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EDDIE COCHRAN - PROFILI "ANNIVERSARI CHE NESSUNO CELEBRA"

Ultimo Aggiornamento: 02/07/2016 16:50
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Eddie Cochran morì in Inghilterra il 17 Aprile del 1960, all'età di 21 anni.
L'auto che lo trasportava insieme alla sua fidanzata Sharon Sheeley e a Gene Vincent, andò a schiantarsi contro un palo della luce in una località nei pressi di Chippenham, nello Witshire.
Eddie Cochran divenne immediatamente un mito e il suo nome si unì alla lista, sempre più lunga e numerosa, di stelle del R&R che la morte prematura avrebbe reso immortali.
Eddie Cochran era l'adolescente americano bianco, il puro ragazzo americano che, nella sua breve carriera, riuscì a caratterizzare e rendere tipico il R&R bianco, quando Little Richard aveva standardizzato e glorificato quello nero.
Cochran nacque il 3 Ottobre del 1938 ad Albert Lea, Minnesota, ed era il più giovane di cinque fratelli.
La sua famiglia era originaria di Oklahoma City e Eddie Avrebbe considerato sempre quella come la sua patria.
Ad Albert Lea, una cittadina di 20.000 abitanti, Cochran crebbe senza particolari interessi per la musica, ma era ancora adolescente quando, a 15 anni, la sua famiglia si trasferì a Bell Gardens in California, dove iniziò a suonare con Hank Cochran, semplicemente un suo omonimo.
Suonavano il genere Rockabilly nei club locali. Fu propio nel negozio di Bell Gardens che Cochran incontrò Jerry Capehart, un aspirante compositore che avrebbe avuto una parte determinante nella sua carriera.
Senza dubbio, Capehart ebbe un ruolo essenziale nel trovare un repertorio che calzasse a pennello alla figura e alle possibilità di Eddie Cochran e fu lui a comporre i testi delle canzoni poi rimaste mitiche.
Subito dopo il loro incontro, Capehart ottenne uno studio di registrazione in cui poter lavorare e portò con sè Hank ed Eddie per incidere alcune canzoni che avevano scritto insieme.
Quella session ebbe notorietà per le incisioni pubblicate dalla casa discografica Ekko di Los Angeles col nome di The Cochran Brothers.
Si trattava di Tired And Sleepy, Mr. Fiddle e Guilty Conscience.
Nel 1956, Hank Cochran abbandonò lo pseudo-fratello e preferì scegliere Nashville come patria, e il Country come genere musicale (più tardi avrà un certo successo con Little Bitty Tear).
Subito dopo la partenza di Hank, nel 1956, Jerry Capehart e Eddie Cochran lavorarono per un certo periodo per la American Music, esibendosi in un aereoporto che comprendeva, tra l'altro, Long Tall Sally e Blue Suede Shoes - segno chiarissimo di come il duo era già fermamente votato al R&R che ora, dopo l'abbandono di Hank, potevano esprimere senza alcun condizionamento Country. In questi due titoli, poi pubblicati dalla Liberty, Eddie cantava e suonava la chitarra, mentre Capehart percuoteva una scatola di cartone, il cui suono, debitamente amplificato, riproduceva abbastanza fedelmente quello di un tamburo. Connie "Guybo" Smith, col suo basso, sarebbe rimasto uno dei più fedeli musicisti del giro di Cochran.
Da queste prime session fu ricavato il primo 45 giri col nome del solo Eddie Cochran, Skinny Jim / Half-Loved, edito dall'etichetta Crest, un settore promozionale dalla American Music. Fu Jerry Capehart che, con un disco finalmente pronto, si preoccupò di trovare una casa discografica per l'amico.
La Liberty fu quella che offrì il contratto migliore e forse l'unica a rimanere favorevolmente impressionata dall'esordio di Eddie Cochran. Ma non fu una composizione di Cochran e Capehart che caratterizzerà l'esordio Liberty. La casa discografica propose loro di incidere Sittin' In The Balcony di John D. Loudermilk e il brano, pubblicato nel 1956, vendette più di un milione di copie, con Eddie che singhiozzava imitando Elvis Presley, e Jerry che continuava a battere sulla sua scatola di cartone.
La canzone guadagnò immediatamente a Cochran una particina nel film The Girl Can't Help It, con Jayne Mansfield e Tom Ewell. Si trattava della celeberrima pellicola cui parteciparono i più famosi personaggi del R&R dell'epoca: Little Richard / Gene Vincent / e Fats Domino. Mentre, Eddie Cochran, si esibì in Twenty Flight Rock.
Il brano Mean When I'm Mad fu la prima composizione della coppia Cochran-Capehart che la Liberty usò. (Fu un fiasco). Il periodo più buio che ne derivò servì alla coppia per provare stili diversi, cercando di scovarne uno definitivo che li avrebbe caratterizzati. Durante questo periodo Cochran lavorò anche al film Untamed Youth, ambientato tra i giovani che facevano la raccolta del cotone.
Capehart raccontò, quanto immenso fu lo sforzo per entrambi per tentare di dare un valore commerciale alle loro composizioni. Le cose cambiarono, una sera d'estate del 1958 in cui stavano provando prima di recarsi, il giorno successivo, negli studi Gold Star di Los Angeles.
Alla fine di una notte che non aveva portato buoni risultati, nell'appartamento di Capehart in Park Sunset, a Hollywood, Jerry attaccò a un riff di Eddie, per il quale voleva assolutamente trovare un testo. In meno di un'ora scrissero Summertime Blues. Nei primi versi la canzone esprimeva la difficoltà e l'assurdità per un ragazzo di dover lavorare durante le vacanze estive. Fu Summertime Blues il secondo disco d'oro di Eddie Cochran, a una notevole distanza da Sittin' In The Balcony. Il testo di Jerry Capehart e quel modo in cui Eddie Cochran suonava la chitarra e interpretava il brano, con le pause improvvise e una voce burbera che rappresentava quella del padrone, fecero di Summertime Blues un classico del R&R che ancora oggi esercita una suggestione incredibile sulle generazioni giovanili.
La scarsa strumentazione, il basso di Connie Smith e la scatola di cartone di Jerry Capehart furono le caratteristiche anche del disco successivo: C'mon Everybody. Detta canzone, era allo stesso tempo, impregnata di quegli umori adolescenziali che in un certo senso avevano determinato la fortuna di Summertime Blues. Il tema, questa volta, era forse meno impegnato e complesso. Jerry Capehart vi narrava i problemi e gli entusiasmi di un gruppo di ragazzi che danno una festa durante l'assenza dei loro genitori.
Somethin' Else, il brano successivo, pubblicato nel 1959, non ottenne lo stesso successo dei due precedenti. Cochran lo compose con la sua ragazza, Sharon Sheeley.
La composizione non si distaccava granchè dai temi e dallo stile dei due classici, eppure non ebbe la stessa presa sul pubblico. Ma il 1959 fu comunque un anno importante nella sua carriera, poichè egli decise di crearsi una band fissa che l'accompagnasse nella tournèe e nelle incisioni. La formazione era composta da Connie "Guybo" Smith al basso e Gene Ridgio alla batteria. I brani Guybo / Strollin' Guitar, furono le prime due facciate incise, portavano chiaramente il segno dell'interesse sempre maggiore che Eddie Cochran metteva nella produzione discografica. In effetti era una sua volontà precisa di ritirarsi entro breve tempo dal mondo dal music business, e da tutto ciò che esso comportava, per impiegare più tempo negli studi a lavorare per sè e, sopratutto per altri musicisti, più o meno conosciuti, che lui stimava particolarmente. Non va dimenticato che Cochran era stato un pioniere nella tecnica di sovrapporre le incisioni e che lui e Capehart avevano lavorato in studio per Bob Denton (che aveva suonato con Gene Vincent e che Cochran aveva conosciuto per caso e si chiamava Glenn Campbell.
Uno degli aspetti fondamentali che avevano accentuato in Cochran il desiderio di abbandonare le scene fu la morte di Buddy Holly. Infatti, i due artisti dovevano affrontare insieme quella Tournèe, ma all'ultimo momento alcuni problemi fecero abbandonare a Cochran l'idea. Quella, fedelmente, fu l'ultima Tournèe di Holly: l'aereo che lo trasportava insieme ad altri artisti: Ritchie Valens e Big Bopper si schiantò al suolo durante una fortissima tempesta di neve.
La morte del sopracitato Holly, avvenuta il 3 Febbraio del 1959, ebbe un effetto devastante sullo spirito di Cochran, e si narra che egli si fosse poi sempre rifiutato di suonare i brani del compianto amico e collega. Come tributo all'amico, egli incise Three Stars di John D. Loudermilk, i cui diritti sarebbero poi stati devoluti alla famiglia di Holly. Ma, a causa di alcuni dissapori con la Liberty, l'uscita del singolo fu rimandata. Sulla scia di di Holly, Cochran decise di affrontare (e probabilmente sarebbe stata la sua ultima, anche se non fosse perito in quell'incidente) una Tournèe in Inghilterra con Gene Vincent. Fin dagli inizi il Tour ebbe un successo così grande che gli organizzatori, Jack Good e Larry Parnes, chiesero a Gene ed Eddy di prolungare di altre dieci settimane le loro apparizioni!.
Il 16 Aprile del 1960, quando la coppia di artisti aveva appena esaurito le serate in programma, con un'auto noleggiata Eddie, Gene Vincent e Sharon Sheeley si dirigevano da Bristol all'aereoporto di Londra. Vincent si sarebbe recato a Parigi per alcuni impegni, mentre Cochran e la sua ragazza avrebbero fatto ritorno negli states per sposarsi. Purtroppo... nessuno di questi impegni fu compiuto: una ruota scoppiata fece deviare l'automobile contro un palo della luce. Al momento dell'incidente erano entrambi addormentati sul sedile posteriore. Eddie Cochran urtò violentemente il capo contro il tetto della vettura. Morì qualche ora più tardi a causa delle gravi ferite alla testa, senza mai riacquistare conoscenza. Sharon Sheeley e Gene Vincent rimasero gravemente feriti e Gene soffrì dei postumi di quell'incidente fino alla sua morte, nel 1971.
Paradossalmente, il disco che si era già stabilito dovesse uscire era "Three Steps To Heaven" (A tre passi dal cielo). E nel mese successivo alla sua morte, fu quello il più grande Hit di Eddie Cochran.
Sia il brano sopracitato che la b-side, "Cut Across Shorty", furono incisi nel 1959, durante la sua ultima seduta in sala di registrazione.
Durante la breve permanenza in Inghilterra, Cochran aveva entusiasmato a tal punto le Teenagers, da meritarsi poi, dopo la sua scomparsa un vero è propio culto.
George Harrison seguì tutte le date di quella Tournèe e George Fame si dette molto da fare a tal punto da guadagnarsi un ingaggio come pianista nella band di Cochran.
In Inghilterra c'è un Eddie Cochran Memorial Society e, attraverso gli anni (certamente suggestionate dal fatto che il giovane artista morì in terra britannica), le giovani generazioni di Rocker si ispirarono a lui, prima che a qualsiasi altro nome più eclatante e più longevo dalla storia del R&R.
Una bella citazione di Eddie Cochran si trova anche nel film (Radion On), in cui Sting (Cantante e leader dei Police) impersona un dolcissimo fan di Cochran che gestisce un distributore di benzina esattamente in quel punto d'autostrada dove la Limousine di Cochran andò a schiantarsi.
Un altro esempio di come l'immagine di Eddie Cochran, insieme alla sua musica, sia riuscita a mantenere nel corso del tempo intatti il suo fascino e la sua vitalità.

Discografia consigliata:

Eddie Cochran - 20th Anniversary album (4Lp) Liberty-United (Gran Bretagna - 1980).
E la più bella e completa raccolta di tutti i successi di Cochran in etichetta Liberty.
Sono buone anche le ristampe francesi del 1978 dei primi 4 Lp originali pubblicati nel regno unito.

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Le Canzoni / Summertime Blues
Word & Music by E. Cochran & Jerry Capehart


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Nella storia del Rock and Roll - dagli anni '50 fino agli anni '80 - esiste una sconfinata casistica di brani composti sui temi e sui problemi congeniali alle giovani masse. Di solito si tratta del disagio che essi affrontano nell'impatto con il mondo degli adulti, del lavoro e nei primi rapporti sentimentali.
Il Rock and Roll degli anni '50 ha variamente celebrato i desideri. le aspirazioni, i sogni infranti, le preoccupazioni e le angoscie dell'età post-adolescenziale. Chiaramente le prime canzoni erano largamente filtrate dallo spirito romantico dei compositori che non sempre vivevano in prima persona i problemi citati.
Summertime Blues nello specifico, è un brano composto nel 1958 dalla coppia Cochran-Capehart.
Il singolo venne messo in circolazione nel Maggio del 1958 e restò in classifica per tutta l'estate.
In pratica "Summertime Blues", insieme a "C'mon Everybody", rappresentò il lancio definitivo di Eddie Cochran.
Nel marzo di quel medesimo anno, Cochran andò a trovare Capehart nell'appartamento in cui alloggiava a Hollywood. Il giorno dopo avevano in programma una seduta in sala d'incisione, ma alla fine della serata si accorsero di non aver composto nulla che valesse la pena di essere registrato.
Fu Cochran che, a un certo punto, buttò lì una frase sulla quale Capehart cominciò a riflettere. "Conoscevo un pò di canzoni che parlavano dell'estate, ma nessuna che prendesse in considerazione le difficoltà di quella stagione. Di tutti i periodi dell'anno, non esisteva un Blues sull'estate".
In soli 45 minuti, il brano era pronto!. Cochran l'avrebbe poi inciso il giorno seguente, sostenuto dal basso di Connie "Guybo" Smith.
Negli anni '60, la generazione mod Inglese elesse Eddie Cochran come suo simbolo.
Summertime Blues, rivisse di nuovo in una storica versione degli Who.
In anni più recenti, è stata pubblicata una versione in studio del cantante e chitarrista "New Country" Alan Jackson.





17/04/2016 17:15
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Grazie Davide per il bellissimo servizio sul grande Eddie Cochran
il solo ed unico "Elvis" europeo
17/04/2016 18:13
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Utente Veteran
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GRAZIE MARCO!....grazie perchè, tu ed altri componenti di e.i.c.c. con i vostri inserimenti, mi avete aiutato ad ampliare le mie conoscenze in ambito musicale.Ti confesso, che le mie sono ancora molto limitate.Apprezzo molto,come in questo caso, quando riproponi artisti ormai "dimenticati" che giustamente,meritano di essere riportati alla ribalta. [SM=g8149] [SM=g8149] [SM=g8149] [SM=g8149]
20/04/2016 13:03
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Registrato il: 10/12/2006
Utente Gold
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Re:
carolina.ELVIS, 20/04/2016 13.03:

GRAZIE MARCO!....grazie perchè, tu ed altri componenti di e.i.c.c. con i vostri inserimenti, mi avete aiutato ad ampliare le mie conoscenze in ambito musicale.Ti confesso, che le mie sono ancora molto limitate.Apprezzo molto,come in questo caso, quando riproponi artisti ormai "dimenticati" che giustamente,meritano di essere riportati alla ribalta. [SM=g8149] [SM=g8149] [SM=g8149] [SM=g8149]




L'articolo è di Davide, non mio. [SM=g7560] [SM=g8431]
20/04/2016 16:58
Post: 1.897
Registrato il: 16/09/2012
Utente Veteran
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Re: Re:
marco31768, 20/04/2016 16.58:




L'articolo è di Davide, non mio. [SM=g7560] [SM=g8431]




Ragazzi, scusate.. [SM=g7802] [SM=g7802] ....ho preso un abbaglio!Ma ciò che ho scritto è comunque valido... (ho citato il contributo di alcuni componenti di e.i.c.c.) Entrambi, tu e Davide, contribuite alla mia iniziazione alla materia suddetta.... [SM=g8146] [SM=g8146] [SM=g8146]
21/04/2016 20:32
Post: 3.528
Registrato il: 14/03/2006
Utente Master
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Letto giusto un'ora fa. Ottimissimo articolo, da leggere tutto d'un fiato!!! [SM=g8431] [SM=g8431]

Summertime Blues, la mia preferita in assoluto! Ma pure C'mon Everybody è forte.

René

Principe René von Habsburg-Lothringen: Principe Imperiale di Miramar, Granduca di Boemia e di Wittelsbach, Arciduca di Villa Borghese, Console Emerito dell'Ordine Equestre dei Cavalieri del Santo Sepolcro di Gerusalemme
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02/07/2016 16:50
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