathos che si riflette nell’immagina.
Hai descritto molto bene il robot straformandolo da inquietante essere gigantesco, ma inerte, a dolce e premuroso compagno. Mi è piaciuto vederlo spento e mostruoso e poi quando protegge e trasporta tra le mani Aisha vedere il lui il cambiamento, con quel cuore che pulsa parlando d’amore e dolcezza.
I dettagli ci sono tutti, dal ghiaccio del paesaggio ai colori del robot fino ad Aisha, i suoi capelli rossi e la coperta termica gialla che la protegge.
Punteggio pieno meritatissimo.

Trama: 14/15

La storia non ha mancanze, non ha vuoti, inizia con l’infanzia dei due giovani, dandoci qualche sprazzo della loro vita e della vita che vivono e poi li segue, mentre crescono ed entrano nel mondo di guerra e sangue che li circonda.
L’avventura si svolge sensata e ben gestita, così come i personaggi che non sono mai forzati, ma che mostrano debolezze e forze, crescendo a mano a mano che gli avvenimenti lo richiedono.
Interessanti anche i retroscena di questo mondo, avresti potuto lasciare scoperto il dettaglio, invece no, con piccoli accenni qua e là ci dai un buon quadro generale permettendoci di dare alla vicenda maggiore profondità e impatto.
Forse il pugnale è il dettaglio che viene sfruttato un po’ meno bene. Di lui sappiamo poco e malgrado se ne parli abbastanza non è mai ben chiaro come funziona o quanto meno perché fa quel che fa, grazie a cosa agisce. Si parla di magia, fede, ma niente di più. Piccola lacuna che pesa sul finale, perché, malgrado sia un bellissimo escamotage, non si capisce come Kamul sia riuscita a entrare nel robot. Forse sarebbe stato più pregnante far fare ad Aisha o allo stesso ragazzo, un gesto consapevole in punto di morte.
Comunque, la storia è stata gestita bene e questo è solo un piccolo dettaglio.
Vorrei soffermarmi sui cattivi della storia. Sono personaggi estremamente ben disegnati, la loro crudeltà così distaccata perché fatta di incomprensione è elegante e macabra al contempo. Colpo da maestro, poi, dire che tutto ciò che sono è solo lo specchio di ciò che gli umani hanno dato loro. Mi è piaciuto molto il fatto che hai insistito su questo punto, non li si può davvero odiare, come non si potrebbe odiare un’aspirapolvere che risucchia la nostra briciola preferita. Bella riflessione che si legge lungo tutta la storia.

Gradimento Personale: 9/10
Lo avrai capito: la storia mi è piaciuta. Leggerla è stato un piacere, non sono grazie al tuo stile sempre così fluido, ma anche perché era una storia intrigante, non solo d’avventura, ma anche di riflessione sulla moralità e sul male.
Mi sono piaciuti Aisha e Kamul, con le loro incomprensioni, le loro titubanze, la loro amicizia e infine, il loro amore che li porta a lottare e a sopravvivere anche nell’orrore in cui erano finiti, particolarmente interessante la figura di Kamul, un vero Intellettuale, sempre pronto a farsi domande, a cercare di capire e che lotta con il proprio cervello prima che con il corpo.
Ma mi sono piaciuti tutti i tuoi personaggi, non sono i protagonisti, anche il povero equipaggio di Aisha, in particolare Marty, e mi sono piaciuti molto gli androidi e il loro tentativo di diventare specchi di chi li aveva forgiati.
Insomma hai creato un ottima storia che mi è piaciuto leggere.

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07/02/2017 22:16
 
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1° Classificata


Ester.EFP

Totale: 49/50





Stile: 9,5/10
Nel tuo testo ho trovato un solo errore:
- “I volontari siamo un caso a parte;” → La concordanza tra verbo e soggetto è sbagliata, o metti: “I volontari sono un caso a parte” o “Noi volontari siamo un caso a parte.”
Vi sono poi alcuni refusi:
- “…nell’anello più esterno della Basa Europea…” → “Base”.
- “…ma avremmo tempo solo fino a sera…” → Un spazio di troppo tra “solo” e “fino”.
- “Beh? Che vuoi? Tornate a casa.” → “Tornatene a casa.”
Ti ricordo poi che i tre puntini vanno attaccati alla parola che li precede e non vanno staccati con uno spazio:
- “…di sorrisi tristi, di bellezza artificiale … è l’unica salvezza per questa umanità…” → Questo è un errore che si ripete lungo tutta la storia.
Ultima nota te la faccio sulla punteggiatura dei dialoghi, non ho ancora ben capito se esiste una regola “giusta” quindi non ti darò indicazioni al riguardo, ma ti consiglio di informarti e di uniformare la tua scrittura, perché spesso non chiudi le frasi parlate con un punto oppure metti il punto all’esterno delle virgoletto o viceversa.

Detto questo la tua storia sfiora la perfezione da questo punto di vista, gli errori sono davvero piccole distrazioni o imprecisioni. Complimenti, il numero di parole era alto ed è difficile che scappi così poco anche a uno scrittore attento.
Passiamo a parlare del tuo stile, bello, molto fluido e sciolto, non annoia mai e bilancia benissimo l’introspezione e il dialogo, forse manca un poco l’aspetto descrittivo, ma nel tuo racconto non era così necessario e di certo il lettore non ne sente troppo la mancanza, anche perché non è un aspetto completamente assente.

Il lessico è adeguato allo stile, si sente che ha parlare è un ragazzo giovane e, sul finale anche la bambina, il loro gergo e il loro modo di esprimersi riflette la loro età ed è quindi perfetto, ma ciò non ti impedisce di usare una terminologia più profonda quando vai a toccare l’aspetto più intimo e burrascoso nei pensieri del giovane protagonista. Nell’insieme, quindi, un ottimo lavoro.

Riguardo all’impaginazione ho un suggerimento da darti, giustificare il testo, invece dell’allineamento a sinistra, rende più ordinato e pulito lo scritto, dando subito una migliore impressione al lettore.

Molto belli i titoli di ogni capitolo, sempre in linea con la storia e presentandoci a turno i tre personaggi, prima il protagonista poi coloro che lo cambieranno.
Il titolo del racconto invece non mi fa impazzire, l’idea la colgo e di certo non contesto la scelta che hai fatto, ma non restituisce il sapore che ha la storia. Per esempio: “Su Lorenzo…” è perfetto, semplice, certo, ma ci da quell’idea di presentazione e al contempo di giovinezza. Ha il giusto tono, mentre “Con i tuoi occhi”, secondo me, non centra appieno il tuo racconto.


Uso della canzone: 10/10
Un uso completamente diverso da quello che ci si potrebbe aspettare da una delle canzoni d’amore Disney più famose, ma non per questo meno apprezzabile, anzi. Hai spiegato molto bene come l’hai interpretato all’interno della storia e, anche ribaltando i ruoli, non perdi di vista l’obbiettivo.
La storia è un viaggio alla scoperta di un mondo nuovo, non solo quello esteriore, ma anche quello interiore, Lorenzo scopre che può essere libero dalla sofferenza e che può tornare a respirare e questo grazie alla piccola Maryna, che con occhi innocenti gli mostra un mondo diverso e pieno di bellezza.
Complimenti.

Uso dell'Immagine: 4,5/5
Amavo particolarmente quest’immagine, trovo che abbia in sé la profonda contradizione di mostrare un astronauta in un ambiente che noi siamo abituati a considerare come nostro e quindi sicuro, il che ci fa chiedere: perché indossa la tuta e il casco? E perché corre? Tu hai risposto molto bene a questa domanda, dando una tua versione alla scena. L’unica piccola pecca è che Lorenzo perde il casco troppo presto e quindi l’immagine smarrisce un po’ della sua importanza… forse avresti potuto fargli togliere il casco per rassicurare Maryna… non lo so, ma sarebbe stato più pregnante.

Trama: 15/15
Trama elegante, semplice e perfetta. Non ci sono grandi colpi di scena, ma questo non toglie nulla al racconto, come dicevo, un viaggio non solo fisico, ma anche profondamente interiore che libera Lorenzo del peso del sopravvissuto, di questa colpa che lo affligge e che lo sta uccidendo lentamente, ma inesorabilmente. Harry rappresenta la speranza e con i suoi occhi timorosi, ma gentili capisce Lorenzo e sa mostrargli la strada per tornare a essere umano e non una bestia, come dice il protagonista stesso. E la strada passa per Maryna, una bambina di sette anni, che vede il mondo con occhi unici e che sa far aprire alla bellezza quelli di Lorenzo.
Niente da dire: personaggi profondi, semplici e veri, tutti e tre. Hai fatto, con loro, un ottimo lavoro. Lorenzo poi, ha un’introspezione che ho apprezzato per la sua cruda e profonda realtà.
Spendo due parole anche per complimentarmi sull’idea di base del tuo mondo: la Natura si è ribellata, finalmente, e ha deciso di schiacciare l’insetto uomo, tornando ad appropriarsi del mondo. Ho storto un po’ il naso nel sentire parlare di serie di Onde, perché mi ha ricordato i libri Rick Yancey, ma dopo tutto lui non ha l’esclusiva sul termine e la tua storia, di certo, si discosta sotto molti aspetti dal testo di cui ho accennato.

Gradimento Personale: 10/10
Il punteggio pieno parla da sé, o almeno dovrebbe. La tua storia mi è piaciuta moltissimo. I personaggi erano ben caratterizzati, veri e reali, l’idea di base interessante e non banale, mai idealizzata. I dialoghi sempre “sul pezzo” adatti ai ragazzi che parlano e al contempo profondi, così come le introspezioni, che ti ho già detto ho apprezzato moltissimo.
Il sentimento del sopravvissuto è una brutta bestia e tu l’hai analizzato bene, così come hai reso bene l’idea della semplicità con cui si può uscire anche dal tunnel più nero, basta una sola decisione, basta il solo soffermarsi a pensare su chi si vuole essere o chi si vuole diventare, basta osservare il mondo con occhi nuovi.
Bellissima storia che merita il punteggio che ha ricevuto.

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Post: 899
Giudice*****
07/02/2017 22:19
 
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Finito!
Fatemi sapere cosa ne pensate, sono qua se volete chiarimenti o spiegazioni.

Ricordo che dovete dirmi se volete o no la valutazione come commento alla vostra storia.
Per i tre sul podio: indicatemi quali storie vorreste che io legga per consegnarvi le recensioni premio.
Grazie mille di aver partecipato e spero di leggere presto le vostre reazioni.
Ciao ciao

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Post: 1.576
Giudice*****
07/02/2017 22:41
 
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Re:
Najara87, 07/02/2017 21.58:

8° Classificata


Elettra.C

Totale: 31,5/50



Stile: 8,5/10
La storia contiene solo un errore:
- “Aprì e rimasi fulminata.” → Credo sia un refuso o una distrazione, aprì è terza persona qua volevi mettere aprii.
Una piccola ripetizione:
- “Percorro il vialetto di casa e inizio a percorrere il marciapiede che conduce al centro.” → Due volte il verbo percorrere, basta sostituire il secondo con, per esempio: “seguire” o “camminare lungo”.
Infine questa frase manca di un pezzo:
- “Mi cinge la vita e mi posa un travolgente bacio.” → Aggiungerei: “sulle labbra” o “sulla bocca”, oppure bisogna cambiare il verbo “posa” e mettere qualcosa come: “mi cattura in un travolgente bacio” o più semplicemente “da”.

La storia ha un taglio poetico, frasi molto brevi, introspettive che danno un ritmo ben preciso alla narrazione. Questa semplicità di certo è vincente, il lettore è incalzato e spinto ad avanzare scoprendo, a mano a mano che va avanti la trama, la situazione fino a giungere al finale. Il lessico segue il racconto, le tue frasi brevi e secche non necessitano di gran paroloni.
Il titolo è quello della canzone che hai scelto, quindi ti “perdono” l’inglese, anche se normalmente lo reputo inopportuno in una storia scritta in italiano. L’idea di lasciarsi andare che da il titolo è pertinente mentre non lo sarebbe stato il titolo della canzone in italiano, o quanto meno lo sarebbe stato molto meno. Niente albe nella tua storia, sono un liberarsi dalle catene del passato.
Nel complesso quindi la storia è gradevole da leggere, nessun tentennamento o ingarbugliarsi tra le frasi, che, anzi, come dicevo, risuonano in maniera quasi poetica.

Uso della canzone: 8/10
Sì, il titolo è quello dell’originale Disney e sì, c’è quest’idea di liberazione, dal proprio passato, da catene che la protagonista si è costruita da sola: l’idea di una profezia e di un nemico giurato, l’idea di non poter dimenticare il proprio essere malvagia. E, mano a mano che la storia va avanti, ecco che si ha quel senso di liberazione e di accettazione.
Però avevo chiesto di specificare nelle note l’interpretazione che avreste dato alla canzone, proprio perché dovevo capire a cosa pensavate ascoltandola. Per esempio ora mi devo chiedere se hai usato la versione inglese o quella italiana, perché, saremo d’accordo, hanno differenze interpretative abbastanza forti. Nella tua storia per esempio l’idea di Elsa che accetta la solitudine pur di essere libera viene completamente ribaltata nell’idea di accettare di non poter più vivere soli. Stessa cosa con l’idea di Elsa che è stufa di essere la brava ragazza, qua la tua protagonista decide di smetterla con la malvagità per amore.
Insomma avrei voluto sapere qualcosa di più per poter valutare meglio quella che era la tua interpretazione e poterla approvare invece di portare la mia e dunque doverla confrontare con il tuo risultato…
Comunque, in linea di massima ritrovo nella storia le emozioni della canzone e non voglio penalizzarti troppo per questa dimenticanza.

Uso dell'Immagine: 2/5
L’immagine, purtroppo non ha un ruolo marcato nella trama, viene appena accennata, ma non marca in nessun modo la trama, avrebbe potuto rappresentare un qualsiasi tipo d’incontro e andare bene lo stesso, non riprendi nessun dettaglio, non è neppure legata alla profezia… nulla, mi spiace ma non posso darti che un punteggio molto basso in questo parametro.

Trama: 13/15
La trama è senza dubbio lineare. La protagonista racconta ogni cosa, rivelandoci il suo dibattito interiore fino a quando non prende una decisione. Nel raccontarci di questo sua interna disputa ci dai degli sprazzi del mondo in cui agiscono i personaggi, permettendoci di cogliere un pochino meglio l’insieme della trama.
Vi sono però degli aspetti che lasciano perplessi perché solo accennati, come il riferimento alla sorella scomparsa che cade completamente nel vuoto, di lei non sappiamo perché era scappata né se è mai tornata, o l’idea del sortilegio creato dalla protagonista: di cosa si tratta? Cos’è questa storia della profezia e del salvatore?

Gradimento Personale: 0/10
E qui, arrivo al vero problema della storia: non è originale. Mi spiace dirlo, ma i riferimenti alla serie tv “Once Upon A Time” sono troppi e troppo evidenti per non essere colti. Regina è la protagonista ed Emma, in versione maschile, è il salvatore di cui lei si innamora. La sorella scappata è Harry. File è Storybrooke, poi c’è il sortilegio, il riferimento al Principe Azzurro e a Biancaneve, agli abiti sempre neri di Regina e al maggiolino giallo (non importa che scrivi che è rosso… il riferimento è ovvio). Insomma… ho valutato la storia per rispetto al tuo lavoro, ma in questo punto non posso che darti 0.
Quando si richiede una storia originale non si può pescare a piene mani in una storia già scritta, cambiare qualche dettaglio e fingere che sia farina del proprio sacco. Avresti potuto con facilità adattare l’idea se proprio volevi, partendo dal concetto di una protagonista malvagia che si ritrovava ad innamorarsi di colui che dovrebbe essere il suo acerrimo nemico e per costui decide di liberarsi dal passato e vivere una vita nuova, nel tentativo di redimersi. Non sarebbe stato il massimo dell’originalità, ma almeno non sarebbe stato un lavoro copiato e mascherato da originale.



Beh sono soddisfatta di tutto. Tranne del gradimento personale. È la prima volta che prendo 0 in un gradimento personale. È vero c'è il riferimento a once upon a time e ti posso spiegare anche il perché. I personaggi che hai visto in questa storia sono stati estrapolati da una mia saga che ho scritto fondendo due universi quello di once upon a time e digimon. Ho preso i due personaggi di mia invenzione proprio perché la loro storia l'ho inventata io e ritenevo che potesse essere originale la cosa. Beh evidentemente mi sbagliavo...
Però mi dispiace tu mi abbia dato zero se volevi darmi un voto basso a causa di una non originalità potevi darmi un 3 come minimo ma non zero, considerando che negli altri punti ho avuto voti piuttosto alti... Sinceramente io mi sento offesa scusa... Ed è la prima volta che mi capita perché non ho mai ricevuto zero...
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07/02/2017 22:50
 
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Re: Re:
Elettra.C, 07/02/2017 22.41:



Beh sono soddisfatta di tutto. Tranne del gradimento personale. È la prima volta che prendo 0 in un gradimento personale. È vero c'è il riferimento a once upon a time e ti posso spiegare anche il perché. I personaggi che hai visto in questa storia sono stati estrapolati da una mia saga che ho scritto fondendo due universi quello di once upon a time e digimon. Ho preso i due personaggi di mia invenzione proprio perché la loro storia l'ho inventata io e ritenevo che potesse essere originale la cosa. Beh evidentemente mi sbagliavo...
Però mi dispiace tu mi abbia dato zero se volevi darmi un voto basso a causa di una non originalità potevi darmi un 3 come minimo ma non zero, considerando che negli altri punti ho avuto voti piuttosto alti... Sinceramente io mi sento offesa scusa... Ed è la prima volta che mi capita perché non ho mai ricevuto zero...




Mi spiace che tu ti senta offesa, ma purtroppo i tuoi personaggi non sono originali, neanche un po', così come la trama quindi avevo due scelte: o escluderti dal contest o penalizzarti gravemente con uno dei parametri. Come ti ho scritto ho voluto premiare comunque la tua partecipazione e ho deciso di valutare la tua storia in ogni parametro.
Il parametro gradimento personale è l'unico nel quale potevo "punire" la non originalità, un punteggio basso non sarebbe stato onesto, perché quello 0 non esprime la mia opinione riguardo alla storia che di certo sarebbe stato più alto di un 3, ma la mia disapprovazione rispetto al non rispetto, scusa il gioco di parole, del contest.
Essendo un contest di storie originali non posso accettare una così palese violazione della consegna.

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07/02/2017 22:56
 
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Re: Re: Re:
Najara87, 07/02/2017 22.50:




Mi spiace che tu ti senta offesa, ma purtroppo i tuoi personaggi non sono originali, neanche un po', così come la trama quindi avevo due scelte: o escluderti dal contest o penalizzarti gravemente con uno dei parametri. Come ti ho scritto ho voluto premiare comunque la tua partecipazione e ho deciso di valutare la tua storia in ogni parametro.
Il parametro gradimento personale è l'unico nel quale potevo "punire" la non originalità, un punteggio basso non sarebbe stato onesto, perché quello 0 non esprime la mia opinione riguardo alla storia che di certo sarebbe stato più alto di un 3, ma la mia disapprovazione rispetto al non rispetto, scusa il gioco di parole, del contest.
Essendo un contest di storie originali non posso accettare una così palese violazione della consegna.




Capisco perfettamente cosa tu voglia dire. Beh sono contenta tu abbia deciso di non escludermi dal contest, davvero. Pero me lo potevi dire in privato e sarei stata io stessa a dirti di escludermi dal contest. Comunque allora io ti porgo le mie più sentite scuse, non era mia intenzione violare le regole del contest. Pensavo davvero di creare una storia originale ( o almeno lo era nella mia testa) ma evidentemente quando ho messo tutto su carta ho fatto i male i calcoli. Grazie comunque per la valutazione, essendo la mia prima storia originale, su un personaggio di mia invenzione a cui tengo molto, ero ansiosa di ricevere questa tua valutazione. Spero, in futuro, se mai dovessi partecipare ad un altro tuo contest, non ricapiti più.
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07/02/2017 22:59
 
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Re:
Najara87, 07/02/2017 22.08:

4° Classificata

M.Namie

Totale: 44/50




Eccomi qui! Prima di tutto ti ringrazio per la valutazione dettagliata.
Mi aspettavo più o meno questa posizione. Se da una parte sono abbastanza soddisfatta, dall'altra la mia anima perfezionista si sente sconfitta.
Devo smettere di scrivere storie lunghissime, se poi non sono in grado di spiegare bene la trama. Pensa che quasi a ogni capitolo che pubblico sto aggiungendo poche frasi che dovrebbero chiarire maggiormente certe cose. Tuttavia, mi ha sorpreso che non si sia capito il motivo per cui Fenna non ha ritrovato il sogno registrato. Questa parte doveva fornire la spiegazione: "Poi, visto che nessuno aveva più cercato di comunicare con esso [add: ovvero lo specchio], si attivò un programma che trasferì quanto ricevuto in un archivio di sistema protetto da una password". Il file con il sogno è sparito in un archivio di sistema, Fenna non lo sa e comunque non conosce la password che si è generata automaticamente. Sono certa che se mi hai segnato questa cosa come poco chiara, vuol dire che devo sistemarla per renderla totalmente comprensibile. (Forse ora capisco anche perché la mia storia sta riscuotendo poco o nullo successo: la trama presenta le incomprensioni che mi hai fatto notare).
Nella revisione cercherò di rendere più comprensibili anche il comportamento della principessa e dei sovrani. Fenna, comunque, è un po' folle, quindi è normale che il suo carattere non sia chiarissimo (le viene da ridere persino al funerale del fratello a cui era molto legata). La sua follia è giustamente insorta a causa del trattamento che le riservano i genitori. I sovrani se ne fregano abbastanza della figlia e sono egoisti. Se il popolo la bersaglia di frutta marcia, va bene. Se uno straniero entra a corte e le sue parole sono interpretate come una mancanza di rispetto nei confronti dei re, la pena è la morte. Si dovrebbe capire che al re e alla regina non importa niente di lei anche alla fine, quando – invece di preoccuparsi che sia stata rapita dal sensitivo – si preoccupano per lo scandalo che la notizia potrebbe portare a corte. Vedrò si di sistemare anche questa cosa.

Per quanto riguarda i refusi ne ho corretti abbastanza ancora prima di ricevere la tua lista. Non mi va di usare un beta reading e pur rileggendo un sacco di volte mi sfuggono certe cose. Devo organizzarmi meglio. Dovrei scrivere la storia in due mesi, lasciar passare qualche settimana e poi usare il resto del tempo per rileggere. Se rileggo subito, ho capito che non vedo i refusi! Mi picchierei! [SM=g27996] A proposito, ti ringrazio moltissimo di avermeli segnalati, così ricontrollo se me n'è sfuggito qualcun'altro.

Sono contentissima del punteggio pieno per quanto riguarda l'uso dell'immagine e della canzone!

Mi piacerebbe ricevere la valutazione come recensione, però preferirei averla nell'ultimo capitolo. Non so se si può fare. Cerco di velocizzare la pubblicazione e poi ti avverto nel topic, se mi dici che va bene.

Grazie ancora!
E complimenti ai vincitori!
[SM=g27998] [SM=g28002] [SM=g27987]
[Modificato da M.Namie 07/02/2017 23:26]

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Racconti podisti:
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07/02/2017 23:01
 
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Najara87, 07/02/2017 22.01:

7° Classificata


Biancarcano

Totale: 35/50



Stile: 9/10
Non ho trovato errori nella tua storia, complimenti. Ti segnalo i qualche refusi:
- “Jorgg-London da marina…” → Immagino ti riferissi alla Jorge London.
- “Quando Isabelle rimise piede a Potsmouth…” → Portsmouth.
- “L'altro occhio, spalancato, a guardare al cielo, quello cavo vuoto come una caverna.” → Questa frase presenta un problema, non sono sicura dell’occhio a cui ti riferisci dicendo “L’altro”. Sembra che stai descrivendo entrambi, il primo spalancato a guardare il cielo, il secondo un vuoto cratere, ma allora perché dire l’altro? Forse il problema è nelle virgole, ti consiglio di rivedere l’intera frase.
- “…disposero a guardare la scena come meri spettatori .Victoria sputò sangue dalla bocca.” → Uno spazio di troppo “spettatori. Victoria”.
- “…portando con sé lo specchio,e salutò…” → Manco uno spazio “specchio, e”.
Questa è una piccola ripetizione:
- “…un contenitore di cose rotte, morte, poteva contare solo su quello specchio ricomposto, ma costellato da una ragnatela che ne segnava le parti rotte.” → “Rotte” è ripetuto due volte a breve distanza, hai usato spesso l’escamotage della ripetizione del dare enfasi a un concetto e funziona, ma questa volta non mi sembra essere il caso, ti consiglio quindi di usare un sinonimo, magari “spezzate” o “frantumate”.

La storia risulta piacevole alla lettura, le frasi sono brevi e spazzate e danno alla narrazione un tono incalzante, ma non esiti a inserire anche frasi più lunghe che ci danno il tono del paesaggio, in particolare all’inizio, dandoci l’impressione di vastità del mare e della nebbia.
Ben curato il lessico, inserisci il giusto numero di vocaboli marinareschi che permettono al lettore di percepire l’epoca e il mondo in cui la tua protagonista si muove.

Il titolo inglese mi fa sempre storcere il naso visto che il testo è scritto in italiano e che potevi ottenere lo stesso risultato con un vocabolo nella lingua in cui scrivi, ma posso capire che hai voluto fare un omaggio alla lingua del paese in cui nasce e cresce la tua protagonista e, visto che sul finale Isabelle da alla nave quel nome, apprezzo la correlazione.
Stesso discorso riguarda le due frasi che hai inserito in lingua inglese, non hanno una grande correlazione con la storia, poiché la tua protagonista le sente dire nella sua lingua, mentre, al lettore risultano estranee. L’effetto è quindi sbagliato, perché improvvisamente non siamo più legati alla protagonista e non possiamo immedesimarci con lei.
Nulla da dire riguardo all’impaginazione, tranne che manca il titolo all’inizio della storia. Esso è presente solo nello specchietto e quello è un artificio del contest, perde quindi la giusta rilevanza e appare come un inutile di più. Ti consiglio di aggiungerlo.

Uso della canzone: 8/10
Hai spiegato molto bene quello che hai estrapolato e poi usato nella storia. Non avrei nulla da dirti se non di aver apprezzato il tuo uso se si fosse sentito di più la prima parte del concetto e cioè il sentimento di inadeguatezza verso la propria famiglia. Non sappiamo mai che la madre disapprovava le sue letture notturne, anzi, avendole la donna regalato un libro possiamo presupporre che approvasse. Oltretutto sua madre va al mercato da sola, senza neanche tentare di svegliarla, sembra che tra di loro vi sia un tranquillo accordo che funziona per entrambe. Solo quando la madre muore si sente un poco del senso di colpa di Isabelle per non essere stata presente, ma non mi sembra che in esso vi sia lo stesso accento che si percepisce nella canzone.

Uso dell'Immagine: 3/5
Nell’immagine da te scelta, vi è questa magnifica nave che si addentra tra le mangrovie, paesaggio che in nessun modo tu descrivi e ben diverso da qualsiasi costa italiana o porto inglese. Inoltre la nave non ha tutta questa rilevanza nella storia. La descrivi un poco durante la partenza, ma potrebbe essere un peschereccio qualunque e non il bel veliero che vediamo. L’immagine risulta, quindi, non ben sfruttata.

Trama: 9/15
La tua storia ha un problema di base e ciò il tentativo di calare la trama nella Storia, quella con la s maiuscola. Da questo fatto risultano poi non accettabili certe libertà e certe situazioni.
Vi sono, lungo la storia, piccoli dettagli che risultano inesatti. Portsmouth non ha fiumi, ma si specchia su di un canale marino. Anne e Bonny sono la stessa persona, immagino volessi dire Anne Bonny e Mary Read. La Jorge London è una pistola del 1600 ed è difficile che a fine settecento qualcuno la usasse ancora, soprattutto però, è una pistola a colpo singolo e ad avancarica, nella tua storia il capitano la usa come se non dovesse poi metterci diversi minuti per ricaricare. E, per ultimo, ma più grave, dici di basare la storia sull’ammutinamento di Spithead che, sì, avvenne nel 1797 nel canale di fronte a Portsmouth, ma coinvolse solo la marina militare, fu una specie di sciopero organizzato e non vide nessun tipo di scontro a terra oltre al fatto che fu indetto per motivi diversi da quelli da te illustrati. Questo almeno è quello che ho appreso dopo una brevissima ricerca online.
Passando agli avvenimenti funziona tutto fino a quando Isabelle non torna a casa e spacca lo specchio, da questo punto in poi la trama perde il contato con la realtà, la protagonista prende delle decisioni che non capiamo e si svelano retroscena di cui non sapevamo nulla e che cadono dal cielo come fulmini a ciel sereno.
La rivelazione finale che Isabella si è auto imprigionata nello specchio lasciando libera una parte di sé che teneva nascosta (?) non basta a spiegare la situazione. Il fatto poi che il capitano della nave sia suo padre risulta una forzatura che non funziona, così come il rituale nel tempio. Ancora non capisco come abbia fatto Isabelle a tornare nel suo corpo e a vivere visto che era stata colpita al ventre da un proiettile.
Insomma tante e troppe incongruenze in una storia che era incominciata davvero nel migliore dei modi, ma che si è persa lungo la strada e si è inabissata nel finale.

Gradimento Personale: 6/10
Il mio gradimento, purtroppo, è influenzato dalla trama. Ho avuto l’impressione di leggere due storie fuse assieme, la prima è una storia basata sulla realtà e sulla Storia e la seconda è un fantasy. Le due parti con collimano e quindi perdono entrambe, la prima non finisce e la seconda non inizia.
Se posso permettermi ti suggerisco di riprendere la storia e trasformarla interamente in un fantasy, se nella prima parte si avesse avuto un sentore degli aspetti mistici della seconda tutto avrebbe funzionato meglio.
Un esempio su tutto la doppia anima di Isabelle, deve risaltare fin da subito affinché poi nel comparire di Victoria si possa apprezzare. Lo stesso vale per la storia del padre, bisogna darle più profondità e così alla morte della madre, basterebbe aggiungere un litigio tra le due per le candele consumate o per la fatica della donna di dover andare al mercato a vendere il pesce da sola al mattino, momento più pesante per un venditore.
Insomma, un peccato, perché scrivi bene e hai posto tanto cura nella grammatica e nel lessico.


Senz'altro una storia si può sempre migliorare, però non trovo giusta la critica sulla non aggiunta del titolo dal momento in cui sta già nell'intestazione quando si clicca su efp: non ho l'abitudine d'inserirlo poiché ridondante, ma posso sempre provare e vedere se mi piace di più. Per quanto riguarda l'ammutinamento sì, i motivi che ho detto sono giusti in quanto una professoressa vi ha tenuto una lezione all'università ed è scritto su altri testi, quindi la tua breve ricerca evidentemente non li citava. Per il titolo ho scelto quello per richiamare il nome della nave, perché lei è come una fenice che risorge dalle ceneri, ma sarebbe stato brutto dare il nome in italiano, in quanto lei è inglese, e di conseguenza il titolo doveva essere così. Ho scelto apposta una pistola più vecchia per far capire che si trattava di una più antica rispetto al periodo citato. Il fatto che i marinai siano scesi per la rivolta non era una libertà che mi sono presa per la storia perché la loro ribellione consistette proprio nello scendere dalla nave e fare una protesta nonostante l'obbligo di dovervi rimanere: per questo furono frustati. Li ho fatti parlare in lingua inglese per far immaginare al lettore come avrebbero davvero parlato, (ti assicuro che in italiano era orribile). Detto questo farò tesoro di tutte le altre critiche e se mancano degli spazi li aggiungerò. Per ampliare e modificare un po' la storia e renderla più lunga e introspettiva per il rapporto madre-figlia sicuramente si può fare. Preferirei non avere la recensione sotto la mia storia per quei motivi che ti ho spiegato. [SM=g27988] alla prossima!
[Modificato da Biancarcano 07/02/2017 23:21]
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07/02/2017 23:50
 
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Grazie!

2° Classificata


Nirvana_04

Totale: 47,5/50



E questi me li chiami "pochi errori"?
Non ci posso credere: con tutte le riletture ancora refusi e ripetizioni. Giuro che stavolta ho tenuto la storia per un po' e ho riletto più di una volta [SM=g27996]
La prima frase che mi hai indicato, col senno di poi, hai ragione... certo che hai ragione, lo avevo visto anche io e più di una volta prima di consegnare, ma non so perché mi convincevo che era giusta: nella mia testa, il cambio di tempo verbale indicava che la prima parte era avvenuta molto prima e l'altra più recente. Correggerò sicuro: a volte, mi do la zappa sui piedi neanche fossi alle elementari!
Per la descrizione: dà l'impressione di un organo, e tra le varie case-canne spiccano gli edifici a pianta quadrata. Il senso era questo.
Grazie mille per avermi segnalato gli errori, giustamente evidenziati: correggerò il prima possibile! (Devo ancora revisionare tutti gli altri testi, in questo soffro di pigrizia: lo faccio sui file del pc, ma quando si tratta di litigare ancora con l'html mi metto le mani nei capelli)

Grazie tanto per aver speso parole anche per il lessico: sai come viziare i tuoi partecipanti [SM=g27988]
Qui, il dramma. Due pagine affiancate?? Non capisco cosa tu voglia dire! Stavolta ho fatto attenzione al file, e l'impaginazione è un formato A5, con rientranza del capoverso e basta; non ci sono pagine affiancate [SM=g27991]
Ignoranza(mia, ovviamente): ho sempre usato due segni continuativi di maggiore e minore come virgolette basse. C'è un modo per farle apparire? Come?
Sì, ne manca uno, l'ho notato dopo.
Mi viene naturale mettere i sottotitoli se divido una storia in capitoli: sono felice che è un particolare a cui tieni, per me è lo stesso.
Grazie di cuore per i punteggi pieni nell'uso della canzone e dell'immagine.
Per la trama: non ho spiegato in modo approfondito l'uso della magia perché avrebbe stonato con il fatto che loro non ne conoscono ancora gli usi. Dovevano usarla inconsapevolmente o addio a finale a sorpresa. Non potevo dire: il coltello è un oggetto che vincola il suo uso all'anima e che se entra in contatto con una persona, essa ne diventa il possessore. Quando Kamul si recide i capelli, allora il legame viene attivato. In quel caso, egli avrebbe potuto controllare il corpo dell'essere a cui la conficcava; con il sangue invece, è la sua anima che si sposta da un corpo all'altro. Inoltre la lama si macchia del suo sangue, completando la magia: "La lama s’inzuppò del suo sangue...". Non ho volutamente messo il particolare in evidenza, ma era lì, pronto a essere colto [SM=g27988]
Cosa che mi dà soddisfazione è la tua comprensione dei cattivi, a cui io tenevo: ci tenevo che questa storia avesse una morale un po' più profonda del solito bene contro male, la verità sta in mezzo, in una fusione ricca di sfumature. Per questo ti dico ancora grazie.
Sul gradimento personale non posso dire nulla, ovviamente: ma mi dispiace non averti suscitato il massimo gradimento. Ah, sarà per la prossima!
Infine, i complimenti sono dovuti e strameritati: bellissimo contest, giudizio accurato come sempre, e... wow, il banner!!!! Ancora una volta perfetto! Grazie mille!
Per le recensioni, vorrei dividerle: una a tua discrezione, puoi scegliere se continuare a leggere la storia principale, o se ti ha annoiata puoi ripiegare su "La spirale di pietra" o "Cieli senza confini", la prima è una specie di apocalisse originale(niente zombie), la seconda è in stile steampunk. Una, però, se il genere è di tuo gradimento, la vorrei per questa storia: Mare d'inverno E' un originale romantica-malinconica. Ha un posto speciale nel mio cuore e mi piacerebbe avere più pareri possibili.
Infine, ovviamente, vorrei la valutazione come recensione, se non è un problema sull'ultimo capitolo!
Grazie ancora di tutto, davvero!
E alla prossima! [SM=g27988]

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08/02/2017 00:02
 
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Re: Re: Re: Re:
Elettra.C, 07/02/2017 22.56:




Capisco perfettamente cosa tu voglia dire. Beh sono contenta tu abbia deciso di non escludermi dal contest, davvero. Pero me lo potevi dire in privato e sarei stata io stessa a dirti di escludermi dal contest. Comunque allora io ti porgo le mie più sentite scuse, non era mia intenzione violare le regole del contest. Pensavo davvero di creare una storia originale ( o almeno lo era nella mia testa) ma evidentemente quando ho messo tutto su carta ho fatto i male i calcoli. Grazie comunque per la valutazione, essendo la mia prima storia originale, su un personaggio di mia invenzione a cui tengo molto, ero ansiosa di ricevere questa tua valutazione. Spero, in futuro, se mai dovessi partecipare ad un altro tuo contest, non ricapiti più.



E' vero, avrei potuto avvisarti in privato, ci ho anche pensato, ma mi sono detta che avresti comunque preferito vedere la tua storia valutata piuttosto che scartata direttamente (ovviamente per me sarebbe stato del lavoro in meno, ma rispetto sempre chi mi consegna un suo scritto e tento di restituirgli il favore).
So che tieni alla tua storia e ai tuoi personaggi e non ti accuso di averlo fatto apposta. Tutti prendiamo ispirazione da quello che vediamo o leggiamo, ma bisogna imparare a far tesoro dei sentimenti e delle emozioni che ci hanno colpito per poi riproporli in maniera originale all'interno di una trama che ci appartiene interamente. Sono sicura che la prossima volta andrà meglio.
Fammi sapere se vuoi la valutazione come commento o se preferisci lasciar stare.
Ciao ciao

M.Namie, 07/02/2017 22.59:

Najara87, 07/02/2017 22.08:

4° Classificata

M.Namie

Totale: 44/50




Eccomi qui! Prima di tutto ti ringrazio per la valutazione dettagliata.
Mi aspettavo più o meno questa posizione. Se da una parte sono abbastanza soddisfatta, dall'altra la mia anima perfezionista si sente sconfitta.
Devo smettere di scrivere storie lunghissime, se poi non sono in grado di spiegare bene la trama. Pensa che quasi a ogni capitolo che pubblico sto aggiungendo poche frasi che dovrebbero chiarire maggiormente certe cose. Tuttavia, mi ha sorpreso che non si sia capito il motivo per cui Fenna non ha ritrovato il sogno registrato. Questa parte doveva fornire la spiegazione: "Poi, visto che nessuno aveva più cercato di comunicare con esso [add: ovvero lo specchio], si attivò un programma che trasferì quanto ricevuto in un archivio di sistema protetto da una password". Il file con il sogno è sparito in un archivio di sistema, Fenna non lo sa e comunque non conosce la password che si è generata automaticamente. Sono certa che se mi hai segnato questa cosa come poco chiara, vuol dire che devo sistemarla per renderla totalmente comprensibile. (Forse ora capisco anche perché la mia storia sta riscuotendo poco o nullo successo: la trama presenta le incomprensioni che mi hai fatto notare).
Nella revisione cercherò di rendere più comprensibili anche il comportamento della principessa e dei sovrani. Fenna, comunque, è un po' folle, quindi è normale che il suo carattere non sia chiarissimo (le viene da ridere persino al funerale del fratello a cui era molto legata). La sua follia è giustamente insorta a causa del trattamento che le riservano i genitori. I sovrani se ne fregano abbastanza della figlia e sono egoisti. Se il popolo la bersaglia di frutta marcia, va bene. Se uno straniero entra a corte e le sue parole sono interpretate come una mancanza di rispetto nei confronti dei re, la pena è la morte. Si dovrebbe capire che al re e alla regina non importa niente di lei anche alla fine, quando – invece di preoccuparsi che sia stata rapita dal sensitivo – si preoccupano per lo scandalo che la notizia potrebbe portare a corte. Vedrò si di sistemare anche questa cosa.

Per quanto riguarda i refusi ne ho corretti abbastanza ancora prima di ricevere la tua lista. Non mi va di usare beta reading e pur rileggendo un sacco di volte mi sfuggono certe cose. Devo organizzarmi meglio. Dovrei scrivere la storia in due mesi, lasciar passare qualche settimana e poi usare il resto del tempo per rileggere. Se rileggo subito, ho capito che non vedo i refusi! Mi picchierei! [SM=g27996] A proposito ti ringrazio moltissimo di avermeli segnalati, così ricontrollo se me n'è sfuggito qualcun'altro.

Sono contentissima del punteggio pieno per quanto riguarda l'uso dell'immagine e della canzone!

Mi piacerebbe ricevere la valutazione come recensione, però preferirei averla nell'ultimo capitolo. Non so se si può fare. Cerco di velocizzare la pubblicazione e poi ti avverto nel topic, se mi dici che va bene.

Grazie ancora!
E complimenti ai vincitori!
[SM=g27998] [SM=g28002] [SM=g27987]




Di certo lasciare la storia a riposo è un ottimo metodo per trovare gli errori e le imperfezioni, che, inutile illudersi, è difficile individuare subito dopo la prima stesura malgrado le numerose letture.
Ti ringrazio per le precisazioni, diciamo che leggendo si intuiva cosa volessi dire, ma sono sicura che le aggiunte che stai facendo sono proprio quelle che avrebbero colmato i miei interrogativi. (Tanto per dire, per tutta la storia continuavo a chiedermi perché lo specchio avesse archiviato così male il sogno: vi era forse qualcuno che leggeva il diario della principessa? O era suo fratello che da lontano verificava che la sorellina stesse bene?)

Non c'è nessun problema per me se preferisci avere il commento alla fine della storia, prenditi tutto il tempo che ti serve, quando sarà interamente online basta che mi scrivi un messaggio qua oppure un messaggio personale (nel caso mi sfuggisse questo, ma non credo).

Grazie di aver partecipato.
Ciao ciao [SM=g27985]


Biancarcano, 07/02/2017 23.01:

Najara87, 07/02/2017 22.01:

7° Classificata


Biancarcano

Totale: 35/50




Senz'altro una storia si può sempre migliorare, però non trovo giusta la critica sulla non aggiunta del titolo quando sta già nell'intestazione quando si clicca su efp, non ho l'abitudine d'inserirlo poiché ridondante, ma posso sempre provare e vedere se mi piace di più. Per quanto riguarda l'ammutinamento sì, i motivi che ho detto sono giusti in quanto una professoressa vi ha tenuto una lezione all'università ed è scritto su altri testi, quindi la tua breve ricerca evidentemente non li citava. Per il titolo ho scelto quello per richiamare il nome della nave, perché lei è come una fenice che risorge dalle ceneri, ma sarebbe stato brutto dare il nome in italiano. Ho scelto apposta una pistola più vecchia per far capire che si trattava di una pistola più antica rispetto al periodo citato. Il fatto che i marinai siano scesi per la rivolta non era una libertà che mi sono presa per la storia perché la loro ribellione fu di scendere dalla nave efare una protesta e per questo furono frustati. Li ho fatti parlare in lingua inglese per far immaginare al lettore come avrebbero davvero parlato, (ti assicuro che in italiano era orribile). Detto questo farò tesoro di tutte le altre critiche e se mancano degli spazi li aggiungerò. Per ampliare e modificare un po' la storia e renderla più lunga e introspettiva per il rapporto madre-figlia sicuramente si può fare. Preferirei non avere la recensione sotto la mia storia per quei motivi che ti ho spiegato. [SM=g27988] alla prossima!



Nessuna critica riguardo alla presenza o assenza del titolo, ogni autore gestisce la propria pubblicazione come vuole. In questo caso, però, io non guardo la storia pubblicata, ma quella che mi viene mandata via mail, quindi il titolo non diventa ridondante visto che semplicemente non c'è o è presente solo nello specchietto. Da un punto di vista grafico risulta quindi mancante. Posso assicurarti che si tratta di una semplice osservazione che può essere colta oppure no.
Riguardo l'ammutinamento continuo a essere perplessa: nella tua storia si parla di marinai che per legge non possono scendere dalle navi e si ribellano a questa costrizione, marinai "civili", mentre l'ammutinamento (e se si chiama così per forza è riferito al mondo militare) di Spithead ha coinvolto i marinai della British Royal Navy. Non credo che sia mai esistita una legge nazionale che tenga i marinai lontani da terra (se non per ragioni mediche e cioè se la nave era sospetta di portare qualche epidemia), mentre quella regola esiste per i marinai arruolati nelle forze armate, in particolare in tempo di guerra (ed è questo il caso). Essendo io una storica nonché un'appassionata delle guerre napoleoniche e della marina inglese sarei interessata a sapere quali testi citano una simile anomalia... Sono certa che la docente di cui parli abbia detto qualcosa di simile, ma non sono così sicura che ciò che scrivi nella tua storia sia da considerare accurato da un punto di vista storico, ma sono pronta a ricredermi!
Volevi una pistola più antica, ottimo, perché?
Riguardo alla parte in inglese posso concordare con te, ti ho solo riferito l'impressione che da al lettore, un'impressione che, secondo me, non è quella che desideri e che non funziona nella storia.
La preferenza di un titolo in italiano è un'opinione personale che esprimo, ma che non influenza il punteggio, essendo appunto personale. Nel tuo caso particolare, come ti ho scritto reputo la scelta comunque giustificata.
Capisco che tu non voglia la recensione come commento, spero che, malgrado sia chiaro che tu non l'abbia apprezzato, il mio lavoro non ti sia inutile per i tuoi futuri lavori.
Ciao ciao e grazie di aver partecipato.

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Post: 899
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08/02/2017 00:23
 
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Re: Grazie!
Nirvana_04, 07/02/2017 23.50:


2° Classificata


Nirvana_04

Totale: 47,5/50



E questi me li chiami "pochi errori"?
Non ci posso credere: con tutte le riletture ancora refusi e ripetizioni. Giuro che stavolta ho tenuto la storia per un po' e ho riletto più di una volta [SM=g27996]
La prima frase che mi hai indicato, col senno di poi, hai ragione... certo che hai ragione, lo avevo visto anche io e più di una volta prima di consegnare, ma non so perché mi convincevo che era giusta: nella mia testa, il cambio di tempo verbale indicava che la prima parte era avvenuta molto prima e l'altra più recente. Correggerò sicuro: a volte, mi do la zappa sui piedi neanche fossi alle elementari!
Per la descrizione: dà l'impressione di un organo, e tra le varie case-canne spiccano gli edifici a pianta quadrata. Il senso era questo.
Grazie mille per avermi segnalato gli errori, giustamente evidenziati: correggerò il prima possibile! (Devo ancora revisionare tutti gli altri testi, in questo soffro di pigrizia: lo faccio sui file del pc, ma quando si tratta di litigare ancora con l'html mi metto le mani nei capelli)

Grazie tanto per aver speso parole anche per il lessico: sai come viziare i tuoi partecipanti [SM=g27988]
Qui, il dramma. Due pagine affiancate?? Non capisco cosa tu voglia dire! Stavolta ho fatto attenzione al file, e l'impaginazione è un formato A5, con rientranza del capoverso e basta; non ci sono pagine affiancate [SM=g27991]
Ignoranza(mia, ovviamente): ho sempre usato due segni continuativi di maggiore e minore come virgolette basse. C'è un modo per farle apparire? Come?
Sì, ne manca uno, l'ho notato dopo.
Mi viene naturale mettere i sottotitoli se divido una storia in capitoli: sono felice che è un particolare a cui tieni, per me è lo stesso.
Grazie di cuore per i punteggi pieni nell'uso della canzone e dell'immagine.
Per la trama: non ho spiegato in modo approfondito l'uso della magia perché avrebbe stonato con il fatto che loro non ne conoscono ancora gli usi. Dovevano usarla inconsapevolmente o addio a finale a sorpresa. Non potevo dire: il coltello è un oggetto che vincola il suo uso all'anima e che se entra in contatto con una persona, essa ne diventa il possessore. Quando Kamul si recide i capelli, allora il legame viene attivato. In quel caso, egli avrebbe potuto controllare il corpo dell'essere a cui la conficcava; con il sangue invece, è la sua anima che si sposta da un corpo all'altro. Inoltre la lama si macchia del suo sangue, completando la magia: "La lama s’inzuppò del suo sangue...". Non ho volutamente messo il particolare in evidenza, ma era lì, pronto a essere colto [SM=g27988]
Cosa che mi dà soddisfazione è la tua comprensione dei cattivi, a cui io tenevo: ci tenevo che questa storia avesse una morale un po' più profonda del solito bene contro male, la verità sta in mezzo, in una fusione ricca di sfumature. Per questo ti dico ancora grazie.
Sul gradimento personale non posso dire nulla, ovviamente: ma mi dispiace non averti suscitato il massimo gradimento. Ah, sarà per la prossima!
Infine, i complimenti sono dovuti e strameritati: bellissimo contest, giudizio accurato come sempre, e... wow, il banner!!!! Ancora una volta perfetto! Grazie mille!
Per le recensioni, vorrei dividerle: una a tua discrezione, puoi scegliere se continuare a leggere la storia principale, o se ti ha annoiata puoi ripiegare su "La spirale di pietra" o "Cieli senza confini", la prima è una specie di apocalisse originale(niente zombie), la seconda è in stile steampunk. Una, però, se il genere è di tuo gradimento, la vorrei per questa storia: Mare d'inverno E' un originale romantica-malinconica. Ha un posto speciale nel mio cuore e mi piacerebbe avere più pareri possibili.
Infine, ovviamente, vorrei la valutazione come recensione, se non è un problema sull'ultimo capitolo!
Grazie ancora di tutto, davvero!
E alla prossima! [SM=g27988]




Ma sì, la storia era lunghissima, gli errori sono pochi rispetto alle parole. Tanto si sa che quei furbetti si nascondono quando leggiamo e riappaiono non appena giriamo la schiena! [SM=g27988]
Due pagine affiancate, sì, sì, in totale 55 pagine in formato A5, forse il mio computer è malefico ed essendo così piccole le pagine le affianca... comunque non ti preoccupare, non ho tolto punteggio per una sciocchezza simile, l'impaginazione era bella, "libresca", la mia era solo un'osservazione.
Riguardo alla virgolette basse il problema è che non sono inserite sulla tastiera classica, la qwerty per intenderci, il procedimento è quindi quello di "inserisci simbolo"... su internet trovi le istruzioni per rendere la cosa più rapida possibile.
www.softwareparadiso.it/web_e_pc/caporali.html
Questo è il primo link che ho trovato, magari ce ne sono di migliori.
Mannaggia! Questa cosa della magia dovevi inserirla da qualche parte, magari nel finale se non volevi rovinare la sorpresa, ma ti assicuro che spiegato come lo hai spiegato adesso in una piccola frase avrebbe reso perfettamente! Perché era chiaro come avesse funzionato: il sangue che faceva da veicolo alla magia ecc., ma, per esempio, il fatto del taglio dei capelli mi era oscuro, perché sembra un gesto che Kamul abbia già fatto, qualcosa del tipo: "guarda che cosa strana succede se faccio questo?". Non ho sentito il legame formarsi tra lui e il pugnale... Comunque la storia era ottima, per i motivi che ti ho già elencato (e ovvio che parlo bene del tuo lessico!). Fidati, 9 è un gran bel punteggio come gradimento, ma non mi dispiace se tenti di arrivare al 10! [SM=g27988]

Riguardo alle recensioni premio (te ne devo ancora 1 non ho dimenticato), pensavo di continuare con la tua opera maggiore, ma quelle che mi hai proposto mi intrigano moltissimo... non appena avrò un po' di tempo mi ci dedicherò. [SM=g27985]

Sono contenta che il banner ti sia piaciuto, a presto e grazie mille di aver partecipato!
Ciao ciao

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Post: 2.256
Giudice*****
08/02/2017 00:34
 
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52 pagine!
Il formato si dev'essere cambiato. Sì, avevo capito che era solo un'osservazione e che ci tenevo a capire qual era il problema: non è la prima volta che ho problemi con i file (mi è capitato anche con una storia che ho ricevuto).
Per il link grazie mille: è perfetto! Sicuramente metterò mano a tutto quello scritto finora, ci volesse anche una vita interaXD
Le due storie segnalate sono mini long, forse ti conviene continuare la principale se t'interessa, ma se vuoi fare un salto sulle altre a me non dispiace di certo, anzi [SM=g27990]
Mare d'inverno è una one-shot, invece, una recensione andrebbe benissimo!
Grazie ancora per tutto. Ottimo lavoro, e a presto!

OFFLINE
Post: 328
08/02/2017 12:59
 
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Prima ancora di dirti quanto sia felice del risultato, voglio ringraziarti! Mi è piaciuto molto questo contest e gran parte del merito è tuo: per averlo ideato, soprattutto, ma anche per averlo gestito con precisione e gentilezza … e simpatia!
Ora: mi hai reso davvero una scribacchina felice!!
Era da un po’ che una storia non mi veniva fuori fluida come questa. Come spesso mi capita, ho scritto il racconto due volte: la prima versione è stata la fucina delle idee, ma, mentre stendevo la seconda, mi sentivo proprio felice di scrivere questa storia. Quindi devo subito raddoppiare il grazie iniziale: il contest ha contribuito parecchio a sbloccare una situazione un po’ stantia e a regalarmi dei bei momenti!

Passando alla valutazione:
Ti ringrazio per aver segnalato gli errori (mi sfuggono sempre, non so che farci!) e la questione della punteggiatura dei dialoghi; quando parto a scrivere cerco di seguire un modello preciso ma poi mi perdo per strada. Correggo subito sul file Word e spero di essere abbastanza celere anche su Efp!
In particolar modo ti ringrazio per la precisione con cui hai fatto emergere mille e più aspetti della storia, sia positivi che negativi. Per esempio, è vero quel che dici sulle descrizioni (spesso mi devo “obbligare” a metterne qualcuna in più) e seguirò volentieri il tuo consiglio sull’impaginazione – l’impressione del lettore è fondamentale! Le tue parole su stile e lessico, però, non possono far altro che rendermi molto, molto felice. Ci tenevo che si percepisse l’età del protagonista, tenendo conto del fatto che si tratta di un ragazzo obbligato a crescere piuttosto in fretta.

È un vero piacere leggere le tue parole negli altri parametri e scoprire che hai interpretato la storia proprio come immaginavo. Hai letto nel cuore dei tre personaggi e li hai compresi: il fatto che ti sono anche piaciuti, beh … è proprio bello, per me   
Temevo un po’ che l’assenza di una trama brillante potesse penalizzare la storia, ma l’idea era proprio quella di mettere al centro dell’attenzione il percorso di rinascita di Lorenzo e non volevo cambiarla: per fortuna vedo che non ti dispiace l’introspezione!
Ammetto poi di essere molto soddisfatta del risultato nei parametri sulla canzone e l’immagine! Soprattutto la canzone, dato che ho stravolto un po’ il contesto, i personaggi e la tematica romantica così famosa!

Forse ho in mente il libro che hai citato (parla, tipo, di cinque ondate, giusto?) ma non l’ho mai letto e non posso dire di conoscere la trama… un po’ mi spiace se la storia sa di “già sentito”: magari prossimamente mi ingegno e provo a cambiar nome alle “Onde”!
Per il titolo complessivo, mi hai letto nella mente: ammetto che non avevo grandi idee e l’ho scritto all’ultimo, poco prima di inviarti la storia. Tra i miei compiti di fine contest aggiungo di modificare anche questo! I titoli dei capitoli, invece, sono nati insieme alle parole della storia, parti integranti del testo: forse posso spiegare così il loro sapore più autentico!

Infine - dopo averti meritatamente ringraziato in ogni riga di questa risposta! - non so più che dire: aggiungo solo che mi son trovata proprio bene!
Mi farebbe molto piacere avere la valutazione come recensione, mentre per quelle premio non voglio vincolarti troppo. Di sicuro evita la long intitolata “Guards”: è una storia vecchia e mal scritta che devo trovare il coraggio di cancellare. Per il resto preferirei recensioni alle originali: ne troverai un’altra ancora distopica (“Sistema Reika”), alcune storiche-introspettive e altre fantasy in generale, tra one-shot e mini-long. La scelta è tua!!



p.s. Dimenticavo: grazie per il banner!! Mi piace molto e mi sembra perfetto per la storia!   


[Modificato da Ester.EFP 08/02/2017 13:02]
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Post: 68
08/02/2017 19:50
 
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Re:
Najara87, 07/02/2017 22.03:

6° Classificata


Sophja99

Totale: 37,5/50



Stile: 7/10
La tua storia è, da un punto di vista grammaticale, molto ben scritta, non ho rivelato nessun errore grave, solo qualche imprecisione come un uso un po’ eccessivo della d eufonica, che comunque non entrava in contrasto con il tono del testo, e un paio di ripetizioni.
Iniziamo con l’errorino:
- “Sperò con tutta sé stessa,…” → Se stessa non vuole l’accento.
Ora le ripetizioni, non pesanti, ma te le segnalo lo stesso, poi vedi tu:
- “…rischiò di essere colpita dall'arma di un nemico che aveva appena sterminato un'intera famiglia, ora immersa in una pozza di sangue, e che ora l'aveva puntata.” → “Ora” ripetuto due volte appesantisce la frase, potresti usare un sinonimo, come: “adesso”.
- “Il respiro della guerriera si fece pesante, non tanto per lo sforzo, quanto per la paura per cosa potesse essere accaduto a Kyria, mentre aumentava il passo per arrivare prima.” → Questa frase è da alleggerire, in particolare ci sono troppi “per”. Posso proporti di spezzarla o di rigirarla, per esempio: “Il respiro della guerriera si fece pesante, non tanto per lo sforzo quanto per la paura. Anys aumentò il passo per arrivare prima, temendo quello che era potuto succedere a Kyria.”
Vi sono poi alcune frasi in cui è chiaro il significato, ma che probabilmente a causa di qualche variazioni in corso d’opera non risultano corrette.
- “Si sedette ai piedi del letto e sorrise, come un dolce pensiero la avvolse.” → In questa frase qualcosa non va. Fossi in te per prima cosa toglierei il “come”, poi “avvolse” non so se sia il verbo giusto parlando di pensieri, può andare, per carità, ma in questo caso sceglierei qualcos’altro, magari: colse.
- “Anys spinse la lama nella pelle e questa la lacerò come il manico si avvicinava al corpo dell'uomo…” → Di nuovo la frase presenta dei problemi. Il significato è ovvio, ma c’è un problema di soggetti nella prima parte. Anys, il soggetto, spinge la lama nella pelle, questa, cioè la lama, la lacerò, chi? Ora è ovvio che intendi la pelle, ma la frase porta a credere che sia Anys ad essere lacerata. Nella seconda parte invece il problema è lo stesso di prima, quel “come” è da togliere, al posto può andare un “mentre”. Comunque, fossi in te, riscriverei la frase, anche perché quel manico da un punto di vista lessicale non è molto adeguato. Mi permetto di suggerirti un’opzione: “Anys spinse la lama nella pelle lacerandola, spingendo sull’elsa, avvicinandosi all’uomo, il cui sguardo ora era attraversato da un’espressione di puro terrore.”
- “…proprio quando la bocca di Kyria si aprì in un'espressione di stupore e terrore.” → Al posto di “aprì” io metterei “apriva”.

Parlando del lessico non ho notato niente di particolarmente incongruo, però la storia pecca un po’ per quanto riguarda la parte “tecnica”, intendo la descrizione dell’abbigliamento militare di Anys e della sua arma. Per fare un esempio, così descrivi il suo abbigliamento: “…pantaloni e corsetti di cuoio, mentre l'unica parte del corpo protetta dal metallo era il petto.”; c’era spazio per una descrizione rapida, ma lessicalmente più adeguata. Anche parlando della sua spada dici, in due occasioni: manico. Trattandosi di una spada e non di un’ascia, manico non è il termine più appropriato, meglio elsa o impugnatura.

Riguardo al titolo comincio col dire che i titoli in inglese non li capisco, visto che scriviamo in italiano e che esiste una parola altrettanto incisiva e quasi identica: “Soldato”. Ma è l’autore che sceglie, quindi la mia è solo un’osservazione.
Riguardo alla sua pertinenza non ho nulla da dire, Anys è un soldato e tutta la sua vita ruota attorno a questo, scoprire che esiste un mondo diverso, in cui la gente vive senza uccidere o rischiare di morire in ogni istante cambia il suo modo di vedere ciò che la circonda e modifica anche lo sguardo che porta su se stessa.

Tirando le somme la storia è curata e piacevole da leggere, forse le parti di ricordo appesantiscono un po’ l’inizio, ma nell’insieme il lettore viene catturato e portato velocemente verso la fine, senza che ci siano intoppi. Il finale in particolare è elegante ed emotivamente forte, spezzare la narrazione con la canzone è un’ottima scelte che crea pathos e funziona perfettamente.


Uso della canzone: 7/10
La canzone è usata bene, inserirla nel finale, come ho già scritto, è un’ottima cosa. Quello che manca, secondo me è l’iniziale idea di resa. Nella canzone, quel: “suona il corno dai”, ha un significato all’inizio che poi cambia, prima resa e poi sfida, secondo me nella tua storia questo aspetto manca. Sì, mi hai spiegato cosa intendevi e trovo assolutamente ben sviluppato, ma, come ho detto manca qualcosa. Un peccato, perché sarebbe stato abbastanza facile mostrare Anys distrutta dal fronte, ferita che si ritrova nel villaggio e qui riscopre il piacere di combattere per difendere quello che ama. Per questo non ottieni il punteggio pieno.

Uso dell'Immagine: 3,5/5

Di nuovo ben usata, ma, purtroppo, hai “sbagliato” alcuni dettagli. Ti faccio alcuni esempi.
Affermi che Anys non ha portato con sé lo scudo, ma nell’immagine è accanto al corpo della ragazza oppure dici che viene uccisa da un colpo al torace, ma la ragazza dell’immagine ha una netta ferita al collo. Un peccato, di nuovo, perché su altri dettagli sei stata attentissima, come nel dire come si è procurata il graffio sullo zigomo e nel fare un accenno al suo abbigliamento oltre che nel descrivere Kyria.
Il punteggio, dunque, ne risente un poco.

Trama: 13/15
La trama è semplice, hai delineato un mondo di cui sappiamo molto poco, ma ciò non disturba, perché è la storia di Anys che interessa, dal suo punto di vista il mondo è guerra e sangue. Il villaggio è una boccata d’aria fresca per lei e ci permette di vedere che forse, quel regno insediato dai Wetàri ha anche altre realtà più pacifiche e normali. Non ci sono particolari colpi di scena, ma neanche buchi di trama, solo un’imprecisione riguardo a questo momento: “Non l'aveva mai vista uccidere un'altra persona prima d'ora…” in realtà Anys aveva ucciso l’assassino del padre di Kyria, forse la ragazza era voltata, ma insomma, una testa che rotola, non è proprio qualcosa su cui si può sorvolare.
Altro piccolo intoppo questo: “Caricò e lo colpì nell'unico punto che l'armatura lasciava scoperto, l'addome.” Difficile immaginare un’armatura, di qualsiasi tipo essa sia, che non protegga uno dei punti più vulnerabili: l’addome.
Detto questo mi piacciono sia Anys che Kyria, la prima con la sua indole guerriera e la seconda con la sua dolcezza. Non concedi molto tempo ad una crescita tra di loro, ma ci sono alcuni sprazzi che ci danno un’idea della naturalezza con la quale si avvicinano e si innamorano.
Il finale drammatico, con il villaggio in fiamme, arriva e scuote il lettore, ponendolo davanti al dramma finale: la morte di Anys che si batte per la donna che ama e muore salvandola. Il culmine della vita di un soldato: morire per salvare quello che ama, sia esso lontano e idealizzato o vicino e concreto, come in questo caso.
Come ho già detto la canzone corona la scena perfettamente, dandoci quel tono drammatico, ma anche consolatorio e facendoci provare ciò che la protagonista sente.

Gradimento Personale: 7/10
La storia mi è piaciuta e mi ha anche un po’ commosso sul finale, il femslash ha sempre un posto particolare nel mio cuore quindi di certo questo aspetto gioca a tuo favore. Però, avrei amato di più vedere la storia maggiormente sviluppata, vedere i personaggi agire e muoversi nel tuo mondo. Il finale mi è piaciuto, non solo perché è pregno d’azione e di emozioni, ma anche perché il racconto è finalmente diretto e non mediato dalla narrazione della protagonista.
Una storia che, per esempio, fosse incominciata con l’arrivo di Anys ferita al villaggio e che avesse visto lei abbattuta scoprire che vi è una vita oltre al confine in cui combatte, che il mondo che difende è reale e vero e fatto di persone e di vite avrebbe, secondo me, funzionato meglio. Mi sarebbe piaciuto seguire più direttamente il suo innamorarsi di Kyria… insomma, una buona storia, che mi è piaciuta nel suo insieme, ma che avrei apprezzato di più sviluppata diversamente.




Mi sono classificata terz'ultima, ma non mi importa tanto questo aspetto: ciò che conta è la valutazione e tu l'hai fatta davvero dettagliata e attenta, facendomi capire perfettamente dove ho sbagliato. Perciò, ti ringrazio e cercherò di rispondere un po' a tutti i punti.

Innanzitutto, mi è dispiaciuto vedere che uno dei punteggi più bassi raggiunti è sulla grammatica. Naturalmente non mi sento in alcun modo offesa, perché, anzi, credo che tu sia stata molto brava a riuscire a cogliere e farmi capire tutti gli errori che ho fatto. Ci sono rimasta male solo perché ho notato che non sono solita commettere molti degli errori che hai evidenziato, non tanto quelli lessicali quanto più quelli grammaticali. Mi sarei dovuta prendere più tempo per fare revisionare e rileggere la storia con più attenzione, soprattutto date tutte le incongruenze di cui non mi ero minimamente accorta prima.
Riguardo il titolo: guarda, io sono la prima a preferire i titoli in italiano (tant'è che, infatti, finora tutte le mie storie, eccetto questa, hanno titoli italiani o, al limite, in latino). Però, stavolta ho deciso di fare un'eccezione, perché la mia idea iniziale era quella di usare proprio una frase della canzone "Suona il cuorno" nella versione originale, cioè in inglese. Però, in seguito a diversi tagli, ho lasciato solo la parola "Soldier" senza traduzioni o variazioni.
Parlando dell'immagine, i cambiamenti sono voluti. Ho cercato di rimanere molto fedele agli elementi della foto, come l'aspetto e il vestiario delle due ragazze, oltre alla loro posizione. Però, ho deciso che nella scena Anys non porti con sé lo scudo perché dubito che nella foga del momento, quando apprende che il villaggio è in fiamme, abbia avuto il tempo di equipaggiarsi a dovere. Tuttavia, dallo stemma ho ripreso il nome dell'Ordine della Rosa Nera di cui faceva parte Anys. Inoltre, ho cambiato le cause della sua morte, sostituendo la ferita alla gola con una al petto, per, - sembra davvero brutto dirlo -, rendere la sua morte più lenta, perché riuscisse a rivolgere ancora poche parole a Kyria e ascolatare fino alla fine il canto. Insomma, mi sembrava il tipo di morte più giusta per lei.
Forse hai ragione: ho sviluppato male l'inizio della storia. Mentre la scrivevo, pensavo che narrare l'arrivo di Anys al villaggio e la sua storia d'amore con Kyria attraverso i suoi stessi ricordi, poco prima che avvenisse l'attacco e tutto andasse a rotoli, fosse un'idea carina e valida, ma, a quanto pare, non lo è stata molto. [SM=g27985]
Sono comunque felice che tu mi abbia dato la possibilità di partecipare al contest e scrivere questa storia. Faccio i complimenti ai vincitori!
Vorrei ricevere la valutazione come commento.^^ A presto!
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Giudice*
08/02/2017 20:55
 
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Re: Re: Re: Re: Re:
Najara87, 08/02/2017 00.02:


Senz'altro una storia si può sempre migliorare, però non trovo giusta la critica sulla non aggiunta del titolo quando sta già nell'intestazione quando si clicca su efp, non ho l'abitudine d'inserirlo poiché ridondante, ma posso sempre provare e vedere se mi piace di più. Per quanto riguarda l'ammutinamento sì, i motivi che ho detto sono giusti in quanto una professoressa vi ha tenuto una lezione all'università ed è scritto su altri testi, quindi la tua breve ricerca evidentemente non li citava. Per il titolo ho scelto quello per richiamare il nome della nave, perché lei è come una fenice che risorge dalle ceneri, ma sarebbe stato brutto dare il nome in italiano. Ho scelto apposta una pistola più vecchia per far capire che si trattava di una pistola più antica rispetto al periodo citato. Il fatto che i marinai siano scesi per la rivolta non era una libertà che mi sono presa per la storia perché la loro ribellione fu di scendere dalla nave efare una protesta e per questo furono frustati. Li ho fatti parlare in lingua inglese per far immaginare al lettore come avrebbero davvero parlato, (ti assicuro che in italiano era orribile). Detto questo farò tesoro di tutte le altre critiche e se mancano degli spazi li aggiungerò. Per ampliare e modificare un po' la storia e renderla più lunga e introspettiva per il rapporto madre-figlia sicuramente si può fare. Preferirei non avere la recensione sotto la mia storia per quei motivi che ti ho spiegato. [SM=g27988] alla prossima!




Nessuna critica riguardo alla presenza o assenza del titolo, ogni autore gestisce la propria pubblicazione come vuole. In questo caso, però, io non guardo la storia pubblicata, ma quella che mi viene mandata via mail, quindi il titolo non diventa ridondante visto che semplicemente non c'è o è presente solo nello specchietto. Da un punto di vista grafico risulta quindi mancante. Posso assicurarti che si tratta di una semplice osservazione che può essere colta oppure no.
Riguardo l'ammutinamento continuo a essere perplessa: nella tua storia si parla di marinai che per legge non possono scendere dalle navi e si ribellano a questa costrizione, marinai "civili", mentre l'ammutinamento (e se si chiama così per forza è riferito al mondo militare) di Spithead ha coinvolto i marinai della British Royal Navy. Non credo che sia mai esistita una legge nazionale che tenga i marinai lontani da terra (se non per ragioni mediche e cioè se la nave era sospetta di portare qualche epidemia), mentre quella regola esiste per i marinai arruolati nelle forze armate, in particolare in tempo di guerra (ed è questo il caso). Essendo io una storica nonché un'appassionata delle guerre napoleoniche e della marina inglese sarei interessata a sapere quali testi citano una simile anomalia... Sono certa che la docente di cui parli abbia detto qualcosa di simile, ma non sono così sicura che ciò che scrivi nella tua storia sia da considerare accurato da un punto di vista storico, ma sono pronta a ricredermi!
Volevi una pistola più antica, ottimo, perché?
Riguardo alla parte in inglese posso concordare con te, ti ho solo riferito l'impressione che da al lettore, un'impressione che, secondo me, non è quella che desideri e che non funziona nella storia.
La preferenza di un titolo in italiano è un'opinione personale che esprimo, ma che non influenza il punteggio, essendo appunto personale. Nel tuo caso particolare, come ti ho scritto reputo la scelta comunque giustificata.
Capisco che tu non voglia la recensione come commento, spero che, malgrado sia chiaro che tu non l'abbia apprezzato, il mio lavoro non ti sia inutile per i tuoi futuri lavori.
Ciao ciao e grazie di aver partecipato.



Mi riferivo ad una legge emanata da Giorgio III che non permetteva di approdare per tutte le ragioni già discusse, ne avevano parlato all'università in relazione a Spithead, ce l'ho scritto anche sulle dispense. Sicuramente prossimamente farò delle ricerche in proposito perché questa incertezza non mi piace, voglio io stessa a questo punto trovare riscontri!
Poi chiaramente la descrizione della piazza non è presa da nessuna parte: mi sono presa la libertà di crearla come la immaginavo non potendo fare altrimenti.
La pistola più antica l'ho scelta perché volevo mostrare l'arretratezza di chi la deteneva dal punto di vista economico, come se fosse un'eredità in giacenza da un paio di generazioni, magari erroneamente.
Per tutto il resto l'hai già chiarito, io pensavo entrasse nella valutazione ma così non è, e comunque il tuo lavoro è stato un lavoro impegnato, quindi l'ho apprezzato, anche se non ero d'accordo con alcune cose.
Per esempio non ti ho detto che io l'immagine la vedevo con una nebbia mortifera, ma alla fine io l'ho interpretata pienamente così, quindi in questo non posso farci nulla se non la vedo rigogliosa, magari è filtrata dal mio essere negativa.
Detto questo seguirò attentamente tutti i tuoi consigli, anche per evitare polemiche future perché, se ci sono, sicuramente si deve migliorare, magari come suggerisci tu: trasformandola in un fantasy. Ti invito quindi, quando riuscirò a sistemarla periodo di esami permettendo, a rivederla. Ti manderò io stessa il link appena sistemata!
Quindi a presto e buon proseguimento [SM=g27989]
[Modificato da Biancarcano 08/02/2017 20:59]
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Post: 899
Giudice*****
09/02/2017 00:36
 
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Re:
Ester.EFP, 08/02/2017 12.59:


Prima ancora di dirti quanto sia felice del risultato, voglio ringraziarti! Mi è piaciuto molto questo contest e gran parte del merito è tuo: per averlo ideato, soprattutto, ma anche per averlo gestito con precisione e gentilezza … e simpatia!
Ora: mi hai reso davvero una scribacchina felice!!
Era da un po’ che una storia non mi veniva fuori fluida come questa. Come spesso mi capita, ho scritto il racconto due volte: la prima versione è stata la fucina delle idee, ma, mentre stendevo la seconda, mi sentivo proprio felice di scrivere questa storia. Quindi devo subito raddoppiare il grazie iniziale: il contest ha contribuito parecchio a sbloccare una situazione un po’ stantia e a regalarmi dei bei momenti!

Passando alla valutazione:
Ti ringrazio per aver segnalato gli errori (mi sfuggono sempre, non so che farci!) e la questione della punteggiatura dei dialoghi; quando parto a scrivere cerco di seguire un modello preciso ma poi mi perdo per strada. Correggo subito sul file Word e spero di essere abbastanza celere anche su Efp!
In particolar modo ti ringrazio per la precisione con cui hai fatto emergere mille e più aspetti della storia, sia positivi che negativi. Per esempio, è vero quel che dici sulle descrizioni (spesso mi devo “obbligare” a metterne qualcuna in più) e seguirò volentieri il tuo consiglio sull’impaginazione – l’impressione del lettore è fondamentale! Le tue parole su stile e lessico, però, non possono far altro che rendermi molto, molto felice. Ci tenevo che si percepisse l’età del protagonista, tenendo conto del fatto che si tratta di un ragazzo obbligato a crescere piuttosto in fretta.

È un vero piacere leggere le tue parole negli altri parametri e scoprire che hai interpretato la storia proprio come immaginavo. Hai letto nel cuore dei tre personaggi e li hai compresi: il fatto che ti sono anche piaciuti, beh … è proprio bello, per me   
Temevo un po’ che l’assenza di una trama brillante potesse penalizzare la storia, ma l’idea era proprio quella di mettere al centro dell’attenzione il percorso di rinascita di Lorenzo e non volevo cambiarla: per fortuna vedo che non ti dispiace l’introspezione!
Ammetto poi di essere molto soddisfatta del risultato nei parametri sulla canzone e l’immagine! Soprattutto la canzone, dato che ho stravolto un po’ il contesto, i personaggi e la tematica romantica così famosa!

Forse ho in mente il libro che hai citato (parla, tipo, di cinque ondate, giusto?) ma non l’ho mai letto e non posso dire di conoscere la trama… un po’ mi spiace se la storia sa di “già sentito”: magari prossimamente mi ingegno e provo a cambiar nome alle “Onde”!
Per il titolo complessivo, mi hai letto nella mente: ammetto che non avevo grandi idee e l’ho scritto all’ultimo, poco prima di inviarti la storia. Tra i miei compiti di fine contest aggiungo di modificare anche questo! I titoli dei capitoli, invece, sono nati insieme alle parole della storia, parti integranti del testo: forse posso spiegare così il loro sapore più autentico!

Infine - dopo averti meritatamente ringraziato in ogni riga di questa risposta! - non so più che dire: aggiungo solo che mi son trovata proprio bene!
Mi farebbe molto piacere avere la valutazione come recensione, mentre per quelle premio non voglio vincolarti troppo. Di sicuro evita la long intitolata “Guards”: è una storia vecchia e mal scritta che devo trovare il coraggio di cancellare. Per il resto preferirei recensioni alle originali: ne troverai un’altra ancora distopica (“Sistema Reika”), alcune storiche-introspettive e altre fantasy in generale, tra one-shot e mini-long. La scelta è tua!!




p.s. Dimenticavo: grazie per il banner!! Mi piace molto e mi sembra perfetto per la storia!   






Si vede, meglio, si legge che la storia è stata scritta in "scioltezza"! [SM=g27988]
La trama era semplice, ma davvero ottima, non credo di aver mai dato un 10/10 di gradimento personale, perché c'è sempre qualcosina che potrebbe piacermi di più, ma nel tuo caso hai fatto davvero un lavoro che meritava il massimo. Non c'è bisogno di chissà quale trama brillante piena di avvenimenti o colpi di scena per scrivere qualcosa di bello. A volte una trama semplice, lineare ma che tocca aspetti profondi in maniera adeguata vale di più di mille colpi di scena.

Sono contenta di aver colto ciò che desideravi trasmettere, ma il merito è solo tuo, significa che hai dato la giusta rilevanza ad ogni aspetto e che hai usato le parole nel migliore dei modi.
Ti ringrazio per i complimenti, ma è super piacevole fare il "lavoro" del giudice se poi bisogna valutare storie così belle.
Passerò al più presto a lasciare la valutazione come recensione e cercherò di non tardare anche con le recensioni premio.
Sono contenta che il banner ti piaccia, sono particolarmente contenta di come è venuto il tuo.
A presto e grazie mille di aver partecipato. [SM=g27985]
Ciao ciao

Sophja99, 08/02/2017 19.50:




Mi sono classificata terz'ultima, ma non mi importa tanto questo aspetto: ciò che conta è la valutazione e tu l'hai fatta davvero dettagliata e attenta, facendomi capire perfettamente dove ho sbagliato. Perciò, ti ringrazio e cercherò di rispondere un po' a tutti i punti.

Innanzitutto, mi è dispiaciuto vedere che uno dei punteggi più bassi raggiunti è sulla grammatica. Naturalmente non mi sento in alcun modo offesa, perché, anzi, credo che tu sia stata molto brava a riuscire a cogliere e farmi capire tutti gli errori che ho fatto. Ci sono rimasta male solo perché ho notato che non sono solita commettere molti degli errori che hai evidenziato, non tanto quelli lessicali quanto più quelli grammaticali. Mi sarei dovuta prendere più tempo per fare revisionare e rileggere la storia con più attenzione, soprattutto date tutte le incongruenze di cui non mi ero minimamente accorta prima.
Riguardo il titolo: guarda, io sono la prima a preferire i titoli in italiano (tant'è che, infatti, finora tutte le mie storie, eccetto questa, hanno titoli italiani o, al limite, in latino). Però, stavolta ho deciso di fare un'eccezione, perché la mia idea iniziale era quella di usare proprio una frase della canzone "Suona il cuorno" nella versione originale, cioè in inglese. Però, in seguito a diversi tagli, ho lasciato solo la parola "Soldier" senza traduzioni o variazioni.
Parlando dell'immagine, i cambiamenti sono voluti. Ho cercato di rimanere molto fedele agli elementi della foto, come l'aspetto e il vestiario delle due ragazze, oltre alla loro posizione. Però, ho deciso che nella scena Anys non porti con sé lo scudo perché dubito che nella foga del momento, quando apprende che il villaggio è in fiamme, abbia avuto il tempo di equipaggiarsi a dovere. Tuttavia, dallo stemma ho ripreso il nome dell'Ordine della Rosa Nera di cui faceva parte Anys. Inoltre, ho cambiato le cause della sua morte, sostituendo la ferita alla gola con una al petto, per, - sembra davvero brutto dirlo -, rendere la sua morte più lenta, perché riuscisse a rivolgere ancora poche parole a Kyria e ascolatare fino alla fine il canto. Insomma, mi sembrava il tipo di morte più giusta per lei.
Forse hai ragione: ho sviluppato male l'inizio della storia. Mentre la scrivevo, pensavo che narrare l'arrivo di Anys al villaggio e la sua storia d'amore con Kyria attraverso i suoi stessi ricordi, poco prima che avvenisse l'attacco e tutto andasse a rotoli, fosse un'idea carina e valida, ma, a quanto pare, non lo è stata molto. [SM=g27985]
Sono comunque felice che tu mi abbia dato la possibilità di partecipare al contest e scrivere questa storia. Faccio i complimenti ai vincitori!
Vorrei ricevere la valutazione come commento.^^ A presto!



Gli errori a volte sfuggono e la tua storia era comunque corretta, qualche refuso e qualche svista capitano. Mi fa piacere che l'averteli evidenziati ti permetta di correggerli. Sì, prendersi un po' di tempo per mettere la storia a "riposo" è sempre la strategia migliore.
Il titolo in italiano è un po' una mia fissa, l'ho evidenziato, ma di certo non tolgo punteggio per quello, è un aspetto che mi piace porre all'attenzione dello scrittore perché ci pensi su, nulla di più. Noi subiamo il fascino delle lingue straniere e ci sembra migliore un titolo in quella lingua piuttosto che nella nostra, perché "suona meglio", ma, e questo è, mi pare di capire, anche il tuo parere, scrivendo in italiano un titolo in un'altra lingua non ha nessun senso. Se, invece, il senso ce l'ha allora il lettore lo deve apprezzare all'interno del testo. Dico questo solo per giustificare la mia osservazione, ma ci tengo a ripetere che è solo questo: un'osservazione; non tolgo punti per quelli che sono opinioni personali.
Posso benissimo capire le tue scelte riguardo alle modifiche all'immagine, hanno senso, purtroppo però sono sempre severa riguardo ai dettagli, è uno dei parametri più oggettivi e devo premiare chi riesce a inserire ogni piccolo frammento dell'immagine nella propria storia.
Ci tengo a precisare una cosa: scrivere la storia attraverso i ricordi di Anys è un'ottima idea e avrebbe potuto funzionare benissimo, la mia osservazione era dovuta ad una questione di semplicità. La tua storia tendeva ad essere un poco ostica all'inizio, i molti e necessari salti indietro dei pensieri della protagonista appesantivano un racconto che avrebbe dovuto essere più lineare, da qui il suggerimento di facilitarti le cose passando alla narrazione diretta. Quindi, l'idea era assolutamente carina, ma difficile da rendere bene, proprio perché, se si vuole creare uno sfondo alla trama principale in poco tempo si è costretti a caricare la narrazione e si rischia di appesantirla.
Comunque era una storia ottima il cui finale mi ha commosso il che la dice lunga. [SM=g27985]
Passerò domani a lasciarti la valutazione come recensione.
Sono io che ti ringrazio di aver partecipato al contest e spero di ritrovarti ancora in futuro. Ciao ciao.

Biancarcano, 08/02/2017 20.55:



Mi riferivo ad una legge emanata da Giorgio III che non permetteva di approdare per tutte le ragioni già discusse, ne avevano parlato all'università in relazione a Spithead, ce l'ho scritto anche sulle dispense. Sicuramente prossimamente farò delle ricerche in proposito perché questa incertezza non mi piace, voglio io stessa a questo punto trovare riscontri!
Poi chiaramente la descrizione della piazza non è presa da nessuna parte: mi sono presa la libertà di crearla come la immaginavo non potendo fare altrimenti.
La pistola più antica l'ho scelta perché volevo mostrare l'arretratezza di chi la deteneva dal punto di vista economico, come se fosse un'eredità in giacenza da un paio di generazioni, magari erroneamente.
Per tutto il resto l'hai già chiarito, io pensavo entrasse nella valutazione ma così non è, e comunque il tuo lavoro è stato un lavoro impegnato, quindi l'ho apprezzato, anche se non ero d'accordo con alcune cose.
Per esempio non ti ho detto che io l'immagine la vedevo con una nebbia mortifera, ma alla fine io l'ho interpretata pienamente così, quindi in questo non posso farci nulla se non la vedo rigogliosa, magari è filtrata dal mio essere negativa.
Detto questo seguirò attentamente tutti i tuoi consigli, anche per evitare polemiche future perché, se ci sono, sicuramente si deve migliorare, magari come suggerisci tu: trasformandola in un fantasy. Ti invito quindi, quando riuscirò a sistemarla periodo di esami permettendo, a rivederla. Ti manderò io stessa il link appena sistemata!
Quindi a presto e buon proseguimento [SM=g27989]



Essendo spesso anche io una partecipante capisco benissimo che si possa non essere d'accordo con il giudice e ben venga il confronto, soprattutto se è educato come il tuo.
Riguardo agli aspetti storici li ho amati e la storia mi ha preso subito proprio perché hai saputo tessere molto bene l'atmosfera di fine settecento (o almeno quella che noi possiamo immaginare essere l'atmosfera di fine settecento), ho adorato le descrizioni della città e di questa nebbia che sembra avvolgere il paesaggio e soffocare la tua protagonista. Quindi, non ha reale importanza il perché della ribellione o la sua reale esistenza nella Storia (probabilmente saranno due avvenimenti correlati, ammutinamento e sommossa dei marinai), come ti suggerivo, secondo me, basterebbe evitare di riferirsi a fati storici e nessuno avrebbe nulla da ridire al riguardo.
La pistola era un dettaglio interessante e sono andata subito a cercarla proprio perché amo le armi antiche e visto che eri stata così precisa (cosa che apprezzo perché indica che lo scrittore ha fatto le sue ricerche e non gli va di scrivere solo: pistola) volevo vedere che aspetto avesse quella da te citata. La tua spiegazione è più che sensata e aggiunge qualcosa sul capitano il che è perfetto perché è un personaggio un po' troppo enigmatico e più dettagli ci sono su di lui meglio sarebbe, quindi, se posso permettermi ancora, ti consiglierei di aggiungere quello che hai detto a me nella trama, magari attraverso un pensiero di Victoria o una sua osservazione.
Riguardo all'immagine per quanto possa sembrare uno dei parametri più oggettivi e io cerchi sempre di guardarla tentando di vederla con gli occhi di chi ha scritto la storia, non sempre funziona, come in questo caso. Succede in particolare con le immagini più "vaghe", quelle con meno dettagli, dovrò fare attenzione in futuro e sceglierne di ben definite, interpretabili sì, ma inequivocabili.
Mi farà molto piacere rileggerti e farti avere un mio commento che, se vorrai potrò, successivamente, aggiungere alla fine della tua storia.
Grazie mille e a presto. Ciao ciao
[Modificato da Najara87 09/02/2017 00:42]

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Giudice*
09/02/2017 09:36
 
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Re: Re:



Essendo spesso anche io una partecipante capisco benissimo che si possa non essere d'accordo con il giudice e ben venga il confronto, soprattutto se è educato come il tuo.
Riguardo agli aspetti storici li ho amati e la storia mi ha preso subito proprio perché hai saputo tessere molto bene l'atmosfera di fine settecento (o almeno quella che noi possiamo immaginare essere l'atmosfera di fine settecento), ho adorato le descrizioni della città e di questa nebbia che sembra avvolgere il paesaggio e soffocare la tua protagonista. Quindi, non ha reale importanza il perché della ribellione o la sua reale esistenza nella Storia (probabilmente saranno due avvenimenti correlati, ammutinamento e sommossa dei marinai), come ti suggerivo, secondo me, basterebbe evitare di riferirsi a fati storici e nessuno avrebbe nulla da ridire al riguardo.
La pistola era un dettaglio interessante e sono andata subito a cercarla proprio perché amo le armi antiche e visto che eri stata così precisa (cosa che apprezzo perché indica che lo scrittore ha fatto le sue ricerche e non gli va di scrivere solo: pistola) volevo vedere che aspetto avesse quella da te citata. La tua spiegazione è più che sensata e aggiunge qualcosa sul capitano il che è perfetto perché è un personaggio un po' troppo enigmatico e più dettagli ci sono su di lui meglio sarebbe, quindi, se posso permettermi ancora, ti consiglierei di aggiungere quello che hai detto a me nella trama, magari attraverso un pensiero di Victoria o una sua osservazione.
Riguardo all'immagine per quanto possa sembrare uno dei parametri più oggettivi e io cerchi sempre di guardarla tentando di vederla con gli occhi di chi ha scritto la storia, non sempre funziona, come in questo caso. Succede in particolare con le immagini più "vaghe", quelle con meno dettagli, dovrò fare attenzione in futuro e sceglierne di ben definite, interpretabili sì, ma inequivocabili.
Mi farà molto piacere rileggerti e farti avere un mio commento che, se vorrai potrò, successivamente, aggiungere alla fine della tua storia.
Grazie mille e a presto. Ciao ciao



Si all'inizio ci ero rimasta un pochino male proprio perché ho fatto molte ricerche,nonostante mi fossi iscritta che si era già in proroga, e sono contenta che tu le abbia notate. Quindi ora come ora mi sento anche più contenta di averne parlato e seguirò tutti i tuoi consigli, magari lasciando inalterata effettivamente l'immagine nebbiosa che ormai non avrebbe senso cambiare. Ci vorrà sicuramente un po' di tempo perché questa volta dovrà essere perfetta e ci tengo molto ad avere un tuo giudizio futuro [SM=g27988] allora a presto!
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Post: 71
10/02/2017 13:21
 
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Re:
Najara87, 07/02/2017 22.11:

3° Classificata


esmoi_pride

Totale: 46,5/50





Stile: 8,5/10
La tua storia è generalmente corretta, tendi a mettere la virgola accanto alla e, non voglio sindacare sulla punteggiatura, ho deciso che ognuno se la gestisce come preferisce, ma spesso, nel tuo caso, virgola ed e hanno lo stesso valore, ci si ritrova quindi con un doppione.
Questa frase invece presenta un errore di verbi:
- “Non solo l’aveva dimostrato con le sue imprese, ma era evidente da come si muovesse, da come portasse l’armatura. → “Muovesse” e “portasse” andrebbero sostituiti: “…da come si muoveva, da come portava l’armatura.”
Infine, un refuso:
- “La principessa tirò l’ennesimo sospiro e zittì,…” → Manca un “si”: “La principessa tirò l’ennesimo sospiro e si zittì,…” a meno che non mi sia sfuggito qualcosa.
E un imprecisione:
- “Ogni giorno, verso il pomeriggio, ripeteva quel rito.” → “Verso il pomeriggio” non è esattamente un errore, ma pomeriggio è già di per sé generico, quindi toglierei quel “verso” e metterei “nel” o “durante”.

Il tuo stile è fluido e la storia è piacevole da leggere, non ci sono intoppi e hai bilanciato bene le descrizioni e la narrazione. Il linguaggio è perfetto per il tipo di racconto, in particolare la profezia della fata madrina che riecheggia dei toni classici delle favole, con la lista di pericoli da affrontare e superare.

Il titolo è classico che più classico non si può, mi sembra adeguato alla storia, però forse non è proprio al centro della narrazione, forse avrebbe potuto concentrarsi più sull’attesa o sulla sorpresa finale. Ma il titolo ha il ruoto di parlarci della storia e di invogliarci a leggerla e il tuo, nella sua classicità fa entrambe le cose quindi, va bene così.
Sull’impaginazione posso solo consigliarti di giustificare il testo, risulta tutto più ordinato.

Uso della canzone: 10/10
Non c’è niente da dire: hai usato la canzone perfettamente. Il senso di attesa, ma anche di sicurezza che l’amore arriverà, l’idea di pensiero costante, consolatorio e pieno di aspettativa. Ogni aspetto della canzone è stato ripreso nel tuo racconto e ho particolarmente apprezzato il fatto che hai anche aggiunto il dettaglio dell’improvviso duetto, la sorpresa di Aurora è la sorpresa della tua principessa, l’arrivo del principe è l’arrivo della guerriera. Ottimo lavoro, punteggio pieno meritatissimo.

Uso dell'Immagine: 5/5
Anche in questo caso hai adattato bene l’immagine alla tua storia, in particolare ho apprezzato il modo in cui hai inserito i dettagli mettendoli come ostacoli sul percorso del guerriero: la nuvola che diventa un drago e le macchioline nere della torre più alta che diventano pipistrelli. Anche i diecimila scalini danno quel senso di altezza che si misura nell’immagine così come l’idea della stanza più alta della torre più alta. Perfetto.

Trama: 13,5/15
Storia semplicissima, che trova la sua forza nella classicità e nel colpo di scena finale, ma non solo, anche la principessa è un personaggio interessante. Mi piacciono molto le sue elucubrazioni sul principe che la salverà. Parte con i canoni classici: bello, forte e innamorato di lei e poi, piano piano inizia a “ricredersi” andrebbe bene anche astuto ma non forte, oppure forte, ma non troppo intelligente. Eccetera, mi è piaciuto molto questo aspetto, dava un tono un po’ comico al racconto e al contempo rendeva la principessa più simpatica, in poche frasi abbiamo imparato molto di lei e non era facile.
La guerriera infine, bel colpo di scena, forse, però, un piccolo flashback sul come lei si sia perdutamente innamorata della principessa prigioniera avrebbe completato la storia e spiegato il perché lei abbia affrontato tanti pericoli.
Originale anche il mostrare solo l’attesa, non vediamo nulla dell’eroico salvataggio, sentiamo solo qualche urlo, niente di più.
Insomma, ripeto, storia semplice, ma che colpisce nel modo migliore.

Gradimento Personale: 9,5/10
Qua vai sul sicuro! Speravo proprio che fosse una fanciulla a salvarla, ma non ci contavo e invece eccola lì, senza fiato, bella ed emozionata. E la principessa, sorpresa sulle prime, non esita poi a concederle il suo amore. Cosa posso chiedere di più?
Come ho già detto la principessa ha tutta la mia simpatia, il suo monologo interiore è stato simpatico e originale: quando mai una principessa che aspetta il principe abbassa così tanto le sue aspettative?
L’unica piccola pecca riguarda la guerriera, mi sarebbe piaciuto sapere come si è innamorata…
Comunque un’ottima storia che mi ha fatto sorridere e che merita un punteggio decisamente alto in questo parametro.




ciao! ti ringrazio per i complimenti, per le critiche e per gli errori. è il mio primo contest e ho trovato molto interessante sia le modalità di questo contest che le correzioni che mi hai fatto ora. sono contenta che ti sia piaciuta, soprattutto l'utilizzo della canzone: come vedi mi sono azzeccata di brutto XD e ho visto, sì, tra gli errori, alcune cose che faccio spesso e mi rendo conto che posso migliorarle! comunque come hanno detto anche altri, ti ringrazio per avermi ispirato questa bella storiella e aver organizzato il contest. mi farebbe piacere avere questa recensione sotto la storia su EFP! grazie ancora, appena posso mi metto il bannerino (è molto carino). al prossimo contest!







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Post: 899
Giudice*****
11/02/2017 17:20
 
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Re: Re:
esmoi_pride, 10/02/2017 13.21:




ciao! ti ringrazio per i complimenti, per le critiche e per gli errori. è il mio primo contest e ho trovato molto interessante sia le modalità di questo contest che le correzioni che mi hai fatto ora. sono contenta che ti sia piaciuta, soprattutto l'utilizzo della canzone: come vedi mi sono azzeccata di brutto XD e ho visto, sì, tra gli errori, alcune cose che faccio spesso e mi rendo conto che posso migliorarle! comunque come hanno detto anche altri, ti ringrazio per avermi ispirato questa bella storiella e aver organizzato il contest. mi farebbe piacere avere questa recensione sotto la storia su EFP! grazie ancora, appena posso mi metto il bannerino (è molto carino). al prossimo contest!






Ciao! La tua storia era molto carina e mi ha fatto piacere leggerla.
Spero che i qualche suggerimenti ti aiutino in future storie.
Il bannerino contiene uno spoiler e non ero sicurissima che ti sarebbe piaciuto, ma vedo che lo hai messo nella firma quindi ottimo. [SM=g27985]
Passo subito a lasciarti la valutazione come commento.
Invece, non mi hai segnalato la storia che ti piacerebbe farmi leggere per la recensione premio, sì, il tuo terzo posto ti regala un premio! [SM=g27988] Rimango quindi in attesa di indicazioni.
A presto, ciao ciao.

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Post: 71
12/02/2017 01:14
 
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Re: Re: Re:
Najara87, 11/02/2017 17.20:




Ciao! La tua storia era molto carina e mi ha fatto piacere leggerla.
Spero che i qualche suggerimenti ti aiutino in future storie.
Il bannerino contiene uno spoiler e non ero sicurissima che ti sarebbe piaciuto, ma vedo che lo hai messo nella firma quindi ottimo. [SM=g27985]
Passo subito a lasciarti la valutazione come commento.
Invece, non mi hai segnalato la storia che ti piacerebbe farmi leggere per la recensione premio, sì, il tuo terzo posto ti regala un premio! [SM=g27988] Rimango quindi in attesa di indicazioni.
A presto, ciao ciao.




puoi contarci: i tuoi suggerimenti mi hanno fatto osservare bene alcune cose a cui farò più attenzione.
si è molto carino il bannerino.
dunque, se posso chiederti di aspettare un po' ti farei recensire qualcosa di nuovo appena riesco a metterlo (non saprei come raggiungerti, magari per messaggio via efp). se non intendi aspettare, ti proporrei, se ti piace lo slash, "alex era un demone" oppure "alla luce della luna piena". che mi dici? *-*

(la mia pagina: http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=984263
[Modificato da esmoi_pride 12/02/2017 01:15]





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Post: 899
Giudice*****
12/02/2017 15:22
 
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Re: Re: Re: Re:
esmoi_pride, 12/02/2017 01.14:




puoi contarci: i tuoi suggerimenti mi hanno fatto osservare bene alcune cose a cui farò più attenzione.
si è molto carino il bannerino.
dunque, se posso chiederti di aspettare un po' ti farei recensire qualcosa di nuovo appena riesco a metterlo (non saprei come raggiungerti, magari per messaggio via efp). se non intendi aspettare, ti proporrei, se ti piace lo slash, "alex era un demone" oppure "alla luce della luna piena". che mi dici? *-*

(la mia pagina: http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=984263)




Non ho nessun problema ad aspettare. Puoi scrivere un post qua o contattarmi con un mess su EFP quando avrai pubblicato la storia che desideri io legga e commenti. [SM=g27985]
A presto, ciao ciao.

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