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Austini, da Principe dei Galoppini a vero e proprio "Braccio armato"

Ultimo Aggiornamento: 01/06/2022 12:20
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15/06/2019 11:15
 
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«A me Pallotta fa pena, questo signore americano che dice delle cose normalissime...mi fa tanta tenerezza.»
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15/06/2019 11:45
 
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[...]fino a ieri sera Totti stava meditando l'addio, forte di altre possibilità che potrebbe costruirsi fuori dalla Roma [SM=g27993] . Se dal punto di vista economico si sente «coperto» [SM=g27993] [SM=g27993] dai contratti personali e le partite che gioca da star in giro per il mondo, ragiona sulla possibilità di mettersi in proprio, magari da procuratore [SM=g27993] ..."
.....
Una vergogna questo pezzo di articolo...
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17/06/2019 15:30
 
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je l'ha poco ammischiata al nano il capitano

ma poco poco proprio
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17/06/2019 15:35
 
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Io gli avrei risposto: pallotta e' um bugiardo o uno informato male, tu invece sei il suo galoppino.
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17/06/2019 15:50
 
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Avrà mosso le manine tutto agitato. Appena ha sentito il nome j'ha riso proprio in faccia
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Sono la rovina della Roma


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Avrà mosso le manine tutto agitato. Appena ha sentito il nome j'ha riso proprio in faccia
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Sono la rovina della Roma


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Post: 29.405
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19/06/2019 19:36
 
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Per Barella la Roma offre più dell’Inter, circa 51 milioni di valutazione considerando anche il valore di Defrel, ma il calciatore vuole i nerazzurri. La Roma che soffia Barella all’Inter sarebbe un bel colpo, ma dubito ci riuscirà (ALESSANDRO AUSTINI, Tele Radio Stereo, 92.7)


Come era..? il 5% de credibilità [SM=x2478856]

A proposito di credibilità..
Questo articolo di Franco Bechis è rispettabilissimo..purtroppo s'è compromesso col P.S. finale [SM=g7557]

Se le porti via il cuore la Roma non ha futuro

Un paio di ore prima della annunciata conferenza stampa di Francesco Totti sul proprio profilo twitter la A.S. Roma scriveva: «17 giugno. 18 anni fa diventavamo Campioni d'Italia per la terza volta», e sotto partivano le immagini dei 3 goal con il Parma che avevano consentito di cucirsi lo scudetto sulla maglia. Il primo- il 13° in stagione- era proprio di Totti che già allora faceva il capitano della squadra alla testa di gente come Gabriel Batistuta, Vincenzo Montella (autori degli altri due goal), Damiano Tommasi, Vincent Candela, Eusebio Di Francesco e tanti altri. Quel ricordo in una giornata come quella di ieri è sembrato un suicidio societario: diceva che sono passati già 18 anni dall'ultima volta che la Roma ha vinto uno scudetto e che invece di ripetersi come accadde nel 2001 quest'anno la squadra è finita al sesto posto in campionato, fuori pure dalla Champions League. Non solo: Totti era l'ultima immagine conservata a Trigoria di una Roma che vince, oltre ad essere non solo la bandiera, ma l'anima stessa della società.

Ieri siamo arrivati a un divorzio fra Francesco - che in questa città è una sorta di San Francesco e conta di più di quello che sta Oltretevere - e James Joseph Pallotta jr, il presidente della Roma che a Roma non si vede mai. Come in ogni divorzio dove il cuore è sanguinante sono volati i piatti e partiti sberloni tremendi. Li troverete tutti in queste pagine, quindi non li ripeto. Ne cito due per dare l'idea: Francesco ha detto in conferenza stampa che nello staff di Pallotta c'è chi esulta più per le sconfitte che per le vittorie (in effetti scarsine quest'anno) della squadra. Quelli in un comunicato ufficiale gli hanno replicato che per fare il dirigente bisogna imparare a lavorare, come se Totti fosse uno sfaticato. Riassumo anche la sostanza del divorzio: Francesco dice che in società non gli facevano proprio toccare palla, e che era burla inutile sentirsi proporre in extremis la qualifica di direttore tecnico, quando manco lo hanno consultato per assumere il nuovo allenatore della squadra. La società replica che lui non era preparato per un incarico manageriale di quel livello (ma glielo hanno offerto essendo pazienti...).

Non mi infilo fra i piatti che volano, perché altrimenti il lettore non ci capirebbe nulla. Prima di distribuire patenti di competenza in giro chiederei a Pallotta e ai suoi che capacità manageriali abbia dimostrato un team che nel giro di un mese si è perduto in due tunnel senza uscita come quelli del caso Daniele De Rossi e del caso Totti. O lavori per la Lazio, o è impensabile che dei manager riescano a distruggere valore, simboli e bandiere di una società di calcio in questo modo rompendo il rapporto con quella tifoseria che garantisce gran parte delle entrate societarie. È un caso da manuale di come non si amministra una società quotata che andrebbe insegnato in ogni facoltà di economia.
Non sono un tifoso giallorosso: sono nato e cresciuto a Torino da juventino. I miei tre figli però sono nati a Roma e il primo maschio è sfegatato romanista. Ai padri toccano doveri, e quando era piccolo talvolta lo portavo allo stadio con la maglia di Totti. Ricordo la sera in cui entrai con lui all'Olimpico, sentendo i cori, vedendo i colori e avvertendo il calore dei tifosi mi sono commosso: non avevo mai visto nulla di simile. Dico una bestemmia per un tifoso: non ho faticato (solo negli incontri di Champions) a scattare in piedi esultando con il figlio quando Totti o qualcun altro dei suoi segnava. Roma è una città così: tutta cuore, vibra di sentimento ed è impossibile non esserne contagiati e rapiti anche al di là di ogni razionalità. Ci si innamora perdutamente di Roma. E Totti non solo è romano fino alla radice dell'ultimo capello, ma è il testimonial naturale di questo. Lo capisce chiunque all'estero, come l'hanno compreso in questi anni perfino i tifosi di squadre avversarie. Non l'ha capito Pallotta, per un motivo molto semplice: in questa città non vive e non soggiorna nemmeno da turista per caso. Si è infilato in una avventura finanziaria come se la As Roma fosse una qualsiasi società per azioni, e la osserva da conti economici e diagrammi che nulla raccontano di vero. Senza anima quella squadra non ha valore nemmeno economico, e l'anima sono i De Rossi e più di ogni altro Totti. È un grave errore economico averlo fatto scappare così e consegnarlo a un altro destino. Non si può davvero permettere. Sia Pallotta il primo a ritagliare il tagliando qui in pagina e inviarlo come supplica al nostro indirizzo di posta elettronica: tottitorna@iltempo.it.

P.S. A Francesco ieri è scappata una battuta infelice nei confronti del nostro Alessandro Austini (sostiene che solo il 5% di quello che scrive sia vero). Naturalmente noi come tutti possiamo commettere errori, ma il mestiere lo facciamo sempre con professionalità, raccontando fatti talvolta graditi e altre volte sgraditi. Non posso concedere a nessuno di metterlo in dubbio.



www.iltempo.it/home/2019/06/18/news/francesco-totti-roma-pallotta-conferenza-stampa-addio-scudetto-2001-battuta-austini-...
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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19/06/2019 20:29
 
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Ve devo confessà che dato il momento così particolare , stamattina me sò tappato il naso e ho ascoltato trs dopo che x anni ho seguito le loro gesta leggendo i bignami delle cose che dicono sui vari siti .

Volevo senti Austini appunto...

Na robba veramente veramente brutta, un teatrino dell'orrendo lui e macellaretto..

Ma questi veramente pensano che ci sia gente che possa crede a quello che dicono?


Cmq me só pentito..alle 12meno un quarto ho spento xke non ho retto ..nn je la facevo più x il nervoso ,perciò ho fatto un bel respiro me sò calmato e só andato de corsa al cesso a clonarli...😉
[Modificato da er.principe77 19/06/2019 20:33]




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“L’autorità che aveva Fabio Capello all’interno del centro sportivo. In particolare, quando la squadra scendeva in campo per gli allenamenti, i giardinieri dovevano allontanarsi perché al mister davano fastidio i rumori. Doveva esserci il più assoluto silenzio e lui voleva il totale controllo su
ogni situazione. Queste persone che curavo il terreno di gioco, come lo vedevano arrivare, sparivano in pochi secondi"
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Post: 29.405
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17/08/2019 11:25
 
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"La Roma vende quelli che deve vendere nel momento in cui li deve vendere"

Un orologio svizzero sta società.


E' tornato a galla..qualche giorno fa però con l'amico Riccardo aveva lanciato la grande operazione Icardi. Chissà quali dritte aveva avuto.
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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17/08/2019 12:12
 
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Ieri ho sentito la sua descrizione del Giappone, veramente una roba degna de Pocotopocoto.
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Sono la rovina della Roma


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Post: 15.946
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17/08/2019 12:12
 
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Ieri ho sentito la sua descrizione del Giappone, veramente una roba degna de Pocotopocoto.
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Sono la rovina della Roma


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17/08/2019 15:05
 
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Ho la sensazione che.stia in giappone quanto io sto a pranzo dalla regina
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Post: 5.320
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17/08/2019 15:05
 
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Ho la sensazione che.stia in giappone quanto io sto a pranzo dalla regina
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Post: 29.405
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24/08/2019 12:27
 
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Non sarebbe lo stadio di Pallotta, ma lo stadio della Roma.

Vi hanno raccontato da anni una menzogna: agli americani non cambia di un euro fare o non fare lo stadio, lo fanno per i tifosi della Roma [SM=x2478856]

E quindi non ce sta la mobilitazione per lo stadio perchè la gente sta cosa non l'ha capita, è stata ingannata da quelli che odiano Pallotta [SM=x2478856]
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“La curva sud ci ha dato una lezione, si può anche perdere, si possono anche subire amare sconfitte, ma con quegli striscioni che hanno esposto ci hanno fatto capire che nei momenti sfavorevoli bisogna aumentare le energie. Loro ci danno la fede noi gli dobbiamo dare il carattere”. Dino Viola
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Post: 15.705
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11/10/2019 20:51
 
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Marquinhos non l’ha scelto Zeman, l’ha comprato Sabatini che lo fece vedere all’allenatore boemo. Uno che fa giocare Tachtsidis al posto di De Rossi, può avere credibilità? Il paragone tra Roma e Napoli è emblematico: se mettiamo a confronto i risultati degli ultimi anni sono grossomodo gli stessi, eppure nell’immaginario collettivo (ALESSANDRO AUSTINI, Tele Radio Stereo, 92.7)

«grossomodo gli stessi»
ma proprio uguali uguali, dai.
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Post: 9.398
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14/10/2019 10:14
 
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beh, de tutte le fregnacce che dice questa me pare una delle meno gravi(quella sui risultati di Roma e napoli intendo...),
alla fine il napoli negli ultimi anni rispetto a noi forse ha vinto una coppa Italia in più.. o ricordo male?
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Post: 15.705
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14/10/2019 10:34
 
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due coppe Italia e una Supercoppa
più le prospettive e la formazione che mi paiono LEGGERMENTE diverse
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Post: 9.398
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14/10/2019 16:28
 
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mi ricordavo solo una coppa Italia.. beh, come non detto allora, qualcosa di più l'hanno vinta...
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Post: 28.045
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14/10/2019 17:27
 
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Re:
Giacomo(fu Giacomo), 11/10/2019 20.51:



Uno che fa giocare Tachtsidis al posto di De Rossi, può avere credibilità?
(ALESSANDRO AUSTINI, Tele Radio Stereo, 92.7)





Perché la può avere uno che sa solo criticare Zeman ma non sa neppure le basi del suo gioco?
De Rossi poteva fare l'intermedio con Zeman, non il centrale.
Il centrale di Zeman ha IN PARTE le caratteristiche di De Rossi, come il contrasto, a terra e aereo, la pressione, ecc.

MA il centrale di Zeman deve pure avere visione di gioco, e LANCIO.
il "LANCIO", forte e teso, perdipiù. Non "il lancio punto".
E che non è la stessissima cosa di "palla a chilomba", i "lanci" di De Rossi che mai sono tesi, M-A-I.

De Rossi non c'entrava un cazzo. Non è questione di "chi è più forte De Rossi o Taxi".
E Austini, da tipica gente di merda, dopo venti anni ancora sta a mandà frecciate. Un viscido schifoso.

Ma alla fine è così che na pizza è de merda. Ti nutri, cresci, si abbeveri a questi escrementi semplificatori...

De ROssi poteva fare l'intermedio con Zeman...perché non lo faceva?
Perché, cosa che poi abbiamo visto accadere e riccadere, a Roma ci si allenava di meno?
Si rifiutva il ritiro?
Si andava a lamentearsi dagli amici, dall'amica presenidentessa, dal ds amico, per far togliere il ritiro?

Perché De Rossi che non solo era più forte di Taxi, ma pure di Tommasi e Di Francesco, non si allenava bene per fare l'intermedio?
Perché voleva giocre dove diceva lui, solo l centro?

E quindi sbaglaiva Zeman?

Ah.... a me Zeman non sta affatto simpatico. Ha avuto dei meriti, h avuto un'....ERA. Meriti.
Ma poi ci sono milleottocento motivi per i quali non mi va a genio.

Ovviamente, libero chiunque per spacciarmi da vedova di Zeman (ahahahhahahahahahahahahahahhhhaha IO! UAHAUHAHAUHAUHAUAHAUHUHAUHAUHAUhaUhUAHAUAU le muilionate de morti che jìho mannato... IO! HAHAUAHUHAUAUUHHUHUHUAHUHAHUAHUAhHUA )


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14/10/2019 17:45
 
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peraltro è pure falso, perché De Rossi ha giocato praticamente sempre. Non ricordo le presenze, ma giocare ha giocato.
Ovviamente sappiamo tutti che non è mai stato un regista, né prima né dopo.
È stato dapprima un meraviglioso incursore, dinamico, capace di tirare e passare la palla. Poi un frangiflutti davanti alla difesa. Nel migliore dei casi. A volte un paracarro.
Certo che non poteva giocare in quel ruolo con Zeman. Che però lo faceva giocare.
Tachtsidis era quel che gli avevano dato, visto che Verratti non lo presero perché... costava troppo (12 milioni, credo).
Ma d'altronde i vermi rivoltano la terra e hanno un'utilità sociale.
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