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Lands & Dragons intervista Licia Troisi [14 giugno 2005]

Ultimo Aggiornamento: 09/05/2016 02:04
09/05/2016 02:04
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Il 14 giugno 2005 era online l'intervista dedicata alle Cronache del Mondo Emerso che, letteralmente a più mani, preparammo per Licia come iscritti/e di Lands & Dragons. Ci volle qualche mese per organizzare concretamente il tutto ma il risultato fu una bella ed appassionata intervista che vi ripropongo qui sotto. [SM=p4449753] Insomma, beccatevi 'sta chicca! [SM=p4449805]



[14 giugno 2005]


Partiamo dal principio...
Licia, come e quando ti è venuta l'idea di scrivere questo libro?

Sono cose che in generale mi vengono in mente di sera, perché fin da quando ero piccola ho l'abitudine di raccontarmi delle storie prima di addormentarmi, quando sono già a letto. Una sera, non so più ricostruire bene come, mi è venuto in mente il personaggio di Nihal, attorno alla quale poi sono andata costruendo la storia.


Ti è venuta in mente prima la storia, o prima l'idea di scrivere un libro? Hai cominciato a scrivere il tutto appena l'idea "ti è passata per l'anticamera del cervello", o c'hai pensato prima? A che punto del libro hai deciso il finale?
L'idea di scrivere un libro ce l'ho sempre avuta, a otto anni ne ho provato a scrivere uno che adesso se ne sta rilegato nella mia libreria. In ogni caso, se non mi fosse venuta in mente Nihal non credo che avrei messo mano alla penna: che avrei scritto, altrimenti? Prima di scrivere c'ho pensato un po', per vedere se avevo una storia un minimo decente in testa e se i vari pezzi che avevo in mente combaciavano tra loro. Fatto questo, per un paio di mesi non ho fatto altro che costruire il mondo, facendo mappe, schede dei personaggi e delle Terre. Il finale inteso come "dove volevo andare a parare" l'ho deciso prima di scrivere, il finale "Nihal vivrà o meno" è stato indeciso fino all'ultimo. Ho praticamente deciso mentre scrivevo


All'inizio avevi veramente intenzione di pubblicarlo, o è stato qualcun altro che ti ha spinta, invogliata e convinta? Chi?
L'idea di pubblicarlo mi è venuta quando stavo per finire, ed è un'idea che è venuta a me. Tutti quelli che mi stavano attorno mi hanno assecondata. Credo si siano detti: "Del resto, perchè no?". So per certo, però, che né io né i miei ci aspettavamo alcuna risposta dalla Mondadori


Da dove ti è venuta l'ispirazione? Hai preso spunto da qualche autore in particolare?
Graficamente, come ho già detto, Nihal mi è stata ispirata da Stefania Rocca in Nirvana. Dal punto di vista psicologico, all'inizio volevo che Nihal ricordasse un po' Bradamante de Il cavaliere Inesistente, ma poi l'idea è sfumata. Non ho preso spunto da nessun autore, ma mi sarebbe piaciuto che le atmosfere del libro ricordassero Berserk, il mio fumetto preferito, e la mia fonte principale di ispirazione


Dimmi, quando scrivi, per te cos'è e cosa può essere fonte di ispirazione?
Tutto quello che vedo e vivo nella vita di tutti i giorni, la musica che sento, i film che vedo, i libri che leggo, i fumetti...tutto, proprio tutto. Per dire, stamattina, mentre andavo a lavoro, lungo la strada mi sono trovata davanti la montagna piena di alberi, e mi sono incantata come una scema. Era splendido. Quella montagna di sicuro uscirà fuori in qualcosa che scriverò a breve


Per la personalità dei personaggi ti sei ispirata a persone che conosci?
No, sono tutti inventati. Nihal soltanto forse mi assomiglia un pochino, principalmente nei difetti


"Cronache del Mondo Emerso" è la prima storia che scrivi?
No. Ho iniziato a scrivere a sette anni, delle favolette che ho raccolto in un libricino, poi a otto ho scritto il romanzo che dicevo prima (che per la cronaca si intitola Sindy & Mindy), poi ho scritto tantissimo il diario e qualche raccontino sparso, tutti più o meno orribili. Uno lo trovate su Fantasy Magazine, si intitola In un Crocicchio d'Estate.


Hai detto che in origine avevi concepito il libro come unico volume, mentre poi la Mondadori l'ha suddiviso in tre. Perché questa scelta? La condividi?
Sostanzialmente perché, stampato come si deve, il libro era di 1200 pagine, e nessuno avrebbe mai comprato un libro così voluminoso, e di conseguenza costoso, di un'esordiente, per di più italiana. Inoltre, il mio editor dice che la storia ha comunque un respiro da trilogia. Personalmente avrei preferito che il libro restasse unico, ma capisco perfettamente la scelta della Mondadori


Rimanendo sull'argomento... quanto pensi sarebbe invece costato un volume unico, rilegato, di circa 1200 pagine? Più dei tre volumi insieme?
Si può fare il paragone col Signore degli Anelli, che se non erro sta sui 25 euro, ma non è con copertina rigida. Credo che il prezzo sarebbe stato quello, o anche superiore.


Quanto lavoro hai dovuto fare per adattare il testo ad essere pubblicato in tre parti?
Abbastanza. Più che altro ho dovuto inventarmi un finale, qualche nuova sottotrama e aggiungere una marea di descrizioni che prima mancavano. In generale si tratta di un paio di mesi fitti di lavoro a volume


Quanto tempo hai impiegato a scrivere il tutto, prima di inviarlo?
Un anno e mezzo più sei mesi di "correzione" (non sono molto brava a correggere, in genere scrivo di getto)


Gli editori hanno fatto dei tagli? Dove?
Praticamente nulla, giusto qualche elucubrazione mentale di troppo.


Chi ha scelto il titolo: "Cronache del Mondo Emerso", tu o gli editori? Con quale titolo mandasti il manoscritto alla Mondadori?
L'ha scelto la Mondadori. Sono una frana coi titoli, io. Anche il titolo originale, La Bianca Torre, non era mio, ma me l'aveva suggerito il mio ragazzo.


La scelta dei titoli dei capitoli, forse troppo "divinatoria", disturba un po' la suspense: scelta d'autore o imposizione editoriale?
Purtroppo scelta d'autore. Ho cercato di essere il meno spoilerosa possibile, ma ho il vecchio vizio di anticipare i colpi di scena. Sto cercando di migliorare. Alcuni titoli, comunque, mi piacciono molto


Ti sei divertita a scrivere le Cronache?
Tantissimo. Spero si noti. Mi diverto ancora a scrivere, spero di divertirmi sempre a farlo


Scrivere per te è un lavoro o una passione?
Una passione che ha finito per diventare un lavoro. Una passione però deve restarlo sempre


Non mi chiedere che razza di domanda è ma... da 1 a 10 quanto c'è di te e della tua vita in questo libro?
10. Penso sia sempre così, si finisce sempre a scrivere di se stessi


Quanto c'è di autobiografico in Nihal e quanto invece sono desideri o sogni? E cosa c'è (nel senso: carattere, o difetti, o pregi...) di te?
Come ho già detto, Nihal mi assomiglia nei difetti, sostanzialmente nella fragilità di fondo che ho nell'affrontare le mie paure. Tutto il resto non è né desiderio né sogni, semplicemente invenzione. Volevo tirare fuori un personaggio tormentato e mi è venuto fuori così


Chi è il tuo personaggio preferito?
Ido. Credo mi sia anche venuto benino, tanto che mi piacerebbe parlarne ancora


Quali i personaggi che ti sono riusciti meglio (come carattere, personalità, ruolo...)? E quelli su cui hai dei dubbi?
Nihal e Ido mi soddisfano, ma in verità mi piacciono più o meno tutti. Sono davvero delusa da Soana, che mi pare un po' priva di senso, e Phos, che si riprende giusto nel finale.


Le copertine di tutti e tre i volumi (quindi la "Nihal") sono state disegnate da Paolo Barbieri, ma ci hai detto che lui ha preso ispirazione, più o meno, da un tuo disegno. Bene, ma la tua Nihal è ispirata a sua volta a qualche altro disegno o persona, o è semplicemente frutto della tua immaginazione?
Immaginazione, anche se per le ombre e i riflessi sui vestiti in pelle mi sono ispirata ancora una volta a Berserk


E' prevista una traduzione per il mercato inglese e per quello americano, o i diritti per l'estero sono ancora in casa? Ma soprattutto, sei riuscita a trattenere per te i diritti cinematografici?
Per quel che riguarda l'estero, il libro è stato venduto in Turchia, Francia, Germania, Portogallo, Spagna, Brasile. In Turchia dovrebbe uscire a giorni. Ancora niente in America e Inghilterra. Circa i diritti cinematografici, se ne occupa la Mondadori, ma per ora non ho alcuna notizia al riguardo


Parlando del secondo volume...
Perché invece che semplici pescatori ne "La Missione di Sennar" hai messo dei pirati?

Non saprei...direi perché sono più interessanti dei semplici pescatori, e poi perché mi sembrava originale mettere questo intervallo molto alla Salgari (o almeno così la pensava la mia editor), molto cappa e spada in un fantasy. Poi mi hanno detto che ci aveva già pensato qualcun altro prima di me e ci sono rimasta maluccio...


Le parole magiche che Nihal ha imparato da Megisto per lo scontro con Dola, "VRASTA ANEKHTER TANHIRO", hanno qualche significato reale? In che lingua? E come ti sono venute in mente?
Nessun significato in nessuna lingua. Mi piaceva il suono, e sinceramente non ricordo proprio come mi siano venute in mente


La lacrima del Padre della Terra ha qualche potere magico o no? Ovvero la sfera magica che uccide i Flammin nella foresta di chi è?
Sì, è magica. È un potere particolare, da non intendersi come magico nel senso inteso attualmente nel Mondo Emerso. È un tramite per gli spiriti naturali, chiamiamolo così, e la sfera di fuoco nella foresta è prodotta proprio dalla Lacrima, in risposta al desiderio di vita di Nihal. Non è però qualcosa che Nihal riesce a controllare davvero (infatti poi non la usa mai più).


Tornando sul libro in generale...
Licia, hai detto che in questo tuo libro hai messo parte di te e della tua vita, ma ora che l'hai terminato, è cambiato qualcosa in te, o, appunto, nella tua vita? E andando sul generale: pensi che scrivere un libro, un libro che contenga dei significati, un libro in cui "ci si ha messo anche se stessi", cambi qualcosa nella vita dell'autore? Tu personalmente come ti senti ora, dopo aver pubblicato questa trilogia fantasy?

Ci sono delle cose che sono cambiate: per dire, ora mi pagano per scrivere.. ;-)
Per il resto, non so se la scrittura mi ha cambiata, ma non credo. Scrivere aiuta di certo: libera da determinati pensieri, aiuta a capirsi meglio, diverte, però non saprei dire se sono cambiata. Forse, per un paio di minuti dopo aver firmato il contratto con la Mondadori, ho creduto un pochino nelle mie capacità, poi sono tornata la solita disfattista di sempre


Cosa si prova ad essere "famosi" alla tua età, dopo aver avuto un buon successo grazie al tuo libro? E cosa hai provato finendo la storia?
Ma io non sono famosa...mi arriva giusto qualche lettera ogni tanto, e quelle fanno molto piacere, anche perché uno ha modo di conoscere gente nuova. Quando finisci di scrivere è un po' come quando finisci di leggere un libro che hai molto amato. Ti dici: "e ora?"


Da varie discussioni è emerso che sei molto autocritica; ora ti chiedo: sei soddisfatta di questo tuo primo lavoro? Adesso che hai terminato e pubblicato questo libro, rileggendolo cambieresti qualcosa nella storia, nei personaggi?
Il primo libro lo riscriverei tutto. Non mi piace neppure un po'. Il secondo avrebbe bisogno di una nuova passata di editing, ci sono un po' di fastidiose incongruenze, il terzo è quello che mi soddisfa di più, ma anche lui avrebbe bisogno di qualche correzione a livello di coerenza degli eventi


Quali progetti hai per il futuro? Riusciresti a scegliere: o scrivere o studiare le stelle?Sto lavorando all'osservatorio e sto continuando a scrivere. Vorrei continuare a fare ambo le cose, ma se proprio fossi messa alle strette forse sceglierei la scrittura.


Tornando alle Cronache del Mondo Emerso...
Hai mai pensato di proseguire la storia?

No. Ossia, una volta sì, ma l'idea non mi convince. I personaggi hanno detto quel che dovevano dire, non vedo perché debba continuare con le loro storie. Preferisco passare a storie nuove


Hai in cantiere un nuovo libro? Se si, la storia è sempre ambientata nel Mondo Emerso? Se così fosse, ciò che che hai scritto è successivo alle "Cronache del Mondo Emerso", è più un prequel delle Cronache (un po' come "Lo Hobbit" per il "Signore degli Anelli") oppure parla di eventi più antichi (tipo il "Silmarillion")?
Dunque, ho già scritto un altro libro, attualmente in mano al mio editor, che racconta nei dettagli la storia del Tiranno. In questi giorni sono a pag 152 di un nuovo libro, ambientato durante la Guerra dei Duecento Anni.


Pensi che scriverai sempre fantasy o anche altri generi letterari?

Non lo so. Per ora mi vengono in mente solo storie fantasy, ma non mi precludo nessuna strada. magari in futuro mi accorgerò di voler scrivere un giallo o un noir, e allora lo farò


Quando e da cosa è nata la tua passione per il fantasy?
Dai fumetti, credo. In verità ho sempre nutrito grande interesse per l'ambientazione fantasy, ma ho sempre letto poco di questo genere. Il mio primo contatto con questo mondo è stato tramite i manga (Berserk, Dai, L'Emblema di Roto, Lodoss War), grazie al mio ragazzo che me li ha fatti conoscere


Scrivere, e bene, significa avere a disposizione talento che quasi sempre viene ben lavorato da una certa preparazione in materia non tanto linguistica quanto narrativa. Ora, supponiamo che tu un domani volessi provare a produrre e quindi a giudicare il lavoro di qualcun altro. Immaginiamo che ti venga data una possibilità di scelta del tipo: "O il talento o l'abilità narrativa". O l'uno o l'altra. Quale lavoro ti sentiresti di prendere? Non rispondere che sono necessarie tutte e due le sacre componenti, perché questo è ovvio.
Credo l'abilità narrativa. Se hai talento ma non hai abilità narrativa il lettore si addormenta e non ti segue, anche se hai la scrittura più bella del mondo, mentre se non hai talento, ma sai raccontare, il lettore comunque ti segue. Per dire, Dan Brown si fa leggere perché sa raccontare, ma non ha questo gran talento. È un buon artigiano, e il buon artigianato è meglio della brutta arte. Per quel che mi riguarda, talento non so se ne ho, ma abilità narrativa credo di sì, visto che anche i miei detrattori riconoscono che "mi faccio leggere".


Secondo te quella crisi della lettura che tanto viene lamentata da molte parti (principalmente quelle interessate ai profitti) è un semplice problema di afflosciamento culturale, o dipende da qualcos'altro? Ci dai la tua idea?

Mancanza di stimoli. La gente è in balia della sottocultura televisiva, e nessuno le mostra che c'è altro e di meglio oltre il Grande Fratello. Anche la scuola non riesce ad invogliare alla lettura, visto che tutto ciò che riesce a proporre è una lettura piuttosto sterile e meccanica dei classici. I classici vanno indubbiamente letti, ma, uno, in modo meno nozionistico, due, vanno affiancati anche dalla lettura di libri di autori contemporanei.


Per informazione: come si fa a pubblicare un libro? Dopo quanto tempo che avevi spedito il manoscritto la Mondadori ti ha contattato?
La domanda del secolo...boh? Io ho spedito il libro, e dopo tre mesi la Mondadori mi ha chiamata


Come reagisci alle critiche (alle positive, ma specialmente a quelle negative)?
Le positive mi fanno piacere, ma non mi esaltano mai davvero. Le critiche negative invece mi accasciano in modo assurdo...non sapete i pianti che mi sono fatta per le critiche negative.


Com'è il tuo rapporto, per esempio alle presentazioni, con la gente e con i tuoi lettori?
Credo molto buono. Fare presentazioni mi diverte molto, si finisce sempre a fare discussioni interessanti. Più divertente ancora è conoscere lettori che ti hanno scritto o che hai conosciuto sui forum. Quello mi piace più ancora.


Pensi sia una scelta obbligata far fare all'autore i tour di promozione? Intendo con questo: l'opera di un autore è indissolubilmente legata alla sua immagine, al suo volto, alla sua simpatia, al suo modo di parlare, a tutto quello che è e che fa al di fuori della sua opera, o sono due cose ben distinte ed indipendenti?
Sarebbe opportuno che fossero cose separate. Il libro dovrebbe avere il suo percorso, e l'autore non dovrebbe in alcun modo intervenire. Per dire, io sono convinta di sbagliare quando intervengo nelle discussioni dei lettori e rispondo alle critiche negative. Dovrei stare zitta e basta. Però non ci riesco. Per contro, i lettori sono sempre interessati alla figura dello scrittore, vogliono conoscerlo perché si sentono legati in modo intimo ad esso dal libro che hanno letto. A volte io ho l'impressione che la mia immagine sia slegata dal libro, nel senso che la gente vedendomi si chieda se sia veramente io che ho scritto quella roba là.


Per concludere...
Come mai sei finita su FFZ (freeforumzone), o meglio, come hai trovato "Lands and Dragons", il forum a te dedicato?

cercavo opinioni sui miei libri su Google e sono approdata sul forum

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Di chi sono le domande? §Erika§, soundofmind, edb79, sofa, Sennar86, Necronn, arashi82, Aragut, °Mark°, darknessf, Rhal, krizya, OmbraDiLancia, PeterPen, Elyan

L'intervista è stata fatta il 14/06/05 dagli utenti di "Lands and Dragons", il Primo Forum dedicato a Licia Troisi.
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