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  16/05/2016 17:08 | |
Tare ieri, oltre la figura di merda su Klose, ha anche detto che ci vorranno un paio di settimane per il nodo allenatore. I playout di serie B sono il 26 maggio e 2 giugno. Per me se riescono a mandare Inzaghi a Salerno in B bene se no ce lo teniamo. Inzaghi potrebbe anche fare al caso dell'Empoli. Tra l'altro abbiamo ancora il fardello Pioli a 1 mln netto per un altro anno, bisogna che forse si accasi, nella mente della nostra società. [Modificato da Magnopèl 16/05/2016 17:19]
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| 18/05/2016 20:25 | |
Pare:
Iachini - Udinese
Mihajlovic - Torino
Ventura - Nazionale
Juric - Genoa
Pioli ci resterebbe sul groppone e questo per il nostro caro presidente non credo sia un problema da poco.
Intanto Sampaoli è tornato in Cile.
Temo Gasperini, possibilità proprio Prandelli?
Inzaghi in attesa (anche della Salernitana salva in B?).
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| 24/05/2016 00:06 | |
L'incubo si sta trasformando in realtà.
Detto questo, con tutto il pregiudizio negativo che sapete, ribadisco che l'allenatore è comunque secondario rispetto alla campagna acquisti. Bisogna indovinare i giocatori, soprattutto.
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| 24/05/2016 11:37 | |
E non basta! Pare si voglia portare Rossi e Balotelli...sai le risate...
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| 24/05/2016 13:44 | |
Mi quadra più Rossi (giocatore fantastico, finché era sano) che Balotelli, col quale si è lasciato malissimo. A proposito: credo che i rapporti non siano idilliaci nemmeno con Marchetti, segato sia a Euro 2012 che ai Mondiali 2014...
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| 24/05/2016 14:21 | |
Mentre credo sia in ottimi rapporti con Montolivo.
Speriamo che le voci diffuse dai giornalai lo abbiano bruciato, altrimenti qui c'è da scappare.
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| 24/05/2016 14:40 | |
Montolivo ha rinnovato col Milan fino al 2019, deo gratias.
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| 24/05/2016 17:19 | |
Abbiamo bruciato l'Atalanta
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| 24/05/2016 18:05 | |
Tra l'altro nel mirabolante curriculum che alcuni descrivono la Lazio mi pare, nonostante tutto, il club più importante. La Roma di fatto non l'ha allenata, il Galatasaray è riuscito a eliminarlo perfino la scalcinata truppa di quest'anno, e le altre sono Atalanta, Lecce, Verona, Venezia, Parma e Fiorentina.
Ha centrato due promozioni dalla B (un primo e un quarto posto) ma non è mai finito sul podio in Serie A: tre quarti posti, due quinti, un sesto, un nono, un undicesimo, un diciassettesimo con retrocessione (ma era subentrato solo nel finale), una dimissione e un esonero con le sue squadre in piena zona retrocessione.
Nelle coppe europee vanta come migliori risultati una semifinale Uefa e un ottavo di Champions.
In Coppa Italia è arrivato al massimo alle semifinali - nel 2009-2010 - e se le è giocate così (fonte Wikipedia): La squadra arrivò in semifinale di Coppa Italia, eliminata dall'Inter di Josè Mourinho, circostanza in cui Prandelli si rese autore di un comportamento controverso. Trovandosi, infatti, ad affrontare i più quotati nerazzurri per due volte in pochi giorni (prima in campionato, poi in coppa) e coi benpensanti che iniziarono a ipotizzare un tentativo di accordo tra le due squadre che avrebbe previsto di far vincere i nerazzurri in campionato (circostanza che non li avrebbe ostacolati nella conquista dello scudetto) in cambio del passaggio del turno dei viola in coppa, Prandelli schierò la squadra migliore durante la prima gara*, caricando i giocatori ed ottenendo così il massimo impegno in quella circostanza; in questo modo, però, li scaricò di energie fisiche e mentali e, privo dei giocatori migliori, dovette ricorrere alle riserve, non in grado di ribaltare lo 0-1 patito nella semifinale di andata che sarebbe valso l'accesso alla finale. La gara di coppa fu, infatti, brutta e monotona, con i viola che dovevano attaccare e non lo fecero e con un'Inter sorniona che colpì nel finale. * = figlio di mignotta, quante gliene dissi... Nel suo periodo alla Fiorentina, squadra di dimensione paragonabile alla Lazio, in Coppa Italia oltre a quella semifinale ottenne: un quarto, due ottavi e un trentaduesimo di finale.
Di finali in carriera ne ha giocate due: quella di Euro 2012, di gran lunga la pagina migliore della sua carriera, e quella di Supercoppa turca col Galatasaray. Entrambe perse, nel miglior stile Pioli.
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| 26/05/2016 10:37 | |
ML, hai sottovalutato l'aspetto derby, dunque arrivo io a dar linfa vitale ai tuoi argomenti ![[SM=g27985]](https://im0.freeforumzone.it/up/0/85/14244365.gif)
In Italia ne ha giocati due, o meglio uno e mezzo: nel 1997 Lecce-Bari, nel 1999 Chievo-Hellas. Non ti scrivo come sono finiti ma posto i video
In Turchia ha invece proprio esordito con un derby, e peraltro in una finale (Supercoppa). Anche in questo caso, posto direttamente il video
Però c'è da dire che prima dell'esonero ha vinto quello di campionato, con doppietta futuristica di Sneijder all'88° e 90°
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| 28/05/2016 11:38 | |
IL FATTO QUOTIDIANO (L. PISAPIA) - Se chiedete agli amici di Giampiero Ventura il sentimento predominante del promesso sposo, dicono che risponderebbe più o meno di essere molto sorpreso per essere così desiderato dopo quarant’anni di onorata carriera passati su decine di panchine tra alti e bassi di blasone. Eh sì, perché adesso sull’ex allenatore del Torino, da settimane in pole position nei desideri del presidente della Federcalcio Carlo Tavecchio per il ruolo di commissario tecnico della Nazionale, hanno messo gli occhi tutti.
Non solo la compagna Luciana, con cui si sposerà tra pochi giorni a Bari nella cattedrale di San Sabino, ma da ultimo anche Claudio Lotito, il potentissimo presidente della Lazio che lo vorrebbe sulla panchina del club biancoceleste. Dopo le rivelazioni del Fatto Quotidiano sulle pressioni politiche esercitate sulla Figc dal premier Matteo Renzi, perché per il ruolo di ct fosse scelto Vincenzo Montella, ex tecnico della Fiorentina e col physique du rôle da giovane rampante, più in linea con la politica degli hashtag del premier rispetto all’operaista Ventura, l’ingresso in scena di Lotito va a complicare la matassa intorno alla successione di Antonio Conte.
Sembrava tutto fatto, con Ventura che martedì aveva incontrato Tavecchio, al cospetto del nuovo direttore tecnico azzurro Marcello Lippi, per essere ufficializzato sulla panchina dell’Italia con un biennale da 1,5 milioni a stagione. Mentre Lotito sentiva Prandelli per offrirgli la panchina della Lazio, e il presidente del Torino Cairo annunciava Mihajlovic come nuovo allenatore del Torino. Ma l’intervento del premier ha scombussolato tutto. Ora il direttore generale della Figc Michele Uva spiega che il nuovo ct sarà annunciato il 7 giugno, giorno del Consiglio Federale e vigilia della partenza della Nazionale per ritiro di Montpellier in vista degli Europei. E ribadisce che la titolarità della scelta è esclusiva pertinenza del presidente federale Tavecchio. Ci mancherebbe, l’intervento di Renzi ha rischiato di creare un caso assai spinoso: secondo lo Statuto della Fifa le federazioni calcistiche nazionali devono infatti agire in piena autonomia, pena la sospensione in caso di ingerenze esterne (ultimo caso quello della Nigeria). Ecco perché il governo non può mettere bocca sulla scelta del nuovo commissario tecnico. Ed ecco perché la scelta governativa di Montella, che preludeva ad altri cambiamenti, come la sostituzione di Tavecchio proprio con l’attuale dg Uva o qualcuno di pari gradimento (decisione vista di buon occhio dal presidente del Coni Giovanni Malagò) rischia oggi di rivelarsi un boomerang. L’inter vento del presidente della Lazio, con la panchina offerta a Ventura e il via libera per Montella in Nazionale, risolverebbe quindi una bella grana al premier, ma non solo. Segna anche un cambio di campo decisivo: il patron, grande tessitore dell’ascesa di Tavecchio, da sempre inviso al Governo e al Coni che nell’agosto del 2014 cercarono di esercitare la loro moral suasion su Demetrio Albertini, diventerebbe improvvisamente filo-governativo. Un riallineamento che potrebbe preludere a nuove sorprese.
A breve ci sarà la revisione della legge Melandri sui diritti tv e a fine anno, al più tardi a inizio 2017, ci saranno le nuove elezioni per la presidenza federale. Con il referendum costituzionale in vista in autunno, si può dire che per un’estate il consueto valzer delle panchine calcistiche ha origine da poltrone ancor più traballanti.
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| 28/05/2016 11:45 | |
io mi rendo conto di essere probabilmente l'unico o quasi, ma sto vivendo questa faccenda dell'allenatore con una sostanziale indifferenza.
per me che sia ventura o prandelli cambia molto poco rispetto a quello che posso aspettarmi come resa. se facciamo una bella squadra si farà bene, sennò no, con chiunque dei due.
anzi, dal punto di vista tattico ho sempre ritenuto ventura bravo e sottovalutato. il difetto maggiore che ha per me oggi è l'età.
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| 28/05/2016 11:58 | |
Drenai71, 28/05/2016 11.45:
se facciamo una bella squadra si farà bene, sennò no
Questo l'ho scritto anch'io e lo penso, il mercato è molto più importante dell'allenatore. Soprattutto se la scelta è tra allenatori non di prima fascia, come tutti quelli che stiamo trattando. Sulla mia avversione a Prandelli non devo tornarci tutte le volte, basta il titolo del topic. Dopodiché non è che se arriva un Ventura tiro chissà che sospiro di sollievo, soprattutto se la scelta dipendesse da giochi politici federali: la Lazio usata per fare un favore a Renzi (un favore davvero marginale, oltretutto) sarebbe uno scenario talmente deprimente che non voglio nemmeno pensarci. Ventura ha di buono che non è un prete, ha carattere e - cosa che me lo rende simpatico - in questi anni si è reso immensamente antipatico ai romanisti. Di cattivo invece ha che è "di categoria", un po' come dicevo di Pavoletti: bravi tutti e due, per carità, probabilmente più degli allenatori e dei centravanti che abbiamo avuto quest'anno, ma sono nomi che posizionerebbero ancora di più la Lazio a distanza di sicurezza dalle prime. Gente più o meno affidabile, di rendimento, ma stai veramente facendo la squadra per arrivare quinto, se va bene. E io penso che quinto ci arrivi se provi ad arrivare almeno terzo. Se parti per arrivare quinto il settimo posto è di nuovo dietro l'angolo.
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| 28/05/2016 13:00 | |
Drenai71, 28/05/2016 11.45:
per me che sia ventura o prandelli cambia molto poco
Concordo sulla tua valutazione di Ventura, il suo marchio è sempre stato "riconoscibile". Però se non altro dal punto di vista tattico, e dunque pratico, tra lui e Prandelli cambierebbe tanto: con Ventura la rosa attuale andrebbe stravolta, con Prandelli no. Marchetti (difensore) De Vrij Radu Basta Parolo Biglia Milinkovic Lulic Anderson (attaccante) Vargic Mauricio Hoedt Bisevac (Gentiletti) Patric Onazi Cataldi Morrison (tornante) Keita (Kishna) Djordjevic I difensori centrali da prendere diventerebbero quasi categoricamente due, se non vogliamo pensare di affidarci a Radu per 38 partite (e per di più con un De Vrij tutto da capire). E devono essere bravi coi piedi, per il possesso difensivo di Ventura, caratteristica questa che manca totalmente a Marchetti, e davvero ho i brividi all'idea. Ma anche sui tornanti non siamo messi bene, tra età, acciacchi, interpretazione del ruolo e ricambi. A centrocampo cambierebbe poco, nel senso che un centrocampista dovremo prenderlo comunque, a meno che non vogliamo ritenere Morrison un'alternativa valida. In attacco le seconde punte diventerebbero Keita e Anderson, con Kishna che non so che fine farebbe tatticamente.
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| 28/05/2016 13:07 | |
Beh ma Ventura ha giocato anche con un 4-4-2 (che giornalisticamente veniva pompato in 4-2-4), o sbaglio?
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| 28/05/2016 13:24 | |
Certo, specie col Bari, ma anche all’inizio col Toro. Però nelle ultime 3 stagioni lo ha totalmente accantonato a favore del 3-5-1-1, diciamo, non so, magari torna sui suoi passi in base al materiale che ha
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| 29/05/2016 10:50 | |
ℬaruch, 28/05/2016 13.24:
Certo, specie col Bari, ma anche all’inizio col Toro. Però nelle ultime 3 stagioni lo ha totalmente accantonato a favore del 3-5-1-1, diciamo, non so, magari torna sui suoi passi in base al materiale che ha
Probabile, ma questo non sposta la questione di fondo: il suo gioco c'entra poco o nulla col nostro organico attuale. Limitandoci al primo della lista: è abituato a portieri assai bravi coi piedi, regolamente coinvolti nel palleggio alla stregua di giocatori di movimento, e gli proponiamo Marchetti? Quindi: un quasi settantenne, con CV modestissimo e peso contrattuale inesistente, che imporrebbe una rifondazione dell'organico e un progetto a medio termine centrato sulla sua idea di calcio, vale a dire quanto di più lontano dalle consolidatissime abitudini di LotiTare. Stante la stima per il suo lavoro e per il calcio che esibisce da anni, credo sia difficile trovare un tecnico meno adatto alle nostre attuali esigenze. Ah, una cosa: personalmente non credo affatto che il mercato conti più dell'allenatore. Quella della Lazio recente è innanzitutto una storia di mezzi uomini, di lavativi, di gente che si fa gli affari propri e gioca quando ne ha voglia, spalleggiata dalle complici e dolose omissioni societarie. In un contesto del genere, avere un tecnico in grado di imporsi, anziché uno straccio bagnato come gli ultimi occupanti della panchina, fa tutta la differenza del mondo. Più di qualsiasi nuovo acquisto: che, in assenza di una svolta sul piano disciplinare, verrebbe assorbito e neutralizzato dalla palude di Formello. [Modificato da Er Matador 29/05/2016 10:53]
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| 29/05/2016 12:57 | |
Er Matador, 29/05/2016 10.50:
Ah, una cosa: personalmente non credo affatto che il mercato conti piú dell'allenatore.Quella della Lazio recente è innanzitutto una storia di mezzi uomini, di lavativi, di gente che si fa gli affari propri e gioca quando ne ha voglia, spalleggiata dalle complici e dolose omissioni societarie. In un contesto del genere, avere un tecnico in grado di imporsi, anziché uno straccio bagnato come gli ultimi occupanti della panchina, fa tutta la differenza del mondo. Piú di qualsiasi nuovo acquisto: che, in assenza di una svolta sul piano disciplinare, verrebbe assorbito e neutralizzato dalla palude di Formello.
Il mercato conta piú dell'allenatore perché nessuno degli allenatori in lizza ha il carisma, sulla carta, per imporsi sul gruppo bypassando la società. Potevano farlo Mazzarri o Mihajlovic, mentre i vari Prandelli, Ventura o Inzaghino - per motivi diversi - non hanno le credenziali per smarcarsi da Lotitare. Quindi mi risparmio la fatica di sperarlo e mi concentro sugli acquisti del dinamico duo. Stamattina sono talmente ottimista che voglio prendere il presunto rifiuto di Pavoletti come una buona notizia. Ad maiora!
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| 29/05/2016 16:27 | |
Mark Lenders (ML), 29/05/2016 12.57:
Il mercato conta piú dell'allenatore perché nessuno degli allenatori in lizza ha il carisma, sulla carta, per imporsi sul gruppo bypassando la società. Potevano farlo Mazzarri o Mihajlovic, che probabilmente non sono stati presi - soprattutto il secondo - anche per questo, mentre i vari Prandelli, Ventura o Inzaghino - per motivi diversi - non hanno le credenziali per smarcarsi da Lotitare. Quindi mi risparmio la fatica di sperarlo e mi concentro sugli acquisti del dinamico duo. Stamattina sono talmente ottimista che voglio prendere il presunto rifiuto di Pavoletti come una buona notizia. Ad maiora!
Perfetto. Con la tua precisazione, e l'aggiunta in neretto, sono d'accordo anch'io. 
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| 29/05/2016 20:19 | |
eh certo, mihajlovic avrebbe sputato sugli acquisti di lotitare, invece ora che si è accasato in una società con grandi margini di manovra, consegnerà una lista di desiderata che cairo si affretterà ad esaudire.
diciamo che sta sulle balle a tare, che lotito non si vuole mettere in casa uno che poi i tifosi tirano per la giacca, tutto quello che volete, ma non prendiamoci in giro sulle famose "garanzie tecniche". manco fosse mourinho.
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