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Giovanni 1:1

Ultimo Aggiornamento: 17/06/2020 18:50
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07/07/2016 00:21
 
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Buonasera, vorrei chiedervi se con la traduzione " un dio" di Gv.1:1 non si rischia di mettere in pericolo il monoteismo a favore del politeismo o monolatria.
[Modificato da silvio.51 07/07/2016 00:47]
07/07/2016 07:05
 
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silvio.51, 07/07/2016 00.21:

Buonasera, vorrei chiedervi se con la traduzione " un dio" di Gv.1:1 non si rischia di mettere in pericolo il monoteismo a favore del politeismo o monolatria.



perdonami Silvio, immagino che tu sappia che abbiamo parlato di Gv. 1:1 un infinità di volte vero?

Usando la funzione "cerca" avresti trovato la risposta, magari facendoti aiutare dai moderatori nella ricerca.


Ad ogni modo, rispondo brevemente alla tua domanda specifica, se la resa "un dio" vada a creare monolatria o politeismo.
La risposta è no, ovviamente.

Il theos conferito al Logos va per noi inteso in senso giudaico, che ne ammette anche un senso rappresentativo, non ontologico/immanente.

Il Logos è theos perchè svolge una Funzione divina, ricopre un Ufficio Divino (La Parola, il Verbo) e in quanto tale è qualitativamente theos, in quanto rappresenta Dio, parla e agisce in suo nome e per suo conto, è Colui che rende manifesta la parola, il pensiero e il comandamento divino.

L' autore della Lettera agli Ebrei supporta questa visione in quanto applica il Salmo regale 45:6 al Cristo.

Giusto per farti capire, guarda ciò che afferma la nota in calce della cattolicissima Bibbia CEI al Salmo 45:7 (45:6 TNM):

"Il tuo trono, o Dio, dura per sempre; scettro di rettitudine è il tuo scettro regale".

La nota della cattolicissima e trinitarissima Bibbia CEI (Conferenza Episcopale Italiana) al passo succitato, afferma:

"Il tuo trono, o Dio: così con la versione dei LXX. Altra possibile versione dall' ebraico: "il tuo trono, o divino (riferito al re davidico, considerato figlio di Dio in un modo tutto particolare, vedi Salmo 2:7). La lettera agli Ebrei (1,8-9) applica a Gesù i vv. 7-8)".


Del resto, questo senso non immanente di theos era chiaramente accettato dagli ebrei anche nel I secolo: Stefano, davanti al Sinedrio, che aspettava una mezza frase sbagliata del discepolo per ucciderlo, disse tranquillamente che sul Monte Sinai era stato l' angelo a dare a Mosè i sacri oracoli (Atti 7:38), ma in Esodo 19:18-20 ; 20:1 viene detto tranquillamente che era Geova, Dio a dare i sacri oracoli...
Nessuno del Sinedrio batte neppure ciglio!
L' angelo è chiamato Geova, Dio ovviamente non in senso immanente ma rappresentativo.
La stessa cosa è per il Cristo preesistente, vista l' applicazione del salmo regale a Cristo in Ebrei 1:8-9.

Considerato questo senso non immanente e accettato dal giudaismo di theos, la TNM rende con "un dio" non per creare monolatria o un "dio" minore, ma per differenziare l' ho theos di Gv. 1:1b dal Logos/theos di Gv. 1:1c, cosa che a nostro parere non permette di fare la tradizione CEI, peraltro legittima.

Fin qui per ciò che concerne la traduzione. Poi, dopo la traduzione, subentra ovviamente l' esegesi, certamente non può accadere il contrario...

Sono solo brevissimi cenni per spiegare la nostra posizione e rispondere alla tua domanda riguardo alla traduzione della TNM...
[Modificato da Aquila-58 07/07/2016 07:09]
07/07/2016 07:53
 
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silvio.51, 7/7/2016 12:21 AM:

Buonasera, vorrei chiedervi se con la traduzione " un dio" di Gv.1:1 non si rischia di mettere in pericolo il monoteismo a favore del politeismo o monolatria.



Ciao Silvio,
non c'è alcun problema di monoteismo.
Al contrario, il problema evidentemente c'è per chi predica "tre persone in un solo Dio", concetto altamente contraddittorio.

Ancora oggi i teologi non sanno dire se Dio ha "tre teste o una sola".

Simon
07/07/2016 17:28
 
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Caro Silvio . Se traduceva. " un Dio" puo Dio morire ? 3 giorni? [SM=g27987]
11/07/2016 17:10
 
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Vi ringrazio per i vostri commenti!

In rete ho trovato uno studio che smentisce il fatto che il logos menzionato sempre in Gv.1:1 sia da indentificare con il Gesù preesistente.Onestamente se prima pensavo che qui si parlasse di Cristo senza ombra di dubbio ora mi è venuto qualche dubbio.
Quindi sarei lieto di conoscere il vostro pensiero in merito a questo studio.
Ecco qui il link:
www.biblistica.it/wordpress/?page_id=3153
11/07/2016 19:16
 
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Caro Silvio,


In rete ho trovato uno studio che smentisce il fatto che il logos menzionato sempre in Gv.1:1 sia da indentificare con il Gesù preesistente



Ho dato un'occhiata al sito che non dice certo nulla di nuovo, nel corso del tempo le ipotesi sul significato di quel "logos" si sono sprecati, personalmente credo che il consensus accademico e la testimonianza storica sull'identità del Logos sia piuttosto solida e la tesi di quel sito ampiamente marginale. Il testo d'altronde è chiaro, il v 14 dice: "E la Parola è divenuta carne e ha risieduto fra noi, e abbiamo visto la sua gloria, una gloria tale che appartiene a un figlio unigenito da parte di un padre". Mi pare che ho logos sia inequivocabilmente identificato con il figlio di Dio, Gesù Cristo, qualunque cosa questo significhi, e d'altronde questa identificazione si incontra anche nei testi cristiani più antichi, senza aspettare il IV secolo, come vorrebbe far intendere il sito da lei linkato.

Shalom

[Modificato da barnabino 11/07/2016 19:27]
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11/07/2016 19:34
 
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Re:
silvio.51, 11/07/2016 17.10:

Vi ringrazio per i vostri commenti!

In rete ho trovato uno studio che smentisce il fatto che il logos menzionato sempre in Gv.1:1 sia da indentificare con il Gesù preesistente.Onestamente se prima pensavo che qui si parlasse di Cristo senza ombra di dubbio ora mi è venuto qualche dubbio.
Quindi sarei lieto di conoscere il vostro pensiero in merito a questo studio.
Ecco qui il link:
www.biblistica.it/wordpress/?page_id=3153




aggiungerei che il Figlio di Dio è definito il ho Logos tou theou anche in Apoc. 19:13....insomma, mi pare che non possano esserci dubbi.
Del resto tieni presente che il soggetto di Gv. 1:1-5 è proprio il Cristo preesistente, visto che si parla anche della sua opera di mediatore della Creazione divina.
11/07/2016 21:05
 
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Re:
silvio.51, 11/07/2016 17:10:

Vi ringrazio per i vostri commenti!

In rete ho trovato uno studio che smentisce il fatto che il logos menzionato sempre in Gv.1:1 sia da indentificare con il Gesù preesistente.Onestamente se prima pensavo che qui si parlasse di Cristo senza ombra di dubbio ora mi è venuto qualche dubbio.
Quindi sarei lieto di conoscere il vostro pensiero in merito a questo studio.
Ecco qui il link:
www.biblistica.it/wordpress/?page_id=3153



Caro Silvio,

è Giovanni stesso, poco dopo, che dice:

1,14 "E la Parola è divenuta carne e ha risieduto fra noi, e abbiamo visto la sua gloria, una gloria tale che appartiene a un figlio unigenito da parte di un padre; ed era pieno di immeritata benignità e verità." (TNM)

Quindi è l'autore che identifica il "logos" col Figlio incarnato.

Simon

p.s. Non riesco a leggere lo studio che hai postato, la mia connessione è troppo lenta!
11/07/2016 21:26
 
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Re: Re:
(SimonLeBon), 11/07/2016 21.05:





p.s. Non riesco a leggere lo studio che hai postato, la mia connessione è troppo lenta!




non hai perso nulla, è il sito del solito signor G.M....... [SM=g27987]
20/03/2018 22:47
 
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Anche in Giovanni 1:1 theos riguardo al figlio ha definizione di rappresentante oppure potrebe avere altro significato?
20/03/2018 23:03
 
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Potrebbe anche indicare un essere genericamente divino, cioè esseri spirituali che appartengono alla sfera del divino.

Shalom
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21/03/2018 00:48
 
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Re:
erevnitis, 3/20/2018 10:47 PM:

Anche in Giovanni 1:1 theos riguardo al figlio ha definizione di rappresentante oppure potrebe avere altro significato?



Il figlio sara' sempre figlio. In eterno! Potete rigirare la pizza, ma sempre pizza e'!! [SM=g7350] [SM=g7350]
21/03/2018 08:55
 
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Re:
Caro barnabino

barnabino, 20/03/2018 23:03:

Potrebbe anche indicare un essere genericamente divino, cioè esseri spirituali che appartengono alla sfera del divino.

Shalom



Sempre in Giovanni 1:1 è possibile che Giovanni usi theos come rappresentante o agente divino e non necessariamente alla maniera di elohim (salmo 8:6 - angeli -) che potrebbero essere esseri spirituali nelle sfere celesti ?




[Modificato da erevnitis 21/03/2018 08:56]
21/03/2018 09:18
 
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Re: Re:
erevnitis, 21/03/2018 08.55:

Caro barnabino



Sempre in Giovanni 1:1 è possibile che Giovanni usi theos come rappresentante o agente divino e non necessariamente alla maniera di elohim (salmo 8:6 - angeli -) che potrebbero essere esseri spirituali nelle sfere celesti ?








certamente. Gesù è theos perché rappresenta Dio, agisce in suo nome e per suo conto, e questo fin dal momento chiamato "in principio"


21/03/2018 10:08
 
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Su Giovanni possiamo fare molte ipotesi basandoci sull'uso di theos nel giudaismo del secondo tempio, sia ellenistico che enochico apocalittico. Gesù quando usa theos per esseri diversi da Dio citando il Salmo 82:6 pare far riferimento al significato di un rappresentante divino.

Shalom
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21/03/2018 10:30
 
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Se accettiamo la lettura di Giovanni 1:1 rivolta al figlio come un elohim un essere spirituale e non come rappresentante non ci fa cadere a quella solita obiezione di politeismo (forse più esattamente una monolatria) con dei elohim minori e uno maggiore alla maniera di Giustino.
[Modificato da erevnitis 21/03/2018 10:47]
21/03/2018 14:09
 
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E' una domanda o affermazione?

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21/03/2018 14:17
 
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E una domanda barnabino, scusatemi per il punto interrogativo.
[Modificato da erevnitis 21/03/2018 14:18]
21/03/2018 14:26
 
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Giustino ragionava da greco e non da ebreo, come Giovanni, dunque le sue perplessità derivavano dalla sua visione metafisica e cosmologica che a quanto pare era quella platonica, dunque i suoi ragionamenti erano forse più volti a spiegare ai greci e a se stesso il senso di quel passo, cercando di farlo restare nell'ambito di un monoteismo certamente minacciato dal politeismo pagano, che di spiegare le affermazioni storiche di Giovanni. Di fatto le Scritture possono indicare gli angeli come elohim senza cadere cadere nel politeismo, seppure è vero che la LXX e i Targum comunque spesso specificano che quell'elohim non è riferito a Geova ma ai suoi messaggeri celesti. Per dire che ciò che poteva essere ovvio a chi leggeva il testo da rigido monoteista non lo era per chi lo leggeva nell'ambito di una cultura, al contrario, diffusamente politeista o al più enoteista come quella greca e latina.

Shalom
[Modificato da barnabino 21/03/2018 14:29]
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21/03/2018 15:05
 
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Caro barnabino su queste scritture vorrei un parere se si deve avere una lettura riguardo a theos come essere spirituale che appartiene alla sfera divina oppure semplicemente come rappresentante anche se non possiamo essere dogmatici.

Isaia 9:6 - rappresentante.
Giovanni 1:1 - essere spirituale alla maniera degli angeli.
Giovanni 1:18 - essere spirituale alla maniera degli angeli.
Giovanni 20:28 - se rivolto à Gesù - rappresentante.

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